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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/11/08 DAL BENEMERITO ILFIGO
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Ilfigo 5/11/08 11:38 - 75 commenti

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L'ebreo Lot e i suoi compagni si accampano in una valle vicino alle città di Sodoma e Gomorra e sono coinvolti negli intrighi della depravata regina Bera e di suo fratello Astaroth. L'ira divina distruggerà le città. Lento e un po' noioso. Non è all'altezza dei film storici americani, da Ben-Hur in poi. Peccato.

Lucius 3/08/10 01:21 - 3015 commenti

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Una regina perversa e incestuosa che impera in una pellicola biblica a cui in parte sembrerà rifarsi Il faraone e che si fa apprezzare scenograficamente, in particolare per i costumi particolarmente adatti al mito di Sodoma e Gomorra e per certe "nefandezze" tipo i balli saffici, la cavalleria sodomita e, in linea di massima, per l'avanguardia, considerato che è un film del 1962. Per il resto momenti di stanca e lunghe battaglie che tediano non poco. Sarebbe auspicabile un remake.

Lupoprezzo 8/02/11 22:14 - 635 commenti

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Peplum sconclusionato e all'acqua di rose in cui l'ambiguità sessuale è relegata sullo sfondo in favore della schiavitù (ma siamo agli inizi degli anni sessanta). Gli attori non sono convincenti (Stewart Granger è un improponibile Lot). Qualche scena si salva, ma è ben poca cosa. Sicuramente un lavoro alimentare per Robert Aldrich. Le scene delle battaglie sono dirette da Sergio Leone.

Galbo 19/02/11 10:04 - 12399 commenti

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Kolossal biblico codiretto da Sergio Leone e Robert Aldrich. Le vicende narrate nei libri sacri vengono alquanto stravolte (nonostante il titolo, Gomorra non si vede mai) e il film è piuttosto pasticciato ed interpretato da attori inadatti al ruolo (uno per tutti Granger). Godibili le parti dedicate alle battaglie, ma nel complesso si tratta di un film mediocre.

Homesick 26/04/11 18:07 - 5737 commenti

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Kolossal dai piedi d’argilla. L’impegno di Granger e Baker, la gran panoplia di sensuali attrici e danzatrici e l’effetto delle scene di massa – la distruzione finale di Sodoma – sono magro riscatto di una trama tanto reboante quanto lenta, confusa e inconcludente: peplum coevi hanno saputo produrre di meglio anche con mezzi assai più modesti. Praticamente nulli gli agganci con le Sacre Scritture.

Belfagor 5/05/11 00:03 - 2690 commenti

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Nonostante i rimandi epici e i due nomi celebri alla regia, è un kolossal dalla trama aggrovigliata e dallo svolgimento piuttosto disomogeneo, in cui vari momenti di tedio sono in parte riscattati dalle discrete scene di battaglia (dirette da Leone) e dai balli sensuali delle danzatrici di Sodoma. Gli eventi seguono solo in parte l'episodio biblico citato dal titolo e la sensazione generale è quella di una gran confusione.

Enzus79 26/05/11 15:41 - 2902 commenti

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Sodoma e Gomorra è un filmone "tutto fumo e niente arrosto". Se non fosse per il buon finale e le belle scene di azione sarebbe completamente insufficiente. Stewart Granger in un non credibile Lot (assomiglia a Little Tony). Si è visto di meglio.

Nando 30/06/11 17:37 - 3816 commenti

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Peplum di discreto impatto visivo ma poco legato alle reali vicende bibliche. Valide le riprese belliche e della distruzione di Sodoma (a proposito, Gomorra menzionata nel titolo non appare pervenuta nella narrazione). Cast altisonante, tuttavia in alcuni frangenti la lentezza regna sovrana.

Von Leppe 16/12/11 18:35 - 1262 commenti

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Film con tutti i luoghi comuni del cinema peplum-kolossal di stampo religioso; qui gli ebrei illuminati da Dio (invece dei cristiani con i romani) si lasciano corrompere dagli abitanti delle città di Sodoma e Gomorra, che già dai nomi (e dal titolo) lasciano intendere perversioni sessuali e violenza: la seconda c'è, la prima è appena accennata nel buon finale. Gli esterni sono girati in Marocco e vi sono molte scene di folla da vero kolossal; proprio per questo il film tedia e non esce dagli schemi religiosi e da un genere stantio.

Pinhead80 26/04/12 20:40 - 4767 commenti

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Forse tra i film di Aldrich meno interessanti, questo peplum narra le gesta del popolo ebraico condotto da Lot lungo le sponde del fiume Giordano in prossimità delle città di Sodoma e Gomorra. Il punto debole del film sta nella scarsa caratterizzazione dei personaggi e nell'aver aprioristicamente compiuto delle gravi dimenticanze in fase di sceneggiatura (di Gomorra non vi sono tracce). Fiacco.
MEMORABILE: La caduta della città di Sodoma.

Sergio Leone HA DIRETTO ANCHE...

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Quietcrash 21/06/15 23:43 - 83 commenti

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Kolossal peplum in cui Sergio Leone è l'assistente di regia. La storia si allontana un po' dai testi biblici di riferimento e la gran parte è inventata di sana pianta, ma nonostante ciò la trama è piacevole da seguire e non annoia, mentre le scene della battaglia sono tra le migliori tra i film contemporanei e precedenti a questo. La colonna sonora coinvolge e il tema principale rimane in testa anche dopo la visione. Da vedere assolutamente.

Rigoletto 28/09/16 11:55 - 1787 commenti

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Di fatto è un peplum a sfondo biblico, altamente infedele al testo e al messaggio originale. Ma l'infedeltà rappresenta solo uno dei problemi: il cast è decisamente fuori contesto, a cominciare dal protagonista Granger, sprecato in un ruolo che evidentemente non sente. In principio durava 2 ore e mezza e non è da escludere che l'ampio rimaneggiamento abbia finito per vanificare un lavoro che si trascina avanti a fatica. A parte la bella scena dell'attacco della cavalleria elamita e il finale è evidente che poteva essere più guizzante.

Daniela 24/05/19 21:19 - 12672 commenti

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Passato alla storia come il fiasco clamoroso che quasi portò alla rovina la Titanus, "Sodoma e Sodoma" (come sarebbe stato più giusto intitolarlo data la latitanza di Gomorra) non è peggiore della media dei peplum di blanda ispirazione biblica del periodo, anzi possiede qualche pregio, ma è penalizzato dalla distanza fra il risultato e le aspettative, considerato che Aldrich aveva già diretto film molto più grintosi ed appassionanti. Qui invece tutto appare come imbalsamato, a cominciare da Granger che recita Lot atteggiandosi a Mosé.
MEMORABILE: I condannati legati ad una grande ruota che viene fatta rotolare nelle fiamme

Pigro 26/10/20 12:03 - 9673 commenti

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Dimenticate Sodoma e Gomorra: qui si tratta solo del conflitto tra due popoli, quello gaudente di città e quello laborioso e devoto di campagna. La sceneggiatura, pomposa e pressappochista, trasforma l’episodio biblico in un kolossal peplum magniloquente e sciocco, a parte l’accenno sull’ambiguità morale di Lot che cede al vizio (ma quale? molto rumore per nulla). Bella la lunga scena quasi western della battaglia tra fuoco e acqua, meglio della distruzione della città (una sola!), tra il banale terremoto e la bomba atomica. Bah.

Reeves 17/09/21 09:47 - 2228 commenti

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Rivisto oggi spiega abbondantemente perché abbia causato il tracollo della Titanus. Ha ambizioni da kolossal americano, ma è serioso e verboso, con continui "messaggi" morali trasmessi allo spettatore e scene molto costose; invece i Maciste coevi costavano di meno ed erano molto più ritmati e ironici. Povera Anna Maria Pierangeli, poco credibile come regina perversa, sembra più un'esistenzialista. Ridicolo Granger canuto e accigliato, soprattutto quando si batte con il bastone contro le spade...
MEMORABILE: Il duello tra Granger e Baker, tremendo.

Myvincent 12/10/21 09:08 - 3744 commenti

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La celebre storia immortalata dalla Bibbia è qui accuratamente mondata dalle significanze omoerotiche a causa, ovviamente, della censura di allora. Il film si sviluppa attorno al contrasto fra il popolo "eletto", semplice, laborioso, tenace e industrioso, contro le mollezze pervertite di due città innalzate nei pressi del Mar Morto. Il cast è straordinario con super-star femminili che sfilano eleganti come top model su una passerella. Ma importa poco, di fronte a tanto spettacolare dispiego di mezzi e Technicolor.
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  • Discussione Daniela • 19/10/20 02:49
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Dato che Legnani ha già provveduto a controllare i titoli, io sono andata a ripescare ciò che dice Leone.
    Il testo è tratto da: Sergio Leone, C'era una volta il Cinema, a cura di Noel Simsolo, editore Il Saggiatore.
    Mi scuso per la lunghezza del testo, ma preferisco riportare integralmente il  passaggio in cui parla di questa esperienza per lui molto negativa:

    Perché fare una coregia con Robert Aldrich per Sodoma e Gomorra?
    Non è stata una coregia. C’era il mio nome sulla locandina soltanto perché si trattava di una coproduzione con la Titanus e serviva anche un regista italiano per ricevere il contributo di Stato. Ecco come sono andate le cose. A Robert Aldrich è piaciuto Il colosso di Rodi, così mi ha chiesto di dirigere la seconda troupe e di girare tutte le sequenze di guerra. La cosa mi interessava perché lo ammiravo molto. Mi erano piaciuti Prima linea, Il grande coltello e Vera Cruz. Già dai primi incontri, però, mi ha veramente deluso. Mi ha detto che voleva fare La dolce vita in versione antica. Niente di meno! Purtroppo la sua idea raggiungeva l’apice dell’audacia con la scena dell’uomo che mordeva il dito della sorella: per Aldrich, questo gesto era il massimo della perversione.Si navigava nella follia. Il capo della produzione italiana si chiamava Borgogni. Era un vero signore e un uomo di grande cultura. Dopo aver letto la sceneggiatura si è imbattuto in Aldrich, che gli ha chiesto un parere. Borgogni gli ha risposto: «Penso ci sia un piccolo errore, signor Aldrich, Sodoma e Gomorra erano due città distinte. Non è come Hénin-Liétard. Ma nel suo découpage, c’è un’unica città». Furioso, Aldrich l’ha fatto cacciare. E poi ha modificato la scena dell’arrivo delle due figlie di Loth davanti alla città. Una la indica e dice: «Sodoma»; l’altra si gira per guardare lontano e dice: «E Gomorra». Una cosa demenziale.
    Come è avvenuta la rottura con Aldrich?
    Il suo scopo era prendere in mano tutta la produzione del film. Ha cercato la mia complicità per sbarazzarsi di Lombardo, il produttore della Titanus. Siccome io non ci stavo e Lombardo non mollava, Aldrich ha fatto di tutto per rovinarlo. Dopo che me ne sono andato, ha incaricato un regista americano di girare delle inquadrature che mostrassero nel dettaglio le ferite provocate nelle battaglie. Questo tipo è rimasto sei mesi a intralciare il lavoro. Ed è stato pagato profumatamente.
    E lei quanto tempo è rimasto sul set?
    Otto settimane. Robert Aldrich non capiva perché me ne volessi andare. Avrebbe preferito che rimanessi al mio posto, senza fare nulla se non incassare lo stipendio e partecipare così alla rovina del produttore. Io ne ero troppo disgustato. Ho scritto a Lombardo perché venisse ad assistere alle riprese,
    specificandogli che avrebbe dovuto armarsi di un mitra prima di scendere dall’aereo. E di non esitare a sparare non appena avesse avvistato qualcuno della troupe. Ogni obiettivo sarebbe stato quello giusto. Erano tutti colpevoli: per iniziativa di Aldrich, Sodoma e Gomorra era diventato Sodoma e Camorra… Era escluso che potessi partecipare a un tale disastro.
    Perché lasciare il suo nome nei titoli di coda?
    Solo perché Lombardo potesse recuperare il contributo statale. La catastrofe era già piuttosto ingente. Una rovina totale. E la mia delusione immensa… Era la prima volta che un professionista americano mi lasciava un’impressione così negativa. Dopo quell’esperienza, ho chiuso con i peplum.
    Ultima modifica: 19/10/20 02:50 da Daniela
  • Discussione B. Legnani • 19/10/20 09:39
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Dato che Legnani ha già provveduto a controllare i titoli, io sono andata a ripescare ciò che dice Leone.
    Il testo è tratto da: Sergio Leone, C'era una volta il Cinema, a cura di Noel Simsolo, editore Il Saggiatore.
    Mi scuso per la lunghezza del testo, ma preferisco riportare integralmente il  passaggio in cui parla di questa esperienza per lui molto negativa:
    Molto interessante. Hai fatto bene a riportare tutto.

  • Discussione Pigro • 19/10/20 23:01
    Consigliere - 1661 interventi
    Grazie per la citazione. In effetti Leone ha ragione: il reciproco morso sensuale del dito è la cosa più trasgressiva che si riesca a vedere nel film... e più ridicola. E pure il fatto che Sodoma-e-Gomorra è una sola città è piuttosto  imbarazzante. Comunque, la citazione conferma che l’unico regista sia Aldrich. Non solo: nei titoli di testa come regista della seconda unità sta Oskar Rudolph e di Leone non c’è traccia.
    Non so a questo punto come si possa segnalare, se lasciare solo Aldrich o cosa... Forse la cosa più sensata è togliere Leone e lasciare traccia della sua presenza (senza alcun apporto concreto, tantomeno registico) in questa discussione.
    Ultima modifica: 19/10/20 23:12 da Pigro
  • Discussione Zender • 20/10/20 08:15
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Lascerei così. Leone è ufficialmente accreditato, a noi. Il resto è spiegato nelle note.
  • Homevideo B. Legnani • 11/08/21 23:47
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Alberto Farina su Facebook:
    Nella stagione 1962-63, "Sodoma e Gomorra" fu il secondo maggior incasso italiano della stagione, con ben 1 miliardo e 128 milioni di lire (il primo posto lo conquistò IL SORPASSO). Però la lavorazione era stata complicata da beghe fra il produttore Goffredo Lombardo, della Titanus, il coproduttore americano Joseph E. Levine e il regista Robert Aldrich. Inutile star qui a ricostruire la copiosa aneddotica: fatto sta che il film era costato 5 miliardi e il successo nelle sale nazionali non si era nemmeno avvicinato a recuperare l'investimento. Tuttavia, all'epoca i film potevano avere una lunga vita in sala, fra seconde visioni (e terze, e sale parrocchiali) e riedizioni: accadde così anche con "Sodoma e Gomorra", che però fu alleggerito di una quarantina di minuti, quasi certamente con l'obiettivo di guadagnare uno spettacolo al giorno e vendere qualche biglietto in più.
    Sono passati quasi sessant'anni e, incredibilmente, per tutto questo tempo ha continuato a circolare solo la versione tagliata. Da quando lavoro a Rai Movie ho potuto attingere a gran parte del catalogo Titanus e "Sodoma e Gomorra" è sempre stato uno di quei film che funzionano sempre ma, francamente, non gli ho mai prestato troppa attenzione. Poi, a settembre 2018, quel matto di Nunziante mi ha raccontato la storia dei 37 minuti perduti e da quel momento il mio obiettivo è stato di trasmettere su Rai Movie la versione integrale. C'era modo di recuperarla? Esisteva la copia positiva che per statuto ogni produzione doveva depositare alla Cineteca Nazionale, ma chissà in che stato era. Alla Titanus, forse, avevano qualcosa di meglio? La faccio breve: sono passati tre anni e la mia ostinazione è diventata prima una barzelletta e poi una rottura di balle... ma proprio quando avevo deciso di mollare ce l'abbiamo fatta e in qualche modo le cose si sono sbloccate. La Titanus ha messo insieme la copia della Cineteca e qualche interpositivo conciato per le feste dal passare del tempo e ha dato tutto alla Video Master Digital. Il risultato è una copia di "Sodoma e Gomorra" non solo integrale ma anche riportata agli antichi splendori, con colori bellissimi e definizione imparagonabile con le copie fin qui utilizzate. Siccome adoro da sempre Anouk Aimée, ho usato un suo primo piano per dare l'idea della differenza fra la copia del film fin qui utilizzata e quella che potrete vedere in prima serata su Rai Movie il prossimo 20 agosto. Per il resto, guardate come erano conciati gli interpositivi da cui si è dovuti partire... e che enorme pila di scatole di pellicola si è dovuto scansionare per mettere insieme il miglior materiale possibile. Infine, occhio alla sequenza dei titoli di testa, pensata da quello stesso Maurice Binder divenuto famoso per i titoli di quasi tutti i primi film di 007: e confrontate il titolo in bianco della riedizione tagliata da quello, dai colori cangianti (per questo di screenshot ce ne sono tre!) dell'edizione integrale. E, a proposito, apprezzate anche l'aggiunta, con caratteri coerenti con quelli dell'originale, del sottotitolo "Edizione integrale" - uno di quei piccoli dettagli che mostrano l'amore per il cinema che certe persone (in questo caso quelli della VMD) mettono nel loro lavoro. Il mio contributo stavolta è stato minimo, nel senso che personalmente il film non l’ho toccato. Ma so che la mia insistenza di tutti questi anni è stata fondamentale per far sì che chi poteva si decidesse ad agire. E vorrà pure dir qualcosa se gli amici di Titanus hanno chiesto direttamente a me di buttar giù il testo del cartello che si vede all’inizio della versione integrale.
    "Sodoma e Gomorra" di Robert Aldrich. Il prossimo 20 agosto, in prima serata, su Rai Movie.
  • Discussione Daniela • 12/08/21 07:15
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    x Legnani
    ho visto una chiamata ma non capisco perché
  • Discussione B. Legnani • 12/08/21 08:57
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Legnani
    ho visto una chiamata ma non capisco perché

    Visto il tuo interesse per il film, ti ho segnalato il ritrovamento dei 37' mancanti rispetto all'edizione corrente, nella sezione cut/incut.
  • Discussione B. Legnani • 12/08/21 09:02
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    x Legnani
    ho visto una chiamata ma non capisco perché

    Visto il tuo interesse per il film, ti ho segnalato il ritrovamento dei 37' mancanti rispetto all'edizione corrente, nella sezione cut/incut.

    p.s. Sei a 9.999...
  • Discussione Daniela • 12/08/21 10:12
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Visto il tuo interesse per il film, ti ho segnalato il ritrovamento dei 37' mancanti rispetto all'edizione corrente, nella sezione cut/incut.
    Dubito che lo rendano un film migliore, comunque grazie di avermi avvisato!

  • Homevideo Daniela • 12/08/21 16:57
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    La versione integrale del film, restaurata digitalmente, è ora disponibile su Rai Play.