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Tutti i commenti e le recensioni di Babylon

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/23 DAL BENEMERITO RAMBO90
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Rambo90 24/01/23 18:53 - 8003 commenti

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Orgiastico e roboante omaggio al cinema degli inizi, ma anche a tutto ciò che è venuto dopo con Chazelle che spinge agli estremi la sua arte e cerca un eccesso che alla fine dà ai nervi. Regge bene per due ore, poi tra gangster, montaggi di cinema e colori alla 2001 e freaks si arriva alla saturazione. Peccato, perché alcuni momenti sono belli, il cast eccelle e la colonna sonora è imperdibile. Ma il troppo alle volte, come in questo caso, stroppia davvero. Tante, troppe citazioni, la più riuscita quella ripetuta a Cantando sotto la pioggia.

Herrkinski 1/02/23 04:44 - 8713 commenti

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Chazelle racconta eccessi e decadenza della Hollywood degli anni '20-'30 ispirandosi talvolta a personaggi realmente esistiti ma puntando sull'esagerazione; da Fellini a Kubrick fino a Tarantino, il regista reinterpreta le sue influenze in un cinema tonitruante e autoindulgente, tra scene di massa di grande impatto e momenti "weird" del tutto demenziali, in un ottovolante che descrive bellezze ed orrori della settima arte. Ma tre ore di accumulo sono una follia e i buoni momenti sprofondano tra quelli inutili e quelli di cattivo gusto, con la presunzione di voler esser controversi.
MEMORABILE: I 32 minuti prima dei titoli di testa; I sotterranei con l'alligatore; La vomitata della Robbie; Le innumerevoli comparsate; Finale al cinema.

Rebis 3/02/23 15:47 - 2473 commenti

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Tracimante, elefantiaco omaggio alla passione del "fare cinema", fatica a chiudere l'arco narrativo dei molteplici personaggi, dissolve in un'allucinazione lisergica metatestuale e si sgonfia inevitabilmente dopo la visione; ma quello che si estingue è solo la retorica cinefila, l'omaggio patetico, mentre sedimenta il ricordo dei cadaveri, i corpi ridotti a mera carne, il sudore che gronda sul set, il dolore rimosso dietro i fotogrammi, la persona inghiottita dalla sua immagine. Un film che esibisce tutto, per raccontarci quello che i nostri occhi non vedono.

Capannelle 7/02/23 00:04 - 4566 commenti

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Senza dubbio è lunghetto e gli avrebbe giovato tagliare alcune sequenze ridondanti, come anche certe esagerazioni fluide sparate dall'ano di un elefante o dalla ben più graziosa bocca della Robbie. Ma "Babylon" è anche una grande prova dei tre attori principali che sovrasta l'insipido di altri personaggi (Adepo, McGuire); mentre Calva funge da efficacissimo collante, Pitt riesce a viaggiare dal faceto all'epico senza scomporsi e la Robbie sprigiona energia e carisma oltremisura. Echi di Luhrmann e del proprio passato danno vita a una cornice visivo sonora lussureggiante, trascinante.

Bubobubo 15/02/23 01:34 - 1847 commenti

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È il "solito" film di Chazelle: vittima della propria maniacale perfezione formale, polifonicamente citazionista, smisuratamente ambizioso nella forma (la durata monstre; le scenografie sfarzose della prima ora) e nel contenuto (il fil rouge metacinematografico), costellato di personaggi monodimensionali che imbeccano dialoghi banalotti. Stupisce dunque il fin troppo ingeneroso trattamento critico riservatogli: al netto di alcune lungaggini (il segmento del boss) e di eccessi retorici (i 10' conclusivi), la pur non originale riflessione sul tempo della storia ha ragione di essere.
MEMORABILE: Un elefante spaventato; Le finte lacrime di Nellie (Robbie); Dialogo icastico tra St. John (Smart) e Conrad (Pitt); La solitaria fine di Conrad.

Xamini 18/02/23 01:02 - 1295 commenti

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Caleidoscopio orgiastico di sensazioni, tra le quali a prevalere è quella strana magia della Hollywood che fu, qualcosa che somiglia a un dado dalle molteplici facce, diverse delle quali amare. La durata è stratosferica ma lo si percepisce solo nella seconda parte, perché la prima è follia, velocità, in un turbinio di piano sequenza che giocano con la complessità e travolgono. Una buona dose di ironia fa spesso capolino e provvede ad alleggerire, se già non fossero sufficienti una clamorosa Margot Robbie e il solito Brad Pitt; nel finale montaggio di citazioni sulla musica, à la Chazelle.
MEMORABILE: Il bacio rubato a Pitt; L'elefante; La Robbie; Il finale.

Paulaster 3/03/23 18:05 - 4882 commenti

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Attrice e aiutante di scena cercano di imporsi nel mondo del cinema. La trama non ha una costruzione filante, passa dalle esagerazioni degli anni Venti alla vita sul set, dal sonoro all’omaggio alla settima arte. Chazelle aggiunge fino allo sfinimento e alcuni blocchi divengono inutili (la prima scena della Robbie, il ruolo di Maguire); anche Pitt appare spuntato e offre soprattutto il suo fascino. La Robbie ha qualche buon momento, anche se si ricorda soprattutto per un ruolo che fa gran cagnara. Conclusione nostalgica debordante.
MEMORABILE: Il morso del serpente; I soldi finti; Le risate al cinema.

Daniela 12/03/23 23:57 - 13278 commenti

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Un divo alcolizzato, un'attricetta che vuol diventare una stella, un tuttofare ambizioso: sono i tre personaggi attorno a cui gira una trama fitta di personaggi e citazioni con la quale il regista tenta di mettere in scena la caotica e scandalosa Hollywood Babylonia descritta da Kenneth Anger sublimandola in un inno d'amore per il cinema. Mettere d'accordo il fustigatore Anger con la leggerenza di Kelly sotto la pioggia è però impresa difficile: il film è interessante oltre che sontuoso, ma risulta squilibrato e i buoni momenti si alternano a molti altri superflui o banali.

Schramm 2/05/23 15:08 - 4020 commenti

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Chazelle sotto il segno di Opi e dell'eudemonia visiva: la libido pleni sfuggita di mano, il fuori controllo al potere dovere volere piacere sapere nel fasto del baroccorama via Kusturica Brass Jodo Noè Kubrick Griffith. 32' di congesta sinfonia-sincrotronia di iperboli, un'isterica sexione free-jazz futurista. Poi via all'alchimiasma dei sogni americani impastati con sterco e affogati tra vomito e lacrime (a comando o introflesse) e il cagliato frappé di mummificata gloria eterna è servito lungo tre ore d'escheriano scivolo d'acquafan. Tarantino piglia pesa incarta e porta a casa.

Von Leppe 8/05/23 12:36 - 1310 commenti

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Se si voleva demonizzare il cinema dei tempi passati ci si è riusciti; infatti a mancare è proprio il fascino dell'epoca del muto, dei primi film sonori (Viale del tramonto docet). Si salva solo il finale nostalgico. Un guazzabuglio che sembra un po' voler riprendere la recitazione forsennata alla Zulawski mescolata allo stile di Fellini. Brad Pitt, grazie a trucco e acconciatura, è l'unico a ricordare gli attori del periodo interessato. La trama non è troppo originale, pare quella di E' nata una stella, ma poteva comunque funzionare.

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Nando 4/12/23 15:24 - 3903 commenti

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Pellicola ridondante e magniloquente in cui si narra il passaggio dal muto al sonoro della Hollywood anni Venti. Tre ore di narrazione che vede i protagonisti partecipare a feste orgiastiche e a estenuanti ciak cinematografici. Immagini di grande impatto visivo, colonna sonora da premio Oscar e un plauso agli interpreti principali, con una scatenata Robbie, un Pitt guascone e un intenso Calvo. Un bel vedere.

Enzus79 6/01/24 21:40 - 3235 commenti

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Personaggi principali di questo film sulla Hollywood degli anni Venti/Trenta sono un factotum dei set, un attore sul viale del tramonto e un'attrice che sogna il successo. Sfarzoso, eccessivo e cinico. Si racconta il mondo del cinema con le marce alte, alternando momenti di buon livello ad altri che si perdono in lungaggini. Scorrevole. Margot Robbie è da lodare indubbiamente.

Bibi 24/08/24 19:23 - 142 commenti

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Cosa volete di più! Orge con elefante seminapanico, balletti, amori infelici, suicidi, omicidi, sparizioni nel nulla e tanto altro. Quasi sempre eccessivo, purtroppo anche nella durata, il regista si serve di un cast sempre all'altezza della situazione e di un'ottima fotografia per trattare del passaggio dal cinema muto a quello sonoro. Ciò facendo, mostra un grande amore per la settima arte con una parte iniziale di travolgenti speranze d'affermazione dei propri sogni seguita dalle cocenti disillusioni che portano a una profonda malinconia e persino alla morte.

Deepred89 13/07/24 20:05 - 3867 commenti

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Stesso contesto e ossatura di La La Land ma con molta più carne al fuoco, un film che sin dall'inizio (con inaspettate gag parentiane seguite da stravisti balletti orgiastici che di anni Venti han solo gli sporadici freaks) alterna alti e bassi, col livello che sale parallelamente al livello di sarcasmo e di grottesco. Non troppo sopportabile (ma ottimamente interpretato) il personaggio dell'attricetta arrivista, tanto che quando si leva di torno (l'hooperiano, notevolissimo segmento con Tobey Maguire) il film tocca il suo apice. Buoni estetica e cast, stucchevole trailerone finale.
MEMORABILE: La citata maxisequenza alla festa di Maguire (villain pazzesco), che fa sperare in un futuro salto di Chazelle verso l'horror tout court.

Galbo 7/08/24 20:11 - 12648 commenti

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Celebrazione dell'epoca d'oro del cinema muto, con il successivo declino delle star coinciso con l'avvento del sonoro; apparentemente gioioso in parte, è in realtà un film piuttosto cupo e permeato di malinconia e questa commistione di toni è il pregio principale del lavoro di Chazelle, insieme all'eccellente lavoro del cast, che annovera attori importanti e caratteristi di lusso come la grande Jean Smart. Il limite del film è una durata debordante ed eccessiva, con parti non esattamente esaltanti che sanno di riempitivo.

Giùan 24/08/24 11:14 - 4940 commenti

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Film che comincia respingente quanti altri mai e nella cui spocchia orgiastica, che ambiguamente vellica, esibisce e stigmatizza riconosci subito l'autore dialettico e provocatorio di Whiplash. Poi come in altri casi subentra una energia trascinante, una convinzione che nasce da una non comune cognizione cinematografica che certo qui inciampa più volte misurandosi con l'impresa babilonica, senza paura di scadere nel ridicolo della banalità e della ripetizione, in forza di una passione tracotante ma autentica, perdonabile. Semplicemente magistrale Pitt.
MEMORABILE: Le apparizioni di lady Fay; Gli assolo sulla settima arte di Conrad/Pitt; I Ciak "sonori" di Margot Robbie

Il ferrini 18/10/24 00:50 - 2684 commenti

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Film bellissimo, colmo d'amore per il cinema dal primo all'ultimo fotogramma, folle, rutilante nella prima parte, intenso come non mai nelle interpretazioni e con un finale struggente e malinconico che resta nella memoria. La Robbie forse nel ruolo della vita (e pensare che doveva essere di Emma Stone), propone una sua rivisitazione di Clara Bow, debordante provocatrice dell'epoca del muto. Fantastico anche Brad Pitt (esilarante la sua caduta in piscina quanto drammatico il declino). Costumi straordinari, colonna sonora importante. Da non mancare.

Cielo 5/11/24 16:26 - 1 commenti

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Spettacolare, sfrenato e sfavillante ma al contempo solido (e commosso) omaggio alla settima arte di cui rivendica la libertà. Una lettera d'amore di Damien Chazelle a Hollywood, ai film, al cinema e alle sue star che si traduce in una fantasmgorìa che ti travolge tutto d'un fiato. Cinema vero. Attenzione però: presenta scene davvero "al limite" che possono creare disagio e imbarazzare.
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