Visite: 39062 Punteggio: 2398 Commenti: 1917 Affinità con il Davinotti: 77% Iscritto da: 12/10/09 13:15 Ultima volta online: 3/04/23 00:17 Generi preferiti: Giallo - Poliziesco - Thriller Film inseriti in database dal benemerito utente: 47
Andare più a fondo di Ferrara non era difficile, Grimaldi si occupò invece (con risultati alterni) solo del Pasolini vivo.
Il film di Giordana si spingeva al massimo delle possibilità di quando fu realizzato (più di vent'anni fa) e a mio avviso resta ancora oggi un film a cui ci sarebbe
Difficile a dirsi così col binocolo, ma non mi sembra lei (la forma del naso in particolare non corrisponde); inoltre Camille nell'intervista dice proprio di non averlo girato (e vabbè, potrebbe pure non ricordarlo) e di averlo visionato, nel dubbio, solo su segnalazione del suo credito.
Camille Keaton è accreditata ma non appare nel film.
(Lei stessa lo rivide anni dopo per cercarsi: http://www.nocturno.it/intervista-a-camille-keaton/)
Decidi tu :)
Se vuoi procedo all'inserimento, altrimenti si può spostare il post nelle sezione home-video di entrambi i film (magari eliminando le mie considerazioni personali).
"Er pugile" era più che altro un soprannome di strada, ma del resto il personaggio appunto non si chiama nemmeno "Giancarlo".
Anche lo stesso De Negri implora il diritto all'oblio e denuncia che i suoi nipoti siano venuti a conoscenza del passato del nonno nel modo peggiore...
Eh, la mamma der "puggile" insiste a dire che suo figlio era tanto un bravo ragazzo e che non va dipinto come un criminale prepotente.
Sostiene inoltre che "er canaro" non sia nemmeno il vero assassino, perché perché "per lui basto anche solo io".
La versione a cui ti riferisci è The Godfather epic 1902-1959, (nota anche come The godfather saga: a novel for television e da noi La saga del Padrino), realizzata da Coppola nel 1977 e più volte trasmessa in format da due o quattro puntate.
In pratica Il padrino parte I viene intersecato
Nel cast anche Mario Van Peebles qui alla sua prima apparizione: è il figlio del regista-protagonista e interpreta lo stesso personaggio da bambino. In seguito divenne prolifico attore e regista lui stesso.
Piero, ricordi bene.
In effetti nella versione originale (in cui, bada, De Niro e Moschin conversano prettamente in inglese) Fanucci dice entrambe le cose: si complimenta per il coraggio di Vito ma gli fa capire che non si accontenta della somma ricevuta; quando vede arrivare Vito a casa sua
Grande Herrkinski, congratulazioni. A me tocca l'anno prossimo, eravamo così pochi che ci si conosceva più o meno tutti; oggi è diventato più difficile star dietro a tutti i commenti.
Luchi78 ebbe a commentare nello speciale location:
Rispondo qui perché nei commenti agli speciali non è possibile "chiamare" (e per questo mi scuso per aver letto in ritardo):
Dei cosiddetti "bilancioni" (che affacciavano in realtà sulla foce del fiume, e non in mare aperto)
ORFANA PROMESSA IN SPOSA:
Film drammatico italiano in B/N, anni '50/ forse primi '60: la protagonista è cresciuta in un collegio, dal quale esce grazie alla prospettiva di un matrimonio combinato, ma ben presto si accorge di essere solo il rimpiazzo dell'ex-fidanzata morta di lui.
Il film che
Concordo che "The wild" sia un disco clamoroso, ma Serpico a me ricorda più i Beatles a Bombay. Fermiamoci qui però, sennò vedrai che arriva il maggiordomo che ci accompagna alla porta del davibook. ;)
Questa è forte, Rocchiola! In realtà sembrerebbe una somiglianza vaga e casuale, solamente due italoamericani con i capelli tagliati secondo la moda dell'epoca, eppure forza della suggestione li fa parenti stretti.
Di sicuro c'è che l'album Darkness on the edge of town è un disco che per
Lucius, in linea di massima sono d'accordo, per esempio ricordo di aver letto un'esegesi di Shining in cui per giustificare piccoli blooper (come il fatto che Jack Nicholson quando si trova nella neve non emetta la nebbia dell'alito) ci si arrampicava sugli specchi attribuendo alla volontà di Kubrick
Che significherebbe non saprei... viene in mente la scena analoga di Borotalco in cui la Manfredi piccata avvisa Verdone di avere ancora la targhetta attaccata alla manica del vestito... di personaggi del genere ce ne stanno tra i "fashion victim", che si trovano anche tra i delinquenti come
Credo che all'epoca risultasse più evidente il richiamo del titolo al Bellissima di Visconti, film che aveva da poco inaugurato l'avveniristico tema dello sfruttamento degli enfantes prodiges.
Nella scena finale prima dei titoli di coda Alberto (Fresi) riepilogando le peripezie del film ricorda di aver perfino "dovuto interpretare il conte di Almaviva nel Barbiere di Siviglia".
Tuttavia il brano da lui cantato nella scena dello spettacolo dei detenuti è La calunnia è un venticello,
Ennesimo avvistamento di Mirko Baiocchi, alias il maestro Canello del capodanno fantozziano, che stavolta si esibisce al contrabbasso anziché con la consueta fisarmonica.
Eh lo so, purtroppo ho salvato una schermata al volo e non ho il film, sicuramente ci sono fotogrammi in cui si vede meglio, poi certo non è questione fondamentale ma avendo all'epoca sezionato il finale del film di Lucidi fotogramma per fotogramma la cosa mi ha colpito.
Ho notato che Tomas Milian porta (rigorosamente al polso destro) un Rolex Blue Oyster con cinturino in oro giallo e quadrante blue marine:
lo stesso orologio due anni dopo sarà "protagonista" (essendo sincronizzato con i mori della Torre dell'Orologio di Piazza San Marco) del finale
Ho riconosciuto l'attrice che interpreta la turista olandese con la quale Sordi "si sacrifica" facendola dormire insieme a lui nella sua cabina sulla nave: Ivana Milian, qui sotto in copertina di Skorpio n. 23 del 1983.
Liv ebbe a commentare:
Salve Liv, non avendo letto i libri di Manzini mi è venuta la curiosità: il personaggio risulta tanto differente? (Ad esempio nei libri si comporta più cavallerescamente con le donne e/o non si fa le canne?)
Penso abbiate ragione, avevo rimosso Ugolino, dalla voce sembra proprio lui.
Fra l'altro leggo che "Ma che bella giornata" venne presentata nel 1968 proprio in una trasmissione condotta da Paolo Villaggio.
Grazie a entrambi.
Musiche di Carlo Rustichelli, dirette da Roberto Pregadio.
La colonna sonora è stata pubblicata solo nel 2016 dalla Digitmovies in CD (DGST008).
Sto ancora cercando di capire chi invece canti la buffa canzone dei titoli di testa in dialetto milanese (ho cercato info su Pilade e su vari membri
Non c'era nemmeno bisogno di vedere la fiction, la verità è che le prese in giro sulla credibilità dell'interpretazione erano iniziate in netto anticipo rispetto all'uscita; questa per esempio gira in rete da un mese:
Forse a causa di una tradizione cinematografica troppo "romano-centrica"
Non mi ricordo chi una volta scrisse lamentandosi che la sua affinità coi papiri davinottici era al di sotto del 70% e voleva impegnarsi ad aumentarla fino a raggiungere il 100% di affinità col maestro.
Per trollaggio o meno, non si può dare nulla per scontato, abbi pazienza.
Ti dirò, non credo in effetti che questo sia il difetto principale della fiction, ma su questa vignetta mi ero fatto anch'io i miei trenta secondi di grasse risate.
Ieri è uscito questo articolo in cui l'agente dell'attore risponde alle polemiche con una verve di sorprendente puerilità:
"La
Commento puramente scherzoso ovviamente, certo che in effetti un De André che risolve gialli aiutato da Nino Frassica sarebbe un contenuto più adatto al contenitore. :)
COMMENTO ALTERNATIVO:
Il commissario De André è un giovane funzionario della questura di Genova negli anni '60, sulle tracce della sua nemesi personale: il baffuto boss marsigliese George Brassens. In questa missione De André è portato spesso a scontrarsi con i "gendarmi", al punto che
Grazie, avevo notato ma essendo un post di qualche anno fa avevo il dubbio che le regole fossero cambiate. Ruber, se per caso possiedi i dvd della serie puoi trovare fotogrammi migliori dei miei?
La casa dove abita l'ispettore Coliandro (Morelli) è un appartamento al primo piano rialzato in via Donatello 1 a Bologna, riconoscibile dal ballatoio d'ingresso che presenta la ringhiera e il tubo del gas dipinti di giallo (per trovare la casa sono partito con l'identificare dall'alto il parcheggio
A proposito di contenuti "extra", la vecchia VHS Elleu Multimedia del 1997 oltre ad essere integrale aveva un libretto allegato, con curiosità sul film e intervista dell'epoca a Proietti (nella quale già si discuteva del possibile sequel, poi effettivamente realizzato qualche anno dopo).
Non mi è dispiaciuto, ma ammetto che ho aggiunto mezzo pallino in più solo per premiare il coraggio di esplorare un genere insolito.
Il sequel non l'ho visto nemmeno io e non credo di farlo presto, sono dubbioso che possa reggere. Fa molto bene Mainetti, che abbiamo tutti citato come termine di
Il volto "solare" delle location di "Tenebre":
Segnalo (soprattutto a Markus e a Mauro, che mi risultano interessati al luogo) questo spot coevo (1982) del "Piaggio Sì" (qui definito il "ciclomotore solare") interamente girato fra il laghetto dell'Eur e il
Secondo il soggetto originale (oltre alle parodie di Charlie Chan, Miss Marple, Hercule Poirot, Nick Charles e Sam Spade) nel film avrebbe dovuto esserci anche Sherlock Holmes, che avrebbe avuto il compito (forse per pudore degli autori) di risolvere il caso laddove gli altri colleghi fallivano.
Il Gobbo ebbe a commentare:
Anch'io non ho potuto fare a meno di notare che il finale fosse frettoloso, ma non so nulla di questo finale alternativo, qualcuno può dirci di più al riguardo?
La villa di Henri-Desiré Landru (Danner) è davvero (solo per gli esterni, inquadrati più volte) l'autentica villa degli orrori dove Landru conduceva le sue vittime (e si sbarazzava dei cadaveri bruciandoli nella stufa[/i]) ed è in Rue de l'Église 30 a Gambais (Yvelines, Francia):
La villa
Nel mio commento ho messo il protagonista a confronto con l'ispettore Callaghan di Eastwood, oggi mi rendo conto meglio del perché mi è venuto spontaneo farlo:
la strana coppia formata dal retrocesso ispettore Leonetti e l'agente ausiliaria Dumas anticipa quella formata da Eastwood e Tyne Daly
Certo, ma chi aborriva i polizieschi non credo andasse a vedere nemmeno i mondo-movies. Chi aveva il costume di "andare al cinema" certe facce ritornanti le doveva aver presente.
Ecco, questo direi che taglia la testa al toro quanto a credibilità.
Insomma... ti dico solo che si cita pure la battuta di Samuel L. Jackson in Pulp Fiction: "Secondo te lui sembra una puttana? E allora perché hai cercato di fotterlo?"
Come risulta in location verificate, Paolo e Silvana prima di essere aggrediti dai sanbabilini sono indecisi se entrare al cinema Arlecchino; dove (come si vede nei fotogrammi) danno Il braccio violento della legge n. 2:
Tuttavia la scena esatta in cui decidono di non entrare avviene davanti alla
Nella scena in cui il collega di Callaghan lo salva dall'aggressione di un gruppo di individui che aveva scambiato l'ispettore per un guardone, Gonzales afferma -Ora ho capito perché la chiamano "Harry la carogna":
il soprannome scelto dai traduttori per il doppiaggio italiano annulla
Ciao Nipo, intanto complimenti per i tuoi interventi, ma veramente a me sembra che solo in Profondo rosso si possa parlare davvero di "inganno dell'occhio": ho rivisto diecimila volte L'uccello dalle piume di cristallo e mi pare che nell'aggressione iniziale con Sam chiuso fra le due
hahaha... immagino... ho mollato giusto a meno tre puntate, quasi quasi mi hai invogliato a terminare. Però sono un po' stufo di questo realismo magico dominante, non lo tollero fuori da Twin Peaks (e a volte manco lì). Tutto esasperatamente sovraccarico (l'alcolismo come licantropia, il capitalismo
Concordo. Pensandoci me ne vengono in mente ancora altre: in Pat Garrett dei bambini giocano facendo una specie di altalena col cappio e correndo intorno al patibolo allestito per l'esecuzione di Billy the kid; quando questo evade col fucile caricato a monetine, gli stessi bambini si fiondano a
Non so se è stato già rilevato (probabilmente sì) ma mi pare che in tutti i film di Sam Peckinpah i bambini appaiano candidamente cattivi per vocazione, che mostrarli giocare cinicamente con la violenza degli adulti sia anzi un vero e proprio marchio di fabbrica del regista:
Cane di paglia si apre
L'incalzante brano di musica classica che suona dal giradischi nell'ultima scena all'attico di Manuel Fantoni, preludio alla resa dei conti finale con Nadia (Giorgi), il suocero (Brega) e la fidanzata (Manfredi), è il terzo movimento ("Presto") de L'Estate dal concerto
1976: L'assassinio di un allibratore cinese (The killing of a chinese bookie)
1983: V Mai dire mai (Never Say Never Again)
1973: Agente 007 - Vivi e lascia morire (Live and let die)
1969: Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà (On her majesty's secret service)
1965: Poirot e il caso Amanda (The Alphabet murders)
1964: La donna di paglia (Woman of Straw)
1966: Detective's story (Harper)
2016: Vinyl (serie tv) (Vinyl)
1990: Il grande inganno (The Two Jakes)
1962: Cronaca familiare