(BABY VINTAGE COLLECTION) Dopo UNA PALLOTTOLA SPUNTATA e HOT SHOTS! anche l'ultimo Zucker della premiata ditta Zucker-Abrahams-Zucker (quelli dell'AEREO PIÙ PAZZO DEL MONDO) debutta da solo dietro la cinepresa, abbandonando però la parodia demenziale per buttarsi in una commedia ben fatta, simpatica, ma troppo ruffiana per diventare un classico come forse si sperava. Si comincia dal cast con attori di grido in grado di mobilitare da soli masse di “adepti” per finire con un prevedibile...Leggi tutto finale strappalacrime raggiunto attraverso alcuni momenti di scontato sentimentalismo. Nonostante tutto GHOST resta un bel film (specialmente nella prima parte), caratterizzato anche da effetti speciali ragguardevoli. E forse, se non si fosse esagerato con le ingerenze di Swayze nel mondo "reale" (prima sembra completamente impotente, poi probabilmente potrebbe spaccare il mondo, se solo lo volesse), si sarebbe potuto ottenere un ottimo compromesso tra prodotto "di cassetta" e commedia brillante capace di conquistare la critica meno prevenuta. Molto brava anche Woopy Goldberg (certo se Swayze poteva comunicare con lei dall'inizio, poteva risolvere i suoi problemi molto prima, se si fosse ingegnato un minimo...). Molte ingenuità e stereotipi quindi, ma è un film godibile.
Ghost è un bel film, difficilmente collegabile ad un genere preciso. Si tratta di una commedia sentimentale a tratti divertente ma anche di un thriller. Il film vanta tre attori di richiamo: i due bellocci (Swaize, Moore) e la nera simpatica (Goldberg) che fanno bene la loro parte, rendendolo avvincente, divertente e soprattutto godibile. Comunque indirizzato più ad un pubblico femminile.
Grande successo ai botteghini, è uno dei film più mielosi che mi sia capitato di vedere in vita mia; veramente difficile reggere a tutti gli pseudo-sentimentalismi che traboccano da questa opera. Fortunatamente a risollevare (parzialmente) il morale ci pensa una staordinaria Whoopy Goldberg con un'interpretazione molto divertente. Difficile pensare che dietro la macchina da presa ci sia uno degli autori de L'aereo più pazzo del mondo. Trascurabilissimo.
Favola moderna, ha il pregio di fondere insieme diversi generi (commedia, thriller, fantasy, dramma), ma il risultato finale è compromesso da un sentimenatlismo languidissimo, mieloso fino all'insopportabile, quantunque assai gradito al pubblico femminilie. Swayze fluttua tra i vivi e i morti, la Moore sfodera il suo lato più dolce, la Goldberg interpreta con la consueta simpatia il ruolo di una medium ciarlatana chiamata a rivedere i suoi rapporti con l'Aldilà.
Ghost è un film con una ottima idea di base e una valida e originale sceneggiatura. Purtroppo ci si è sbilanciati troppo verso il romanticismo che ha reso questo film adatto al solo pubblico femminile. Peccato perché W. Goldberg e Demi Moore se la cavano benone e l'intreccio thriller è valido, come anche molto interessante è l'incrocio tra aldilà e aldiquà garantito dalla strepitosa Goldberg.
Un anno prima al cinema uscì Always - Per Sempre, diretto da Steven Spielberg che suppergiù raccontava la stessa storia ma non ebbe lo stesso travolgente successo di questo. Anzi, è stato dimenticato. Questo, al contrario, è replicato più volte all'anno, ma non vale neanche la metà della pellicola di Spielberg. Il "segreto" del successo è stato avere
affidato le parti principali a bellocci come Swayze e la Moore e alla Goldberg quello della medium, l'unica veramente da ricordare. Il resto è nulla.
MEMORABILE: Solo il personaggio della medium interpretato dalla Goldberg e la canzone dei Platters.
Commistione di fantasy, horror, sentimentale, che convince fino a un certo punto. Indubbiamente brava e simpatica la Goldberg. La Moore se la cava nella parte della gnocca ingenua, che per tre quarti di film proprio non capisce che il suo viscido amico...Swayze è passabile, mentre alcuni effetti (la luce, o coloro che vengono dagli inferi) non entusiasmano di certo. Ha comunque una narrazione piuttosto fluida e non è privo di trovate (come spostare gli oggetti). Nel complesso, non male.
MEMORABILE: Il fantasma che vive nella metropolitana.
Film dallo spropositato (ed in parte immeritato successo) è una sorta di thriller con implicazioni parapsicologiche ed ultraterrene. Infarcito di buoni sentimenti che lo rendono mieloso e a tratti insopportabile viene fortunatamente alleggerito dalla simpatia della Goldberg nei panni di una medium cialtrona e incredula. A parte questo personaggio (e la carica brillante dell'attrice che lo intepreta) il film è consigliato solo a chi vuole farsi del male.
I meriti del film sono la storia, semplice ma resa con bravura, la colonna sonora e la strepitosa prova di Whoopy Goldberg che ci fa divertire fino alla fine. Per me poteva quindi funzionare anche con due attori meno trendy (per l'epoca) perché c'è sufficiente brio, tempi giusti e gli attimi mielosi non sono affatto una costante. Poco credibile lo yuppie cattivo, sia come attore che come personaggio, ma in fondo non doveva rubare la scena al trio protagonista.
Come in altri casi analoghi, soprannaturale è il successo. Sarà una questione di tempismo, intercettare il momento in cui c'è bisogno di queste storie smielate (in realtà c'è sempre), azzeccare una scena (la fattura dei vasi sulle note di Unchained melody dei Righteous Brothers, divenute di lì a poco insostenibili) peraltro parodiata in tutti i modi possibili e immaginabili (il marchio del successo!) e il gioco è fatto. Swayze è sempre stato un po' evanescente (tranne forse in Point break), quindi è un fantasma ideale.
Si può fare i duri (noi uomini per lo più) all'infinito, ma che questo film a tratti riesca a suscitare qualche piccola emozione non lo possiamo negare. La storia è interessante nonostante qualche forzatura melodrammattica. Alcune scene, volenti o nolenti, sono entrate nell'immaginario collettivo ed ancora oggi si ricordano con piacere. Bellissimi i due protagonisti e brava la Goldberg. Buon film!
Swayze per calamitare orde di ragazze (o donne) allupate e la Moore per fungere da richiamo a qualche guardone, sono calati in una scontata storia d'amore che va al di là dell'atto fisico e sfocia addirittura nel medianico (!). Per il resto tantissima aria fritta condita dalla scena cult del tornio e dall'azzeccata canzone che riecheggia più volte. Assolutamente fuori luogo la Goldberg in un film del genere.
Ucciso in una rapina diventa un fantasma e cerca di entrare in contatto con la fidanzata. La trama mescola una storia sentimentale e patetica, quella che ha avuto maggiore enfasi mediatica, con una vicenda thriller, decisamente più intrigante anche se non particolarmente originale, intrisa in un umor comico che dà occasione a Whoopi Goldberg di mettere a segno uno dei suoi personaggi più riusciti. Un film tutto sommato piacevole nonostante la molteplicità di livelli non sia risolta lasciando un po' tutto nel vago.
È stato detto di tutto e di più su questo film, trasmesso in TV un milione di volte, chiunque sulla faccia della terra l'ha visto o almeno sa di cosa si tratta. La scena strappalacrime del fantasma e della ragazza col vaso è diventata un'icona del cinema romantico. Ma al di là di questo successo planetario, com'è realmente "Ghost"? È un film che funziona abbastanza nelle parti più propriamente thriller e che diventa ammorbante nelle insistite mielosità. La Goldberg risolleva il morale, seppur stereotipata. Visto una volta basta e avanza.
Sarà anche classico, ma quel che troppo è troppo. La qualità del film non è propriamente eccelsa e le repliche negli ultimi anni sono state così tante che il film ha finito per farsi odiare. Le classiche scene d'amore con la cera oramai sono da latte alle ginocchia. Un pochino di horror nella parte finale e la convincente interpretazione della Goldberg fanno valere guadagnare al film un po' più di un pallino, quasi due...
Si dovesse giudicarlo sul piano della ruffianeria e della furbizia prenderebbe il massimo, o quasi, dei voti. Per il resto non è niente di più di quel che è: una pellicola commerciale abbastanza riuscita, ad uso e consumo di spettatori boccaloni e dalla lacrima facile. Azzeccata la spiritosa, per fortuna poiché per il resto si rischia di affogare nella melassa, prova della Goldberg.
Film sopravvalutato, diventato un cult per adolescenti dal fazzoleto facile, perché non si può non tifare per Patrick Swayze, fantasma complessato che vorrebbe riabbracciare, almeno per una volta, la sua amata Demi Moore. Più che in Italia, "Ghost-fantasma" è un culto in America, perché in quel grande paese credono a queste cose tra il soprannaturale e il mistico. Woopi Goldberg, comunque, nel ruolo della medium-truffatrice è uno spasso, l'unica nota comica in un film angoscioso e melenso.
Un buon mix tra il film romantico per ragazze con l'orsacchiotto sotto le coperte e la commedia più classica, dove a furoreggiare è ovviamente una strepitosa Whoopi Goldberg. In più, qualche spavento ben assestato ed un finale mieloso: la formula, rischiosa ma intelligente, ha senz'altro pagato alla grande, anche se il film a mio avviso è invecchiato abbastanza velocemente. Grandioso il fantasma della metropolitana interpretato da Vincent Schiavelli.
Mieloso, molto strappalacrime e ruffiano, ma incisivo. Narra di una storia d'amore molto toccante: lei una ragazza atea e fragile, lui ormai un fantasma che continua ad amare e a proteggere la fidanzata finché si trova intrappolato nel mondo dei vivi. La vicenda coinvolge e intrattiene e anche la sceneggiatura è ben scritta. Swayze, nel suo ruolo, pare cavarsela piuttosto bene e la brava Goldberg, al suo fianco come medium, è una convincentissima macchietta, anche se un po' fuori luogo. Bravissima Demi Moore, c'è anche Schiavelli! Bello: ***.
MEMORABILE: La scena splatter finale e la scena "lesbo" fra la Goldberg e la Moore.
Opera sentimentale che raggiunge la mediocrità. A dir la verità, il film è diretto benino da Jerry Zuckere e, per di più, è fornito di una atmosfera quasi fantastica. Alla fine, però, sembra tutto scontato. Abbastanza lento il ritmo, ma un cast di tutto rispetto (Whoopi Goldberg su tutti).
Trasmesso a cadenza trimestrale su Canale 5, questo film ha il pregio di resistere al passare del tempo: se siete riusciti a sopportare la melensa atmosfera la prima volta, siete immunizzati. Tolto il sempiterno sentimentalismo, dunque, che rimane? Due buone interpretazioni di Swayze e della Moore, con la Goldberg esilarante in versione medium. Ormai è un film che fa sorridere. Se volete vedere per la trentesima volta la scena del vaso, nulla ve lo impedisce. **1/2
MEMORABILE: Oda May che litiga con Sam mentre cerca di incassare l'assegno; il fantasma della metropolitana.
Sorprendente melting pot cui l'immeritata fama di "romanticismo ideologico" ne ha obliato innovazione e coraggio: rivisto con attenzione rivela una commistione sopraffina di elementi narrativi eterogenei e antitetici (comicità e orrore, fantasy e melò) e un'abile scrittura capace di concatenare un profluvio di sequenze memorabili (quelle post mortem genuinamente inquietanti). Se la coppia Moore-Swayze è ormai un campione inamovibile di sentimentalismo, il meglio lo riservano i comprimari: la Goldberg è strepitosa e Goldwyn una maschera di raccapricciante meschinità.
Di tanto in tanto esce qualche film che pur senza particolari qualità artistiche presenta un riuscito miscuglio di elementi che ne assicurano il gradimento. Questa risulta una favola paranormale dall'indubbio fascino, con uno stile brillante ed emozionante che predilige i sentimenti. Un efficace mix tra commedia sentimentale e thriller soprannaturale con tre protagonisti tutti in riuscite performances che per ognuno di essi è quella che ancora li identifica. È stato un piacere conoscere personalmente il compianto e qui superlativo Schiavelli. ***!
Film per romanticoni che credono al detto amor vincit omnia; certo, il tasso di potenziale "smielosità" è molto alto; per fortuna a contrastarlo c'è la presenza comica di Whoopi Goldberg, cialtrona che deve arrendersi al mistero; il povero Patrick Swayze era obbiettivamente uno spettacolo a parte l'espressione perenne di sorpresa, Demi Moore tenera come un pulcino; dai che lo rivediamo sempre volentieri, per poi passare al negozio articoli fai da te!
MEMORABILE: Anche i fantasmi giocano in Borsa e possono pure fregarti!
Film che mescola più generi cinematrografici per sfociare nel più classico dei strappalacrime. Sicuramente molte ragazze saranno andate in delirio per Swayze e per le scene d'amore con Demi Moore, ma questo non significa che sia un buon film; in compenso è una pellicola così tremendamente smielata (ai limiti della tollerabilità) da diventare patetica. Salvo solo la simpatia della Goldberg.
Il film che porta a Demi Moore la meritata celebrità è un thriller dai risvolti sentimentali, che però a distanza di anni sa sempre colpire come la prima volta, soprattutto per chi crede nei sentimenti forti; oggi purtroppo film così favolistici non se ne fanno più, ormai tutti a voler stupire con effetti speciali ed altre panzane; ma almeno questo film, seppur ruffiano, sa essere genuino e senza troppe pretese. Evergreen.
Dolcissimo "hereafter" di un fantasma d'amore... Come Molly plasma la creta, Zucker riesce benissimo a fondere insieme elementi del fantasy, della commedia romantica e del thriller, plasmando qualcosa di nuovo e di emozionante, un bel mix di malinconia, di humor, di suspence, articolato su un insolito triangolo: lui, lei e la medium! La bizzarra dinamica tra Swayze e l'incredula ciarlatana Goldberg, poi, è punteggiata di trovate comiche pregevolissime. Un piccolo classico dal meritato successo: commerciale, ma brillante!
Film decisamente sopravvalutato e ai tempi molto amato da ragazzine che vedevano nel bel Patrick-fantasma un ragazzo romantico innamorato anche da fantasma. Le scene erotiche con la gommosa Demi Moore sono patetiche e l'unico motivo di interesse è la simpatica Whoopy Goldberg, qui nei panni di una medium imbrogliona. Non brutto ma sopravvalutato. Bella colonna sonora.
MEMORABILE: La medium, trovandosi di fronte un fantasma, chiede scusa per aver imbrogliato.
Favola senza tempo, una miscela molto abile di vari generi che arriva a non scontentare nessuno: c'è la storia d'amore, la parte comica, il thriller. Nessuno degli elementi preso singolarmente è originale ma tutti insieme creano un film ottimo, impreziosito dalla colonna sonora e dalla buona prova del cast (su tutti ovviamente Swayze e la vulcanica Goldberg). Molte lacrime, ma anche molti sorrisi.
Film che si presta (ma senza timore, visto il successo) ai commenti più variegati. Facile denigrarlo per l'eccessivo sentimentalismo e la mielosità e facile anche innalzarlo a ottimo esempio di cinema per tutti i palati. Io lo giudico un buon film (facile stare anche nel mezzo), curato nei particolari, con un cast scelto e rispondente ai personaggi, forse anche furbo ma con il pregio di dichiararsi e senza voler atteggiarsi. L'ottima sceneggiatura distribuisce bene i tempi tra le diverse situazioni, guidati dal fantasma che tutto vede e sente.
Il prototipo del film strappalacrime, caricato fino all'eccesso di melassa e buoni sentimenti e con l'aggiunta della componente ultraterrena che non contribuisce (e forse affossa) alla qualità del film. Si salva giusto Whoopi Goldberg, anche se la premiazione con l'Oscar è esagerata. Il giudizio negativo è forse alimentato anche dalle continue repliche televisive.
Riuscita (anche se un po’ furbetta) commistione di soprannaturale, commedia e love story ultra-romantica. D’altronde chi non vorrebbe, nei sogni più romantici, che il nostro partner ci fosse sempre accanto come un angelo custode? basta crederlo, se l’idea ci scalda il cuore...
MEMORABILE: Le scene di cui è protagonista la Goldberg (da antologia la scena della seduta spiritica sovraffollata di spettri, o la scena dell’assegno).
Ormai inflazionatissima pellicola usata per coprire buchi nel palinsesto al di qua e al di là delle Alpi, Ghost non è comunque tutto da buttare: sotto la pesante patina di melassa che traspira da ogni scena in cui fa la sua comparsa una perennemente piangente Demi Moore, c'è anche del buono. Il thriller paranormale in cui Swayze se la cava come spirito e Whoopi fa quello che sa far meglio, a esempio, ha un buon ritmo e, pur scontato, si fa seguire con piacere. Chiaramente un prodotto da catena di montaggio ma meno peggio di molti altri. Buono.
Film d'adolescenza dal successo superiore ai suoi meriti. Tanta banalità nello script, una regia decisamente monocorde e interpretazioni modeste. Si salvano una notevole colonna sonora e un soggetto parecchio interessante, che rendono il film seguibile fino alla fine. Eccezionale prova di Whoopy Goldberg, unico pilastro di un copione modesto.
Terribile polpettone sentimental-drammatico che si ispira a una tragedia credibile per catturare l'attenzione dello spettatore e che poi, una volta coinvolto, gli propina sentimentalismi da bacio Perugina o da rivista d'appendice facendo leva sugli occhioni della Moore. Meglio i supereroi della Marvel, che almeno non si vestono di credibilità. Mi irrita pensare che, essendo un film in technicolor, la pellicola non soffrirà del viraggio al rosso come accade a lavori ben più dignitosi.
Buon film che sa come prendere alla gola i sentimenti dello spettatore ma purtroppo oggetto di critiche ingenerose per quell'eccesso di sdolcinatezza facile da sbeffeggiare quando a scendere sono le lacrime altrui. Invece, affrontando di petto il dolore per la perdita di un caro e rispondendo a una della domande esistenziali insite nel cuore dell'uomo, raggiunge un bel risultato. Da segnalare la fantastica prova della Goldberg e le eccellenti performance di Goldwyn e Aviles (oltre al nostro Schiavelli). Lacrime giù, sorrisi su. Musica toccante.
MEMORABILE: "Salve, sono Arsenio Hall. Non cercate di regolare meglio il televisore: io sono nero!"
Incredibile e forse eccessivo successo per un film che mescola vari generi (il sentimentale, il paranormale e il giallo) con un risultato finale riuscito solo in parte. Se infatti da un lato piace l'idea del fantasma che cerca a tutti i costi di proteggere la propria fidanzata, dall'altra il miele che scende copioso rende tutto molto fastidioso ancorché prevedibile. Almeno la Goldberg rivitalizza un po' la trama, aiutata dalla brava doppiatrice Sonia Scotti. Cult popolare ma c'è di meglio.
Strana commedia sentimentale che mescola passaggi macabri a siparietti comici in una trama da thriller leggero che infine scade nel mieloso. Insomma, il connubio è alquanto curioso, non vi è dubbio. Il film ha dalla sua bravi interpreti, un ritmo adeguato, qualche azzeccata canzone a far d'accompagnamento ma credo abbia assunto nel tempo una fama superiore ai suoi effettivi pregi. Anche evitabile.
Must assoluto e campione d'incassi degli anni '90, la "favola" dell'onesto Sam ha conquistato milioni di cuori grazie all'arma infallibile della bontà, sebbene il rischio del picco glicemico sia sempre in agguato. Ciò non toglie che il plot sia originale, la recitazione generalmente buona, la colonna sonora indubbiamente indimenticabile. Menzione alla Goldberg, vero motore del film, acerba e tenera la Moore. Lungi dall'essere un capolavoro, ma innegabile simbolo di un'epoca.
MEMORABILE: Oda Mae scopre improvvisamente le sue capacità extrasensoriali.
Yuppie viene ammazzato per denaro ma tornerà sotto esoteriche spoglie. Misto di thriller (efficace per i toni senza scrupoli) e di sentimentalismo (l'amore eterno). Il vero collante è la grande interpretazione della Goldberg, che mette in ombra un accorato Swayze. Sul lato estetico la Moore ha il viso giusto ma risulta freddina: un eccesso di lacrime a comando ma con la frangetta più famosa degli anni 90. Simpatici i siparietti in banca e sulla metropolitana.
MEMORABILE: La Goldberg mentre prende l'assegno in banca; Le morti violente dei malfattori.
Non fosse per la Goldberg, che infatti si aggiudicò Oscar, Globe e Bafta, questo film sarebbe pressoché inguardabile. Come thriller è troppo prevedibile, come drammatico è troppo strappalacrime, come film fantastico sfrutta idee straviste. Le uniche parti che funzionano sono quelle brillanti (non per niente a "pilotare" c'è Zucker), ma non bastano a giustificarne lo status di cult che si è guadagnato negli anni. Il compianto Swayze nonostante il ruolo ingrato se la cava, così come la Moore, ma la noia è dietro l'angolo. Meglio la seconda parte.
Film che mira dritto al cuore e alle ghiandole lacrimali, creando emozioni con l'ausilio di un paio di scene immortali e di effetti speciali discreti per l'epoca. Proprio gli effetti diventano un'arma a doppio taglio però, perché in alcune parti se ne abusa e diventano stucchevoli. Poco adatta a un film simile Whoopy Goldberg e non per la bravura, che resta, quanto perché schizza simpatia e ilarità da tutti i pori togliendo il velo di dramma. Occasione per rivedere l'indimenticabile Patrick Swayze.
Incomprensibile il successo di questo film stucchevole che, pur girando intorno a un intreccio surreale, pretende di essere preso sul serio; salvo poi (in maniera palesemente contraddittoria) inserire un personaggio fuori di testa come la medium imbrogliona. L'idea del fantasma vendicatore (ripresa nel successivo Il corvo) è buona ma sfruttata male, il finale patetico; peccato per il trio di bravi protagonisti, del tutto sprecato.
MEMORABILE: I demoni oscuri presenti anche nel di poco successivo Allucinazione perversa.
Meravigliosamente imperfetto da far dimenticare i difetti che porta con sé e parte del merito lo deve ai molteplici livelli sui quali la storia è costruita. Non può rinunciare alla comicità della Goldberg che spezza la tragicità degli eventi, mentre trova nella rappresentazione dell’immediato post-mortem lo spunto più funzionale e intrigante. Lo conferma la breve parte con uno Schiavelli semplicemente perfetto, migliore addirittura di una Moore che scompare qualunque sia l’attore che le graviti vicino in quel momento. Discontinuo, ma godibile almeno una volta.
Film indubbiamente romantico che trasmette emozioni forti, lasciando dentro qualcosa di inverosimile. La meravigliosa storia d'amore tra Sam (Swayze) e Molly (Moore) viene stravolta dalla morte di Sam ucciso da un killer. Il regista si sofferma sul senso dell'amore, un sentimento che può andare anche oltre la morte mescolando però nel frattempo anche elementi di comicità. La sceneggiatura è lineare, ottima l'interpretazione di tutto il cast di attori ed eccellente quella della protagonista femminile. I luoghi non sono molto evidenziati, colonna sonora commovente e adeguata.
Lui ama tanto la sua donna che dopo essere stato ucciso continua a farle accanto come fantasma, anche con l'intenzione di scoprire chi è il suo assassino... Sarebbe stato un film sentimentale da coma glicemico nonostante qualche risvolto thriller se non fosse per il personaggio della medium cialtrona interpretato da Goldberg che imprime una svolta comica alla pellicola salvandone almeno in parte le sorti agli occhi di chi non resta conquistato dal fascino glamour ma plasticoso della coppia Moore-Swayze. Successo eclatante di pubblico, baciato da due Oscar di cui solo uno meritato.
Una storia romantica, nonostante l'appartenenza del film al genere horror, con un buon tocco di azione e paura, accompagnata da una colonna sonora d'autore, una coppia di attori perfetta nel suo ruolo, ben affiata e come medium una sensitiva molto terrena nei modi. Insomma, una pellicola che regge bene nel ritmo come anche negli effetti speciali, nonostante siano passati più di trent'anni dalla sua uscita. Bravi anche gli attori secondari, adatti alla parte.
MEMORABILE: Il fantasma della metropolitana e a sua carnale passione per le sigarette.
Big hit del fanta-sentimentale da lacrima facile, che, a parte l'iconica sequenza del tornio, non offre particolari motivi di riscoperta. La storia è poco originale e lo script di Bruce Joel Rubin largamente sopravvalutato (addirittura meritevole di un Oscar?), fra romanticherie tendenti al sovraffollamento, gag modeste e svolte mystery scontate. Anche le performance del cast non si spingono oltre un'esecuzione corretta, compresa la comunque simpatica Goldberg. Si possono ammirare gli effetti visivi, per l'epoca buoni, ma per il resto si sale appena sopra la soglia della mediocrità.
MEMORABILE: L'uso ipercitato di "Unchained Melody"; Schiavelli come fantasma della metropolitana; La generosissima donazione alle suore; I neri spiriti infernali.
Commedia thriller dai risvolti soprannaturali e tanto romanticismo. Zucker mescola con sapienza questi elementi non sempre compatibili e ne esce fuori una commedia gialla piuttosto originale, con trovate abbastanza sorprendenti (come può un fantasma interagire con i vivi?) e una Whoopy Goldberg straordinaria che ricopre una parte fatta apposta per lei. Demi Moore veramente bella.
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DiscussioneZender • 2/01/10 08:20 Capo scrivano - 48388 interventi
Son tornato l'1 infatti, ma molto tardi e quindi riemergo ora. Andata per sentimentale dunque.
DiscussioneZender • 2/01/10 18:52 Capo scrivano - 48388 interventi
Oh yes. La Findus vedendoci per strada ci ha chiesto se potevamo fare le controfigure dei bastoncini nei nuovi spot ma va bene così. Stoccolma fredda, dev'essere!
* La madre dello sceneggiatore del film Bruce Joel Rubin appare in un cameo, nella parte della suora che sviene dopo che Whoopi Goldberg le mostra l'assegno.
** Il ruolo di Sam fu proposto a Bruce Willis (all'epoca marito di Demi Moore) che rifiutò pensando che il film sarebbe stato un fiasco.
1 Unchained Melody
2 Ghost
3 Sam
4 Ditto
5 Carl
6 Molly
7 Unchained Melody
8 End Credits
9 Fire Escape (bonus)
10 Oda Mae & Carl (bonus)
11 Maurice Jarre Interview (bonus)
* Mario Cordova: Patrick Swayze (Sam Wheat)
* Roberta Paladini: Demi Moore (Molly Jensen)
* Sonia Scotti: Whoopi Goldberg (Oda Mae Brown)
* Massimo Lodolo: Tony Goldwyn (Carl Bruner)
CuriositàMagnetti • 22/04/10 10:11 Call center Davinotti - 210 interventi
ATTENZIONE SPOILER
Tony Goldwyn, che interpreta Carl Bruner (il subdolo amico di Patrick Swayze, poi rivelatosi l'artefice della sua morte), si è successivamente cimentato nella regia, in particolare di alcuni episodi di serie famose:
- Dexter (epidosio 8, prima stagione, forse uno degli episodi migliori);
- Law & order;
- Grey's anatomy;
- Dirty sexy money.
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Paramount/Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 1,78:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Tedesco Spagnolo
Dolby TrueHD 5.1: Inglese
* Sottotitoli Spagnolo Tedesco Francese Olandese Italiano Inglese Inglese NU Finlandese Svedese Danese Norvegese
* Extra Commenti del regista Jerry Zucker e dello sceneggiatore Bruce Joel Rubin
Storie di Fantasmi: La nascita di un classico
Viaggio nel paranormale
Alchimia di una scena d’amore
I Grandi Romanzi del Cinema
Trailer cinematografico
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