24 ORE DI FOLLIA A LOS ANGELES
ANDERSON OGGI
Prima parte
Grandissimo cinema quello di Anderson (dopo lo straordinario exploit di
Boogie Nights e la delusione di
Ubriaco d'amore-film del regista visti da me in ordine cronologico) che già dall'incipit (nel flashback in bianco e nero sul pestaggio del negoziante, credevo di avere sbagliato film) prende le viscere in una narrazione al fulmicotone come non ne vedevo da tempo (suicidi che manco
Macchie solari o
E venne il giorno, atroci , grottesche e crudeli beffe del destino: il sub sull'albero, il giocatore che si fa saltare il cervello, le liti isteriche tra marito e moglie a suon di schioppettate)
Dopo un'inizio frenetico e delirante e che ti lascia a bocca aperta per la mistura tra dramma e commedia nerissima che colpisce come una fucilata, Anderson ci presenta i suoi personaggi
Un coacervo di umanità altmaniana che non lascia spazio per tirare il fiato, nemmeno per un microsecondo
Le vicissitudini quotidiane di un poliziotto un pò sfigato (da antologia le pantomime con l'assassina di colore che sbraita tonnellate di parolacce e cadaveri occultati nell'armadio), una specie di guru del machismo più ostentato e tamarro, simbolo di virilità misogina e concentrato di volgarità in un fiume di discorsi deliranti sul potere del maschio (Tom Cruise sugli scudi), figlie che vomitano tutto il loro rancore verso padri ormai prossimi alla morte (dolorosissimo e intenso duetto tra Melora Walters megacocainomane e Philip Baker Hall, una sorta di Mike Bongiorno), uomini divorati dal cancro sul talamo di morte, che desiderano rivedere il proprio figlio, con Philip Seymour Hoffman infermiere dal cuore grande così (ormai cultissima la telefonata al numero trovato sulla rivista
Hustler, le pasticche che cadono a terra mangiate dai cani di casa, il continuo beccarsi del
succhiacazzi dal suo assistito (un immenso Jason Robards), la crisi di nervi in farmacia di Julianne Moore contro i due farmacisti, che gran pezzo di cinema infinito, il piccolo genio Stanley che risponde a tutte le domande ma deve andare per forza in bagno, la bellissima e malinconica sofferenza d'amore gaya di William M. Hacy al bar con l'oggetto del suo desiderio (un manzone che serve al banco), dove disquisisce con un gelido e cinico Henry Gibson, il tenero e , al tempo stesso, imbarazzante incontro tra il polizotto di John C. Reilly e Melora Walters (il caffè fa schifo, la musica è a palla, lei si fa le striscie sul tavolino, ma l'amore pare cieco e il destino, spesso, prende strane scorciatoie), il santone del sesso macho messo alle corde da una giornalista che sa il fatto suo, la pioggia che comincia a scrosciare, l'umidità che inizia a salire...
Immenso Anderson, che , ancora una volta, torna sui luoghi di
Boogie nights , dove l'amore per la golden age del porno e la sua family, si muta in storie quotidiane di tenera e crudele febbriccitante follia ordinaria, di miserie umane, di sentimenti che nascono o tornaro, mai sopiti, dal passato, di solitudini, di avidità, di malessere, di amore e di morte.
Come un perfido entomologo, Anderson scruta il suo microcosmo umano, afferrando per i visceri e inchiodandoti allo schermo (per la lunga durata o dovuto stoppare a 92', e non è stato facile)
Uno dei più grandi registi viventi si muove nella sua città come un Dio impazzito tra quiz televisivi, psicofarmaci, telefonate, poliziotti in servizio, santoni che idolatrano il potere del pene, figli perduti, bambini prodigio, omosessuali con la fissa dell'apparecchio per i denti e innamorati dell'amore nella loro triste solitudine, disastrosi rapporti padre/figlia, infermieri pronti a esaudire l'ultimo desiderio in punto di morte, in un purgatorio metropolitano di rara forza narrativa e immane intensità (suggellato da pezzi musicali da brividi)
Ficcante l'omaggio a
2001 nella stanza da letto con Roberts morente, con sottofondo
Così parlò Zarathustra di Strauss
Di questo passo i **** pallini non glieli toglie nessuno (a 29 anni Anderson è già ad un passo dal film della vita)
Stasera la seconda e ultima parte
Per il momento grande, grandissimo cinema