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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È il primo Padrino che Coppola dirige per necessità finanziarie conseguenti al flop dei suoi precedenti. Nonostante ciò, resta intatta la grandiosità che contraddistingue la saga, con il copione tratto ancora dall'opera di Mario Puzo e con lui co-sceneggiato da Coppola. Imponente schieramento di mezzi, impeccabile prova d'attori (con un Al Pacino versione boss in pantofole, invecchiato a bella posta), drammaticità che sfocia nel maestoso finale al Teatro Massimo di Palermo durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana. E’ scomparsa in parte la magia che aveva trasformato i primi due capitoli in altrettanti capolavori, non sempre si evitano delle...Leggi tutto fasi interlocutorie poco pregnanti e l'inserimento nel soggetto di personaggi legati al malaffare italiano dell'epoca (Marcinkus e Calvi, che qui da noi saltan fuori dappertutto) o alla vita sociale (Papa Luciani) non è affrontato con la dovuta cautela, rischiando di far peccare il film di pressapochismo. In ogni caso Coppola conferma di trovare soprattutto nella saga dei Corleone la misura del suo talento, descrivendo i personaggi con straordinaria accuratezza, dando alle immagini un respiro magnificente (ancora ottime fotografia e musiche) e non tradendo le aspettative di una critica inevitabilmente esigente. C'è poca azione, se vogliamo, poca aggressività, ma trattando di un boss arrivato ormai al momento del passaggio di consegne (il predestinato è Andy Garcia), è un atteggiamento comprensibile. Girato in gran parte tra la Sicilia e Cinecittà, è uno sforzo produttivo notevole che si guadagnò sette nomination ma nessun Oscar.

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Caesars 26/02/07 09:59 - 3778 commenti

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A 16 anni dal secondo capitolo Coppola dirige il capitolo conclusivo della saga; operazione sicuramente rischiosa perché è difficile confrontarsi con i due precedenti capolavori ma il risultato finale, pur lontano da quanto ottenuto in precedenza (ed era impossibile il contrario), rende onore al regista che realizza comunque un buonissimo film. Ritroviamo Al Pacino, Diane Keaton e Talia Shire nei ruoli che già ebbero in passato, mentre Andy Garcia è il futuro della "famiglia". Da vedere.

Red Dragon 27/03/07 11:56 - 125 commenti

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Film diverso nelle motivazioni e nella lirica narrativa. Questo è più moderno, ha un cast molto diverso e deve tirare le somme dell'intera saga. Ne esce un altro capolavoro, forse meno suggestivo ed autoriale dei primi due, ma altrettanto forte e drammatico, con la mezz'ora finale da antologia. Pacino è cambiato, un ritorno al Vito di Brando che fa i conti con se stesso e la propria famiglia, mentre Garcia subentra prendendo sostanzialmente il posto del giovane Michael. Omaggio ad Andreotti (...) e tanta Italia. Maestoso, teatrale.

B. Legnani 29/03/07 01:45 - 5523 commenti

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Brutta chiusura della grande saga, rovinata pure dall'inserimento di discutibili personaggi d'ambiente vaticano, che piange il cuore definire "approssimativo", perché non si osa usare l'aggettivo "dilettantesco" (che andrebbe rifilato se il regista fosse stato un Mario Rossi qualsiasi). E anche quanto succede non fluisce lineare, valicando spesso in modo difficilmente perdonabile la linea dell'inverosimiglianza, il che mai accadeva in Il Padrino e nel sequel. Peccato.

Rebis 25/03/08 00:15 - 2332 commenti

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Accozzaglia di amenità, allestite da un Coppola narcotizzato, tra cui sfavillano: una scena d'amore tra cugini mentre impastano gli gnocchi, un attentato a colpi di lupara sotto la Madonna in processione, un prelato che fuma come Woody Allen, un cannolo avvelenato... La storia - pedestre, monumentale e ridicola - è imbastita con dialoghi da operetta. Pietoso il cast, un discount dei cammeo roles... Siccome non c'è limite al peggio, ecco piazzato quel mammut della figlia. Autogol! Uno schianto totale. Chiusura indegna, trinità artificiosa, film trombone e asfittico.
MEMORABILE: I flash back presi dal Padrino Parte II.

G.Godardi 30/04/08 16:14 - 950 commenti

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Tardivo episodio finale di quella che con tale film divenne la trilogia del Padrino. Pur essendo nato con scopi unicamente alimentari per raccattare più soldi possibile e far risorgere Coppola dal fallimento, è comunque un buon film che non sfigura a fianco dei primi due. C'è da dire che molto tempo è passato dal dittico iniziale e questo lo si sente come un macigno, tuttavia è molto efficace nel descrivere la decadenza di un uomo tormentato. Gran cast di grossi nomi e un Pacino straordinario. Molti i riferimenti con noti fatti di cronaca italiani.
MEMORABILE: Il meraviglioso finale (45 minuti...) nel teatro Massimo con La cavalleria rusticana.

Galbo 21/05/08 18:48 - 12380 commenti

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Nonostante sia il più debole artisticamente dei film dedicati alla saga della famiglia Corleone, il film riprende, seppur attenuati, i grandi temi del cinema di Coppola. Con pesanti (e a volte sterili) riferimenti all'attualità politica italiana, il regista dirige un film di ampio respiro e molto godibile, avvalendosi di un cast che non risulta, però, impeccabile come nei film precedenti (al di sotto della sufficienza la prova di Sofia Coppola e non memorabile quella di Garcia).

Cangaceiro 8/07/08 12:54 - 982 commenti

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È scontato dire che è "il meno meglio" della saga ma sarebbe stato strano il contrario. Al Pacino è costretto ad un invecchiamento eccessivo ed è anche per questo che non riesce a raggiungere le vette dei primi due capitoli. Andy Garcia è una bella sorpresa, grande energia e buona recitazione, ma la storia d'amore tra lui e la sua cuginastra (la figlia di Michael) finisce per rallentare tutto il film. Comunque da non perdere per completare la visione della trilogia.

Renato 1/08/08 18:57 - 1648 commenti

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Un'operazione squisitamente commerciale (Coppola navigava in cattive acque), ma complessivamente è un bel film, purché non si commetta l'errore imperdonabile di paragonarlo ai primi due capitoli. Purtroppo sul film pesa come un macigno la scelta di due pessimi attori in due ruoli di rilievo assoluto: se la scelta di Sofia Coppola non ha certo bisogno di spiegazioni, ancora mi interrogo su Franc D'Ambrosio. Molti gli attori italiani presenti (Vallone, Donatone, Robutti, Remotti, Masè), tutti da annoverare tra i migliori elementi del cast.

Bruce 21/11/08 10:03 - 1007 commenti

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Passo falso di Coppola. Il film riprende ancora i temi del passato, ma vi aggiunge pesanti e approssimativi riferimenti all'attualità politica italiana e ai rapporti con il Vaticano, che finiscono per rendere più banale il soggetto. Sul tema, se volete qualcosa di decisamente più serio e credibile, guardatevi Il boss di Di Leo. Anche il cast non è più all'altezza dei precedenti e persino Al Pacino, da vecchio, con quei capelli assurdi, non convince per niente. Come annacquare del buon, anzi eccezionale, vino.

Pigro 26/10/09 09:22 - 9635 commenti

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Chiude in bellezza la saga dei Corleone, piombando direttamente negli alti intrighi tra Vaticano, mafia e politica italiana, con riferimenti precisi alla storia recente. Ma il vero cuore pulsante del film è l'angoscioso tormento del padrino, che uno straordinario Pacino rivela in ogni sua sfumatura e ambiguità tra aspirazione all'onestà e cupio dissolvi. Ancora una volta, un film grandioso in (quasi) ogni dettaglio, fino a un sontuoso finale in cui si mescolano il melodramma in teatro e quello nella realtà. Comparsata del grande Cuticchio.

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Daidae 4/11/09 13:13 - 3168 commenti

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Davvero brutto. La saga qui comincia a sentire davvero il peso degli anni. Pacino invecchiato in modo artificiale non convince del tutto e gli attori non fanno una prova eccezionale. Garcia, che non digerisco, non è adatto per film del genere. Mediocre.

Cotola 18/01/10 00:22 - 9009 commenti

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Terzo ed ultimo capitolo che chiude la saga dei Corleone non rivelandosi però per nulla all'altezza dei primi due capitoli. A mancare non è tanto la regia di Coppola che in alcune scene si conferma di alto livello (basti vedere tutta la parte finale ambientata nel teatro) quanto piuttosto una sceneggiatura che punta troppo sullo spettacolare incappando così in alcune cadute di gusto. In ogni caso si rivela un buon intrattenimento di gran lunga superiore alla media.

Smoker85 6/08/10 18:09 - 487 commenti

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Se si guarda col "pregiudizio" dei primi due capitoli, non si può fare altro che considerarlo una copia sbiadita degli stessi. Ma, visionato con maggior serenità, si assiste ad una pellicola tutto sommato godibile. Mancano le stelle dei precedenti capitoli (Brando, De Niro, Duvall, Caan, Cazale) e il cast arruolato, seppur di buon livello, non compete col gigante Pacino. Inoltre la trama risente dei troppi riferimenti a fatti storici che rendono meno affascinante la pellicola. Brava Sofia Coppola, bella vetrina per Robutti. Da rivalutare.

Paruzzo 13/08/10 23:42 - 140 commenti

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Non all'altezza degli altri due film della serie, questo è "solamente" un buon film che però chiude degnamente la storia di Michael Corleone. Solo nel finale si vedono scene con lo stesso stile che ha reso famose le prime due pellicole. Andy Garcia è un buon attore, ma sicuramente non del livello di Brando e De Niro.

Il Dandi 29/12/10 14:58 - 1917 commenti

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Rovinosa, imperdonabile chiusura di una grande saga. Non basta riprendere un attentato durante una processione a Little Italy per ripetere i fasti del passato. Gli accenni alle vicende vaticane scadono puerilmente nella fantapolitica (e che bisogno c'era, con le verità che sappiamo?) e il ricco cast è mal speso: Pacino e la Keaton si divertono ad invecchiarsi precocemente (adesso sarebbero giusti), il pur valido Garcia non è incisivo e Sofia Coppola si segnalava già come l'Asia Argento de loroantri. Regia poco ispirata, brutte scene d'azione.
MEMORABILE: I flashback dei primi due capitoli con il leitmotiv del ballo: il melodramma si fa opera buffa.

Pinhead80 23/02/11 16:17 - 4719 commenti

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Capitolo conclusivo della saga che narra le vicende della famiglia Corleone. Dal confronto con i precedenti due capitoli ne esce sconfitto, ma mantiene in ogni modo una sua dignità artistica. Era davvero difficile o forse impossibile raggiungere o superare i film precedenti. La distanza nel tempo e qualche imbrigliamento nella sceneggiatura sono i difetti imputabili. Rimane un'opera però necessaria al completamento di una trilogia assolutamente unica.

Tarabas 23/03/11 12:00 - 1878 commenti

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Un'altra festa, un'altra stanza avvolta dalla penombra. 20 anni dopo, la lotta del clan Corleone per il potere si è spostata sul tavolo da gioco principale, grandi affari internazionali, banche, politica, Vaticano. Ma nelle stanze buie ritornano i vecchi riti. Capitolo finale posticcio dei capolavori precedenti, il film manca di una vera ragion d'essere, la parte fantapolitica è raffazzonata e Pacino, ormai superstar, può esagerare come piace a lui senza che Coppola lo possa frenare. Cast male assortito.

Mickes2 26/08/12 16:59 - 1670 commenti

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Spietata, nichilista, commovente e crepuscolare parte conclusiva dell’epopea mafiosa per eccellenza. Cede più di qualcosa sul piano narrativo tergiversando su snodi abbastanza ridondanti, ma rimane l’aura epica di cui l’intera opera è caratterizzata. È la resa dei conti, è la storia che si ripete, è un circolo vizioso inespugnabile, è un amaro riflettere sul passato, è un effimero tentativo di espiare colpe atroci e azioni irreparabili attraverso i legami famigliari, il presente, il futuro. È il potenzialmente infinito ritorno alle origini. ***!

Rigoletto 31/08/12 14:09 - 1785 commenti

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Melodrammatica chiusura di una delle più avvincenti saghe cinematografiche mai realizzate. Ancora grande cinema (sebbene inferiore ai primi due capitoli), capace di emozionare in molti tratti ma rimanendo anonimo e verboso in altri. Nel complesso credo che sia parzialmente da riabilitare, non solo per l'intepretazione dei protagonisti ma anche per quella dei comprimari. Ottimi Eli Wallach, Garcia e la Coppola, frettolosamente criticata, che offre invece una performance neutra che non altera gli equilibri del personaggio nella storia. ***!
MEMORABILE: Il drammatico finale.

Giacomovie 1/11/13 23:58 - 1397 commenti

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Degna conclusione di una trilogia-culto. Perde il confronto con gli altri due ma ha i suoi momenti da ricordare: le ramificazioni del potere mafioso con la denuncia del legame tra mafia, politica e chiesa (la radice del degrado della civiltà) e il magistrale finale girato al Teatro Massimo di Palermo (uno dei luoghi di cultura a me più cari). Coppola trova il modo di essere efficace nonostante non rinunci al gusto dell'eccesso e anche qui gira le scene in Sicilia in modo più nitido e brillante rispetto al resto. (***!)

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Piero68 26/11/13 10:12 - 2955 commenti

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Inutile e deludente questo terzo capitolo che, non si sa né perché né percome Coppola accetta di girare. Ma ormai la saga si è consumata, i personaggi sono lisi e i tempi cambiati. Persino andare a pescare in veri fatti di cronaca italiana adattandoli alle esigenze di copione si rivela controproducente. Cast altalenante con un Garcia assolutamente pesce fuor d'acqua. Pacino tira troppo la corda e alla fine la palma del migliore toccherà proprio all'unica figura femminile di sempre, Talia Shire. Le 3 ore questa volta sono davvero troppe.

Stelio 4/01/15 02:20 - 384 commenti

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Chiusura debole di una trilogia straordinaria. Già l'attacco non è all'altezza dei due predecessori. Dialoghi scialbi e personaggi sommessi (come quello intepretato da Garcia). La regia è asciutta come da tradizione di Coppola con la serie, ma di ispirazione se ne vede poca. Le scene d'azione ne sono una testimonianza netta. Interessante il finale.

Saintgifts 15/04/15 10:43 - 4098 commenti

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Il decadimento fisico di Michael Corleone sembra corrispondere anche alla qualità di questa terza parte dell'opera di Coppola, che vorrebbe concludere in bellezza ma non vi riesce. È una stanca ripetizione di riti che nemmeno l'introduzione del Vaticano, con riferimenti espliciti a personaggi reali, riesce a risollevare. Quasi ridicolo l'insediamento del nuovo padrino (Garcia), subito calato nella parte mettendo da parte i suoi istinti bellicosi. Il finale poi scade nel melodramma più trito, sullo sfondo dell'opera di Mascagni.

Fulcanelli 15/10/15 01:40 - 135 commenti

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Anello debole della catena ma non per questo immeritevole. L'assenza di Winona Ryder sostituita da Sofia Coppola è il cardine principale che acuisce il senso di necessità di una figura di rilievo sia interpretativo che fisionomico, stesso discorso per lo sconosciuto Franc D'Ambrosio nei panni del figlio di Michael. Nel finale Coppola tenta con tutte le sue forze di essere drammatico, ma appare piuttosto pompato. Una fotografia di classe, unita a una sceneggiatura intelligente, riesce comunque a non far sfigurare questo terzo e ultimo capitolo.

Stuntman22 25/11/15 01:05 - 126 commenti

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E' opinione comune: la terza parte del Padrino non vale le altre due. Del resto, la storia si svolge con lungaggini talvolta sfibranti e non sempre lineari. Ma la sequenza iniziale della chiesa e dei ricordi di Michael è emblematica della vera classe di un regista che fa parte dell'olimpo dei grandissimi. Il medesimo regista, però, non esita a cambiare l'ordine delle scene della Cavalleria Rusticana finale, un peccato. Sofia Coppola vale più come autrice che come recitante. Fisicamente adeguato Robutti in un ruolo inaspettato.
MEMORABILE: "L'uomo più ricco è quello che ha gli amici più potenti".

Kaspar 1/05/16 00:44 - 15 commenti

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Opera di straordinaria integrità questo epilogo del grande “melodramma” (parola di Michael Corleone) della saga del Padrino. Coppola riesce nel tentativo ipertrofico di filmare la settima, l’ottava e la nona ora dello “stesso film” e riprende sapientemente lo stile e la fotografia dei primi due capitoli, ma nel 1990 – ossificando con amore paterno la narrazione e i personaggi finché non ne restino soltanto gli archetipi. Crudo e commosso esistenzialismo, ricchissimo di dettagli per gli appassionati.
MEMORABILE: Cavalleria Rusticana versione siculo-pulp.

Vito 18/01/17 12:19 - 695 commenti

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Da molti viene considerato un film poco riuscito, addirittura brutto. Secondo me invece ha un suo perché, non è al livello dei precedenti capitoli, ma rimane un'ottima pellicola. L'atmosfera da tragedia greca è sempre presente come nelle sequenze durante lo spettacolo della Cavalleria rusticana o nella scena della sparatoria al Teatro Massimo di Palermo. Molto riuscito poi l'intreccio delle vicende dei Corleone con gli intrighi vaticani. Infine sempre magnifica l'interpretazione di Al Pacino, a cui si aggiungono i bravi Garcia e Wallach.

Minitina80 7/05/17 07:59 - 2980 commenti

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Le vicende della famiglia Corleone continuano a essere raccontate con immutata enfasi, grazie alla fotografia sempre efficace e un Pacino superbo nel lasciar trasparire le debolezze del padrino. Qualcosa a livello narrativo si perde per strada, anche se rimaniamo sempre su livelli alti. Peccato, infatti, per la storiella d’amore tra cugini e per qualche imperfezione legata alla verosimiglianza di alcune situazioni, ma sono particolari a cui si può dare un peso relativo poiché ci si può gustare il film senza rimanere delusi.
MEMORABILE: La finanza è un’arma e la politica è sapere quando premere il grilletto.

Il ferrini 20/05/17 23:49 - 2345 commenti

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Garcia non è Pacino e ancor meno Brando, tuttavia anche questo terzo Padrino ha degli ottimi momenti, su tutti la lunga e tesa sequenza a teatro ma anche l'esecuzione di Zasa, motore di tutti gli eventi a seguire. Ci sono ancora la fotografia di Willis e la mano di Coppola e c'è ancora una straordinaria Diane Keaton; si sente la mancanza di Duvall nella stessa misura in cui non si sentiva invece la necessità di Sofia Coppola. Tanti (e bravi) caratteristi italiani. Interessante e ben studiato l'inserimento storico.

Rocchiola 5/03/19 10:30 - 953 commenti

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Con il passare degli anni Michael si è ammorbidito, ma i rapporti con l’ex moglie e i figli non sono facili e ancor più arduo è tentare di estromettere la famiglia dal mondo della malavita gettandosi in affari apparentemente legali con il Vaticano. Aumentano la magniloquenza operistica e i riferimenti agli eventi storici dell’epoca con ipotesi da fantapolitica come il presunto assassinio di Papa Giovanni. Pensato da Coppola per risollevare le sue fortune commerciali, è un film ridondante e disordinato ma non privo di momenti di grande cinema.
MEMORABILE: La lunga sequenza finale all'opera durante la rappresentazione della "Cavalleria rusticana"; L'attentato a Atlantic City; L'urlo finale di Michael.

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Daniela 8/04/19 22:42 - 12622 commenti

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Chiusura dignitosa ma in tono decisamente minore rispetto ai due capolavori precedenti, quest'ultimo Padrino è girato con classe ma non convince a livello di sceneggiatura, soprattutto quando si avventura nel campo degli affari sporchi nelle finanze vaticane. Non è un problema di verosimiglianza dato che alcuni di questi comportamenti criminali hanno avuto riscontri, ma di tenuta di un racconto sfilacciato e effettistico. Anche i nuovi innesti nel cast convincono poco, a partire da Sofia Coppola, piuttosto impacciata, e Garcia, poco espressivo, mentre Pacino conferma il suo alto istrionismo.

Nicola81 12/01/20 22:17 - 2840 commenti

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Ovviamente inferiore rispetto ai due grandi predecessori, ma comunque un film assolutamente decoroso, per certi versi più propenso alla spettacolarizzazione, sempre sontuoso nella confezione e con un finale notevole, ma meno coeso a livello narrativo (le fosche vicende italiane e vaticane avrebbero meritato un trattamento meno banalizzante). Cast con ottime conferme (Pacino, Keaton, Shire), buoni innesti (Wallach, Berger, Mantegna, gli italiani) e qualche nota stonata: di Sofia Coppola si è sparlato fin troppo, ma il vero punto debole è Garcia.
MEMORABILE: L'attentato a Atlantic City; Il finale.

Donarfio 5/04/20 02:56 - 38 commenti

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Terzo capitolo della trilogia corleonese che presenta un Michael (Al Pacino) in cerca di redenzione, divorato dai rimorsi e deciso a distaccare, utopicamente, se stesso e la propria famiglia da un passato divenuto insostenibile. A fronte della semplicità della maggior parte dei dialoghi e a una trama meno articolata dei precedenti lavori, troviamo nell'atmosfera straziante dipinta nel finale e nelle singole prestazioni del cast (Garcia e la sua maturazione su tutti) i punti salienti dell'opera. Menzione speciale per l'ottimo Eli Wallach.
MEMORABILE: La scena finale fuori dal teatro; La confessione di Michael; La frase di Calò: "Il potere logora chi non ce l'ha"; La sparatoria dall'elicottero.

Siska80 2/05/20 17:01 - 3736 commenti

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Patetico tentativo di chiudere degnamente la saga familiare dei Corleone con un Michael sfatto nel corpo a causa del diabete che prova inutilmente a uscire dal giro della malavita. Prolisso, contorto, povero di idee originali (tra milioni di persone, Mary si innamora proprio del cugino e la storia della madre sembra destinata a ripetersi). Interessante il connubio mafia-politica-Chiesa e l'ambientazione teatrale dell'ultima parte con i relativi omicidi durante la "Cavalleria rusticana".
MEMORABILE: La meritatissima vecchiaia in totale solitudine di Mike.
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  • Discussione Galbo • 30/12/20 08:13
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    In realtà la nuova versione dell'opera è già uscita e circola tra le piattaforme di streaming. Si tratta di un rimontaggio del film a cura del regista il cui titolo è "Il Padrino, epilogo: La morte di Michael Corleone"
  • Discussione Mauro • 30/12/20 08:45
    Disoccupato - 11926 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    In realtà la nuova versione dell'opera è già uscita e circola tra le piattaforme di streaming. Si tratta di un rimontaggio del film a cura del regista il cui titolo è "Il Padrino, epilogo: La morte di Michael Corleone"

    Ma hanno rigirato apposta qualche scena?
  • Discussione Galbo • 30/12/20 09:04
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    In realtà la nuova versione dell'opera è già uscita e circola tra le piattaforme di streaming. Si tratta di un rimontaggio del film a cura del regista il cui titolo è "Il Padrino, epilogo: La morte di Michael Corleone"

    Ma hanno rigirato apposta qualche scena?

    non credo, è solo un rimontaggio con un nuovo inizio e un nuovo finale
  • Discussione Mauro • 30/12/20 09:17
    Disoccupato - 11926 interventi
    Ma come hanno fatto per le scene nuove? Aveva già girato un inizio e un finale alternarivo nel 1990 o le ha girate apposta per questa nuova versione?. Sono passati 30 anni da allora e gli attori sono invecchiati nel frattempo
  • Discussione Galbo • 30/12/20 09:47
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Ma come hanno fatto per le scene nuove? Aveva già girato un inizio e un finale alternarivo nel 1990 o le ha girate apposta per questa nuova versione?. Sono passati 30 anni da allora e gli attori sono invecchiati nel frattempo

    probabilmente erano pezzi già girati

  • Discussione Mauro • 30/12/20 10:20
    Disoccupato - 11926 interventi
    Oppure ha utilizzato la stessa tecnica con la quale hanno girato nel 2020 Finding Jack con James Dean, morto nel 1955
  • Discussione Smoker85 • 21/05/22 17:07
    Custode notturno - 82 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Mauro ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    In realtà la nuova versione dell'opera è già uscita e circola tra le piattaforme di streaming. Si tratta di un rimontaggio del film a cura del regista il cui titolo è "Il Padrino, epilogo: La morte di Michael Corleone"

    Ma hanno rigirato apposta qualche scena?

    non credo, è solo un rimontaggio con un nuovo inizio e un nuovo finale
    Vista per la prima volta ieri, devo dire che mi è piaciuta forse più della versione classica. Non mi pare ci siano scene aggiuntive, anche perchè laddove ci fossero state avrebbe dovuto esserci un "buco" di doppiaggio. L'unico caso in cui mi sembra accada (con doppiaggio lasciato originale di Garcia che parla in italiano già di suo) è una brevissima scena di un incontro tra Garcia e Sofia Coppola.
    Ultima modifica: 21/05/22 17:11 da Smoker85
  • Discussione Galbo • 21/05/22 18:47
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    E' presente in streaming su Prime Video con il titolo "Mario Puzo - Il Padrino, Epilogo: La morte di Michael Corleone"
    Chiederei se non sia il caso di aprire una nuova scheda, visto che si tratta di un'opera con un montaggio diverso rispetto al film originale. 
  • Discussione Zender • 22/05/22 07:46
    Capo scrivano - 47727 interventi
    No, non facciamo più due schede per uno stesso film, creano solo confusione. Si può semmai (come abbiamo fatto per Rocky IV") aprire uno speciale in cui si inseriscono i commenti della nuova versione.
  • Curiosità Daidae • 22/07/23 14:01
    Compilatore d’emergenza - 3 interventi
    Sofia Coppola, qui in una parte principale, era già apparsa nel Padrino - Parte II (1974) (non accreditata, è la figlia di una delle emigranti in America, nella stessa nave dove si imbarca il giovane Vito Corleone). La si vede in braccio alla donna sulla destra:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/padr2.jpg[/img]

    Appare anche nel Padrino (1972), sempre non accreditata, in cui "interpreta" il neonato Michael Francis Rizzi, figlio di Connie e Carlo:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/padr1.jpg[/img]