Più di due ore per raccontare l’odissea di tre astronauti (Richard Crenna, Gene Hackman e James Franciscus) partiti per lo spazio e impossibilitati a rientrare a causa del danneggiamento dei retrorazzi. Il granitico Gregory Peck dirige le operazioni di soccorso sulla Terra, ma la situazione appare disperata sin da subito. Fantascienza nel senso più classico del termine, con l'attenzione rivolta soprattutto a rendere credibile ogni momento dell'avventura. In un proliferare di “inserire, attivare, collegare, go!” e altri termini specificatamente legati all'astronautica, il regista John Sturges punta sul fascino dello spazio silenzioso (le musiche praticamente...Leggi tutto non esistono, sostituite dal rumore di fondo della navicella) e sulla forza di effetti speciali premiati con l'Oscar (anche se mostrare l’Italia dall'alto dimenticandosi di metterci Corsica e Sardegna non è errore da poco). La suspense, che si vorrebbe trainante, è purtroppo spalmata maldestramente tra troppi dialoghi tecnici e fa capolino solo nella soffocante, sospesa mezz'ora finale, in cui finalmente MAROONED acquista un senso e trova una sua giustificazione che non indulge (se non relativamente) in un prevedibile happy ending. Un cast di primo piano garantisce la professionalità necessaria e probabilmente se si fosse riusciti a sintetizzare le lunghe pause e i ripetuti passaggi a vuoto parleremmo di un buon film di fantascienza. Così è invece complessivamente deludente e, per un'ora e mezza, inevitabilmente noioso.
Il film ha un'approccio estremamente scientifico e realistico alla materia trattata; cosicché apparecchiature, procedure, financo gergo sono riproposti con maniacale attenzione, al limite della pignoleria. Ciò che in mano ad altri poteva diventare un mezzo documentario pure un pò noioso, nelle mani di quell'autore straordinario (e oggi poco ricordato) che è John Sturges, risulta come uno spettacolo solidissimo e avvincente. Merito anche di un'accurata sceneggiatura, la pellicola procede implacabile, tesa, claustrofobica. Davvero notevole.
Un guasto tecnico impedisce a tre astronauti il rientro e quindi scattano le operazioni di soccorso. Il lunghissimo film si impaluda in un equivoco: anziché puntare su una vera storia (personaggi, sviluppo, complessità...), preferisce compiacersi di estenuanti descrizioni delle procedure della Nasa per impressionare lo spettatore con nomi altisonanti e tecnologie fascinose. Solo negli ultimi 20 minuti, quando diventa ineludibile la mancanza d'ossigeno, si ha finalmente un discreto scatto di tensione narrativa, ma arriva troppo tardi.
Di tutto rispetto le credenziali tecniche ed artistiche di questo film diretto da John Sturges. Ottimo il cast con due miti indiscutibili come Peck e Hackman. Peccato che gli autori si siano lasciati prendere un pò troppo dall'aspetto tecnico, sia pure interessante, trascurando la caratterizzazione dei personaggi. Il risultato è un film interessante ma dal ritmo altalenante che si anima decisamente nell'ultima parte quando prevale l'aspetto più spettacolare e alla fine coinvolgente.
A causa di un problema tecnico imprevisto tre astronauti vagano nello spazio facendo i conti con le riserve di ossigeno restanti, quando i grandi dispiegamenti delle forze americane (con un piccolo contributo russo) daranno i loro fruttuosi contributi. Cast stellare fra le stelle spaziali e ottimi approfondimenti tecnologici oltreché psicologici rendono il film interessantissimo, specie negli ultimi 20 minuti ad alta claustrofobia.
Davvero non male questo film, che Sturges dirige con la solita professionalità abbondando negli aspetti tecnici che fanno della pellicola una delle più realistiche del suo genere. Ottimo il cast, in cui regnano sovrani Peck, Crenna e Hackman, che riescono a dare spessore ai loro personaggi pur non potendo contare su molti dialoghi. Avvincente nella seconda parte, buono nel totale.
Al termine di una missione di esplorazione, una navicella spaziale con tre uomini di equipaggio non può rientrare a terra a causa di un guasto... Il soggetto, la regia dell'esperto Sturges e il cast di prestigio promettono bene ma il film è appesantito da una sceneggiatura incentrata soprattutto sugli aspetti tecnici della vicenda: ne risulta quasi un megaspot per la NASA che, a differenza di quanto sostiene il titolo italiano, i suoi uomini non li abbandona mai. Dignitoso, interpretato con professionalità, ma anche soporifero per quasi tutta la sua durata.
L'ottimismo scientista per i viaggi spaziali, tipico di quegli anni, è svaporato ("Andremo verso altre civiltà!"); così come la fratellanza tra potenze. Il film è, da tale punto di vista, un simpatico reperto archeologico. A prenderlo come pellicola d'avventure funziona ancora: una certa tensione trapela piacevole e Peck è bravissimo a incarnare quel nazionalismo quieto e sincero che ci fece innamorare dell'America. Il resto del (prestigioso) cast gli tiene dietro con mestiere.
La trama figurativa ha una buona tessitura, di freddo iperrealismo senza deliri di onnipotenza; il narrato rischia di indurre il sonno, un po' come le pillole che gli astronauti della navicella in avaria sono costretti a ingerire per motivi tecnici di sopravvivenza. Il prodotto non è esattamente un capolavoro della fantascienza claustrofobica; se contestualizzato (il primo allunaggio avviene nello stesso anno) ha la curiosità che si può incontrare sfogliando una vecchia enciclopedia aerospaziale illustrata.
John Sturges ha affrontato con grande mestiere più generi, nella sua carriera; stavolta, per quanto riguarda il fantascientifico, avrebbe probabilmente potuto fare di meglio. Per quanto non si possa negare una certa cura nella messinscena (Oscar agli effetti speciali), si è voluto mettere un po' da parte il lato spettacolare della storia e due ore, francamente, sono un po' troppe. Discreto.
MEMORABILE: Dallo spazio, l'Italia priva della Sardegna e la Corsica.
James Franciscus HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.