Cell block 99 - Nessuno può fermarmi - Film (2017)

Cell block 99 - Nessuno può fermarmi
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/09/17 DAL BENEMERITO TAXIUS
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Taxius 3/09/17 15:06 - 1656 commenti

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Per salvare la moglie incinta il protagonista Vince Vaughn è disposto a tutto, pure ad andare all'inferno, un inferno in terra in un angosciante e claustrofobico penitenziario. Film carcerario di estrema violenza che parte lentamente ma finisce a teste mozzate e braccia spezzate. Zahler è bravo a mescolare violenza fisica e violenza psicologica con quest'ultima, assolutamente più atroce. L'ambientazione è sudicia, marcia e puzzolente tanto da sembrare un girone infernale dantesco. Non per tutti, ma assolutamente affascinante e coinvolgente.
MEMORABILE: Le piccole parti di Don Johnson e Uno Kier.

Herrkinski 22/12/17 05:00 - 8072 commenti

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Come in parte già accennato in Bone Tomahawk, Zahler continua la sua personalissima rivisitazione di certo cinema grindhouse a cavallo tra '70 e '80 con questo crime/prison-movie girato magnificamente, che riesce a rimanere appassionante sia nella prima parte introduttiva che in quella clou ambientata tra orrendi carceri che riecheggiano gli esempi più spaventosi del sottogenere. Vaughn non è mai stato così bravo e il resto del cast lo segue; violenza a palate, pur con SPFX volutamente retrò. Tra i migliori film "di genere" degli ultimi anni.

Daniela 28/12/17 09:17 - 12625 commenti

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Dopo l'esordio in chiave western/horror interessante ma inficiato dalla maniera, Zahler prosciuga il suo stile per raccontare con toni nero pece il calvario di un criminale per necessità: prima per mantenere la sua famiglia, poi per evitare alle persone che ama una sorte atroce. Il protagonista mette in atto azioni efferate, ma a fare più orrore sono il ricatto a cui è sottoposto ed il sadismo dei carcerieri, per cui scatta l'empatia nei suoi confronti, grazie anche a Vaughn, convincente in un ruolo inconsueto. Un prison-movie fra i più tosti non solo degli ultimi anni ma dell'intero genere.

Lythops 5/05/18 12:01 - 1019 commenti

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Film ben strutturato, esce dagli schemi dei classici prison movie ai quali il mercato cinetelevisivo ormai ci ha assuefatti. Ben diretta e concepita la "discesa agli inferi" del protagonista (curiosamente monoespressivo) nei suoi passaggi attraverso i vari ambienti, così come le scene di combattimento. La tecnica narrativa è quella del racconto asettico, senza indugiare in particolari che sarebbero stati per altri registi (e il pubblico) assolutamente comodi. Buon thriller, un buon metro al di sopra del pattume che si vede spesso oggi.

Didda23 8/05/18 15:54 - 2426 commenti

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Un gran bel film, decisamente sopra la media del genere. La bravura di Zahler è quella di mantenere lo stile perennemente fra il serio e il faceto, con l'alternanza di momenti di un sadismo esasperante con altri di una violenza liberatoria (e alquanto divertente). La durata, seppur non indifferente, non è un limite perché non vi è alcun spreco di pellicola. La discesa negli inferi è narrata con un registro registico inaspettatamente classico (senza alcun virtuosismo di macchina) e con una direzione attoriale ragguardevole. Geniali gli effetti speciali.
MEMORABILE: Vaughn che distrugge a mani nude la macchina della moglie; Il ricatto di Kier; Tutta la parte nel blocco 99.

Rambo90 14/05/18 23:30 - 7676 commenti

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Carcerario duro da un punto di vista delle immagini, ma che sa anche rendersi grottesco con esplosioni di una violenza talmente sopra le righe da scatenare risate liberatorie. Il film si fa seguire benissimo nella sua progressiva discesa all'inferno del protagonista, interpretato da un ottimo Vaughn. La sua forza di volontà nel salvare moglie e figlio in grembo è a tratti anche commovente e fa empatizzare con lui, al punto da trovare nel finale un perfetto senso di vendetta. Bene anche il sadico Johnson. Notevole.

Giùan 6/06/19 10:49 - 4539 commenti

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Narrativamente quintessenziale, con un protagonista esiziale, cinematograficamente stringato (qualità affatto disprezzabile) e ideologicamente, a esser generosi, sfacciatamente retrivo, con la figura femminile della moglie che sembra farsi letteralmente beffe di qualsivoglia rivendicazione metooista. Craig Zahler ci offre una visione certamente filistea ma non meschina, sicuramente gretta ma pienamente corrispondente alla basicità del genere. Vaughn incute terrore incarnando una violenza canonicamente bolsa e inarrestabile, Don Johnson sigareggia assai.

Viccrowley 24/09/19 22:52 - 814 commenti

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Dopo una bomba inaspettata come Bone Tomahawk, Zahler conferma il suo talento nel cinema di genere spostandosi dall'horror western all'horror-prison movie. Pochi ingredienti ma ben miscelati, dialoghi scarni ma pesanti come piombo e il pregio di aver regalato a Vaughn il miglior ruolo della carriera. Bradley non è cattivo, lo diventa per necessità, per difendere una famiglia che forse non potrà mai godersi. Si parte in modo bucolico, poi via via la violenza ingrana e non si ferma più e il ritmo sale fino al punto di non ritorno. Quello della redenzione.
MEMORABILE: Gli improvvisi, tostissimi eccessi splatter; Bradley distrugge l'auto della moglie.

Galbo 20/05/20 22:49 - 12380 commenti

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Uno dei film “carcerari” migliori mai realizzati, è segnato da una violenza visiva e di contenuti a volte difficilmente sostenibile. Merito di una regia che non teme la “sgradevolezza”, di una efficace ambientazione (sottolineata da una fotografia livida) e dell’interpretazione senza compromessi di un Vince Vaughn mal così convincente come attore. La sua performance, anche fisica, rende da sola il film imperdibile.

Mickes2 28/05/20 19:35 - 1670 commenti

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Lividamente fotografato e di un certo appeal psicologico, con una narrazione di grana grossa ma di mestiere e risoluta, questo film di Zahler si avvale di un Vince Vaughn più che convincente e indistruttibile, un robocop capace di dare corpo a un (anti)eroe per sé stesso e la sua famiglia, capace di qualsiasi cosa per proteggere i propri cari. Un viaggio negli inferi senza sconti e con scene d’impatto, una visione estrema del prison-movie girato con tutti i crismi seppur frenato da un certo schematismo di fondo. Molto godibile.

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Il ferrini 14/06/20 10:03 - 2345 commenti

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C'è molta letteratura hard boiled e cinema di genere anni '70 in questo lavoro di Zahler, che in più tratti può rammentare certe atmosfere tarantiniane, soprattutto nelle catartiche esplosioni di violenza ma anche nella caratterizzazione di alcuni personaggi. C'è ironia ma anche disperazione nel volto di Vaughn (grande prova la sua) e alcune scene sono davvero memorabili. Colonna sonora ridotta all'osso ma puntuale, fotografia livida, regia quadrata. Un film che, al di là dell'apprezzamento, non può lasciare indifferenti. 

Schramm 1/01/22 21:01 - 3490 commenti

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Bando a ogni forma retrograda di tutto un sottogenere, Zahler si fa aedo della neo-jailsploitation che decappotta lo sportivo rehab che a Fanaka serviva a pararsi moralmente il didietro come a dare il la al grindhousing. Qua la morale sta a zero, e il didietro è bene se lo pari il fruitore, che entra senza garanzie ed esce senza speranze in un gioco dell(a pelle d')oca che parte dal male e arriva al male passando per il male: quanto se ne può assorbire, quanto se ne può/deve fare, per riguadagnare il bene? Oltre ogni mole ipotizzata dal più scafato prison-movier. Ed è cine-jackpot.
MEMORABILE: Kier.

Puppigallo 11/05/22 16:28 - 5258 commenti

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Dramma che si consumerà in carcere, dove la buona interpretazione di un Vaughn quasi irriconoscibile, anche prima di essere regolarmente gonfiato di botte, fa sì che lo spettatore finisca per accompagnare il protagonista nella sua autentica Via Crucis (nonostante lui le prenda e le dia), domandandosi come possa uscirne vincitore, salvando se stesso e non solo. La prima parte non è male ma non mostra nulla di particolarmente originale, mentre la seconda, in cui il carcerato finisce volutamente all'inferno, non può non colpire, giustificando persino alcune palesi esagerazioni.
MEMORABILE: L'auto "pestata a morte"; "Le auguro un buon soggiorno"; "Immagina che sia Dio". "Dio non puzza di nachos"; "Togliti dalle palle burrito".

Mco 18/05/22 16:31 - 2324 commenti

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Vaughn è protagonista di una catabasi cosciente, un fiume lavico che trascina via ogni detrito di umanità man mano che i vani delle prigioni si restringono e la luce diventa sempre più un miraggio. Il buio obnubila ogni sentore razionale e la deriva trova giustificazione nel più alto sentimento umano, ovverosia l'amore per la propria famiglia. La confezione è di quelle a forte impatto visivo, con teste che finiscono sotto le suole delle scarpe e arti che vengono girati come cacciaviti. C'è anche il bel Johnson nella veste di direttore frustrato e tabagista. Astenersi impressionabili.
MEMORABILE: La testa che scivola giù, verso il baratro dell'infinito.
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  • Discussione Brainiac • 28/12/17 10:50
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    SEMI-SPOILER

    L'unico aspetto che non mi ha convinto è l'eccessiva compressione temporale degli eventi.

    Sì, verissimo, l'accellerazione è sghemba ed improbabile, ma utile a proiettare lo stile gangster-noir dentro le viscere dell'exploitation più zozza. Riesce ad essere credibile? Mai nella vita. La prigione di massima sicurezza è plausibile? Neeeeh. Mi ha divertito così tanto da soprassedere? Alla grande, ho riso come un bambino delle botte cartoonesche e folli. Ho trovato spassoso gustarmi la disattesa del genere? Affermativo tenente, non mi succedeva di divertirmi così per una derapata di script da From dusk till dawn o dal finale di Hateful eight. The incident, Bone Tomahawk e Cell 99: Zahler è ufficialmente bravo.
  • Discussione Daniela • 28/12/17 12:08
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Anche io ho "soprasseduto", pur non potendo fare a meno di rilevare il fatto, in quanto effettivamente la compressione dei tempi è necessaria per dare fondamento a quella particolare minaccia che - a quanto ne so - è la prima di questo tipo ad essere cinematograficamente formulata, tanto da richiedere l'introduzione di un personaggio apposito in grado di metterla in atto.

    SPOILER

    Sia l'accelerazione in se stessa che il personaggio di cui sopra (un ostetrico coreano!) introducono elementi "comici" nell'ambito di una vicenda truce, al pari delle figure del direttore del carcere di massima sicurezza interpretato da Don Johnson sul filo della parodia e del suo sgherro dal fisico a panzerotto con il dito compulsivo.
    D'altra parte, il contrasto fra aspetti intrinsecamente drammatici e aspetti comici per dissonanza, se ben gestito come in questo caso, crea nello spettatore una sensazione di imbarazzo (in altri termini: lo fa sentire in colpa in quanto bastardo) che probabilmente rafforza l'impatto del film invece di sminuirlo.
    Ultima modifica: 28/12/17 12:10 da Daniela
  • Homevideo Digital • 17/02/18 11:22
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Universal disponibile dal 18/04/2018. IUPPI DOO!
  • Homevideo Taxius • 19/02/18 17:44
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Solo dvd o anche bluray?
  • Homevideo Digital • 19/02/18 17:48
    Portaborse - 3990 interventi
    Su amazon è prenotabile unicamente il dvd, per ora..
  • Homevideo Taxius • 19/02/18 17:53
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Mi passeresti il link? perché guardando trovo solo l'edizione inglese
  • Homevideo Taxius • 19/02/18 17:58
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Trovato inserendo il titolo italiano. Contentissimo che esca in home video ma speriamo nel bluray
  • Discussione Brainiac • 22/05/20 21:45
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Ci spero in una distribuzione italiana, ma la vedo dura
    A distanza di due anni e mezzo una graditissima distribuzione italica -seppur a latere- c'è stata, sia in home video che su Netflix (dove si è appena affacciato). Rivisto l'anno scorso su dvd e rivisto su Netflix, e sì, posso confermare: è il miglior film dell'ultimo lustro. Finalmente Tarantino ha trovato qualcuno che possa sfidarlo sul suo campo. Quello del pescare da varie ceste ma di rielaborare il tutto con gusto personale. Zahler è sopratutto regista/ sceneggiatore/ musicista che vaglia ogni snodo di sceneggiatura per disattendere le aspettative, per non concedersi alla scontatezza ed ai clichés dell' action movie standard (John Wick parlo di te). Bradley Cooper è l'amico grosso ma posato che vorresti accanto al pub se qualche energumeno ti prendesse di mira. Capolavoro. Trovatelo, vedetelo, questo il mio consiglio.
  • Discussione Didda23 • 23/05/20 12:13
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Bradley Cooper?!
  • Discussione Brainiac • 23/05/20 14:02
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Bradley Cooper?!
    Ahahaha, sì, Thomas, Bradley Thomas, desculpe. Meno male che non esiste, sennò a confondere un mastodonte del genere con quel damerino di Cooper avrei rischiato un knock-out per direttisma.