il Davinotti

Un magnifico thriller fantascientifico che lavora come un meccanismo a orologeria, in cui ogni ingranaggio – dalla regia asciutta alla colonna sonora ipnotica – contribuisce a un crescendo di paranoia glaciale. È un film che scava nella psiche più che nel gore, chiedendoci cosa resta dell’uomo quando la fiducia svanisce. Capolavoro totale: spiazzante, cupo, visivamente audace: un horror che non urla, ma sussurra qualcosa di molto più inquietante. Anni luce superiore al film originale.

Avvincente thriller che dal mare magnum delle citazioni fa affiorare anche un paio di elementi insoliti: l'ambientazione a Copenaghen e il modus operandi dell'assassino. La sceneggiatura non è esattamente granitica, ma si tratta di un difetto riscontrabile anche in pellicole ben più blasonate, mentre l'identità del colpevole è piuttosto difficile da indovinare e il ritmo non perde colpi. Steffen in una delle sue prove più convincenti, bravi anche De Carmine ispettore e le attrici a eccezione della Lenzi, casualmente (?) moglie del regista. Discrete le musiche di Manuel De Sica.

Versione portoghese di "Madame Bovary" che vede una fanciulla audace e leggermente claudicante esercitare un potere a tratti pericoloso sugli uomini. Un po' troppo tirata per le lunghe, la pellicola risulta nel complesso accettabile in special modo per l'ambiguità con la quale sono stati tracciati alcuni personaggi: l'ambientazione rurale crea la cornice ideale per una storia di passioni e frustrazione in cui molte donne si identificheranno, sebbene la recitazione non sia un punto a favore (la protagonista non sempre è in grado di mostrare le varie e complesse sfumature di Ema).

Nulla di che. Al netto di una buona fotografia, il corto è un omaggio pulp alla famiglia disfunzionale. Prova a buttar nel calderone tutte le perversioni (incesto, parricidio, cannibalismo) ma ha francamente stufato, la storia dei rapinatori che devono recuperare il bottino e si imbattono in gente più cattiva di loro. Personaggi inverosimili (il bruto istruito, il figlio selvaggio con capello cotonato e coetaneo del padre, la sorella innamorata del bandito). Forse anche rape & revenge: sinceramente non si capisce se gli infermieri abbiano abusato sessualmente del rapinatore.