X - A sexy horror story - Film (2022)

X - A sexy horror story

LE LOCATIONLE LOCATION

L'IMPRESSIONE DI MMJ

Ty West omaggia Tobe Hooper e tornando indietro nel tempo al 1979 rimette un gruppo di amici in un furgone sulle strade dell'America più rurale. Devono girare un porno, ma a vederli non sono poi così diversi dai poveretti che non dovevano aprire quella porta e invece l'aprirono. L'alligatore mangiauomini che si aggira nel lago vicino alla casa presa in affitto è solo un altro omaggio un po' gratuito al nostro; come piuttosto gratuita appare buona parte del film, a dire il vero. Che avviandosi da un soggetto minimale si evolve...Leggi tutto lentamente per mescolare sesso e sangue seguendo schemi assai di moda. Ty West sa girare eccome, all'horror dà del tu da tempo e qui si crogiola nell'estetica settantiana con malizia, certo di trovare un pubblico pronto ad ammirare il ritorno all'horror e all'hard degli anni più ruspanti in materia. Di suo ci mette il gusto per l'inquadratura d'effetto, una buona dose di splatter, brani d'epoca dal magnetico appeal come "Don't Fear the Reaper" dei Blue Öyster Cult o "Doctor Doctor" di Robert Palmer e un orrore che non ha bisogno dei soliti jumpscares per accompagnarci in un territorio perverso e malato; dominato da due vecchietti terribli che sembrano usciti dall'American Gothic Di Grant Wood (l'anziana Pearl è in realtà interpretata da un'irriconoscibile Mia Goth in doppia parte, visto che il suo ruolo principale resta quello di Maxine), lenti e inesorabili.

Arrivate lì le tre coppie s'installano in casa pronte a girare il porno "Le figlie del contadino": sono la star Bobby-Lynne (Snow), lo stallone nero Jackson (Cudi), la sexy comprimaria Maxine (Goth), il suo accompagnatore nonché produttore esecutivo del film Wayne (Henderson), il regista RJ (Campbell) e la sua ragazza (Ortega), chiamata "santarellina" per il distacco con cui segue anche le riprese più hard mentre regge il microfono. Il lavoro va a gonfie vele, Jackson soddisfa tutte felicemente, Wayne è entusiasta del lavoro dietro la macchina da presa di RJ e Maxine se ne scorrazza nei dintorni incontrando per prima Pearl (se stessa invecchiata dal trucco, come si è detto). Si capisce subito che nella donna c'è qualcosa che non va, molto più che nel burbero marito. Ma cosa? L'atmosfera si fa pesante per la chiara scontrosità dei due anziani, mentre West prosegue perdendosi in dialoghi non sempre entusiasmanti.

L'atmosfera è centrata, d'accordo, ma si vorrebbe anche capire dove il film voglia andare a parare, dopo una prima mezz'ora e più in cui non succede praticamente nulla. Gli sviluppi non brillano per originalità né è certo questo che interessa al regista, più impegnato a preparare il terreno alla prevedibile esplosione sanguinaria. Che non mancherà, anche se i due responsabili sono personaggi scarsamente intriganti e il tutto sa di furbata esteticamente ricca ma raramente originale (a partire dall'incipit già stravisto che dal 4:3 si apre in 16:9).

Rozzi i riferimenti psicologici e al sesso da terza età per un film dalle ambizioni ingiustificate: è solo un horror simpatico e a tratti brillante, in cui molto fanno i primi piani sulla Goth e il suo magnetismo. Che tuttavia non può essere trasferito facilmente nella sua versione “anziana”. Perché infatti non utilizzare una vera donna in età senza ricorrere a un make-up pesante ed evidente? Ma per suscitare sorpresa nello spettatore al momento della lettura di cast e ruoli e fargli dire: “Nooo, ma è sempre lei!”; anche in questo si legge quanto certo cinema, oggi, viva di continui giochi con lo spettatore, chiamato a riconoscere i rimandi, a leggere i film attraverso una sorta di realtà aumentata che superi la barriera dello schermo. Piacevole? Dipende...
Marcel M.J. Davinotti jr.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/11/22
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Herrkinski 14/04/22 02:17 - 7325 commenti

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Dall'ambientazione (il Texas rurale del '79), fino alla fotografia, le scenografie, vari dettagli e addirittura svariate inquadrature ricreate paro-paro nella prima parte del film, West fa quasi un remake di Hooper; poi s'inserisce l'elemento sessuale e la storia prende il suo percorso, pur richiamando di nuovo zio Tobe ma anche Motel Hell e tutto lo slasher dei 70s/80s. Un omaggio davvero gustoso, splatter e ripugnante al punto giusto, ben girato e con una Goth in doppio ruolo (eroina e villain!) convincente; Rob Zombie farà meglio a guardarsi le spalle perchè West fa sul serio.
MEMORABILE: Il bagno nel lago; Coltellate in gola; Sesso "geriatrico"; L'alligatore.

Teddy 21/04/22 03:22 - 511 commenti

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Pur abbracciando l’immaginario ideato da Hooper il film di Ti West dimostra fin da subito di percorrere una strada tutta sua. “X” è un geriatric horror che tratta di un indagine nei bassifondi rurali, ovvero della collusione tra repressione cattolica e voyeurismo cinematografico. Iniquo, sporco, grottesco e con un uso della violenza a tratti fulminante. Perfetta Mia Goth, che con l’allure di una ninfa e gli occhioni truccati di blu si incammina nell’insidioso territorio del Sacro e del Profano.

Schramm 27/04/22 16:51 - 3144 commenti

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X come rated, X come eliminazione: Boogie nights vicino alla palude. Gorenografia antelucana. Due al prezzo di uno con soluzione di continuità un po' indotta ancorché riscattata dalla non comune abilità di rilanciare tutta la climatica sozzura 70's rinunciando al posticcio (e frusto) post-editing grindhouse, e di non far morire lo slashering di pneumatica coazione a eliminare da sequelosi. Al ruffiano teletrasporto citazionista pigliatutto si oppone lo sciovinista omaggio restyling vintage di tutta un'age d'or(ror). Mia Goth atemporalmente una e bina (vittima e carnefice), sbaraglia.
MEMORABILE: Cowrneficina stradale; Raccordo dei preparativi dell'hard take con coccodrillesca avanzata in aerea wide shot; “Intervento divino”.

Jdelarge 8/05/22 19:38 - 1000 commenti

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La vera protagonista del film è la nostalgia, che, ben lungi dall'essere fine a se stessa può essere tradotta come sguardo malinconico verso un cinema di mezzo secolo fa, cosa che va di pari passo al malessere che attanaglia i due anziani protagonisti, vittime di un passato che non tornerà più. A farne le spese è una piccola troupe intenta a girare un film hard e, man mano che la storia prosegue, le citazioni di capisaldi dell'horror sembrano incombere minacciosamente, come se un'intera epoca di cinema fosse lì a schiacciare, col suo immenso peso, i poveri, giovani protagonisti.

Kinodrop 21/05/22 20:59 - 2555 commenti

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Una troupe di film hard affitta la dépendance di una fattoria texana gestita da due vecchi coniugi che si riveleranno ostici e inquietanti sin dall'inizio, poi sempre più ostili a causa delle morbosità legate alle riprese. Una ricostruzione del clima culturale e della psicologia degli anni '70, riproposte in un ambiente perfettamente reso nello spirito e nelle aspettative, non senza un bagaglio di omaggi allo slasher di quegli anni ma con importanti novità narrative (l'eros geriatrico della signora in vestaglia) e un'ottima accelerazione finale, di rabbia e riscatto libertario.
MEMORABILE: La fine di R J; La vecchia nel letto di Maxine; I due coniugi e il ritorno di fiamma; Il finale.

Lupus73 23/05/22 12:26 - 1364 commenti

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Il miglior Ti West dai tempi della sua casa diabolica. Ancora retrò; stavolta siamo nei '70 e tutto concorre ad ambientarci: l'abbigliamento, la confezione della pellicola... Una troupe deve girare un porno e affitta delle camere da una coppia anziana nel profondo sud degli States, ma l'orrore incombe. Ovvi riferimenti alle ambientazioni di Hooper in un sordido sud rurale ex confederato, popolato da famiglie freak, coccodrilli e tetre fattorie. Il tutto si mescola con la sex exploitation alla Russ Meyer in maniera davvero riuscita. Unica pecca la prevedibilità, ma merita.
MEMORABILE: La contrapposizione tra vecchio sud ultra conservatore e nuove generazioni emancipate dagli anni della contestazione.

Daniela 26/05/22 09:23 - 12053 commenti

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Produttore di film per il mercato video affitta un villino da una coppia di anziani contadini texani con l'intenzione di girare un porno rurale. I vegliardi non la prendono bene... Ambientato alla fine degli anni 70 e scandito dalle minacce bibliche contro i peccatori di un predicatore tv, questo X è un godurioso omaggio al cinema slasher di quel periodo che sarebbe riduttivo definire il miglior film di Ti West considerata la sua non esaltante produzione registica: prevedibile nella trama ma sapiente nel montare della tensione, ironico senza essere parodistico, una bella sorpresa.
MEMORABILE: Il coccodrillo deve rinunciare al pranzo; Le "figlie del fattore" passano da due a tre; "Marine una volta, marine per sempre"; La vecchia nel letto.

Capannelle 6/06/22 22:20 - 4211 commenti

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Le premesse partono bene, con caratterizzazioni assortite e incroci un minimo originali grazie al fattore xxx. Quando il gruppo si accasa presso la coppia di insospettabili vecchietti la storia comincia a scricchiolare, perché non è facile inquadrare la personalità dei due e, al momento di verificarne le intenzioni e soprattutto le azioni, perde di solidità. Non mancano le sequenze degne di nota (coccodrillo dall'alto, gli approcci della vegliarda), la Goth si sdoppia con un certo impegno ma nel complesso la seconda parte diventa decisamente meno interessante.

Elisalem 5/07/22 12:22 - 10 commenti

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1979: Troupe di attori allupati si prepara a girare un film porno in una fattoria del sud, infestata di alligatori e dai proprietari poco raccomandabili, alla The visit. Decadenza fisica contro fiorfiore dell'età, sesso e gore, moralità USA e libertà di costumi, fanatismo religioso e armi da fuoco: tutti gli elementi dello slasher anni 70 exploitativo ci sono, e gli attori sono molto in forma, Mia Goth su tutti. Bella la fotografia e repellente il make up dei vecchi, un po' fake. Qualche gigioneggiata di troppo ma nell'insieme un bel film. Cui di certo non manca il gusto dell'orrido.
MEMORABILE: L'alligatore che dall'alto incombe su Mia Goth.

Bubobubo 5/07/22 18:27 - 1847 commenti

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Sgangherata combriccola di artigiani del porno (l'ex marine nero superdotato, la biondona che sognava di essere infermiera, il produttore trafficone, l'aiuto regista con velleità artistiche...) cerca location per girare una nuova pellicola; ma un casolare del profondo Texas sorvegliato a vista da due vecchi contadini non è forse la scelta più felice... Mancava solo un figlio degenere con la motosega e West avrebbe confezionato il perfetto omaggio alla stagione dello slasher settantiano a stelle e strisce. Va preso per quel che è: godibile bigino con punte di sadica morbosità.
MEMORABILE: La cena del coccodrillo; Sorpresa nel letto.

Ti West HA DIRETTO ANCHE...

Deepred89 17/07/22 02:20 - 3579 commenti

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Film dall'effetto straniante: sembra un Tobe Hooper anni Settanta riscritto dal Lloyd Kaufman più svalvolato ma diretto con un piglio che contamina i toni seriosi e notturni dei primi Venerdì 13 con soluzioni (la strada, gli interni) dal gusto hooperiano. Alcuni eccessi funzionano (la sorpresa a letto), altri scadono nel grottesco privo di logica (il sesso coniugale), mentre schegge di violenza e parentesi softcore faticano a colmare le cadute di tono e ritmo, così come l'assenza di personaggi realmente incisivi. Sorprendente, per i non fisionomisti, il doppio ruolo della Goth.
MEMORABILE: La scena più amara e sarcastica del film: l'umiliazione subita dal regista il quale, arresosi, si rimette a girare.

Leandrino 18/07/22 11:41 - 483 commenti

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Ti West costruisce un omaggio a Hooper dal gusto settantiano e lievemente straniante. La storia è la solita, le ambientazioni pure. L'elemento del porno aiuta a marcare la lontananza tra i giovani progressisti e i due vecchi, resi mostruosi dall'età come fosse una maledizione. Però il senso generale è quello, appunto, dell'ennesima rivisitazione; non secondario il messaggio "politico", per chi ce lo vuol vedere, che rispecchia un'America reazionaria più attuale che mai. Quello che funziona meglio è forse l'ambiguo sdoppiamento giovane/vecchia, che rende la Goth la regina del film.

Markus 25/07/22 10:43 - 3584 commenti

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Chiaro e voluto rimando a certe atmosfere orrorifiche/rurali di settantiana memoria, che Ti West affronta col giusto piglio e una buona resa scenica. Ci tocca ormai accettare l'idea che il cinema bis americano del nuovo millennio, scemata la fase del paranormale ormai a corto d'idee, raschia il barile della memoria attingendo sempre più spesso al fascino degli Anni ’70/’80 (Black phone). Altro punto è il Texas degli orrori, ormai rimasto solo negli intenti: per mere questioni di soldi questo film è girato in Nuova Zelanda (scotta ancora il Non aprite quella porta girato in Bulgaria).

Nick franc 26/07/22 23:43 - 407 commenti

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West fa Hooper tra porte e alligatori con abilità firmando un prodotto brutto, sporco e cattivo lontano dai patinati jumpscare di Wan. Il regista preme sulla parte erotica per fare emergere il lato più catto-bigotto e sessuofobo di una certa parte degli USA e per tutto il film si respira un'aria perversa e malsana cui un'ottima Goth presta il volto alle due facce della medaglia: tirando le somme un lodevole horror nato vintage lontano da tentazioni modaiole come non se ne fanno più cui avrebbe giovato una messa in scena della morte più fantasiosa (solo la prima è memorabile).
MEMORABILE: La morte del regista; L'amplesso tra i due vecchi coniugi; La Goth anziana nel letto con la Goth giovane.

Anthonyvm 11/08/22 02:49 - 4674 commenti

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Quell'inquadratura proemiale, che dal 4:3 si spalanca verso il widescreen rivelandosi una semplice ripresa dall'interno di un capanno, manifesta da sola la maturazione artistica di Ti West, che dedica un sonetto d'amore all'horror rurale e al cinema exploitativo dei Seventies evitando di fare del mero citazionismo (che comunque non latita, abbracciando il filone da Hitchcock a Hooper, con tanto di alligatori antropofagi) il fine ultimo dell'operazione, né macchiandosi di vezzi stilistici ormai obsoleti (l'effetto pellicola rovinata). Violento, buffo, originale senza esserlo davvero.
MEMORABILE: L'ottima ricostruzione settantiana del look dei protagonisti; Accoltellamento davanti ai fari dell'auto; Il chiodo nel piede; Sesso fra ottuagenari.

Rebis 17/08/22 11:30 - 2237 commenti

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Come John Ford apre Sentieri selvaggi dal buio di un interno alla luce della Monument Valley spingendoci in uno spazio-tempo epico, così Ti West, in incipit, ci proietta da un falso 4:3 al widescreen di un Texas mitologico, marcescente e schizofrenico. E il film è soprattutto una riproduzione, un body double, come il corpo di Mia Goth, giovane vittima e vecchia carnefice, seduzione omoerotica tra dimensioni parallele collassanti in un esercizio di stile sensoriale, cine-estetico, attraversato da flashforward lisergici, ellissi visive e spettri cinefili. Onanismo allo stato dell'arte.

Rambo90 3/11/22 17:16 - 7339 commenti

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Meno divertente di quanto possa sembrare ma comunque godibile. Ti West mescola lo slasher anni Settanta con il porno dello stesso periodo e ottiene un prodotto esteticamente curato ma che ci mette molto a decollare. La seconda parte è sicuramente la più "gustosa": i vari pruriti lasciano finalmente spazio all'orrore puro, senza dare troppe spiegazioni e scatenandosi in una ferocia che tiene il passo con le produzioni di quell'epoca. Non male le interpretazioni, leggermente lento in alcuni punti.

Trivex 22/11/22 09:44 - 1674 commenti

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Un tema di questo tipo avrebbe meritato una messa in opera “estrema”, al di fuori di una qualsiasi “limitazione” commerciale. Qui invece, forse anche a causa di un budget solo discreto e/o per comprensibili motivi di botteghino, si trova un prodotto evidentemente molto pesante nei contenuti e piuttosto ben realizzato, ma ancora all’interno di quella dimensione di film per adulti abbastanza accessibile a chi abbia una discreta dimestichezza col genere. Nell’ambito della sua tipologia, sia dal punto di vista sexy che da quello horror, si è visto ben di “peggio” (cioè di meglio).
MEMORABILE: Lei ci prova con lui e non accetta troppo bene il suo rifiuto.

Pumpkh75 25/01/23 14:22 - 1600 commenti

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Aprire una porta per catapultarci nell’universo hooperiano? Oppure un portale per sprofondare nelle atmosfere 70’s da drive-in? Qualunque cosa avesse in mente, West non rinuncia a certi difetti congeniti (la sproporzione sempre e comunque) ma lima i dettagli con una regia accorta e ossequiosa, facendo scacco grazie alla propria bravura nel trascrivere e a quella di Mia Goth, molto bene e molto bina, che inonda il film e ne oscura scopi e meriti. Più che un certo horror anarchico di quarant’anni fa, fa rimpiangere la golden age del porno. Un brod(in)o di giuggiole.

Reeves 27/01/23 09:01 - 1434 commenti

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Citazioni à gogo e molte allusioni all'horror degli anni Settanta, proprio negli anni in cui la vicenda narrata dal film è ambientata. Raramente si esce dalla banalità e dalle situazioni scontate, e sembra quasi che a ogni passaggio il regista voglia farci pensare a un altro film. Citazionismo a dosi massicce, il che danneggia non poco il divewrtimento che se ne può trarre.

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Jena 29/01/23 14:22 - 1437 commenti

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Evidente l'omaggio al cinema hooperiano, con espresse citazioni del celebre capolavoro dello zio Toby (e anche la scena dell'alligatore richiama i suoi sperduti motel sulla palude), ma in realtà poi si discosta dai temi grotteschi di questi. La parte centrale sembra tarantinare non poco con l'omaggio alle atmosfere seventies del primo cinema porno. Sgradevole in molti aspetti (i protagonisti odiosi non poco, le pulsioni gerontoerotiche a dir poco repellenti), implausibile (la novantenne che ammazza a forconate), assolutamente prevedibile nella trama. Non convince del tutto.
MEMORABILE: La vecchia che pugnala il regista in una specie di orgasmo; La pornostar divorata dall'alligatore.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


  • Discussione Digital • 8/06/22 19:04
    Portaborse - 3759 interventi
    Teddy ebbe a dire:
    Annunciata l’uscita nelle sale il 14 luglio per Midnight Factory.

    Ottima notizia!
  • Discussione Teddy • 8/06/22 20:28
    Servizio caffè - 19 interventi
    DDigital ebbe a dire:
    Teddy ebbe a dire:
    Annunciata l’uscita nelle sale il 14 luglio per Midnight Factory.

    Ottima notizia!
     E di conseguenza dopo l’uscita nelle sale lo avremo anche in bluray e dvd sempre per Midnight! 
  • Discussione Buiomega71 • 3/07/22 17:34
    Pianificazione e progetti - 24765 interventi
    La scheda di Ciak (che poi sarebbe la locandina cinematografica italiana) riporta il titolo X-A sexy horror story
  • Discussione Herrkinski • 3/07/22 22:26
    Consigliere - 2572 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    La scheda di Ciak (che poi sarebbe la locandina cinematografica italiana) riporta il titolo X-A sexy horror story
    Fantastici gli italiani: prima non c'era verso di non fargli tradurre i titoli inglesi in maniere improbabili, adesso invece ci aggiungono delle robe in inglese "ad cazzum" che non c'erano neanche nel titolo originale :°)

    Ultima modifica: 3/07/22 22:26 da Herrkinski
  • Discussione Schramm • 3/07/22 23:16
    Scrivano - 7508 interventi
    Soprattutto fantastico farlo uscire nelle sale il 14 luglio. Da sold-out, proprio. ..
  • Discussione Herrkinski • 4/07/22 13:01
    Consigliere - 2572 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Soprattutto fantastico farlo uscire nelle sale il 14 luglio. Da sold-out, proprio. ..
    Quello è sempre stato abbastanza un classico per i film di genere, ne ricordo tanti usciti in pieno Agosto a città deserta..

  • Discussione Schramm • 4/07/22 13:32
    Scrivano - 7508 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    Soprattutto fantastico farlo uscire nelle sale il 14 luglio. Da sold-out, proprio. ..
    Quello è sempre stato abbastanza un classico per i film di genere, ne ricordo tanti usciti in pieno Agosto a città deserta..

    al di là del periodo che è proprio criminale e attesta la volontà di far deliberatamente fuori una certa fetta di cinema, relegato all'arrotondamento o nella migliore delle ipotesi a una fase sperimentale di circuitazione (mentre oltreoceano l'estate è la stagione più florida per il cinema, da noi continua a restare l'esatto opposto anche a fronte di cinema all'aperto - che peraltro di norma programmano al 95% fasti della stagione passata), è proprio lo scarto disastroso in sé tra tempo di uscita del film e sua distribuzione nostrana che nel 2022 non si può più sentire. ma sforzarsi di farlo uscire più o meno simultaneamente all'uscita americana, con uno stacco di una o due settimane massimo, no? ora che arriva il 14 luglio tra streaming pacchetti prime netflix etc e altri sistemi traversi qui l'abbiamo già visto e rivisto tutti e il cultore è già proiettato verso il suo spin-off..!!
    poi certo ci saranno i neofiti, quelli che ci andranno per godersi l'aria condizionata e i puristi che vorranno rivederlo rigorosamente nel suo luogo deputato, e pazienza se doppiato (e aggiungiamoci chi invece lo aspettava doppiato), ma così facendo quanti biglietti speri di staccare? col tutto che sul fronte distributivo, andrebbe anche totalizzato il numero di sale del circuito italiano che l'hanno prenotato (per tacere del luogo: se un tempo genere e provincia andavano d'accordo, oggi chi sta in provincia per vedere X dovrà spizzarsi una ventina di km). insomma il solito suicidio annunciato sotto l'egida del meglio tardi che mai e del piuttosto che niente, meglio il niente 2.0, e il discorso di sempre che possiamo estendere anche a crimes of the future (che oramai chi più chi meno tutti han già bissato ora che arriva ferragosto) e per tacere di noè (o von trier) che se arrivano in sala è con uno scarto di 6 mesi o un anno (e ripeto, se: vortex ancora non ha una data ufficiale di uscita)... quindi la questione credo trascenda il genere in sé...

    Ultima modifica: 4/07/22 23:42 da Schramm
  • Discussione Digital • 4/07/22 14:31
    Portaborse - 3759 interventi
    "Qui l'abbiamo già visto tutti" è un frase un tantino esagerata. Io, per dire, che lo anelavo doppiato in italiano, ho appreso con grande soddisfazione l'uscita nostrana. Mettici anche che adoro andare al cinema, quando posso, ed ecco che per quanto mi riguarda sono contento.
    Tra l'altro dal trailer mi sono reso conto che il doppiaggio è professionale e non, come spesso accade con i dvd/blu-ray Midnight Factory, fatto da professionisti poco professionisti.

    Poi è del tutto evidente che anche a me piaceva di più se fosse uscito in contemporanea con il mercato USA, ma si sa come funzionano le cose in italia. Per quel che mi riguarda è già un mezzo miracolo se è uscito, da noi.

    "E pazienza se doppiato " altra frese un tantino esagerata. In italia, un buon 90% (a stare stretto) delle persone desidera vedere i film in italiano e non in lingua originale, con sottotitoli. Dovete mettervi ben in testa che siete un piccola minoranza che conta come il due di picche: gente che si guarda i film in lingua originale qui da noi rappresenta una fetta del tutto misera della torta.

    Insomma, io sarò in prima linea non appena uscirà al cinema, e spero che il riscontro di pubblico sia buono, tale da spingere la Midnighht a far uscire altri film che da noi sono ancora scandalosamente inediti (mi viene in mente Three from hell, per dire).
  • Discussione Schramm • 4/07/22 23:26
    Scrivano - 7508 interventi
    Digital ebbe a dire:
    "Qui l'abbiamo già visto tutti" è un frase un tantino esagerata. Io, per dire, che lo anelavo doppiato in italiano, ho appreso con grande soddisfazione l'uscita nostrana. 
    qui intendo in italia e per italia mi riferisco ovviamente a buona parte del fandom (vedi anche la stessa proporzione qui sul davinotti o su altri forum), quella stessa che ora guarda già al prequel pearl, che sono poi coloro che con i sistemi che ormai precedono il cinema hanno visto X. quindi non mi sembra nulla di esagerato, dato che ho comunque specificato che il numero di biglietti staccati sarà proporzionato e disciplinato a chi lo aspettava in sala o doppiato in sala, e non credo proprio parliamo di grandi numeri: non tanto e non solo per la diatriba in sala si/in sala no o doppiato si/doppiato no (per il doppiato no ci sono comunque ormai da tempo molte - mai abbastanza comunque - sale che proiettano VO con sottotitoli ma di rado le usano per programmazioni di genere o per gli outsider; e per il doppiato sì, tv on demand e streaming programmano anche in italiano), ma perché è proprio fondamentalmente (e profondamente) sbagliato e deleterio continuare ad abbracciare la modalità di aspettare a distribuirlo settimane - quando non mesi - dopo che ha ormai fatto il giro di tv on demand, piattaforme streaming (per tacere dei torrent) e tutto il tralllallero, e chi era impaziente o anche solo curioso di vederlo se l'è visto così anche perché ormai gli schermi tv quanto a qualità e dimensione sono dei t-rex che non la rendono facile alla sala. ed è sbagliato confinarlo punitivamente a una programmazione estiva, in pieno luglio - se si voleva davvero sperare di batter cassa maggiore si faceva prima a dirottarlo direttamente a metà settembre con un battage bello bombo.
    Mettici anche che adoro andare al cinema, quando posso, ed ecco che per quanto mi riguarda sono contento.
    si va benissimo, contentissimo per te e ti fa onore ma credimi, per un oltranzista come te che per attesa e amore di questo film va a goderselo in prima fila ce ne sono 100 che preferiscono andarsene al mare o a fare aperitivo (di questi magari oltre metà l'hanno pure già visto), il che poi è anche tanto meglio per quei pochi che vanno al cinema in estate, perché potranno goderselo con sala tutta per sé senza troppe caciare - a tal pro ricordo come un paradiso le visioni estive di henry o adrenaline, dove non si era più di 10. ma non toglie che resta tanto peggio per il film.
    "E pazienza se doppiato " altra frese un tantino esagerata. In italia, un buon 90% (a stare stretto) delle persone desidera vedere i film in italiano e non in lingua originale, con sottotitoli. Dovete mettervi ben in testa che siete un piccola minoranza che conta come il due di picche: gente che si guarda i film in lingua originale qui da noi rappresenta una fetta del tutto misera della torta.
    guarda tolto che non è una gara, che ciascuno guarda i film come meglio crede, che magari farsi una doccetta fresca prima di aggredire con toni simili non guasta e che la quasi totalità delle persone che conosco e frequento mal tollerano il doppiaggio e prediligono la VO, quel "pazienza se doppiato" era appunto rivolto a queste e a chi per queste (avevo subito dopo specificato infatti e aggiungiamoci chi invece lo aspettava doppiato);, tolto tutto ciò il problema non è affatto questo. l'italia potrebbe anche dividersi in 98% pro doppiaggio e 2% di povere merdine sfigate che amano la VO, questo è il dito guardato al posto della luna da esso indicata: il problema di base e di fondo resta che per come l'hanno distribuito X lo hanno ormai praticamente bruciato.
    Insomma, io sarò in prima linea non appena uscirà al cinema, e spero che il riscontro di pubblico sia buono, tale da spingere la Midnighht a far uscire altri film che da noi sono ancora scandalosamente inediti (mi viene in mente Three from hell, per dire).
    a metà luglio, come no... non so mi sarò perso uno o due passaggi io, ma le sale piene per un horror a luglio non le vedevo neanche nel 1985. di cosa stiamo parlando... ;) senza contare che per quando X sarà uscito in sala molto probabilmente sarà già disponibile il pre-order del dvd...

    Ultima modifica: 4/07/22 23:33 da Schramm
  • Homevideo Buiomega71 • 27/07/22 21:58
    Pianificazione e progetti - 24765 interventi
    In blu ray ( e dvd) per Midnight Factory, disponibile dal 17/11/2022