Credo che la percentuale di scene prese da altri film sia quasi da primato. Nessuno lo aveva ancora segnalato, ma la monta fra cavalli è scippata (di peso e con chiarezza) a
La bestia, di Borowczyk.
Con tutta la comprensione e l'amicizia possibili, leggere che
"l'intera sceneggiatura" è
"credibile", quando vengono invece inserite a forza situazioni del tutto avulse da quanto visto prima, il che è reso persino lampante da cambi di pellicola, mi lascia stupefatto...
Narrativamente, al di là dell'inserimento, assai sorprendente, in sceneggiatura di scene di incendi, nella seconda parte, come rileva giustamente Herrkinski (cui il film non è dispiaciuto, il che è più che lecito) la vicenda così sceneggiata, con scene di battaglia, scene con le navi, quelle con il trionfo (tutte inserite a forza, per sfruttare il materiale di cui si disponeva) procede in maniera quanto mai bizzarra...
Per quanto concerne il "taglia e cuci". L'arena dei gladiatori da tonda che era (spezzoni presi da altro film), a un certo punto - quando arrivano le gladiatrici - diventa... quadrata. Da un punto di vista di sceneggiatura, tutto ok, ma questo taglia e cuci è di una sciatteria incredibile.
La monta equina prima citata, paradossalmente, è il taglia e cuci fatto meglio, ma la fonte è così celebre che la cosa risulta parimenti spudorata.
Quando arriva il messaggero per Caligola, si notano che le scene col messaggero hanno altra origine: lui e Caligola, peraltro, non si vedono mai insieme. Quando il messaggero deve morire, si vede irrompere nel film un giovane, riconoscibilissimo Pazzafini...