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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' l'esordio di Francesco Nuti da protagonista unico dopo il buon risultato ottenuto accanto agli altri Giancattivi (Alessandro Benvenuti e Athina Cenci) in AD OVEST DI PAPERINO. La regia di Maurizio Ponzi non si allontana troppo da quella di Benvenuti nel film sopracitato, né il tipo di umorismo sognante e a volte anticonformista è diverso da quello tipico dei Giancattivi. I personaggi di contorno sono ancora quasi tutti dei paranoici ossessionati da ogni tipo di fobia (l'amico del padre di Francesco vede i telai della fabbrica in cui lavora come dei mostri, un giovane a cui chiede un'indicazione continua...Leggi tutto a prendersela con il proprio fratello, la madre stessa di Francesco è convinta che il figlio vivendo da solo sia destonato a diventare cieco...). Insomma, di diverso rispetto a AD OVEST DI PAPERINO c'è la ricerca di un vago filo conduttore e la volontà di limitare le improvvisazioni di Nuti. Il problema è che, per mantenere quell'alone di surrealismo ormai diventato un trade-mark di alcuni film toscani (pensiamo al Benigni di BERLINGUER TI VOGLIO BENE o CHIEDO ASILO), il regista Ponzi si trova a dover gestire un ritmo narrativo cloroformico, penalizzato ulteriormente da gag e battute per la maggior parte prevedibili. A tratti si ride, è vero, a volte anche di gusto (il siparietto della rapina a mano armata, in cui Francesco grida "o la borsa o la vita" e si vede rispondere senza esitazione "la vita" da un tizio dall'aspetto freddissimo, è impagabile), ma troppe cartucce sono caricate a salve, con ripetizioni ad libitum di frasi nemmeno troppo azzeccate. Comparsate per Ricky Tognazzi (è Don Valerio, tra i dilettanti allo sbaraglio in una corrida teatrale in cui Nuti canta il celebre "Puppe a pera"), anche aiuto regista, e Giovanni Nuti, fratello di Francesco (è il vigile durante il medesimo spettacolo), anche autore delle musiche con i Bar Luna.

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Caesars 31/10/07 13:37 - 3869 commenti

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Esordio al cinema di Nuti senza il resto dei Giancattivi. Non è comunque che cambi molto la tiritera; solita vita di provincia con i soliti problemi quotidiani. Nuti è ancora discretamente simpatico e c'è qualche trovata divertente, ma il ritmo sonnolento fa fare un po' di fatica ad arrivare a fine spettacolo. Comunque si può vedere.

Il Gobbo 4/01/08 11:14 - 3015 commenti

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Nuti (pover uomo) inizia a camminare con le sue gambe: il passo non è di carica, ma quella flemma indolente è connaturata alle strampalatezze dei personaggi, figurine marginali della Toscana più salace (e in fondo non ancora del tutto oleografica, come diventerà negli orrendi film di Pieraccioni). Per i seguaci della prima ora ci sono alcuni numeri classici ( "Puppe a pera", il tormentone "Macchu picchu", l'inizio), ma dubito che a rivederlo ora il film susciti più di un moto di simpatia nostalgica.

Redeyes 23/01/08 12:11 - 2460 commenti

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Un Nuti non fantastico né pessimo (come, poi, sarà) svolge il suo compitino condendolo qua e là di qualche trovata e nulla più. Questo comunque è il suo cinema e chiedergli altro avrebbe poco senso. Spaccato pratese più piacevole per i concittadini, malinconici, che per un reale apprezzamento delle location. Leggera critica al mondo tessile di contorno ad un suo circolare peregrinare. Alcune gag fanno divertire. Niente di eccezionale.
MEMORABILE: Le diatribe con la mamma sull'esser o meno cieco.

Tarabas 18/02/09 11:25 - 1888 commenti

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Le giornate senza scopo di uno sfaccendato toscano dall'aria imbambolata, mollato dalla morosa. Nuti mattatore ripropone le sue gag surreali miste al classico uso comico della parlata toscana. La trama è inesistente e si riduce a un collage di scenette, parecchio invecchiate col tempo. Se ne possono trarre 20/30 minuti esilaranti, il resto è noia.

Mco 13/04/10 01:43 - 2354 commenti

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Il toscano Nuti abbandona i Giancattivi per prendere forma e coraggio da solo. E, checché se ne dica e scriva, vi riesce tanto che il suo successo comincia anche dai tormentoni che questa pellicola lancia. Il ritmo magari non è vertiginoso ma vedendo la pochezza dei comici che adesso vogliono far strada a suon di battute pesanti e volgari, val la pena sorbirsi qualche passaggio a vuoto per poi godere appieno della verve comica e surreale di questo geniaccio poco compreso!

Galbo 11/04/10 08:36 - 12519 commenti

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Una giornata della vita di un giovane disoccupato perseguitato dalla madre e alle prese con i problemi del vivere quotidiano. Questo l'esordio da protagonista (senza i Giancattivi) di Francesco Nuti. Il film si fa vedere ma lascia poche tracce in quanto poco originale e personale, giusto con qualche trovata simpatica ma nulla di più. Migliore quando affronta la realtà con una cifra surreale, cosa evidentemente più nelle corde artistiche dell'attore.

Rambo90 3/11/10 20:25 - 7819 commenti

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Alla prima prova da protagonista assoluto, Nuti interpreta una storia appena abbozzata che riesce a mettere in risalto le sue ottime doti di attore comico ma anche malinconico. Molti sono i monologhi da ricordare; il ritmo non sempre è alto ma le risate ci sono e quando Nuti inizia a intonare "Puppe a pera" non si può non desiderare che torni a fare cinema.
MEMORABILE: "M'ha lasciato, ma l'ho deciso io!"

Nando 31/08/10 09:20 - 3855 commenti

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Esordio cinematografico per Nuti con questa commedia semplice che mostra alcuni elementi della verve lievemente stralunata del comico toscano. Le peripezie di un giovane nell'arco di una giornata dirette da Ponzi con semplicità, pur tuttavia, non convincendo del tutto.

Cotola 22/04/11 17:33 - 9275 commenti

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L’esordio di Nuti attore è un film simpatico e divertente caratterizzato però anche da una piccola vena di malinconia e cattiveria che conferisce alla pellicola uno “spessore” maggiore della media di genere. Ci sono diversi momenti divertenti e credo che il film abbia resistito abbastanza bene alla prova del tempo. La coppia Ponzi-Nuti sarà protagonista in altri lavori e visti i risultati sarebbe stato meglio se il comico toscano avesse continuato a farsi dirigere piuttosto che mettersi in proprio.

Giùan 12/08/11 12:22 - 4761 commenti

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Come poi in altri dei film diretti "per lui" da Ponzi, c'è qui già il meglio del Nuti attore e, quel che più conta, la capacità di contenerne, grazie ad una regia accorta e sobria, la vena di Autore esasperatamente lirico, sentimentale e a tratti nichilista. La giornata soavemente balorda di un eterno Pinocchio mammone nella laboriosa Prato scorre lieve eppure soffusa di malinconia, solitudine e necessità d'affetto oltrechè di un "posto". Ben scritto, forse invecchiato male a causa della sua esilità ma con una evidente idea di Cinema.
MEMORABILE: La canzone Puppe a pera; il buon giorno e la buonanotte dato dalla voce registrata di Nuti.

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Gabrius79 27/10/13 00:54 - 1452 commenti

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Francesco Nuti al suo esordio come protagonista assoluto e diretto da Ponzi è in buona forma, ma il film, nonostante alcuni momenti esilaranti e un po' stralunati, non decolla completamente. Nuti avrà modo di rifarsi nei film successivi, in questo caso la storia è esile e si avverte una certa povertà di mezzi.

Il ferrini 30/11/15 19:33 - 2506 commenti

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Debutto cinematografico per Francesco Nuti, la trama è oggettivamente esile ma poco conta di fronte all'istrionismo straripante del protagonista. Alcune scene di questo film, compresa quella da cui prende il titolo la pellicola, sono entrate di diritto nella storia della commedia italiana, su tutte l'esecuzione di "Puppe a pera". E ricordatevi che le cose importanti nella vita sono tre: o tu vai nel Perù, o tu sposti la Chiesa, o tu vinci al Totocalcio. Leggendario.
MEMORABILE: "Lei m'ha lasciato. M'ha lasciato, però l'ho deciso io".

Markus 24/12/15 18:50 - 3723 commenti

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Il Ricomincio da tre in salsa toscana. Appare evidente che il cabarettista pratese, per il suo debutto da solista (dopo alcuni anni coi Giancattivi e un film con loro forse sbagliato), è più debitore a Troisi che a Benigni, ma l'esordio col botto, a differenza del comico partenopeo, non ha avuto gli stessi esiti commerciali (si rifarà col successivo Io, Chiara e lo Scuro). Pur essendo una pellicola profondamente "nutiana", si avverte ancora una certa inconsapevolezza e un freno sapientemente tirato da Ponzi. Pellicola a suo modo poetica.

Zender 8/01/17 18:57 - 317 commenti

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Isolato, il giancattivo alpha resta fedele alla poetica del Paperino; si fa dirigere da Ponzi e quello lo libera per un'altra giornata a bighellonare senza mèta. Più monologhi che dialoghi: parton tutti per la tangente invece di rispondere a tono, ognuno a rincorrere i suoi guai. Anche Francesco, certo, che più di tutti subisce: timido cogli estranei si scopre vittima pure quando attacca, occhio/filtro di una realtà fuori dal tempo sospesa nello spazio. Opera simpaticamente geniale a sprazzi ma diseguale, senza brio s'avvita spesso in cul-de-sac verbali risolti faticosamente.
MEMORABILE: Il trionfo di Pupp'appera tra i dilettanti sepolti dagli ortaggi (tra i quali il fratello “vigile” e il “padre” Ricky Tognazzi).

Homesick 23/01/17 17:04 - 5737 commenti

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Primo film per Francesco Nuti senza i "Giancattivi", nella sua frammentaria e a volte ripetitiva sceneggiatura esemplifica la comicità stralunata, candida e surreale dell'attore toscano, assecondata dalla regia di Ponzi e dai ruoli di contorno. Uno dei momenti migliori e più spassosi è la sequenza dei dilettanti allo sbaraglio presentata da Fausto Fidenzio, cabarettista e volto storico della tv privata Antenna 3 Lombardia.
MEMORABILE: Il risveglio di Francesco senza Maria; la sfida al telaio; i dilettanti allo sbaraglio.

Paulaster 13/12/17 12:59 - 4634 commenti

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Disoccupato vessato dalla madre bighellona alla ricerca di un lavoro. Ingessato in monologhi basati sulla ripetizione, si fa preferire quando percorre una via più cabarettistica. L’esordio di Nuti come protagonista spazia sul filo del surreale e della malinconia e lascia intendere che può fare a meno dei Giancattivi, ma necessita di almeno uno straccio di sceneggiatura e una spalla femminile. Più spigliata la seconda parte.
MEMORABILE: La Maria sbagliata all’altare; La canzone “Pupp’appera” al concorso dei dilettanti.

Zoltan 16/08/20 12:13 - 201 commenti

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Con i suoi difetti strutturali, è un film che è un piccolo grande cult. Volando basso, con una trama semplicissima (se non a tratti inesistente) si riesce a mettere in scena una splendida commedia surreale, con Nuti al proprio meglio e un florilegio di personaggi bizzarri attorno a creare una serie di scene quasi sempre divertenti. Il tutto con una genuinità che difficilmente si ritrova nei film di adesso. Un piccolo calo nel finale, ma resta un film memorabile, uno dei migliori esempi di commedia surreale all'italiana.
MEMORABILE: La pipì infinita e Nuti che grida "Aiuto!"; L'esibizione con "Puppe a pera"; "Chi tace non dice niente".

Pessoa 24/11/20 15:58 - 2476 commenti

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Esordio in solitaria senza botto per la comicità surreale di Francesco Nuti che come Troisi, Verdone e Benigni negli stessi anni tenta il salto dal cabaret televisivo al grande schermo portando in scena le difficoltà esistenziali del trentenne medio. Il protagonista è penalizzato dallo scarso apporto dei comprimari soprattutto a causa di una sceneggiatura poco curata, in cui i momenti divertenti sono affidati a gag obsolete e spesso eccessivamente prolungate. Cast di contorno sprecato, a cominciare dal bravo Novelli. Ritmo esageratamente lento. Evitabile!
MEMORABILE: Il concorso "Dilettanti alla ribalta" di Gaetano Sparafuoco.

Enzus79 2/11/21 20:19 - 3043 commenti

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Primo film con Francesco Nuti protagonista assoluto. Film abbastanza effervescente, con momenti grotteschi e fuori dal comune. Molte le situazioni da ricordare (per esempio quelle sul posto di lavoro). Commedia che poteva essere molto più originale e avere più spunti intriganti. Personaggi di contorno interessanti (su tutti il Magnifico). Colonna sonora così così.

Noodles 31/03/23 16:29 - 2443 commenti

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Interessantissimo esordio in solitaria di Francesco Nuti, che quando viene diretto da Marcello Ponzi dà il meglio di sé. Il film racconta la giornata di un disoccupato toscano tra situazioni surreali, incontri bizzarri e quel sottofondo malinconico tipico dei film di Nuti. Tra le varie scene presenti alcune sono geniali nella loro assurdità mentre in altre la storia si perde un po'. Non perfettamente equilibrato quindi, ma sempre divertente e mai volgare. Piacevole il tema musicale principale. Francesco Nuti si conferma artista assolutamente sottostimato. Avrebbe meritato di più.

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Bullseye2 31/05/23 20:33 - 477 commenti

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Molto probabilmente il miglior Nuti o comunque tra i suoi migliori film, quando il comico pratese non era ancora eccessivamente coinvolto dal suo ego. Risposta adorabilmente naif, surreale e mai volgare a Berlinguer ti voglio bene più in chiave Troisi che Benigni, riesce a rendere in pieno lo spirito della provincia toscana tra ironia, solitudine, amori falliti e male di vivere senza le ruffiane e commerciali smancerie che contraddistingueranno il cinema dei comici toscani degli anni '90 epigoni di Nuti. Un piccolo grande film che in retrospettiva ha acquistato ancora più valore.

Deepred89 5/09/24 12:24 - 3784 commenti

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Commedia deludentissima, tra le peggiori con Nuti, susseguirsi di scenette senza capo né coda che sembrano un Berlinguer ti voglio bene depurato sia dai risvolti morbosi della sottotrama edipica (che resta comunque la vera goccia che fa traboccare il vaso, con quegli insopportabili scambi madre - figlio) sia di gran parte del turpiloquio. Si salvano lo sguardo stranulato del protagonista e la colonna sonora, con un bellissimo motivetto fischiato in grado di far percepire, per qualche secondo, un'atmosfera agrodolce che regia e sceneggiatura sono lungi dal riuscire a creare.

Thedude94 15/09/24 23:46 - 1126 commenti

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Nuti scrive ed è protagonista assoluto di questa commedia, diretta però da Ponzi, che racconta una giornata di provincia del giovane Francesco; un film che si fonda sulle basi di neo-realismo, ma che a tratti presenta momenti divertenti di surrealismo e di tipica comicità toscana. Nuti è il mattatore assoluto, non è volgare e regala qui scene iconiche di simpatia e di divertimento, oltre che una performance canora a dir poco memorabile. La dolcezza e il sorriso del protagonista rimangono nei cuori e nella storia di un certo tipo di cinema italiano.
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  • Musiche Tomastich • 8/07/11 13:18
    Call center Davinotti - 117 interventi
    In questo esordio di Francesco Nuti "solista" si segnala la presenza in due scene del cantante della Strana Officina, Daniele "Bud" Ancillotti:

    http://img829.imageshack.us/img829/7571/budkk.jpg
    Ultima modifica: 8/07/11 18:40 da Tomastich
  • Homevideo Panza • 22/04/14 20:11
    Contratto a progetto - 5242 interventi
    In dvd (e BR) per Minerva Pictures, disponibile dal 06/05/2014.

    http://www.amazon.it/Madonna-Che-Silenzio-CE-Stasera/dp/B00IWZ9NAS/ref=sr_1_2?s=dvd&ie=UTF8&qid=1398190188&sr=1-2
  • Homevideo Zender • 23/04/14 08:24
    Capo scrivano - 48357 interventi
    Altro classico che mancava, bene.
  • Curiosità Homesick • 29/12/14 14:46
    Scrivano - 1363 interventi
    Dalla Collezione cartacea Homesick, il flanetto di TV Sorrisi e Canzoni della prima tv del film (giovedì 10 gennaio 1985, Raitre). Fa notare Redeyes che Edi Angelillo è però la prostiturta, non la ex fidanzata come scritto nella breve trama.

  • Discussione Mco • 7/03/15 23:38
    Risorse umane - 9970 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Dalla Collezione cartacea Homesick, il flanetto di TV Sorrisi e Canzoni della prima tv del film (giovedì 10 gennaio 1985, Raitre):


    Che nostalgia...
    Belle queste immersioni nel passato cartaceo, pregne di emozioni giammai sopite.
    E soprattutto quando i film in prima serata iniziavano alle 20,30 e non quasi un'ora dopo.
    Grazie Home.
    Ultima modifica: 8/03/15 08:22 da Zender
  • Homevideo Markus • 24/12/15 10:37
    Scrivano - 4776 interventi


    Preso per pochi euro su Amazon e devo dire che il bluray dell'esordio da solista di Francesco Nuti è stato ben trattato: il film è stato completamente restaurato, quindi scordatevi quella patina di nebbia e graffi che eravamo abituati a vedere. Interessanti anche gli extra, in quanto ci sono due belle interviste ai toscani Leonardo Pieraccioni e Giovanni Veronesi, un viaggio nelle location del film (girato a Prato, Firenze) e l'incontro con qualche comparsa. Mi sento di consigliarlo!

    Ora attendo in bluray la restante filmografia di Nuti.
    Ultima modifica: 24/12/15 12:24 da Markus
  • Homevideo Zender • 24/12/15 12:19
    Capo scrivano - 48357 interventi
    Ottimo, quindi va acquistato assolutamente.
  • Curiosità Mauro • 17/01/17 19:18
    Disoccupato - 12293 interventi
    Mentre Nuti si torva nel retro del Cinema Teatro Giglio, dove parteciperà al concorso "Dilettanti alla ribalta" vincendolo con la canzone "Puppe a pera", viene inquadrato il manifesto di un "corso didattico per la preparazione teatrale" coordinato da Mario Rellini e Claudio Casale. Molto probabilmente quel manifesto fu collocato appositamente per le riprese, ma c’è da notare una curiosa coincidenza: 16 anni più tardi Marco Rellini sarà uno degli sceneggiatori de Il signor Quindicipalle, mentre Claudio Casale l’anno successivo reciterà in Io, Chiara e lo scuro, pellicole che vedrammo entrambe Nuti come protagonista (e la prima anche come regista).

  • Discussione Redeyes • 7/04/17 19:32
    Segretario - 954 interventi
    Sergio Forconi interpreta un signore che viaggia sul bus insieme a Francesco.
    Ultima modifica: 7/04/17 19:50 da Zender
  • Curiosità Apoffaldin • 28/03/24 12:12
    Galoppino - 145 interventi
    Dettaglio dell'improbabile schedina con tutti segni 3 data a Nuti dal barista minacciato con la pistola finta. Si vede alla fine del film: è quella che contiene, tra le altre, le partite della serie A dell'ultima giornata del campionato 1981-82 (16 maggio 1982). Stagione tristemente indimenticabile per i tifosi over 50 della Fiorentina che, pareggiando a Cagliari, perse lo scudetto per un punto. Anche Nuti era tifoso della Fiorentina (lo precisa con il coro da stadio che intona all'inizio del film: "C'è Maria? No! Alé Viola? Sì!").  Perciò è possibile che questa schedina, contemporanea alle riprese del film come altre, non sia stata scelta a caso.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/madoc.jpg[/img]

    Curioso tuttavia che, ingrandendo l'immagine, la data e il concorso (39) non corrispondano a quelli di quella giornata ma a quelli del 23 maggio ovvero della settimana dopo, quando il campionato di A era già concluso. Dal momento che il numero grande dice 39 (23 maggio) e la parte inferiore con le partite 38 (16 maggio) è evidente come sia stata incollata la parte alta del concorso 39 sulla schedina del concorso 38 (e si vede anche il taglio, nel fotogramma, appena sopra la N). Un ulteriore segno che indica, aggiunto a tutti i tre, una schedina "impossibile".

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/sched.jpg[/img]