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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Primo film importante per Dustin Hoffman, che con questa bella e misurata performance sfiorò l’Oscar (vinto invece da Mike Nichols per la miglior regia). Un soggetto elementare, con colpi di scena abbastanza prevedibili ma che sceneggiatura e regia sanno ben valorizzare. Nasce così un film piuttosto banale ma realizzato con la giusta dose di ruffianeria per piacere un po' a tutti, reso indimenticabile soprattutto dalle tre (più una) canzoni di Simon & Garfunkel, che si inseriscono nella narrazione abbastanza curiosamente: “The Sound of Silence” in apertura e chiusura (e una volta durante il sogno in piscina), “Scarborough Fair” cantata per ben quattro volte a distanza di un minuto l’una...Leggi tutto dall’altra (le prime due volte per intero!), “Mrs. Robinson” in tre o quattro variazioni strumentali - e non - nel finale. La prima parte è la meno scontata, inventa un bel rapporto tra Hoffman e la Bancroft (amore/sesso freddo, distaccato, separato dal l'evidente differenza di età tra i due) e funziona abbastanza come commedia, con qualche scena notevole. La seconda è quella in cui subentrano i meccanismi classici della storia d'amore, dei “promessi sposi” all'americana. Kathryn Ross succede alla Bancroft ed è solo grazie alla professionale regia di Nichols e all’innegabile bravura di Hoffmann se il film non scade nel patetico (anche se la Bancroft e “il padre” Murray Hamilton hanno ancora un paio di ottimi momenti). Dalla commedia si passa al melodramma moderno, con un finale in chiesa riuscito e a suo modo divertente. THE GRADUATE è un film meno sofisticato di quanto voglia apparire, ma recitato molto bene e nobilitato da quei tre gran capolavori musicali firmati Paul Simon.

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B. Legnani 15/02/07 00:24 - 5605 commenti

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Un buon film, senz'altro, la cui fama è però superiore, stringi stringi, al vero valore. Molto discutibile il finale melodrammatico (con immagine che richiama quella parimenti conclusiva di Les amants, di Malle), che però non toglie nulla al divertimento procurato. Eccezionale la Bancroft (doppiata dalla Miserocchi), deliziosa Katharine Ross, giustamente celebri e celebrate le canzoni eseguite da Simon e (dalla voce celestiale di) Garfunkel.

Caesars 22/02/07 11:42 - 3866 commenti

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È uno di quei film che, quasi magicamente, trovano un'alchimia tra i vari elementi che li rendono praticamente immortali; il merito va diviso equamente tra i buoni interpreti, una colonna sonora particolarmente azzeccata, una storia (pur tra alti e bassi) gradevole e una regia molto accorta. Sicuramente non è un capolavoro, ma anche visto a quarant'anni dalla sua uscita rimane estremamente godibile. Eccezionale l'ingresso in scena di Dustin Hoffman con tuta da sommozzatore. Da vedere.

Galbo 20/12/07 16:09 - 12514 commenti

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Film molto efficace ed innovativo per l'epoca, è godibile specialmente se collocato nel contesto in cui venne realizzato e nel quale portò indubbiamente una ventata di novità, a partire dalla storia pesantemente marcata dallo scandalo (per il periodo) della relazione tra un giovane ed una donna matura. Grazie ad una buona sceneggiatura, il film si rivela ancora oggi molto godibile: gran parte del merito va al carisma dei due intepreti principali (specialmente la Bancroft). Ottima la colonna sonora dei grandi Simon & Garfunkel.

Cotola 1/01/08 19:24 - 9274 commenti

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Discreto film, la cui fama è però spropositata rispetto al suo vero valore, nonostante presenti ottimi ingredienti: la storia, infatti, scorre via gradevole e senza intoppi, la regia di Nichols è già sicura ed equilibrata, gli interpreti sono molto bravi, specie Hoffman e la Bancroft, e la colonna sonora di Simon e Garfunkel è stupenda. Tuttavia manca qualcosa perché questa pellicola possa assurgere al rango di capolavoro. Inoltre i quarant'anni di distanza dalla sua uscita cominciano a farsi sentire.

Deepred89 25/01/08 15:40 - 3784 commenti

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Decisamente un buon film. La storia in sè non è un granché; la buona regia, le ottime interpretazioni dei tre protagonisti e la straordinaria colonna sonora di Simon e Garfunkel lo rendono comunque un film da non perdere. Finale molto bello e giustamente famoso. Da vedere.

Matalo! 25/08/08 19:50 - 1378 commenti

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Essenzialmente un film di attori divini e, a latere, un film generazionale la cui portata è però sopravvalutata. Anche se il riscatto individuale e il malessere verso l'ambiente ipocrita coglie, seppur in chiave mainstream, lo stato di una generazione che però non può scegliere questo film per riconoscersi. Una commedia di classe con riferimenti al suo tempo; lanciò l'antidivismo e la bravura inossidabile di Hoffmann circondato da una strepitosa Bancroft nel ruolo proteiforme della proverbiale mrs. Robinson, matura annoiata in cerca di evasione.
MEMORABILE: Il tuffo in muta da sub di Hoffmann che si lascia colare a picco.

Capannelle 6/08/09 15:14 - 4481 commenti

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Con stile asciutto e forte ironia, senza farsi prendere da troppi sentimentalismi, Nichols piazza due o tre colpi alla mentalità perbenista dell'America e lancia il giovanissimo Hoffman, oltre che esaltare il disincanto della Bancroft. Alcune sequenze rimaste nella memoria e una colonna sonora indovinata anche se molto, molto ruffiana. Forse sopravvalutato ma offre alcune battute e situazioni grottesche finemente disegnate. Nel cast anche il bravo caratterista Norman Fell nei panni dell'affittacamere che non sopporta Benjamin.
MEMORABILE: "Non mi devi dire qualcosa?" "Vorrei esprimerle la mia gratitudine, Mrs. Robinson" "Il numero della camera, sciocco".

Ciavazzaro 13/03/09 17:07 - 4765 commenti

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Una sorta di antesignano di Proposta indecente, con un giovane Dustin Hoffman che viene concupito e desiderato dalla cinquantenne Anne Brancroft (ma lui si innamorerà della figlia...). La sceneggiatura è ben curata, gli attori ottimi, la regia di Nichols pure. Un piccolo gioiellino.

Saintgifts 19/05/09 17:47 - 4098 commenti

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L'aspetto che più mi ha colpito nella storia di questo film, è come la figlia di Mrs Robinson riesca a passare sopra al fatto, non indifferente, che il ragazzo che lei ama e con il quale alla fine decide di stare, sia stato a letto la madre (di lei). E questo riesce anche agli innumerevoli spettatori: tutti tifano per Ben. La cattiva è lei, Mrs Robinson. Maschilismo? Sarà in virtù di come il film è stato girato e alla bravura di Hoffman che si fa amare da tutti. Per il resto il film ha fatto epoca. Dirò anch'io, naturalmente, ottime le canzoni.

Pigro 2/07/09 10:23 - 9891 commenti

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Neolaureato svogliato prima si fa la madre e poi la figlia. Film al contempo banale e complesso. Banale perché racconta soliti intrecci amorosi (peraltro con incongruenze anagrafiche: Hoffmann 30enne, quasi coetaneo di Bancroft, non è credibile come 21enne). Complesso perché lancia esche (senza approfondirle) su temi come lo scontro generazionale e il senso di disagio giovanile. Splendide le canzoni di Simon & Garfunkel, bravissimi gli attori, eccellente la regia con alcune soluzioni da ovazione. Prima parte ottima, ma la seconda è in calando.

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Giacomovie 21/08/09 16:28 - 1404 commenti

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Oltre ad aver saputo anticipare le tematiche del ’68, il film ha il merito di riuscire ancora a conquistare lo spettatore con toni leggeri e raffinati, inquadrature che puntano sull'estetica dei colori e una trama che nella realtà di oggi può avere più riscontri di quanto si possa credere (bel finale escluso). Il quasi debuttante Hoffman mostra già la stoffa del grande attore e Mike Nichols sa sedurre con le immagini e uno stile che riprenderà nel più recente Closer. Perfetto l'uso della colonna sonora con canzoni divenute evergreen. ***1/2

Cangaceiro 15/10/10 13:18 - 982 commenti

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Ai tempi dev'esser stato un film molto innovativo, vuoi per le varie chicche registiche vuoi per un paio di ingredienti oggi divenuti indispensabili per un certo tipo di cinema: le lunghe scene di raccordo accompagnate solo dalle musiche e la folle corsa verso il matrimonio che non s'ha da fare. L'intramontabile OST è un vero greatest hits di Simon & Garfunkel e unita alla mitica Duetto, ad un Hoffman che è già fieramente Dustin Hoffman rende grande la pellicola oscurando alcuni passaggi frivoli o addirittura superficiali. Perfetta pure la Bancroft.
MEMORABILE: "Ti dico solo una parola: plastica. Il futuro del mondo è nella plastica. Ricordatelo bene".

Il Dandi 22/07/10 19:52 - 1917 commenti

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Bisogna sforzarsi (parecchio) di contestualizzare, zoomando nel particolare (California, anno 1967) e indietreggiando alla superficie generale (in fondo siamo nell'ambito del mainstream e non dell'underground), per arrivare faticosamente a concludere che sì, lo status di culto di cui gode questa pellicola si può capire, ma la sua fama è senza dubbio superiore ai suoi meriti reali. Tolte le suggestioni sixties (spesso superficiali e furbette, a mio avviso) resta una buona commedia, ma non un capolavoro.
MEMORABILE: Sono solo... sono un po' preoccupato per il mio avvenire!

R.f.e. 14/10/10 11:56 - 816 commenti

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Con questo sopravalutatissimo film mi accade più o meno lo stesso che mi succede con Hollywood Party: non capisco cosa diavolo ci troverete! Ma v'intriga una storia del genere? La Bancroft è una babbiona nemmeno particolarmente attraente: vivessi anche cent'anni non capirò mai come Hoffman - qui curiosamente doppiato da Luigi La Monica - potesse inizialmente preferirla alla graziosissima e giovane Katharine Ross. Fastidiosi e velleitari, taluni temi caratteristici del '68, oggi decisamente fuori moda. Per fortuna, i tempi sono cambiati...

Mdmaster 3/12/10 09:28 - 802 commenti

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Gradevole commedia romantica anni sessanta, piuttosto efficace nella prima parte dove la giustapposizione tra la nuova generazione e la vecchia (esemplificata dalla plastica, consigliata come futuro del protagonista) è ideale sottofondo alla insipida storia di sesso e silenzi tra Ben e Mrs Robinson. La seconda parte invece comincia a perdere colpi e perfino la famosa soundtrack diventa piuttosto ripetitiva. Hoffmann comunque riesce a tenere su tutto, anche senza più la Bancroft a supportarlo, fino al finale solo apparentemente positivo.
MEMORABILE: Il vestito della madre di Ben quando lui annuncia di volersi sposare; "Sono preoccupato per il mio futuro... lo voglio diverso..."

Ford 4/12/10 09:32 - 583 commenti

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Una trama da fotoromanzo e una sceneggiatura accattivante ma sbrigativa sono sorretti dalla strepitosa regia di Nichols, che ha sempre qualche trovata a nobilitare le scene, per non parlare dell'attitudine videoclippara lievemente psichedelica (bellissima la scena dopo la prima notte con Mrs Robinson). Dustin Hoffman è bravo ma fisicamente poco credibile nei panni di un ventenne. Finale azzeccato.

Stefania 26/02/11 01:18 - 1599 commenti

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Film che parla di gente che chiama la propria stupidità anticonformismo, divertenti da guardare, ma come pesci colorati in un vaso. Ben non sa cosa farà da grande, mamma Robinson vuol far la libertina ma è una donnetta rancorosa, la Robinson figlia è uno zerbino, si lascia obbligare al matrimonio; con Ben ha parlato tre volte e con certezza sa solo che ha fatto sesso con sua madre e che, dopo tre secondi, risprofonda in "The sounds of silence"! Però, tutti e tre hanno infranto le regole!
MEMORABILE: Il look sixties e l'imbarazzo di Ben al primo appuntamento in hotel, con la trovata della cabina telefonica.

Mickes2 2/03/11 11:03 - 1672 commenti

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Un film che mette in risalto la fragilità di una parte della società americana. Grande regia di Nichols e straordinaria colonna sonora con le canzoni di Simon & Garfunkel. Due ottimi interpreti come Dustin Hoffman e Anne Bancroft non fanno altro che aumentare lo spessore della pellicola. Bellissimo.

Piero68 27/06/12 11:17 - 2967 commenti

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Nell'America ancora bigotta e conservatrice dell'epoca, in un periodo immediatamente precedente al boom della cosiddetta controcultura, il film fece non poco scandalo. E Il laureato è appunto uno di quei film che passano alla storia più che per la cifra artistica per il contesto generale. Nonostante ci sia un grande lavoro di regia (Oscar meritato), c'è purtroppo anche una sceneggiatura piatta e con troppi passaggi noiosi. Scelto male il cast - Bancroft e Hoffman poco credibili per le loro rispetive parti date le età - con un finale ruffiano e telefonato.
MEMORABILE: Le bellissime canzoni di Simon & Garfunkel; I 4 minuti centrali dove passano immagini di vita di Ben con "The sound of silence" come commento musicale.

Nancy 29/07/12 17:13 - 778 commenti

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Tre parole per descrivere questo film: piscina, Simon & Garfunkel, autoreggente. Questo film è l'esempio lampante che anche una storia non eccezionale, quasi "qualsiasi", senza finali a sorpresa né altro, se trattata con cura, con una regia accorta (e in alcuni casi veramente brillante), dei buoni attori (un investimento stra-fruttato quello su Hoffman) e una colonna sonora tra le più belle che chi scrive ricordi, possa diventare un cult di generazioni di spettatori, per quanto non un capolavoro. Un film che si basa sull'onesta semplicità. Premiata.
MEMORABILE: La scena della piscina e "The Sound of Silence".

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Cloack 77 20/08/12 16:53 - 547 commenti

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Tutto è storia della cinematografia: la scena iniziale dell'ingresso "in società", il tuffo del sub, la ricerca in Alfa Romeo di Elaine, l'urlo disperato in chiesa del finale e poi... la signora Robinson. Ogni scena con Anne Bancroft ambisce e ottiene l'immortalità: non solo la seduzione del giovane Hoffman, ma come dimenticare il bacio col fumo trattenuto o il concedersi alla sconfitta, spalle al muro come una condannata pronta al martirio.

Maik271 28/01/13 23:06 - 436 commenti

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Le musiche di Simon & Garfunkel sarebbero già sufficienti; se poi si uniscono una buona regia, una buona trama e ottimi interpreti il successo è assicurato. Dustin Hoffman fa le prove de Il maratoneta nella corsa finale e di Rain man nell'interpretazione quasi stralunata della prima parte del film, Katharine Ross emerge per bellezza ed è fantastica l'Alfa Romeo Duetto che accompagna il laureato fin quasi alla meta. Bello.

Homesick 2/02/13 17:11 - 5737 commenti

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L’abulia e la noia esistenziale dopo il conseguimento del diploma induce il giovane Benjamin a specializzarsi in educazione sessuale, prima facendosi le ossa con una donna matura e poi sposandone la figlia… Cavalcando commedia e dramma e riservando un salto finale nel grottesco, la regia di Nichols si concentra su dettagli, inquadrature e sequenze iconiche e valorizza la recitazione sobria ma decisa del quasi esordiente Hoffman. Fascinosa e arida la Bancroft, dolce e volubile la Ross. La storica colonna sonora di Simon & Garfunkel ormai identifica da sé il film.
MEMORABILE: La seduzione messa in atto dalla Bancroft; la soggettiva in muta da sub; gli incontri nell’hotel di lusso; “Scarborough Fair”.

Almicione 12/02/13 00:32 - 764 commenti

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Un buon esordio quello di Hoffman, affiancato da una lodevole Bancroft in una morbosa relazione adultera. Lo spettatore tende a condividere l'angoscia, i turbamenti, le incertezze di un protagonista tormentato dai suoi pensieri sull'immoralità della relazione, oltre che da un futuro reso ansioso da genitori invadenti. L'intreccio risulta avvincente, tuttavia la regia, sebbene mostri qualche spunto interessante, si rivela fastidiosa e inesperta. La poco probabile storia termina con un finale esageratamente banale: peccato.
MEMORABILE: La scena dell'immersione di Ben in piscina.

Modo 22/04/13 23:01 - 974 commenti

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Rivisto dopo anni, il film non mi ha entusiasmato come la prima volta, anzi lo ridimensionerei. Lo trovo un po' asciutto e la regia mi lascia qualche dubbio. Gli spunti ci sono, i contenuti anche e la prova degli attori non è male. Ma è come sfogliare un fumetto (o forse meglio un fotoromanzo). Non c'è una continuità omogenea delle immagini... si va un po' a strattoni, anche se alcuni scene sono ancora di forte impatto. Magnifca la colonna sonora.

Jax 16/09/13 10:02 - 5 commenti

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Memorabile film del 1967 che con il coevo Gangster story e il meno volte citato La calda notte dell'ispettore Tibbs diede il via alla New Hollywood. Attori anti-divi, ricerca nel montaggio, insoliti movimenti di macchina, tematiche fino ad allora ritenute spinose (o scabrose): Il Laureato è tutto questo, e fa un ottimo uso del rapporto immagini-musica. Un peana della ribellione (oltre a essere una riflessione sull'alienazione) giovanile.
MEMORABILE: Il sogno di Ben e la deriva in piscina; La soggettiva di Ben vestito da sub; L'incontro con il padre nella stanza affittata a Berkeleley; Il finale.

Daniela 23/12/13 08:26 - 12916 commenti

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Fosse durato 2 minuti in meno, sarebbe stato ugualmente memorabile: per averci fatto conoscere un attore trentenne dall'aspetto insignificante e dai modi goffi, per i graffi satirici all'american life, il fascino aggressivo e disperato di Bancroft, quel grido in Chiesa, la colonna sonora imprescindibile... Ma sono proprio quei due minuti finali che ne fanno un film notevole: il "lieto fine" liberatorio è solo momentaneo, e negli sguardi smarriti dei due giovani c'è l'incertezza nel futuro, i dubbi di una generazione al guado. Il '68 è alle porte. Non un capolavoro, ma un film segna-tempo.
MEMORABILE: Vestito da sub, Ben si dirige verso la piscina; La signora Robinson, seduta sul letto, si infila le calze

Paulaster 17/09/14 11:08 - 4626 commenti

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Seppur nelle tematiche più leggere delle relazioni amorose, si intravedono venti di ribellione giovanili e l'addio a vecchie concezioni familiari. Prima parte vivace nelle punzecchiature tra un'esperta Bancroft e l'ipocondriaco Hoffman e anche la regia dà il suo meglio. Spostando l'attenzione sulla figlia la trama si arzigogola, si avvita su se stessa, pecca di punti di riferimento e si fa confusa. Conclusione un po' tirata per i capelli degna di una commediola. Musiche di Simon ideali per il periodo, adatte anche come riempitivo.

Fauno 26/11/14 11:23 - 2225 commenti

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Lodissime per questo film, che resta un sogno a occhi aperti in qualsiasi epoca lo si veda (e lo si rivedrebbe anche 20 volte!). Una ribellione sobria, non violenta ma efficacissima contro le combine matrimoniali delle famiglie benestanti, fatte allo scopo di coprire con ipocrisia tutto il marcio del loro vecchiume. Qui però nessuno si fa odiare, viste le melodie di Simon & Garfunkel e l'ambiente californiano molto ottimista e lungimirante. Ma la Ross è la stella delle stelle: ogni volta che la vedo in questo film resto stralunato come un ebete...
MEMORABILE: Il primo bacio della Ross subito fuori dal night; La sua escandescenza nello studentato; La carpiata di Hoffman sul materassino e cambio sulla Bancroft.

Zender 20/12/14 17:54 - 317 commenti

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Al di là di una colonna sonora fuoriserie di cui s'è detto tutto, il film colpisce per la recitazione particolare, personale di Hoffman e per la sottile, gelida, programmatica perfidia di una Bancroft perfetta per il ruolo (contrapposta all'ingenua dolcezza della Ross). La regia non comune di un Nichols che rende bene l'atmosfera tesa che si respira a più riprese e un ottimo lavoro di rifinitura nei dialoghi ci accompagnano piacevolmente alla conclusione di una storia non originale, a tratti poco credibile ma da seguire con estrema gradevolezza.
MEMORABILE: Di fronte a "Sound of silence", "Scarborough fair" e "Mrs. Robinson" diventa difficile trovare qualcosa di altrettanto memorabile.

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Schramm 1/03/15 18:10 - 3660 commenti

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Chi resta Bambino sa che crescere è un calappio e che il mondo adulto coi suoi doveri mascherati da lusinghe è imbalsamante, e che ogni iniziazione a esso è un baratro. Lo sa bene il già eccelso Hoffman-Benjamin e non ci sta, preferisce l’aldiqua dove nulla è deciso e formato. Parimenti lo sa bene Nichols, che gli fa sparigliare leggi cimiteriali e valori mummificanti lungo una pellicola formalmente accidentata, ardimentosa nel suo pur beneducato sperimentalismo che rilancia un rigore narrativo impeccabile e un’idea di cinema tutt’altro che ingenua, fragile e raminga.

Giulyfab 8/05/15 23:27 - 32 commenti

I gusti di Giulyfab

Mi è sembrato ben poca cosa: ho l'impressione che sia stato sopravvalutato e fin troppo "pompato", ma alla fine quello che resta è una sensazione di gran negatività generale, sia relativamente ai personaggi principali, sia dell'ipocrita e falsamente perbenista società americana. Si salvano solo la colonna sonora e la... Duetto! Dustin Hoffman quasi indisponente nella sua indolenza. Terribile il doppiaggio della Duetto Spider!
MEMORABILE: La scena finale, forse l'unica con una vera energia.

Alex75 19/05/15 09:27 - 903 commenti

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Temi pesanti (conflitti generazionali, l’ipocrisia e il perbenismo della società americana, una relazione morbosa, l’incertezza del futuro) raccontati con una leggerezza mai superficiale in un film i cui punti di forza sono il compassato e quasi esordiente Hoffman e l’acida e al tempo stesso seduttiva Bancroft. Ma a far volare l’immaginazione sono soprattutto le corse in Duetto e le canzoni di Simon & Garfunkel a commento di attimi di vita di Ben Braddock.
MEMORABILE: Le calze di Anne Bancroft; L'immersione in piscina in tenuta da sub; Ben quasi dimentica di dare il numero di stanza a Mrs. Robinson; Il finale.

Parsifal68 8/09/15 08:27 - 607 commenti

I gusti di Parsifal68

In una filmoteca ideale non può mancare certamente questo film che, per numerosi motivi, è divenuto manifesto di un'intera epoca. Scandalizzò e non poco, per le tematiche che oggi potrebbero far sorridere (un giovane neo-laureato che viene sedotto da una donna sposata ma che poi si innamora della bella figlia di lei). La regia di Nichols è molto attenta a sottolineare con giochi di luce e primi piani i momenti topici della pellicola; le memorabili musiche di Simon & Garfunkel fanno il resto. Cult imperdibile.
MEMORABILE: Il primo incontro in albergo tra Benjamin e la Sig.ra Robinson; La fuga nella scena finale.

Lythops 19/11/15 12:58 - 1019 commenti

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È un film da vedere tenendo sempre presente l'epoca in cui fu girato: allora la storia era una di quelle che era meglio non raccontare perché andava a scuotere il benpensantismo dilagante americano e non solo. Visto oggi appare sicuramente datato, con un finale troppo melodrammatico, o "cinematografico" a seconda di come la si vuole vedere. Hoffman grande attore, trama (oggi) banalotta. Da guardare solo per prenderne atto e perché è un film che ha fatto storia. Simon & Garfunkel con la sola colonna musicale ci fecero i miliardi.

Lou 20/11/15 00:09 - 1128 commenti

I gusti di Lou

A quasi cinquant'anni dalla sua uscita, "Il laureato" riesce ancora a farsi apprezzare, grazie alla memorabile espressività recitativa di Hoffman e della Bancroft, ad alcune indimenticabili scene cult e, naturalmente, alla musica di Simon & Garfunkel. Un vintage di qualità che si guarda con tenerezza e divertimento, che ovviamente non fa più scandalo ma ancora intrattiene con leggerezza e offre uno sguardo curioso sulla società americana degli anni sessanta.

Dupea 20/09/16 19:48 - 28 commenti

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Tra le prime rappresentazioni della rottura tra cultura giovanile e generazione adulta senza scomodare la politica, questo film, invecchiato male come tutti i film di Nichols, ne è la quintessenza dello stile insopportabile: primi piani e dettagli claustrofobici, zoomate vertiginose, continue voci fuori campo. Al confronto gli split screen de Il caso Thomas Crown sono pura avanguardia. Si salvano la Duetto di Hoffman e la bellezza della Bancroft: un po' poco per rendere un film immortale.

Magi94 1/01/18 22:55 - 981 commenti

I gusti di Magi94

Amo letteralmente questo film. Nessun altro è capace di coniugare allo stesso modo poesia e prosa cinematografica, dalla prima inquadratura fino all'indimenticabile sequenza finale. La situazione descritta è quasi paradossale, eppure riflette alla perfezione lo smarrimento giovanile di chi si trova a dover decidere cosa fare della propria vita in un mondo dove tutti si aspettano che tu segua i binari tracciati. Sta tutto scritto nell'espressione finale di Elaine e Ben: gioia per essersi ribellati, dubbio e incertezza verso il futuro.
MEMORABILE: La recitazione superlativa di Hoffman in generale; La sequenza della piscina; Le musiche; Il finale.

Noodles 25/01/20 16:15 - 2435 commenti

I gusti di Noodles

Sicuramente uno dei film che meglio ha rappresentato il disagio giovanile di quel periodo e già questo lo rende straordinario. Ciò che lo impreziosisce è l'originale fotografia, basata principalmente sul gioco ombre-luci, la celeberrima colonna sonora e i dialoghi, nonché alcune scene che sono diventate di diritto leggenda del cinema. La storia è molto semplice, ma tutto ciò che le ruota attorno la fa sembrare un capolavoro. E lo è. Perfetto il cast. Storia, autentica storia.

Decimamusa 27/04/20 12:32 - 102 commenti

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Anzitutto la data, per apprezzarne la valenza profetica: 1967. Di lì a poco un anno decisivo, con il malessere giovanile sfociato in proteste epocali. Nichols confeziona un ottimo film, scommette su un attore sconosciuto, si avvale di una sceneggiatura ingegnosa e piena di ritmo. Nel mondo patinato dei ricchi borghesi si vive come in un acquario in cui nuotano il perbenismo, la vacuità, la degradazione. Il gesto supremo di rivolta sarà sbattere le mani su un vetro rompendo simbolicamente l’acquario, anche se il futuro è pieno di incognite.
MEMORABILE: Le mani sbattute sul vetro nella chiesa; L’espressione dei volti nella sequenza finale.

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Camibella 21/05/20 08:17 - 277 commenti

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Annoiato dalla bella vita e dai genitori opprimenti, un giovane appena laureatosi viene sedotto da una signora di mezza età ma finirà per innamorarsi della figlia. Film cult che sulle note splendide di Simon & Garfunkel descrive lo smarrimento e l'incertezza del futuro di un'intera generazione sullo sfondo della nascente rivoluzione studentesca. Dustin Hoffman, al debutto, è bravissimo nell'impersonare l'impacciato Benjamin e la Crawford è sublime nel ruolo di Mrs. Robinson. Nichols vincerà un meritato Oscar alla regia.
MEMORABILE: Il finale in chiesa e poi gli sguardi incerti sul bus dei due ragazzi.

Reeves 20/11/20 16:57 - 2560 commenti

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Trai tanti meriti di questa divertente commedia anche l'aver modificato per sempre l'importanza delle canzoni nei film non musicali (qui il disco fu venduto quasi più del film). E' una pellicola davvero epocale, nel senso che ci racconta come il sesso incominciasse a essere sdoganato nella percezione del pubblico. Rispetto a come Samperi trattava lo stesso argomento, c'è piu divertimento e meno morbosità. Lo si vede sempre con un gran piacere: tutti avremmo voluto laurearci così.

Anthonyvm 3/08/21 16:11 - 6068 commenti

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Pur non riuscendo del tutto a nascondere il peso degli anni, la dramedy satirica di Nichols conserva ancora nei propri dettagli la forza delle origini, si tratti della semplice istantanea di Hoffman dietro le gambe di quinta di Anne Bancroft, la surreale sequenza della piscina o le canzoni epocali. Dispiace che il personaggio della Ross non goda di sufficiente spazio per sbocciare, così che la seconda metà del film, a lei dedicata, risulta più debole della precedente. L'indimenticabile finale in chiesa (cui segue la geniale appendice sull'autobus) ce ne fa dimenticare. Regia superba.
MEMORABILE: Mrs. Robinson nuda davanti a Hoffman; In tuta da sub nella piscina; Nello strip club; In auto sotto la pioggia; La corsa forsennata verso la chiesa.

Greatmax 30/04/22 18:22 - 14 commenti

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Cult entrato nella storia del cinema, oltre che per la straordinaria qualità intrinseca, per il fatto di offrire in modo non banale vari piani di lettura: sociologico, psicologico, sentimentale. Un film "bandiera" di un'epoca. Dalla sceneggiatura, al regista, agli interpreti, alla colonna sonora, tutto è incredibilmente armonico e al massimo livello. Un film, comunque la si pensi, da vedere assolutamente.

Giùan 9/08/22 14:52 - 4755 commenti

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Canonico esempio di opera figlia del suo tempo, col corollario di "cicatrici" cinematografiche che ciò si porta dietro in termini di moda del pensiero e svilimento di una sostanza all'apparenza rivoluzionaria. Il film di Nichols in sintesi nasce già "furbetto" con la sua struttura da commedia classica a inserti "pruriginosi" (garantiti da una Bancroft che ancora testimonia la propria intelligenza d'attrice) e favolistici (l'imbambolamento di Hoffman e la "fuitina" con la Ross). Commento a latere ma in realtà parte integrante del discorso per la (quella sì non degradabile) soundtrack.
MEMORABILE: Le canzoni di Simon & Garfunkel.

Il ferrini 17/12/22 22:50 - 2501 commenti

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Lezione di cinema probabilmente in ogni ambito; dalla regia alla straordinaria conduzione degli attori. La Bancroft algida, quasi robotica, che contrasta con la timidezza e l'impaccio di un Hoffman inesperto e tentennante. Memorabile tutta la sequenza dell'albergo e poi il sesso suggerito e mai mostrato che rende la loro relazione ancora più indecifrabile. Un vero cult, che nonostante gli anni non ha perso assolutamente nulla in freschezza. Colonna sonora fra le più famose di sempre.

Enzus79 10/01/23 22:06 - 3039 commenti

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Cult. Forse un po' sopravvalutato, ma ce ne si accorge dopo molti anni e dopo più visioni. Tratto da un romanzo. Dustin Hoffman ottimo nel ruolo del giovane diplomato impacciato, che non sa ancora come comportarsi nel mondo dei "grandi". La Bancroft impeccabile. La regia di Mike Nichols (premiato con l'Oscar) è più che efficace. Accompagnamento musicale storico.

Pinhead80 14/08/24 14:54 - 5106 commenti

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Un ragazzo che ha appena terminato gli studi e non sa ancora cosa fare nella vita, viene sedotto dalla moglie del socio del padre. Le cose prenderanno una piega differente quando farà capolino nella sua vita la figlia della donna. Film manifesto dell'inquietudine della giovinezza che può contare su di una colonna sonora da urlo e sulla magistrale interpretazione della coppia Hoffman/Bancroft. Al rapporto freddo e privo di argomentazioni dei due si contrappone il desiderio di un amore da colpo di fulmine che però non può dare comunque nessuna garanzia futura. Un cult senza tempo.
MEMORABILE: La colonna sonora; Hoffman che porta la Ross a uno spettacolo per uomini per poi ricredersi vedendola scoppiare in lacrime.
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  • Musiche Lucius • 26/05/15 00:17
    Scrivano - 9078 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Ti segnalo, Lucius, e per conoscenza anche al Dandi, che è collezionista di beat italiano e magari ce l'ha anche, che esiste una cover di Scarbourough Fair da fuori di testa dei Califfi, dal titolo La fiera del perdono.

    Se Il Dandi ce l'ha lascio a lui l'onore di postarla, diversamente la prossima volta che vengo a Roma me lo porto dietro e lo postiamo assieme, anche perchè è difficile trovarlo a 5-10 euro in buono stato. E' un pezzo da collezionisti abbastanza con la maiuscola e parte dalle 40 euro in su. FAUNO.

    Addenda: e di The sound of silence, che però non ce l'ho, esiste una cover di Mike liddel e gli Atomi dal titolo La tua immagine.Anche quella non te la regalano!

    C'è anche questa versione, molto interessante.
    Sempre direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius:

    Ultima modifica: 23/01/17 08:21 da Lucius
  • Musiche Fauno • 26/05/15 11:39
    Contratto a progetto - 2749 interventi
    Dev'esser carina forte! FAUNO.
  • Musiche Fauno • 20/11/15 23:00
    Contratto a progetto - 2749 interventi
    Lythops nel commento ebbe a dire:

    Simon & Garfunkel con la sola colonna musicale ci fecero i miliardi.


    E mi sembra anche che se li siano meritati proprio tutti...raramente ho visto una colonna sonora ingranare col film più perfettamente di un orologio svizzero.De gustibus non disputandum est ma per me sono delle melodie straordinarie ed eterne, che rendono questo film eterno. FAUNO.
  • Musiche Zender • 21/11/15 09:07
    Capo scrivano - 48345 interventi
    Concordo in pieno con Fauno, ovviamente. Ciò non toglie che in effetti i miliardi se li sian fatti (anche se poi erano canzoni già composte da Simon e solo riadattate per il film, compresa Mrs. Robinson, in realtà originariamente dedicata a Eleanor Roosevelt).
  • Musiche Fauno • 16/01/16 18:24
    Contratto a progetto - 2749 interventi
    Alla fine, ecco la splendida cover dei Califfi, dalla collezione discografica di Fauno:

    Ultima modifica: 17/01/16 08:43 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 10/10/16 23:29
    Consigliere - 26557 interventi
    * Il regista Mike Nichols (il giovane produttore indipendente Lawrence Turman, che acquistò i diritti del libro firmato da Charles Webb, già nel 1964, affidò subito la regia a lui dopo aver apprezzato Chi ha paura di Virginia Woolf?), fu l'unico a credere davvero nel progetto ed ebbe a dire "Sarà un film diverso, destinato a restare"

    * Nichols contattò, per il ruolo di Mrs Robinson, prima Susan Hayward (che declinò), poi Jeanne Moreau (che rifiutò), quindi Doris Day che rimase addirittura offesa dalla proposta. Alla fine ripiegò su Anne Bancroft, molto apprezzata da Nichols in Anna dei miracoli, e risultò una scelta vincente (anche se, paradossalmente, aveva sei anni in meno di Dustin Hoffman, che nel film doveva avere il doppio dei suoi anni).

    * Dustin Hoffman ha sempre detto di detestare il film, in quanto impacciato e perennemente imbarazzato sul set (soprattutto quando doveva recitare insieme a Katharine Ross); sempre teso, si sentiva inadatto al ruolo. Quando Nichols lo presentò al produttore, quest'ultimo lo scambiò per un lavavetri. All'epoca Hoffman era del tutto sconosciuto. Nichols lo scelse (dopo il rifiuto di Robert Redford) dopo averlo ammirato a teatro, dove Hoffman recitava in Eh?, un tributo alla comicità surreale di Buster Keaton.

    * Anche il cantautore Paul Simon non ha mai amato il film. Dopo le estenuanti pressioni di Nichols, accettò (controvoglia) di includere nella colonna sonora un pezzo del suo album Wednesday Morning 3AM (che comprendeva The sound of silence) e l'inedita Mrs.Robinson, che in realtà era una canzone appena abbozzata. La colonna sonora fu poi completata da Dave Grusin.

    * Candidato a sette nomination agli Oscar, compresa quella per il miglior film, vinse solo per la miglior regia. Un premio giustificato, alla fine, visto che Nichols fu l'unico a credere nel film.

    Fonte: Il laureato. Cult movie, Ciak, maggio 1997.
  • Musiche B. Legnani • 22/01/17 22:59
    Pianificazione e progetti - 15064 interventi
    Simon & Garfunkel in The Sound Of Silence, Madison Squadre Garden, 2009. Con sottotitoli in ENG e in ITA.


    https://www.youtube.com/watch?v=dkUds-5w_s0
    Ultima modifica: 23/01/17 08:29 da Zender
  • Musiche Alex75 • 29/04/20 16:18
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Il successo del film è dovuto in larga parte alle celebri canzoni di Simon & Garfunkel.

    A sua volta si può dire che il successo di questo duo folk-rock è dovuto in gran parte al film, grazie al quale rimandarono uno scioglimento che era già nell'aria e tirarono avanti per altri due pregevoli album, fino a un Greatest Hits che risulta tra gli album più venduti del secolo.


    Anche prescindendo dalle belle canzoni del duo vocale, la dirompente carica innovativa dell'uso della musica in questa pellicola è di importanza storica e tecnica fondamentale:
    si tratta infatti del primo esempio di film in cui si ascoltano due canzoni di fila (con un breve silenzio tra l'una e l'atra, come su un album) in rapporto diegetico alle immagini (la musica proviene da una fonte interna al film e non sottolinea le immagini dall'"esterno").


    Credo che questa sequenza così innovativa sia uno dei momenti di maggior fascino del film.
  • Musiche Alex75 • 29/04/20 16:24
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:





    e la relativa cover targata Dino:





    Esiste anche una traduzione di Francesco Guccini, che ne mantiene il senso (sia pure con diverse licenze), incisa nel 1968 dal complesso dei Royals (che facevano parte della stessa scuderia musicale del Maestrone - La Voce del Padrone - e che di lì a poco si sciolsero). Questa cover fu poi ripresa due anni dopo da Bobby Solo (!)
    Eccole qui entrambe:
    https://www.youtube.com/watch?v=mNpR9KtT0mw

    https://www.youtube.com/watch?v=XfWfvXSAwzg
  • Discussione Fauno • 22/07/21 12:54
    Contratto a progetto - 2749 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Anche se nella finzione il personaggio interpretato da Hoffman festeggia il 21 compleanno, l'attore all'epoca ne aveva già 30, solo 6 in meno di Anne Bancroft, che nella pellicola risultava assi più vecchia di lui (Mrs. Robinson ad un certo punto dice di avere il doppio dell'età di Benjamin).
    La fortuna di portarsi bene gli anni, se è per quello la Ross ne aveva già 26, con 2 o 3 matrimoni alle spalle...
    Ultima modifica: 22/07/21 14:07 da Zender