Note: Remake de "La Signora e il mostro" del 1944. Nancy Davis diventerà first lady degli Stati Uniti come moglie di Ronald Reagan. Tratto dal romanzo di Curt Siodmak, "Donovan's brain" (1942).
Tratto da un romanzo di Siodmak, è un film che dalle premesse potrebbe sembrare un'ennesima e pessima rivisitazione del mito di Frankenstein e invece si sviluppa in una gran bella pellicola che pone anche degli interrogativi sui limiti etici della scienza. È inoltre interessante come attraverso la telepatia il cervello, con una specie di osmosi emozionale, si impossessi della personalità del Dott. Corey. Il tipo di controllo sul personaggio è non troppo dissimile a quello che ci viene proposto nel Villaggio dei dannati di Rilla.
Il Dr. Cory riesce a conservare attivo il cervello del miliardario Donovan, perito in un incidente aereo, dopo averlo separato dal corpo e messo in una specie di incubatrice. Attraverso le onde celebrali, il cervello assume il controllo della mente del dottore e cerca di servirsene per portare a termine i suoi loschi piani. È la solita storia dello scienziato che si mette nei guai per aver forzato i limiti posti dalla natura, piuttosto piatta e non molto avvincente, anche se l'aspetto "old style" può risultare gradevole. Corretto Lew Ayres.
È il remake di una pellicola di qualche anno prima che sfrutta il tema abbastanza logoro (ma non poi così tanto per l'epoca) dello scienzato che vuole forzare la natura ma, ovviamente, le cose non andranno per il verso giusto. Le premesse per un buon film c'erano tutte ma la sceneggiatura è davvero mediocre e alla fine a mancare sono soprattutto le emozioni. La forma c'è, la sostanza meno. Peccato!
Girato con un certo mestiere, si avvale di dialoghi potabili e personaggi passabili, compreso il giornalista sanguisuga. Purtroppo, la storia è misera, con il cervello (in espansione!) che controlla chi dovrebbe controllarlo, o quantomeno studiarlo. Dopo una prima metà accettabile, si scivola nella ripetizione, col protagonista ormai burattino senza fili e colleghi e parenti preoccupati, anche se i veri perplessi sono gli eredi del morto non cerebrale, messi in riga da un perfetto sconosciuto. Si può vedere, ma nulla più.
MEMORABILE: La moglie diventa un po' troppo invadente e il protagonista la manda a fare uno stufato; "Mi sono seduto davanti al cervello...".
La mia preferita delle varie versioni del cervello di Donovan. Ayres è come sempre una garanzia e, anche se non meritevole del premio Oscar, il resto del cast recita più che bene. Ma il vero protagonista è Donovan, o meglio il suo cervello, in questo più diabolico che mai, molto più bastardo che nelle altre versioni, disposto a non fermarsi davanti a nulla (omicidio multiplo compreso) per poter ricostruire il suo potere. Merita la visione.
MEMORABILE: Il cervello che causa la morte del giornalista curioso; Il professore "posseduto" che tornando a casa pensa ad eliminare i problemi rimasti.
La storia, un po' sempliciotta, mai riesce a trasmettere angoscia e paranoia risolvendosi in una prevedibile teoria di scenette con un Ayres incarognito a causa della possessione a distanza. Anche il lato scientista risulta debole, mai ammiccando alla figura carismatica del mad doctor o del genio che travalica i prosaici confini dell'umanità. In fondo è un gangster movie grossolano e dalle movenze ripetitive, rilevante solo per la presenza del futuro presidente americano Nancy Reagan.
Secondo adattamento dal testo di Curt Siodmak, con Ayres nei panni di sperimentatore folle. Dopo le scimmie tocca al ricco Donovan fargli da cavia da laboratorio, locus in cui si odono suoni persistenti e alquanto angoscianti. La possessione cerebrale porta ad uno stravolgimento degli equilibri che regnano nella casa dello scienziato e la tensione sale sino a confondere chi guarda, sdoppiando il protagonista. Buono e cattivo, classificazioni elementari, trovano una contrapposizione efficace e determinante in quest'opus, mercé una sceneggiatura asciutta ma ben scritta. Bello.
MEMORABILE: Il refrain ripetitivo che contraddistingue la vitalità del cervello di Donovan.
Nancy Davis HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Lew Ayres (1908-1996) è stato il primo e più famoso Dottor Kildare nonché protagonista di un film capolavoro quale All'ovest niente di nuovo (Lewis Milestone, 1930).
Diverso il discorso dell'attrice Nancy Davis, diventata famosa in seguito al matrimonio (conseguito l'anno prima di girare Il cervello di Donovan) con Reagan e quindi più conosciuta come Nancy Reagan...
Tratto dal romanzo di Curt Siodmak, "Donovan's brain" (1942).
Una prima versione in italiano come "Il cervello mostro" (Urania nr. 60, 30 ottobre 1954; traduzione di Bruna Del Bianco) sull'onda del film in questione.
Una nuova versione nel 1972 col titolo canonico "Il cervello di Donovan" (Gialli Garzanti, 1 novembre 1972; traduzione di Henny Buzio).
CuriositàDaniela • 15/06/17 23:15 Gran Burattinaio - 5945 interventi
La prima trasposizione cinematografica del romanzo Il cervello di Donovan dello scrittore di fantascienza e regista Curt Siodmak, pubblicato nel 1942 fu La donna e il mostro.
Un'altra trasposizione, successiva a questa, fu L'uomo che vinse la morte del 1962 diretto da Freddie Francis con Peter van Eyck e Anne Heywood.