...Dai nemici mi guardo io! - Film (1968)

Debole, gravato da comportamenti assurdi e da mancanza di logica spazio-temporale. Spesso banale: chi pensa si stropiccia sempre il mento! Girato fra Almeria e Lazio, ha negli ariosi e assolati esterni il punto di forza, purtroppo l'unico, oltre a un simpatico finale. Recitazione non proprio da manuale, con buffi risvolti, quale l'incredibile messicano baffuto impersonato da Ivano Staccioli. Mateos, messicano che parla agli statunitensi, è doppiato con un risibile misto di italiano e spagnolo, talora con cadenza che pare veneta. Inespressivo il protagonista, bellissima la Chelli.

Decisamente più a suo agio nelle commedie e nei musicarelli, Amendola dirige il suo unico western, sceneggiato con Bruno Corbucci e ambientato nell'arioso panorama del deserto spagnolo dell'Almeria che resta il maggiore elemento di interesse del film insieme al fascino squisitamente latino della Chelli. Basata come di regola sulla ricerca di un fantomatico tesoro a cui tutti danno la caccia, la storia fa abbastanza acqua, con molti momenti senza un perché come il tentativo della cartomante di uccidere il protagonista. Comunque non peggio di tanti spaghetti girati in quel periodo.