Buffy l'ammazzavampiri - Serie TV (1997)

Come spesso mi è successo ho rivalutato questa serie horror in negativo. Vista con molta passione da ragazzino, rivista oggi si dimostra abbastanza ripetitiva, senza grandi nomi nel cast e attori non sempre convincenti. La sua messa in onda nelle tv italiane fu molto travagliata (orari impossibili e censure) e forse anche questo può falsare il giudizio. Per quanto riguarda la trama, si parla della vita e le amicizie dell'ammazzavampiri Buffy (le stesse cose viste nel film che ha ispirato la serie).

Da un brutto film horror del 1992, una serie tv che, per alcuni, è un cult. Buffy l'ammazzavampiri qui ha il volto di Sarah Michelle Gellar, che fra visite al cimitero con paletti di legno in mano, si fa parecchi amici, umani e non. Ideata da Joss Whedon, futuro regista di The Avengers, secondo me la serie eccede in serietà; inoltre dopo la terza stagione il personaggio va fuori tema e si mette a cacciare i demoni anziché i vampiri. Unico serial tv che ricordi dove i comprimari mi sembrano più sfaccettati e divertenti della protagonista.

Dal genio di Joss Whedon, autore di serial quali Firefly, Ripper, Dollhouse, Angel, nonchè sceneggiatore di film come Toy Story, Alien 4 (nonchè dello stesso Buffy con Luke Perry che però si rivelerà un flop - ci tengo a dire che comunque il lungometraggio non fu diretto da Whedon), una serie tv horror/action di tutto rispetto, con importanti ed indicati attori (spicca la Gellar, chissà perché). Ottimi episodi, citati anche a prescindere dalla serie per quanto son belli, grande atmosfera. Consiglio l'omonimo e curato Monster Box DVD; altro cult.

Simpatico per le prime tre stagioni. Finita l'epoca del liceo, Joss Whedon (ritenuto un vulcano di idee) non ha più saputo dove andare a parare, tra mostri alla Power Rangers, polpettoni amorosi (anche gay, giusto per arruffianarsi il pubblico politically correct), horror alla Lovecraft banalizzato, creando un mix che sembra sorprendente e innovativo, ma è solo sgangherato. I personaggi, poi, più diventano adulti e più ragionano come tredicenni ossessionati dal sesso. Fossi in Whedon mi farei vedere da uno bravo...

Tipica conversazione fra il sottoscritto e un altro fan di Buffy: "Hai capito cos'è successo nell'episodio di ieri sera?" "Boh, io l'ho guardato per Buffy" "Ah, io per Willow". Scherzi a parte, la serie non va presa troppo sul serio, fra il declino progressivo dopo la terza stagione ed effetti speciali piuttosto rozzi. Va però detto che i personaggi sono interessanti e i cattivi non sono affatto stereotipati: basti pensare al mitico sindaco Wilkins. Whedon mostra di avere una fantasia straripante, anche se non sempre riesce ad incanalarla bene.

Trascurabile fiction anni '90 che non è mai riuscita a coinvolgermi più di tanto. Le prime puntate della serie possono sembrare intriganti e ben sceneggiate, ma dopo poco si cade nella ripetitività più assoluta. Sarah Michelle Gellar è una bella ragazza che tiene incollate al televisore un bel po' di persone, ma le ultime stagioni sono davvero improponibili.

Serie televisiva dal grande (e probabilmente sproporzionato) successo; qualche puntata gradevole nelle prime 2 stagioni con personaggi interessanti e una discreta caratterizzazione ambientale. Nel prosieguo delle stagioni storie sempre più improbabili e personaggi totalmente privi di interesse rendono il prodotto scialbo e rivolto esclusivamente agli appassionati.

Serie che all'epoca fece il botto e che ora invece si rivaluta con più distacco. Nel complesso la qualità è discreta e la caratterizzazione dei personaggi accettabile. Le storie proposte sono in generale coinvolgenti, anche se il target ideale è costituito da un pubblico adolescenziale. Gli attori reggono sufficientemente bene la scena, ma dopo la terza stagione la serie scade inesorabilmente sia per contenuti (via via sempre più banali) che per mancanza di idee (compaiono personaggi nuovi, altri danno via a spin-off). Buona la prima metà, poi...

A dir poco geniale. La storia di una ragazza adolescente che ha il compito di combattere contro vampiri e altri demoni. La serie, firmata Joss Whedon, presenta tre grandi punti di forza: il primo è costituito dai personaggi in sé, diversi per molti aspetti, ma mai banali e viene seguito il loro arco evolutivo. Il secondo è il capovolgimento: per la prima volta è la ragazza che dà la caccia ai mostri, il che fornisce molta forza narrativa. E ultimo, ma non ultimo, la metafora alla base della serie: i mostri rappresentano tutti difficoltà che ogni adolescente deve affrontare.