Trattasi di un semi-Cliffangher, ovvero dopo un esplosione all'interno di un enorme tunnel diverse persone rimangono bloccate. Toccherà a Kit Latura (Sly), un super pompiere, calarsi all'interno e trarle in salvo. Effetti abbastanza spettacolari e discreta azione grazie al professionista del genere Rob Cohen; peccato che il tutto sappia di già visto e rivisto...
Lasciando perdere l'ovvia assenza di originalità (quasi fisiologica) in un film del genere, Daylight non è un action del tutto disprezzabile, e condivide più di una parentale con il più riuscito Cliffhanger. La storia dell'eroico pompiere che dopo un esplosione cerca di salvare i superstiti in un tunnel sotterraneo è diretta con discreta efficacia da Rob Cohen. Le scene d'azione sono tecnicamente apprezzabili e Stallone (con il solito aspetto granitico) funzionale al ruolo.
Sorta di L'Avventura Del Poseidon ambientato in un tunnel. Ad un certo punto la cosa diventa molto evidente nella parte finale che ci si chiede come la Fox non abbia fatto causa agli autori. Comunque rimane un'opera godibile, seppure qua e là vi siano spunti altamente improbabili. Ma se si stacca la spina dal cervello e ci si cala nella storia, ci si diverte. Buon cast d'attori con menzione particolare per i redivivi Stan Shaw, Dan Hedaya e Barry Newman. Godibile.
Catastrofico non molto riuscito. Niente da fare: tra i catastrofici 70's e quelli 90's c'è un dislivello enorme. "Daylight" ne è la prova: Stallone in parte, ma effetti speciali che nonostante auto che provocano la chiusura del tunnell (che poi si inonda) e altre esplosioni qua è là, non convincono lo spettatore. Discreto Mortensen. Meglio i catastrofici degli anni 70, ribadisco...
Catastrofico piuttosto ben girato nelle scene d'azione, carente invece nel disegno dei vari personaggi intrappolati nel tunnel. Si ispira ai filmoni storici del genere ma senza poter contare su un cast altrettanto stellare. Infatti poggia quasi tutto sulle spalle di Stallone, qui in una versione meno testosteronica del solito (la professionalità e la ragionevolezza sembrano più decisivi dei muscoli, anche se ovviamente anche questi entrano in ballo). Buoni gli effetti nella prima parte, più risaputi quelli nella parte in ammollo.
MEMORABILE: Il momento dell'incidente; Il passaggio attraverso le enormi pale di ventilazione.
Catastrofe dentro a un tunnel sottomarino: ma c'è Stallone che tenta l'impossibile per salvare i pochi sopravvissuti. L'unica cosa per cui vale la pena vedere il film sono gli effetti speciali decisamente ottimi, e soprattutto capaci di mescolare i due elementi più terribili (acqua e fuoco) in un contesto di claustrofobia totale; con alcune scene di grande impatto (come il passaggio del protagonista dentro le grandi eliche della ventilazione). Per il resto, la storia non è gran che e i personaggi sono banali bozzetti.
Sottovalutato (come la maggior parte dei film con il grande Stallone) catastrofico che riporta ad ottimi livelli un genere morto all'inizio degli anni '80. Gli effetti speciali e le scene d'azione sono bellissime ma notevole è anche la componente commovente, con ritratti di personaggi a cui è difficile non affezionarsi nel corso del film. Cohen dirige con buon mestiere e, come detto, Stallone è semplicemente grande.
MEMORABILE: Kit (Stallone) riporta il braccialetto di George alla fidanzata.
Stallone in pieni anni '90 in un film d'azione, in tal caso molto sbilanciato verso il catastrofico, difficilmente delude. Alcuni risvolti sono proprio da brividi e ti inchiodano alla poltrona, altre fasi sono più routinarie e di stanca. Fatta la media ne esce una pellicola più che dignitosa, che unisce i botti e gli effetti speciali a scene un po' meno terra terra rispetto ai canoni risaputi. Rob Cohen dal canto suo impacchetta l'opera con l'abilità dello specialista del genere, senza cedimenti o esagerazioni eccessive. Sly in palla, anche se non incanta.
MEMORABILE: Il passaggio tra le eliche di ventilazione in movimento.
Il solito mediocre Rob Cohen al timone di uno dei tanti action anni 90 targati Stallone. Se la storia è la solita minestra riscaldata nel genere con eroe salva tutti, Stallone in compagnia di Amy Brenneman è meno penoso del suo standard e regala qualche scena d'azione ben interpretata e, perché no, anche ben girata. È una pellicola catastrofica di stampo classico, nelle musiche, nella fotografia e nella caratterizzazione spiccia dei personaggi. Vedibile, ma non lascia il segno.
I catastrofici di '70 erano quasi sempre ricchi di grandi stelle sul viale del tramonto, quelli degli anni '80 erano granitici ma sovente dotati di cast carente. E quelli dei '90? Quasi un tracollo, a eccezione di poche pellicole. Daylight è una di queste: funziona alla grande nei momenti corali e anche nelle scene più realistiche, mentre il superomismo stalloniano a volte viene troppo virato a macchietta. Rimane un buon prodotto di cassetta anni '90.
L’ambito è quello delle catastrofi con conseguente manipolo di persone intrappolate in cerca di salvezza. Essendo Stallone il protagonista vien da sé che l’inverosimiglianza prevalga in più occasioni e tante cose vengano esasperate. Tuttavia interpreta il ruolo che più gli si addice, mostrando forza sia fisica che mentale ad alti livelli e facendo ruotare tutto attorno a lui. La regia di Cohen è brava a non indugiare su aspetti che avrebbero spezzato il ritmo e concede allo spettatore ansia e angoscia perenni che garantiscono l’intrattenimento.
Se si ignora il fatto che nessuno, tra i vari personaggi presenti, abbia la benché minima caratterizzazione (escludendo quella piuttosto superficiale del protagonista), il film fa il suo onesto dovere. Del resto la trama prevede il salvataggio di persone da un disastro immane (praticamente i fatti di Poseidon con un tunnel al posto della nave), e quindi non è sbagliato anteporre l'azione (soddisfacente e ben dosata) alla psicologia. Il ruolo di Stallone, sì eroico e "muscolare" ma anche più cerebrale di altri personaggi da lui interpretati, funziona e gli si adatta bene. Non male.
MEMORABILE: L'esplosione; La fuga in massa dei topi.
È esattamente tutto ciò che ti aspetti che sia: una catastrofe dietro l'altra e il tipico "ex", che ha perso la divisa per i suoi metodi poco ortodossi ma quando ci sono i problemi veri viene reintegrato per risolverli. Questo ovviamente non esclude il divertimento, anche se sappiamo fin dall'inizio chi si salverà (se i neri o il cane). Stallone è ancora in forma, sebbene il decennio d'oro sia già alle spalle, i comprimari invece sono piuttosto anonimi e Viggo Mortensen, l'unico davvero degno d'interesse, viene sfruttato troppo poco. Non male.
In seguito a uno spaventoso incidente avvenuto in un tunnel sottomarino a New York, alcune persone rimangono intrappolate e in preda alle esalazioni tossiche rilasciate da alcuni barili. Un tassista ed ex dipendente dei servizi medici d'emergenza cercherà di salvare i superstiti mettendo a rischio la propria vita. Classico film catastrofico che vede come protagonista un inossidabile Sylvester Stallone pronto a qualsiasi tipo di eroismo. La scena migliore di tutto il film è quella che lo vede dover passare attraverso delle pale di ventilazione in movimento. Adrenalinico e godibile.
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Stallone dichiaro' che a causa della sua eta' questo sarebbe stato l'ultimo film d'azione della sua carriera,ma alla fine (vista le sue recenti partecipazioni cinematografiche) non fu cosi'.
CuriositàCangaceiro • 15/10/10 15:07 Call center Davinotti - 739 interventi
Buona parte del film è stata girata a Cinecittà. Ebbene in una scena è riconoscibilissimo Claudio Lorimer, evidentemente reclutato come comparsa, il Johnny de I ragazzi del Muretto, che aveva la particolarità se non ricordo male di spostarsi spesso sui pattini nel corso della serie.
Nel video è al secondo 0.44
http://www.youtube.com/watch?v=xF1zKlNSxtE
HomevideoGestarsh99 • 22/02/11 00:19 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in Blu-Ray Disc dal 23/02/2001 per Universal Pictures.