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La nostra recensione di Don't look up

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un astronomo (DiCaprio) e una dottoranda (Lawrence) cercano di comunicare al mondo che una cometa - larga 9 km - entro sei mesi impatterà con la Terra: non gli crede nessuno e la notizia viene presa ampiamente sottogamba. Il film sta tutto qui. L'obiettivo è farci capire (casomai non l'avessimo capito, dopo migliaia di produzioni impostate sulla medesima critica affrontata in chiave di semiparodia) la frivola futilità dei nostri tempi. Per cui, in due ore e mezzo di durata, gli studi per stabilire la certezza scientifica dell'evento occupano pochi minuti (giustamente, sia chiaro) e la storia comincia davvero quando i nostri due eroici studiosi chiedono di essere ricevuti...Leggi tutto alla Casa Bianca, dove li attende la Presidente (Streep) con il Capo di gabinetto, incidentalmente suo figlio (Hill). Nel primo colloquio è sintetizzato l'intero senso dell'opera, con le alte cariche a sminuire ogni disperato appello dei due studiosi e a snocciolare aneddoti sghignazzando. Da lì in avanti si procede banalmente, reiterando in ambiti diversi lo stesso tipo di reazione raramente evidenziando quel briciolo di fantasia che possa elevare almeno la qualità dell'ironia. Certo, DiCaprio (soprattutto) e la Lawrence sono una coppia che seduce e coinvolge, mostrano entrambi di saper recitare (ci mancherebbe) e sono notevoli gli interventi alla seguitissima trasmissione tv in cui ancora cercano di far capire al mondo la drammaticità della situazione mentre i due conduttori (eccellente la Blanchett con look da tardona sexy) si lanciano in sciocche battute interrompendo i loro sempre più scoraggiati richiami alla realtà. Il risultato? Lui viene taggato ovunque per il suo appeal, lei presa in giro per essersi concessa una sfuriata in diretta da riassumersi in un semplice "moriremo tutti". E si va avanti così, da un intervento all'altro, con la presidente che decide di dar loro ascolto esclusivamente per mettere a tacere un grave scandalo personale che la sta travolgendo. Jonah Hill come braccio destro è sprecato in un ruolo decisamente antipatico e monotono, Rob Morgan poco sfruttato nonostante il ruolo di terzo componente del gruppo di "salvatori della Terra", unico da subito a credere ai due protagonisti e con loro agli appuntamenti governativi, Mark Rylance urticante coi suoi interventi da assistente scientifico incapace e superficiale; una superficialità che tuttavia riguarda in ultima analisi l'intero film, costruito come elementare satira sulla stupidità di una certa parte di America ma incapace di andare molto oltre sketch di modesta riuscita e fasi di raccordo insipide (tutte quelle con Chalamet, ad esempio, con la Lawrence talvolta troppo rigida e poco varia nell'interpretazione). McKay conduce con discreta sveltezza, maturata in commedie meno ambiziose quanto più divertenti (a partire da POLIZIOTTI DI RISERVA) e ben più sapide nella comicità dei dialoghi. Ogni tanto una trovata simpatica (le patatine che il generale si fa pagare alla Casa Bianca nonostante siano gratis), sparuti sprazzi di ottima recitazione (DiCaprio quando perde le staffe in trasmissione), un finale debole e due diverse scene nascoste tra i titoli di coda che poco aggiungono. Del tutto ingiustificata la durata monstre: si poteva tagliare senza problemi incrementando in tal modo l'efficacia di un film che si lascia guardare, talora si apprezza ma di certo non entusiasma.

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Tutti i commenti e le recensioni di Don't look up

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/12/21 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/12/21
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Orson 2/01/22 17:02 - 125 commenti

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Eccezionale commedia satirica sostenuta da un cast strepitoso su cui svetta la straordinaria Meryl Streep, presidente americano vanesia e negazionista. La metafora, neanche troppo velata, è quella del cambiamento climatico, di cui Di Caprio è un attivo sostenitore. I politici e i mass media, e di rimando il popolo, ignorano stolidamente l'imminente e annunciata catastrofe, mossi da interessi economici o più semplicemente da stupidità. Il film dura oltre due ore ma non molla mai il colpo, il ritmo è trascinante e riesce anche ad emozionare. Magistrale.
MEMORABILE: Jennifer Lawrence, superlativa.

Tarabas 28/12/21 19:37 - 1888 commenti

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Davanti a un'imminente catastrofe planetaria, nessuno sembra interessato ad occuparsene se non per lucrarci sopra, fino all'inevitabile. McKay ha uno stile personale molto efficace, ma qui il racconto è molto didascalico e fin troppo tirato per le lunghe, pur contenendo molte perle e un finale commovente e coinvolgente (ma attenzione ai titoli di coda). La satira della politica spettacolo e dei social network punge poco, il cast eccezionale è in sostanza sprecato. Resta un argomento di fondo condivisibile, ma esposto in tono moralisteggiante e ben poco coinvolgente.

Enzus79 26/12/21 22:27 - 3231 commenti

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Commedia nera sulla fine del mondo e i suoi effetti emotivi sulle persone comuni e non, che assurdamente potrebbe rivelarsi anche reale. Satira intelligente e ben concepita che pur andando, in alcuni frangenti, sopra le righe, intrattiene ma allo stesso tempo fa anche un po' riflettere. Insomma, si va oltre la risata. Decisamente convincente il cast. Discreta la colonna sonora.

Daniela 25/12/21 02:36 - 13273 commenti

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Una meteora è in rotta di collisione contro la Terra e restano pochi mesi per evitare l'estinzione di ogni forma di vita sul nostro pianeta... Nelle premesse, un catastrofico che ricorda Armageddon o Deep Impact, negli sviluppi un "castigat ridendo mores" che obbliga ad interrogarci sul mondo che ci circonda e sulla nostra percezione di esso. Passato dalle farse demenziali a film dalle tematiche impegnate, questa volta Adam McKay dirige una commedia satirica che riesce ad essere spietata quanto esilarante, assecondato da un cast da grandi occasioni guidato da un inedito DiCaprio. 
MEMORABILE: Da non perdere la sequenza post-crediti. 

Pigro 25/12/21 12:21 - 10104 commenti

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Una cometa sta per distruggere il mondo: non una parodia del genere catastrofista (di cui ripercorre argutamente i cliché), ma una satira della società americana (e non solo): come bersagli, una politica inetta, un sistema mediatico annichilito e il grande potere di social e algoritmi, capace di annientare ogni razionalità tra guru visionari e dittatura di like e bufale. Film incisivo, buon ultimo della tagliente tradizione satirica Usa. Ottimo il montaggio sincopato per frammenti. Corrosivo, divertente, amaro. Ben due epiloghi fra e oltre i titoli di coda.
MEMORABILE: "Sarai uccisa da un brontrock".

Il ferrini 25/12/21 23:47 - 2678 commenti

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Satira di costume, ficcante e lucidissima, sulla TV e sui social, ormai depositari della verità anche contro la realtà tangibile. Si ride spesso, il più delle volte a denti stretti, e non è difficile fare parallelismi fra la cometa e il Covid, ma anche coi cambiamenti climatici. Cast in stato di grazia, nessuno escluso, merito anche di dialoghi brillanti e mai ruffiani che nella loro follia appaiono fin troppo verosimili. Non è Armageddon e neanche una sua parodia, è molto di più di entrambe le cose. Occhio ai post credits, addirittura due.

Androv 27/12/21 10:08 - 201 commenti

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Un film di grande intelligenza, realizzato e recitato in modo eccelso: siamo nel 2020 o nel 1986? Davvero incredibile che oggi, nell'epoca del politically correct e della cancel culture esca un titolo del genere. Satira senza quartiere e divertente, su tutto: Trump e Ivanka (a generi ribaltati), complottismo, scientismo, media, si salvi chi può. Una vera... meteora... nello stantio mondo del cinema di oggi. Attori in stato di grazia e casting perfetto, realizzazione di livello e taglio cinematografico. Capolavoro.
MEMORABILE: Trump e Ivanka presi in giro con generi ribaltati; Il talk show del "moriremo tutti"; La bravura del cast; La scena dei salatini; Il finale.

Gottardi 27/12/21 12:44 - 398 commenti

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Astronomo e sua allieva scoprono meteorite in rotta di collisione con la Terra. La pericolosità dell’evento non viene compresa da nessuno, politici e detentori del potere economico sia che mediatico pensano di sfruttare l’evento. Significativa parabola sull’era Covid e sulle distorsioni della società dominata dall’impreparazione del potere politico, dall’ossessione del profitto, dai social e dalla cultura di massa paurosamente livellata verso il basso, dove il virtual disconnette dal reale. Ben realizzato, pessimista, a tratti caricaturale ma non troppo: la realtà lo è anche di più.

Herrkinski 27/12/21 16:01 - 8705 commenti

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L'idea di base non è certo originale, i parallelismi con la cronaca attuale nemmeno; restano un cast e una confezione di tutto rispetto (al di là di una durata inutilmente eccessiva) per un lavoro che fa della critica sociale attraverso uno stile da dramedy efficace, prendendo in giro l'incertezza odierna decretata da governi inaffidabili e truffaldini nonché dai media scandalistici e dallo strapotere dei social network. Tutto bello, ma se gli spettatori ridono degli stessi cliché di cui sono vittime e promulgatori giornalmente, alla fine cui prodest? Godibile in ottica nichilista.

Jdelarge 29/12/21 16:32 - 1000 commenti

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Adam McKay dà vita a un film dissacrante, il cui senso e fine si trova nell'eccesso, sotto tutti i punti di vista, a partire dal cast stellare, che viene impiegato in (contro)parti caricaturali che cancellano l'aura da star ad attori del calibro di DiCaprio, Lawrence, Streep e Blanchett. Nonostante la particolarità di voler fare un film evidentemente brutto per parlare del brutto della società contemporanea, molto spesso si ha l'impressione che la denuncia risulti didascalica, ma soprattutto già vista. Lunghezza eccessiva.

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Reeves 30/12/21 14:30 - 2962 commenti

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Che brutto, che occasione perduta. Si finge un film coraggioso e politicamente impegnato e si destreggia con sospetto equilibrismo in un cerchiobottismo da prima repubblica. Gli attori quanto a totale disimpegno ci mettono poi il loro contributo. Il momento peggiore è l'ingresso in scena di Chalamet, a mezz'ora dalla fine, in quella che potrebbe essere una delle peggiori interpretazioni di tutti i tempi.

Giufox 30/12/21 18:33 - 324 commenti

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Con un gran passo indietro rispetto alle lucide analisi socio-economiche del cinico e affilato La grande scommessa, del quale condivide solo un paio di soluzioni di edit, McKay rimane ingabbiato negli stessi meccanismi che cerca di stigmatizzare. Da un lato affresco americano assai pertinente nelle premesse (mediatiche), dall'altro saggio un po' semplicistico negli sviluppi (virali). Una forzata e onnipresente ironia di fondo blocca l'analisi sul nascere, tenendo la narrazione in bilico tra le ludiche attrazioni di Mars Attack e una vaga satira "militare" in stile Kubrick.
MEMORABILE: Il Warhol/Jobs è personaggio assai interessante, ma che si spegne nell'inutile prologo da teen-movie.

Digital 30/12/21 20:05 - 1267 commenti

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Tedioso film che non si capisce quali fini voglia perseguire, con una durata esagerata e un cast di all-stars del tutto sprecato. Certo, la confezione è curata (e ci mancherebbe, a certi livelli), talvolta strappa un sorriso (perlopiù a denti stretti), ma il livello si mantiene assai basso. Peccato perché i primi minuti facevano ben sperare; ma è un fuoco di paglia, perché poi la noia e la ripetitività prendono il sopravvento, cosicché lo spettatore viene ripetutamente tentato dalle braccia di Morfeo. Non un completo disastro, ma di certo non quel capolavoro che si sente in giro.

Ira72 30/12/21 23:50 - 1362 commenti

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Accordi e disaccordi: cast stellare - vero - che certamente non delude (Blanchette a parte, che quasi non sembra lei espressivamente). Bravissimi, comunque tutti i protagonisti, nulla da eccepire, anzi. Regia impeccabile con effetti da “tuffo al cuore” nell’ultima parte (lacrime incluse). Però. Il verso grottesco onnipresente è fuori luogo per un argomento a dir poco delicato. Si respira quel non so che di hollywoodiano ad ogni piè sospinto e, dunque, non si sa se cedere ai primi trenta minuti soporiferi o abbandonarsi a una finzione strappalacrime dalla giocata facile. 

Leandrino 31/12/21 09:12 - 530 commenti

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La dottoranda Dibiasky scopre l'arrivo di un meteorite e cerca di salvare il mondo dall'estinzione insieme al dott. Mindy. Il mix che prepara McKay è quello consueto: personaggi grotteschi in un mondo surreale (o iperreale?) stilisticamente molto connotato. Il disaster movie si innesta sulla satira e ne risulta un'opera fatta di grandi star e schegge mediatiche impazzite, che riflette pienamente i tratti socio-politici di un mondo pandemico dominato dai media. Tutto è sotto la luce del sole e niente giunge come una novità, ma di sicuro ci si diverte (con sagace amarezza).
MEMORABILE: L'arresto dello scienziato Oglethorpe, che spiega il motivo del colore della sua pelle; Tutte le scene con l'odioso Isherwell; Il mondo alieno.

Kinodrop 1/01/22 19:17 - 3381 commenti

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La scusa di una catastrofe imminente dà l'avvio all'ennesimo conflitto tra verità scientifica e opinione pubblica sempre più lacerata dagli imperativi e dagli interessi economici della classe politica e le manipolazioni continuate e aggravate dei social. Un film che non aggiunge niente di nuovo a una tematica già dibattuta in tutte le versioni e fallisce anche sul fattore satira, con figure risibili e una noiosa girandola di reiterazioni, con in più gratuite derive erotico-sentimentalistiche. Cast sprecatissimo e tempi dilatati per un finale accomodato e ambiguo. Peccato.

Thedude94 2/01/22 00:29 - 1174 commenti

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Con un cast e una tematica del genere McKay, forse, poteva fare leggermente meglio; si limita invece a raccontare cose abbastanza note e prevedibili che quotidianamente viviamo nel presente, introducendo però una catastrofe apocalittica che sembra irreparabile. Dal punto di vista tecnico e della bravura di ogni attore il film è ineccepibile, ed è grazie soprattutto alle prove di Di Caprio e della Blanchett che il ritmo stenta a calare; merito anche, c'è da dirlo, di una sceneggiatura scorrevole e piacevole. Poteva essere un grande film, è invece solo un'opera non male.

Lou 2/01/22 11:16 - 1143 commenti

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Tragicomico ritratto dei nostri tempi, in cui le minacce alla nostra sopravvivenza sul pianeta sono trascurate per inseguire i bisogni dì appagamento narcisistico istantaneo e di visibilità sul web. Un quadro catastrofista grottesco della desolante realtà dei nostri giorni, con la cometa come evidente metafora dei cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento globale. Cast stellare, grande ritmo narrativo.

Silvestro 2/01/22 18:40 - 379 commenti

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Film che per un'ora abbondante risulta di ottimo livello, quasi magistrale, soprattutto grazie a un gran ritmo e un'ironia graffiante. Peccato che nella seconda parte la pellicola perda quota, diventando troppo sfilacciata e senza gran parte del suo mordente. Una decisa sforbiciata avrebbe dato grande beneficio a un film che comunque nel complesso può considerarsi interessante e abbastanza riuscito.

Xamini 2/01/22 19:52 - 1294 commenti

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Satira lugubre sullo stato di salute della nostra civiltà dinanzi a un dramma di portata planetaria (sia esso un meteorite o una crisi climatica fa poca differenza). DiCaprio ha mestiere da vendere, la Lawrence regge bene, la Streep e la Blanchett sono in parte; a Jonah Hill stanno gli inserti comici e Chalamet, come in French Dispatch, serve a fare da richiamo ai giovani. Ma l'elemento tensione è ben tenuto in piedi sino all'acme, momento in cui hanno gioco le emozioni. A parte qualche deriva grottesca, l'insieme funziona e lascia quell'amarezza di fondo che potrebbe essere utile.
MEMORABILE: Il momento in cui la cometa è visibile in cielo.

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Zampanò 3/01/22 12:34 - 386 commenti

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In apparenza disaster movie in realtà molto di più, coltellata alla pancia della Mediocracy, satira talmente "istantanea" che molti non s'accorgono dello specchio che McKay gli pone davanti. Il calibro di DiCaprio e della Lawrence bilancia l'eccedenza caricaturale di altri personaggi, ma è un grottesco relativo: media e social in effetti restituiscono un profilo pubblico di quel tipo (vedi la presidente Usa/Streep). Superfluo lodare scenografie e ambientazione, fin troppo (ir)realistici. Stufa un po' l'americacentrismo ma l'ultimo simposio familiare ha una sua grazia. Per i posteri.
MEMORABILE: DiCaprio in attesa della cometa distruttrice: "Sì, avevamo tutto".

Bobby 4/01/22 10:00 - 4 commenti

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Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence cercano di salvare il mondo da una gigantesca cometa in rotta di collisione, ma se nella Hollywood dei sogni di Michael Bay partono senza indugi le missioni con a capo Bruce Willis, nel mondo reale tutti se la ridono (presidente compreso) mettendoci davanti gli interessi economici illustrati da un simil Jeff Bezos che ha le mani in pasta ovunque, dai cellulari allo spazio e, grazie ai suoi algoritmi, riesce a prevedere il futuro di chiunque. Trama più credibile di quella del polpettone Armageddon, perlomeno per come mostra le reazioni dei media.
MEMORABILE: Le due scene post credits; Mamma?

Galbo 5/01/22 07:24 - 12642 commenti

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Satira "catastrofista" che parte dall'espediente narrativo della minaccia alla terra da parte di un asteroide, scoperto da due scienziati un pò "nerd", e che rappresenta un pretesto per mettere alla berlina la società occidentale, con il mantra del "non guardare in alto", riferimento al costume dell'omologazione. Le citazioni sono tutte evidenti e questo toglie forza al film che può tuttavia contare su una sceneggiatura che sia pure ripetitiva non manca di spunti di riflessione.Il cast è una celebrazione dell'odierno cinema americano con "chicche" imperdibili come Rylance e Hill. 

Josephtura 5/01/22 17:52 - 188 commenti

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Negli anni 70 il meteorite Isabella minacciava la Terra ed era fatto di ferro puro al 99%. La Terra, come disse il giornalista legato alla scrivania... "dura minga": era su Topolino. Ora ne abbiamo una riedizione un po' troppo caricata, peccato. Un fiera della superficialità e dell'arrivismo. Bello, divertente, intelligente ma un po' eccessivo e meno graffiante di quanto avrebbe potuto/dovuto essere.
MEMORABILE: La "Kelly"; Le previsioni di vita fatte con l'algoritmo.

Rufus68 7/01/22 12:41 - 3958 commenti

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Bonoria satira sul mondo dei social e su come esso abbia scacciato qualsiasi serietà e voglia di verità dal mondo globalizzato. A doppia faccia: a volte azzecca i bersagli (la compulsiva ansia di sdrammatizzazione dei giornalisti, il tycoon scientista), altre no (caricaturale la Streep, il goffo americacentrismo dell'apocalisse). Si ridacchia sorvolando sui limiti della sceneggiatura (i pentimenti di Di Caprio) e si piange rendendosi conto che quel mondo è il nostro, ancora senza cometa per fortuna. Inutile Chalamet, notevole Hill, come al solito.

Capannelle 9/01/22 20:19 - 4562 commenti

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Film parodia che intende mettere alla berlina la società contemporanea, tra chi deve sorridere comunque (politici e media) e deliranti new entry (social addicted e miliardari spirituali). McKay adotta un taglio tanto brillante quanto caciarone senza voler approfondire perché (quello è il messaggio) oggi non usa più e contano più like e gossip. Lungo ma mai pesante, a rischio lezioncina ma comunque non banale, con un potpourri di temi rischioso ma che non molla la presa, a rischio macchietta per la feroce caratterizzazione del cast ma capace di offrire diverse battute memorabili.

Didda23 10/01/22 09:15 - 2465 commenti

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Per chi ha adorato il McKay prima maniera, l'opera appare assai deludente soprattutto per quanto riguarda gli aspetti comici (quasi assenti battute di un certo rilievo), ma nemmeno il versante più serioso riesce a suscitare troppo interesse. Eccessivamente lungo, con parecchie fasi di stanca, con una serie di attori completamente fuori parte (DiCaprio e la Lawrence) e con quel registro fra dramma e commedia che crea solo incertezza. Regia impeccabile, con una sontuosa fotografia e qualche momento riuscito (la preghiera di Chalamet). Non sfruttare la verve di Hill è peccaminoso.
MEMORABILE: La valorizzazione estetica della Blanchett; I meme della Lawrence; Le manifestazioni di stampo trumpiano.

Ginestra 13/01/22 14:49 - 53 commenti

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La messa in cinema della situazione politica e sociale (e sanitaria) frutto dell'era pandemica in corso. Il Presidente della nazione più importante è una donna isterica che ricorda Il diavolo veste Prada, con figlio demente come vice alla Casa Bianca. Il politically correct è sbeffeggiato in tutti i modi possibili mettendone in evidenza le ovvie contraddizioni. Il grande Fratello siamo noi, utenti dei social e allo stesso tempo vittime del sistema che abbiamo creato. Alcune scene indimenticabili e il finale è liberatorio.
MEMORABILE: Ariana Grande che si offende alla domanda di Di Caprio sulla sua vita privata e dopo due minuti è in onda per raccontarla; Il finale.

Rambo90 15/01/22 01:45 - 7999 commenti

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Satira americana nello stile a cui McKay ci ha abituati di recente, questa volta con spunti catastrofici che finiscono col farci riflettere sull'idiozia di certa politica e soprattutto sulla futilità di alcuni media. Si ride a denti stretti, con una sceneggiatura puntuale valorizzata dal ricco cast nel quale spunta un DiCaprio insolito e bravissimo come outsider in mezzo ad altri bravi attori. La lunghezza è un po' eccessiva ma il film merita la visione e fa riflettere.

Paulaster 24/01/22 10:56 - 4880 commenti

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Due scienziati scoprono una cometa che si sta avvicinando alla Terra. La chiave grottesca mescola humor sul catastrofismo, condanna politica (più di origine trumpiana) e lato social, relativi negazionisti e fake news. Scarsa la componente presidenziale e gli inutili corollari finali, son meglio le parentesi televisive. DiCaprio bravo, Blanchett con qualche buon momento, Lawrence che non centra il ruolo; forzati, per strizzare l'occhio al pubblico giovane, i ruoli di Chalamet e, soprattutto, della Grande. Durata eccessiva.
MEMORABILE: La Lawrence e DiCaprio che sbottano in tv, in momenti diversi; La missione di ritorno; Gli effetti dell'impatto.

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Anthonyvm 12/02/22 02:57 - 6503 commenti

I gusti di Anthonyvm

Le catastrofiche premesse non sono inedite neanche in un contesto umoristico, tuttavia McCay ne ricava una satira meticolosa quanto efficace, forse anche scontata, ma così aderente ai luoghi comuni più meschini, derisibili e riconoscibili dell'era dei social (politici e complottisti in prima linea) da convincere il più delle volte. Il buon equilibrio nello schieramento caricaturale dei protagonisti e il ricco cast fanno il resto. I continui riferimenti all'attualità e le frecciatine a certi personaggi pubblici rischiano di far invecchiare il film anzitempo, ma resta un buon lavoro.
MEMORABILE: I meme dopo la diretta dei due astronomi; Ron Perlman; Inopportuni complimenti di Jonah Hill alla madre Meryl Streep; L'ultima cena; Il sottofinale.

Hackett 15/02/22 22:21 - 1871 commenti

I gusti di Hackett

Tra film catastrofico e brillante commedia carica di satira, il nuovo lavoro di McKay riesce a farsi beffe, allo stesso tempo, tanto del frivolo mondo dell'informazione quanto del pomposo ma in fondo vanesio ambiente scientifico, senza tralasciare l'imprenditoria, sempre pronta a trarre profitti mascherando il proprio interesse da filantropia. L'intreccio dei personaggi funziona decisamente bene e la non trascurabile durata del film scorre liscia fino al non scontato epilogo. Memorabili i minuti finali, con i protagonisti a cercare un piccolo attimo di quotidianità.

Pesten 28/05/22 09:50 - 821 commenti

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Interessante progetto di denuncia da parte del regista, che in un sol colpo si scaglia contro gran parte delle caratteristiche della società moderna. Tra accuse più o meno velate, terribilmente reali nonostante siano trattate con una buona dose di ironia, il film scorre piacevolmente nonostante qualche lungaggine di troppo che forse andava evitata visto che tende a dilatare la tensione della storia quando non serve. Bene gli attori, con Di Caprio che si dimostra ancora una volta attore capace e eclettico, svariando tra i vari umori del personaggio.
MEMORABILE: I momenti di sbrocco dei personaggi della Lawrence e Di Caprio; La faccia sorniona della Streep nei panni del Presidente Usa.

Bubobubo 8/07/22 18:00 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Annuncia non la venuta di un nuovo messia ma la fine di tutto, la cometa in rotta di collisione con la Terra scoperta casualmente dall'astrofisico Mindy (DiCaprio) e dalla sua giovane dottoranda Kate (Lawrence). Peccato che il mondo attorno a loro, presidente donna degli USA in primis (Streep), sembri non curarsene... McKay ha gioco facile nello smascherare il distopico grottesco della contemporaneità iperconnessa, l'era in cui crisi di sistema e dubbio generalizzato creano il perfetto mix apocalittico; ma il risultato finale, date le premesse, è sin troppo educato e predicibile.
MEMORABILE: Consumazione presidenziale pagata con l'inganno; Il finale dopo i titoli di coda.

Giùan 11/02/23 10:29 - 4931 commenti

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Prendendo come riferimento il notevole "grande corto", il film è un passo indietro anche al comunque buono Vice, pur restando apprezzabile la coerenza etica e il plastico dinamismo cinematografico di McKay. Il difetto sta qui tutto nel manico di una vocazione grottesco/apocalittica che se non si è Kubrick diventa complicato maneggiare, tanto più in un contesto social universale in cui il cortocircuito mediatico è così pervasivo da aver annullato ogni distanza (critica) tra potere e quotidiano, immaginario e reale. E allora forse davvero solo una cometa ci salverà, annientandoci.
MEMORABILE: Il moderno Stranamore di Mark Rylance; La consueta crescita alla distanza del personaggio di Di Caprio; La coppia di anchormen Blanchett/Perry.

Schramm 20/05/23 21:28 - 4006 commenti

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Quando l'astronomo indica la cometa, lo stupido guarda/sfrutta l'astronomo. Asocialypse now, tra memes e fake-news. La fine prima della fine: al diavolo l'edificio, l'importante è salvarne la facciata pur di non cedere il trono. McKay si veste da catastrofista per denudare quella catastrofe chiamata potere, tautologia di sé grazie al massmediale occultare negare distorcere le peggiori evidenze a suo favore e danno del globo. Levità di tocco, abissalità di pensiero: si sta sempre a un attimo dall'attacco di panico neanche fosse un austero remake di Meteor. Cast coerentemente cosmico.
MEMORABILE: Dr. Mindy; Rivolta; Streep autoparodistica; “La verità è molto più deprimente: non sono abbastanza intelligenti da essere così malvagi come credete”.

Furetto60 13/01/24 20:51 - 1399 commenti

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Arrogante avvertimento hollywoodista ammantato da commedia. Rimane il dubbio se il titolo sia da intendersi in senso metaforico (catastrofe nucleare o climatica o altro) o reale (qualcuno già sa quando e non se, avverrà l'impatto). Quel che sia, il messaggio è uno: non alzate la testa perché nulla può la maggior parte del genere umano, qui ben rappresentato da quelli che non comprendono a quelli che non vogliono comprendere, per finire a quelli che devono astenersi dal (tentare di) spiegare.
MEMORABILE: La fine del figlio della presidente.

Luluke 23/08/24 11:35 - 757 commenti

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Come gli accade spesso, McKay non riesce a contenere eccessi di surrealismo nei suoi film che, ancora una volta, partono bene per perdere gradatamente quota. In questo caso, poi, il difetto è imperdonabile, visto che per oltre un'ora la pellicola poteva considerarsi un capolavoro. Per la storia, originale ma non troppo, sceneggiata però in modo esemplare. Per il ritmo: montaggio e musica perfetti. Per le interpretazioni di un cast impressionante, ma molto coeso. Poi la discesa: il plot perde mordente, la durata diventa estenuante, Il triplo finale ridicolizza il senso del racconto.

Cotola 5/03/25 18:15 - 9516 commenti

I gusti di Cotola

McKay dirige e scrive un film in cui sa descrivere perfettamente la società odierna in tutti i suoi meccanismi più retrivi e sballati. Lo fa senza arroganza e spocchia intellettualistica ma anzi con evidente e riuscita ironia, con la quale colpisce tutti i suoi bersagli tra cui spiccano la politica e i complottismi di vario tipo, ma non solo. I ritmi sono buoni, il divertimento c'è, il cast è ricco e un po' tutti forniscono buone prove. La regia è priva di svolazzi autoriali, ma solida: sa il fatto suo. Finale giustamente cattivo.
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