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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

DUNE è il tentativo (tragicamente fallito) di rivitalizzare la fantascienza di grande respiro economico dopo il successo di GUERRE STELLARI. La storia è tratta da un romanzo fantasy di Frank Herbert, che non va molto al di là del solito scontro tra Buoni e Cattivi dello spazio. La regia di Lynch, che invece voleva esaltare una certa complessità tematica, trasforma tutto in un polpettone di due ore contraddistinto da una lentezza esasperante. Certo anche la fotografia di Freddie Francis (che col colore non è mai riuscito a ottenere lo stesso clima eccezionale presente nei suoi bianconeri) aiuta ben poco, facendo...Leggi tutto sembrare questo simil-kolossal un prodotto minore della Hammer. Si è usato il termine simil-kolossal non a caso: DUNE, con la sua moltitudine di comparse, un cast con partecipazioni prestigiose, le musiche dei Toto e Brian Eno, la produzione De Laurentiis, parrebbe a prima vista un vero kolossal. Poi però ci troviamo di fronte a effetti speciali imbarazzanti, degni di rivaleggiare con i vari VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA degli Anni Cinquanta: fotomontaggi ridicoli, astronavi di cartone, vermoni scarni ed enormi, occhi blu fosforescenti, inserti tipo cartone animato… Che dire di un film così? Lynch l’ha diretto male, dopo che già Jodorowsky e Ridley Scott ci avevano rinunciato. Kyle MacLachlan è un Paul Atreides evanescente, quasi ectoplasmatico, Sting dice due frasi in tutto il film… Non c'è un solo personaggio credibile e non si capisce come De Laurentiis sperasse di sbancare il box office con un film simile. Fiasco annunciato, quindi. Se vi parlano di “cult” valutatene prima tutti gli aspetti.

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Puppigallo 20/05/07 10:46 - 5258 commenti

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Tanta, troppa carne al fuoco (un grande potenziale mal sfruttato), una certa confusione, data anche dalle interferenze oniriche e la sensazione che potesse essere un grande film, se solo Lynch non avesse spinto troppo sui dialoghi, colpevoli soprattutto di rendere, seppur piacevolmente caricaturali gli Harkonnen (resta però mitico l'orrido panzone volante). Ben reso invece l'algido personaggio di Paul, come anche sua madre. Interessante la parte sulla gilda, con il “singolare” portavoce e stimolante l’idea della spezia e dei vermoni produttori. Pur non convincendo, ha un suo fascino.
MEMORABILE: Il combattimento con gli scudi e la scena in cui Paul impara a usare il suono come arma; La potenza del verme.

Sadako 22/05/07 11:11 - 177 commenti

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Con Dune, Frank Herbert aveva dato il via ad una fertile saga, proseguita anche dopo la sua morte. Nel film Lynch avrebbe dovuto condensare un mare di informazioni che neppure nel libro a cui è ispirato vengono spiegate fino in fondo. Molte cose sono state ridotte e modificate, mentre l'intreccio tra i vari personaggi (molti dialoghi sono telepatici e sullo schermo erano di difficile realizzazione) risulta lento, pomposo e spesso inconcludente. Brutti anche i vermi, macchiette rispetto agli originali cartacei.

Pigro 28/08/08 09:17 - 9635 commenti

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Un gigante con i piedi d’argilla: così può essere definito questo film, di largo respiro (e lunga durata), con immagini suggestive, ma sfilacciato e con una trama incomprensibile. Non si può far altro che assistere a eventi estenuanti e imperscrutabili, con personaggi misteriosi o mostri imperscrutabili, cercando di cogliere qua e là qualcosa. Eppure l’aura che emana da questo film rimane: e forse anche questa cripticità contribuisce a rendere seducente una storia raccontata male. Un film con tanti difetti e uno strano fascino...

Hackett 29/08/08 14:37 - 1865 commenti

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Poco Lynchiano forse nel risultato finale ma non disprezzabile questo tentativo del regista americano di confrontarsi con un classico della letteratura fantastica. Del pianeta dune rimangono in mente i vermoni giganti, i tempi un po' dilatati, il variegato cast e una storia forse un po' troppo compressa per ragioni cinematografiche.

Matalo! 23/12/08 22:50 - 1378 commenti

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Malissimo; misterioso effetto cult, partito da qualche visionario amante dei film sfigati; dovrebbe sapere che Lynch lo diresse di malavoglia e dopo una flotta di altri registi. Impone l'imbalsamato MacLachlan come protagonista, fa sclerare Sting, DeLaurentiis obbliga il regista a usare la Mangano. Fallimento irrecuperabile se non per la fotografia del Gran Maestro Freddie Francis.

Daniela 23/12/08 14:06 - 12625 commenti

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Un film si valuta inevitabilmente anche alla luce delle aspettative e questo le ha deluse in pieno alla sua uscita. Più recentemente ho cercato qualcosa da salvare, ma niente da fare: trama quasi incomprensibile (causa il tentativo di voler condensare un romanzo alto una spanna), protagonista poco espressivo, grandi attori distratti come fossero di passaggio, effetti non speciali, lentezza che sulla carta è forse affascinante ma alla visione risulta soporifera. Il peggior Lynch di sempre e ciò giustifica un giudizio severo.

Onion1973 3/01/09 17:28 - 163 commenti

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Con molte lacune, ma non da buttare. Almeno una volta merita di essere guardato. Nell'ascesa (pre) destinata a leader cosmico del protagonista Paul Atreies si respira (a tratti) una vera atmosfera epica. Sicuramente datato negli effetti speciali e farraginoso in alcuni passaggi è comunque affascinante nella ricostruzione visiva di una futura società interspaziale neo-medioevale (come nel libro). Sting cattivo è decente, i personaggi sono caricaturali ma abbastanza incisivi. Un fumettone d'altri tempi, ma guardabile.
MEMORABILE: Le pustole sulla faccia del barone Harkonnen.

Cif 22/06/09 20:27 - 272 commenti

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Complimenti. Trasporre Dune al cinema era opera quasi impossibile. Il risultato è contrastante: il film è incomprensibile per chi non ha letto il libro, ma è avvincente per chi lo conosce e lo ama. Certo, nonostante la durata imponente, si ha un senso di fretta e di sovrapposizione di fatti, dettagli e cose che rischiano di sfuggire. Però l'interpretazione del libro, la resa dei costumi, degli scenari, dei personaggi piace. Peccato, io l'avrei preferito lungo 5 ore ma senza tagli. Da premiare l'impegno e il coraggio. 3 pallini.
MEMORABILE: Tutte le scene del deserto. I costumi delle case, la tecnologia "arretrata" per una fantascienza non incentrata sul progresso ma sul misticismo.

Aal 16/08/09 21:45 - 321 commenti

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Il Dune che conosciamo è un film pesantemente rimaneggiato: non rappresenta del tutto ciò che Lynch desiderava. Rimane un buon film ma è un'occasione sprecata e mi duole dirlo, visto che adoro Lynch. Sprecata per la miopia dell'industria cinematografica e per la poca decisione del regista nell'imporre la sua visione. Sarà una dura lezione per Lynch e ne farà tesoro: in Velluto Blu, il film successivo, considerato un capolavoro, Lynch ha avuto carta bianca. E i risultati sono arrivati.

Undying 18/08/09 21:28 - 3807 commenti

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Si sarebbe dovuto spiegare a Lynch che se uno vuole andare al circo non acquista un biglietto per entrare in una sala cinematografica; cosa che ben avevano capito i registi deputati, in prima battuta, a dirigere Dune (Ridley Scott e Jodorowsky). Imbarazzante epopea pseudo-kolossal, realizzata sul fiorire della rinascita verso la fantascienza fracassona (e fanciullesca) cagionata dal successo di Star Wars. Gli effetti speciali penosamente trash e una sceneggiatura che non va oltre il ridicolo sono ulteriori motivi, assieme alla pedestre fotografia, che allontano il film dalla (ri e/o re)visione.

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Cotola 2/09/09 12:33 - 9009 commenti

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Il materiale a disposizione prometteva tantissimo: l'ottimo romanzo di Herbert, la regia di Lynch, un cast attoriale interessante ed uno tecnico di grande talento, i soldi di De Laurentis. Se ne poteva fare un capolavoro e invece ne è uscito fuori un film pasticciato e per nulla affascinante (a differenza delle pagine scritte, che lo erano invece molto) che spesso affonda nel ridicolo e nella noia. La colpa è in gran parte di una sceneggiatura farraginosa e poco chiara, soprattutto per chi non conosce il libro. Delusione cocente e flop al botteghino.

Galbo 4/09/09 07:23 - 12380 commenti

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Nelle premesse un film fantascientifico d'autore firmato da David Lynch e tratto da un romanzo di culto di Frank Herbert. Il risultato non è purtroppo all'altezza delle aspettative. Affascinante dal punto di vista visivo (e con buoni effetti speciali curati da Carlo Rambaldi), il film pecca sul versante della sceneggiatura (parecchio pasticciata) e sullo scarso ritmo, errore poco perdonabile in un film del genere.

Mdmaster 14/09/10 20:53 - 802 commenti

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Un vero pasticiaccio brutto di dimensioni eccessive e durata estenuante; Lynch prova a mettere del suo nella saga di Herbert, ma i risultati sono piuttosto mediocri. Non solo non si capisce quasi nulla (e fin lì, siamo abituati), ma la sceneggiatura ha un ritmo insopportabile e il cast è talmente variegato che è quasi più divertente pensare che Sting abbia recitato con la Mangano, piuttosto che vederli. Carucci gli effetti speciali. Rimane però una curiosità da vedere.
MEMORABILE: Confesso di essermi addormentato a poco più di metà, risvegliandomi al duello dove... volevo dormire di nuovo.

Greymouser 29/03/10 01:08 - 1458 commenti

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Lo so, si tratta di uno dei film più denigrati della storia del cinema e sono dunque consapevole di andare controcorrente come un salmone in risalita nel difenderlo. Confesso anche di averlo visto più di una volta e sempre la visione mi ha trasmesso un fascino magnetico poco spiegabile razionalmente. Fare un elenco dei difetti sarebbe come sparare sulla croce rossa, eppure mi sembra che Lynch, sia pure in una produzione tormentata, abbia colto in fondo lo spirito più genuino del romanzo di Herbert. Chiedo venia per il pallinaggio indulgente.

Luchi78 4/08/10 09:12 - 1521 commenti

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Ho dovuto forzare la mia volontà per finire di vederlo. Assolutamente inadeguato al genere, con effetti speciali davvero patetici e una trama inutilmente intrecciata fino alla noia. Evidentemente una produzione davvero mal riuscita sotto tutti i punti di vista.

Homesick 7/08/10 18:16 - 5737 commenti

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Se è certamente troppo arduo, prolungato e desultorio per avvincere con i fremiti di un romanzo avventuroso dello spazio, questo controverso kolossal degli anni Ottanta lascia invece un quid oscuro, sensuale e mistico – ritrovato nelle successive e molto più personali opere di Lynch, qui regista di terza scelta - con i barocchi cromatismi della fotografia, i fastosi costumi, l’elaborato make-up, gli squarci onirici, gli effetti speciali e i mostri di Rambaldi che cristallizzano lo spirito genuino della fantascienza di quei tempi, le armonie epiche dei Toto e di Eno. Faraonico e subliminale.

Mr.geko 18/11/10 21:23 - 34 commenti

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Un film dal punto di vista visivo davvero spettacolare: magnifiche ambientazioni, astronavi, interni e strutture di un mondo lontanissimo nel 10191. La storia è decisamente complessa e poco immediata a causa dei tanti nomi e fazioni in battaglia, effetti speciali molto curati in piccola scala ma un po' datati rispetto alla concorrenza del tempo quando ricreano soggetti e ambienti enormi. Il finale poi risulta parecchio sbrigativo e un poco inconcludente, penalizzato dalle difficoltà in post-produzione. Comunque merita una visione.
MEMORABILE: "Tutto questo è possibile perché lui è Kwisatz Haderach."

Buiomega71 5/07/11 23:13 - 2901 commenti

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Unico, visionario, delirante e folle viaggio fantascientifico lynchiano. Non un semplice film di fantascienza, ma una irrefrenabile gioia per gli occhi e per lo spirito. Mostruosi ciccioni svolazzanti affetti da acne marciscente e vampirismo; vermoni antropomorfi chiusi in una teca, con la bocca che sembra un orifizio anale. Lynch realizza un'irripetibile follia fantadelirante, più unica che rara. Si appesantisce nel pensiero parlato, ma è peccato veniale. Immensa la colonna sonora dei Toto. Lo si ama o lo si odia, assolutamente di culto.
MEMORABILE: Il barone Vladimir Harkonnen ha una crisi di "vampirismo" prima di buttarsi famelico su un giovane servitore efebico; lo sputo in faccia del barone.

124c 13/06/12 12:59 - 2913 commenti

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David Lynch e la fantascienza: un incontro arduo, specie se a produrre c'è quel Dino de Laurentiis che floppò con quel simpatico Flash Gordon semi-parodico di Mike Hodges. Grande cast, sontuosi costumi di scena, mostri creati da Carlo Rambaldi e musiche dei Toto e di Brian Eno non nascondono molti buchi nella sceneggiatura. Inoltre certi dialoghi sono poco avvincenti, demerito di una prima parte fin troppo introduttiva e fin troppo lunga. Sting, all'epoca, si barcamenava fra la musica e il cinema, ma era meglio come cantante. Da due palline.

Ryo 30/11/12 19:13 - 2169 commenti

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Il capolavoro fantascientifico di David Lynch risulta un kolossal dispendioso, raffinato e curato maniacalmente nei minimi dettagli. Scenografie, location, trucchi e costumi sono di rara perfezione. Carlo Rambaldi si è occupato di dare vita ai vermoni giganti, riuscendo nell'impresa, rendendo credibili gli immensi bestioni. Ottima la colonna sonora (un mix fra sinfonica e rock) affidata tra gli altri ai Toto. La trama è complicatissima da seguire, Un vero e proprio mattone, insomma, ma che offre uno spettacolo visivo vincente.
MEMORABILE: L'inseguimento del big one worm; Il finale.

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Enzus79 17/07/13 17:13 - 2873 commenti

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Buon film, credevo peggio. Detto che il libro scritto da Frank Herbert è bellissimo, Lycnh è riuscito a non stravolgere del tutto la storia: ci sono molte similitudini. Certo la lentezza la fa da padrona in alcuni momenti, ma per quanto mi riguarda non incide drasticamente. Buono il cast, anche se MacLachlan non convince appieno.

Minitina80 20/02/17 16:29 - 2980 commenti

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Il limite più grande risiede nella complessità del copione, astruso e farraginoso, difficilmente assimilabile per chi non ha dimestichezza con l’autore, specie se dilatato in due ore e oltre. Inoltre, il fatto che Lynch non sia mai stato un regista banale e incline alle emozioni facili ha complicato ulteriormente le cose. Latita anche il carisma in più di qualche personaggio e lo stesso MacLachlan non convince nel ruolo cardine che riveste. Resta il rammarico di un’occasione mancata a discapito di alcuni valori aggiunti non sfruttati a dovere.

Pesten 30/06/17 14:23 - 786 commenti

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Difficile, se non impossibile, riproporre il mondo creato da Herbert con Dune. Lynch ci ha provato e probabilmente neanche pretese di farcela. Dopo tanti anni dalla prima visione rimango dell'idea che il risultato finale, nonostante alcune pecche come certi effetti speciali da "discount" e dialoghi non sempre in linea con la parte visuale, siamo al cospetto di un grande film di fantascienza. Lynch ha dato il suo tocco senza strafare, creando comunque quel sentore onirico tipico dei suoi lavori.
MEMORABILE: Lo sputo del barone, che in realtà sembra qualcosa di più "pornografico", a rimarcare una certa sessualità della figura; La colonna sonora.

Paulaster 18/10/17 10:08 - 4389 commenti

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Nel 10191 avviene lo scontro tra casati per il possesso di un potente alimento. Semplice a dirsi, complicato a realizzarsi in maniera fluida. A parte gli sviluppi spettacolari (con immagini di buon impatto visivo) l’incastro tra gli eventi diviene piatto nei personaggi e confusamente montato. MacLachlan non è molto possente per essere un guerriero, Sting sembra Billy Idol; nota positiva solo per la bellezza della Annis.
MEMORABILE: Il barone svolazzante.

Bubobubo 8/01/19 17:01 - 1847 commenti

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Si tende a giustificare storicamente il fallimento di Dune con il sostanziale disinteresse creativo di Lynch nei confronti di un soggetto sul quale non poteva - per esigenze commerciali - avere il pieno controllo. L'onesta verità è che, con ogni probabilità, sarebbe stato un brutto film anche se pienamente lynchiano: questo perché il linguaggio del regista è ai limiti dell'incompatibilità con la rappresentazione fantascientifica, tanto più se sui generis come quella, oscura e tortuosa, di Herbert. Incomprensibile e irrisolto su ogni piano.

Modo 21/02/19 22:10 - 948 commenti

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Fare un film dal romanzo di Frank Herbert non è cosa facile, se poi ci aggiungiamo il caos creatosi al montaggio la frittata è fatta. La storia è difficile da comprendere e si perde in lungaggini estenuanti. Il buon cast è abbastanza opprimente e snervante. Si ha la percezione di un mondo vasto che ahimè non viene approfondito a dovere. Effetti speciali non all'altezza ma con un certo fascino old style. Ci sarà qualcosa che meriti la visione? Certo, c'è l'impronta di Lynch, che rende mistiche e a tratti magiche certe atmosfere.

Thedude94 21/04/20 00:10 - 1089 commenti

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C'è davvero molto poco del cinema di Lynch in questa space opera epica, dalle potenzialità gigantesche ma che vista oggi presenta diversi difetti (tra cui gli effetti visivi, invecchiati davvero male). C'è da dire però che le buone interpretazioni del cast, capitanato da MacLachlan, delle belle scenografie e una buona colonna sonora, ridanno dignità a un film forse troppo bistrattato. Non uno dei migliori del regista americano, ma comunque da vedere per la storia che presenta diversi spunti di riflessione e alcune peculiarità uniche.

Jdelarge 9/10/20 22:16 - 1000 commenti

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Scivolone clamoroso di Lynch, il quale esplora un genere che, in realtà, ben si sarebbe potuto sposare con il suo cinema onirico caratterizzato da visioni ed elementi ultraterreni. Il risultato, però, è uno scialbo film d'avventura che spesso e volentieri sembra farsi beffe del genere fantascientifico, senza mai chiarire se si tratti di una cosa volontaria o meno e, soprattutto, non giustificando affatto la durata dilatata.

Xamini 21/10/20 17:40 - 1247 commenti

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Anno 1984, la prima trilogia di Guerre stellari ha già ribaltato l'estetica della fantascienza, producendo peraltro uno dei colpi di scena più memorabili della storia del cinema; Lynch, dopo un paio di ottimi lavori, prova a portare su schermo il capolavoro di Herbert con i soldi di De Laurentis: non va, il film ha sì fascino, ma è confuso, abbastanza lento, a volte sgraziato (deve condensare in poco più di due ore un racconto molto approfondito), con effetti speciali da B movie. E, ovviamente, invecchia malino. Diciamo uno di quei rari casi in cui vale la pena aspettare il remake.

Fulleffect 24/09/21 11:05 - 107 commenti

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Trasposizione di uno dei pilastri della letteratura di fantascienza, fu considerato un completo disastro; rivisto oggi però, rivela innegabili qualità: scenografie, costumi ed effetti speciali sono ben fatti e possiedono tutto quel fascino delle produzioni dei primi anni 80; in più le sequenze d'impatto non mancano e il cast funziona a dovere. Il problema risiede nel voler condensare un romanzo lungo e complesso in due ore di pellicola e nel dover quindi accelerare gli sviluppi narrativi e i rapporti tra i personaggi donando al film un ritmo monocorde e un finale tronco.

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Rambo90 28/09/21 16:04 - 7676 commenti

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Probabilmente il blockbuster non si addice a Lynch che qui e là perde passaggi, affrettando avvenimenti e perdendo personaggi per la strada. La sua versione di "Dune" rimane comunque godibile, con un'estetica ottantiana che funziona e alcune scene indubbiamente riuscite. Il ricco cast a disposizione non sempre brilla, ma alcuni come Sting e McGill lasciano il segno. Bellissime scenografie, qualche momento action spettacolare e una buona colonna sonora. Non il disastro di cui tutti parlano ma un film vedibile, anche se non entusiasmante.

Deepred89 14/10/21 19:19 - 3704 commenti

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Battaglie interstellari di ogni sorta in un film non all'altezza della sua pessima fama (Lynch farà di peggio con Fuoco cammina con me), ma comunque bello pesantuccio. Non per i motivi che si pensano, dato che il ritmo appare sin troppo svelto, bensì per i numerosi snodi non chiarissimi e per il confusionario dipanarsi della narrazione, con un montaggio impreciso e disontinuo ad appesantire il tutto. A sorpresa, regia fiacca e impacciata. Si guarda fino alla fine per le impennate kitsch e per l'utilizzo insolito del ricco cast, ma potremmo definirlo il Joan Lui di De Laurentiis.

Aco 8/10/21 11:24 - 213 commenti

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Era oggettivamente molto difficile passare sul grande schermo un capolavoro della letteratura di fantascienza come "Dune", un esempio di civilizaton tra i più riusciti, ma forse sarebbe stato possibile se il film non fosse durato soltanto due ore. Peccato perché scenografia, costumi e colonne sonora ci stanno, ma come spiegare in così poco tempo la ricchezza e la complessità della civiltà freemen? Per non parlare di tutto quello che gira attorno al pianeta di Dune. Un’opera incompiuta che non convince e non affascina. E’ come correre in automobile con il freno tirato.

Giufox 28/01/22 10:41 - 324 commenti

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Film spartiacque che getta un neo su una filmografia originale quale quella di Lynch. Il talento si scontra con le dinamiche delle grandi produzioni e ne esce un film disordinato, misterioso a tratti, con dpersonaggi suggestivi ma nel complesso troppo statici. Il confronto con il libro è inutile, ma a fronte delle recenti vetrine postmoderniste resta la migliore trasposizione.
MEMORABILE: I costumi; I vermi firmati da Rambauti; La scatola.

Rigoletto 9/02/22 12:48 - 1785 commenti

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L'ampiezza del soggetto avrebbe ricevuto maggior giustizia se il film fosse stato ampliato (e quindi con una maggiore cura per il dettaglio) e suddiviso in due peillicole separate. Nel 1984 non si usava fare così e quindi abbiamo un film compresso al massimo e che purtroppo lascia per strada molti particolari cogliendo l'essenza del tema solo di sghimbescio. Ne risulta uno squilibrio narrativo evidente soprattutto nel frettoloso finale. Però dà sempre la sensazione di stare assistendo a qualcosa di grande, dal magnetismo irresistibile. E questo vale da solo la promozione.
MEMORABILE: Cast perfetto ad eccezione del protagonista, bravo ma inadatto al ruolo.

Giùan 26/02/23 07:46 - 4539 commenti

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Film di cui è complicato scrivere vista la cortina fumogena, produttiva e artistica, calata fin da subito sullo stesso. Se non pare dubbio che l'impresa di ridurre "a ragione" la saga di Herbert sia fallito sul piano della sostanza, Lynch testimonia una idea di cinema "a(v)venire" già forte, nel quale sia pur goffamente afferma la formale scissione tra quello che accade nella mente dei protagonisti (i didascalici monologhi interiori) e ciò che lo spettatore vede. Spiazzante e del tutto originale ancor oggi anche la eterogeneità del cast, liquido amalgama che certifica l'impossibile.
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  • Discussione Noncha17 • 1/02/17 21:39
    Magazziniere - 1068 interventi
    Scelto il regista del nuovo(?) Dune!

    Sarà lo stesso di Blade Runner 2049: Denis Villeneuve.


    Fonte: badtaste.it
  • Discussione Didda23 • 1/02/17 22:52
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Villeneuve sta riscuotendo un sacco di consensi, spero non si perda...
    Ultima modifica: 2/02/17 07:33 da Zender
  • Discussione Rebis • 2/02/17 13:48
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sembra lo vogliano ingabbiare nel cinema sci-fi... un contenitore troppo limitante per la sua poetica ...
  • Discussione Noncha17 • 16/11/17 00:07
    Magazziniere - 1068 interventi
    Completata la prima stesura della sceneggiatura a cura di Eric Roth (premio Oscar per Forrest Gump).

    Probabile anche la trasposizione televisiva..


    Fonte: fantascienzaitalia.it
  • Curiosità Buiomega71 • 14/01/19 10:25
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("Lunedì cinema!", 15 febbraio 1988) di Dune:

  • Homevideo Rebis • 4/02/20 11:38
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Il bluray pubblicato da Eagle Picture (in combo con il dvd) per la collana "Il Collezionista" è sicuramente un prodotto migliorabile sul versante video attraverso un restauro del master di partenza probabilmente derivato dall'edizione tedesca (alcune inquadrature presentano una definizione più blanda e c'è della sporcizia: in particolare è visibile un "pelo" nella sequenza in qui Paul cavalca il verme nel deserto) ma nel complesso offre una visione appagante che esalta il lavoro svolto sulle magnifiche scenografie, sui costumi e il trucco - ancora oggi sorprendenti - cromaticamente ricca e dettagliata, con una grana naturale ben amalgamata alle immagini. L'audio originale è davvero vibrante e potente, mentre quello italiano è decisamente meno performante e chiuso in una pista monofonica che svilisce l'impatto di un sound design molto curato. Un'edizione superiore a qualsiasi versione sd precedente che permette di riscoprire (e rivalutare) questo singolare film del regista.

    Spiace per l'assenza di contenuti speciali, che avrebbero potuto contestualizzare la complessa produzione del film e offrire le notevoli scene tagliate presenti solo nella versione "estesa" da 180 minuti pubblicata precedentemente in dvd ma senza l'approvazione del regista.
  • Discussione Rebis • 14/02/20 08:43
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    In attesa del nuovo adattamento di Villeneuve, mi sono avventurato sul pianeta Dune a partire dal romanzo di Herbert, passando per il documentario sul progetto di Jodorowsky, fino alle due edizioni del film di Lynch. Lascio qui impressioni e curiosità.

    Il romanzo di Herbert è un caposaldo della fantascienza esplorativa e coloniale, cui hanno attecchito in molti, non ultimo Lucas per Star Wars. L'universo di Dune si sviluppa a partire da studi di geologia e antropologia su territori deserti e popolazioni che vi hanno trovato forme di adattamento. L'approccio al fantastico è pertanto realista e rigoroso, per quanto introspettivo e pregno di misticismo. Herbert ha sviluppato una vera e propria cultura conseguente alla nostra dopo la Jihad Butleriana, la ribellione dell'umanità contro il dominio delle macchine: l'immaginale si colloca nell'undicesimo millennio del nostro universo. Lingua, religioni, mitologie e genealogie che sostanziano le azioni e i pensieri dei personaggi sono concepite sul piano della verosimiglianza come evoluzioni avveniristiche. La backstory remota, che attraversa ere, programmi di selezione genetica, corporazioni e casate, è continuamente evocata e fa dei protagonisti gli agenti di un processo storico di ampio respiro che affonda le radici nel mito messianico del Muad'Dib. Adattare per il grande schermo questa complessità narrativa non richiede solo uno sforzo produttivo faraonico e una lunghezza chilometrica, ma anche elevate competenze di scrittura.

    Il progetto di Jodorowsky, ricostruito nel documentario di Frank Pavich, da un lato rispettata la maestosità dell'impianto herbertiano, dall'altro lo rielabora facendone uno strumento di promozione della personale visione dell'artista cileno: un film capace di modificare le percezioni e il pensiero delle masse (a detta del nostro), un'opera messianica promotrice di una nuova era. Il documentario è ricco di curiosità e aneddoti più o meno noti, ma il meglio lo riserva la rievocazione del casting che vedeva coinvolti Dalì, Welles, Jagger e il figlio di Jodo nella parte di Paul Atreides. Lasciano invece perplessi le modifiche apportate al romanzo in fase di sceneggiatura, particolarmente il finale che prevedeva l'immolazione del protagonista e la trasformazione di Arrakis in un pianeta errante in grado di gironzolare per l'universo per sanare - per osmosi? - tutti gli altri pianeti... Un'idea un po' iperbolica che più che ammirazione suscita un moto di ilarità. Mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro, ma il documentario non mi ha fatto troppo rimpiangere il fallimento del progetto jodorowskiano, le cui 12 ore di durata fanno immaginare (e temere) un borioso polpettone lisergico in bilico tra kitsch e trash piuttosto che un capolavoro non pervenuto. Si rimpiange invece l'apporto immaginifico degli artisti coinvolti (Moebius, Giger, O'Bannon) e si ammira la resilienza dell'autore di fronte al crollo di un sogno di tale portata.

    E veniamo al controverso e dileggiato film di Lynch. Nel fondamentale "In acque profonde" autoricognizione dell'artista sulla sua opera e sui processi creativi che la animano, Lynch disconosce ufficialmente la paternità del film. In effetti la versione rilasciata nelle sale cinematografiche è stata pesantemente manipolata dai produttori Dino e Raffaella De Laurentis per contenerne la durata (già limitata in corso di produzione: molti shooting previsti nello script, che orbitava intorno alle 4 ore, non sono stati girati). I tagli sono sostanziosi e rilevanti (circa 45 minuti) e vanno tutti a discapito dell'esposizione narrativa e dell'arco di sviluppo dei molti personaggi che risultano, nella versione cinematografica, spesso accessori e malamente tratteggiati. Si imputa al film di Lynch nebulosità e approssimazione nei nessi causali: opinione rafforzata dalla cifra stilistica dell'autore che negli anni si è fatta sempre più onirica e trascendentale. In realtà la Extended Edition contraddice questo luogo comune: Dune è stato il primo film interamente sceneggiato da Lynch (Eraserhead, realizzato in totale libertà creativa e nell'arco di tanti anni, non si può dire si basi su un vero e proprio script) che chiese la collaborazione di Herbert (non accreditato) e che si ritenne soddisfatto del lavoro svolto. In effetti la versione estesa di 180 minuti è incredibilmente fedele al romanzo, leggibile e lineare nello sviluppo, persino troppo dettagliata e letterale. Nella theatrical vengono meno la relazione tra Jessica e il Duca Leto che porterà alla nascita di Alia, la successione interna all'ordine delle Bene Gesserit, il percorso di iniziazione cui viene sottoposto Paul per entrare a far parte dei Fremen e assumerne il controllo, la genesi dell'Acqua della Vita, il personaggio chiave di Chani e in generale la funzione di tutti i personaggi secondari viene sacrificata.

    Va detto che negli anni sono state assemblate diverse versioni estese, nessuna riconosciuta dal regista, la peggiore delle quali è probabilmente quella "ufficiale" realizzata per la tv che taglia e sostituisce intere sequenze, firmata dall'ineffabile Alan Smithee (da noi uscita anche in doppio dvd); mentre la migliore è un fanedit che ricolloca le sequenze tagliate nel corpo della theatrical, porta il nome di Lynch ed è nota come Alternative Extended Edition.
  • Discussione Daniela • 23/07/21 10:26
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    STA per ARRIVARE la nuova trasposizione  

    Dopo vari rinvii, lDune diretto da Denis Villeneuve sarà presentato Fuori Concorso venerdì 3 settembre, in prima mondiale alla 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, per poi arrivare nelle sale italiane a partire dal 16 settembre.
    Qui il trailer ufficiale italiano - questo il secondo trailer, sempre in italiano.
     
  • Curiosità Lucius • 7/12/21 12:07
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/dune.jpg[/img]