"Un salto nel buio" episodio per episodio

24 Ottobre 2012

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli episodi di "Un salto nel buio". Per cercarne uno in particolare è sufficiente selezionare tutto il testo e cercare il titolo (italiano o inglese). Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso episodio non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero dell'episodio, dal titolo e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.

 
STAGIONE 1 (1983-85)

01. IL PRIMO PENNY (Trick or Treat) (Pilot)
 **!
Ogni notte di Halloween, un vecchio usuraio sfida i bambini del paese a trovare le cambiali firmate dai loro genitori nascoste nella sua casa, terrorizzandoli con trabocchetti, falsi fantasmi ed effetti sonori; ma stavolta avrà una brutta sorpresa... Benché scritto da Romero, l'episodio-pilota della serie suscita interesse non tanto per la trama, piuttosto risaputa, quanto per l'ottimo lavoro di make-up eseguito dallo specialista Ed French, che compare peraltro nelle vesti del Demonio in persona nella rutilante scena dell'inferno in cantina. (Homesick)
 
02. CHI È QUESTO BAMBINO (The New Man) 
**! La vita di un ex alcolista è distrutta quando riceve la visita di un bambino, Jerry, che afferma di essere suo figlio; il problema è che, mentre l'uomo sostiene di non avere alcun bambino con quel nome, la moglie e l'altro figlio dicono l'esatto contrario... Il volto pacioso di Vic Taybeck si adatta perfettamente anche a questo ruolo così drammatico e disperato, laddove la storia e il suo epilogo "ciclico" si mantengono vaghi ed ermetici, creando un senso di mistero tra mélo familiare, follia e rimorsi di coscienza che resta irrisolto o è lasciato risolvere a piacere da ciascun spettatore. (Homesick)

03. UN'ANIMA IN VENDITA (I'll Give You a Million)
 ***
Un uomo d’affari senza scrupoli convince il suo degno collega a vendergli l’anima per un milione di sterline, ma le cose non andranno per il verso giusto. Un vecchio motivo della letteratura e del cinema fantasy-horror rinverdito da una giusta dose di umorismo e dalle gigionesche interpretazioni di Keenan Wynn e del Satana-dandy Bradley Fisher. Suggestiva la scena dell’anima che viene consegnata sotto forma di corpo aeriforme custodito in vitro. (Homesick)

04. L’ANTINEVRALGICO (Pain Killer)
**! Un mite operaio viene colpito da inspiegabili fitte alla schiena e uno strano medico gli prescrive l'unica cura possibile nell'omicidio dell'opprimente moglie, di cui egli stesso promette di occuparsi; ma, come è ovvio, nessuno fa nulla per nulla. Raccontino allo humour nero con richiami a "L'altro uomo" di Hitchcock specie per la presenza di Farley Granger (il demoniaco dottor Roebuck) ancora al centro di piani delittuosi, sebbene questa volta a parti invertite e in un contesto fantastico-soprannaturale adeguato alla serie. (Homesick)

05. LA SCOMMESSA (The Odds) 
*** Tommy Vale, allibratore che non perde mai, viene sfidato da un misterioso individuo, disposto a scommettere una grossa cifra che Tommy morirà per cause naturali il giorno dopo entro le otto di mattina; per giunta, quell'uomo somiglia in modo impressionante a Bill Lacey, un tizio morto suicida anni prima apparentemente per colpa di Tommy. Fino all'ultimo si viene tenuti sulle spine, ma questa volta l'implacabile "Mondo delle Tenebre", qui materializzatosi nell'abito bianco e nel sorriso sardonico di Tom Noonan, dovrà guardarsi bene dalla forza di volontà e dai bluff del razionale Danny Aiello, vero osso duro anche per gli spettri. (Homesick)

06. I DUE GEMELLI (Mookie and Pookie)
*** Gravemente malato, prima di morire un ragazzo appassionato d'informatica comunica alla sorella gemella le istruzioni per farlo rivivere attraverso il suo computer. Episodio positivista in cui la tecnologia riesce a vincere la morte e restituire felicità ad una famiglia: "un salto nel buio" verso la luce. Il buon cast vede protagonisti la graziosa Justine Bateman di "Casa Keaton" e la signorile Tippi Hedren. (Homesick)

07. DIMENSIONE VUOTO (Slippage)
***! Richard Hall, grafico pubblicitario in crisi, scopre che la sua esistenza sta venendo a poco a poco cancellata e nessuno si ricorda più di lui. Il futuro regista di "Creepshow 2" Michael Gornick dirige una sorta di incubo kafkiano, riuscendo in pochi minuti a trasmettere il senso di isolamento e di angosciosa alienazione metafisica vissuto dal protagonista (la madre che non riconosce il figlio, la foto che scompare dall'album dei ricordi), peraltro estensibile all'universale terrore umano di finire dimenticati. Essendo opera del medesimo sceneggiatore Mark Durand, la tematica è simile a quella dell'episodio "Chi è questo bambino", tuttavia svolta qui in modo meno artificioso e più compiuto. (Homesick)

08. DENTRO L'ARMADIO (Inside the Closet)
***! Una studentessa universitaria prende a pensione una stanza nella casa di un anziano professore, ma nell’armadio sembra celarsi qualcosa di spaventoso... Quando nei titoli di testa si legge che il regista è Tom Savini, ci si prepara subito ai suoi effetti speciali: e questi giungono puntuali e mirabolanti negli ultimi minuti aggredendo con brutalità, segnando l’apice di un crescente senso di terrore, preparato con gli accorgimenti classici della soggettiva, del cenno a particolari rivelatori, del gioco di luci e ombre, delle musiche. Di macabra tenerezza il finale. L’episodio, come molti altri della serie, è scritto da Michael McDowell, sceneggiatore di “Beetlejuice”. (Homesick)

09. UN COMPUTER PER VIVERE (The Word Processor of the Gods)
 **! 
Uno scrittore riceve un computer artigianale costruito dal nipote appena defunto, in grado di soddisfare tutti i suoi desideri; compresi quelli più malsani, visto che l'uomo è insoddisfatto della propria vita familiare. Tratto da un racconto di Stephen King, presenta analogie con un vecchio episodio della serie "Ai confini della realtà" ("Un mondo su misura"), chiudendo tuttavia con un finale spiazzante, tanto è "malignamente" ottimista e fiducioso nei lati più oscuri della tecnologia. (Homesick)

10. A CASE OF STUBBORNS
 *** 
Deceduto per arresto cardiaco, un uomo anziano si ripresenta vivo e vegeto la mattina dopo, tra lo stupore e la preoccupazione dei suoi cari. Dietro il volto deformato di Eddie Bracken che si decompone a vista d'occhio (ricorda le buffe maschere di "Spitting Image", ispiratore del nostro "Gommapiuma"), un umorismo amaro e malinconico rammenta che quando il corpo non ce la fa più si deve morire, anche se il cervello e l'animo non sarebbero ancora pronti. Christian Slater quindicenne ha già il sorrisetto diabolico e irridente che lo renderà presto famoso, mentre Brent Spiner parla del Paradiso: sempre di altri mondi si tratta, anche se non sono quelli spaziali della nave Enterprise su cui a breve viaggerà. (Homesick)
 
11. IL GENIO DELLA LAMPADA (Djinn, No Chaser)
 ** 
Una coppia di coniugi acquista una lampada nella quale è rinchiuso potente un Genio: come liberarlo e permettergli di soddisfare i loro desideri? Semplice variazione della favola della Lampada di Aladino, che introduce la figura di un Genio molto dispettoso e che presenta l'unica curiosità di scoprire con quale mezzo si potrà aprire la lampada magica; anche perché il Genio, interpretato dal giocatore di basket Kareem Abdul-Jabbar, con i suoi due metri e venti di statura tanto comodo lì dentro non sta... (Homesick)

12. TELEFONO NEMICO (All a Clone by the Telephone)
 **! 
A causa di una perturbazione dimensionale, nella segreteria telefonica di uno sceneggiatore televisivo si insinua una presenza proveniente da un "universo alternato" che risponde al posto della sua voce, rendendogli la vita impossibile. Il finale è insipido, ma tutta la parte precedente riesce ad essere spassosa, grazie a qualche gag surreale (le bizzarre e impertinenti risposte della segreteria e la sua dichiarazione di matrimonio a quella della fidanzata del proprietario) e all'interpretazione stralunata del cabarettista Harry Anderson. (Homesick)

13. LE CARTE MALEDETTE (In the Cards)
 *** 
Quando si ritrova tra le mani un mazzo di tarocchi dal malefico potere, una cartomante imbrogliona impara troppo tardi che con il mondo dell'occulto non bisogna scherzare. Con qualche reminescenza del Montague R. James de "L'incantesimo delle rune", uno degli episodi più emblematici della serie per struttura narrativa, molto essenziale ma efficace nel gestire l'elemento soprannaturale. Da ricordare anche l'epilogo, particolarmente crudo. (Homesick) 

14. CENA PER L'ANNIVERSARIO (Anniversary Dinner)
***! Una giovane escursionista viene ospitata in casa di una coppia di coniugi senza figli, in procinto di festeggiare il venticinquesimo anniversario di matrimonio: per pranzo ci sarà una bella sorpresa… La sceneggiatura si avvicina alla commedia più nera, ma la costruzione della suspense è serissima ed esemplare: dialoghi dai doppi sensi, significato prolettico degli oggetti e i volti ambiguamente cordiali e premurosi degli anfitrioni Alice Ghostley e Mario Roccuzzo(Homesick)

15. TAGLIO PERFETTO (Snip, snip)
 **! 
Il primo premio della lotteria, tanto agognato da un professorino dedito alla magia nera, viene vinto da una parrucchiera con la sua stessa passione per l'occulto. Quando Carol Kane pronuncia la frase "Taglia, taglia", non ci sono più dubbi su quale sarà il colpo di scena finale, ma ciò non rovina il piacere di gustare fino in fondo un episodio di stregoneria allo humour nero cui il protagonista Bud Cort aggiunge il suo consueto tocco grottesco. (Homesick)

16. SQUILLI DI MORTE (Answer Me)
***! Una donna viene continuamente assillata dallo squillo del telefono dell’appartamento accanto, disabitato: si rivolge all’azienda telefonica, ma quell’apparecchio sembra vivere di vita propria… Ambientazione minimale (il tetro appartamento, la voce al telefono, una Jean Marsch risoluta ma impotente) con un epilogo che all’epoca doveva certo agghiacciare dalla paura; oggi forse un po’ meno, essendo i telefoni a filo ormai sostituiti dai cordless. (Homesick)



17. IL COLLEZIONISTA (The Tear Collector)
 ***! 
Una donna ipersensibile, afflitta da tristezza cronica e dal pianto facile, incontra un uomo misterioso con lo strano hobby di collezionare... lacrime. Insolito episodio, tutto avvolto in un'atmosfera vellutata e malinconica e carico di pietas nei confronti degli esseri umani, che nel pianto manifestano la loro essenza più intima, sincera e profonda. Assai consoni la fotografia crepuscolare, le invenzioni visive (lo studio del collezionista munito di lettino da psichiatra, l'ampolla a forma di cigno, l'abbacinante "stanza degli antichi dolori"), le solitarie note di pianoforte, gli occhi fanciulleschi di Jessica Harper e il volto dolce ed enigmatico di Victor Garbler. (Homesick)

18. LA CAMERA DELLA FOLLIA (The Madness Room)
 ****
Una donna, il marito cardiopatico e un amico organizzano una seduta medianica e dallo spirito del vecchio proprietario della casa apprendono dell’esistenza di una stanza segreta dove si era consumato un delitto. Dall’inizio da tipico film gotico si dipana un plot da giallo complottista memore di Clouzot e Cain, ma pronto a richiamare in causa dimore infestate e maledizioni cicliche: pane per i denti di chi apprezza Poe, Corman, certi sceneggiati fantastici italiani degli anni Settanta e il film di Bennati “L’assassino ha riservato nove poltrone”. Bravi i tre attori, in particolare i noti Stuart Whitman e Nick Benedict. (Homesick)

19. UN CANDIDATO BUFFONE (If the Shoes Fit...)
 *** 
Il candidato governatore Bo Gumps concepisce la politica come puro intrattenimento per far divertire la gente; così, un giovane fattorino dai magici poteri pensa bene di procurargli un vestito adatto per il prossimo comizio. Un buffo episodio che dietro il divertimento nasconde un realismo amaro, biasimando sia il "teatrino della politica", sia la stupidità degli elettori che lo accettano. Spassosa performance del bravo Dick Shawn. (Homesick)

20. LEVITAZIONE (Levitation)
 **! 
Un curioso ragazzo ha la pessima idea di convincere un illusionista di palcoscenico a mostrargli il pericoloso esperimento della vera levitazione. Episodio prevedibile - la solita morale tipica della serie per cui chi sfida l'ignoto fa una brutta fine -, sostenuto dal volto spigoloso e dallo sguardo penetrante di Joe Turkel, il barman Lloyd di "Shining". Il "levitante" finale resta comunque impresso. (Homesick)

21. LAVANDERIA CINESE (It All Comes Out in the Wash)
 ** 
Un cinico e spietato uomo d'affari si rivolge ad una lavanderia cinese che sembra fornire un "servizio speciale": lavare dagli abiti ogni peccati e senso di colpa. Spunto interessante per un apologo sui sensi di colpa e i rovesci del destino, inficiato purtroppo dall'eccessiva verbosità e da un frettoloso epilogo. (Homesick)

22. L’ULTIMA SIGARETTA (Bigalow's Last  Smoke)
*** Al suo risveglio, un fumatore incallito scopre di essere prigioniero nel suo stesso appartamento; un volto comparso sullo schermo TV lo avvisa che potrà uscire solo quando si sarà liberato del vizio del fumo. Episodio della serie "Un salto nel buio" che nello humour surreale e costruttivo concluso da un beffardo colpo di scena risente particolarmente dell'influsso de "Ai confini della realtà". Efficace il testa a testa tra il malcapitato Richard Romanus e il volto glaciale di Sam Anderson sul teleschermo, che rievoca atmsofere da fantascienza distopica. (Homesick)
 
23. L'ULTIMO DESIDERIO (Grandma's Last Wish)
*** Prima di essere ricoverata in una casa di riposo, una nonna esprime in segreto il suo ultimo desiderio: far capire ai suoi ingrati familiari (figlio, nuora, nipote) cosa significhi diventare vecchi. Una sit-com dalla progressione fantastica in cui lo humour nero, ben riflesso sul volto dell'ottima Jane Connell, viene utilizzato con profitto per uno scopo costruttivo, come spesso accadeva nella serie progenitrice "Ai confini della realtà". (Homesick)

24. IL FALSO PROFETA (The False Prophet)
**! Una portentosa "macchina astrologica" a gettoni ammonisce un'ingenua ragazza a guardarsi dai "falsi profeti" che potrà incontrare sulla sua strada. L'ossessione per l'astrologia e il controverso rapporto uomo-macchina sono al centro di questo episodio conclusivo della prima stagione, che fino all'ultimo insinua dubbi su chi sia il vero "falso profeta". (Homesick)

 
STAGIONE 2 (1985-1986)


25. L’IMITATORE (The impressionist)
 **! 
Un celebre imitatore da palcoscenico viene costretto a collaborare con un'equipe di scienziati per stabilire una comunicazione con un alieno a conoscenza di un importante segreto nucleare; l'uomo scoprirà che gli extraterrestri sono meglio degli umani. Gradevole episodio di fantascienza che attinge ai classici del genere sia per tematiche che per atmosfere, e si appoggia sulla caratterizzazione comico-malinconica di Chuck McCann e sull'aspetto "rambaldiano" dell'alieno, cui in realtà dà corpo l'attrice Claudia Templeton. (Homesick) 

26. LIFEBOMB (Lifebomb)
*** Un indaffaratissimo businessman con problemi di cuore si fa impiantare il "Lifebomb", uno speciale congegno in grado di preservargli la vita ad ogni infarto; l’apparecchio funziona davvero bene, fin troppo. Episodio con una buona idea di matrice filosofica - il potere della scienza che vuole emulare Dio si tramuta in condanna e comunque non può curare le malattie dell'anima -, anche se in meno d venti minuti finisce eccessivamente compressa e non sviluppa appieno un adeguato senso di angoscia e drammaticità. Semplicissimi gli effetti nell’esplosione e successiva formazione dell’involucro salvavita. (Homesick)

27. RING AROUND THE REDHEAD
** In seguito ad una scossa sismica, nella casa di un umile inventore compare uno strano cratere da cui escono grossi rubini e una graziosa aliena. Episodio non altezza della serie: sia per la debolezza dell'aspetto fantascientifico che per gli scarsi sviluppi di quello criminoso (l'amico losco e avido che vorrebbe utilizzare il cratere a scopo di lucro), la trama si riduce ad una "storia d'amore", come peraltro ammesso diegeticamente da uno dei personaggi. Debutto per la giovane Penelope Ann Miller, che con quell'acconciatura e con quei vestiti assomiglia più ad una liceale pronta per andare al ballo che ad una extraterrestre. (Homesick)

28. ANELLO DI MORTE (Parlour Floor Front)
***! L’ignobile padrona di casa vuole sfrattare il suo inquilino che, dedito alla stregoneria, è accusato di provocarle un’esclation di incidenti, domestici e non. Una sottorama gialla prepara un excipit da brivido notturno la cui sceneggiatura è certo debitrice dell’episodio “La goccia d’acqua” da “I tre volti della paura” di Mario Bava. Adolph Caesar modula le sue espressioni (e soprattutto la sua bellissima voce, se ascoltato nell’audio originale), apparendo indifeso ed innocente quando subisce le angherie della padrona di casa così come tremendo e implacabile allorché mette a punto i suoi incantesimi di magia nera. (Homesick)

29. LA NOTTE DI HALLOWEEN (Halloween Candy)
***! Un vecchio scorbutico detesta la festa di Halloween e caccia in malo modo i bambini che gli bussano alla porta chiedendo dolci: mal gliene incoglierà. Il mago degli effetti speciali Tom Savini dirige un episodio di solida presa orrorifica tra maschere mostruose e beffarde, scarafaggi e incubi, operando in sinergia con le inquietanti musiche di Michael Gibbs e la persuasiva interpretazione di Roy Poole, uomo anziano inacidito dalla solitudine e da questa sopraffatto. «Caramelle o guai a voi!». (Homesick)
 
30. NOTE SATANICHE (The Satanic Piano)
**! Un compositore in crisi riceve in prestito una strana tastiera in grado di catturare la sua immaginazione e di registrare qualsiasi melodia da lui pensata; inutile dire che il portentoso strumento nasconde un terribile inghippo... Il classico motivo del patto con il Diavolo in cambio della fama viene rielaborato per un episodio dalla tensione nulla e che, contrariamente alle consuetudini della serie, opta per un finale rassicurante. Il regista John Harrison si occupa anche delle musiche, di fatto coprotagoniste della storia insieme a un modesto Michael Warren, un Phil Roth che impersona una figura ibrida tra il mad doctor e il rocker satanista, e una giovanissima e liliale Lisa Bonet. (Homesick)

31. L'AVVOCATO DEL DIAVOLO (The Devil's Advocate) 
 ** 
Luther Mandrake è il caustico speaker de "L'avvocato del diavolo", programma radiofonico in cui è solito trattare malissimo gli ascoltatori che lo chiamano; ma durante una diretta gli succederanno strani fenomeni. La sceneggiatura (di George A. Romero), piuttosto banale nelle conclusioni, suscita interesse più che altro nel far percepire a poco a poco i cambiamenti subiti dal protagonista Jerry Stiller in conseguenza del make-up provvisto dall'esperto truccatore Ed French. (Homesick) 

32. SEGNALI LONTANI (Distant Signals)
 ***! 
Uno strano individuo convince una troupe a completare le puntate di un vecchio serial poliziesco degli anni Sessanta, rimasto interrotto e ormai fuori moda; l'uomo è infatti convinto che sarà un grande successo... Atmosfera di continua attesa e inquietudine - favorita dallo sguardo vitreo e impenetrabile del misterioso Lenny Von Dohlen, l'imbranato architetto di "Electric dreams" - che infine si apre in una prospettiva ottimista verso la fiducia in se stessi e nella convinzione che l'arte non andrà mai perduta, in quanto prima o poi ci sarà sempre qualcuno ad apprezzarla. Assai percepibile l'influsso stilistico del progenitore "Ai confini della realtà". (Homesick)

33. LA CASA DI MARY JANE (The Trouble with Mary Jane)
**! Una coppia di fattucchieri da strapazzo viene ingaggiata per liberare una ragazzina posseduta da un demone. Qualche anno prima di “Riposseduta”, una parodia de “L’esorcista” in cui Tanya Fenmore ruggisce con la bava alla bocca e fa versacci come Linda Blair, lottando contro le formule magiche di Lawrence Tierney, il Joe Cabot de “Le iene”. Tutti sono visibilmente divertiti e anche lo spettatore ne viene coinvolto. (Homesick)

34. LA COSTELLAZIONE DELLA MORTE (Ursa Minor)
 ****! 
La piccola Susie riceve in regalo un orsacchiotto, Teddy, che ha tutta l’aria di non essere un semplice peluche… Tratto da un racconto di John Sladek, è uno dei migliori episodi della serie: crea terrore allo stato puro assimilando le lezioni sull’ellissi narrativa di Tourneur (impronte orsine sulle pareti, cuscini lacerati da artigli, soggettive accompagnate da misteriosi grugniti) e sfruttando il candore della bambina, per nulla stupita che il suo Teddy possa muoversi e fare disastri come un cucciolo vero. Inoltre, l’idea dei giocattoli malefici fa sempre colpo e il gran finale (aperto) si associa al genere degli animali assassini. Suggestivi i legami con l’astronomia. Eccellente.  (Homesick)

35. Effect and Cause 
 **! 
Seppur a malincuore, una pittrice squattrinata decide di riciclare le proprie tele ridipingendole di bianco; da quel momento, le sequenze di causa ed effetto si invertono e la sua vita viene sconvolta. Come non di rado capita in questa serie, dopo un inizio quasi da sit-com si sviluppa negli ultimi minuti un vorticoso crescendo di follia e terrore nel quale l'attrice protagonista Susan Strasberg offre un'adeguata prestazione. (Homesick)

36. LA STANZA DEI MOSTRI (Monsters in My Room)
**! Un bambino sensibile, che ama la musica, l'entomologia e i peluches, dice che nella sua stanza ci sono dei mostri, ma il suo odioso patrigno, che lo considera una femminuccia, non gli vuole credere... Temi classici (le paure e le fantasie infantili, il patrigno come orco cattivo) e una conduzione della storia molto semplice, basata su ombre, musiche e riusciti effetti visivi (i giocattoli che si animano, il trucco dell'Uomo Nero e della Strega). (Homesick)
 
37. LO STRANO SIGNOR HALLEY (Comet Watch)
**! A causa dell'apertura di una "finestra temporale" durante la notte della cometa di Halley, escono dal telescopio di un astronomo dilettante, sposato con un'opprimente moglie, una graziosa ragazza proveniente dal 1910 e Sir Edmund Halley in persona... Torna il lato da commedia della serie in una favola a lieto fine sull'incontro tra passato e presente, piacevole per i vivaci dialoghi tra i quattro personaggi, tra cui si distingue l'eccentrico Halley di Fritz Weaver. (Homesick)

38. LA RAGAZZA DEL SOGNO (Dream Girl)
** Macchinista teatrale umiliato e maltrattato da tutti si vendica dei suoi aguzzini imprigionandoli nei suoi sogni. Episodio molto debole e banale nella sua parte fantastica, con un umorismo - forse non sempre volontario - durante le maldestre scenette immaginate da Lou Cutell, onirico protagonista con sguardo truce e parrucchino. (Homesick)

39. AFFITTO A VITA (A New Lease on Life)
*** "Lei si prenderà cura del St George, e il St George si prenderà cura di Lei!": questo il motto del condominio St George in cui un uomo, per un canone irrisorio, prende in locazione un appartamento dove da subito si verificano fatti stranissimi e le pareti sembrano... vivere! Grottesca variazione sul tema delle case stregate e i dirimpettai "polanskiani" in cui il cupo, angusto e spoglio appartamento trasmette inquietudine costante, in sinergia con lo humour nero emanato dell'ambigua padrona di casa Marie Windsor - in italiano le presta toni melliflui e seducenti Germana Dominici - e dai suoi due loschi tirapiedi. (Homesick)
 
40. IL DEMONE DELL'EDITORE (Printer's Devil)
*** Junior P. Harmon, scrittore in bolletta, si rivolge a un editore esperto di riti voodoo che gli promette fama e denaro in cambio di sacrifici di animali; ma saranno sempre e solo di animali? La faccia paciosamente demoniaca di Charles Knack riflette il mood dell'episodio diretto da John Harrison, oscillante tra humour (l'alloggio di Larry Manetti che si affolla di ogni genere di animali, mettendo a rischio anche il suo rapporto con la fidanzata) e il tipico senso di impotenza trasmesso da personaggi stretti nelle spire della magia nera e dei patti con il Diavolo. Nel ruolo della sfacciata segretaria punkettara dell'editore compare Catherine Battistone, doppiatrice americana spesso presente nella serie come "voce al telefono". (Homesick)

41. CHRISTINE AND CRISSIE (The Strine)
*** Tornata a casa dopo lungo tempo, Christine trova nella sua camera un’impertinente bambina, Crissie, che ruba l’affetto di sua madre… Senza scomparire mai – non mancano infatti venti medianici, vetri spaccati e oggetti volanti – la premessa da ghost-story sfuma progressivamente in un intenso dramma sull’amore filiale e quel dialogo tra genitori e figli che tende spesso a raffreddarsi con l’uscita dall’infanzia. Può essere interessante la visione di questo episodio in parallelo ad altri titoli fantasy simili per tematiche, come “Chiamata a lunga distanza” della serie “Ai confini della realtà” e il racconto “Quando l’ombra scende” di Dino Buzzati. (Homesick)



42. LA STANZA MALEDETTA (The Old Soft Shoe)
 *! 
Un viaggiatore pernotta in uno squallido motel dove trent'anni prima era stato commesso un omicidio; i fantasmi non tarderanno a presentarsi. In questo carente episodio si salva solo il nonsense che circonda il vecchio proprietario del motel John Fiedler - con voce di Enzo Garinei - fissato con la ginnastica e le tartarughe, mentre tutta la parte delle maledizioni cicliche e degli eterni ritorni è roba vecchia e mal gestita da un regia debolissima. (Homesick)

43. L'ULTIMO VIAGGIO (The Last Car)
**** Di ritorno a casa per il giorno del Ringraziamento, una ragazza sale sull'ultima carrozza del treno, rendendosi subito conto che qualcosa non quadra: i pochi passeggeri (due anziani e un pestifero bambino) si comportano in modo strano eludendo ogni domanda sul passare del tempo, non è possibile cambiare carrozza, il treno non ha fermate e il viaggio sembra non finire mai... Il meglio della serie "Un salto nel buio" è costituito da questi episodi semplici, carichi di mistero e suspense con tocchi surreali e grotteschi (i continui travestimenti del bambino, l'uomo con la scatola sempre piena di panini benché il vagone ristorante sia chiuso), accompagnati da una colonna sonora cupa e inquietante e dall'ambientazione notturna e claustrofobica. Notevole il finale, in cui lo sceneggiatore Michael McDowall pare rendere omaggio ad un noto film ad episodi degli anni Sessanta (Homesick).
 
44. OLTRETOMBA S.R.L. (A Choice of Dreams)
*** In fin di vita per un tumore, un potente boss della mala arricchitosi con la droga viene contattato dalla misteriosa ditta "Afterlife", che in cambio di dieci milioni di dollari gli offre la vita eterna mantenendogli in vita la mente e facendogli sognare ciò che più desidera. Già affrontato nell'episodio "Lifebomb" della prima stagione, il tema dell'immortalità come condanna assume qui le forme di una terribile vendetta condita con particolare cinismo e qualche dettaglio (l'espianto del cervello) abbastanza spinto per l'epoca. Perfetti Abe Vigoda de "Il padrino" nel ruolo del boss e David Chandler in quello dello scienziato ambiguo e scostante. (Homesick)

45. IL BACIO DI SANGUE (Strange Love)
** Un medico si innamora di una vampira, ma dovrà vedersela con l’ira del marito, un famelico non-morto: riuscirà ad affrontarlo ad armi pari? Luci soffuse, disinibizione erotica e fotografia patinata per un episodio di scarso interesse, ingabbiato nei clichés di un argomento che ormai non ha più nulla da dire. (Homesick)
 
46. VIDEOCLIP DI UN TESTAMENTO (The Unhappy Medium)
**! Alla morte di Farley Bright, capo dell'equivoca setta religiosa Chiesa del Felice Domani, i tre parenti si contendono il suo cospicuo patrimonio, ma lo spirito del defunto li imprigiona in una stanza e si impossessa della giovane nipote servendosene per sfuggire sia all'Inferno che al Paradiso. Storia non particolarmente entusiasmante, condotta più che altro sul piano visivo con i colori blu (Paradiso) e rosso (Inferno) che irrompono fumiganti dalle porte della stanza e dividono in due il volto della ragazza posseduta, creando un riuscito effetto stile "Barone Ashura". Moscio l'epilogo. (Homesick)

47. Fear of Floating
 *! 
Arnold Barker ha il dono di svolazzare. Dicendo di essere braccato dai colleghi del circo per cui lavorava, chiede protezione all'esercito americano, che pensa di arruolarlo per le sue missioni. L'originalità delle premesse e i presupposti per la suspence (i dubbi su quali dei personaggi dicano la verità) o per una possibile critica antimilitarista sono abortite dalla brusca svolta verso un finale insulso con pretese splatter. Dimenticabile come le interpretazioni del cast, tendenti alla commedia. (Homesick)

48. LA MALEDIZIONE DEI CASAVIN (The Casavin Curse) 
***! Gina Casavin afferma di essere vittima di una maledizione secolare che la obbliga a uccidere tutti gli uomini di cui si sta innamorando. Solido racconto gotico contemporaneo - non mancano sangue, erotismo, sesso, ombre d'incesto, pugnali rituali e un'idea di fondo richiamante "Il bacio della pantera" - strutturato come un telefilm poliziesco, in quanto fino all'ultimo insinua dubbi sul fatto che la maledizione possa essere o meno frutto di un complotto e di suggestione psicologica ai danni di una mente debole. Alquanto sensuale la protagonista Catherine Parks, spesso abbigliata in sottovesti dalle seducenti trasparenze come nei classici del gotico. (Homesick)

 
STAGIONE 3 (1986-1987)


49. IL CIRCO DEGLI ORRORI (The circus) 
 *** 
Un giornalista scettico e caustico si pentirà amaramente di aver dileggiato lo spaventoso "Circo degli orrori" del truce dottor Nis. La terza stagione della serie si apre con una sceneggiatura scritta dal coproduttore George A. Romero, che attraverso macabre sequenze esorta a non reprimere mai il senso del fantastico e del meraviglioso - quindi anche la cultura horror - da sempre insito nell'uomo. William Hackey sfoggia una maschera da vera icona gotica, ma nella riuscita dell'episodio sono imprescindibili gli effetti del grande truccatore Ed French: egli stesso entra in scena nei panni di una Creatura frankensteiniana e di un raggrinzito vampiro con look a metà tra il Nosferatu di Murnau e Freddy Kruger. (Homesick)

50. I can't help saying goodbye
 *** 
Una bambina di nove anni sviluppa la tremenda e incontrollabile facoltà di prevedere la morte dei suoi familiari: quando dice loro addio, questi immediatamente muoiono... Dallo scarno soggetto si leva una greve atmosfera di inquietudine, impotenza e morte resa dalle malinconiche note della colonna sonora e soprattutto dallo sguardo fisso e dalla gelida rassegnazione con cui la piccola Alison Sweeney saluta i morituri. (Homesick)
 
51. The Bitterest Pill
*! Un bambino è oppresso dai suoi genitori senza cuore, finché un giorno si presenta un vecchio amico della madre che ha inventato delle speciali pillole in grado di far sviluppare una memoria incredibile e quindi di conquistare il mondo. Fumettistico e chiassoso - lo strambo Mark Blankfield si comporta come un imbonitore televisivo -, avrebbe più da spartire con gli episodi di una qualsiasi sit-com che con quelli della serie "Un salto nel buio" di cui fa parte, visto che la componente fantastico-soprannaturale è di fatto nulla. (Homesick)
 
52. SUGGESTIONI INFERNALI (Florence Bravo)
*! Una coppia di coniugi si trasferisce in una casa dove molto tempo prima la defunta Florence Bravo, una donna gelosa, aveva assassinato il marito presunto fedifrago. Episodio di imbarazzante prevedibilità sull'abusatissimo tòpos del confine - qui invero tutt'altro che sottile - tra suggestioni del luogo e fenomeni soprannaturali in un contesto problematico (crisi di coppia e una donna nevrotica) e diretto in modo anonimo dallo sconosciuto John Lewis. Protagonista Lori Cardille de "Il giorno degli zombi". (Homesick)

53. LA CASA DELLE BAMBOLE (The Geezenstacks)
****! La piccola Audrey riceve in dono dallo zio una casa delle bambole: ma quelle vecchie bambole hanno qualcosa di sinistro e di stranamente “umano” e le storie che la bambina inventa per loro capitano per davvero anche ai suoi cari! Uno dei pezzi migliori della serie, che costruisce una tensione in lenta, continua ascesa, servendosi dell’immaginazione innocente della bambina, dell’aura inquietante dei giocattoli antropomorfi e dell’interpretazione di un allarmato Craig Wasson. Il finale-shock (l’arrivo dello zio, i suoi richiami e il modo in cui questi sono uditi…) vale l’intero episodio. Dal racconto “La famiglia Geezenstack” dello specialista Fredric Brown. (Homesick)

54. VEDOVE NERE (Black Widows) 
**! Una vedova che vive isolata in una roulotte con la giovane figlia ama i ragni e gli uomini in carne; anche la figlia scoprirà presto di avere le stesse inclinazioni... Humour nero nel tipico stile di Michael McDowell, che nei vincoli dell'unità di luogo lavora su dialoghi ambigui, sfrutta il volto distinto e insieme minaccioso di Margaret o'Brien e indovina la scena sottofinale dello stanzino con i fili stendibiancheria intrecciati come se fossero una ragnatela. (Homesick)

55. Heretic 
 **! 
Un trafficante d'arte senza scrupoli entra in possesso di un antico dipinto raffigurante la condanna di un eretico; ma arricchirsi con gli oggetti sacri è atto sacrilego e questo lo metterà faccia a faccia niente meno che con il Sant'Uffizio. L'episodio scritto da Edithe Swensen ha un discreto impatto visivo - il quadro a tema religioso e i suoi parallelismi con il presente, l'apparizione del frate, il calice di San Bartolomeo, il processo - e Roberts Blossom interpreta la parte dell'implacabile inquisitore con fermezza e mimiche sadiche. Una struttura narrativa simile tornerà nella quarta stagione con "Il ladro di tombe". (Homesick)

56. A Serpent's Tooth 
 ** 
Insoddisfatta di come si comportano i propri figli, una possessiva madre di famiglia indossa un talismano a forma di dente di serpente in grado di trasformare in realtà qualsiasi suo desiderio e pensiero; quel potere è però enorme e rischia di nuocere agli altri e a lei stessa. L'episodio è una commedia leggera senza particolari meriti registici o attoriali, che risolve in sorriso ogni possibile deriva drammatica o inquietante e invita genitori e figli a cercare di vivere sempre in armonia e a rispettarsi a vicenda. (Homesick)

57. Baker’s Dozen 
 *** 
Una panettiera che pratica il voodoo produce speciali biscotti in grado di soddisfare, nel bene e nel male, i desideri dei suoi clienti. Opera di George A. Romero, la sceneggiatura è una macabra, grottesca fantasia di vendetta e morte dove nessuno viene risparmiato; si incontrano riferimenti al mondo delle fiabe nere - l'uomo trasformato in topo - e una doccia sanguinosa dove è inevitabile ricordare Hitchcock. Bene gli interpreti: la corpulenta Mabel King, all'inizio tranquilla e simpatica che rivela a poco a poco la sua natura di strega malvagia, e Larry Manetti nel ruolo del non meno diabolico pubblicitario. (Homesick)

58. POTERE BENEFICO (Deliver Us from Goodness) 
 ** 
Di punto in bianco, una madre di famiglia comincia a risplendere di luce propria ed acquisisce i poteri di una santa; questo le provoca inconvenienti nella vita quotidiana e decide quindi di commettere piccoli peccati nella speranza di liberarsene. Ancora una volta, la serie utilizza il formato della sit-com familiare - l'autrice è Jule Selbo, cui si devono sceneggiature simili come quelle de "Il baratto", "The bitterest pill" e "Comet watch" - per una storia innocua, così come sono innocui gli atti di violazione dei dieci comandamenti da parte della protagonista Kaiulani Lee. Molto debole, sebbene non gli si neghi un'occhiata divertita. (Homesick)

59. DIABOLICA REALTÀ (Seasons of Belief) 
 *** 
La notte di Natale, due bambini si fanno raccontare dai genitori la storia del terribile Stritolatore, un enorme mostro che ucciderebbe tutti quelli che, in qualsiasi luogo si trovino, pronunciano invano il suo nome. Per chi conosce la serie "Un salto nel buio", il colpo di scena finale non è certo una sorpresa, ma la sceneggiatura dell'habitué Michael McDowell propone una fiaba nera talvolta dissacrante - la canzone dello Stritolatore ha la melodia del canto natalizio "Adeste fideles" -, ben condotta nel suo oscillare tra fantasia e realtà e tra quiete domestica e allarme, rispecchiato fedelmente dalle ottime interpretazioni di E.G. Marshall e Margaret Klenck. (Homesick)

60. OCCHI CHE UCCIDONO (Miss May Dusa) 
 *** 
Una misteriosa giovane donna non ricorda nulla del suo passato, se non di chiamarsi May Dusa, di provenire da un luogo del Mediterraneo e di ritenersi vittima di una maledizione che la costringe a tramutare in pietra tutti quelli che la guardano negli occhi. Una notte incontra un sassofonista cieco... Il mito di Medusa è accessorio ad una tragica storia d'amore tra due anime in pena, ambientata in una metropolitana e immersa in un'atmosfera malinconica e soffusa, sottolineata dal languido suono del sax e sostenuta dai dialoghi tra i due protagonisti Sofia Landon e Gary Majchrazak: per esigenze di copione recitano entrambi con il volto nascosto da occhiali scuri, ma riescono in ogni caso ad esprimere compiutamente il travaglio e la condanna all'infelicità dei loro personaggi "diversi". (Homesick)

61. The Milkman Cometh 
 ** 
Il misterioso lattaio del quartiere sembra soddisfare tutti i desideri che gli abitanti gli lasciano scritti su un biglietto accanto alla porta delle loro case; un padre di famiglia ne approfitta per chiedergli soldi per poter smettere di lavorare. L'interpretazione di Robert Forster è molto buona nella sua essenzialità, ma la sceneggiatura di Donald Wollner - che rielabora un racconto di Charles L. Grant - , finisce col non concludere nulla: prima s'incammina risoluta sulla strada di un apologo sull'avidità umana e poi, nel tentativo di creare suspense sull'identità del lattaio, vira senza convinzione verso un abborracciato epilogo fanta-horror. Bizzarra la colonna sonora di Ken Lauber e Hilary Bercovici. (Homesick)

62. My Ghostwriter - The Vampire
**! Accordo tra uno scrittore da strapazzo e un vampiro: il primo gli fornirà ospitalità e vittime di cui nutrirsi, il secondo materiale di prima mano per romanzi horror di successo; chi dei due non starà ai patti? Ambientazione contemporanea per una storia di vampiri con tutti i crismi del caso e quindi ad un certo punto prevedibile nei suoi esiti - anche conoscendo le consuetudini della serie -, ma resa gradevole dall'interpretazione di Roy Dotrice, elegante e con una punta d ironia. (Homesick)

63. My Own Place 
 **! 
Un impiegato di banca affitta un alloggio, ma non appena vi si trova da solo compare un misterioso indiano, che sembra essere giunto da Calcutta violando le leggi del tempo e dello spazio. Scritto dal regista Ted Gershuny e dall'attore protagonista Perry Lang, l'episodio vede in parte limitato il proprio potenziale dalla breve durata che ne comprime gli sviluppi narrativi, incentrati sul confronto tra la frenesia, il materialismo e l'opulenza dell'America e la calma interiore, la povertà (e la morte per fame) e il credo religioso dell'India. Efficaci i flashbacks e le visioni. (Homesick)

64. Red Leader (Red Leader) 
 ** 
Uno spietato magnate dell'edilizia riceve una visita dal Diavolo in persona, che ha per lui grandi progetti all'Inferno. Episodio assai modesto, che ironizza sugli uomini d'affari senza scrupoli e sui loro comportamenti ipocriti, si ricorda per qualche ameno scambio di battute e per la figura del "Red Leader" Peter Bromilow. (Homesick)

65. TUTTI HANNO BISOGNO D'AMORE (Everybody Needs a Little Love) 
 **! 
Divorziato dalla moglie, un uomo si innamora di un manichino, a quanto pare tutt'altro che inerte... Tratto dall'omonimo racconto di Robert Bloch, l'episodio vanifica il proprio potenziale fantastico e terrifico - che emerge timidamente nel finale - per dedicarsi a costruire un'atmosfera soffusa da film noir, con ampio uso di una disillusa voce fuori campo ed esprimendo un certo senso di solitudine e di compassione umana. (Homesick)

66. LE DUE STREGHE (Auld Acquaintances) 
** Acerrime nemiche, due streghe si contendono attraverso i secoli un potente talismano. Nulla più di qualche battibecco tra le due fattucchiere devote al Diavolo, anche perché l'ambientazione ristretta - prima nella sala di un museo, poi in nella cella di una prigione seicentesca - non permette molto altro. Le attrici televisive Sally Gracie e Linda Thorson recitano in modo ordinario e più bravo di loro si mostra il bel gatto nero del finale, visto come segue il copione guardando interessato il talismano... (Homesick)

67. The Social Climber
 **! 
Grazie ai suoi magici chiodi, un vecchio ciabattino è in grado di fabbricare scarpe adatte alla personalità di quelli che le indossano e di renderli felici; il suo giovane aiutante vorrebbe però approfittarne per ottenere facilmente denaro e successo... Episodio verboso e dalla morale nota, ma che ha in serbo quei finali cupi e crudeli tipici della serie. Azzeccati gli interpreti: il vecchio Albert Hague, sorta di mago buono saggio e amorevole, il giovane arrampicatore Robert Romanus e l'ex signora Clooney Talia Balsam. Da vedere in parallelo a "Le scarpe del morto" di "Ai confini della realtà". (Homesick)

68. CLAUSOLA INFERNALE (The Swap)
*! Scienziato pazzo prepara una pozione per trasferire le menti da un corpo all’altro, ottenendo così l’eterna giovinezza per vendicarsi della moglie avida e fedifraga. Non è la prima volta che la commedia nera non si addice alla serie “Un salto nel buio” e infatti il suo umorismo sopra le righe, acuito a tal scopo dal doppiaggio italiano, sortisce effetti imbarazzanti. Promosso Charles Ludlam, con la sua ripugnante maschera grottesca. (Homesick)

69. CHE IL GIOCO COMINCI! (Let the Games Begin)
 **! 
Un angelo e una diavolessa si contendono l'anima di un cardiopatico morto dopo una notte brava e lo riportano in vita per decidere con chi dei due dovrà andare... Episodio tutto da ridere nelle forme di una tipica commedia americana leggera (a tratti pure sexy) in cui il trio David Groh-Jane Summerhays-Earl Hindman agisce brillante e spassoso, soprattutto nella scena del defunto rianimato con canti e balli. Del tutto irrisorio l'elemento fantastico. (Homesick) 

70. NON ASCOLTARE QUELLA RADIO (The Enormous Radio) 
**! Una radio si mette a captare le conversazioni dei vicini di casa di una coppia di coniugi. Tratto da un racconto di John Cheever già trasposto per la tv negli anni Cinquanta, appartiene a quegli episodi della serie in cui si esprimono sentimenti e tendenze degli essere umani, in questo caso il compulsivo piacere di spiare gli altri e nello stesso tempo il terrore di venire a propria volta spiati. Alla fine nulla di misterioso o di fantastico, soprattutto alla luce delle tecnologie di oggi. Bel pezzo d'arredo la radio; nella norma gli attori, Christine Estabrook e John Rothman. (Homesick)

 
STAGIONE 4 (1987-1988)


71. IL LADRO DI TOMBE (Beetles)
 **! 
Collezionista di reperti archeologici si appropria di un sarcofago, incurante del fatto che su di esso gravi una terribile maledizione. Di discreta presa, soggetto e sceneggiatura del veterano Robert Bloch si alimentano del fascino misterioso dell'antico Egitto e dell'impatto orrorifico della mummia e degli insetti assassini, pur con le ovvie limitazioni imposte da un prodotto televisivo. Rod McCary impersona disinvolto il ruolo archetipico del collezionista avido ed empio. (Homesick)

72. Mary, Mary 
 **! 
Una fotografa di moda vive solitaria e timorosa degli uomini in un seminterrato, in compagnia di un manichino; saranno problemi quando un vicino di casa, incuriosito, la vorrà conoscere... Episodio tutto psicologico sul dramma della solitudine e dell'insicurezza di sé, retto da Margaret Whitton in una prova valida di tipo thriller, anche se trattenuta dalla ristrettezza della sceneggiatura e di un clima non troppo teso. (Homesick)

73. The Spirit Photographer 
 *** 
Cacciatore di fantasmi inventa uno strumento in grado di fotografare in maniera nitida gli spiriti, al fine di fornire prove inconfutabili della loro esistenza. Bill Travis, già regista degli ottimi "La casa delle bambole" e "Segnali lontani", dirige un episodio dai registri diversi in cui sono sintetizzati alcuni temi della serie: l'uomo temerario che vuole svelare scientificamente i misteri dell'occulto, le manifestazioni del soprannaturale - qui descritte con toni ora grotteschi, ora terrifici -, e un colpo di scena che prelude ad un simpatico finale, guardando alla morte in modo sereno ed ottimistico. (Homesick)

74. LA FALENA (The Moth)
 ***! 
In punto di morte, una diabolica strega annuncia che tornerà in vita per riprendere la sua anima malvagia, da lei esalata sotto forma di falena e racchiusa all'interno di un barattolo di vetro indistruttibile; sua madre, timorata di Dio, cercherà di impedirglielo ricorrendo a sua volta ad un sortilegio. Lode alla sceneggiatura di Michael McDowall, che ha l'ardire di mettere l'una contro l'altra una madre e una figlia in un macabro duello, all'interpretazione stregonesca di Debbie Harry - non meno carismatica di quando canta con i Blondie -, e alle musiche, cupe e dissonanti per un episodio memorabile, sempre teso e senza inutili eccessi. (Homesick)



75. No Strings 
 **! 
Dopo aver assassinato il proprio socio in affari, un boss della mala costringe un marionettista a tenere per lui uno spettacolo teatrale utilizzando il corpo della vittima come pupazzo. Tutto è alquanto ovvio sin dall'inizio, ma questo non impedisce di gustarsi la fine dello spietato gangster, reso particolarmente odioso dall'interpretazione cinica ed aggressiva di T.J. Castronovo. Nell'audio originale, notevole la voce profonda e rintronante con cui la controfigura John Marzilli dà vita alla marionetta. (Homesick)

76. POKER CON LA MUMMIA (The Grave Robber) 
 ** 
Una coppia di archeologi profana una tomba egizia e ne risveglia la mummia preposta alla sua custodia; per cercare di salvarsi da una terribile morte, proverà a sfidarla a poker... Ogni tanto si sorride, ma il tono dell'episodio è davvero miserevole, a cominciare dall'aspetto della mummia, troppo viva e vegeta per acquisire la seppur minima credibilità, e dalle scadenti prove degli attori. (Homesick)

77. The Yattering and Jack 
 *** 
Per ordine di Belzebù, un piccolo demone infesta la casa di un uomo buono e razionale, tentando in tutti i modi di dannargli l'anima. Il soggetto e la sceneggiatura di Clive Barker danno origine ad una commedia nera di ambientazione natalizia, puntando sugli oggetti animati - memorabile il tacchino congelato che prende vita e si piazza in cima all'albero di Natale - e sulla grottesca fisicità del "nano" Phil Fondacaro. Anthony Carbone, che in italiano si fa forza del doppiaggio ad hoc di Gino Pagnani, è lodevole nel mantenere sempre la propria flemma, sia quando assiste senza scomporsi ai misteriosi eventi di casa sua, sia quando, nel gran finale, si rivela per quello che veramente è. (Homesick)

78. DUE STRANI OSPITI (Seymourlama) 
 ** 
Due ambasciatori himalaiani si presentano a casa della famiglia Strand, dicendo che loro figlio Seymour dovrà essere il nuovo lama del loro paese. Del tutto avulso dal contesto fantastico e soprannaturale della serie, questo episodio sarebbe stato certo molto più adatto ad una qualsiasi sit-com (o ad un fumetto con un'avventura di Paperino), visto che tutto si riduce ai battibecchi tra il padre collezionista di figurine David Gale, il figlio nerd con l'hobby del lavoro a maglia J.D. Roth e la petulante madre Kathleen Doyle. Opportune coloriture esotiche da parte di Divine. (Homesick)

79. SORRY, RIGHT NUMBER
**! Una donna riceve una strana telefonata di aiuto; la voce le è molto familiare, ma non riesce a identificarla. Capirà tutto solo diversi anni dopo, quando sarà troppo tardi... Nonostante l'episodio sia scritto da Stephen King - e non è forse un caso che il coprotagonista maschile sia un autore di sceneggiature horror -, il tono è quello di un dramma sui rimorsi di coscienza, che dispiega la sua forza emotiva allacciando epilogo e prologo nel concitato twist finale. (Homesick)

80. Payment Overdue 
*** Una agente del recupero crediti che ricorre ai mezzi più subdoli e crudeli per costringere i debitori a pagare, riceve la telefonata di una donna suicidatasi un mese prima per non aver potuto saldare una cambiale scaduta. Giustizia per contrappasso classica ed efficace, annunciata da inquietanti musiche elettroniche e da una cartolina raffigurante l'Angelo della Vendetta. Gli attori televisivi Maura Swanson e Lewis Arlt svolgono un buon lavoro, soprattutto il secondo nelle vesti dell' (apparentemente) rassicurante inviato della Previdenza sociale. (Homesick)

81. FAME D'AMORE (Love Hungry)
 ***! 
Una donna mangiona riceve dal fantomatico "Club degli Obesi" degli oggetti che, una volta indossati, dovrebbero aiutarla a risolvere i suoi problemi: infatti, i cibi di casa sua si animano e la implorano di non mangiarli. Una favola prima allegra e fumettistica, poi sempre più nera ed orrorifica, che da un lato prende in giro le mode dell'epoca (gli improbabili prodotti per perdere peso che venivano venduti per corrispondenza negli anni Ottanta), dall'altra guarda con occhio preoccupato alle ossessioni per il cibo e le cure dimagranti. Comunque ce n'è anche per i vegetariani di oggi, che per bocca della banana, della pera e della mela parlanti, potrebbero veder vacillare le loro convinzioni etiche... Perfetta per la parte la rotonda Sharon Madden. (Homesick)

82. The Deal 
 *! 
Giovane sceneggiatore vende l'anima al diavolo per raggiungere il successo. Quando l'affittacamere interpretato da Allen Garfield - qui addirittura in triplo ruolo - dichiara di amare il caldo e chiama Diablo il suo cane, ci si rende subito conto del livello di banalità dell'episodio; una banalità che si copre pure di ridicolo quando Garfield appare con una paio di corna e una coda più finte che mai... Niente di nuovo anche per quanto concerne la critica al mondo spietato di Hollywood. Curiosità: il cane è accreditato nei titoli di coda con tanto di nome e cognome, Manziana Garfield. (Homesick)

83. L'APPRENDISTA (The Apprentice)
***! Una ragazza viene assunta come apprendista in un museo gestito da una giovane con l’arcigno padre che ha in odio la modernità; ma quella casupola è un varco temporale per il XVII secolo e l’uomo un fanatico Inquisitore a caccia di streghe… La tensione procede per allusioni e progressivo accumulo di particolari inquietanti (la stanza come macchina del tempo, la giovane spaventata dall’accendino) in attesa di un doppio finale: terribile per una delle due ragazze, umoristico e forse lieto per l’altra. (Homesick)
 
84. DOCCIA SCOZZESE (The Cutty Black Sow)
**! In punto di morte, la vecchia nonna insegna al nipotino il rituale per proteggere le anime dei suoi cari dall'«orrido ispido suino» la notte di Halloween.
I titolisti italiani hanno avuto buon gioco sottolineando, oltre le origini della nonna-strega e le cornamuse della colonna sonora, la «doccia scozzese» di paura e rassicurazione sul piccolo Huckleberry Fox fino all'epilogo che, come spesso capita in questa serie, non concede sconti a nessuno. Alquanto malfatta e ridicola la maschera del mostro. (Homesick)
 
85. NON APRITE QUESTA SCATOLA (Do Not Open This Box) 
**** A casa di un onesto inventore viene recapitata una strana scatola di legno; incurante dell'avvertimento scritto sul coperchio ("Non aprite questa scatola"), la sua avida moglie ha la pessima idea di aprirla e di restituirla al postino solo in cambio di grandi ricchezze. Senz'altro l'episodio cult dell'intera serie, in quanto si tratta della primissima regia della giovane Jodie Foster, che si distingue subito nella qualità dei movimenti della macchina da presa, nella tensione sottofinale e nella direzione degli attori, valorizzati dal contrasto tra la grande Eileen Heckart, moglie arpia e senza cuore, e William LeMassena, consorte buono e generoso. La storia, scritta anche dal nostro Franco Amurri come l'episodio pilota "Il primo penny", affronta il tema dell'avidità e della coscienza, con molte analogie con "La pulsantiera" di "Ai confini della realtà". Considerevole la descrizione ellittica del misterioso postino. (Homesick)

86. Family Reunion
 ** 
Nelle notti di luna piena, il piccolo Bobby si trasforma in licantropo; il padre lo sa e lo tiene debitamente nascosto, ma la madre, che vive separata da lui, lo rivuole con sé. Tom Savini alla regia fornisce effetti speciali di qualità, ma si ritrova a dirigere una trama, scritta dalla sceneggiatrice televisiva Edithe Swensen, sin dall'inizio prevedibile punto per punto. Finale teneramente macabro, ricollegabile a quello di "Dentro l'armadio". Tra i poster nella camera del bambino (che legge "Fangoria") si scorgono quelli di "Zombi" e "Creepshow". (Homesick)

87. Going Native 
** Un'aliena in missione sulla Terra si infiltra tra gli umani per studiarne i comportamenti, cercando invano di non rimanerne influenzata. Banalissime considerazioni sulla solitudine dell'uomo in un episodio dalle atmosfere soffuse ed evanescenti, che in quanto ad intensità emotiva non regge certo il confronto con "Il collezionista" o "Occhi che uccidono". Algida a dovere Kim Greist. (Homesick)

88. SILENZIO (Hush)
**! Un aggeggio in grado di aspirare ogni sorta di rumore sfugge al controllo del suo piccolo inventore e diventa un pericolo anche per le persone. L'idea, originale e bizzarra pur nel segno di un tema classico della fantascienza, riesce a creare un'atmosfera claustrofobica e di morte incombente - il bambino e la giovane babysitter braccati da questo implacabile robot aspirarumore di cui viene spesso ripresa in primi piani la minacciosa "proboscide", sensibile persino ai battiti del cuore -, che tuttavia viene dissipata da un finale povero e deludente. (Homesick)
 
89. IL BARATTO (Barter)
**! Una casalinga esasperata riceve la visita di uno strambo venditore extraterrestre che, in cambio dell'ammoniaca di cui si nutre, le consegna un aggeggio in grado di mettere a tacere per un po' il figlio suonatore accanito di batteria; ma le cose andranno davvero per il verso giusto? La spassosa caratterizzazione di Jack Carter - ogniqualvolta tracanna ammoniaca, tira fuori smorfie e occhiate degne del collega Jerry Lewis - domina una sit-com ispirata alla nota "Lucy e io", nella quale tuttavia si insinuano a poco a poco elementi da fiaba nera in ossequio al "Lato oscuro" presentato dalla serie. (Homesick)
 
90. Basher Malone 
*** Basher Malone, campione di wrestling leale, corretto, sportivo e amato da tutti i bambini, se la deve vedere contro un avversario proveniente dritto dall'Inferno. L'ultimo episodio della serie è all'insegna del divertimento puro e del trionfo del Bene, attraverso una storia che fa venire in mente quelle dell'Uomo Tigre: il lottatore buono (il biondo Steve Strong) contro quello mostruoso in grado di diventare sempre più grosso e pesante durante l'incontro (Magic Schwarz, lo Smasher di "Over the Top") e l'emissario malvagio à la Mister X (Vic Taybeck, il Mel Sharples della sit-com "Alice" e già apparso in "Di chi è questo bambino"?). Tutto però ha toni cartooneschi e ridanciani, a partire dal personaggio dell'anziana madre di Basher (la macchiettistica Marie Denn), che quando è il figlio è in difficoltà gli porge latte e biscotti al cioccolato... Probabili intenti satirici nel fatto che la porta dell'Inferno sia celata in un distributore di Pepsi. (Homesick)

 
EPISODI SPIN-OFF (1986/1987)
 
Nel dvd "Tales from the darkside -The final season" sono presenti anche due episodi pilota per una serie (o ciclo) spin-off di questa "Un salto nel buio", realizzata dalla stessa compagnia. I titoli di testa/coda sono completamente diversi e soprattutto diverso è il contenuto: a differenza di "Un salto nel buio" qui non c'è nulla di soprannaturale e il filo conduttore sembra essere piuttosto la malattia, che costringe gli uomini alla solitudine.  Gli episodi (le cui schede sono presenti sul sito separatamente) sono:

Attic suite (1986)
Night rose: Akhbar's daughter (1987)

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commenti (2)

RISULTATI: DI 2
    Mco

    24 Gennaio 2019 17:34

    Complimenti Homesick per l'esaustività del Tuo speciale!
    Mco

    24 Gennaio 2019 17:37

    Caro Homesick, Ti faccio i complimenti per l'esaustività del Tuo speciale. È stato gradevole affrontare la serie, puntata dopo puntata, soprattutto per quel che rigiarda gli episodi che non sono mai riuscito a vedere (nonché archiviare in colleziuone). Grazie.