Fanny & Alexander - Film (1982)

Fanny & Alexander
Locandina Fanny & Alexander - Film (1982)
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Titolo originale: Fanny och Alexander
Anno: 1982
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Fanny & Alexander

Note: Aka "Fanny e Alexander". Film girato in doppia versione, cinematografica (188') e televisiva (5 puntate, totale 312').

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Tutti i commenti e le recensioni di Fanny & Alexander

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/06/07 DAL BENEMERITO RENATO
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B. Legnani 29/09/07 00:47 - 5662 commenti

I gusti di B. Legnani

Grande pellicola del Maestro, che disegna alcune immagini indimenticabili (grazie anche a collaboratori insigni). Mi piace scegliere i momenti che ritraggono le persone che camminano lungo le strade. Hanno insieme un che di naturale e un che di spettrale. Per il resto si sa: il mondo degli adulti visto degli eccellenti ragazzi. Da non perdere, magari dotandosi di pazienza.

Galbo 27/09/07 05:57 - 12652 commenti

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Monumentale testamento artistico del grande regista svedese è anche la summa del suo percorso artistico. Nella storia della famiglia svedese di cui i bambini sono testimoni e protagonisti ci sono tutti i temi del suo cinema ma anche del cinema in generale: dramma, tragedia, commedia e farsa tutti perfettamente miscelati e collocati in contesto scenografico e fotografico (il grande Nykvist) praticamente perfetto. Perfetta è anche la scelta degli attori che nessuno escluso offrono una prova recitativa superba.

Pigro 10/10/08 10:05 - 10120 commenti

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Scene da una famiglia svedese dei primi del Novecento, vista dagli occhi di due ragazzini. Una classica saga cui Bergman regala un timbro nuovo: quello imposto dalla prospettiva infantile che àltera e trasforma quasi magicamente la realtà. Il risultato è un appassionato e nostalgico inno al tempo mitico della fanciullezza, nel quale anche le disgrazie assumono il profumo del gioco. E proprio il gioco è il perno del film: il gioco teatrale, che Bergman, grande uomo di teatro prima che di cinema, rievoca con una felicità inarrivabile. Imprescindibile.

Cotola 12/03/14 23:45 - 9534 commenti

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Il capolavoro assoluto di Bergman assieme al Posto delle fragole. Alla prima parte festosa e dai colori caldi, ne segue una seconda dai toni e dai cromatismi glaciali che incarnano perfettamente lo spirito rigido ed intransigente del pastore. Il risultato finale è strepitoso e sono tante le scene meravigliose ed i momenti molto emozionanti che non si dimenticano. La lunga durata non incide minimamente sul coinvolgimento: anzi ogni minuto è un puro godimento per gli occhi e per il cuore e si vorrebbe che la pellicola non finisse mai. Prodigiosa, come al solito, la fotografia di Sven Nikvist.

Deepred89 28/10/13 02:22 - 3872 commenti

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Inizio da para-fellinata raffinatissima e sboccata (abbondanza di scollature, sesso e spetazzamenti) che fa temere tre ore di agonia, poi improvvisamente il film cambia rotta e si trasforma in una fiaba nerissima e grottesca, suggestiva e piena di risvolti inquietanti. Emozioni e immagini di eccellente impatto visivo si susseguono senza tregua e fino alla conclusione si viaggia senza sosta sui binari del capolavoro, in modo da irradiare anche la discutibile parte iniziale. Finale rassicurante, in anticlimax, ma ciò che è stato non si cancella.

Didda23 1/04/16 10:49 - 2465 commenti

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Un'opera che arriva dritta al cuore per la naturalezza delle situazioni e degli attori, per l'intelligenza e la sagacia di una sceneggiatura che rasenta la perfezione mediante l'utilizzo (pazzesco) di stili narrativi completamente diversi fra loro (commedia, drammatico, fantasy e perfino con qualche sconfinamento nell'horror). La regia di Bergman si fa divina, aiutato dal fido Sven Nykvist. Prima parte più "leggera" e spensierata; mentre nella seconda il film si trasforma da ottimo in eccezionale. Incredibile la pluralità di messaggi universali. Intramontabile.
MEMORABILE: Lo zio "scoreggione"; L'abitazione del patrigno; Il volto di Alexander.

Xamini 12/08/08 11:52 - 1295 commenti

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Una prima parte lenta e piuttosto logorante per lo spettatore occasionale; dote dei grandi film e dei grandi registi è anche quella di saper cambiare registro e così la pellicola diverge dal normale racconto di un dramma per procedere su sentieri metafisici e lasciare in uno stato di profonda ammirazione/riflessione. Una perla che richiede pazienza.

Mickes2 7/12/11 17:47 - 1672 commenti

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Immenso ritratto familiare in bilico tra sogno e realtà, atmosfere sospese che vagano magicamente tra gli occhi innocenti dei due bambini e che si spostano nello sguardo impotente di una madre di fronte al dramma. Poetico e sopraffino il taglio intimista e fiabesco che Bergman imprime alla sua opera, in un’alternanza maestosa di registri e stati d’animo, dai toni da commedia ad altri struggenti e cupi, dalla fantasia di un bambino alla crudele realtà, facendoci intendere come la vita, nella sua complicata bellezza, abbia molte sfaccettature.
MEMORABILE: Il funerale.

Belfagor 5/08/10 23:43 - 2708 commenti

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Si può realizzare una ricerca del tempo perduto su celluloide? Perché altrimenti non saprei come definire questo lavoro monumentale, eppure al tempo stesso così intimo. Annunciato come l'ultimo film di Bergman, è probabilmente il punto più alto della sua carriera, un'opera in cui le immagini e il colore diventano icone, il testamento spirituale di un genio e una dichiarazione d'amore per la vita e l'arte. Un raro caso in cui una storia personale trascende l'individuo per assurgere (anche solo per un istante) a metafora dell'umanità intera.

Renato 25/06/07 22:59 - 1648 commenti

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500 caratteri per descrivere Fanny & Alexander... Cosa posso dirvi? Che questo film ha cambiato la mia vita? Che raramente ho trovato un'opera capace di parlare un linguaggio così universale da raggiungere persone diversissime nello stesso modo e con la stessa intensità? Che la versione televisiva è quella da preferire? Che un film del genere, tra lusso formale, recitazione impeccabile e regìa superlativa non si è più visto da allora? Potrei dirvi questo, senz'altro. Ma preferisco concludere con una singola parola, rivolta a chi lo ha pensato, scritto e diretto: grazie.
MEMORABILE: L'urlo di zio Isak nella casa del pastore Vergerus: i bambini sono sia sopra, che sotto. Un momento di cinema che mi ha lasciato a bocca aperta.

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Minitina80 13/07/17 04:44 - 3214 commenti

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Mastodontica opera in cui Bergman descrive le tante sfaccettature di una famiglia borghese utilizzando gli occhi dei bambini come strumento. Le scenografie e i costumi sono davvero realistici e conferiscono maggiore spessore ai dialoghi indubbiamente ben scritti e carichi di significato. Un monolite mai banale eppure dotato di una complessità e ampiezza di fondo che si perde tra metafore, simbolismi e richiami tra illusione e realtà in cui ognuno potrà trovare il proprio significato, certi di aver assorbito comunque qualcosa.

Capannelle 23/01/09 11:03 - 4571 commenti

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La prima parte del film è di stampo felliniano, dove una generale letizia e il sapore del grottesco si fondono in una calda cornice visiva. Poi irrompe la gelida figura del vescovo e del micromondo che si è creato attorno (e lì stiamo anche peggio...) che porta il pathos narrativo a livelli altissimi. Attori da applausi, magistrali Ewa Froeling (la nonna) e Jan Malmsjö (il vescovo). Si nota come sia stato realizzato per la tv e poi sforbiciato, compromettendo alcuni passaggi. Capolavoro formale, notevole come sostanza.

Stefania 20/03/10 03:18 - 1599 commenti

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Anche la paura e il dolore hanno una loro magia, per Fanny e Alexander, in questo impeccabile film dai colori fiamminghi. La morte del padre in teatro si mescola con finzione scenica, poi i fantasmi delle figlie del vescovo, l'incredibile Dio-marionetta manovrato da Isak, la piccola strega-veggente Ismael che finalmente li libera dal cattivo patrigno... Realtà e fantasia si tengono per mano, come fratellino e sorellina che si avventurano, uniti, a scoprire le miserie e l'incanto del mondo.

Brainiac 24/01/09 12:36 - 1083 commenti

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Il più bel film di Bergman, l'unico regista al mondo, insieme a Kubrick, in grado di trasmettere emozioni con la sola forza di immagini a volte scollegate da una narrazione lineare. Questo film è denso di significati, che si colgono solo dopo molte visioni. C'è tutto in questo film, forse il suo testamento. C'è il terrore del bambino che si nasconde sotto il tavolo, sublime simbolo di una paura universale, che non ci lascia mai, ci sono la sensualità, la famiglia, sempre filtrati attraverso lo sguardo dei due ragazzini. Capolavoro.
MEMORABILE: Il bambino, terrorizzato, si nasconde sotto un tavolo e da lì osserva l'esterno.

Myvincent 26/01/25 07:51 - 3999 commenti

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Straordinaria la messa in scena di quest’opera, così dettagliata nel riproporre la vita dei primi del 900 di una ricca famiglia borghese svedese. Alexander e Fanny sono due spettatori, in un periodo di tempo breve, delle piccole e grandi anomalie all’interno della loro grande famiglia, nella quale a ognuno sembra assegnato un ruolo. In realtà il film è un’occasione per riflettere su molti temi, anche spirituali, in tre ambienti fisici (la casa, la canonica, il negozio giudeo) così diversi, specie agli occhi dei bambini. Indubbiamente autobiografico.

Paulaster 3/01/19 13:01 - 4899 commenti

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Descrizione della famiglia Ekdahl attraverso le vicende di fratello e sorella. Bergman in chiave autobiografica in un’opera monumentale e complessa, in cui si amalgamano i sentimenti (contrastati), il teatro, le paure e la famiglia. Cura maniacale dei particolari che unita a una fotografia dai diversi stili rende i differenti messaggi dettati dalle esperienze. Azzeccati anche i momenti immaginifici per il tocco d’irrealtà infantile. Prima parte in cui il montaggio è meno fluido (dovuto ai tagli di sceneggiatura).
MEMORABILE: La freddezza della canonica; La zia in fiamme; Le marionette; Il letto sfasciato; Il rapimento nella cassapanca.

Von Leppe 5/01/25 19:55 - 1310 commenti

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La versione lunga in quattro puntate contiene molti monologhi ma pure situazioni meglio spiegate di tutta la vicenda. Il film offre un'ottima ricostruzione svedese di primo Novecento, cominciando dall' atmosfera natalizia della sfarzosa festa iniziale per poi passare alle severe mura della cattedrale fino alla casa pregna di oggetti dell'ebreo. La trama acquista anche sfumature da romanzo gotico, soprattutto nella figura del rigido vescovo, ben interpretato da Jan Malmsjö. In più ci sono visioni e fantasmi.

Thedude94 28/03/21 19:53 - 1176 commenti

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Delicatissima e intensissima opera del maestro svedese, che in tre ore racchiude una storia di infanzia e crescita emotiva di pregevole fattura che si inserisce a gamba tesa nella sua filmografia. Lo spettacolo della messa in scena è così impressionante che risulta complesso da spiegare, e non resta che ammirarlo in tutto il suo splendore, grazie anche a una fotografia mostruosa, costumi eccellenti e colori che si mescolano in un quadro perfetto. Grande cinema impresso nella memoria di tutti i tempi, che vanta un cast che esprime qui il suo massimo livello attoriale.

Lou 14/03/21 12:03 - 1146 commenti

I gusti di Lou

Monumentale opera di Bergman, che propone la saga di una famiglia benestante svedese ai primi del Novecento. A una prima parte di stampo grottesco segue l'abisso della crudeltà, poi il ritorno alla letizia corale della serenità familiare, pur sempre minacciata dall'incubo del male. Una summa dei temi cari al regista svedese, realizzata con grande cura delle immagini, dei costumi e di tutti gli aspetti formali e simbolici.

Vitgar 16/03/15 13:28 - 586 commenti

I gusti di Vitgar

Lunghissimo metraggio per questa imponente opera del grande regista svedese. Tutte le tematiche delle intuizioni di Bergman sono qui presenti, assemblate in modo perfetto, dall'introspezione alla realtà che si confonde con l'immaginario. In più una resa fotografica e scenografica di rara raffinatezza alla quale aggiungiamo un cast che più ispirato non si può. Chapeau!

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Delpiero89 10/03/14 09:15 - 263 commenti

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Grandiosa opera d'arte di Ingmar Bergman: più di tre ore di poesia che accompagnano lo spettatore in un vortice di forti emozioni. La prima parte è incantevole e suggestiva, le immagini del natale in casa Ekhdal impressionanti, con un fortissimo richiamo al rosso. I personaggi sono studiati alla perfezione, in particolare il vescovo patrigno dei due bambini, accompagnato da un bianco agghiacciante.

Ammiraglio 2/10/08 18:15 - 150 commenti

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Grande ultima opera del compianto Ingmar Bergman. Ne esistono una versione cinematografica ed una televisiva. Quest'ultima, lunga cinque ore, è sicuramente una delle opere più complete ed interessanti mai viste. Un ottimo lavoro di analisi e descrizione della vita di una famiglia agli inizi del secolo scorso. Il tutto tenendo in particolare attenzione ciò che gira intorno ai due bambini, Fanny ed Alexander.

Cinevision 29/08/07 12:49 - 72 commenti

I gusti di Cinevision

Probabilmente l'ultimo grande film di Bergman. È la storia di due bambini che osservano il mondo dei grandi all'interno di una ricca famiglia ai primi del '900 con i suoi personaggi a volte tragici, a volte comici. È davvero un capolavoro questo insieme di innocenza, visioni, suggestioni e - perchè no - violenza e non si può fare a meno di immedesimarsi in Alexander, un piccolo creativo in un mondo di bigotti. Messa in scena elengantissima, attori perfetti, regia impeccabile. Capolavoro assoluto.
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  • Homevideo Rebis • 18/08/13 17:43
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Caro Rebis,
    purtroppo non so come aiutarti. Non ho la precedente edizione di Fanny e Alexander quindi
    non so se ci sia un reale miglioramento. A me
    quella della Bim sembra di buon livello, forse
    anche di più. Idem per Sussurri e grida: ho solo la versione Bim, peraltro non ancora vista. (Tra l'altro io l'ho pagata sei euro in svendita da Fnac).

    Se qualcun altro sa, che parli ora o lo faccia anche dopo :)


    Ma di Sussurri e Grida hai l'ultima edizione? Nel caso mi potersti dire se ci sono ancora cadute audio nel doppiaggio? Sono abbastanza evidenti e fastidiose: ora però non ho qui il dvd per dirti il minutaggio esatto in cui si trovano...
    Ultima modifica: 18/08/13 17:58 da Rebis
  • Homevideo Cotola • 18/08/13 18:13
    Consigliere avanzato - 3908 interventi
    Se intendi la versione della Bim, sì ho quella.
    Con calma, quando puoi, se mi dai il minutaggio
    controllerò senza dubbio se c'è il problema che tu dici.

    Tra l'altro leggo in rete che anche l'edizione
    Bim è fallata, evidenziando proprio il problema
    che dici tu. Resta da stabilire se la mia edizione è quella successiva con eventuali modifiche e correzioni degli errori di quella precedente. Sempre che tale versione esista.

    D'altronde i dvd di Bergman della Bim sono abbastanza carenti sotto molti punti di vista
    (tante le censure nei dialoghi, per dirne una,
    e sottotitoli spesso inadeguati). Ecco perchè
    mi sono meravigliato molto che questo dvd fosse
    molto buono. O almeno così mi è sembrato.
    Ultima modifica: 18/08/13 18:24 da Cotola
  • Homevideo Rebis • 18/08/13 18:18
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Sì, la prima edizione BIM dei film di Bergman aveva molti difetti, ma con la seconda dovrebbero aver posto rimedio proponendo le versioni restaurate e integrali (tipo de La fontana della Vergine, Il silenzio) e riscrivedo i sottotitoli che non seguono più il doppiaggio d'epoca ma traducono letteralmente l'originale ovviando alle censure che erano state operate sui testi.

    La nuova edizione dei suoi film è curata dalla Cineteca di Bologna (è scritto sulle custodie).

    Dovresti avere questa per poter fare un confronto:
    http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_0_11?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85Z%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Ddvd&field-keywords=sussurri%20e%20grida&sprefix=sussurri+e+%2Cdvd%2C353&rh=i%3Advd%2Ck%3Asussurri%20e%20grida
    Ultima modifica: 18/08/13 18:35 da Rebis
  • Discussione Gugly • 30/10/13 06:22
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Chiedo venia, ma il commento di Deepred è relativo a questo film?
  • Discussione Zender • 30/10/13 07:29
    Capo scrivano - 48946 interventi
    Proviamo a chiederglielo. Non avendo visto il film non saprei...
  • Discussione Galbo • 30/10/13 10:15
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Il dubbio viene.....
  • Discussione Rebis • 30/10/13 10:40
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    L'ho visto molto tempo fa ma "scollature, sesso e spetazzamenti" proprio non li ricordo...
  • Discussione Deepred89 • 30/10/13 11:26
    Comunicazione esterna - 1615 interventi
    Sì sì! Mi riferisco alla prima ora di film, dai toni fortemente goderecci e felliniani e totalmente contrastanti con ciò che viene dopo. Nel dettaglio, le zie dalle permanenti scollature che sembrano uscite da Amarcord; sesso ok, tutto molto allusivo, ma si respira nell'aria, e poi abbiamo le - non si vede nulla, ok - scene tra lo zio e la ragazzina, o lo zio e la moglie; spetazzamenti: c'è la scene dell'esibizione "alvarovitalesca" a cui assiste Alexander, con finale spegnimento delle candele.
    Sarà che non mi stavo troppo divertendo e che mai mi sarei aspettato la virata gotica dopo la morte del padre, ma delle componenti di cui parlo ne ho avvertito parecchio il peso, tanto da sentire la necessità di annotarle nel commento.
    Ultima modifica: 30/10/13 11:27 da Deepred89
  • Discussione Rebis • 30/10/13 12:59
    Compilatore d’emergenza - 4440 interventi
    Deep ma hai visto la versione cinema da tre ore o quella tv da cinque?
  • Discussione Deepred89 • 30/10/13 14:27
    Comunicazione esterna - 1615 interventi
    3 ore. Vista in originale su grande schermo, ma ad occhio e croce non mi pare ci siano differenze col mio divx in italiano.