L'oro di Napoli - Film (1954)

L'oro di Napoli
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1954
Genere: commedia (colore)
Regia: [+e] Vittorio De Sica
Note: Episodi: "Il guappo" (Totò), "Pizze a credito" (Lorn), "I giocatori" (De Sica), "Teresa" (Mangano), "Professore" (De Filippo), "Il funeralino" (episodio tagliato al cinema, è stato edito in dvd).
APPROFONDIMENTI: La pizza al cinema

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Film a episodi che ha la pretesa di raccontare, partendo dalle novelle di Giuseppe Marotta raccolte appunto nel suo libro “L’oro di Napoli”, bozzetti, stralci di vita, professioni bizzarre e abitudini del piccolo mondo a sé che costituisce l'essenza stessa del Capoluogo campano. In IL GUAPPO Totò ospita in casa un terribile boss locale amico d'infanzia, il quale tiranneggia non solo il vicinato ma la famiglia stessa del pover'uomo, ormai allo stremo. Le giornate di Totò, che di mestiere fa il “pazzariello” (viene in pratica chiamato per animare le inaugurazioni o altre speciali occasioni suonando e cantando con la sua banda) sono sempre...Leggi tutto più umilianti, e quando scopre che l'ospite soffre di cuore ne approfitta per sbatterlo senza remore fuori di casa. Ma avrà una brutta sorpresa. Mezz'ora in cui il grande attore partenopeo è costretto a contenere la sua verve seguendo un copione preciso e sottostando alla regia “neorealista” di De Sica, che predilige i silenzi e lavora soprattutto sull'espressività e la mimica del Principe. Un episodio tutto sommato piuttosto inconcludente, in cui Totò può far valere le sue qualità di attore ma non quelle di comico. Entrata comunque nella storia l’esibizione da “pazzariello” in costume (un'immagine diventata nel tempo un'autentica icona). Peggio si va con IL FUNERALINO (breve episodio mai proiettato al cinema perché giudicato dai produttori - e giustamente - troppo tristo), in cui Teresa De Vita accompagna per le strade di Napoli il corteo funebre per il suo piccolo figlio appena deceduto: una fila di bimbi in nero che procede silenziosamente. Toccante, ma inevitabilmente stucchevole. Con PIZZE A CREDITO troviamo la coppia Giacomo Furia/Sophia Loren. Lei pizzaiola di strada che ammicca ai clienti facendoli sognare è uno spettacolo, ma l'episodio in sé (compresa la didascalica parentesi con Paolo Stoppa, in cui compare un giovane Gigi Reder) è probabilmente il peggiore. E’ invece il De Sica attore a divertire in I GIOCATORI: nel solito ruolo del nobile spiantato dipendente dalla ricca moglie, dice al maggiordomo di voler andare al casinò mentre invece soddisfa il vizio del gioco col figlio del portiere, perdendo esilaranti partite a scopa che finiscono tra gli insulti tipici di chi non sa perdere. TERESA è l'episodio più lungo, in cui Silvana Mangano è un’ex prostituta che viene scelta come sposa da un ricco giovane che vuol così espiare le proprie colpe. Lei è brava, ma le scene post-matrimoniali con gli amici annoiano da morire. Con IL PROFESSORE Eduardo De Filippo chiude al meglio: “vende saggezza”, suggerisce la didascalia iniziale, e infatti accoglie nella sua bottega chi ha bisogno di soluzioni veloci per qualsiasi problema: per offendere un signorotto che passa con la sua auto facendo spostare tutti consiglia ad esempio di usare l'antica tecnica del “pernacchio”: col pernacchio si possono vincere le rivoluzioni, afferma deciso. Bella l'idea, professionale e profondamente napoletano nell'interpretazione Eduardo. Sono solo 20 minuti, ma hanno il merito di lasciarci un buon ricordo per un film decisamente datato.

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B. Legnani 23/12/07 20:51 - 5519 commenti

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Marottiano (banale dirlo, ma è così), con due eccezioni. Buon film, che spesso ben sposa il bozzetto al tragicomico, grazie anche ad un gruppo di attori di ottimo livello. Non marottiano (è di Zavattini) è il lacrimoso, ma dolcissimo, "Il funeralino", con colpo di scena sorprendente. Più pirandelliana che marottiana è la vicenda di Teresa: nonostante la Mangano, l’episodio stona e abbassa la media. Delizioso Furia, cornuto marito di una Loren da urlo. Grande Totò, grande De Sica, grandissimo Eduardo.
MEMORABILE: De Filippo che dà precisi consigli tecnici sull’effettuazione dell’impeccabile pernacchio.

Il Gobbo 24/12/07 23:24 - 3015 commenti

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Dall'accoppiata Marotta-De Sica (con mediazione di Zavattini) non poteva che scaturire un certo surplus di "colore locale", che però una tantum calza a pennello e corrisponde perfettamente allo scopo dell'operazione, calcolata con precisione nient'affatto partenopea. Notoriamente sfortunato al gioco, De Sica qui però sa far fruttare i suoi assi, e da Totò e Eduardo (magistrale quest'ultimo nella scientifica descrizione di come eseguire un pernacchio impeccabile) è ricambiato con due prestazioni eccelse, da non perdere.

Galbo 7/08/09 08:58 - 12372 commenti

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Film ad episodi tratto dall'opera letteraria di Giuseppe Marotta, rappresenta una riuscita divagazione del regista De Sica nel folklore locale (partenopeo in questo caso), grazie alla collaborazione storica con veri e propri monumenti dell'arte napoletana come De Filippo e Totò. Grazie a loro la tentazione del "bozzetto locale" è evitata o ridotta al massimo e prevale come tono generale un umorismo a volte più sottile di quello che sembra. Ottimo il cast anche nei ruoli secondari (vedi la prova del grande Paolo Stoppa).

Pigro 3/01/10 17:35 - 9623 commenti

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Sguardo teneramente umoristico sullo spirito partenopeo. Notevoli i tre episodi più brevi e bozzettistici: il rarefatto "Funeralino", la partita di carte dei "Giocatori" (il bambino è strepitoso) e il grande Eduardo "Professore" che dispensa consigli. Più ordinarie nell'ambizione di vere e proprie narrazioni (ma poco grintose) le storie paradossali de "Il guappo", "Pizze a credito" e "Teresa": i primi due buoni per lo sguardo folk-antropologico della Napoli popolare dei bassi, e il terzo un po' troppo diluito nell'ambizione drammatica.

Geppo 5/08/10 18:18 - 316 commenti

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Questo film racconta "la vera Napoli", che oggi (forse) non esiste più. Il Maestro De Sica dirige 6 racconti da non perdere. Il Principe Totò dimostra di essere un ottimo attore drammatico (è la più straordinaria interpretazione di tutta la sua carriera cinematografica). Bravina Sophia Loren e applausi infiniti a Paolo Stoppa, davvero degno del Maestro. Ottima la Silvana Mangano nei panni di una prostituta. Commovente e amaro "Il funeralino". Memorabile e attuale la pernacchia d''o professore Eduardo. Un film che non invecchia mai.
MEMORABILE: L'episodio con Totò "Il guappo" e la pernacchia di Eduardo.

Cinefolle 25/08/12 00:52 - 21 commenti

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De Sica inizia a darsi all'industria e lo fa, intanto, sottovoce. "L'oro di Napoli" conserva umori e anche pratiche cinematografiche attinenti al neorealismo, specialmente a quello declinato da Zavattini, anche qui sceneggiatore. Ma stavolta ci sono le star, c'è il folklore locale e c'è una scaltra impaginazione a episodi per tutti i gusti. Dalla garbata commedia al dramma (molto brava la Mangano in un episodio dolorosissimo). Il migliore, però, è l'asciuttissimo "Funeralino", uno degli ultimi frutti di un neorealismo già in decadimento.
MEMORABILE: Per ridere, Stoppa e la sua recita per la morte della moglie. Per riflettere, tutto l'episodio del "Funeralino".

Neapolis 18/02/13 15:36 - 183 commenti

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Grandioso affresco di una Napoli che fu e che forse è ancora ma non più visibile. De Sica nella più grande tradizione del neorealismo affresca una Napoli non oleografica ma vera, con sei episodi tratti dal libro di Marotta, avvalendosi della sceneggiatura di Zavattini. Ogni episodio è una chicca con grandi interpreti: la bella pizzaiola Sophia, Totò che si ribella a un guappo, Eduardo e la filosofia racchiusa in una pernacchio, De Sica e il vizio del gioco, la tenebrosa Mangano e l'organizzazione di una madre del funeralino di un figlio.

Juanparis 1/05/13 19:43 - 8 commenti

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Film a episodi, alcuni pregevolissimi sia per soggetto (novelle di Marotta) che per regia (De Sica) e interpretazione (Eduardo e Totò su tutti, una grande Sophia Loren). Ottimi comprimari (Paolo Stoppa, Giacomo Furia, Tina Pica). Un classico da vedere e rivedere...
MEMORABILE: 'O pernacchio; Eduardo il dispensatore di consigli.

Saintgifts 29/05/13 16:19 - 4098 commenti

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Mi sembrerebbe più appropriato "Loro, di Napoli" come titolo. Pur facendo un ritratto piuttosto realistico (cinematograficamente parlando) di una Napoli che molto lentamente cambia nel tempo, di oro se ne vede poco. Forse si vedono più caratteristiche, costumi, abitudini, modo di rapportarsi assieme e tanti altri sentimenti locali, tutta merce preziosa che ha reso, nel bene e nel male, così famosa la città, una città che solo vivendola si può capire e amare. Il film è comunque prezioso e si avvale di un cast che brilla, questo sì, come l'oro.
MEMORABILE: Il funeralino.

Graf 13/09/13 02:48 - 708 commenti

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Tratto da un libro di racconti di Giuseppe Marotta, sceneggiato da Zavattini, questo film diretto da De Sica puzza di calcolo commerciale. Enciclopedia pittoresca di personaggi, luoghi, costumi e usanze della cultura partenopea, rilucente fenomenologia visiva di un millenario patrimonio di conoscenza e saggezza, tecnicamente mirabile ed esemplarmente interpretato e diretto, questo film rimane un magnifico esercizio di stile ma solo raramente si eleva oltre il bozzetto deamicisiano verso una visione più approfondita e autentica dell’umana realtà.
MEMORABILE: Il "Pazzariello" Totò ci mostra la faccia triste e dolorosa della sua maschera; "Il funeralino" è un nobilissimo e poetico pezzo di cinema.

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Faggi 30/05/16 20:13 - 1548 commenti

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A episodi, ognuno (escluso "Il funeralino") con un grande attore/attrice italiano/italiana di allora. L'insieme funziona, il filo rosso è lo spirito di Napoli (quasi un personaggio invisibile); è normale, per prodotti del genere, che alcuni episodi siano migliori di altri, ma va bene così. Contiene sequenze memorabili, estro, interpretazioni di valore, filosofia popolare dolce-amara, fatalità, umorismo genuino, semplicità narrativa. Non mi sembra poco...

Parsifal68 3/08/16 16:56 - 607 commenti

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Film a episodi - tratto da una raccolta letteraria di Marotta - nel quale De Sica ci mostra il lato folcloristico di una Napoli ormai quasi del tutto scomparsa, ma che vive nell'immaginario collettivo. Non tutto scorre limpidamente, ma gli episodi con De Filippo e, soprattutto, Totò, sono dei piccoli capolavori. Esempio di cinema in cui il vero protagonista indiscusso è la location in cui il film è girato, una città tentacolare, calda e amara al tempo giusto, nella quale gli attori che vi recitano non fanno altro che sublimarla.
MEMORABILE: Totò si ribella al guappo.

Gabrius79 5/12/16 22:16 - 1420 commenti

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Film a episodi diretto da Vittorio De Sica in cui si elogia la napoletanità. L'episodio con Totó è passabile ma niente di eccezionale (stesso dicasi per l'angosciante "Funeralino"). Debolucci anche quelli con Loren-Furia (salvato da un ottimo Stoppa e dalle procacità della Loren) e con la Mangano (brava ma poco aiutata dal copione). Godibili gli episodi di De Sica (divertente la sua partita a carte col bimbo) e di De Filippo, che col suo "pernacchio" è semplicemente memorabile.

Daniela 13/02/17 09:45 - 12606 commenti

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Quasi perfetti gli episodi brevi: "Funeralino" (espunto dall'edizione cinematografica perché ritenuto troppo deprimente) ed il geniale "I giocatori" con De Sica deliziosamente auto-ironico. Coloriti e gustosi gli episodi con Eduardo che impartisce lezioni di pernacchiamento, Totò pover'uomo che trova il coraggio di ribellarsi e la straripante Loren che mette le corna all'ingenuo Furia. Meno convincente quello con Mangano per eccesso di ambizioni melodrammatiche, ma il film nel complesso risulta una bella trasposizione dello spirito marottiano.
MEMORABILE: De Sica che si rivolge al bambino come se avesse a che fare con un uomo adulto

Cotola 3/01/18 19:41 - 8998 commenti

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Notevole film di De Sica nonostante i fisiologici alti e bassi tipici dei film ad episodi, riscattati però da alti i cui decibel risuonano ben più di qualche stecca, tra l'altro nemmeno rovinosa. Semplicemente indimenticabile "Il funeralino" dove tutto è perfetto; assolutamente spassosi "I giocatori" dove il regista si prende in giro e incarna perfettamente il giocatore che non sa perdere e "Professore" in cui De Filippo e le sue lezioni sono memorabili. Bello anche "Il guappo". Dimenticabili, ma non certo brutti, "Pizze a credito" (comunque diventato famoso) e "Teresa" forse un po' lunghetto.
MEMORABILE: Tutto il funeralino; La pernacchia di De Filippo e l'impagabile sfuriata di De Sica che si lamenta della fortuna del suo avversario.

Paulaster 25/02/19 11:42 - 4375 commenti

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Divisione in episodi di bozzetti che incarnano lo spirito napoletano. Se gli spunti cercano la vena più ironica, vengono utilizzate anche dinamiche drammatiche (il funerale, il vedovo, la prostituta) che danno sostanza. Vario anche il pezzo con Totò: mostra il suo essere attore completo; da ricordare l'autoironia di De Sica perdente a carte contro il figlio del portinaio. La Mangano è la più intensa tra le donne, perché alla Loren spetta sempre il ruolo di attrattiva maschile.
MEMORABILE: De Sica che si gioca il palazzo a scopa; Il pazzariello Totò; I confetti gettati ai bambini sul lungomare dei ricchi; La pernacchia.

Il Dandi 16/08/19 12:51 - 1917 commenti

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Dai racconti di Marotta il duo De Sica Zavattini trae un antologico ruffiano ma prezioso, in cui spicca l'equilibrio fra registri diversi: malinconico Totò succube di un guappo; folkloristica e divertente Sofia Loren pizzaiola fedifraga, folkloristico e drammatico il funerale del bambino; macchiettistico il conte ludopatico che De Sica cuce addosso a sé stesso, morbosa e melò la Mangano, poetico e surreale il De Filippo venditore di saggezza. Recitazioni di altissimo livello anche nelle seconde file (Stoppa) e insolitamente tenuto a freno Totò.
MEMORABILE: Totò banditore "pazzariello"; Il pernacchio di De Filippo; La partita a scopa.

Von Leppe 23/08/19 20:28 - 1256 commenti

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Grande cast di attori e soprattutto ottima l'ambientazione che come recita il titolo è l'elemento portante del film. Veramente notevoli i vicoli di Napoli notturni o sotto il cielo grigio, ripresi con una bella fotografia in bianco e nero. I due episodi iniziali sono i migliori: nel primo si può ammirare Totò fare il pazzariello, nel secondo Sophia Loren in una delle sue interpretazioni più caratteristiche. Ma anche negli altri segmenti si esibiscono alcuni tra i più grandi nomi del cinema italiano.

Minitina80 22/11/19 22:39 - 2976 commenti

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Tutto il folklore, lo spirito e le tradizioni partenopee si percepiscono nella loro interezza fin dai primi fotogrammi. Alcuni tra i volti più famosi del cinema napoletano contribuiscono a rendere viscerale e autentica un’opera che non può che compiacere con facilità estrema. Non da meno sono i vicoli, le case con i loro interni fatiscenti a far percepire quella che era la Napoli popolana fatta di espedienti, superstizioni e scaltrezze di varia natura. Assume, quindi, una valenza storica per la testimonianza di una civiltà unica nel suo genere.

Rambo90 10/12/19 17:48 - 7661 commenti

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Con giusta alternanza tra comico e drammatico, questo di De Sica è forse uno dei migliori film a episodi dell'epoca. Alcune sequenze sono entrate nell'immaginario del cinema italiano e in particolare Totò, De Filippo e lo stesso De Sica regalano tre personaggi memorabili, fatti di sfumature che permettono ai loro interpreti di dimostrare la loro grande bravura. Meno interessanti l'episodio della Loren (riscattato però dagli interpreti) e quello troppo lungo e con troppe pause della Mangano, inconsistente il funeralino. Comunque importante.

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Pessoa 4/06/20 13:30 - 2476 commenti

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Sei affreschi pieni di sfumature di una Napoli da cartolina, in cui commedia e tragedia si fondono senza precise linee di confine. Cast stellare in forma smagliante in cui emergono Totò, che con la mimica facciale disegna uno dei suoi personaggi più riusciti e Stoppa che fa un vedovo (in)consolabile da antologia. Sapiente e maestosa la regia di De Sica, che brilla meno come attore. Ottima confezione con la fotografia di Montuori che rende una Napoli spietata e le musiche di Cicognini che accompagnano senza invadere. Un film bellissimo, che si rivede sempre con molto piacere!
MEMORABILE: La maschera tragicomica di Totò; Paolo Stoppa; il pernacchio.

Giùan 14/07/20 19:30 - 4528 commenti

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Appartiene al periodo "episodico" di Zavattini ma al contrario di L'amore in città e Siamo donne, qui Cesare s'affida al collante dei racconti partenopei di Marotta e alla regia del sodale De Sica con risultati di bella compattezza. Ne "Il guappo" Totò si scinde nel Pazzariello e nel vessato dando gran prova d'attore. Dirompente Sophia (con Stoppa e Furia da incorniciare). "Il funeralino" è un intermezzo struggente. De Sica gigioneggia indimenticabilmente autoparodiandosi ne "I giocatori". Un po' di affettazione in "Teresa" ma Silvana è brava. Eduardo spernacchia imperituro.
MEMORABILE: Il decolletè di Sophia Loren con Furia che suda per la moglie e per il caldo; "Io so giocare"; "Tu bestia e presuntuoso".

Siska80 24/07/20 16:50 - 3714 commenti

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Film che ingloba alcune caratteristiche precipue del popolo partenopeo: furbizia, passionalità, malinconia mascherata dal sorriso. Il primo episodio con Totò è il migliore, realistico e purtroppo sempre attuale; il secondo si ricorda soprattutto per l'esilarante personaggio interpretato dal Paolo Stoppa; il terzo è pesante e superfluo; il quarto originale e divertente; il quinto drammatico e con un finale che lascia un po' con l'amaro in bocca; il sesto dissacratorio, con un De Filippo straordinariamente in parte. De Sica si conferma valido regista, oltre che bravo attore.
MEMORABILE: Don Peppino, vedovo "inconsolabile" inscena il suicidio.

Camibella 16/10/20 10:11 - 277 commenti

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Film diviso in sei episodi, tutti a loro modo diventati famosi grazie anche all'eccelso cast che vi recita. Totò è il "pazzariello" che si ribella al guappo, la Loren è un'avvenente pizzaiola, De Sica un giocatore di carte incallito, Eduardo un dispensatore di filosofia spicciola partenopea e la Mangano una fiera prostituta. Poco ricordato il breve "funeralino", tagliato in alcuni passaggi televisivi. Insomma, uno spaccato di vita napoletana racchiuso in piccole storie che raccontano tanto e bene della quotidianità di una città unica e dei suoi piccoli grandi drammi.
MEMORABILE: "Attenzione, battaglione!" (Totò); "Voi tenete questi promemoria!" (un cliente alla Loren); Il pernacchio di Eduardo.

Ira72 19/05/22 13:34 - 1305 commenti

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Eccellenti interpreti e neorealismo per questa pellicola di sei episodi dalle trame diverse ma accomunati dalla napoletanità anni ‘50. Su tutti, non si può restare indifferenti di fronte a De Sica che interpreta un ruolo a lui particolarmente familiare, duettando - suo malgrado - con un fanciullo annoiato ma fortunato nel gioco. Godibili anche gli altri episodi, ognuno a suo modo, anche se più fluidità avrebbe giovato. Un gioiellino nostrano da rispolverare di tanto in tanto.
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  • Discussione Gugly • 21/05/08 21:01
    Portaborse - 4711 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io ricordo ora solo l'episodio di Totò, che effettivamente è un classico.


    eeehhh, ma ti manca la lezione sulla pernacchia, anzi il pernacchio ( grande maestro Eduardo)
  • Discussione Zender • 21/05/08 23:37
    Capo scrivano - 47698 interventi
    No, scusa, hai ragione Gugly. Ecco cosa mi ricordo benissimo. Come ho fatto a dimenticarlo?
  • Homevideo Geppo • 22/05/08 08:12
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Originariamente erano 6 episodi.
    Il 3° episodio "FUNERALINO" venne tagliato nel montaggio definitivo. La versione integrale (episodio FUNERALINO compreso) è di 140 minuti, mentre la versione cut (di 5 episodi) è di 118 minuti.
    Ultima modifica: 22/05/08 16:15 da Geppo
  • Discussione Gugly • 14/01/09 13:47
    Portaborse - 4711 interventi
    Segnalo una singolare iniziativa appresa or ora da un servizio del t2: due giovani ricercatori di storia del cinema (Massimiliano Gaudioso e un'altra giovane dottoressa) hanno organizzato dei tour nel centro storico durante il quale conducono i turisti alla scoperte dei luoghi dove è stato girato il film.
  • Curiosità Macbeth55 • 4/07/10 11:55
    Galoppino - 99 interventi
    Il piccolo Pierino Bilancioni (Bilancione), protagonista della celeberrima scena della partita a carte, è stato da adulto un noto e bravissimo artigiano gelataio di Posillipo, proprietario dell'omonimo bar. Ha ricevuto numerosi premi grazie al suo notissimo "gelato alla nocciola" ed era gentile e cortese con tutti, un gentiluomo. Adorato dai ragazzi di Piazza San Luigi, purtroppo se n'è andato qualche anno fa.
    Ecco una sua foto da un ritaglio stampa gentilmente concesso dal fratello Enzo:

  • Curiosità Neapolis • 13/04/12 21:35
    Call center Davinotti - 3036 interventi
    Il locale della pizzeria/friggitoria dell’episodio che vede Sofia Loren vestire i panni di una pizzaiola bella e adultera, come già detto in Verificate è ubicato in Salita Porteria San Raffaele ma è utile evidenziare che il supporto per le riprese dell’episodio fu fornito dalla Pizzeria Starita sempre a Materdei.

    Fonte:http://www.pizzeriastarita.it/it.html
  • Discussione Squash • 14/09/14 18:04
    Galoppino - 187 interventi
    I guappi capitanati da Nino Vingelli attore napoletano molto utilizzato e che ha lavorato anche in Francia in un film con Jean Gabin, definiscono il professore Capezzuto il migliore cardiologo il quale diagnostica ad un uomo con un adipe notevole (Pasquale Cennammo) e che per fare due rampe di scale di corsa il cuore già gli va a mille, che ha un cuore di leone e il fisico di ferro, alla faccia del bravo cardiologo !
    Ultima modifica: 14/09/14 18:06 da Squash
  • Discussione Squash • 14/09/14 18:12
    Galoppino - 187 interventi
    Giacomo Furia pizzaiolo afferma "Io nel '49 avevo una somma, una cifra volevo aprire una bella pizzeria invece volli avere la soddisfazione di regalare a Sofia il più bello anello del quartiere Stella !" vale a dire : bravo fesso non solo le hai regalato l'anello ma per tutto ringraziamento ti fà pure le corna !
  • Curiosità Soviet • 16/08/16 15:39
    Disoccupato - 8 interventi
    * Nell'episodio "Pizze a credito", nella claque consolatrice del povero Paolo Stoppa, a succhiarsi il dito ferito dopo che quest'ultimo ha spaccato uno specchio con una testata, si riconosce un giovanissimo Gigi Reder.

    * Nell'episodio "Teresa", tra gli ospiti invitati al matrimonio di facciata compare l'attrice teatrale Nunzia Fumo, una delle sorelle Finizio che figureranno nel film di Luciano De Crescenzo "Così parlò Bellavista". E' la donna che esprime "Auguri e ancora auguri!" ad una spaesata Mangano e la si nota ancora mentre la incita a intonare una canzone popolare romana.
  • Discussione Neapolis • 14/12/19 10:34
    Call center Davinotti - 3036 interventi
    Pasquale Cennamo biografia

    Tra i suoi ruoli Don Carmine Javarone nel film L'oro di Napoli di Vittorio De Sica del 1954 con Totò; per il film, Cennamo venne scritturato senza provino,così da garantire a De Sica una prestazione più realistica. Purtroppo ci si accorse che Cennamo non riuscisse a recitare in modo soddisfacente e De Sica pensò perciò di sostituirlo,quando una lettera da altri guappi gli fece cambiare idea. Venne dunque tenuto nella pellicola ma fatto doppiare.
    Fonte: Tototruffa2002.it
    Ultima modifica: 14/12/19 10:38 da Neapolis