La sceneggiatrice e regista Massy Tadjedin orchestra un'opera che punta decisa al cinema d'autore raccontando, nella contemporaneità dell'azione, un notte vissuta in due città diverse da una coppia sposata: lui (Sam Worthington) è a Philadelphia per lavoro, lei (Keira Knightley) è rimasta nella loro casa a New York. Le tentazioni sono rispettivamente una procace collega che a un party aveva lanciato a lui corrisposte occhiate di fuoco (Eva Mendes) e un antico amore parigino di cui lei aveva perso le tracce prima di rincontrarle a sorpresa a New York (Guillaume Canet). La chiave di tutto è quella di sempre: chi eventualmente tradirà? Delle due coppie...Leggi tutto “di frodo” la più convincente è senza dubbio quella newyorchese, che si muove come nei film di Woody Allen sostituendo l'ironia con il sentimento. Se però la Knightley, per quanto non del tutto spontanea, offre un'ottima prova, altrettanto non si può dire del suo partner francese, mai naturale forse anche perché prigioniero di un copione che mal lo serve. Worthington e Mendes invece seguono schemi rigidissimi in cui in particolare Ia figura di lei risalta per odiosità di fronte a un lui che pare uno stoccafisso, angustiato dai rimorsi ovvi ma inevitabilmente attratto dalle forme di lei. La brillantezza artificiosa dei dialoghi mina alla base l'onestà dell'operazione, che si chiude in un finale scontato. Se non altro scorrevole.
Lontano da un certo cinema indipendente americano che sembra ormai perso in mille clichè, in un politicamente scorretto di facciata, in famiglie disfunzionali e mosaici di storie arruffate e grottesche e piene zeppe di personaggi inutili e sen'anima. Qui invece abbiamo finalmente il piacere di una storia lineare, di una descrizione d'ambiente realistica, di un'atmosfera notturna e avvolgente, di un gusto cinematografico consapevolmente citazionista e di tempi compassati ma mai dilatati oltre una certa misura. Promosso convintamente.
Opera prima di ottimo livello questa della regista americana (di origini iraniane) Massy Tadjedin. L'autrice dirige una storia patinata ma ricca anche di contenuti, sottilmente giocata utilizzando i sentimenti senza manipolazioni ma nel modo più spontaneo possibile: gelosia, amore, fiducia nell'altro si susseguono in una notte dagli esiti incerti nella quale vengono messe a nudo le fragilità umane. Ottima la prova degli interpreti.
Buona esordio della Tadjedin che dirige con sicurezza un film che ha come perni centrali le tematiche dell'attrazione, fisica e/o sentimentale e della vita di coppia. La pellicola cattura perché racconta situazioni e sensazioni in cui molti si possono riconoscere e lo fa scegliendo i colori tenui di una notte americana, morbida e tenera, che nasconde gli istanti che possono cambiare la vita. L'ottima fotografia sottolinea ancor di più l'atmosfera. Peccato che Worthington rovini alcuni momenti di buon cinema (la piscina ed il finale) con la sua fissità.
Bellissima ed emozionante sorpresa, Last night stupisce per la profondità della sceneggiatura che delinea personaggi molto curati dal punto di vista interior-sentimentale. Ottimamente confezionata, l'opera ha nella solidità della regia e nella accurata fotografia due punti di forza. I dialoghi, per una volta, sono genuini e freschi proprio come un prodotto agricolo locale. Magnifico!
Un film con un suo preciso carattere, un derby amoroso di una giovane coppia giocato in tempo reale e con semplice efficacia, rinunciando a spettacolarizzazioni o inutili sovrastrutture. Buona la direzione degli interpreti, la costruzione dei dialoghi e il procedere lentamente verso un esito non proprio scontato. A volte la Tadjedin esita troppo e alla fine hai l'impressione che il film potesse dare di più ma è comunque buono (nonostante l'espressione da idiota dell'attore francese).
Non mi ha convinto. Bravi Worthington e Mendes che interpretano i due personaggi più riusciti mettendoci del loro per dargli credibilità. Ma oltre questo rimane ben poco. E calco la mano perchè il film è veramente una sbobba noiosissima e pretenziosa. Formalmente non gli si possono riconoscere difetti e sarebbe ingiusto crocifiggere la regista. Ciò di cui non si è resa conto è che oltre alla disperata afflizione dei personaggi (tre su quattro per lo meno) ci voleva anche un pò di brillantezza, che ahimè manca del tutto.
MEMORABILE: La bellissima e formosa Eva Mendes che oscura la Knightley
E' la fiera del clichè ammiccante; un film quasi interamente divorato dal tratteggio patinato dei personaggi, dalle mossette prestampate, dagli sguardi falsi, a mo’ di sfinge e/o caricati. Le storie d'amore-rinvaghimento-tradimenti fisici e amorosi abbracciano un registro che strizza paurosamente l'occhio al cinema sentimentale mainstream, portando con sé tutte le conseguenze del caso, poca forza espressiva, verbosità non congeniale. Visivamente la Tadjedin sa trattare la materia, ma narrativamente cede nell’ostentare, nel programmare, nel banalizzare.
Sfumato. Sfumata è la fotografia di una metropoli alleniana e dei suoi interni; sfumati sono gli animi di un campione dei suoi abitatori, soggetti pencolanti tra la fedeltà coniugale e le tentazioni di un tradimento – prima solo con il pensiero, poi anche con il corpo - in ultimo benefico e riparatore. Il quartetto di interpreti soddisfa queste necessità: in particolare la Mendes, il cui volto da voluttuosa femme fatale si scioglie tosto in sguardi malinconici, indifesi e sofferenti.
Commedia sofisticatamente intimistica che scava nell'universo di una coppia all'apparenza felicissima. Vicende molto patinate con ambientazioni similari, tuttavia si può trovare qualcosa di interessante anche a livello personale (non è il mio caso). Worthington e la Mendes veri protagonisti, la Knightley comunque valida, mentre Canet appare come un povero pesce lesso. Discreto.
Un'ottima prova quella della regista americana che, affidandosi a un cast eccellente, mostra con estremo realismo (per non dire cinismo) gli esiti di una storia d'amore apparentemente solida che si rivela, proprio come tutte le altre, estremamente labile. Un mondo di sicurezze che crollano in una sola notte fatta di incontri, sorprese, dubbi e tradimenti. Un'amara riflessione sulla realtà delle relazioni che, deboli e insicure, si lasciano condizionare da ogni futilità. All'esuberanza della Mendes si contrappone la raffinatezza della Knightley.
Un'analisi intimista e raffinata delle dinamiche sentimentali all'interno di una coppia newyorkese, il cui legame di fedeltà viene drammaticamente messo alla prova. Nell'arco della stessa notte lei ritrova un antico amore e lui fatica a resistere all'attrazione sessuale per una collega. La tensione emotiva della tentazione del tradimento è descritta nelle sue sofferte sfumature e ben interpretata soprattutto da Keira Knightley, mentre Eva Mendes rende bene la procace tentatrice (difficile trovare due donne più diverse).
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Jandileida ebbe a dire: eh ma pure Worthington mica scherza: uscito dal 3d ha seri problemi.. Secondo me invece Worthington esprime bene l'ansia costante che affligge il maschio di fronte all'atroce dubbio se farsi la collega o rinunciare perchè la moglie è già avvertita.
Ogni volta che lui parla con la Mendes vedi che il pisello ha già votato (all'unanimità) ma la mente non sa proprio cosa fare..
ahahah grande Capannelle! Sì in effetti vista così potrei anche darti ragione...ma no, non ce la faccio, secondo me è solo un attore mediocre.
DiscussioneZender • 15/09/12 15:27 Capo scrivano - 48960 interventi
Mickes2, prima della prima frase mi era comparsoa una serie di codici incomprensibili seguiti da un numero... tipo 812. Cos'avevi scritto? Ho dovuto cancellare, non si leggav nulla...
DiscussioneZender • 15/09/12 19:14 Capo scrivano - 48960 interventi
Purtroppo da alcuni pc (non da tutti) escono codici che il programma del davinotti malinterpreta perché impostati diversamente. Nel tuo caso ti chiedo di utilizzare in futuro l'orrenda E apostrofata (E'), quando maiuscola...