Les verres enchantés - Corto (1907)

Le solite apparizione e scomparse, in questo caso di donzelle danzanti, sono qui arricchite da una gustosa trovata, che porta le ragazze a sparire dentro ai bicchieri, dove la loro ricomparsa e ri-scomparsa dipende dal liquido versato. Idea curiosa e ben realizzata, con ripresa in dettaglio, che insaporisce un cortometraggio già di per sé convincente, che inoltre conserva una colorazione a tratti frizzante. Se il fine delle prime pellicole del cinema è la meraviglia, in questo caso l’attenzione rimane desta tuttora. Piacevole.

Per la prima metà del corto (che dura quattro minuti) si ha l'impressione di dover assistere al consueto gioco di sparizioni e di riapparizioni, in questo caso di donzelle. Poi, invece, la trovata dell'inserimento delle medesime all'interno di bicchieri trasparenti, in cui vengono inseriti liquidi che causano effetti diversi tra di loro, dà un tono  di interesse al breve filmato. Alla fine dei conti, però, si resta sull'ordinario.

Quello che sembra essere il solito cortometraggio fatto di sparizioni e apparizioni senza soluzione di continuità vira nella parte finale in un numero originale, che è quello dei bicchieri che contengono figure femminili. Il pubblico di allora sarà rimasto sicuramente stupito da cotanto ingegno e anche quello di oggi apprezza il numero, soprattutto quando vengono versati i liquidi con effetti completamente opposti. Chomon prende quindi un soggetto sulla carta ampiamente trattato e lo implementa con una trovata originale che vale la pena di essere vista. Sufficienza meritata.