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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Silenzio è il soprannome di un abilissimo pistolero muto (Jean-Louis Trintignant), specializzato nella caccia al... bounty killer. Il più crudele e spietato di questi (un fenomenale Klaus Kinski) gliel’ha giurata, e assieme ad alcuni “colleghi” lo affronterà nell’immancabile duello finale. IL GRANDE SILENZIO è un western insolito, ambientato interamente tra le nevi del Nevada (in realtà siamo sulle Alpi), caratterizzato da lunghe e suggestive panoramiche arricchite dal maestoso commento musicale di Ennio Morricone. La storia è piuttosto striminzita, si riduce alla descrizione dei due antagonisti e preferisce puntare sulla spettacolarità...Leggi tutto degli scenari. Un western invernale, quindi, immerso nella luce azzurrognola dell'elegante fotografia. È chiaro che il regista Sergio Corbucci (autore del soggetto e anche, col fratello Bruno e altri, della sceneggiatura) aveva intenzione di uscire dai consunti canoni del western spaghetti (lo si intuisce soprattutto dalla tragica, inattesa, livida e spiazzante conclusione) ma non vi riesce completamente. Pur tuttavia, nella pochezza del soggetto e dei colpi di scena, il film si lascia gustare per il grande respiro delle panoramiche, per una regia di maniera ma comunque molto solida che potrà appassionare i fan di Sergio Leone (anche se il pathos di Leone resta irraggiungibile per qualunque altro autore di western, americano o italiano che sia). La breve parentesi amorosa tra Silenzio e la nera moglie di una vittima di Tigrero pare aggiunta a bella posta e un po' forzata; in ogni caso Trintignant è molto bravo.

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Stubby 22/02/07 23:24 - 1147 commenti

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Questo film merita 5 e dico cinque pallini! E' un capolavoro in senso assoluto. Nessuno, anche chi non ama il western, non può che rimanere affascinato da un film così, che rivolta tutti i canoni del genere reinventandoli. Silenzio, interpretato da un Jean Luis Trintignant bravissimo, e Tigrero, interpretato da un Klaus Kinsky mai così cattivo. La pellicola è un escalation di violenza e stranamente i buoni sono i cattivi e i cattivi sono i buoni. Un finale da antologia vi attende al varco.

B. Legnani 8/03/07 01:12 - 5576 commenti

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Molto bello. Prima mezzora eccezionale. Poi la storia perde qualche filino (la Merlini, per esempio, è come i cavoli a merenda), ma il finale è francamente straordinario. Non si può dimenticare Klaus Kinski, in piedi, al centro della soglia, Trintignant fra i fiocchi di neve (mentre Morricone fa partire i violini). Esiste un finale consolatorio destinato ad alcuni mercati esteri. L'ambientazione invernale dà un tocco davvero magico e i panorami sono estremamente suggestivi. Da brividi (e li dà).
MEMORABILE: Come già detto, il finale. Va visto e rivisto.

Il Gobbo 17/04/07 18:42 - 3015 commenti

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Capolavoro del cinema italiano, punto. Corbucci per una volta tiene a freno taluni suoi istinti e regala atmosfere, inquadrature e situazioni che non si dimenticano. Spiazzante, raggelato come i suoi panorami (di cui si ricorderà Altman per I compari), un unicum nel panorama del western (e non solo). Una leggenda alimentata da Corbucci stesso attribuisce a Marcello Mastroianni l'idea del pistolero muto.

Homesick 26/07/07 08:02 - 5737 commenti

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Invernale e crepuscolare. Western iper-pessimista e senza speranza che, affrontando il tema dell’impossibilità di combattere la violenza quando questa è ratificata dalla legge, anticipa i temi del nascente poliziesco italiano del filone “eversivo”, che spesso ne riprenderà il non consolatorio epilogo. Il muto e tenebroso Trintignant è a suo agio anche in un genere a lui estraneo e Kinski spicca in una delle sue migliori e allucinate performances. Grandi musiche di Morricone.

Puppigallo 14/12/07 12:24 - 5341 commenti

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Sembra più una sorta di sogno (tendente all'incubo), che un fatto reale; e questo grazie alla neve, che ricopre tutto (cadaveri compresi, proprio come un sudario), cancellando i rumori e dando al paesaggio un aspetto ben diverso da quello dei classici western. Qui non si gioca sul ritmo, ma sui personaggi, su tutti Tigrero (Kinski), doppiato con perfetta voce da psicopatico quale è. Niente male anche lo sceriffo giusto e ficcanaso. Dialoghi da assaporare (Tigrero e lo sceriffo, che lo odia). Ma anche i silenzi dicono molto (il muto). Inaspettato finale. Notevole.
MEMORABILE: La scusa che utilizza Tigrero con lo sceriffo che lo porta in prigione, per poter scendere da cavallo e attuare il suo piano: "Devo fare la cacca".

Cotola 12/01/08 21:27 - 9187 commenti

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Uno dei migliori spaghetti western di sempre e sicuramente uno dei più nichilisti e pessimisti della storia del cinema. Merito della bella regia di Corbucci che è sempre sobria ed equilibrata ed evita spacconate e sbruffonerie (che a volte si vedono in pellicole del genere), nonché di una sceneggiatura tesa e avvolgente dall'inizio alla fine. Buono anche il cast. Semplicemente memorabile il violentissimo finale. Assolutamente da non perdere per amanti del genere e non.

Matalo! 11/07/08 16:45 - 1378 commenti

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Tra i pochi titoli del western nostrano ad essere realmente memorabile, offre un lato di Corbucci come autore con scelte fuori dal comune. Ciò che si intravede in Django qui è in piena luce; ambientazione anti-Leone (la neve), un eroe completamente menomato (chi l'ha visto sa come finisce), un universo di perdenti (la love story tra il muto e la nera) contro la forza del male (un grandissimo Kinski). Meno riuscite certe figure di contorno, come la Merlini e un po' Pistilli.

Rickblaine 17/10/08 16:26 - 635 commenti

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Buon western all'italiana. Grandi Tigrero (Klaus Kinski) e lo sceriffo (Frank Wolff). Chi è il padrone in una terra dove la legge esiste e c'è chi è capace di raggirarla? Scena finale insolita ma accettabile in quanto tale. Bravo Corbucci che riesce a dimostrare di non essere da meno nello spaghetti western.

Enzus79 17/10/08 18:29 - 2994 commenti

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Bellissimo spaghetti-western. Sarò impopolare ma questo film lo reputo alla pari dei classici di Leone. Qui la colonna sonora di Morricone si apprezza di più. Ottimi gli attori, su tutti Kinski. Anche Trintignant è salvabile. Belli anche i paesaggi.

Patrick78 21/01/09 17:32 - 357 commenti

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Ecco l'unico spaghetti-western degno di nota tra le migliaia sfornati alle volte a casaccio in quegli anni. Film maturo, crudo, violento quanto basta e di un realismo senza pari per i canoni dell'italico genere, con un grandissimo Trintignant nella parte del vendicativo pistolero muto ed il diabolico cacciatore di taglie Tigrero, interpretato da uno sciroccato Kinski. La storia non è nulla di nuovo, però ad avvalorare il tutto ci si mettono anche le location innevate di sicuro impatto. C'è anche Vonetta McGee, futura star blaxpoitation. Finale anomalo.

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Goblin 7/05/09 18:12 - 11 commenti

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D'accordo che lo spaghetti western nel mondo è quello targato Sergio Leone, e ci mancherebbe, ma vanno ricordati alcuni gioielli nascosti di cui questo di Corbucci é decisamente il migliore. Suggestiva l'ambientazione invernale, molto bella la storia e davvero bravi i protagonisti. Corbucci "sovverte" il ruolo dell'"eroe" di turno mostrandoci un bellissimo duello a distanza col cattivo della situazione (un Kinski in una delle sue migliori interpretazioni) che alla fine diviene il vero protagonista. Un film crudo e bellissimo.

Bruce 28/10/09 17:26 - 1007 commenti

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A dispetto del bianco della neve questo insolito western, girato da Corbucci tra le Dolomiti, è un noir, a tutti gli effetti. Il melanconico tema musicale di Morricone sottolinea dall'inizio l'amara e triste atmosfera da tragedia incombente che domina la vicenda, sino al massacro finale. Grandi protagonisti sono il muto Trintignant ed un eccentrico, violento e psicopatico Kinski. Magnifiche panoramiche sulle distese innevate attraversate da cavalli, banditi, poveracci e cacciatori di taglie disposti a tutto. Lento, crudele, memorabile.

Samtam90 3/01/10 16:25 - 56 commenti

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Capolavoro del western italico. Stupenda l'ambientazione innevata, adattissima ai gelidi protagonisti, buona l'idea del pistolero muto (anche se Trintignant è un po' troppo statico) e Kinski è grande come sempre. La sceneggiatura è notevolmente superiore allo standard di genere e ha il coraggio di esibire un finale di raro pessimismo (paragonabile, per intensità emotiva, a quello di Soldato Blu). Notevole la regia di Corbucci, particolarmente ispirato e mai più a questi livelli.

Silenzio 6/08/10 12:57 - 59 commenti

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Sensazionale anti-western corbucciano. Sottratta di ogni ieraticità, l'epopea della Frontiera (e del western americano) soccombe con Silenzio tra i picchi nevicati dello Utah. Il muto e sofferente Trintignant, il bestiale Kinski e l'impiccione e leale Wolff formano un encomiabile terzetto d'attori; ma a consegnare ad eterna memoria la pellicola è l'annichilente epilogo, tra i più radicali e sconsolanti della storia del cinema. Imperiture le ovattate note morriconiane.

Saintgifts 20/03/10 23:47 - 4098 commenti

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Le cavalcate sulla neve sono bellissime. Il film è girato molto bene, ben interpretato e con un buon montaggio. Tra i western nostrani senz'altro si distingue, anche se la storia è debole e con abbastanza incongruenze. Alcuni comprimari e caratteristi purtroppo non ci stanno, anche se è giusto che ci siano attori italiani, ma siamo troppo abituati a sentirli parlare in romanesco in tutt'altre storie, perché ci sembrino credibili in un western. Le sparatorie, come sempre, sono esagerate ma tant'è. la musica di Morricone, bella, ma non adatta.

Markvale 1/09/11 10:54 - 143 commenti

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Coraggioso e originale spaghetti western la cui suggestiva ambientazione invernale - che conferisce alla vicenda un tono melanconico - fa da contraltare al fango che dominava il precedente Django dello stesso regista. Nel tragico finale l'eroe non può che soccombere dinnanzi alla brutalità autorizzata dal potere e, tuttavia, per l'intera durata domina un senso di ineluttabilità che prepara l'esito degli eventi. Corbucci utilizza al meglio gli attori disponibili: un inedito e affascinante Trintignant e un Kinski di rara astuzia e crudeltà.

Giùan 2/02/12 12:03 - 4678 commenti

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Semplicemente indimenticabile. Riscalda il cuore sapere che a firmare questo capolavoro di spietata rigidità sia stato il bonario Corbucci. Sergione "trucca" Cortina da Utah e rivoluziona tutti i canoni del cinema di frontiera (del western classico come delle rivisitazioni nostrane), facendo soccomber fragili vendicatori (malinconico Trintignant), affamati bandidos, prostitute avvizzite (Marisa nel far west), schietti uomini di legge (ruspante Wolff) e supreme negre (candida Mc Gee). A trionfare è solo l'avidità infame, il Diavolo subdolo e scaltro di Kinski.
MEMORABILE: Kinski che pesca nella neve cadaveri e "compari": i fucili; Il tema di Morricone; La schiena di Vonetta Mc Gee; La cicatrice sulla gola di Silenzio.

Albstef90 29/01/13 20:24 - 78 commenti

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Forse il capolavoro di Sergio Corbucci. Secco, violento, reale e molto crudele. Girato interamente sulla neve, il film può vantare uno straordinario Jean-Louis Trintignant e un cattivissimo quanto perfido Klaus Kinski. I costumi sono curati da Enrico Job e Morricone firma la bellissima colonna sonora. Il cast secondario annovera molti attori leoniani, come Pistilli e Brega, ma non bisogna dimenticare il grandissimo Frank Wolff. Finale straziante!
MEMORABILE: Il volto di Jean-Louis Trintignant. La perfidia di Kinski. Il finale.

Coyote 22/02/13 11:19 - 185 commenti

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Film di grande durezza, in cui Corbucci rinuncia del tutto a ogni forma di alleggerimento, si distingue nel panorama dello spaghetti western per l’insolita ambientazione invernale. Ottimi gli attori, con Trintignant perfettamente nella parte del vendicatore solitario e Kinski da far venire i brividi per la calma ferocia. La conclusione è in linea con il racconto; meno male che i produttori non hanno usato il finale alternativo!

Jdelarge 3/06/13 12:55 - 1000 commenti

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Corbucci dà vita a uno dei film migliori nell'ambito del western all'italiana, grazie alla sapiente decisione di stravolgere le regole che hanno fatto grande questo genere. La trama è elaborata ottimamente e la psicologia dei personaggi è ben approfondita; a partire dal sindaco (un grandissimo Frank Wolff), figura vera e pura in mezzo a un mare di illegalità, rappresentata a sua volta dalla vera star di questo film, Klaus Kinski, eccezionale in ogni singola scena. Bella l'ambientazione nevosa e la colonna sonora di Morricone. Finale da urlo.
MEMORABILE: Ogni scena con Tigrero (Klaus Kinski).

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Didda23 3/09/13 23:55 - 2436 commenti

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Corbucci eleva esponenzialmente il proprio cinema girando con una inaspettata vena autoriale un amarissimo e sentitissimo spaghetti western. Magnifica la contrapposizione fra il candore e la purezza dell'ambientazione e la crudeltà dell'animo umano che si pone sopra le legge, raggirandola. Straordinario lo score morriconiano e stupefacente la prova del terzetto Wolff-Kinski-Trintignant. Corbucci, in stato di grazia divina, gira magnificamente regalandoci un finale memorabile e riflessivo.

Geppo 26/09/13 17:05 - 316 commenti

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Sergio Corbucci non era da meno rispetto a Sergio Leone e l'ha dimostrato con questo meraviglioso, straordinario e particolare western, ottimamente girato e recitato. Corbucci ci sapeva fare, altrochè! Una splendida storia western ambientata sulla neve (soluzione già di per sé abbastanza curiosa). Gli attori sono tutti perfetti e in gran forma: Kinski, Trintignant, Wolff, Pistilli e la meravigliosa McGee. Dialoghi e sceneggiatura notevoli, che lasciano incantare lo spettatore. Finale stranamente particolare... ma fondamentalmente geniale. Bravo anche Morricone! Cult!
MEMORABILE: Maledetto... mi hai massacrato le mani!

Nando 18/10/13 19:12 - 3838 commenti

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Western pessimistico e crepuscolare, ambientato tra lande innevate che vede protagonisti un espressivo ma muto Trintignan e un laido e smargiasso Kinski. Trama abbastanza consueta ma ben congegnata, che si sviluppa tra sparatorie, buoni dialoghi e casti sentimentalismi. Appropriata colonna sonora e finale tutt'altro che buonista.

Alex1988 14/09/14 18:46 - 728 commenti

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Vera e propria "bomba" deflagratoria per il western italiano e in generale, dove innanzitutto, l'ambientazione desertica e arida, classica per un western, viene sostituita da quella gelida della neve (e questo, già di per sé, rende la storia ancora più cupa). Inoltre il finale estremamente nichilista, che ribalta completamente i canoni del genere, lo rendono il quasi-capolavoro di Sergio Corbucci, regista che secondo me ha espresso a pieno il suo talento proprio grazie al western.

Vitgar 17/10/14 11:12 - 586 commenti

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Anche se datato, mantiene ancora oggi una visibilità innegabile. Tanti i fattori che contribuiscono a renderlo un cult del genere western: l'ambientazione nella neve (così diversa dai classici western), il messaggio sociale importante che emerge dalla trama (in cui il bene non riesce a vincere sul male), una regia asciutta e tagliente che non dà spazio a cedimenti di tensione. Aggiungiamo la buona resa del cast attoriale e la notevole colonna sonora dell'onnipresente Morricone.
MEMORABILE: La maschera psichicamente disturbata di Kinski nel finale.

Almicione 14/12/14 20:02 - 764 commenti

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Insolito ed efferato western dal ritmo lento e dalla colonna sonora asfissiante (un Morricone poco brillante), per il quale Corbucci abbandona i climi afosi e le terre aride per ritrovarsi fra gelide montagne innevate. Anche il tema centrale, il conflitto continuo fra i banditi e gli inumani bounty killer, dimostra quanto questa pellicola esuli dai canoni del genere e ciò viene confermato da un finale realistico e crudo sebbene non unanimamente apprezzabile. Grande interpretazione di Kinski in un ruolo ben costruito.
MEMORABILE: L'immagine della morte rappresentata da un bandito che cammina con una falce.

Minitina80 17/02/15 14:01 - 3004 commenti

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Una piccola perla di magnificenza racchiusa in un western che ha il pregio di cercare di slegarsi dai canoni consunti e abusati del genere. Questo avviene nell'ambientazione innevata e burrascosa, ma anche nella storia, soprattutto nel cinico e spiazzante finale. Kinski offre la prova migliore, forse perché a suo agio nel ruolo del cattivo, fornendo una delle sue prestazioni più allucinate e malefiche. Stupenda e ammaliante, non solo nel tema portante, la colonna sonora firmata da Ennio Morricone.

Lythops 20/05/15 21:06 - 1019 commenti

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Grande idea quella di strutturare un western in inverno, con costumi e ambienti così diversi da quelli delle assolate terre dell'Ovest alle quali siamo stati abituati. Morricone emerge con uno dei suoi temi migliori scrivendo una partitura con un'orchestrazione del tutto particolare (in cui fa convivere dei corni con un vibrafono). Ciò che stupisce di più è la storia, talmente nera da indurre Corbucci a girare un finale diverso per il mercato estero. Trintignant bravo e interessante, Kinski mitico come sempre.

Samdalmas 28/08/15 18:10 - 302 commenti

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Il vero capolavoro western di Sergio Corbucci, gelido e innevato, ambientato in una sperduta Snow Hill dove non c'è quasi mai il sole. Anche i personaggi classici del genere, come il pistolero solitario, vengono smontati visto che Trintignant è muto e recita solo con lo sguardo. Bellissime le cavalcate sulle nevi sottolineate dalle musiche di Morricone. Anche per chi non ama il genere è sicuramente un film da vedere, con un finale pessimista che resta impresso nella memoria.

Capannelle 17/03/16 11:07 - 4451 commenti

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Decisamente da vedere perché il pessimismo di fondo, l'ambientazione invernale e una serie di idee che sgretolano i canoni del genere ne farebbero un piccolo gioiellino. Peccato che a fronte dell'idea generale, delle musiche morriconiane e del parco attori ben scelto (il trio gira a meraviglia ma anche McGee e Pistilli meritano), il film sia stato girato con diverse incongruenze visive e fotografia alla meglio. Mantiene comunque il suo fascino e merita una citazione tra i must del genere.

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Dega88 15/02/16 01:56 - 15 commenti

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Uno spaghetti western decisamente superiore alla media: le musiche di Morricone sono fantastiche, molto superiori alla qualità del film stesso che è comunque molto interessante. Le sparatorie sono ottimamente girate, come anche le cavalcate nella neve mentre i primi piani troppo traballanti. Kinski insuperabile nella parte del villain mentre i comprimari stanno nettamente sotto. Il finale cinico e crudele è memorabile, visto anche l'anno di produzione.
MEMORABILE: "Sembrate un allevatore di maiali, ma con quella siete un allevatore di maiali che vuole fare lo sceriffo".

Rebis 16/02/16 13:38 - 2377 commenti

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Antiwestern per antonomasia, il film di Corbucci gioca in controtendenza ai canoni consolidati dal filone yankee - a partire dall'ambientazione innevata - e trova in questa eccezionalità - rimarcata da un Morricone tetro e spettrale - una statura identitaria e un'incidenza immaginifica: antieroico e antiretorico, nichilista e umanista, dirotta i personaggi verso un finale al nero che fa i conti con un rimosso della storia americana. Messa in scena austera, con qualche grossolanità. Ottimo Pistilli. Iconici Trintignant e Kinski (mal doppiato da Giancarlo Maestri). Film matrice di Hateful Eight.

Von Leppe 16/02/16 20:23 - 1272 commenti

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Il pistolero solitario e che parla poco in questo film diventa totalmente muto e viene chiamato Silenzio, (a interpretarlo ottimamente c'è un tenebroso Jean-Louis Trintignant). Il silenzio è accentuato dall'ambientazione invernale innevata. Antagonista dell'eroe, che in questa pellicola è davvero maledetto (per quello che è e per come finisce), è il perfido Tigrero/Kinski. Buone le musiche.

Nicola81 13/03/16 13:37 - 2902 commenti

I gusti di Nicola81

Uno dei western migliori e dei più atipici. Un Corbucci decisamente ispirato ha il coraggio di inserire audaci innovazioni quali un protagonista muto, l'ambientazione innevata, la non negatività dei banditi e, soprattutto, un feroce realismo, propedeutico a un finale che lascia di stucco per la sua crudeltà. Trintignant recita con lo sguardo, Kinski è un cattivo indimenticabile, Wolff alla sua prova migliore, Bravi la McGee e Pistilli, simpaticamente fuori posto la Merlini. Sceneggiatura robusta, confezione di qualità. Grande cinema.
MEMORABILE: Le cavalcate nella neve; Le sparatorie; Tutte le scene con Frank Wollf; L'agghiacciante finale; Le musiche di Morricone.

Rocchiola 27/08/18 14:29 - 983 commenti

I gusti di Rocchiola

Nella pletora di spaghetti-western da due soldi che affolla il cinema di fine anni 60, il film di Corbucci è sicuramente uno dei migliori. Originale nell’ambientazione innevata che anticipa I compari e nella scelta del protagonista silenzioso. Ma si ricorda soprattutto per il finale anticonvenzionale e per la prova di Kinski sadico bounty killer dalla parlata melliflua che si muove in un universo surreale, violento e pessimista. Wolff e la Merlini sembrano però usciti da Trinità e in ogni caso Altman e Peckinpah restano modelli irraggiungibili.
MEMORABILE: L’agguato iniziale; L’uccisione del bounty killer che si sta abbuffando; Lo scontro finale; La faccia di Brega bruciacchiata; La pistola Mauser.

Pesten 3/11/19 18:04 - 808 commenti

I gusti di Pesten

Lavoro di Corbucci decisamente fuori dagli schemi, per questo western. L'essere ambientato perennemente sotto la neve dona innanzitutto un'atmosfera unica, tra il surreale e l'ovattato, che crea uno strano contrasto con la storia. Questa si snoda in un film fatto di violenza, avidità e in cui i pochi buoni sentimenti soccombono sotto i colpi del male. Prima parte decisamente ottima, seconda che perde colpi con qualche momento di vuoto ma un finale inaspettato e così crudo che si ricorda in pochissime altre pellicole. Gioiellino.
MEMORABILE: La colonna sonora di Morricone, a tratti forse troppo pomposa ma di gran livello; La Merlini, forse troppo trasteverina per essere lo Utah innevato.

Daniela 9/07/20 10:39 - 12814 commenti

I gusti di Daniela

Non supera quello di Leone ma anche il trio proposto da Corbucci in questo western innevato è memorabile: col fisico minuto e lo sguardo triste, Trintignant è perfetto nel ruolo del pistolero muto,  Kinski interpreta magnificamente un cacciatore di taglie sadico, reso ancora più inquietante dalla voce melliflua nel doppiaggio, infine Wolff, sceriffo bonario,  alleggerisce con la sua presenza i toni nella parte centrale della storia, destinata a sfociare in un epilogo insolito nel suo pessimismo, tra i più cupi e sanguinosi di tutto il genere. Film non perfetto ma crudo e bello.
MEMORABILE: La diligenza con i cavalli che galoppano nella tormenta: momento memorabile anche per Tarantino.

Magi94 11/10/20 21:12 - 968 commenti

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Certo non privo di difetti dovuti al tipo di produzioni più o meno povere dell'epoca, anche se il budget ha permesso di girare negli splendidi paesaggi dolomitici che, a sorpresa, si adattono alla perfezione all'epopea del west. Eppure la forza dell'opera sta tutta nel grande coraggio con cui si dissacrano i tòpoi del genere e si costringe lo spettatore a capovolgere le aspettative: non solo il bellissimo e gelidissimo finale, ma anche la scena d'amore interrazziale e l'eliminazione del comico sceriffo. Comparto attoriale che dà il meglio di sé in uno dei migliori spaghetti-western.
MEMORABILE: L'abbigliamento del cattivissimo Tigrero-Kinski.

Bubobubo 18/01/21 13:13 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Sembra uscito direttamente da un girone dell'inferno lo Utah di fine '800, sommerso dalla neve e flagellato dal dilagare di una ferocia eretta a perversa giustizia del taglione: un sistema di cui il sadico e razzista Tigrero (Kinski) è perfetto rappresentante e contro cui sia la giustizia costituita (Corbett-Wolff) che quella autoproclamata (Silenzio-Trintignant) sembrano impotenti. Monumento dal diseguale valore qualitativo, con un finale giustamente celebrato, al quale viene apposta un'epigrafe dal retrogusto quasi beffardo (le forme della violenza si sono solo trasformate).
MEMORABILE: L'uccisione di James Middleton; Il finale (originale).

Noodles 25/03/21 23:15 - 2336 commenti

I gusti di Noodles

Sergio Corbucci capovolge i canoni del western e i bounty killer da silenziosi e impavidi difensori della legge si trasformano in una combriccola di delinquenti, preparando la strada a un pessimismo di fondo che permea tutta la pellicola sino a un finale ottimamente girato ma quasi insopportabile. Ci sono tante ottime idee. Peccato che la recitazione sia piuttosto scadente (deludentissima Marisa Merlini, pessima scelta il doppiaggio di Klaus Kinski) e i dialoghi spesso siano di una banalità incredibile. Sicuramente da vedere, ma siamo lontani dal capolavoro. Sopravvalutato.

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Paulaster 30/04/21 09:52 - 4544 commenti

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Tra bounty killer e banditi in fuga un pistolero opera per la giustizia. Western anomalo per il bianco inverno che ricopre ogni cosa e per i cacciatori di taglie che incarnano il male sommario; anche la conclusione incarna un significato più alto che non quello della classica resa dei conti. Trintignant è sfavorito per la mancanza di favella e non sempre sembra invincibile; meglio Kinski e Wolff. Ottime ambientazioni e sforzo registico per le difficili riprese da lontano. In alcuni frangenti Morricone si supera con arie struggenti.
MEMORABILE: Il fucile sotto la neve di Kinski; La strage dei banditi; Il flashback non invernale per distinguere.

Anthonyvm 11/01/22 15:44 - 5914 commenti

I gusti di Anthonyvm

Western glaciale (location innevate azzeccatissime), nichilista, pessimista, dove gli eroi non trovano spazio, dove la giustizia e i suoi simboli sono destinati a soccombere alla legge del più forte. Il progressismo tipico di Corbucci incontra qui la più amara disillusione, in un lento disgregarsi di certezze e di speranze, che culmina in uno dei finali più spiazzanti nella storia del cinema. Ottimo il muto Trintignant, oscurato tuttavia dalla performance entusiasmante di Kinski, villain subdolo ed effeminato che si ama odiare. Musiche di Morricone e fotografia da paura. Eccellente.
MEMORABILE: Il flashback di Silenzio da bambino; I morti nella neve; Il pollice sparato; Il confronto finale che pare la controparte tragica di quello di Django.

Gabigol 12/08/23 23:20 - 608 commenti

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I buoni pagano dazio, i cattivi vengono giustiziati e gli sciacalli vincono: con questo sunto Corbucci affresca un western algido e indimenticabile. Meritoria di riscrivere alcuni archetipi di genere, la vicenda si dipana all'interno di una riuscitissima cornice innevata; le ispirate musiche di Morricone e il ritmo lento, inesorabile come una sentenza, concorrono a restituire un senso di profonda irreparabilità. Glaciale ma empatico Trintignant; pragmatico Wolff; luciferino Kinski, con outfit femminile e cappello da prete. Finale raggelante. Facile comprendere l'amore di Tarantino.
MEMORABILE: L'uccisione del bandito vicino alla madre; La diligenza nella neve; Kinski deve fare i bisogni; La pistola di Silenzio; Kinski sull'uscio del saloon.

Keyser3 6/12/23 23:19 - 444 commenti

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In piena epoca di spaghetti western politico, Corbucci confeziona queste pellicola parecchio sui generis; va detto che la scelta di girare sulle Dolomiti è straniante ma di grande fascino e il finale, per una volta, non arride al bene (e qui, sotto la neve, sembra proprio di trovarsi in un Inferno bianco). Peccato che altre cose funzionino meno: il cast, inevitabilmente leoniano, non è sfruttato a dovere (Pistilli, bieco commerciante e Brega, di puro contorno); la figura di Wolff è inverosimilmente sciocca, la Merlini fuori posto così come, duole dirlo, il coprotagonista Trintignant.

Rambo90 4/04/24 15:39 - 7750 commenti

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Corbucci punta a qualcosa di diverso dal classico spaghetti western e riesce nell'intento. A colpire chi guarda sono soprattutto i bellissimi scenari innevati, che contrastano con una trama inizialmente classica e prevedibile. Si fa largo anche Kinski, in uno dei primi ruoli importanti, che con gelida freddezza tratteggia il suo bounty killer spietato e calcolatore. Trintignant da par suo ha poco su cui lavorare, ma riesce a trasmettere empatia pur nella mutezza del personaggio. Finale spiazzante, forse non per tutti.

Diamond 25/07/24 08:42 - 300 commenti

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Tra i migliori Corbucci in assoluto. Spaghetti western atipico e originale a partire dalla suggestiva ambientazione e da alcune scelte narrative. Personaggi ben caratterizzati e interpretati (ottimo Kinski, ancora meglio Trintignant, ma tutto il cast è di livello), colonna sonora a cura di Morricone eccellente, finale cupo e notevole. Non tutto funziona perfettamente, compresa una parte centrale non sempre calibrata al meglio, ma si eleva nella pletora di spaghetti western di quegli anni.
MEMORABILE: Il finale; Il cast; Morricone.
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  • Discussione Capannelle • 17/07/20 12:44
    Scrivano - 3626 interventi
    Osservando il cast mi sono chiesto chi fossero gli Ukmar.
    Allora, Franco Ukmar proviene da una famiglia circense che ha fornito al cinema altri cinque stuntman, cioè i suoi cinque fratelli. Hanno fatto decine di film, dal peplum ai western, dal poliziesco ai film di Bud Spencer e Terence Hill.
    Per vederli ne il Grande Silenzio andate qui http://theamazingmefi.blogspot.com/2016/01/il-grande-silenzio.html

    @Rare: avendo visto Django dico che il Grande Silenzio vince su tutta la linea, non solo perchè più originale..
    Ultima modifica: 17/07/20 14:25 da Capannelle
  • Discussione Renato • 17/07/20 16:20
    Addetto riparazione hardware - 376 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Osservando il cast mi sono chiesto chi fossero gli Ukmar.
    Allora, Franco Ukmar proviene da una famiglia circense che ha fornito al cinema altri cinque stuntman, cioè i suoi cinque fratelli.
    Sono anni che raccogliamo le partecipazioni dei fratelli Ukmar su un altro forum. Franco (1936-2016) in particolare è stato finora riconosciuto in circa 170 film, dal 1960 al 1993.

    I suoi fratelli sono Bruno, Clemente, Giancarlo, Giovanni e Sergio.
    Ultima modifica: 17/07/20 16:22 da Renato
  • Discussione Raremirko • 20/07/20 23:45
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Osservando il cast mi sono chiesto chi fossero gli Ukmar.
    Allora, Franco Ukmar proviene da una famiglia circense che ha fornito al cinema altri cinque stuntman, cioè i suoi cinque fratelli. Hanno fatto decine di film, dal peplum ai western, dal poliziesco ai film di Bud Spencer e Terence Hill.
    Per vederli ne il Grande Silenzio andate qui http://theamazingmefi.blogspot.com/2016/01/il-grande-silenzio.html

    @Rare: avendo visto Django dico che il Grande Silenzio vince su tutta la linea, non solo perchè più originale..

    Ciao, grazie per la chiamata, detto fuori dai denti, il nuovo look del sito ancora non l'ho digerito e certe cose non le noto.

    Grazie per il parere, neanche ricordavo di aver fatto la domanda.

  • Homevideo Mortician • 27/10/22 18:32
    Galoppino - 165 interventi
    Il master utilizzato nel DVD A&R ha i titoli di testa e di coda in italiano, e ha una qualità video complessivamente ottima, audio italiano chiaro.
    Sottotitoli (purtroppo) assenti.
    Tra gli extra i due finali alternativi.

    immagine al minuto 31.58:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/dbUc4cY.jpg[/img]
    Ultima modifica: 1/11/22 18:17 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 13/12/23 21:37
    Consigliere - 26303 interventi
    Il blu ray spagnolo (disponibile dal 25 gennaio 2024) dovrebbe contenere anche l' audio  italiano, come segnalato nella scheda

    https://www.amazon.es/Gran-Silencio-grande-silenzio-Blu-ray/dp/B0CPYTYHFZ/ref=mp_s_a_1_100?qid=1702499765&refinements=p_n_date%3A831287031&s=blu-ray&sr=1-100
    Ultima modifica: 13/12/23 21:38 da Buiomega71
  • Homevideo Rocchiola • 13/05/24 11:55
    Call center Davinotti - 1271 interventi
    Seguendo le indicazioni del sito DvdBeaver ho acquistato il bluray inglese della Eureka uscito nel 2022 e restaurato in 2K. Ebbene devo dire che effettivamente si tratta della migliore edizione home-video di questo celebre spaghetti-western.

    Rispetto alla pur ottima edizione in BD della Film Movement, si nota subito un miglioramento della colorazione, con una tonalità di fondo tendente al blu forse in modo abbastanza marcato, ma grazie alla quale tutti i colori appaiono decisamente più vivi (il verde dei pini e della sciarpa di Kinski, il marrone del legno, il colore della pelle più rosato). L'edizione precedente tendeva infatti alla desaturazione dei colori, conferendo alle immagini una patina biancastra che cancellava molte delle tonalità invece ben presenti nella nuova edizione Eureka. Anche i neri sono qui più profondi e la definizione appare beneficiarne un pochino soprattutto se guardato su uno schermo di grandi dimensioni. C'è qui un pò più di grano, che la tonalità biancastra del precedente BD tendeva a cancellare, ma si tratta di una cosa naturale data l'età del film e comunque entro limiti mai fastidiosi per la Visione. L'audio italiano appare un po' più basso dell'edizione Film Movement, ma la traccia è la stessa solo un filo più bassa come uscita di base. Si può visionare escludendo i sottotitoli in inglese, quindi un ottimo prodotto sicuramente consigliato. Buoni gli extra che più o meno sono simili all'edizione precedente con qualche piccola aggiunta e c'è anche un piccolo booklet ovviamente scritto in inglese ma con qualche fotografia interessante.

    Ecco il link al sito DvdBeaver con il confronto tra le varie edizioni:
    http://www.dvdbeaver.com/film/DVDCompare4/great_silence_blu-ray.htm 
    Non conosco la fonte utilizzata per l'edizione spagnola sopra menzionata, ma in ogni caso questa edizione Eureka è vivamente consigliata.
    Copertina reversibile con la doppia immagine qui sotto riportata

    [img size=210]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/sileo1.jpg[/img][img size=210]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/sileo2.jpg[/img]
    Ultima modifica: 13/05/24 18:30 da Zender
  • Homevideo Zender • 13/05/24 15:11
    Capo scrivano - 48117 interventi
    Però Rocchiola va benuissimo la qualità, ma le prime cose che la gente guarda, sugli inserimenti homevideo sono
    durata
    traccia italiana
    possibilità di eliminare i sottotitoli

    Qui non vedo nessuna di queste informazioni.
  • Homevideo Rocchiola • 13/05/24 15:17
    Call center Davinotti - 1271 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Però Rocchiola va benuissimo la qualità, ma le prime cose che la gente guarda, sugli inserimenti homevideo sono
    durata
    traccia italiana
    possibilità di eliminare i sottotitoli

    Qui non vedo nessuna di queste informazioni.

    Durata è quella standard come nelle altre edizione, non è che hanno allungato il film o aggiunto scene indedite, cosa che avrei menzionato. Se leggi bene ho scritto che c'è la traccia italiana visionabile escludendo i sottotitoli inglesi (tra l'altro essendo un film italiano è difficile che non ci sia la traccia audio originale anche se edizione estera), quindi non so cosa vuoi di più !!!
    I miei interventi nell'home-video hanno da sempre privilegiato la descrizione qualitativa, perchè io penso che sia importante segnalare edizioni che permettano la visione ottimale...
    E poi avevo inserito l'immagine anche del retro copertina per dare visione di tutte le caratteristiche dic questo BD, ma l'hai tolta.
    Ultima modifica: 13/05/24 15:18 da Rocchiola
  • Homevideo Zender • 13/05/24 18:29
    Capo scrivano - 48117 interventi
    Va bene privilegiare la descrizione qualitativa, ma la durata è altrettanto importante, per molti anche di più. Non sarebbe la prima volta che ci si accorge di tagli inattesi, e non è che se uno non lo scrive vuol dire che non ci sono. Non lascio tre immagini per un film a meno che non siano fondamentali, perché son tutte immagini che carico sul server. Quanto ai sottotitoli e l'audio bene, hai ragione scusa, me li ero persi nell'insieme, li ho evidenziati.
    Ultima modifica: 13/05/24 18:31 da Zender