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Tutti i commenti e le recensioni di Malignant

TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/09/21 DAL BENEMERITO RAMBO90
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Rambo90 10/09/21 17:55 - 8026 commenti

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Una ragazza è tormentata da una sorta di amico immaginario che comincia a far fuori dottori e dottoresse legate a un passato sconosciuto. Wan torna all'horror con una storia accattivante, che all'inizio non si capisce che piega può prendere intrigando molto, per poi sfociare in direzioni prevedibili ma con stile e con momenti splatter davvero riusciti e scatenati. La Wallis offre una performance controllata, non esaltante ma corretta, seguendo un copione che conta più di chi lo mette in scena. Regia buona, ritmo in crescendo.

Herrkinski 11/09/21 03:06 - 8760 commenti

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Horror che cerca di disorientare lo spettatore con diversi cambi di rotta; parte con le tipiche suggestioni da ghost-story del cinema di Wan, si trasforma ben presto in uno slasher soprannaturale con un killer misterioso e infine innesca uno dei twist più vecchi del mondo, andando a recuperare un tema classico del genere. Da quel momento si scade però nella baracconata, tra i discorsi del mostro che scatenano il ridicolo involontario e esplosioni splatter tutte in CGI; non servivano due ore per questa minestra riscaldata che a tratti fa cascare le braccia, rasentando il trash.

Tomastich 12/09/21 17:23 - 1261 commenti

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Che idea! No, non il pezzo dei vetero-progster New Trolls, ma quella che James Wan (assieme ad Akele Cooper ed Ingrid Bisu) s'è fatto venire per questo suo ritorno all'horror - finalmente - scollegato da alla saga del Conjuring Universe. Sì, si parla di un'dea e di un concept, ma purtroppo quello che nelle mani di un David Cronenberg o di un Clive Barker d'annata poteva trasformarsi nell'ennesima freccia impazzita di body horror, con Wan su di giri diventa il solito videogame (vedi la sparatoria nella stazione di polizia e la chiusura...). Occasione mancata.

Bubobubo 13/09/21 12:12 - 1847 commenti

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Madison (Wallis) ha due problemini comuni a molte protagoniste dell'horror contemporaneo: è tormentata dalla voce di una presenza chiamata Gabriel (nomen omen) che non solo ha il vizietto dell'omicidio cruento, ma anche la capacità di farvi partecipare Madison come spettatrice... Per quanto l'operazione sia una spadellata di luoghi di genere più o meno comuni, lo script di Akela Cooper non è privo di passaggi piuttosto interessanti. Il problema è, semmai, la regia bombastica di Wan, che sottrae terreno all'immaginario psicosomatico a beneficio di una perpetua spettacolarizzazione.
MEMORABILE: L'omicidio di Florence Weaver (McKenzie).

Nick franc 18/09/21 02:25 - 549 commenti

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James Wan dirige con mano sicura un divertente horror in cui cita di tutto di più (Argento, Dante, Cronenberg, Romero). Siamo quindi di fronte a un solido prodotto di serie B (anche se ad alto budget) da guardare per puro e semplice intrattenimento (in questo senso l'ultima mezz'ora è veramente spassosa).  Per contro sono da segnalare una sceneggiatura debole e confusa, dialoghi un po' assurdi e un cast non proprio ispirato. Buon livello di splatter e tanti effetti speciali, anche se l'eccesso di digitale mortifica un po' il risultato.
MEMORABILE: La sequenza nella cella e quella successiva nella stazione di polizia.

Lupus73 19/09/21 16:56 - 1610 commenti

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Inizialmente non si capisce bene dove voglia andare a parere questo nuovo incubo di Wan, e nella prima parte si respira una certa aria di stanca e di déjà vu dell'uomo nero. Poi il colpo di scena che va a pescare direttamente da quel cinema incentrato sul lato oscuro e cose simili (viene in mente la scena dell'occhio nel cervello ne La metà oscura) con una certa estetica alla The ring (la vhs con l'intervista nella clinica e il gusto per le movenze aracnidee, i capelli), a cui la regia efficace e professionale dà un po' di nuovo smalto (con alcune scene realmente inquietanti).
MEMORABILE: La scena inquietante nella vhs in cui viene ripresa la schiena della ragazza.

Leandrino 20/09/21 00:10 - 531 commenti

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Incredibile dispendio di mezzi e denaro per questo nuovo ridicolo horror di James Wan: effetti speciali, fotografia scintillante, mirabolanti coreografie. Il tutto per una storiella raffazzonata su un parto sbagliato, amici immaginari e... meglio non dire altro. Quasi due ore caratterizzate da sbadigli e occhi sgranati, incredulità e brividi lungo la schiena da sensazioni "sbagliate"; ottimo gusto anche nel commento musicale, a metà tra industrial anni '90 e un pezzo dei Pixies. Ma la scelta è giusta: si abbina al poco senso di tutto il film. Da evitare.
MEMORABILE: Ogni volta che parte il tema abbinato al grido della protagonista; La sequenza action con gli omicidi plurimi.

Daniela 26/09/21 19:37 - 13295 commenti

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Donna pluri-traumatizzata che vive in una casa come quella di Norman Bates è perseguitata dall'amico immaginario della sua infanzia, un tizio con i superpoteri...  L'abilità di Wan nel mettere in scena i suoi incubi è difficilmente contestabile ed infatti anche qui non mancano le sequenze visivamente impattanti, innestate però su una trama pasticciata e in fondo prevedibile, nonostante i vari tentativi di depistaggio, con personaggi mal definiti (la protagonista smemoranda) oppure ridicoli (i poliziotti), a conferma dei limiti del regista. Cast poco brillante, epilogo assurdo. 

Hackett 16/11/21 10:17 - 1871 commenti

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L'attesa del ritorno di Wan alla regia, dopo un periodo come produttore di pellicole di dubbio valore, lascia l'amaro in bocca già dopo poco. Nonostante una partenza che faceva sperare in una volontà di approcciarsi al thrilling, ben presto la trama appare prevedibile e improbabile, sorretta da personaggi mal disegnati e una regia troppo presa dal voler stupire a tutti i costi. Alcune intuizioni meritano almeno una visione. Peccato.

Fedeerra 30/11/21 08:00 - 769 commenti

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James Wan si fa improvvisamente memorialista, evocatore di atmosfere passate, capace di far contorcere nell’involucro del mainstream la maestosità del buon vecchio cinema genere. "Malignant" mette in scena l’empowerment femmineo, non ha il coraggio di abbattere tutte le regole pre imposte ma si porta a spasso lo stereotipo con prepotenza e sense of wonder. Annabelle Wallis è un’ardita fusione tra un’iniqua virago e una tormentata apparizione. Plauso per la soundtrack, le scenografie e gli effetti speciali.

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Jdelarge 30/12/21 12:49 - 1000 commenti

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Incredibile commistione di horror e azione in un film senz'anima, fatto prevalentemente di effetti digitali di scarsa fattura e "arricchito", qualora ce ne fosse bisogno, da musiche fastidiosamente invasive. La recitazione lascia a desiderare e dal punto di vista della sceneggiatura si raggiungono i cliché più ridicoli che si possano immaginare per un film del genere.

Schramm 13/01/22 15:10 - 4046 commenti

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Quanto talento al vento. Ce lo siam giocato, Wan: chi ci deathsentenziò è oggi ridotto ad apprendista spiegone, maratoneta dal passo più lungo d'ogni arto mancante, henenlotterizzato alla N tra omofagia intrauterina e miglior nemico immaginario. Esito? Un bengodi di toyview in narrativo ostaggio di un ridicolorama che fa sentire trollati, cui il cast stesso fatica ad aderire. Altro che soggezione, è dura non spernacchiare questa blockbusterizzazione del b-movie con un n.2 alle porte, si spera blindate. Torna all'action-drama, James. O almeno a Sawcrate. Dopo tale strazio, ce lo devi.
MEMORABILE: La doppia Emily dalla soffitta con Where is my mind a dargli di tacco e di punta: fuoco a volontà di risate, "maddai!" e musica labiale.

Pumpkh75 3/02/22 14:47 - 1901 commenti

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La buona novella è che Wan, liberandosi finalmente di vestaglia e pantofole e uscendo dal comfort del Conjuring Universe, ha recuperato un po' di sfrontatezza. Quella meno buona è che agli illuminati propositi non corrispondono pari risultati: se il pandemonio all’inizio è anche gradevole (slasher, home invasion, soprannaturale e crime... non ci facciamo mancare nulla), dopo un twist così fanfarone da sconfinare nella genialità tutto si smarrisce nel tricche tracche e bombe a mano e in una esagerata e rumorosa spettacolarizzazione. La Wallis straborda. Effervescente innaturale.

Teddy 6/06/22 04:43 - 1127 commenti

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Nasce da un abuso e risorge da un trauma. È il nuovo baubau del cinema horror mainstream, un paradigma dark-pulp che onora fin da subito l’etica del genere. La regia di James Wan si divide tra lo sfarzo della CGI e la semplicità  dell’artigianato, proponendo un’intrattenimento ad hoc e un incalzante quadro narrativo che, per una volta, cerca soluzioni insolite e straordinariamente sopra le righe. Elettrizzante soundtrack firmata da Joseph Bishara.

Enzus79 6/11/22 23:05 - 3287 commenti

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Una donna ha visioni riguardanti omicidi e ciò la porta a scoprire lati bui del suo passato. Sarebbe un buon horror se la prima parte fosse meno contorta. Nella seconda, invece, l'interesse decolla portando fino a un colpo di scena tutto sommato accettabile. Suspense e tensione dosate bene. Regia efficace di Wan, con momenti che rasentano il cult (si veda lo sterminio nella cella).

Kinodrop 16/07/23 19:29 - 3426 commenti

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Dopo un inizio quasi accettabile, con la presenza di una figura tenebrosa e capelluta che si manifesta attraverso turbolenze elettriche e parla "per bocca" di frequenze radio, si palesa l'inconsistenza di una trama messa giù per giustificare effetti speciali mediocri che va avanti a forza di spiegoni, riepiloghi e anticipazioni che tolgono quel minimo di suspense e rendono tutto più che prevedibile, finale "aperto" compreso. Si alternano maldestramente action e psicodrammi metafisico-familiari affidati peraltro a un cast che nulla può contro un plot che si spera la pianti lì.

Puppigallo 14/12/23 12:26 - 5501 commenti

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La Metà oscura (qui all'ennesima potenza) insegna. E questo non colloca la pellicola nello spazio dedicato ai rari prodotti originali. È girata sì con un certo mestiere, ma solo qua e là fa respirare un po' di tensione, naturalmente quando sta per entrare in azione... Detto ciò, a parte i vecchi video esplicativi della reale (si fa per dire) situazione e un paio di scene visivamente impattanti, grazie soprattutto al non nuovo utilizzo della disarticolazione, il resto lascia poche tracce nella memoria. Si può comunque vedere, ma come film kleenex, guarda e getta.
MEMORABILE: In "compagnia" nel letto; "È il momento di estirpare il cancro"; In cella (non stuzzicare il... che dorme).

Giùan 7/10/23 10:05 - 4955 commenti

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Tumorale, cerebrale ma non troppo o forse appunto d'avanzo almeno a tratti, il cinema di James Wan conferma anche qui le proprie dinamiche rimasticazioni dei classici stilemi orrorifici con le annesse e connesse escrescenze ridondanti quando non futili. Il segreto resta un interesse (s)costante e bradisismico che ammali(gn)a e turlupina al contempo, ovvero dove De Palma e Cronenberg si davano la mano e parlavano assieme dell'ultimo slasher nuovo buono fatto apposta. Terribile la parte investigativa, disturbante davvero il "siamesismo" Gabriel/Madison con trucchi che rendono inquieti.

Diamond 30/11/23 10:55 - 722 commenti

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Omaggio di Wan al cinema anni 80 del grande Henenlotter, questo ritorno all'horror (classico ma anche moderno, citazionista il giusto) rappresenta un altro colpo riuscito per il regista neozelandese. La sceneggiatura magari perde qualche colpo strada facendo, ma il primo twist è scontato ma efficace (la caduta dalla soffitta), il secondo quasi sorprendente (il doppio) considerando il target. Di fatto Wan gira un B-movie ma riesce a spacciarlo per un film mainstream. Regia e fotografia di buon livello, adeguato il cast.
MEMORABILE: "Where is my mind" (scelta non casuale visto il tema); La caduta dalla soffitta.

Luluke 17/12/23 07:21 - 839 commenti

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Wan sembra abbia l'intento di girare un film double face, come la storia che racconta. Prima parte quasi gotica, stilisticamente impeccabile e seconda che vira sul registro del film d'azione, trasformando tensione e angoscia dello spettatore in adrenalina da pop corn. Peccato che questo accada quando inizia a svelarsi l'elemento narrativo più interessante del film, che avrebbe meritato un trattamento alla Cronenberg piuttosto che sulla falsariga dei Marvel. Finale poi quasi ridicolo, per quanto interessante era stato l'incipit.

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Jena 18/07/24 19:12 - 1683 commenti

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Si passa da intuizioni quasi geniali (il gemello tumore che esce dal cranio) a trashate che lasciano esterrefatti (l'assalto ai limiti del demenziale alla stazione di polizia tra John Wick e Terminator, del tutto fuori contesto). Citazionismo da leccarsi le labbra con lampi argentiani (la costruzione del pugnale, gli sfondi rosso sangue) ma ovviamente anche Cronenberg, Doppia personalità e perfino il cult di Henenlotter. Brividini in svariate occasioni ma durata monstre e attori trascurabili. Film con tanti difetti ma Wan rimane uno dei pochissimi che crea horror al giorno d'oggi.
MEMORABILE: L'accoppamento del marito; La trasformazione di Madison nel carcere; La scoperta del tumore sulla schiena di Madison ragazza; La faccia di Gabriel.

Minitina80 18/01/25 17:05 - 3216 commenti

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Gli vanno riconosciute alcune buone intuizioni che trovano compimento nell’ultimo segmento e rimandano all’universo horror più classico, da cui Wan pesca senza esagerare. Con un pizzico di coraggio poteva essere qualcosa di leggermente diverso, ma si nota la scelta di dare all’azione uno spazio ampio che gli fa perdere in spessore. L’idea del “gemello”, per quanto non nuovissima, è sfruttata abbastanza bene e riesce a regalare momenti di puro godimento visivo. Certo, in mano a Cronenberg avremmo parlato di qualcosa di diverso, ma girare un horror minimamente convincente non è facile.

Buiomega71 14/03/25 01:27 - 3117 commenti

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Wan sa ricreare perfettamente le sue atmosfere cupe e ansiogene (tutta la parte dell'ombra in casa, le riprese dall'alto, la luce e l'oscurità, il bellissimo flashback d'infanzia con la torta e il coltello), non disdegna lo splatter (facce devastate, braccia spezzate con fuoriuscita dell'osso) e il colpo di scena yuzniano/gordoniano del "tumore" è assai disturbante. Ma poi perde la trebisonda, ci infila parentesi WIP, Leroux e Raimi, pacchianate in CG da cinecomics, combattimenti alla Matrix, mostri simil hooperiani, chincaglieria action e le inside iniziali vanno a farsi friggere.
MEMORABILE: La battuta su Slot appena la poliziotta vede l'identikit; Il marito con il collo spezzato; La testa sbattuta contro il muro (come tutto ebbe inizio).
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  • Homevideo Fedeerra • 4/12/21 08:08
    Fotocopista - 15 interventi
    Uscito in dvd/bluray per WARNER BROS.
  • Discussione Buiomega71 • 14/03/25 10:16
    Consigliere - 27250 interventi
    Wan sa ricreare perfettamente le sue atmosfere cupe e ansiogene, derivate da Insidious e Conjuring (tutta la parte iniziale dell'ombra nella casa gotica fulciana, le virtuosisitiche riprese dall'alto, la luce e l'oscurità, il bellissimo flashback d'infanzia con la torta e il coltello. le violenze domestiche con la testa sbattuta contro il muro e come tutto ebbe inizio), non disdegna lo splatter (facce devastate, braccia spezzate con fuoriuscita dell'osso, feroci pugnalate) e il colpo di scena yuzniano/gordoniano del "tumore" parassita è assai disturbante e riporta ai fasti dell'horror ottantiano più viscerale.

    Un'atmosfera che riecheggia le cose migliori che Wan ha fatto in passato (lo schermo tv, con effetto neve, di Saw, la presenza in casa che corre veloce come il bambino grottesco di Insidious, il deposito decrepito delle carrozze e delle diligenze che prendono il posto degli amati e inquietanti pupazzi) con una tecnica della messa in scena impeccabile (ma che Wan sia , nel bene e nel male, un gran regista non c'erano dubbi), fino alle visioni delittuose in stile Laura Mars e il telefono giocattolo di Poltergeist 2.

    Il problema e che, poi, Wan perde la trebisonda e lascia da parte il suo lato oscuro per le cafonate alla Aquaman (non per nulla il look della "creatura" è una via di mezzo tra il mostro hooperiano e la capigliatura lungocrinita alla Jason Maoma) di infilandoci dentro parentesi WIP alla Rob Zombie, Leroux e Raimi, Fuest, pacchianate in CG da cinecomics,  combattimenti alla Matrix (tutta l'imbarazzante parte del massacro alla stazione di polizia che nemmeno il secondo Maniac Cop), tra mosse di kung fu e altre tamarrate. Fino ad un banale e scontato finale ospedaliero, e così le insidie iniziali vanno irreversibilmente a farsi friggere.

    Inaccettabile, poi, il sangue in CG che sprizza ovunque (essì che alcuni effetti prostetici di Rocky Calderon sono davvero gustosi, come l'esportazione del gemello parassita), un pò come la piega da baracconata che prende il film.

    Strascichi d'umorismo (le parti con i poliziotti) evitabili, anche se la battuta della poliziotta su Slotappena vede l'identikit del mostro, è cinefilmente simpatica.

    Ma , ahimè, tolto qualche momento, la perizia tecnica e  suggestioni a intermittenza, il talento narrativo di Wan comincia a mostrare la corda, per un film più convenzionale di quanto si creda, e tra i più deboli nella filmografia dell'autore di Dead silence.

    In alcune interviste Wan dice di essersi ispirato al cinema di Dario Argento, visti i risultati, molto probabilmente, a quello del Fantasma dell' opera

    Ultima modifica: 14/03/25 15:00 da Buiomega71