(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Quale spreco di effetti speciali è mai questo? Milioni e milioni di api mandate a spaccare il mondo partendo da basi missilistiche e arrivando nelle scuole della periferia americana: incendi, esplosioni, attacchi in forze, per un film - incredibile ma vero - lentissimo! Lungo eterno che si vorrebbe finisse dopo mezz'ora e invece continua imperterrito per un'altra ora e mezzo. Ed è l'ennesima dimostrazione di come Michael Caine si trasformi quando non è in vena: per tutta la durata del film vaga senza una meta, quasi in trance e apparentemente incapace di ogni riflesso vitale. Ma che bisogno c'è di un film simile? A chi può...Leggi tutto interessare? A questo punto è meglio BEES (sempre in tema api assassine), anche se non ha né i mezzi né gli attori di questo SWARM. Passo falso di Irwin Allen, regista dell'INFERNO DI CRISTALLO (per restare in argomento). Resistere tutta la durata della proiezione senza addormentarsi è un'impresa. Soporifero.
Disastroso. Non ci sono altre parole per commentare una pellicola di questo genere. A parte la poca originalità della storia (e sarebbe il minimo), la messa in scena è del tutto insufficiente e gli effetti speciali neanche ai tempi dei Fratelli Lumiére erano tanto ridicoli. Come se ciò non bastasse, gran sfoggio di nuovi e sopratutto vecchi divi che vengono mandati al macello. Tra gli altri: Slim Pickens, Ben Johnson, Fred MacMurray, Henry Fonda e Richard Widmark. Arrivare al The End sarà dura.
Questa volta le protagoniste sono le api assassine, che oltre ad uccidere le persone fanno pure esplodere centrali atomiche (!!!) in una riuscita contaminazione tra film catastrofico e animal-movie. Il cast è tutto da gustare (anche se mandare così al macello la mia cara Olivia...), gli effetti speciali non sono poi così ridicoli. Tensione costante. Non così disprezzabile come dicono tutti. Da rivalutare.
Da un film con milioni di api assassine e un cast di tutto rispetto ci si poteva, anzi, era d'obbligo aspettarsi di più. E invece, cosa ti combina il regista, o peggio, lo sceneggiatore? Bombarda lo spettatore con discorsi, strategie, disastri ferroviari e attacchi, ma distribuiti lungo il percorso di una pellicola che sembra tirata come una gomma da masticare, minacciando di non finire mai. Assolutamente sprecato il cast, che viene inghiottito da questo polpettone rivitalizzato solo dagli insetti decisamente arrabbiati. Qualcosa da salvare c'è, ma nel complesso è tranquillamente evitabile.
MEMORABILE: L'attacco ai genitori del ragazzino, con lui barricato in auto, che assiste alla fine di padre e madre, coperti dalle api e rantolanti.
Api assassine aggrediscono un gruppo di soldati all'interno di una base militare; è solo il primo attacco degli insetti impazziti e diretti verso la città di Huston. Dopo aver infilato un paio di film indovinati (L'inferno di cristallo e L'avventura del poseidon) Irwin Allen dirige una pellicola fallimentare bocciata, ovviamente, dal pubblico che diserta le sale cinematografiche. L'opera pecca di ritmo, è poco spettacolare e la narrazione è "inchiodata" dietro un gruppo di personaggi ripetitivi e chiaccheroni. Cast di attori ormai in declino e prossimi al pensionamento.
Un gruppo (piuttosto nutrito) di vecchie star sul viale del tramonto interpreta uno dei tanti film catastrofici che segnarano gli anni '70 al cinema. Questo è decisamente uno dei meno riusciti benchè sia diretto da uno degli specialisti del settore (Irwin Allen, autore di L'inferno di cristallo). Film eccessivamente verboso con poca azione e troppo lungo. Ci si annoia parecchio nonostante il valido (e sprecato) cast.
Brutto esempio di catastrofico diretto dallo specialista nel genere Irwin Allen. Il ritmo è lentissimo e la noia regna sovrana; nemmeno il cast di lusso riesce a fornire interpretazioni buone: Caine è svogliato, Widmark sbraita e basta, Fonda è verso la fine della sua carriera e il resto degli attori appare in piccole particine. Le storie che si intrecciano poi usano tutti i luoghi comuni possibili e immaginabili.
MEMORABILE: La partecipazione di Slim Pickens, unico momento commovente.
Bzzzzzz......lo stordente ronzio delle incollerite api si confonde con il ronfare degli spettatori, dato che una volta messe le non sorprendenti carte sul tavolo non c'è che da aspettare l'ineluttabile, prevedibilissimo, compassato svolgimento. Cosa che fanno anche i venerati babbioni che compongono il cast (età media tipo il Milan), pensando con bramosia all'assegno.
Allen, dopo gli ampi consensi ottenuti con L'inferno di cristallo, ritenta la fortunata carta del catastrofico (è uno specialista, nel settore!), ma inciampa in quest’asfissiante film sulle api assassine. Nonostante il solito cast di antenate glorie del cinema statunitense (un classico nel genere) si fatica a seguire la vicenda per via di dialoghi logorroici e sviluppo della vicenda alquanto sonnacchioso, seppur non privo di alcuni spunti interessanti.
Il cinema catastrofico in veste "natura assassina" tocca uno dei suoi punti più bassi con una superficiale rivisitazione dei luoghi comuni del genere e futili parentesi sentimentali (piomba nel patetico da soap opera il doppio corteggiamento della de Havilland, e anche la simpatia tra Caine e la Ross ci va vicino) esposta in modo lento, fiacco e prolisso. In un cast di grido che partecipa con ben scarso entusiasmo, l'unico a guadagnarsi il cachet con il "sudore della fronte" è il vecchio Fonda, per l'eroico ruolo che gli viene assegnato: tutto suo l'unico momento di vera tensione del film.
MEMORABILE: Dopo aver ucciso un bambino, le api banchettano sul suo lecca-lecca; il disastro ferroviario; l'esperimento di Fonda.
Uno dei film più lunghi, monotoni, tediosi e insopportabili. Fiumi di parole pronunciate da attori i cui nomi importanti non riescono a essere qui sinonimo di buona recitazione, scenari catastrofici banali e ben poco spettacolari. Incredibile come un film con così tante morti e distruzioni non generi il benché minimo interesse, per quanto (forse) ci provi. Giustamente disprezzato da critica e pubblico, ne esisterebbe persino un'edizione più lunga! Se già quella cinematografica è così indigeribile, non oso immaginare il cut alternativo.
MEMORABILE: Le allucinazioni causate dal veleno delle api assassine, che hanno come oggetto proprio delle api giganti.
Sbarcate negli Usa, uno sciame di api assassine stermina il personale di un'intera base militare. Un entomologo cerca un rimedio contro l'invasione, ma solo dopo la morte di tanti umani, comprese alcune vecchie glorie cinematografiche riesumate per l'occasione, scova il punto debole delle piccole bastarde... Irvin Allen, benemerito del filone per averne diretto e/o prodotto alcune delle opere più celebri, toppa con questa che lo ibrida con il genere "animali assassini": il film è lento, verboso, pieno di stereotipi, sprecone nei confronti del ricco cast, una catastrofe e non un catastrofico.
Torna l'apecalisse, ma non è tutto miele d'acacia quello che cola sullo schermo né shock anafilattico per i più immarcescibili catastrofisti. Il guaio non sta invero negli f/x (anzi, l'ape a misura d'uomo allucinata in ospedale svetta in cima al novero dei migliori magic moments dell'entomhorror), quanto nel pigrottare di un Irwin fuori Allenamento, che nei confronti dello sciamenesimo opera un demansionamento in favore di un blablabla che ammala film e chi lo guarda, e fa domandare se l'attacco in sala non sia di mosche tse-tse. Anche la posticcia soluzione finale è d'altri tempi.
In quasi due ore e mezzo Irwin Allen sciorina ideali militari, tattiche politiche e stratagemmi scientifici a non finire. Caotico e catatonico, si spalanca su un’apocalisse eco-biologica dai risvolti illogici ma con una bella esaltazione di tutti gli ambienti. Fastoso, artefatto, grottesco e meravigliosamente démodé. Da vivere solo e soltanto con incondizionata nostalgia cinefila.
Prolisso polpettone in cui le vere api regine sono le vecchie glorie del cast, ognuna delle quali reclama un adeguato metraggio di visibilità. Lo sciame assassino deve infatti guadagnarsi la pagnotta ritagliandosi degli spazi tra una scenetta di vita quotidiana e l'altra. Non esiste una escalation claustrofobica, non c’è il sentore di una minaccia incombente, ma solo il beccheggiare nel mare della noia senza una rotta precisa. Si naviga a vista assistendo ai battibecchi tra un generale, la cui unica strategia è lo sterminio e un compassato entomologo inglese dall'aria onnisciente.
MEMORABILE: Il bimbo che guida la Ford Mustang meglio di Steve McQueen; Gli esperti entomologi che maneggiano le api indossando caschi da motociclista.
Titolo che riesuma vecchie nostalgie fantascientifiche, la rivolta delle api gladiatrici oggi suonerebbe quale orgoglio di punta dell'attivismo ecologico. All'epoca era solo una delle tante idee messe su cellulosa e proveniente dai diffusi romanzi di genere. Irwin Allen, dopo aver prodotto i grattacieli fumanti zeppi di star, dirige un classico entomologico fin troppo bistrattato: alle punzecchianti operaie infervorate non è che si potesse chiedere di più, mentre Caine sbarca un lunario facile facile. Non sarà un capolavoro, ma si fa ricordare nel bene e nel (ahia!) male.
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DiscussioneZender • 26/03/08 22:07 Capo scrivano - 48266 interventi
Ammazza, 93 anni! Grande Widmark, una vita passata a recitare: dal lontano 1947 col Bacio della morte al 2001 dei Corridoi del potere.
Se ne va un grande attore. Così ce ne sono ormai pochi e non ne nascono più (purtroppo).
Ovviamente giornali e televisioni si sono ben guardati dal dare il sia pur minimo risalto alla cosa (Vergogna!!!). Fosse morto un nostro attorucolo giù fiumi d'inchiostro e via a speciali televisivi per magnificare il mediocre di turno. Vabbè, bisogna portare pazienza. Chi come me ama il noir non lo dimenticherà.
* Nella scena in cui Felix dà i fiori a Maureen passa vicino a un cinema dove si vede che proiettano L'inferno di cristallo, altro film di Allen!
* Il film al cinema non incassò la cifra sperata e il regista Allen ne rimase così deluso che da quel momento rifiutò in modo categorico di sentir nominare o di parlare di questo film (una volta bloccò bruscamente un'intervista perché l'intervistatore stava parlando di questa pellicola).
L'edizione in dvd americana presenta ben 40 minuti in piu' rispetto a quella uscita nelle sale che fa aumentare il film a ben 156 minuti !!!
CuriositàZender • 24/07/16 13:14 Capo scrivano - 48266 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
DiscussioneDaniela • 20/02/17 22:52 Gran Burattinaio - 5936 interventi
Nel cast del film figura anche Bradford Dillman, che già aveva avuto a che fare con insetti malintenzionati pochi anni prima in Bug insetto di fuoco. I colombiani lo ricorderanno anche come vittima di Ray Milland nell'episodio della seconda stagione Il terzo proiettile.
A proposito di attori che hanno a che fare più volte con gli insetti.
In questo film compare Ben Johnson che 2 anni prima aveva interpretato un altro film con api assassine "Bees lo sciame che uccide"