The green inferno - Film (2013)

The green inferno
Locandina The green inferno - Film (2013)
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Green Inferno
Anno: 2013
Genere: horror (colore)
Regia: Eli Roth

Cast completo di The green inferno

Note: Uscito nel 2015 dopo aver girato solo nei festival.

Dove guardare The green inferno in streaming

Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di The green inferno

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Gruppo di attivisti della domenica se ne parte per il Perù con l'obiettivo di sensibilizzare la rete - filmando in streaming - sul problema del disboscamento dell'Amazzonia e conseguente cacciata degli indigeni. La protagonista (Izzo), con loro più che altro perché attratta dal leader del gruppo, decide d'imbarcarsi nella missione nonostante i rischi. Una prima parte attendista si risolve con un'apparente vittoria: spaventati dalla minaccia di screditamento globale dopo aver visto i videotelefonini accesi i disboscatori recedono. I problemi nascono al ritorno, quando l'aereo dei nostri eroi precipita in piena giungla a due passi da una tribù di cannibali:...Leggi tutto giusto il tempo di uscire malconci dalla carcassa del velivolo che arrivano le prime frecce letali; da lì il trasferimento al villaggio di cacciatori di teste dove cominciano gli orrori. Niente di non già ampiamente sperimentato dai padri (tutti italiani) del genere, i quali però, lontani dalle semplificazioni americane, un po' di storia intorno alla cattura la imbastivano. Anche senza dover citare l'inarrivabile classico di Deodato, il genere si sforzava di giustificare meglio l'incontro con i selvaggi sanguinari, sapeva far montare la tensione progressivamente, senza limitarsi a imbandire la tavola per gli immancabili banchetti. Che qui peraltro deludono: se si esclude il primo, unico in cui davvero la premiata ditta Nicotero & Berger si scatena tra sbulbamenti, lingue strappate e mutilazioni, il resto è poca cosa: smembramenti in lontananza, una gola squarciata... Lenzi e Deodato avevan saputo essere molto più feroci e “autentici”, ricamando meglio anche in regia. Qui il tutto sa di posticcio, senza che Roth prenda mai una posizione netta, indeciso tra la cupa seriosità e la facezia: come altro definire altrimenti l'utilizzo di una trovata tipicamente da commedia come l'assunzione involontaria di droghe da parte dei cannibali, cibatisi di un fresco cadavere in cui i superstiti ingabbiati hanno infilato non visti un sacchetto d'erba? Un intero villaggio preda di risate convulse come nella più vetusta delle gag con torta alla marijuana... Fortunatamente Roth sa come non stancare troppo chi guarda, ma la mancanza di forti invenzioni caratterizzanti si sente e la macabra avventura fluisce piuttosto anonima, col gruppo in gabbia a strillare e i cannibali fuori a osservare, a blaterare qualcosa di incomprensibile di tanto in tanto e a mostrare i volti pittati in primo piano (in due o tre, gli altri sono semplicemente rossi da capo a piedi). L'anacronistica passione dei selvaggi, che ai tempi si cercava di contestualizzare in modo da poter essere resa vagamente credibile, qui sembra quasi norma, senza che mai colpisca davvero per la sua mostruosità. E' forse vedendo il film di Roth che meglio si può apprezzare il lavoro dei nostri valenti artigiani d'un tempo: erano lavori semplici ma capaci di sprigionare una carica "eversiva" che questo imbellettato omaggio proprio non possiede. E se dal buio e i freddi interni di HOSTEL Roth ricavava un mondo agghiacciante e visivamente suggestivo, l'estrema solarità di GREEN INFERNO evidenzia al contrario i limiti di una produzione non certo ricchissima, dalla fotografia scialba al cast modesto, cui si assegnano dialoghi del tutto inconsistenti. Debole la colonna sonora, suggestiva come sempre l'ambientazione, finale spiazzante che lascia il tempo che trova.

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di The green inferno

TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/09/15 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/10/15
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Rebis 1/10/15 16:02 - 2490 commenti

I gusti di Rebis

In buona sostanza un remake oversize di Hostel: Slovacchia vs Amazzonia, il teen movie che sobilla il sadismo, la macelleria-tsunami che si abbatte sullo spettatore, l'azzeramento della dialettica vittima/carnefice, i repentini cambi di registro che rinfocolano il disagio. In più, la fascinazione per il cannibalico nostrano - omaggiato, riverito, magnificato in sequenze di stordente forza cromatica - in meno, la capacità di chiudere il racconto in modo coerente - due o tre sottofinali, uno meno convincente dell'altro. Il "survival" comunque carbura e lo splatter di Nicotero e Berger è maestoso.
MEMORABILE: L'ingresso nel villaggio in un marasma color porpora.

Ryo 2/10/15 16:33 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Film che parte male, poi sembra diventare un ottimo splatter e invece ritorna a perdersi dopo un po' in sciocchezze fuori luogo e una trovata di sceneggiatura risolutrice alquanto debole. Una caduta di stile per Eli Roth, che fece bene con suoi "Hostelli" sia dal punto narrativo che di effetti speciali. L'unica cosa che si salva del film è infatti la parte sanguinolenta, condita da una violenza rara. Se voleva essere un omaggio ai cannibal-movie italiani, c'è troppo poco cinismo nell'atmosfera.
MEMORABILE: La caduta dell'aereo; Il primo pasto dei cannibali; Gli indigeni sballati e la fame chimica.

Herrkinski 26/09/15 00:51 - 8789 commenti

I gusti di Herrkinski

Ecco finalmente l'atteso tributo ai cannibal-movies nostrani a opera di Roth. Più dalle parti di Cannibal ferox e Nudo e selvaggio che da quelle di Cannibal holocaust, il film è comunque una summa di tutto il nostro cinemabis cannibalico; Roth gira bene (nonostante una prima parte come sempre tirata un po' per le lunghe), non mancano tensione e azione, trucco e costumi della tribù sono di sicuro effetto mentre gore e sadismo abbondano; presenti anche tocchi grotteschi e il tratteggio dei personaggi è impietoso. L'operazione nostalgia può dirsi riuscita...
MEMORABILE: Lo smembramento della prima vittima; Gli indios drogati e la "fame chimica".

Von Leppe 26/09/15 18:09 - 1322 commenti

I gusti di Von Leppe

Aggiornamento del genere cannibal sicuramente splatter ma meno spietato dei suoi predecessori. Ben fatti sono gli indigeni dai corpi dipinti di rosso e soprattutto la loro sacerdotessa, ma il tipo di colore non c'entra niente con i nativi americani selvaggi e incontaminati. Alcune sequenze sono ottime, specie quella della prima vittima dei cannibali. I risvolti della trama non sono tanto convincenti. Molte citazioni ai vecchi cannibalici italiani, come la protagonista dal corpo dipinto che dovrebbe omaggiare Ursula Andress.

Harrys 27/09/15 19:23 - 687 commenti

I gusti di Harrys

Il muovergli l'accusa d'essere rabberciato costituisce il preludio a un travisamento totale. E' sì un'opera sgangherata (fotografia da soap, dialoghi didascalici, colonna anonima), ma esclusivamente in funzione di quello che rappresenta: un omaggio spassionato nel nome della frivolezza auto-referenziale (che poi è la carriera di Roth). Il solo fatto d'esser riusciti a proporre nei multisala un'opera del genere, vuoi per piaggeria, vuoi per dinamiche "arty", è un traguardo appagante almeno quanto le logiche del contrappasso che subiscono uno a uno i personaggi in un ganglio di umanità disarmante.

Viccrowley 28/09/15 17:50 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Proprio vero che quando si attende troppo una cosa, raramente questa si rivela all'altezza delle aspettative. Nel suo omaggio al cinema cannibalico made in Italy, Roth mostra un sicuro e genuino amore verso i capostipiti, ma fatica a trovare la quadratura. Nell'odissea di un gruppo di stupidotti male assortiti, mancano sia la ferocia weird di Cannibal ferox che la misoginia documentaristica di Deodato. Il tutto si risolve in un horror che ha qualche buon momento ma si perde in un'ironia spesso fuori luogo e in uno svolgimento che non trova una sua strada.
MEMORABILE: La prima vittima dei cannibali.

Markus 3/10/15 11:10 - 3774 commenti

I gusti di Markus

Dopo due anni di Festival arriva nelle sale questo sentito omaggio di Roth al nostro genere cannibalico. Prendi un gruppetto di ragazzotti yankee con la manfrina ecologista e li getti nel pentolone di una fantomatica tribù amazzonica con molto appetito: cosciotto di americano e budella son serviti! Qualche scena di troppo e un finale da gettare non scalfiscono troppo un efficace spettacolo splatter nella seconda parte che, a questo punto, sarebbe stato bene enfatizzare ancor più di quanto non sia stato fatto. Dialoghi e attori mediocri.

Deepred89 3/10/15 13:47 - 3881 commenti

I gusti di Deepred89

Per i fan dei vecchi cannibal c'è poco da stare allegri: violenza estrema e scorrettezze lasciano il posto alla tipica schiera di bellocci (qui in versione ispanica e di sinistra, anche se il più bastardo cerca di fare il verso al John Morghen di Cannibal Ferox) alle prese con indigeni capeggiati dalla gemella di Jack Sparrow. Splatter ridotto a un paio di sequenze, nessuna scena di nudo, un buon ritmo e una discreta protagonista che stacca di netto il resto del cast. La confezione da straight-to-video fa rimpiangere quella degli Hostel.
MEMORABILE: Le magliette alla Che Guevara nel finale.

Didda23 5/10/15 09:35 - 2466 commenti

I gusti di Didda23

La bravura di un regista sta anche nel valorizzare il budget a disposizione, ma in questo caso - seppur con mezzi modesti e nonostante l'aiuto del celebre duo Nicotero/Berger - il nostro fa emergere tutti i limiti tecnici del caso. Certo la sceneggiatura non aiuta, per colpa di dialoghi banali e un registro sempre indeciso fra il serio e l'ironico (terribili le scene "comiche" da commediaccia italiana di serie z). Pochissimo cannibal (giusto una scena bella intensa), moltissimo adventure. Non dissimile da molti prodotti americani horror "straight to" con attori bellocci.

Ugopiazza 6/10/15 03:10 - 119 commenti

I gusti di Ugopiazza

Eli Roth non è mai stato alla pari dei suoi maestri e questo è risaputo, comunque ci si aspetta un certo livello di ironia dalle sue opere. Non è purtroppo questo il caso di The Green Inferno, che né ricorda i cannibal movies italici né funziona sul lato demenziale come i suoi film passati; sarà che raccogliere le eredità è sempre difficile, ma il film è davvero mediocre: i personaggi e i dialoghi sono ridicoli, le ambientazioni e il trucco posticci, l'umorismo infantile. Dovrebbero mettere il divieto per chi ha più di 18 anni, non meno.
MEMORABILE: In negativo: gli indios strafatti, la tarantola, il giaguaro, l'attacco delle formiche in CGI; In positivo: la conciatura e cottura del ciccione.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina The strangerSpazio vuotoLocandina Knock knockSpazio vuotoLocandina Il dottor XSpazio vuotoLocandina The ghoul

Puppigallo 23/10/15 16:55 - 5516 commenti

I gusti di Puppigallo

Fasullo fin dall'inizio (gli attori con faccia da sitcom non aiutano), come autenticità non migliorerà neanche quando i cannibali daranno il "meglio" di loro, purtroppo a spizzichi, ma almeno a bei bocconi (non male la ricetta sul momento: pasticcio di occhi e lingua con spezzatino di arti e capoccione da cuocere a parte). Comunque, se la prima metà risulta noiosa e banale, la seconda è vivacizzata dalla tribù di rosso dipinta, che se non altro tratta gli allegri idioti come bestiame da macellare, a parte una. Si può anche vedere, ma resta deludente, seppur qua e là si sorrida persino.
MEMORABILE: Freccia nel collo alla ragazza "Ferma, che te la tolgo così respiri". Peccato che le arrivi un freccione in testa; In giungla e in gabbia cerca campo.

Cotola 27/10/15 22:51 - 9594 commenti

I gusti di Cotola

Si inizia con una prima parte esornativa, noiosa ed ininfluente che avrebbe potuto chiudersi con la metà del minutaggio (e invece bisogna beccarsi ben 40 minuti). Poi il film parte ed è subito una (semi strage) che non manca di qualche momento di ridicolo involontario. Successivamente inizia la vera mattanza che farà felici gli amanti del genere e degli eccessi splatterosi. Ma non c'è, a mio avviso, un solo momento di pathos. E poi ci sono troppi finali. Si salva dal disastro grazie a qualche bello sprazzo visivo (l'arrivo al "campo" degli indigeni) e ad un tasso di cattiveria non male.

Fulcanelli 30/10/15 08:31 - 135 commenti

I gusti di Fulcanelli

Il film ha le connotazioni di un blockbuster teen horror; niente di più che puro intrattenimento. Non è inguardabile, ma molto superficiale nella sostanza. Non c'è tensione né coinvolgimento, quasi tutti i personaggi sono pressoché inutili e anche le poche scene splatter benché simpatiche non lasciano il segno. Tuttavia la storia ha un suo perché e una volta preso il via si lascia seguire senza fatica sino alla fine. Né bello né brutto; un filmetto passatempo.

Redeyes 5/11/15 16:26 - 2501 commenti

I gusti di Redeyes

Alla fine si ringrazia Ruggerone cui si deve moltissimo, ma dal quale poco si è appreso. Sembra quasi una versione da teen-ager dell'Ultimo mondo cannibale con i limiti dovuti ad attori non brillantissimi. I cannibali gozzovigliano ma senza appeal e il gore è assolutamente assente; torture che potresti trovare in qualche closed group di Facebook meglio orchestrate e un contro-finale da far rabbrividire. Eli, che ci aveva illuso col marcio ostello, cede al verde della natura e del dio dollaro. Poca cosa.

Schramm 3/12/15 14:32 - 4051 commenti

I gusti di Schramm

Com’era verde il mio infernaccio tutto schiave bianche nude e selvagge ed escursionisti in ricerca/difesa del vero mangiati vivi. Il revival-giubileo del cannibal, possiamo dirlo, è tutto un magna-magna. Il cinema, autocannibale, inghiotte newbies, parvenu e cultori di tutto un glorioso filone. Gli è però che pur maturando anche egregiamente tecnicismi e ritmo da Eclectribe, e pur arrotando e ricontestualizzando uno humour che rispetto a prove future resta ancora alla grande fagiolata che da Cicero porta a Parenti, l’opera ha la pecca, gravissima, di non lasciare ciccia ove affondare i canini.

Taxius 2/04/16 15:16 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Film mediocre che delude dopo i due anni di attesa per la sua uscita. Eli Roth toppa clamorosamente mettendo in piedi un'opera che più che spaventare provoca grasse risate, con scene splatter non all'altezza e anche piuttosto contenute nel gore. Il livello di recitazione è da Z-movie e i dialoghi sono a tratti senza senso. Bellissima l'ambientazione selvaggia e ben scelta la tribù di indigeni, unici due motivi per cui il film non è da considerarsi proprio tremendo.
MEMORABILE: Gli indigeni fatti d'erba dopo aver arrostito una ragazza.

Galbo 8/04/16 05:50 - 12687 commenti

I gusti di Galbo

Gruppo di ecologisti della domenica alle prese con una tribù di cannibali; interessante per chi vuole apprendere rudimenti di cucina alternativa, il film di Roth è più intrigante di una puntata di Masterchef e vista l’insipienza dei protagonisti “civili” viene voglia di fare il tifo per i cannibali. Certo che le disgrazie dei nostri eroi vengono filmate dal regista senza un minimo di pathos e con partecipazione emotiva e senso della tensione vicine allo zero. Il film è una banale rilettura acritica delle pellicole di genere. Scarso.

Pumpkh75 13/04/16 11:31 - 1906 commenti

I gusti di Pumpkh75

Il simpatico Eli non mi è mai dispiaciuto, forse per quella sorta di “estetica della vaccata” che non gli fa mai difetto. Mi allineo moderatamente anche stavolta, dove il nostro non tenta il remake di un solo film bensì di un sottogenere intero: lo rende yankee e rubicondo, ne fa uso social ed ecologico. Di Deodato o Lenzi si vedono però solo le vesti, visto che l’atmosfera malsana sembra mondata con l’acquaragia e lo splatter, a parte il primo omicidio, delude chi attendeva la spremuta di sangue. Tantissima passione ma quanto a ciccia...

Xtron 25/04/16 22:58 - 88 commenti

I gusti di Xtron

Sono rimasto un po' deluso: speravo che Eli Roth spingesse un po' di più sul gore, dato che il contesto era perfetto per tale genere. invece, a parte una scena piuttosto splatter, si rimane un po' con l'amaro in bocca. Aggiungiamo poi che effetti speciali risibili (le formiche e lo schianto aereo) e personaggi tediosi fanno sì che la delusione sia grande. Peccato perché i presupposti per un buon film c'erano tutti. Un aspetto positivo c'è: le splendide ambientazioni.
MEMORABILE: Una delle ragazze ha un forte attacco di diarrea...

Undying 6/10/16 20:06 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Son passati 40 anni dai tempi di Cannibal ferox, prodotto allora decoroso (non al pari di Schiave bianche, altro lavoro omaggiato dal regista) ma che oggi non ha alcun senso rifare. Roth cita a destra e sinistra (il titolo del finto documentario di Cannibal holocaust usato come titolo) ma quello che realizza è un anacronistico, noioso e spiazzante lavoro copia/incolla, talvolta involontariamente comico dove vorrebbe scioccare (l'unica scena splatter con eye-violence, la defecazione rumorosa e la masturbazione inattesa). Film realizzato con tanti euro.
MEMORABILE: L'incidente aereo, estremamente realistico con il vomito galleggiante!

Eli Roth HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Cabin feverSpazio vuotoLocandina HostelSpazio vuotoLocandina Hostel 2Spazio vuotoLocandina Orgoglio della nazione

Nando 26/11/16 18:07 - 3915 commenti

I gusti di Nando

Un lavoro che cerca riscontri in pellicole del passato ma che evidenzia una notevole carenza di costruzione. L'efferetazza appare solo immaginata, udendo le grida dei prigionieri, il resto è fuffa che deluderà anche gli amanti del genere. Forse l'unico punto di forza è l'evidenza con cui si mostra come certi gruppi pseudo ambientalisti siano foraggiati e non veri idealisti. Per il resto deludente.

Piero68 28/11/16 10:21 - 3000 commenti

I gusti di Piero68

Ormai è chiaro che Roth con i suoi film punta più a disgustare gli spettatori piuttosto che spaventarli. E se GI è l'ennesimo omaggio al cinema di Deodato non si può fare a meno di notare come il livello sia sceso di molto rispetto a pellicole come Hostel o Cabin fever. Con una verosimiglianza pari allo zero e un cast di attori veramente imbarazzante si rasenta spesso il comico involontario e, anche se alcune scene funzionano, rimangono espressioni estemporanee di un genere che non cattura più come negli anni passati. Finale inaccettabile.

Pinhead80 20/01/17 19:06 - 5511 commenti

I gusti di Pinhead80

Impossibile non fare un paragone con il cinema di genere cannibalico a cui si ispira. Il confronto però è impari visto il deludente risultato di quest'opera, totalmente priva d'anima. I protagonisti ci vengono presentati come dei babbei pronti a essere divorati non tanto dai cannibali dell'Amazzonia ma dalla loro stessa stoltezza. Le scene cruente che dovrebbero far impazzire qualsiasi amante del genere sono accennate e mal rese dagli effetti speciali. Più che un omaggio a un certo film di genere abbiamo un pessimo copia e incolla.

Anthonyvm 9/06/18 22:47 - 6646 commenti

I gusti di Anthonyvm

Omaggio ai classici cannibal-movie italici degli anni '70-'80, questo ennesimo splatterone di Roth, pur essendo sciocco e pieno di violenza fine a se stessa (come al solito, visto il regista), è se non altro divertente e conta almeno un paio di sequenze brutali che non si scordano. La critica al "buonismo" ipocrita di certi idealisti funziona, sebbene sia superficiale e un po' gentista. Imperdonabile l'assenza di nudi integrali, ancora più ipocrita dei protagonisti del film. Per il resto ci sono begli effetti gore e qualche trashata. Potabile.
MEMORABILE: Il primo delitto da parte della tribù cannibale, davvero feroce.

Fedeerra 18/11/18 00:45 - 769 commenti

I gusti di Fedeerra

Per quanto Roth smussi qualche spigolo rispetto all'originale, per quanto conceda uno spiraglio di luce, restano appiccicati agli occhi il verde della natura e il rosso del sangue: una sorta di rappresentazione stilistica della vita e della morte. Un film dal ritmo serratissimo, cinico, più preoccupato a generare personaggi che persone, abbacinato da una messa in scena splendida e impreziosito da una violenza feroce e grottesca. Maestosa la colonna sonora di Manuel Riveiro.

Pesten 10/12/18 10:33 - 833 commenti

I gusti di Pesten

Roth omaggia le pellicole storiche sul cannibalismo con un prodotto riuscito a metà. Se la seconda parte offre la giusta mattanza, supportata da ottimi effetti speciali a opera di Nicotero, dall'altra la prima parte è troppo prolissa nello spiegare la situazione e ruba tempo prezioso a quello che volevamo vedere, ovvero il sangue e le frattaglie. Se il finale dividerà gli spettatori, la parte splatter di certo la metterà daccordo, anche se non mancano quelle situazioni inverosimili tipiche dei film di Roth, come la masturbazione.
MEMORABILE: L'attacco di diarrea; La tortura con le formiche.

Enzus79 27/03/20 22:24 - 3323 commenti

I gusti di Enzus79

Un gruppo di giovani ambientalisti viene catturato da una tribù di cannibali in Perù. Ispirato a Cannibal Holocaust di Deodato (e ai cannibal movies in generale) "The green inferno" è un film mediocre, che coinvolge pochissimo e annoia molto (soprattutto nella prima parte). Gli ottimi effetti speciali non bastano. Eli Roth dopo Hostel non riesce proprio a far decollare la sua carriera da regista.

Trivex 23/11/20 15:18 - 1832 commenti

I gusti di Trivex

Un filone dimenticato tenta di essere ricordato, cogliendo le fonti d’ispirazione d’altri tempi. Una discreta cura nella confezione c’è, quello che manca è il fondamento del genere, sicuramente difficile da replicare. Parlare di cannibali evitando zombi & affini, è stata la sfida controversa di alcuni registi tra i 70s e gli 80s. Lo spirito oltraggioso e “iperviolento”  di quelle pellicole è del tutto assente e, a parte qualche frangente in cui le masse accerchiano i malcapitati, non c’è ombra del vero “cannibal movie”. Fatto con passione e cura, ma “l’inferno verde” è un altro film.
MEMORABILE: L'accerchiamento ai ragazzi prigionieri.

Sir gawain 6/04/21 21:32 - 26 commenti

I gusti di Sir gawain

Pallida imitazione dei film cannibalici italiani. Manca tensione e Roth non osa veramente nel gore che risulta gratuito e poco disturbante ed efficace. La trama poi è un'accozzaglia di luoghi comuni (l'intellettuale che si finge tale su tutti, visto e rivisto), temi sfruttati malissimo, moralismo e tanta noia. Il film poi in certi punti vorrebbe essere davvero grottesco ma risulta solo ridicolo e imbarazzante in modo del tutto involontario. Operazione completamente vana e malriuscita: Roth si riconferma regista altalenante.

Teddy 8/03/22 03:34 - 1137 commenti

I gusti di Teddy

Borghesi barbarici o indigeni civilizzati? Sul frontespizio di questa dicotomia abusata e già ben sviscerata altrove c’è la regia di Roth; incredibilmente scorrevole, reverenziale e generosa di paronamiche che enfatizzano la grandiosità della giungla peruviana. L’apparecchiatura dell’intrigo eco-sociale è subito dichiarata e le dinamiche tra i protagonisti - per quanto subdole - sono luminose come il sole che picchia sui loro volti. Il gore abbonda, lo score incalza e il gran finale non regala nessun eroe. Sottovalutato.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il dottor XSpazio vuotoLocandina The ghoulSpazio vuotoLocandina Krampus: The Christmas devilSpazio vuotoLocandina 13/13/13

Magerehein 24/04/25 09:25 - 1260 commenti

I gusti di Magerehein

Dichiarato omaggio ai vecchi film cannibaleschi nostrani, non riesce nell'intento di soddisfare lo spettatore in quanto affatto coinvolgente e non in grado di trasmettere alcunché. Il tipo di protagonisti offerto (vuoi per ciò che stavano facendo, vuoi per la recitazione) produce infatti disinteresse immediato se non proprio antipatia, mentre il finale odora di sciocchezza. Gli scarlatti autoctoni quantomeno fanno esattamente quel che ci si attende da loro, ed è ciò che dà un perché al tutto. Un film che, seppur brutale, non vale metà di quanto fece Deodato.
MEMORABILE: Combinazione letale di frecce (collo più testa); Il primo cruento desinare dei locali; Farcire un cadavere con la marijuana.

Buiomega71 8/06/25 01:20 - 3127 commenti

I gusti di Buiomega71

Roth che gioca al massacro nei campi del signore, spazza via la pagliacciata lenziana e tributa messer Deodato (e non solo), smascherando l'ipocrisia di certi ambientalisti. Pasti antropofagi dai viscerali riverberi romeriani, incubi d'Amelia, smembramenti, ossa spaccate, eye violence parafulciani, lingue strappate e ingoiate, attacchi di diarrea (per nulla divertenti), onanismi lascivi, corpi impalati, gole auto squarciate, nel bel mezzo dell'Apocalypse now rothiana, in cui pochi si salvano (geniali i doppi finali). Meraviglioso il look incancrenito della regina dei cannibali.
MEMORABILE: La bastardaggine di Alejandro; La tenera ragazzina selvaggia; L'omaggio a Zombi con la pala decapitatrice dell'aereo; Il brutale test della verginità.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Schramm • 1/12/15 20:13
    Scrivano - 7821 interventi
    se vai a vedere a me è piaciuto anche meno che a te. è ben fatto ma non lascia niente. nemmeno tensione. tutta la vita le matrici (deodato, lenzi etc)
  • Discussione Markus • 1/12/15 20:17
    Scrivano - 4772 interventi
    Sì, ho letto. Siamo sulla stessa linea.
  • Homevideo Xtron • 25/04/16 11:40
    Servizio caffè - 2242 interventi
    Ho noleggiato il dvd che recava la dicitura "uncut versione integrale" della durata di 1h36m35s.
    Però poi su Wikipedia leggo:
    L'11 febbraio 2016, in Italia, il film viene edito in home-video in 2 versioni: la Cut Version (da 96 minuti circa con 8 minuti tagliati, vietata ai minori di 14 anni) e la Uncut Version (ovvero l'edizione integrale cinematografica non censurata, vietata ai minori di 18 anni).
    Confermate?
  • Homevideo Buiomega71 • 25/04/16 11:50
    Consigliere - 27306 interventi
    Xtron ebbe a dire:
    Ho noleggiato il dvd che recava la dicitura "uncut versione integrale" della durata di 1h36m35s.
    Però poi su Wikipedia leggo:
    L'11 febbraio 2016, in Italia, il film viene edito in home-video in 2 versioni: la Cut Version (da 96 minuti circa con 8 minuti tagliati, vietata ai minori di 14 anni) e la Uncut Version (ovvero l'edizione integrale cinematografica non censurata, vietata ai minori di 18 anni).
    Confermate?


    Non saprei Xtron, non ho ancora visionato il film.

    Io credevo di andare sul sicuro (visto che la Midnight Factory ha editato due versioni in dvd-e BR-del film, specificando versione CUT e UNCUT)

    Naturalmente ho acquistato la versione "rossa", cioè quella con la dicitura UNCUT, che riporta nel retro cover il vm 18 e il visto censura dell'uscita italiana nelle sale

    Poi, però, un utente che lo ha recensito su Amazon scrive questo:

    Integrale non ha niente perchè sarebbe la versione cinematografica..
  • Homevideo Rebis • 25/04/16 19:52
    Compilatore d’emergenza - 4444 interventi
    Credo che l'utente di Amazon si aspettasse scene aggiunte rispetto alla versione cinema... ma la versione cinema era integrale; è solo per l'home video che hanno approntato una versione rated, forse per assicurarsi un passaggio tv.
    Ultima modifica: 26/04/16 08:25 da Rebis
  • Discussione Piero68 • 28/11/16 10:26
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Roth viaggia di omaggi a tutto spiano in questo film. Per non dire scopiazzature. A parte i soliti noti già citati l'arrivo al villaggio indios ricorda spudoratamente l'arrivo del Cap. Willard nel covo di Kurtz in Apocalypse Now.
  • Discussione Redeyes • 28/11/16 10:39
    Segretario - 964 interventi
    Eli Roth è già al lavoro per un sequel, dal titolo Beyond the Green Inferno e programmato per il 2018.
    Ultima modifica: 28/11/16 16:05 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 8/06/25 10:34
    Consigliere - 27306 interventi
    Roth che gioca al massacro nei campi del signore, spazza via la pagliacciata lenziana (mai capito il culto) e tributa messer Deodato (e non solo) che come , giustamente, scritto poco sopra "un film di un fan fatto per i fans".

    Hostel trasportato nell'Amazzonia peruviana, Cabin fever con aggiunta di tribù antropofaghe, un'incidente aereo tra i più spaventosi dopo quello di Alive (gustoso l'omaggio allo Zombi roemeriano con il tipo che si spacca la testa sotto l'elica dell'aereo), una ferocia e una crudeltà inusuale per un prodotto a cui anche Jason Blum ha contribuito (Roth non ci va giù leggero e ci si può ritenere soddisfatti per l'alto tasso di blood and gore e non solo), e soprattutto personaggi sgradevoli e bastardissimi, come l'infimo  Alejandro, un gran figlio di che, in uno dei momenti più inaspettati e disturbanti, si masturba dopo che una delle ragazze si squarcia la gola sotto gli occhi di tutti.

    Una delle scatologie più sofferte mai girate (al pari dei peti di Juliane Moore in Maps to the stars), per nulla divertente, ma quasi insostenibile, l'espulsione di diarrea della ragazza di cui se ne sentiva quasi la puzza, in un contesto già di per se degradante (la porcilaia).

    Tutta la preparazione iniziale (il disboscamento della foresta sulle splendide note "ritzortoliane" di Manuel Riveiro con testimoni due indios di differente estrazione generazionale (il vecchio e il bambino)  dove tra i non solo scritti poco sopra c'è anche la dedica all'ambientalista e mai troppo citato La foresta di smeraldo,  l'incipit a New York tra manifestazioni alla Fragole e sangue, la partenza per il Perù, l'arrivo, un momento dove Roth, a dispetto dei suoi colleghi, mostra un pene che urina, con tarantola, quasi nella sua interezza, abbagliato da una bellezza suggestiva quasi "conradiana" come il giaguaro sul costone a guardia dell'imbocco del fiume), per poi sfociare nell'inferno verde con una tribù di tagliatori di teste davvero terrifica (le teste mozzate sui pali, i resti umani come macabri trofei).

    Roth apre così le danze ( a cominciare dai capelli strappati dalle mani fameliche dei selvaggi ai danni della biondina) con pasti antropofagi dai viscerali riverberi romeriani, smembramenti, ossa spaccate, formiche guerriere all'opera (si, quì davvero brutta la CG, ma tant'è),  eye violence parafulciani, lingue strappate e ingoiate, corpi impalati, gole auto squarciate, brutali test della verginità, tatuaggi staccati e usati come divertimento per i bambini, arti, pelle squoiata e casse toraciche lavorate e sezionate dalle anziane della tribù, una crudeltà che non risparmia nemmeno i superstiti che, pur di salvare la buccia, non ci pensano due volte a far trangugiare, a forza, il sacchetto di "maria" nella bocca del cadavere della loro compagna di sventura.

    Geniale, a suo modo, anche il doppio finale (le chiuse dei suoi film hanno sempre portato dei piccoli problemi a Roth, quello surreale lynchiano di Cabin fever, quello buffonesco e pagliaccesco di Knock Knock), con un'incubotico omaggio d'Amelia e una beffa che maschera l'iposcrisia e la falsaità di certi , cosidetti, ambientalisti (la maglietta simil Che, le immagini di google maps con la telefonata a sorpresa della sorella).

    Certo se il film chiudeva con la Izzo (bellissima "donna chiamata cavallo" pittata di bianco) che diventava la nuova Dea della tribù, pre Midsommar, sarebbe stato tutto un'altro paio di maniche, che da Deodato spostava l'asse da Franco a Gariazzo, quest'ultimo comunque omaggiato nel massacro finale tra gli indios e la squadra di mercenari).

    E nel Cuore di tenebra, o nell'Apocalyspe now , rothiana rimangono impressi la tenerezza della ragazzina selvaggia (un pò come la Ruby delle Colline hanno gli occhi) e il  meraviglioso look incancrenito della spaventosa regina dei cannibali.
    Ultima modifica: 8/06/25 18:43 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 9/06/25 00:01
    Consigliere - 27306 interventi
    Il dvd edito dalla Midnight Factory

    Formato: 2.39:1
    Dvd 9 doppio strato
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano
    Come extra: Eli Roth e il dj Ashba presentano il videoclip del film; Eli Roth spiega come ha trovato le location in Perù e gli abitanti del villaggio; Lorenza Izzo racconta il suo personaggio (tutti della durata di un minuto l'uno e sottotitolati in italiano)
    In allegato il consueto booklet di 12 paginette
    Durata effettiva: 1h, 36m e 35s (Versione uncut cinematografica)

    Immagine al minuto: 0.46.23

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images72/PDVD-429.jpg[/img]
    Ultima modifica: 9/06/25 07:40 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 9/06/25 00:07
    Consigliere - 27306 interventi
    Al minuto 0.04.04, sulla sinistra del letto di Justine (Lorenza Izzo) fa capolino il manifesto francese di Betty Blue:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images72/beob1.jpg[/img]

    E al minuto 0.04.06, sopra il letto di Kaycee (Sky Ferreira) quello tedesco di Cristiana F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images72/beob1b.jpg[/img]