Eyes wide shut - Film (1999)

V
Eyes wide shut
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Eyes Wide Shut
Anno: 1999
Genere: drammatico (colore)
Note: L'ultimo film di Kubrick. Tratto dal romanzo "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler ("Traumnovelle in originale, stampato nel 1929 in lingua originale ma pensato e abbozzato dal 1907, nella Vienna pre-Prima Guerra Mondiale).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È l'ultimo film del grande Stanley Kubrick, uscito postumo comunque in versione approvata dal regista. E’ un congedo piuttosto controverso, che del genio di Kubrick mantiene solo pochi sprazzi, ma capace ancora, a tratti, di entusiasmare. La coppia Tom Cruise/Nicole Kidman, marito e moglie anche nella vita, nel film non rappresenta il cardine. La Kidman infatti, che pur si ritaglia nei primi venti/trenta minuti la parte più importante e melodrammatica, scompare per lasciare il campo a Tom Cruise, che diventa così l'occhio attraverso il quale lo spettatore entra nel film: traumatizzato dall'annuncio della moglie, che gli confessa di aver desiderato follemente un...Leggi tutto uomo (pur non avendoci concluso nulla e limitandosi a idealizzarlo come può capitare soprattutto a una donna), Cruise comincia il suo viaggio verso una meta imprecisata. In qualità di medico finisce in casa di una giovane che confessa di amarlo, poi si lascia sedurre da una prostituta, quindi va ad ascoltare in concerto jazz di un amico in un bar. Da lui apprende la parola d'ordine per entrare a una particolare festa in maschera. Ed è qui che EYES WIDE SHUT ha un'impennata, con il talento innegabile di Kubrick che finalmente esplode: in un'atmosfera cupa e irreale, resa magica da musiche cadenzate e demoniache che si fondono straordinariamente alle immagini, decine e decine di incappucciati si accoppiano con prostitute mascherate in un'orgia di carne e sesso. La realtà pare confondersi nel sogno: zoom e costumi, scenografie e colori caldissimi rendono questi venti/trenta minuti un pezzo da antologia del cinema, poi di nuovo si ricade nella quotidianità fino alla resa dei conti finale tra Cruise e Sydney Pollack (che fu regista de IL SOCIO, film in cui Cruise interpretava un personaggio molto simile). In realtà la coerenza di EYES WIDE SHUT è tutta da verificare; pare anzi che gran parte delle scene siano posticce, un riempitivo che giustificasse l’affresco orgiastico centrale. Basti pensare a come scadano nell'umorismo gretto le sequenze al negozio dei costumi, completate dall'accennata presenza di una lolita che se la fa con due coreani, a quanto gratuiti siano i nudi della Kidman, a quanto sofferti siano alcuni passaggi con le parole che escono a forza dalle bocche dei protagonisti. EYES WIDE SHUT a volte è lagnoso quanti i lamenti della Kidman, noioso e pesante, spalmato artificiosamente su due ore e mezzo che potevano essere meno di due. Al di là delle frustrate ambizioni di Kubrick sembrerebbe il tipico prodotto “alla Michael Douglas”, con precisi echi da ATTRAZIONE FATALE. Guardando oltre la patina della superproduzione intellettuale scopriamo una banalità e una carenza di contenuti solitamente aliene a Kubrick. Non è che non si intuisca la mano di un maestro, ma c'è una pretenziosità a lungo andare fastidiosa, che oltretutto non trova in Tom Cruise né tantomeno nella Kidman due interpreti troppo credibili. Da notare che nella versione italiana le frasi scritte sui biglietti e gli articoli sui giornali sono stati tradotti e sostituiti a quelli in americano, come si usava un tempo. Per nulla scandaloso.

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Caesars 9/02/07 11:59 - 3790 commenti

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L'ultima opera di Kubrick sicuramente è anche quella che mi convince meno. Probabilmente è un mio limite, ma questa odissea di Tom Cruise che lo porta nelle situazioni più strane (con tanto di risvolto giallo) sembra un po' girare a vuoto. Peccato perchè la mano del regista si vede, eccome, ma il risultato finale è inferiore a quanto auspicabile. Buona come sempre l'interpretazione della Kidman mentre Cruise, complice forse il doppiaggio, non mi è sembrato ai massimi livelli. Comunque da vedere.

Carmelo 17/12/12 23:05 - 4 commenti

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Degna conclusione della carriera di questo straordinario regista, è un film abbastanza complesso, difficile ma proprio per questo affascinante; e se poi non riesci a comprenderlo ci sono le immagini e le scene magistralmente girate che ti appagano e che non rendono pesante il film nonostante la sua lunghezza (oltre 2 ore). Un Cruise inespressivo e un po' "finto" fa da contraltare a una già brava Kidman. L'ambientazione, piuttosto squallida, tratteggia bene i disagi delle coppie moderne.
MEMORABILE: La scena del ricevimento iniziale e il rito orgiastico.

Deepred89 23/05/07 15:57 - 3706 commenti

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L'ultimo film di Kubrick, uno dei più belli ma anche uno dei più complessi. Lento, avvolgente, ambiguo e suggestivo; diretto alla perfezione da Kubrick (soprattutto nelle scene nella villa, anche se pure il resto è di altissimo livello) e caratterizzato da un'ottima fotografia (bellissimi sia gli interni che la rappresentazione di una New York natalizia e notturna). Bravo Cruise, ottima la Kidman; straordinarie le musiche. Alla fine magari non si capisce tutto, ma il film è comunque da non perdere.

Fauno 12/02/17 01:58 - 2212 commenti

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Sarebbe molto più facile vivere in superficie, pensare solo a guadagnare senza mai porsi dei problemi invisibili ma tanto reali da far parte della nostra essenza e da passarci come tali spesso e volentieri sotto il naso. Ma da una prima verità rivelata ne consegue, come con la droga, di trovarne altre, finché non si capisce di non essere all'altezza, di non poter sconfinare facilmente certe barriere e quindi si rischia di non trovare più punti fermi, neppure cercando persone già incontrate per caso; tutto sfugge finché non si accetta la verità della trasgressione.
MEMORABILE: "La realtà di una notte, non contando quella di tutta la vita, è la verità"; "Nessun sogno è mai soltanto un sogno".

Puppigallo 27/08/07 13:51 - 5275 commenti

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Film dall’innegabile fascino. Si vede la mano del grande regista. La gara di bravura tra Cruise e la Kidman è vinta da quest’ultima (più convincente), che crea un personaggio piuttosto inquietante (è diversa da come la crede e la vorrebbe il marito). Cruise è meno espressivo del solito (sembra perennemente perplesso, anche se, visto quello che succeede, non si può dargli torto). Bellissimo lo scambio verbale con la moglie, dove lei demolisce tutte le sue certezze. Si rimane appagati da ciò che si vede e da alcuni dialoghi, non dalla storia.
MEMORABILE: La scena nella villa (cinematograficamente quasi perfetta). Scenografia, costumi e colonna sonora da applausi.

Il Gobbo 28/08/07 18:41 - 3015 commenti

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Enigmatico finale di partita kubrickiano. Lungi dall'unirsi al coro dei (prevedibili) detrattori post-mortem, certo un film che disorienta e lascia perplessi: resta il dubbio del non-finito (ah, quel clamoroso zoommone alla Jess Franco sul mascherone nella villa... ), si vacilla di fronte alla pedissequa fedeltà al testo di Schnitzler (anche nelle divaganti escursioni notturne del povero Cruise, apparentemente tirate troppo in lungo), si ammira la Kidman, ci si gratta dubbiosi la testa. E comunque si rimpiange un mito.

Capannelle 3/11/07 16:01 - 4411 commenti

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Cosa sarebbe EWS senza le scene girate all'interno della villa, cioè senza Fidelio, le disinibite fanciulle e la fantastica musica? Rimarrebbero i problemi esistenziali della coppia e il professionalissimo ruolo di Cruise come medico di fiducia che ripulisce le (splendide) birichinate dell'amico e che infonde fiducia a donne in lutto. Discutibili invece la scena del noleggiatore di abiti e i tormenti di Cruise di fronte alla prostituta. La Kidman ha classe e Kubrick la tira fuori anche se non le concede il ruolo principale del film.

Galbo 22/12/07 07:10 - 12393 commenti

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Film complesso e controverso di Kubrick dove solo in alcuni punti si riconosce la mano del grande regista. Non convince in primo luogo la scelta del protagonista Cruise, chiaramente inadatto a questo tipo di ruolo. Molto meglio invece l'altra metà della coppia, la convincente e brava Kidman. Il meglio del film sono i dialoghi tra i coniugi, sempre arguti e mai banali. Lasciano invece perplessi le digressioni oniriche che inducono un senso di spaesamento non solo nei protagonisti ma anche nello spettatore.

Flazich 2/01/08 14:26 - 669 commenti

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Giallo, blu, bianco & nero e infine l'arcobaleno. "Eyes wide shut" è l'opera più complessa di Stanley Kubrick che vede un uomo (Bill) spettatore della propria vita, convinto che il mondo sia bianco e nero e che, quindi, l'arcobaleno rappresenti la rottura di tutto ciò che è la sua struttura della vita. Per tre giorni vive al confine di un mondo colorato: cerca di entrarvi ma non è in grado a causa della sua passività. Emblematica la scena del biliardo rosso: quando gli viene chiesto di giocare lui risponde che preferisce guardare. Assoluto.

Fabbiu 13/01/08 14:17 - 2145 commenti

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Al contrario di molte opinioni, personalmente ho apprezzato molto di più l'interpretazione di Cruise nel suo atteggiamento perennemente confuso e perplesso che della Kidman, un po' troppo artificiale, sopra le righe e che tutto deve alla sua bellezza, (troppo irritante nella scena in cui fa la sballata). La sessualità, le passioni e la morbosità, tutto rientra in una sciarada, in una artificialità opprimente che il visionario Kubrick rappresenta a modo suo: il più emblematicamente possibile. Un po' lunghetto, ma coerentemente interessante.

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Homesick 22/06/08 09:26 - 5737 commenti

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Ispirandosi (liberamente) a “Doppio sogno” di Schnitzler, Kubrick costruisce una lunga, insipida odissea onirico-urbana sulle tentazioni del sesso, la morale e la crisi di coppia. Il fascino “kubrickiano” risiede nella sontuosa fotografia dai colori autunnali e in alcune raffinate sequenze (come quella, ormai celeberrima, del sabba) con adeguato commento sonoro. Infelice la scelta della coppia protagonista: Cruise, mestierante statico e inespressivo, è semplicemente penoso; la Kidman fa un po’ meglio, ma è spesso forzata, fastidiosa e sopra le righe.

Redeyes 29/06/08 08:40 - 2449 commenti

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Kubrikiano a singhiozzo ne è espressione tipica, ennesimo saggio d'eccellenza e ne è alieno. Un soggiogante, ammaliante, mefistofelico affresco con i colori tipici del maestro, i movimenti di macchina e talune inquadrature sono marchio inconfondibile. Passata già alla "storia" la scena del sabba con annessa musica, il film non si apprezza ad una prima visione ma ne necessita quanto meno una seconda. I due protagonisti, a tratti goffi, non sono stati una scelta iper felice. Consigliatissimo comunque!

Pigro 5/07/08 10:19 - 9666 commenti

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Film misterioso, onirico, enigmatico. La storia di tradimenti e desideri di tradimenti in una New York natalizia (pullulano alberi e luci di Natale, come un pervasivo segno “a rebus”) è cosa molto intima ma anche imprevedibilmente sociale, viste le conseguenze di esclusione e inclusione del protagonista nell’alta borghesia dove si celebrano le orge. Film strano, dove il tocco del maestro arriva a punte eccelse e dove però si fatica a capire. La coppia Cruise-Kidman non è all’altezza, anzi è proprio imbarazzante.

Matalo! 9/07/08 10:08 - 1378 commenti

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Folgorante l'inizio (il culo della Kidman); splendida scena nel negozio di costumi (con le stesse luci della festa iniziale). Ridicola la scena della festa "privata". Pessimi i flash della Kidman col presunto amante (neanche Joe d'Amato arrivava a tanto). Kubrick goffo a parlare di sesso. Un film riuscito a tratti. Scegliere una coppia in crisi per rappresentare una coppia in crisi è una bella perversione, ma Cruise è sempre un cane d'attore e anche lei non è il massimo (ed è pure odiosetta).

Ciavazzaro 30/08/08 12:02 - 4770 commenti

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Kubrick chiude la sua carriera con un buon film tratto dal valido romanzo "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler. La scena all'interno dell'enorme villa viene inserita quasi in un contesto da sogno horror, ci sono l'ottima Nicole Kidman, Sydney Pollack (ottimo anche come attore). Note dolenti: l'attore cane Tom Cruise.

Ammiraglio 10/11/08 11:18 - 150 commenti

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Kubrick dimostra fino alla fine di essere uno dei più grandi autori e registi mai esistiti. "Eyes wide shut" è con buoni motivi un grande capolavoro che, a quasi dieci anni, mi lascia ancora a bocca aperte ogni volta che lo vedo. Tralasciando la profondità e complessità della trama (che è davvero "aperta", cioè ognuno può vederla ed interpretarla come vuole) tecnicamente è un film perfetto, in grado di incollare lo spettatore allo schermo.

Renato 13/11/08 20:13 - 1648 commenti

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Secondo me è un grande film, anche con delle evidenti imperfezioni che con Kubrick solitamente non erano di casa. A livello visivo è una vera festa per gli occhi (la fotografia in sala mi impressionò tantissimo), mentre qualche passaggio (e dialogo) non sembra perfettamente a fuoco. E ritengo che per raccontare di una coppia vuota e superficiale di fine millennio non ci potesse essere scelta migliore di quella della coppia hollywoodiana per eccellenza (in quegli anni)...in questo senso i mediocri Cruise e Kidman diventano esemplari.
MEMORABILE: Il ricevimento in casa di Sydney Pollack, con Cruise abbordato da due modelle.

Redvertigo 1/01/09 02:43 - 78 commenti

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L'ultima opera di Kubrick ha rappresentato per me uno dei più affascinanti viaggi a cui io abbia potuto prendere parte. Poetico, complesso, onirico, con mille sfaccettature e significati che riaffiorano e mutano ad ogni visione. Il discontinuo Tom Cruise qui ci regala una performance di tutto rispetto, la performance della vita! Il Maestro non poteva concludere in maniera migliore la sua straordinaria carriera. CAPOLAVORO ASSOLUTO da vedere e rivedere nel tempo apprezzandone tutte le sfumature.
MEMORABILE: La scena del ballo di Natale, la scena nel negozio di custumi, la sequenza dell'orgia, tutte girate splendidamente

Onion1973 3/01/09 19:12 - 163 commenti

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Da grande estimatore di Kubrick confesso che mi ha deluso moltissimo. In nessun modo all'altezza della sua carriera. Funziona poco o niente: Kidman e Cruise sono posticci, le orge in maschera sono insipide e stantie (senza emozioni: se fossero state girate da Brass, sarebbero state fatte a pezzi dalla critica). Pruriginoso, mortalmente noioso e poco coraggioso. Senz'altro visivamente bello, ma la grandezza di Kubrick, a mio modestissimo parere, è sempre stata unire contenuto pregnante a perfezione stilistica. Qui le cose non vanno insieme. Deludente.
MEMORABILE: "C'è una cosa che dobbiamo fare. Scopare" dice la Kidman ad un rintronato Cruise.

Brainiac 5/01/09 15:41 - 1083 commenti

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Film che ha più strati della crosta continentale. Che pungola il subconscio. Ogni volta che lo vedo mi turba perché penso di afferrarne il senso cogliendone nuove sfumature ma non ne sono poi così sicuro. Parla di gelosia? Dello sfaldarsi dei rapporti o di nuovi possibili incastri? Proprio per l'ambiguità, per l'angoscia che trasmette, penso che sia il vero masterpiece di Kubrick. Cult l'inseguitore silente di Cruise. Minacciosissimo l'eloquio di Pollack. Le maschere, poi. Oscuro (l'orgia nel castello), spiazzante (la confessione della Kidman), ma sostanzialmente, definitivamente, Capolavoro.

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Rickblaine 5/04/09 09:25 - 635 commenti

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La coppia Tom Cruise/Nicole Kidman alle prese con l'opera ultima del genio del cinema. Il film attrae per la relazione fra i due protagonisti; per quel culto misterioso che si cela dietro una folla di gente mascherata, però manca qualcosa che è caratteristico del regista, magari quell'ironia o quel sadismo che lo hanno reso unico.
MEMORABILE: Nella villa la gente mascherata che accerchia Cruise.

Saintgifts 1/06/09 12:06 - 4098 commenti

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Io credo che in questo che giudico un film notevole, dove anche quelli che vengono criticati come errori sono effetti e situazioni volute dall'autore (compresa la scelta Kidman-Cruise), ci sia solo la volontà di parlare di sesso a tutto tondo e penso, anche se conosco Kubrick solo attraverso le sue opere, che per il regista il sesso sia stata una questione fondamentale e particolare nella sua vita e ha voluto raccontarcelo usando la sua grande arte. Ci ha regalato anche la visione del bel corpo della Kidman e lo ha fatto da par suo. Non è poco.
MEMORABILE: La scena con la Kidman vestita solo della canottiera e mutandine, colori caldi pastellati e soft. Brava e naturale anche quando fa pipì.

Pinhead80 19/10/09 22:45 - 4760 commenti

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L'ultimo lavoro di Stanley Kubrick (uscito dopo la sua morte), colpisce non tanto per la tematica amore/tradimento/verità/bugia quanto per quell'aurea di mistero che lo circonda. C'è da dire che le buone interpretazioni della coppia Cruise/Kidman sono macchiate dalla loro volontà di inserire nel film alcuni simboli cari a Scientology e al suo seguito (vedi l'arcobaleno...), che non credo proprio facessero parte della sceneggiatura originale del film. Da apprezzare la scena dell'orgia, con tanto di Messa Ortodossa al contrario di sottofondo.

Undying 16/11/09 02:48 - 3807 commenti

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La complessità del testo di partenza, Doppio Sogno di Arthur Schnitzler (che pure ha ispirato il film di Bianchi: Ad un passo dall'aurora) viene risolta da Kubrick diluendo il narrato sino a raggiungere la ragguardevole durata di due ore e mezzo. Ma il film scorre piacevolmente e, in barba alla logica e a certi risvolti psicologici meno che banali (la prostituta che si sacrifica; la moglie e lo stesso protagonista non sono mai disegnati finemente nel carattere), il film resta a testamento di un regista eccentrico e genialoide che, pur non avendo lavorato sull'editing, lascia il segno.
MEMORABILE: Il rito/baccanale con cantilene e donne nude.

Metuant 12/01/10 12:52 - 456 commenti

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Film enigmatico, in quanto eccessivamente psicanalitico e complesso, anche se la mano del regista c'è e si vede. Per quanto vanti sequenze visive molto notevoli, come quella dell'orgia in costume, forse pecca un tantino troppo di ricercatezza nel voler illustrare a tutti i costi la complicata e cervellotica trama originale del romanzo di Schnitzler. Un epilogo bizzarro e maestoso per la carriera del grande regista, che però poteva risultare forse meno pretenzioso.
MEMORABILE: La lunga sequenza dell'orgia in maschera.

Cotola 28/01/10 23:48 - 9043 commenti

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L’ultima fatica di Kubrick non è il capolavoro che molti si aspettavano ma è comunque un gran film. A parte qualche piccola caduta di tono non si può, infatti, non restare colpiti dalla solita grande regia, dalla brillantezza e raffinatezza dei dialoghi (come sempre nei film del regista non c’è quasi mai una parola, e non solo quella, fuori posto) dalle notevoli scenografie. Tutto raggiunge il culmine nella lunga ed affascinante scena dell’orgia. Bravi anche gli attori. Gustosi ed azzeccati i brani della colonna sonora.
MEMORABILE: Le scene iniziali( in particolare quella dello specchio), i flashback in bianco e nero; le scene nella villa.

Stefania 20/02/10 22:05 - 1599 commenti

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Un momento di sincerità (o forse una provocatoria bugia?): la confessione di un "quasi" adulterio di Alice dà la stura ad una serie di paranoie da parte di Bill. Paranoie che riguardano il sesso, energia destabilizzante, legata a fantasmi di omofobia, Aids, pedofilia, voyerismo, fantasie di trasgressioni orgiastiche significativamente delimitate ad un territorio (la villa), o forse circoscritte al territorio del subconscio, allo spazio del sogno, così circoscritte da restare innocue. Innocue, ma rivelatrici. Riflessione sull'incomunicabilità, fastoso ma non profondo.
MEMORABILE: Per la sua ambiguità, la scena della festa iniziale, con i due paralleli tentativi - e tentazioni - di seduzione.

Tomslick 20/07/10 19:42 - 205 commenti

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Stanley Kubrick chiude in bellezza la propria incomparabile carriera. Come sempre l'importanza (o meno) della storia tende ad essere messa in disparte dalla purissima cifra stilistica del regista; e come sempre si ha la più o meno latente sensazione che sotto una tale abbacinante bellezza d'immagini ci debba essere qualcosa di più profondo che (ancora) non si è completamente compreso. È così pure qua: nel mentre si cerca di capire il significato di questa semplice storia di tradimenti reali o sognati, l'occhio ha avuto pienamente la sua parte.

Smoker85 27/07/10 23:53 - 487 commenti

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L'ultimo Kubrick non poteva che far discutere, come quasi sempre ha fatto con le sue opere da Orizzonti di gloria in poi. Per me un commiato all'altezza del maestro. Cruise non penso affatto sia una nota dolente del film: fa esattamente quello che deve fare, ossia un personaggio che sembra avere tutto sottocontrollo ed essere pieno di certezze ma che, nel profondo, è fragile, schiacciato da quanto succede attorno a lui (l'orgia, la morte della ragazza, la confessione della moglie). Ottime musiche, grande impatto visivo. Consigliato.
MEMORABILE: La messa nera ed il processo a Cruise.

Belfagor 14/10/10 17:34 - 2690 commenti

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A 35 anni da Lolita, Kubrick affronta nuovamente il tema (mai del tutto abbandonato) dell'ossessione erotica in questo feuilleton picaresco. Da alchimista razionale, fa compiere al protagonista un'opera al nero per farlo poi riemergere nell'aurora (del nuovo millennio) con una speranza di salvezza umanista. Molto lungo e non perfetto, ma contrassegnato da un gusto sopraffino per gli ambienti, le musiche e i costumi. Davvero brava la Kidman, un po' meno Cruise. L'addio all'arte e ad un intero secolo da parte di un genio.
MEMORABILE: Il finale: "C'è una cosa molto importante che noi dobbiamo fare prima possibile" "Cosa?" "Scopare."

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Giacomovie 11/01/11 18:59 - 1398 commenti

I gusti di Giacomovie

Un Kubrick intenso e introspettivo nell’ultima sinfonia di un virtuosistico compositore di immagini. La psicologia di una coppia è analizzata al microscopio in una storia in apnea che dà il senso di immergersi in un oscuro labirinto, indicatore delle torbide strade che possono assumere desiderio e passione. Funzionale la scelta di girare nel formato 4/3: il restringimento del campo visivo dà una maggiore focalizzazione scenica. Il ritmo è lento ma denso di una crescente incertezza. Il fisico della Kidman poteva competere con una top model. ***!

B. Legnani 18/01/11 00:46 - 5532 commenti

I gusti di B. Legnani

Film molto bello e, credo, molto sentito da parte di un uomo non più giovane, che (oso pensare) forse ne ha visto una metàfora di alcuni squarci della sua vita. Non arriva al massimo per un paio di giri a vuoto (l'incontro con Domino, per esempio, è irrisolto), ma regala momenti in cui la grande mano si vede, eccome, pur nelle piccole cose (esemplare, nella sua semplicità, il dialogo, quasi più ipnotico che riflessivo, con la barista). Cruise è perfetto per il ruolo del perplesso (ma l'ho capito solo dopo mezzora), mentre lei convince un filo di meno. Musiche scelte benissimo, come sempre.

Zardoz35 3/02/11 23:10 - 290 commenti

I gusti di Zardoz35

Film senz'altro sopravvalutato, che va annoverato fra le opere peggiori di Kubrick. Unico pregio, la pellicola lascia sempre lo spettatore tra la realtà e il dubbio, il sogno, ma tutto è contorto e soprattutto due ore e mezza risultano insopportabili. Poco azzeccata anche la coppia Cruise-Kidman: lei è notevolmente più alta di lui e sicuramente insipida. Tom invece se la cavicchia nel ruolo del curiosone che rischia di fare una brutta fine. Film evitabile.

Mickes2 23/02/11 11:14 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Eyes wide shut colpisce e resta come ultima passione erotico-estetica del Maestro: Nicole Kidman, vero fulcro del film. Basta guardare come il regista la riprende, come la "sdoppia" nello specchio, come ne illumina ed esalta le forme perfette. E l'attrice ricambia l'attenzione del Maestro con una performance sublime. Dall'altra parte, di fronte al nulla, di fronte a un mondo che cerca di dominare ma che non comprende e che continuamente invece lo inganna, l'uomo di Kubrick si rifugia dentro la famiglia. Un capolavoro assoluto.

Topspin 6/03/11 05:17 - 12 commenti

I gusti di Topspin

Ultimo film dello scomparso Kubrick, concluso dall'amico Spielberg. Il titolo originale ("occhi completamente chiusi") interpreta il senso del film come quello di un sogno, un incubo dal quale i protagonisti riescono "finalmente a svegliarsi" La vicenda si svolge di fatto in una sola notte. L'ambientazione è quella urbana newyorkese con qualche similitudine con Scorsese. Ritmo particolarmente calzante accompagnato da musiche assolutamente appropriate! Ottima interpretazione per La Kidman.
MEMORABILE: "Sa qual'è il vero fascino del matrimonio? È che rende l'inganno una necessità per le due parti".

Sabryna 13/03/11 16:48 - 225 commenti

I gusti di Sabryna

Ultimo film di Kubrick, uscito postumo. Non è da considerarsi perla di rara bellezza, a differenza di altre opere del Maestro, eppure possiede a tratti un suo particolare magnetismo. La coppia Cruise/Kidman in alcuni punti risulta noiosa e risibile, Cruise è come sempre un po' fantoccio e poco credibile nella parte. La lunghezza della pellicola, poi, non aiuta. Tuttavia, vi sono qui e là sprazzi del genio kubrickiano, come la celebre sequenza dell'orgia rituale (da vedere), chiaro riferimento alle sette e alle celebrazioni massoniche/sataniche.
MEMORABILE: La lunga sequenza del rituale mascherato.

Greymouser 16/06/11 11:19 - 1458 commenti

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L'ultima fatica del grande Kubrick non può essere annoverata fra i suoi capolavori assoluti, ma rappresenta una degnissima conclusione della sua immensa carriera. Fra il thriller, il drammatico e l'erotico, il film rivela in modo palese tutta la maestria registica del nostro Stanley, che sospende una storia sull'amore e la sensualità in un'atmosfera onirica e rarefatta, spiazzante, in cui significati e significanti sono legati da un filo che è sempre sul punto di spezzarsi. Grande magia e grande epitaffio.

Trivex 27/06/11 14:58 - 1744 commenti

I gusti di Trivex

Film dalla fattura complessa, con guizzi di arte elevata. Alcuni elementi della sceneggiatura sono poco efficaci, quasi sconcertanti per quanto banali. Una montagna russa, ma con pochi picchi e qualche parte bassa, con al centro solo un percorso piatto. Ma complessivamente salviamo quasi capra e cavoli per la capacità di rendere fruibile e godereccio anche uno sviluppo mediocre, fotografato bene e rifinito da una moderata lucida follia. L'ex top gun è proprio come il film: bello in parte; la sua partner è capace di fare la difficile anche in questo ruolo.
MEMORABILE: La preparazione per la festa ed il giro di ballo (e di testa).

Siregon 1/07/11 18:30 - 352 commenti

I gusti di Siregon

Banale, noioso, recitato male anzi malissimo dall'allora coppia Cruise-Kidman, troppo lungo, sconclusionato, zeppo di dialoghi irritanti. A Kubrick bisogna perdonare tutto ovviamente e allora vai col capolavoro mistico, onirico, trascendentale, imprescindibile... Resta una bufala di proporzioni epiche, un fastidioso giochino di routine di un Maestro che al Cinema ha regalato ben altro spessore. Ottima la fotografia.

Rullo 24/07/11 17:41 - 388 commenti

I gusti di Rullo

Ultima opera di Kubrick, uscita postuma, dove l'autore approfondisce la sessualità e le perversioni umane. Cruise e la Kidman trovano una complicità edentificabile solamente in un marito e in una moglie (lo erano realmente), ma ciò che stupisce è il senso di inadeguatezza che si prova guardando il film, come se Stanley fosse riuscito a colpire nel segno. Moltissime scene esplicite ed altrettante inquietanti (come suggerisce l'ottima colonna sonora) rendono importante anche quest'ultimo film.

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Tarabas 31/10/11 18:54 - 1878 commenti

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Bill è un Alex a cui la cura Ludovico ha fatto effetto. Basta sostituire a Beethoven uno stipendione, una casa a Manhattan, una bella moglie e le pulsioni nascoste sopiscono. Il massimo dell'istintività residua sta nel guardare, avvicinarsi al ciglio senza inciampare. Così un po' anche Kubrick, che dopo un decennio speso a guardare, gira il suo ultimo film senza riuscire ad aprire l'ennesimo squarcio nelle convenzioni (estetiche e non). Restano una messa in scena e una fotografia meravigliose, ma per la prima volta si arriva in fondo un po' stufi.
MEMORABILE: Con Cruise non riesce l'operazione O'Neal. L'inespressività non si traduce in maschera efficace, rimane fissità.

Gaussiana 30/04/12 19:01 - 121 commenti

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Il viaggio, onirico e fisico, che Tom Cruise affronta nella notte alla ricerca di un riscatto, di una vendetta nei confronti della moglie fedifraga o semplicemente di una risposta a una domanda tacita, lo porterà in squallidi negozi di maschere o in sontuose feste in maschera massoniche. Rappresentazione del malessere della famiglia nella classe borghese altolocata e cinica riflessione sull'erotismo e sui rapporti di coppia, di certo Kubrick ci lascia con un film degno di lui; forse non uno dei migliori, ma notevolmente conturbante.

Furetto60 2/08/13 12:47 - 1194 commenti

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Pur nella comprensione delle difficoltà di completamento del film, uscito postumo rispetto alla scomparsa di Kubrik, resta il rammarico di quello che avrebbe potuto essere se il regista avesse potuto lavorarci ancora. Infatti risalta agli occhi la mancanza di omogeneità della pellicola, della quale si finisce per ricordare la scena nella villa, mentre il resto ha un sapore sbiadito. Anche i protagonisti appaiono male utilizzati, con la bravissima Kidman prematuramente messa in panchina. Finale incolore.
MEMORABILE: La colonna sonora nella villa degli scambisti.

Ryo 16/10/13 00:42 - 2169 commenti

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Opera ultima di Kubrick che ci lascia con un film particolare che presenta diversi cambi di direzione. Inizia come una storia di amore e gelosia, poi prende una piega thriller. Meraviglioso dal punto di vista visivo: la scelta dei colori e della fotografia di Kubrick, non delude mai. Trama molto accattivante, poiché c'è sempre una sensazione di disorientamento che non sviluppa mai la storia in maniera banale.
MEMORABILE: Harford che si imbuca alla festa in maschera; Harford pedinato; Ziegler che gli confida che sa tutto.

Samdalmas 25/11/13 11:46 - 302 commenti

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L'ultimo film del grande Kubrick resta un'opera affascinante quanto incompiuta, enigmatica sin dal titolo (occhi chiusi spalancati?), tratta da "Doppio Sogno" di Schnitlzer; la coppia glamour Tom Cruise-Nicole Kidman si muove tra erotismo e psicoanalisi. Il vagabondaggio notturno del dottor Harford (Cruise) diventa un percorso iniziatico che finisce con l'orgia mascherata, un rito esoterico di raro fascino con splendide fanciulle che si denudano. Al suo risveglio sarà la Kidman a risolvere il tutto con una semplice ma memorabile battuta.
MEMORABILE: Il monologo della Kidman sotto l'effetto della marijuana; L'orgia mascherata; Il valzer di Shostakovich.

Bergelmir 5/04/14 15:35 - 160 commenti

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Un'opera complessa, che usa diversi registri (dramma, grottesco, thriller, horror) e dona significati inquietanti a una vicenda tutto sommato comune: la crisi di coppia, anche se solo nelle intenzioni e non nei fatti, diviene la controparte domestica di una crisi antropologica generale, che culmina nell'abisso delle perversioni mondane (droga, orge) di una società ormai al declino, della quale si può arrivare a far parte, ma da cui non c'è scampo. Il sesso è ripetizione seriale meccanica e gli individui non sono che maschere.
MEMORABILE: "Giusto! Questa è la parola d'ordine per entrare, ma ora vorrei sentire quella per partecipare".

Lythops 25/04/14 15:28 - 1019 commenti

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Il film a una prima lettura può lasciare perplessi, ma se lo si esamina dal punto di vista simbolico prende una forma assolutamente imponente: alla base dell'opera c'è la superficialità e l'ignoranza, rappresentata da Tom Cruise che vaga attraverso tutta una serie di situazioni senza essere minimamente in grado di leggerle. Non sa amare e soprattutto comprendere né la propria compagn, né quel terzo livello rappresentato da una società segreta che tutto può, tutto governa, tutto può sapere. Sicuramente un testamento, un grido inascoltato.
MEMORABILE: La parola d'ordine per uscire inesistente.

Ultimo 24/04/14 09:40 - 1655 commenti

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L'ultima pellicola del maestro Kubrick è un film lungo (2 ore e 30), a tratti pesante, ma assolutamente un gran film. Il regista, mischiando erotismo e "thrilling" psicologico, cerca di analizzare tutti i mali della società e, in particolare, ciò che si nasconde e ciò che, forse, abbiamo paura di sapere. Pessima la scelta di Tom Cruise (allora marito della Kidman, più all'altezza). Da vedere, almeno una volta nella vita; fa rilettere.

Paulaster 28/11/14 11:44 - 4419 commenti

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Il tentativo di scendere nel subconscio della coppia rende fino alla festa in villa. Di seguito i dialoghi sospesi funzionano meno, il tappeto musicale diventa solo accompagnamento, le vicende di Cruise perdono mordente. Tra i pregi: un uso delle luci strabiliante, tanto da far apparire New York una città anche accogliente; i dettagli delle inquadrature e i cambi di stile. Cruise passa da impacciato ad attonito e ci guadagna in credibilità, la Kidman ha poco spazio e il contorno poteva essere più incisivo.

Vitgar 28/11/14 11:55 - 586 commenti

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Avendo letto il racconto di Schnitzler posso dire che, a parte la variazione dell'epoca e del nome dei protagonisti, il film segue in maniera precisa lo scritto anche nei dialoghi. Kubrick rende alla perfezione l'atmosfera onirica e vischiosa che affiora nel racconto. Il film è un po' troppo lungo e molte situazioni esulano dal contesto. Kidman brava, Cruise non adeguato per caratteristiche psico-fisiche (avrei visto meglio Auteuil o un giovane Rutger Hauer).

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Lou 9/11/15 23:57 - 1121 commenti

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Enigmatica già a partire dal titolo, l'ultima tribolata regia di Kubrick, uscita postuma, è una approfondita ed efficace analisi sulla instabilità umana rispetto al sesso e al rapporto di coppia. La lunga notte newyorkese di un Tom Cruise allo sbando dopo la confessione della moglie sul sogno-desiderio di essere posseduta da un altro uomo, è un viaggio emblematico tra le debolezze e frustrazioni maschili in materia di sesso, con un crescendo che culmina nell'orgia e nelle sue conseguenze, di rara inquietudine e forte coinvolgimento.

Il ferrini 16/03/16 10:39 - 2358 commenti

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L'ultimo grande dono di Kubrick. Un film sospeso fra realtà e sogno, sempre in bilico su confini incerti, i cui temi sono enormi: il desiderio, il tradimento, il coraggio di vivere e non essere solo spettatori della propria vita, emblematici in questo senso due momenti: Cruise che rifiuta di giocare a biliardo rispondendo che "preferisce guardare" e la sua mancanza della password per "partecipare" alla cerimonia orgiastica. Musiche memorabili, fotografia perfetta, regia assoluta.

Rufus68 3/12/16 15:50 - 3842 commenti

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Il film segue fedelmente il romanzo di Schnitzler. Se ne distingue, però, per alcuni dettagli (la società occulta) che, a distanza di quasi vent'anni, sono ciò che fa la differenza. Kubrick apre gli occhi dello spettatore, chiusi dal quotidiano e li spalanca su un mondo altro, parallelo e ben più potente, che il nostro dirige e controlla. Egli è il nightingale, l'usignolo dei misteri che spiffera segreti indicibili. Come tutte le opere di verità, Eyes necessitava di decenni (e di internet) prima di rendersi intellegibile a pieno. Fondamentale.

Thedude94 12/01/17 00:55 - 1097 commenti

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La storia di questo film rimane dall'inizio alla fine avvolta nel mistero; non è il massimo per Kubrick, che comunque attraverso la sua bravura e il suo saper sfruttare al meglio Cruise e la Kidman riesce a presentare un'opera ultima dignitosa e che non disdegna di allontanarsi dai suoi canoni standard. Mistero, erotismo, relazione di una coppia in crisi; si può dire che c'è un po' di tutto, ma il minestrone è ben cotto e servito in maniera giusta. Buon lavoro!
MEMORABILE: "Nessun sogno è mai solamente un sogno".

Magi94 22/07/17 19:35 - 952 commenti

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L'ultima opera di Kubrick è contraddistinta dalla solita regia magistrale e visionaria, ma non ha l'incisività a cui il regista ci aveva abituati nei precedenti film. L'atmosfera onirica è fortissima e deliziosa, forse anche troppo, perché la trama si fa arzigogolata proprio come in un sogno e gira e rigira non si capisce bene dove stia andando a parare per tutta la lunga durata del film. Brava la Kidman, indimenticabili le scene delle orge, ma nel complesso non tutto convince. Rimane un'opera dal fascino indiscutibile.

Alex75 27/07/17 14:43 - 880 commenti

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Atto conclusivo di un grande maestro, uno scavo enigmatico e onirico nell’inconscio di una coppia in crisi, in cui realtà e finzione scenica si confondono. Il tocco di Kubrick è evidente nella cura di fotografia, ambienti e dialoghi, tuttavia qua e là si percepisce un senso di incompiutezza e ridondanza (forse inevitabile, dato il soggetto tutt’altro che lineare), anche se il gioco visivo e narrativo affascina e disorienta (e il pur limitato Cruise riesce a trasmetterci tutto il suo sconcerto).
MEMORABILE: Nicole Kidman; La festa alla villa; Lo scambio di battute finale.

Minitina80 17/02/18 22:23 - 2984 commenti

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Spesso è il modo in cui si esprime un concetto a fare la differenza e non il concetto in sé. Kubrick si appropria di forme di linguaggio personali e inimitabili per parlare della sessualità, senza dare un giudizio propriamente definitivo. La forza delle immagini è tale da lasciare stupefatti, aprendo a una voragine sull’animo umano e focalizzando l’interesse su quanto sia corruttibile dal falso potere scaturito dal denaro e da una posizione sociale di rilievo. Il connubio con il commento sonoro è riuscito trasmettendo le giuste sensazioni.
MEMORABILE: Tutta la sequenza del baccanale orgiastico nella villa.

Rigoletto 25/03/19 19:56 - 1786 commenti

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Il canto del cigno di Kubrick, come era da aspettarsi, è un film difficilissimo da valutare perché costituisce anche una sorta di testamento spirituale di un regista di caratura stratosferica. È una storia torbida, fatta di desideri inespressi nei quali i protagonisti vengono sballottati al suo interno. Visivamente è un portento e la sola scena della villa, così sospesa nel tempo e nell'ignoto, mozza il fiato. Curatissimo nella fotografia e nelle musiche, rimane un affresco visionario della parte celata dell'animo umano.

Nando 27/03/19 15:41 - 3814 commenti

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Il maestro Kubrick regala la sua ultima fatica ambientata in una New York natalizia e nevosa. Sviluppo narrativo enigmatico e controverso che lascia sempre il dubbio nello spettatore. Magnetica la Kidman nella sua interpretazione mentre non appare del tutto convincente Cruise, poco adatto in ruoli del genere. Nel complesso una pellicola magniloquente che merita la visione per la notevole ricercatezza dei particolari.

Rocchiola 2/10/19 08:43 - 968 commenti

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Adattamento d’ambientazione contemporanea del "Doppio sogno" schnitzleriano. Per il suo ultimo film Kubrick torna ai temi dell’ossessione amorosa già esplorati ai tempi di Lolita. Ma le avventure erotiche della coppia Cruise-Kidman non sono particolarmente stimolanti. Un film onirico dal ritmo blando e dinon facile comprensione, nel quale il tocco del regista si intravede solo a tratti nell’esposizione del binomio sesso-potere e nella scena dell’orgia. Un passo d’addio non proprio memorabile per uno dei maestri indiscussi della settima arte.
MEMORABILE: Le avance del signore ungherese alla Kidman; Cruise e Kidman davanti allo specchio al suono di "Baby Did a Bad Bad Thing"; Il convito orgiastico.

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Fedeerra 3/11/19 03:51 - 770 commenti

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Una New York spettrale e dai mille volti, anzi maschere. Perché è proprio di questo che narra il film; non di quello che siamo ma di quello che vorremmo essere. Il breve monologo sul tentato adulterio sono i 5 minuti più belli di tutto il cinema di quel periodo. L’incomunicabilità, il subconscio, la paura e la frustrazione. Ma, soprattutto, il vuoto esistenziale di un’intera generazione che si affanna per accaparrarsi un posto “altrove”. Kubrick ci lascia con un capolavoro e la Kidman sovrasta l’intero cast. Immenso.

Noodles 9/11/19 23:58 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

A pochi mesi dalla sua morte Stanley Kubrick realizza il suo capolavoro, prendendo un romanzo all'apparenza normale per trasformarlo in un viaggio a metà tra la fantasia e la realtà. Le vicissitudini vere o presunte del film scorrono come in un sogno, corroborate da un'atmosfera tra le migliori che il genio di Kubrick abbia saputo creare. Non si contano le scene fantastiche, per prima sicuramente l'orgia in maschera. È la summa delle visioni di un regista che ci manca tanto. Capolavoro.

Camibella 22/06/20 21:37 - 277 commenti

I gusti di Camibella

Il commiato cinematografico di Kubrick è un lungo polpettone che mischia thriller ed erotismo senza riuscire ad essere pienamante né l'uno né l'altro ma che conserva comunque un innegabile fascino. La mano del maestro si vede in tante sfaccettature: i dialoghi mai banali, l'ambientazione elegante, il tema dell'incomunicabiltà che sfocia in una sorta di "liberi tutti" del sesso, l'aura onirica che riporta a certe scene già proposte in passato (Shining, Arancia meccanica...). Sebbene discutibile, la coppia Cruise-Kidman funziona, ma è la seconda che vince in bravura.
MEMORABILE: La scena dell'orgia nella villa con tanto di messa nera.

Medicinema 10/10/20 00:35 - 122 commenti

I gusti di Medicinema

Opera ultima di un indimenticato Maestro, Eyes wide shut garantisce l'ingresso in una dimensione onirica: tutto, dal movimento di camera alle luci, dalle ambientazioni ai volti dei personaggi, contribuisce a rendere la pellicola simile a uno di quei sogni così vividi da sembrare reali, permeati da una punta di sgradevolezza. Perché in effetti il vero protagonista del film è il peccato, così sottile da insinuarsi dappertutto: la maschera sul cuscino non rappresenta altro che il maldestro tentativo di nasconderlo. La Kidman vince su Cruise, menzione d'onore per Pollack e Serbedzija.
MEMORABILE: La lunga camminata fra le stanze durante la festa; La figlia del venditore di costumi.

Keyser3 24/12/20 22:48 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

L'ultima fatica di Kubrick è un film denso, estenuante, difficile, curatissimo, probabilmente irrisolto, comunque all'altezza di tanti altri capolavori diretti dal maestro. Sesso, psicologia ed elemento onirico si fondono senza soluzione di continuità in un torbido gioco (una sciarada, la definirà uno dei protagonisti) che ammalia e rapisce lo spettatore per 160 lunghi minuti, fino alla battuta di chiusura, che stempera l'atmosfera e sembra quasi dire: abbiamo scherzato. Al fianco degli (ex) coniugi Cruise, preziosa la partecipazione di Sidney Pollack.
MEMORABILE: La sequenza orgiastica all'interno della villa.

Orson 13/12/21 23:35 - 122 commenti

I gusti di Orson

Il viaggio di Tom Cruise nella notte newyorkese e nei meandri delle sue pulsioni sessuali (puntualmente frustrate e disattese) è strutturato come un percorso iniziatico di risveglio e consapevolezza: attraverso le esperienze simboliche del pericolo e della morte, si rinasce bagnati da nuova luce. Al tempo stesso Kubrick offre una riflessione profonda sulle élite che controllano la società e che tutto osservano. Il film non dà risposte e il rebus rimane volutamente irrisolto come il film stesso, che è sfuggito al final cut del suo autore. Ultimo capolavoro del 900 e del cinema stesso.
MEMORABILE: La straordinaria fotografia fatta quasi esclusivamente da luci diegetiche (natalizie).

Teddy 13/04/22 05:19 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Non un film, ma un incubo che scrive la propria elegia. Turgido, torvo, accovacciato su se stesso, assume consistenze paranoidi per poi entrare a capofitto nello svuotamento emotivo e nel deterioramento esistenziale. Cruise e Kidman varcano i confini della telecamera, hanno volti belli e puliti, semplici e magnetici, ma quando toccano l’apogeo del climax le loro maschere si sciolgono e diventano spaventosamente spettrali. Kubrick, vampirizzato dal romanzo di Schnitzler, dirige con impeto certosino e da alla “luce” il suo malinconico, visionario e definitivo tramonto.

Bullseye2 3/12/22 23:53 - 396 commenti

I gusti di Bullseye2

L'erotismo pruriginoso (forse per lo spettatore mainstream) è mero specchietto per le allodole: l'ultimo, fatale, colpo di Kubrick è diretto al Potere oscuro e deviato, "osceno" nel senso etimologico di "fuori scena" poiché è un mostro troppo terrificante per essere esposto; invisibile e spietato, ha diritto di vita e di morte sui suoi sudditi. Quando gli occhi si aprono davvero tutto assume un senso diverso, ma si è davvero in grado di reggere il terrore? Perfetto nonostante i suoi difetti, da un Cruise inutilmente gigione ai flashback, troppo simili agli hard di Mario Salieri.

Piero68 16/05/23 15:40 - 2957 commenti

I gusti di Piero68

Nulla di nuovo nell'universo Kubrick: tanti virtuosismi dietro la mdp ma storia inesistente, a tratti addirittura noiosa. Perché tolti quei 15-20 minuti di girato all'interno della villa, che effettivamente rapiscono lo spettatore e lo trasportano in un'atmosfera onirico/demoniaca, il resto funziona poco. Recitazioni a tratti forzate con un Cruise in evidente difficoltà in un ruolo che non è nelle sue corde. Meglio la Kidman, che si aiuta molto grazie anche alle scene di nudo ai limiti dell'hard-core. Insomma, una pellicola che Kubrick poteva tranquillamente risparmiarsi.

Magerehein 23/09/23 12:16 - 1002 commenti

I gusti di Magerehein

Opera ultima di Kubrick, non si annovera fra le sue migliori in quanto esibisce uno stile a tratti impersonale, nonché lunghezza eccessiva (c'è qualche riempitivo non necessario). Senza la celeberrima scena nella villa, questo sì perfetto esempio di bel cinema, perderebbe probabilmente molti punti; la Kidman e Cruise (all'epoca coppia anche nella vita reale) interagiscono bene assieme, ma quando lui rimane solo (il che accade spesso) rende peggio. C'è da dire che la seconda metà del film, più misteriosa della prima, risolleva un po' l'interesse e i dialoghi funzionano. Buono.
MEMORABILE: L'intero rito orgiastico nella villa, connubio perfetto di atmosfere e musiche; Il ripetuto motivetto al pianoforte.

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Von Leppe 7/02/24 19:55 - 1262 commenti

I gusti di Von Leppe

Forse c'era l'intento di sfruttare la coppia formata da Tom Cruise e Nicole Kidman - all'epoca sposi famosi anche nella vita - e mostrare scene di nudo tra i due che, in effetti, potrebbero non essere gli attori più adatti a questo tipo di storia. Il film è comunque ben realizzato ha il suo apice nella misteriosa festa notturna dai rimandi alla "Morte rossa" di Poe e le maschere veneziane. Come spesso è consuetudine di Kubrick non vengono date molte spiegazioni, soluzione che in altre sue pellicole funziona di più.

Ramon 15/02/24 04:40 - 33 commenti

I gusti di Ramon

Per la prima volta Kubrick perde la bussola del significato e rimane solo con la sua visionarietà, che esplode irrefrenabile nella scena dell'orgia, indimenticabile. Per il resto il protagonista vaga, confuso e sballottato, senza direzione e senza idee e il film con lui. Billy Wilder diceva che la cosa più importante per la riuscita di un film è il casting e nessun film come questo gli dà ragione: le star protagoniste tolgono anziché aggiungere. E' qui che scopriamo, se ne avessimo avuto bisogno, che Cruise non ha il genio di Nicholson e la Kidman non ha il fascino della Berenson.
MEMORABILE: No orgia no party.
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MUSICHE:
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  • Discussione Tarabas • 26/07/16 19:06
    Segretario - 2069 interventi
    Non l'ho ancora letto, ma di sicuro vale la pena.

    http://www.cinephiliabeyond.org/eyes-wide-shut-tense-nightmarish-exploration-marriage-sexuality-kubricks-ultimate-film/
  • Discussione Alex75 • 16/11/17 17:27
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Neapolis ebbe a dire:
    Si dice che durante le riprese di questo film cominciò a incrinarsi il rapporto tra Cruise e la Kidman, tanta era l'immedesimazione e la partecipazione nel ruolo assegnato che Kubrik richiese ai due attori. Eppure di scene spinte o scabrose non ce n'è traccia tanto che non si è mai riuscito a capire cosa possa aver indotto i due attori successivamente a lasciarsi.

    All'epoca quelle voci circolarono parecchio, anche se i motivi scatenanti della fine del loro rapporto sono stati altri. Certo, interpretare una coppia in crisi per un regista esigente come Kubrick dev'essere stata un'esperienza totalizzante e non facile, che forse ha fatto emergere certe conflittualità. Non è un caso, secondo me, che i due non abbiano mai più lavorato insieme.
  • Discussione Raremirko • 17/09/18 21:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Scoperto quasi per caso; nel ruolo di un uomo mascherato, presumo nella scena della festa, c'è pure il famoso pornodivo di origini italiane Tony De Sergio, dalla sterminata carriera nel settore.
    Nel 1999 era comunque agli inizi.


    Fonte: IMDB
  • Homevideo Rocchiola • 2/10/19 08:49
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il bluray della Warner nelle sue diverse riedizioni utilizza sempre il master del trasferimento in HD del 2007. L’immagine presentata in sala nel formato 1.85, è pulita ma non particolarmente incisiva soprattutto per un film non vecchissimo come questo. L'audio in 5.1 è pulito e chiaro anche se non molto potente. Nel complesso un pò meglio della precedente versioni in DVD ma per il più recente dei film di Kubrick ci si aspettava decisamente di più.
    Ultima modifica: 2/10/19 14:19 da Zender
  • Discussione Daniela • 19/04/20 02:09
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Un retroscena della pre-produzione del film che mi ha lasciato a bocca aperta, rivelata dalla vedova del regista:

    https://www.ilcineocchio.it/cinema/eyes-wide-shut-quando-stanley-kubrick-scelse-woody-allen/

    Ma voi riusciti ad immaginare Eyes Wide Shut con Woody Allen al posto di Tom Cruise? La mente vacilla...
    Ultima modifica: 19/04/20 02:11 da Daniela
  • Discussione Zender • 19/04/20 08:55
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Beh sarebbe stato interessante. Bisognerebbe capire come aveva intenzione di dirigerlo Kubrick. Avrebbe potuto colpire ancora di più.
  • Discussione Pigro • 19/04/20 11:10
    Consigliere - 1661 interventi
    Geniale! E oltretutto sarebbe stato sicuramente molto meglio e molto più azzeccato. Vuoi mettere la stessa storia con un ultrasessantenne? Riconosco molto più il genio di Kubrick in questa idea piuttosto che nella (relativa) banalità della scelta della coppia giovane in mezzo a orge e tradimenti...
  • Discussione Daniela • 19/04/20 11:26
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh sarebbe stato interessante. Bisognerebbe capire come aveva intenzione di dirigerlo Kubrick. Avrebbe potuto colpire ancora di più.

    Certo è possibile, ma sarebbe stato un film del tutto diverso e, se si è amato il film, riesce difficile immaginare un simile scambio: Tom Cruise era attorialmente una forma di plastilina che Kubrick ha potuto plasmare come ha voluto, cosa che non sarebbe stato possibile con Woody Allen che, autore prima che attore, avrebbe inevitabilmente portato nel personaggio parte del suo vissuto cinematografico.
  • Discussione Zender • 19/04/20 11:52
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Che ne sarebbe uscito un film diverso è fuor di dubbio, ma credo che se Kubrick pensò ad Allen avesse le idee ben chiare di come sarebbe uscito il film con lui ed era certamente conscio di quello che avrebbe significato l'operazione anche considerando il "vissuto cinematografico di Allen", come giustamente dici. Un Allen nel ruolo di Cruise non nego che mi sarebbe piaciuto da morire vederlo.
  • Discussione Capannelle • 19/04/20 14:02
    Scrivano - 3513 interventi
    E la Kidman tirò un sospito di sollievo... scherzi a parte la curiosità intellettuale di vedere Allen ci sarebbe.
    Quello che non appare verosimile o coerente è come si possa passare in un casting da Allen a Cruise.
    Ultima modifica: 19/04/20 14:04 da Capannelle