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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La prima cosa che colpisce, nel film di Scola, è la particolare struttura narrativa. Si parte dal finale della storia, in pratica (Mastroianni che tiene per il collo Giannini davanti alla polizia che gli chiede come si sono svolti i fatti) e si ricostruisce la vicenda attraverso flashback (non necessariamente ordinati in ordine cronologico) durante i quali i protagonisti càpita che abbandonino la scena per parlare in macchina e rivolgersi direttamente allo spettatore. Per raccontare quindi quella che in fondo è una semplice storia di corna (con la Vitti a destreggiarsi tra i suoi due amanti), Scola confonde le carte in tavola e punta a stupire con gli espedienti di cui sopra. Perché...Leggi tutto poi, per il resto, non è che il film riesca a convincere appieno: Mastroianni e Giannini sono ottimi attori ma (soprattutto nel primo caso) non danno un apporto fondamentale, Monica Vitti è invece quasi sempre malinconica o imbronciata, sull'orlo del pianto, mostrando come il suo registro prediletto preveda inevitabilmente le lacrime. E’ quella che crea litigi e incomprensioni per la sua volubilità ma poi non sembra mai godere appieno della propria posizione privilegiata. L'ambiente in cui si muovono i tre personaggi chiave è una Roma ben descritta anche nei suoi aspetti meno edificanti (la spiaggia degradata dalle immondizie) e popolari (la festa dell'Unità, le manifestazioni di piazza…) e offre un bello sfondo “verista”. Una sceneggiatura che però non punta se non marginalmente a far sorridere, trasforma il film in un melodramma un po' verboso meno divertente di quanto si legga in giro. Molte note di colore.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Gugly 8/01/08 22:53 - 1184 commenti

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Narrazione di un "triangolo" popolare narrato con la particolare tecnica narrativa che Scola affinerà in C'eravamo tanto amati; le splendide musiche di Trovajoli fanno da contrappunto a scenari che definire degradanti (e, ahimè, attuali) è poco. Mastroianni si imbruttisce con divertimento, fino al commovente finale, Giannini è perfetto nella parte del giovane idealista assolutizzante, la Vitti è, pur oggetto del desiderio irresistibilmente tenera e buffa, come la sorella (Marisa Merlini).

Galbo 15/02/08 06:00 - 12372 commenti

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Bel film di Ettore Scola che si avvale di Age & Scarpelli per una sceneggiatura (ben scritta) che mescola efficacemente la struttura narrativa del melodramma (storia d'amore con tre personaggi) inserendolo in contesto e tradizione popolare (nel film si fa ad esempio largo uso delle "canzonette" che connotano l'ambiente socialmente degradato che da da cornice alla storia). Il film si segnala anche per l'ottima intepretazione del terzetto di attori, nel quale spicca il talento comico di Monica Vitti.

Saldipuma 24/02/09 22:19 - 5 commenti

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Esilarante tragicommedia che racconta in chiave ironica un triangolo amoroso di proletari; il muratore Oreste, interpretato magistralmente da Marcello Mastroianni, s'innamora perdutamente della fioraia Adelaide. Quest'ultima dopo l'inizio della relazione con Oreste s'innamora del pizzaiolo fiorentino Nello. Situazioni tragicomiche memorabili: la giostra che gira su un cumulo di spazzatura alla Festa dell'Unità, la melodrammatica scenata di gelosia di Oresta in pizzeria sotto lo sguardo incuriosito di quattro anziane turiste straniere. Finale grottesco.

Stefania 1/02/10 03:03 - 1599 commenti

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Altisonanti dichiarazioni d'amore e goffe tenerezze sugli sfondi squallidi di spiagge-discarica, cantieri edili, mercati generali e Case del Popolo. E' importante la voce dei protagonisti di questo proletario menage à trois: parlano con un lessico da fotoromanzo mescolato a velleitari tentativi di autoanalisi o, peggio, di lettura in chiave socio-politica del banale fattaccio di corna. Ma sono sempre troppo uguali a se stessi, questi personaggi, e Scola ci va giù un po' pesante: forse voleva renderli simpatici, di fatto li rende ridicoli.
MEMORABILE: La sorella di Adelaide che vuole "sistemarla". La seduta di Adelaide con lo psicologo della mutua.

Vanadio 28/04/10 22:42 - 105 commenti

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Simpatica commedia di Ettore Scola, che con un titolo alla Wertmüller porta in scena un'idea dei validi Age e Scarpelli ambientata nella Roma proletaria (nel senso del PCI). Interessante l'idea di spiegare la vicenda alla cinepresa (ovvero il giudice). Mastroianni è un rozzo muratore credibile, ma in fondo sembra lo stesso un lazzarone; bello e bravo il giovane Giannini; monica Vitti, reduce dalla tediosa incomunicabilità antoniana, si prende in giro molto seriamente. Inquietante il macellaio.
MEMORABILE: Mastroianni che si confida al collega, che quasi non sa chi è; la Vitti che continua a entrare in ospedale con l'infermiere Luciano Bonanni.

Renato 12/06/10 11:26 - 1648 commenti

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Anche se la struttura del racconto è abbastanza originale (molto meno l'argomento), il film sbanda ripetutamente nella seconda metà; si sa che il grottesco è un genere da prendere con le molle, e qui visti i risultati ne abbiamo una ulteriore dimostrazione. Qualche sorriso lo si fa anche, ma le scene assurde -tipo quella nella roulotte degli zingari- sono davvero troppe; ed anche l'espediente del moscone che ronza intorno a Mastroianni è francamente inutile. C'è solo da dire che la Vitti è bravissima come (quasi) sempre.

Giùan 9/03/12 12:48 - 4528 commenti

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Personal cult distensivo: mi mette allegria zen il solo pensare ad una qualsiasi delle sue memorabili sequenze. Come accadrà anni più tardi con C'eravamo tanto amati, Scola rielabora un film di Risi (Straziami) accellerandone e ulcerandone l'epica popolare grazie all'ulteriore lavoro di cesello di Age/Scarpelli. Legato ad un periodo irripetibile del cinema italiano, i fotogrammi trasudano sincerità d'ispirazione e volontà di dialogare in maniera "adulta" con lo spettatore. Se Vitti e Giannini avevano e avrebbero fatto meglio, Marcello è in trance di grazia comica.
MEMORABILE: La prostituta Merlini fa la paternale alla sorella Vitti mentre l'accompagna sul posto di lavoro; Marcello folle maledice Agnelli e la Fiat tra le auto.

Neapolis 2/06/12 00:04 - 183 commenti

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Certo i personaggi più che ridicoli appaiono patetici come d'altra parte tutta la sceneggiatura, che non regge. Nelle intenzioni avrebbe dovuto essere un film comico, credo, ma il risultato è disastroso nel senso che viene da piangere, più che altro. Mastroianni ha già dato tutto nei film precedenti, Giannini darà in seguito mentre la Vitti più che interpretare sempre se stessa all'infinito altro sembra non poter fare.

Pinhead80 25/07/12 12:14 - 4715 commenti

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Nonostante il soggetto non sia originale (perché alla fine di amore e di corna si parla), Scola prova a mostrare l'argomento attraverso una prospettiva differente e per fare questo utilizza lo stratagemma del flashback con gli attori che spesso parlano in forma diretta con la macchina da presa. Il risultato alterna momenti decisamente esilaranti ad altri invece poco riusciti. Inoltre l'uso forse eccessivo della musica in alcune scene spesso disturba la comprensibilità di alcuni dialoghi.
MEMORABILE: "Ucci ucci sento odore di puttanucci".

Lupoprezzo 27/07/12 19:20 - 635 commenti

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Come da titolo, il regista si concentra sulle dirompenti gelosie che attanagliano i tre protagonisti della vicenda, complici di un triangolo amoroso con risvolto tragico. Lo stile un po' burlesco, popolare, appare oggi un tantino datato, così come noiosetti sono i dialoghi. Le interpretazioni, visti gli interpreti, sono di gran classe: convincente Giannini, magistrale Mastroianni (pieno di tic e disperazione), mentre Monica Vitti, in un ruolo (un po' menoso a dire il vero) da pseudo-vittima lagnosa e piagnucolosa, ci sguazza. Strappa più di una risata.

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Piero68 2/08/12 09:06 - 2955 commenti

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Più che una storia di corna è la classica storia della ragazza insicura che cerca continuamente conferme e uomini che la amino. Al di là comunque di ogni analisi picologica, resta comunque un gran bel film che può contare sul meglio del cinema italiano degli anni 70. Age e Scarpelli (sceneggiatura), Scola, Mastroianni, Giannini, Vitti. Bella la ricostruzione di quel clima di povertà che si respira dall'inizio alla fine del film. Ma anche l'idea di far parlare gli attori in macchina e i continui flash-back sono funzionali.

Roger 13/01/13 22:26 - 143 commenti

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Scola ironizza sul romanticismo dell'amore folle calandolo in un contesto popolare, fatto di personaggi strampalati, culturalmente ed economicamente emarginati. Geniale e straniante la trovata di far parlare i personaggi in macchina con i dialoghi che rimandano alle testimonianze del conseguente processo. Continue battute esilaranti e attori in stato di grazia completano un gioiello della commedia italiana, che nel finale, come spesso accade, lascia intravvedere il vero dramma.
MEMORABILE: Il moscone come ben poco romantico cupido della storia d'amore.

Homesick 4/08/13 17:27 - 5737 commenti

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Ménage à trois sottoproletario sulla cui sceneggiatura - in fin dei conti povera e ripetitiva – prevale l’originale struttura diegetica, costruita da Scola con un montaggio a flashback, sguardi in macchina, spunti fumettistici e grotteschi e con l’alternanza dei vari umori della commedia (rosa e nera, dolce, amara e tragica). I tre protagonisti sono sciolti, esuberanti e spiritosi, in sintonia con l’anima di un film che trasmigrerà in opere successive come C’eravamo tanto amati e Brutti sporchi e cattivi.
MEMORABILE: Il ronzio della mosca che annuncia l’arrivo di Mastroianni; l’ambulanza a tutto gas e i ricoveri della Vitti.

Graf 8/09/13 00:16 - 708 commenti

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Ettore Scola ci svela come i militanti e gli attivisti del PCI non fossero più quelli di una volta ma si stessero omologando alla cultura di massa dominante e alla libertà di costumi da questa propugnata. Adelaide, Oreste e Nello parlano come nei fumetti, agiscono come in un fotoromanzo, si “danno da fare” come succede nella finzione dei film e stanno dando addio alla lotta di classe. Nessuna previsione fu più azzeccata. Il film rischia spesso la caricatura involontaria. L'operazione metalinguistica tentata da Scola è stata realizzata da Risi con ben altra finezza nel 1968 con il film "Straziami ma di baci saziami".

Schramm 25/04/15 12:13 - 3490 commenti

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L'amore festa dell'unità finita prima di iniziare. L'amore tra le rovine. L’immondezzaio epitalamio al tornasole di tutte le relazioni. Sotto le macerie dell'amore o Amore sotto le macerie? Amore maceria di ripartenza per rovinare daccapo tutto? Il triangolo no, a meno che non sia delle Bermuda? Una Vitti nel pieno della fioritura, un crepuscolare e incandescente Mastroianni, un ericrobertsiano Giannini sguazzano nella biolca dei sentimenti e della carne (da macello), affatto incastonati in un processo a porte aperte che stilla atipica forza tutt’oggi, cavalcato da uno Scola mai così di polso.

Vitgar 25/08/15 13:25 - 586 commenti

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Ulteriore esempio di commedia italiana abbastanza frequente negli anni '70, con connota,zioni "sentimental-socio-politiche". Non un granché il film si regge grazie alle interpretazioni di alto livello del "triangolo" Mastroianni, Vitti, Giannini. Alterna momenti gradevolmente comici a momenti umanamente drammatici.
MEMORABILE: Il sogno di Oreste (Mastroianni) con i capelli tirati.

John trent 20/02/16 20:29 - 326 commenti

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Illustre esempio di commedia dolce-amara dall'atmosfera sottoproletaria che Scola riproporrà ancor più ferocemente in Brutti, sporchi e cattivi. Titolone a effetto che scimmiotta i giornali dell’epoca che ponevano l’accento sui drammi passionali, si avvale di un trio di attori in stato di grazia: la Vitti, Mastroianni e Giannini. Sullo sfondo una Roma grigia, triste e sporca (perfino la spiaggia è una sorta di immondezzaio a cielo aperto), attraversata da tumulti popolari e lotte di classe. Finale tragicomico un po' amaro.
MEMORABILE: La pizza a forma di cuore; La scenata in pizzeria; Il tentativo di ménage a trois; L'ambulanza che porta la Vitti in ospedale.

Deepred89 19/06/16 18:48 - 3701 commenti

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Un classico ménage à trois che, nelle mani di uno Scola al top dell'ispirazione, si trasforma in un gioiello di ritmo e ironia, in grado di giocare con brillantezza sui suoi molteplici piani narrativi e di sfruttare al meglio un trio di protagonisti assolutamente in palla. Fotografia, regia e musiche di altissimo livello, perfetto coronamento di un film quasi impeccabile che mostra qualche leggera crepa giusto nell'ultimissima parte (con uno scioglimento forse non all'altezza), ma senza inficiare sul risultato finale.

Nancy 9/10/16 21:01 - 774 commenti

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Film unico nel suo genere, per quanto possa trattare di un "banale" triangolo amoroso. Intanto i tre coinvolti nel triangolo sono Mastroianni, la Vitti e Giannini, che danno vita a un turbinio di eventi che portano, con un incedere mai affannato, al dramma annunciato a inizio film. I personaggi di Mastroianni e della Vitti rimangono nel cuore per la loro sporca e schietta semplicità di popolani, in un melodramma (perché di questo si tratta) a tinte comico-grottesche dall'anima, come sempre Scola vuole, squisitamente italiana. Bello.

Caesars 10/01/17 23:25 - 3773 commenti

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Commedia scritta dai "soliti" Age e Scarpelli, che Scola mette in scena con buona mano. Certo non si tratta di una delle sue pellicole migliori, ma la storia (non molto originale in realtà) è ben scritta ed è ben rappresentata dal cast attoriale, alternando momenti divertenti ad altri drammatici. E' una Roma molto "popolare" quella che viene rappresentata e pare non esserci nessuna possibilità di felicità per chi ne fa parte. Avercene di film così, al giorno d'oggi...
MEMORABILE: I ricoveri della Vitti.

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Saintgifts 23/08/17 11:42 - 4098 commenti

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Rapporti sentimentali e di amicizia che non tengono conto del noto detto che con due galli in un pollaio (anche se qui la gallina è una sola) le cose non possono funzionare. Il tutto calato in ambiente operaio, cifra stilistica determinante per il film. Nei panni dei protagonisti si calano bene i tre attori, con le certezze di Mastroianni e della Vitti e con la scoperta di un Giannini dalle qualità che saranno sfruttate ampiamente nel futuro. Strutturato in un flashback che dà modo ai protagonisti di esprimere in macchina il loro pensiero.

Pessoa 25/09/17 12:37 - 2476 commenti

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Commedia amara di Scola che ironizza al vetriolo sui cambiamenti del costume contrapponendoli al sentimento unico ed eterno dell'amore, rivisitato con molte sfumature. I mezzi toni sono ben sottolineati dall'attenta sceneggiatura che trova momenti molto brillanti, soprattutto quando pigia sul pedale della comicità, dando modo ai tre straordinari protagonisti di regalare tratti di grande cinema. Qualche pausa e un ritmo non sempre elevato dovuto a situazioni a volte ripetitive. Belle anche se poco incisive le parentesi sociali. Molto godibile!
MEMORABILE: La cena a casa del macellaio; La "resa dei conti" in pizzeria.

Ryo 18/11/18 22:17 - 2169 commenti

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Salto di qualità di Ettore Scola, che con questa pellicola realizza il suo miglior lavoro sino a quel momento. Il trio Mastroianni/Vitti/Giannini è eccellente e dimostra un’alchimia eccezionale. La storia verte su un bizzarro triangolo amoroso che va a creare situazioni surreali e dalle conseguenze esilaranti. Malinconico e accompagnato da una colonna sonora azzeccata.
MEMORABILE: L'incontro finale, mentre la coppia si dirige al matrimonio.

Paulaster 28/08/19 10:09 - 4375 commenti

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Fiorista si innamora di due uomini nello stesso momento. Il caso giudiziario diventa voce narrante del fatto criminoso (indovinata come scelta) nel degrado monnezzaro di Roma. Amore (con i mosconi al posto delle farfalle) e rivalità con ampie venature comiche: la sceneggiatura si sbizzarrisce in tante scene da ricordare, tra cui la lotta politica che lascia il posto al benessere. Mastroianni oscura Giannini come presenza e la Vitti è la solita certezza, in questi ruoli; inutile la parentesi della terza relazione. Buone musiche di Trovajoli.
MEMORABILE: Gli occhiali come inserto; La Sacra Ruota; “Ucci ucci sento odor di puttanucci”; La foto con l’ossobuco; L’incantesimo della zingara.

Noodles 8/02/20 22:09 - 2196 commenti

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Commedia amarissima che penetra a fondo nel tema della gelosia in amore spingendola sino alle conseguenze più estreme. Ma alla fine ci arriviamo dopo un'ora e mezza piacevolissima, da classica commedia all'italiana, con delle buone situazioni comiche, anche se il dramma del titolo aleggia per tutta la pellicola accresciuto anche da vari particolari, come la spiaggia piena di rifiuti. Non è il capolavoro di Ettore Scola, ma comunque un'ennesima conferma della sua grande vena registica.

Jandileida 24/05/20 17:13 - 1558 commenti

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Forse non il miglior Scola di sempre, ma di sicuro un bel modo per cominciare il suo decennio d'oro. Il tema del triello amoroso non è di per sé molto originale, come non lo era per quei tempi la patina politica, ma siccome la classe non è acqua, il regista romano gioca sul metafilmico, ci fa parlare con i personaggi, centra qualche momento molto divertente, sguazza nel sottoproletariato e dirige con mano sicura un "poco igenico" Mastroianni, una Vitti che va sul sicuro e un Giannini ancora un po' acerbo. Qua e là forse un po' ripetitivo ma piacevole.
MEMORABILE: "...puoi fare tutto di me, chiedimi tutto!" "Domenica vota comunista".

Gabrius79 5/06/20 18:19 - 1420 commenti

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Ettore Scola ha messo in piedi un film che con gli anni è diventato un cult, soprattutto con un'abile direzione degli attori: Mastroianni e Vitti impareggiabili, Giannini una piacevole sorpresa (pur con un brutto doppiaggio in toscano). La sceneggiatura non è niente male, ma alla fine il film alterna bei momenti ad altri meno riusciti e ripetitivi. Curiosa l'idea di far "dialogare" gli attori con gli spettatori della pellicola.

Bubobubo 17/01/21 16:38 - 1847 commenti

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Lo scarto fra la tecnica di narrazione (surreale e intrigante, à la Wertmüller) e la sostanza della narrazione stessa (un ménage à trois tutto sommato modesto) è avvertibile sin dalla prima visione; ma l'eccellente ricostruzione scenografica (di grande impatto le sequenze iniziali alla Festa dell'Unità) e un terzetto di attori protagonisti fenomenali (sugli scudi, come sempre, l'istrionica Vitti) garantiscono una certa coesione interna. Un peccato solo che alcuni personaggi secondari rimangano sullo sfondo: il macellaio Amleto (Cortés) sembra un figlio degenere di Petri e Ferreri!
MEMORABILE: Alla Festa dell'Unità.

B. Legnani 30/06/21 21:27 - 5519 commenti

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Delusione cocente, enorme. Tolta la parte in cui i tre filano d'accordo, il film non va, sbanda, crolla rovinosamente. Parte con una prolissità immotivata, con una lentezza fastidiosa nel mettere le carte in tavola. Si risolleva con la nascita amicale e il suo epilogo (che restano le cose più ovvie, ma pure le migliori del film), ma poi si infila in una sequela di cose brutte, bruttissime, in modo davvero inspiegabile. Terribile la parte con gli zingari e sbalorditivo l'epilogo sanguinoso con i due che, in viaggio di nozze, passano dai Mercati Generali! La cosa migliore è il titolo.
MEMORABILE: Lo psicologo della Mutua che dice alla Vitti che, amando lei due uomini, è sotto la media (unica risata dell'intera visione).

Enzus79 9/12/21 22:23 - 2864 commenti

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Commedia all'italiana di discreto stampo che ha come soggetto la gelosia e in sé anche una sorta di analisi del proletariato e del suo essere. Non convince appieno, perché da un punto in poi diventa un po' ripetitivo facendo scemare il coinvolgimento. Monica Vitti, superlativa, primeggia su Mastroianni (premiato a Cannes) e Giannini. Discreta la colonna sonora.

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Daniela 13/09/22 23:35 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Andando a ritroso e facendo parlare i protagonisti, la ricostruzione di un femminicidio simile ai tanti che ancora funestrano le nostre cronache. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Scola con Age e Scalpelli, punta sul contrasto grottesco tra i proclami romantici e lo squallore del contesto in cui si svolge questo triangolo proletario. Allora la scelta si rivelò azzeccata dal punto di vista commerciale ma il film è invecchiato malissimo e suscita ora più irritazione che divertimento e anche Mastroianni e Vitti offrono prestazioni caricaturali non all'altezza della loro fama.

Bullseye2 12/04/23 00:38 - 393 commenti

I gusti di Bullseye2

(Foto)Romanzo popolare (con quattro anni di anticipo) di rara cattiveria e spirito tanto ultra-politicamente scorretto (purtroppo oggi improponibile) quanto tristemente crudo e reale: Scola taglia "l'amore" con il suo bisturi affilatissimo per rivelarne la pochezza, l'assurdità e l'innato senso di tragicomico. Cast delle grandissime occasioni con il plus di una Marisa Merlini dall'ineguagliabile comicità per un film che regala a piene mani numerosissime perle vere e proprie per riflettere sulla vacuità dei sentimenti e sul loro effetto devastante sui corpi e sulle menti.

Rambo90 26/01/24 02:59 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Commedia di Scola senza veri guizzi ma comunque accattivante, sia per come è strutturata la narrazione e sia per il turbinio di tira e molla in cui la Vitti getta i due coprotagonisti. Nel trio a spiccare per bravura è qui Mastroianni, perché Giannini è un po' in ombra mentre alla Vitti tocca un personaggio troppo schizofrenico. Varie battute vanno a segno, soprattutto nella seconda parte e la regia garantisce un ritmo adeguato. Buono.
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  • Homevideo Undying • 28/03/09 23:55
    Risorse umane - 7574 interventi
    Anche le commedie più sofisticate trovano la via del digitale.
    01 Distribution lo annuncia in vendita (in DVD) a partire dal 20 maggio.
  • Musiche Gugly • 27/04/10 21:58
    Portaborse - 4711 interventi
    Una delle mie colonne sonore preferite, non so quanto recuperabili allo stato attuale (a meno che non si vogliano seguire le tracce di qualche animale)

    ecco la lista dei brani:


    Armando Trovajoli - Dramma Della Gelosia (Tutti I Particolari In Cronaca) Colonna Sonora Originale Del Film


    Dramma Della Gelosia (Titoli)
    Se Tu Mi Lasceresti (Instrumental)
    Adelaide
    Dramma Della Gelosia (#2)
    Per Motivi Di Gelosia
    Vedo Un'Ombra Sul Tuo Volto
    Paglia Nei Capelli
    Tema Di Oreste
    Dramma Della Gelosia (#3)
    Adelaide E Nello
    Se Tu Mi Lasceresti
    Sei Mesi Di Felicità
    Vedo Un'Ombra Sul Tuo Volto(Instrumental)
    Incontro Alla Balera
    Dramma Della Gelosia (#4)
    Incontro Alla Balera (#2) 4:50
    Finale
    Ultima modifica: 27/04/10 22:05 da Gugly
  • Musiche Roger • 14/01/13 20:14
    Fotocopista - 2923 interventi
    Il tema conduttore di Armando Trovaioli

    http://www.youtube.com/watch?v=IRRlPgNfm_c
    Ultima modifica: 12/11/13 18:51 da Roger
  • Curiosità Zender • 15/04/13 15:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il divertente flano del film:

  • Musiche Lucius • 19/09/13 15:09
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 19/09/13 15:31 da Zender
  • Discussione Samuel1979 • 1/10/15 19:46
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    Mi sono accorto vedendo il film che in esso vi partecipa anche l'attore Manuel Zarzo, che (guarda caso), aveva lavorato precedentemente sempre con Scola in "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?". Quì l'attore viene doppiato in romanesco
  • Discussione Zender • 18/12/17 17:23
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Mitico Herbie, allora sabato hai solo fatto finta di non sapere dov'era la location famosa... Eri già pronto alla zampata!
    Ultima modifica: 18/12/17 17:23 da Zender
  • Discussione Herbie • 18/12/17 19:55
    Disoccupato - 1988 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mitico Herbie, allora sabato hai solo fatto finta di non sapere dov'era la location famosa... Eri già pronto alla zampata!

    ahaha ti giuro che mi sono messo a cercarla a Madrid la domenica mattina alle 6 quando ho letto da qualche parte che il film era co-prodotto con la Spagna. Nel luogo dove ero i mezzi a disposizione come sai sono all'avanguardia :) :)