Dove è stato girato Madonna che silenzio c'è stasera? Qui di seguito le location del film che sono state da noi verificate, controllate e inserite nel radar (quando non di passaggio).
Il self service nel quale Francesco (Nuti) origlia la conversazione di alcune prostitute che parlavano di una loro collega di nome Maria che si stava sposando quel giorno e che lui scambierà per l’omonima sua ex fidanzata è il Ristorante Self Service Mazzone, situato in Via della Viaccia 2 a Montemurlo (Prato). La lettera A identifica sia l’ingresso al locale, sia la torretta rossa dell’antistante azienda che vi si riflette:
La casa del Popolo del Chiaramonti (Novello Novelli), abituale sosta di Francesco (Nuti) al mattino per il caffé e alla sera per riprendere la bicicletta (che non ritroverà perché rubatagli durante la giornata), è la Casa del Popolo Borgonuovo, situata in Via Lorenzo Da Prato 15/17 a Prato:
La strada dove Francesco (Nuti) incontra per la prima volta il "Magnifico" (Sarchielli), un tale che tantissimi anni prima doveva emigrare con suo padre in Perù, è Via Ida Baccini a Prato. Nel primo fotogramma vediamo Sarchielli sopraggiungere da Via Puccetti:
Dopo l’incontro Nuti prosegue lungo Via Baccini, una strada che in realtà non può condurlo da nessuna parte essendo a fondo cieco:
La piazza dove il "Magnifico" (Sarchielli) cerca di convincere Francesco (Nuti) a partire per il Perù per evitare di andare a lavorare in una fabbrica tessile, dove si corre il rischio lasciar qualche parte del corpo nei telai, è Piazza Giosuè Borsi a Narnali, frazione di Prato, davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta:
La piazza dove, dopo aver conosciuto Filippo (Cesarino), che gli si era presentato minacciandolo con una pistola giocattolo, Francesco (Nuti) vede il ragazzino parlare con due carabinieri e, pensando che lo stia denunciando, se la dà a gambe è Piazza dei Macelli a Prato:
La piazza dove Francesco (Nuti) viene avvicinato da Filippo (Cesarino), che poco prima l’aveva minacciato con una pistola giocattolo e che ora gli chiederà di fare pace e di condurlo con lui, è Piazza San Francesco a Prato:
La fabbrica tessile dove Francesco (Nuti) va a cercare lavoro, ma vi fuggirà dopo aver litigato duramente con un telaio, come indicato in questo sito era la Cimatoria Campolmi, situata in Via Santa Chiara a Prato ed oggi trasformata nella sede del Museo del Tessuto:
Vista dal portone sul cortile interno:
La vasca dei liquami al centro del cortile oggi è stata trasformata in fontana:
La piazza dove, dopo esser stato in chiesa ad interrompere quello che credeva essere il matrimonio dell’ex fidanzata Maria, Francesco (Nuti) decide di telefonarle ma poi ci ripensa e attacca subito dopo aver preso la linea è Piazza Ospedale a Prato:
Un altro scorcio della piazza, che meglio mostra gli edifici visti dall’interno della cabina:
Il mercato dove Francesco (Nuti) ruba un chilo di mele è il Mercato delle Vettovaglie, situato in Piazza Filippo Lippi a Prato. Fino agli anni ’90 ospitava il mercato ortofrutticolo ed è proprio in queste vesti che lo vediamo nel film. La facciata dell’edificio che guarda sul mercato a destra (B) oggi appare modificata, mentre quello collocato all’imbocco di Via dei Tintori (A) non ha subito ristrutturazioni e ci permette di identificare correttamente la location:
Ecco il punto dove si trovava il banchetto del fruttivendolo che sarà derubato da Nuti con la complicità di Filippo (Cesarino):
Il Cinema Teatro Giglio dove Francesco (Nuti) partecipa al concorso "Dilettanti alla ribalta" vincendolo con la canzone "Puppe a pera" è in realtà, come detto anche negli extra del dvd, lo storico Convitto Nazionale Statale "Francesco Cicognini", situato in Piazza del Collegio 13 a Prato e famoso perché nel suo liceo classico hanno studiato celebrità del calibro di Gabriele d’Annunzio e Curzio Malaparte:
La stazione nella quale Francesco (Nuti) e Filippo (Cesarino) vanno ad informarsi sull’orario di partenza del treno per Machu Picchu è la Stazione di Prato Centrale, situata in Piazza Stazione Centrale a Prato:
Nel fotogramma precedente avevamo visto Nuti e il ragazzino incamminarsi verso la stazione, ma in realtà si trattava di due controfigure che, riprese da lontano, potevano assomigliarvi. Infatti, senza stacchi d’inquadratura, la macchina da presa si sposta immediatamente verso la banchina, sulla destra, dove ritroviamo Nuti e Cesarino fermi di fronte al pannello delle partenze, la cui posizione è indicata dal bollino rosso:
La casa dove il "Magnifico" (Sarchielli) abita con la moglie e il figlio Filippo (Cesarino) si trova in Via Puccetti 4 a Prato:
Vista di Via Puccetti, in fondo alla quale era stata girata anche la scena del primo incontro con il "Magnifico", la cui casa è quella dove c’è la lampadina A accesa all’esterno:
Il ponte sul quale Francesco (Nuti) si ferma improvvisamente quando sente delle voci misteriose cantare "Madonna che silenzio c’è stasera" è il Ponte della Passerella, che scavalca il fiume Bisenzio collegando Viale Galilei con Via Amendola a Prato:
Subito dopo sullo stesso ponte Nuti tenterà di rapinare un passante con la pistola giocattolo di Filippo (Cesarino):
La piazza dove Francesco (Nuti) incontra Maria (Angelillo), una prostituta si chiama come la sua ex fidanzata e che condurrà a casa sua, è Piazza Cardinale Niccolò a Prato:
La chiesa che Francesco (Nuti) tenta di spostare spingedola (lo notiamo in basso a destra, sotto il pulpito esterno) è la cattedrale di Santo Stefano, situata in Piazza del Duomo a Prato:
Il passaggio a livello dal quale Francesco (Nuti) transita tutte le mattine nel tragitto dalla propria abitazione alla Casa del Popolo del Chiaramonti (Novelli), dove lascerà la bici per riprenderla a sera, si trovava in Via Lorenzo Ciulli a Prato. Oggi è stato sostituito da un sottopassaggio:
Lungo la linea si trovavano e si trovano tuttora alcuni capannoni ancora riconoscibili. Ad ulteriore conferma sullo sfondo del fotogramma si nota il sovrappassaggio di Viale Nam – Dinh, fuori campo nella foto di oggi e rivelatosi fondamentale, assieme ai capannoni, nell’individuazione del luogo dove si trovava lo scomparso passaggio a livello:
Key man • 1/02/17 00:39 Galoppino - 896 interventi
Il magazzino di un’azienda dove Francesco (Nuti) incontra per la prima volta Filippo (Cesarino), che gli si presenta puntando alla testa una pistola giocattolo è in via Giovacchino Carradori a Prato (PO).
Parte dell'edificio è stato demolito, ma incredibilmente sono rimaste uguali le colonne d'entrata! Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione.
I giardinetti dove Francesco (Nuti) racconta della sua ex fidanzata Maria a Filippo (Cesarino), che di punto in bianco si alzerà, annoiato, e si allontanerà (infatti, voltandosi verso di lui Nuti si scoprirà improvvisamente seduto accanto ad un anziano) sono i Giardini di Via Carlo Marx, situati in Via Carlo Marx a Prato. Grazie a Mauro per la descrizione e il fotogramma, nel quale riconosciamo la scultura "Isla Negra" che Giò Pomodoro ha dedicato a Pablo Neruda:
Questa è la palazzina che nel fotogramma si vede oltre la statua:
L’azienda all’esterno della quale Francesco (Nuti), alla ricerca di un bagno, si ferma a chiedere informazioni ad un operaio che, invece, lo tedierà raccontandogli i suo problemi era la Texfil, situata in Via Fratelli Casotti 12 a Prato, ospitata in uno stabilimento che oggi versa in totale stato d’abbandono. Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione:
Vista su Via Fratelli Casotti mentre Nuti si avvicina all’ingresso dello stabilimento:
La chiesa di San Pierino nella quale Francesco (Nuti) si precipita ad interrompere le nozze di Maria, convinto che si trattasse della sua ex fidanzata (ma era solo un’omonima) si trova piuttosto distante da Prato, dove sono state girate tutte le altre scene di questo film: si tratta della Pieve di San Pietro in Bossolo, chiesa romanica situata in Strada della Pieve a Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione:
Zender • 24/07/17 15:44 Capo scrivano - 49177 interventi
Grazie a Legnani per la foto del Duomo di Prato a pag. 2.