Diary of the dead - Le cronache dei morti viventi - Film (2007)

Diary of the dead - Le cronache dei morti viventi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Diary of the dead
Anno: 2007
Genere: horror (colore)
Note: Quinto capitolo romeriano della saga dei morti viventi.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Con disarmante superficialità Romero affronta il nuovo mondo fallendo l’ambizioso obiettivo (sulla carta l’evoluzione corretta di una saga coerente e “intelligente”) di raccontare la storia di sempre attraverso le nuove tecnologie di comunicazione. Infatti, se anche fanno capolino qua e là “occhi” diversi (le telecamere del circuito chiuso, i video di Youtube, i cellulari...) la matrice è ancora una volta quella di BLAIR WITCH PROJECT (o CANNIBAL HOLOCAUST, fate voi), ovvero il filmato falsamente amatoriale di un gruppo di...Leggi tutto ragazzetti alle prese col terrore. Non possedendo tuttavia la tecnica di un De Palma (che in REDACTED ha davvero studiato a fondo i diversi stili di ripresa con risultati formalmente ineccepibili), Romero si aggrappa ai soliti rigurgiti splatter e al fascino “immortale” dei suoi amati zombi per confezionare un horror zoppicante, zeppo di ingenuità e scorrettezze che rendono artificioso il risultato (dalla solita ormai ridicola volontà di riprendere fino in fondo accecati dall’idea dello scoop alle telecamere da un quintale e mezzo, raddoppiate spesso per riprendere chissà perché momenti di chiara stasi). Tanto che in fin dei conti è preferibile in questo caso lo stile di chi evidentemente (vedi REC) la tecnica della “linea diretta” la pone come vero motore del film, esasperandone la concitata immediatezza. Qui la tensione praticamente non esiste, il pericolo dato dalla presenza degli zombi non si percepisce e par di stare in un action moderno fatto da chi il mezzo non lo conosce come dovrebbe, in un clima da contemporaneità tecnologica che occhieggia maldestramente coi soliti video dall’immagine instabile o i messaggi “importantissimi” (sparate alla testa, capirai...) da diffondere su Youtube (perché la verità, si sa, sta solo su internet) e tante banalità mascherate da metafora profonda delle gravi condizioni sociali del mondo di oggi. Considerato che la storia praticamente non esiste (ragazzetti in viaggio su percorso disseminato di zombi), che l’effetto verità svanisce quasi subito, che i grandi messaggi romeriani si risolvono in quattro pensieri non distanti dagli stessi che da lui ascoltiamo sempre (finale compreso), che gli scenari sono squallidi, gli attori non brillano e le sciocchezze si sprecano, cos’altro resta se non il bell’effetto di vedere gli zombi doc muoversi agli ordini del loro padre biologicamente riconosciuto? Certo, si apprezza il mestiere (Romero comunque ha ancora qualche colpo mica male), ma se c’è da puntare tutto sull’effetto “reality” allora meglio affidarsi a chi ha più consapevolezza dei mezzi di diffusione di massa attuali e più inventiva nello sfruttarne il loro inserimento in sceneggiatura.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/07/08 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/12/09
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Schramm 22/07/08 21:35 - 3490 commenti

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Dopo molte reccagate e cloverfieldate, Romero tira le somme, ci dà un taglio con la superficie e restituisce senso onore forza e rispettabilità al metacinema, che qui assume addirittura le forme e le forze di un'interrogazione etica che passa in graticola le leggi del montaggio, del fuoricampo (senza l'ostensione provocatoria di un Haneke), del gore, dell'effetto speciale, dei codici horror tutti (compresi quelli innescati illo tempore dal suo cinema), del chi deve vedere/sapere cosa, e come. Al poker Romero preferisce la teresina, e scopre talmente le carte da rendere il messaggio invisibile e da non peccare nemmeno per un secondo di retorica facilona o moralismo da telepredicatore. I morti viventi, ancora una volta, siamo noi.

Supercruel 28/07/08 01:06 - 498 commenti

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Programmatico. Dove finisce il diritto di cronaca e inizia il voyeurismo perverso e sensazionalista? Quali sono (se ci sono) le fonti attendibili? Esistono immagini che non siano manipolate per uno scopo? I nuovi media sono "democratici" o solo un caotico brusio di sottofondo? Romero mette talmente tanta carne al fuoco che quest'opera merita plurime visioni. Tralasciando ogni commento estetico, "Diary Of The Dead" è un film IMPORTANTE e NECESSARIO. Da vedere e rivedere.

Flazich 1/08/08 21:29 - 667 commenti

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Gli zombie diventano un mero mezzo per raccontare qualcosa di importante: la mutazione dell'informazione e di fare informazione al giorno d'oggi. Tutte le immagini del film sono filtrate attraverso telefonini, telecamere a circuito chiuso, telecamere portatili, youtube. L'informazione ufficiale non è più necessaria perché non veritiera, l'informazione "alternativa" diventa quella più credibile. Ma fino a che punto? E inoltre se qualcosa non viene filmato al giorno d'oggi è come se non fosse accaduto. Stupendo.

MAOraNza 14/08/08 15:50 - 244 commenti

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Finalmente! Dopo lo scivolone pacchiano e buonista del tremendo Land Of The Living Dead, ai morti viventi viene finalmente ridata la loro dignità in tutti i sensi. Al di là della morale etica (alla fin fine, gira che ti rigira, i veri "cattivi" siamo noi), questo nuovo capitolo della saga riesce a essere originale pur arrivando in un ipotetico "fuori tempo massimo" con le sue riprese sghembe, in prima persona e il montaggio quasi casuale delle scene. Ispirato come non succedeva da tempo, Romero regala una perla inaspettata. Da vedere.

Sunchaser 1/09/08 18:02 - 127 commenti

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Tornano alla grande i morti viventi di Romero, dopo la leggera flessione dell’episodio precedente. L’espediente mockumentary introduce una ventata di novità nel genere (vedi anche Rec), ma Romero non si limita ad utilizzarlo come semplice espediente orrofico. Oltre a qualche giochino metacinematografico, i bersagli del film sono 1) critica all’inefficienza del governo Americano (Uragano Katrina) 2) Svelare il ruolo manipolatore o mentitore dei media 3) Il ruolo di Internet nella vita moderna e la conseguente frammentazione dell'informazione.

Caesars 29/11/08 17:43 - 3779 commenti

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Romero torna alla grande con l'ennesimo film basato sui morti viventi. Ancora una volta però questi "mostri" sono solo un mezzo per parlare invece di "noi" e della "nostra" società. Qui si analizzano le forme di comunicazione di massa, quelle ufficiali e quelle più genuine basate sul web, grazie alle quali chiunque può raccontare qualunque cosa. La storia convince ed è girata molto bene, tiene incollati fino alla fine allo schermo e come al solito sono i vivi a dimostrarsi più mostruosi dei morti. Immancabile per i fan del maestro americano.

Mascherato 22/12/08 22:23 - 583 commenti

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Ha dell'incredibile (o forse no!) che due tra i cineasti moderni più importanti, entrambi esordienti nella seconda metà degli anni sessanta del secolo scorso, si ritrovino, nel 2008, a riflettere sui new media. Per farlo, sia De Palma (con Redacted, aggiornamento di Vittime di guerra) che Romero (con l'ultimo capitolo della saga dei morti viventi) remakano se stessi nell'era di Youtube, e riflettono sulle nuove forme di comunicazione, giungendo alla stessa conclusione: più "cineocchi", in barba a Vertov, non producono necessariamente più verità. Ambedue danno il meglio con produzioni povere.

Onion1973 6/08/09 22:45 - 163 commenti

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Un gruppo di cinefili si ritrova nel bel mezzo di una catastrofe dal nome Zombie. Vivranno il dramma riprendendo tutto ciò che accade per uploadare tutto su internet e raccontare una realtà alternativa a quella dei media. Romero usa i suoi giocattoli di carne per dare lezioni di sociologia della comunicazione. Dieci anni fa avrei gridato al capolavoro, ma ora giunge fuori tempo massimo. Molte cose (non tutte) sono straviste e mentre in molti lavori precedenti regnava la satira e il grottesco, qui il film pare una noiosa ed inverosimile didascalia.

Belfagor 21/08/10 10:28 - 2689 commenti

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Anche Romero ha imbracciato la videocamera, ma è stata davvero una buona idea? Certo, alternare riprese di varie fonti non è male e conferisce maggiore fluidità al tutto evitando una staticità piuttosto noiosa, ma la storia è poco curata, i personaggi sono degli stereotipi viventi e sorge il sospetto che si tratti solo di una scappatella modaiola. L'atmosfera di Zombi si è dissipata e così anche i messaggi romeriani suonano pedanti e didascalici, specialmente nel (dispensabile) monologo finale.
MEMORABILE: La famiglia nella piscina.

Brainiac 10/07/09 05:48 - 1083 commenti

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Gli Zombi di Romero arrancano nei centri commerciali come consumatori svaniti, escono dai bassifondi di quartieri degradati (Zombi), vengono studiati in centri di ricerca (Il giorno degli Zombi), catturati da telecamere amatoriali (Diary). Ogni aspetto della società è stato virato in metafora dal regista che ha fatto della sua (nostra!) ossessione un coerente percorso politico ed uno intrattenimento spietato. Perchè, a parte le prospettive posticcie dalla critica cinematografica, con qualche lungaggine e le sue ingenuità narrative, questo film è un viaggio brutale. Cult la scena dell'impiccato.

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Ilfigo 12/07/09 10:47 - 75 commenti

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L'ho visto in lingua originale e devo dire che l'ho apprezzato molto, anzi moltissimo. George Romero non si smentisce e chi si aspettava che si ripetesse o risultasse scontato è rimasto sicuramente deluso. Romero ha un'inventiva illimitata, ed è questo che fa dei suoi film veri e propri capolavori. Cult.

Blutarsky 14/07/09 18:45 - 360 commenti

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Il film parte bene: il prologo televisivo, i primi incontri con gli zombi... poi la storia si perde, anche per colpa di personaggi stereotipati e poco credibili. Romero si mostra più interessato a imbastire una critica ai media piuttosto che a raccontare una storia; un vero peccato perché il potenziale c'era e il film non manca di certo di momenti riusciti (l'incipit o la scena della piscina); gli manca però la compattezza degli altri capitoli. Troppo pulita e programmata la regia per sembrare amatoriale e il gioco mostra subito la corda.

Giapo 30/07/09 11:34 - 243 commenti

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Il meccanismo adottato da Romero è confermato anche nel suo quinto film: oddio i morti si risvegliano, chissà poi perché, questi ce se magnano, chissà come finirà. Il tutto condito da considerazioni sociali indubbiamente interessanti (questa volta tocca all'inquietante rapporto uomo-media), ma l'idea ormai è abusata e per quanto la realizzazione sia efficace io mi sono annoiato un po'.
MEMORABILE: Se non è ripreso dalla videocamera è come se non fosse mai accaduto.

Daniela 13/08/09 08:02 - 12626 commenti

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Dopo la Terra patinata, speravo molto nel ritorno al basso costo, ma Romero, cavalcando l'onda del fimino amatoriale e della parcellizzazione dell'informazione, propina una minestra riscaldata. Quello che era rivoluzionario nel 68, oggi appare superato proprio per il tentativo di tenersi al passo operando sullo stile (peraltro malamente, manca la sensazione della "ripresa in diretta" di Cloverfield o REC). Fra spiegazioni un po' patetiche (perchè gli zombi non possono correre), personaggi stereotipati e autocitazioni (il tiro al bersaglio finale), il fallimento di un (ex?) maestro
MEMORABILE: 72.000 contatti in 8 minuti, ripetuto più volte come fosse un mantra - l'amish sordomuto bombarolo (unico personaggio simpatico)

Stubby 25/08/09 16:46 - 1147 commenti

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Girato in stile Rec (o Cloverfield se preferite) non è un granché. Ha qualche sussulto, ma nel complesso rimane una pellicola mediocre. Per contro, invece, è veramente molto bello il messaggio che cerca di trasmettere riguardo i sistemi di informazione attuali.

Skinner 27/06/10 00:47 - 592 commenti

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Una boiata. Girato con mano sinistra, scritto in maniera quantomeno maldestra, con le metafore spiegate a parole una per una (con lo stesso effetto di quando si spiega una barzelletta) e per il resto con le stesse situazioni di sempre (la novità dovrebbe essere nel ripetere un centinaio di volte la parola magica youtube). Ma la cosa peggiore sono i protagonisti, a dir poco ridicoli a partire dal reduce del Vietnam armato di arco e frecce. Tensione assente, ma in compenso tante le scene involontariamente comiche. Romero irriconoscibile, ai minimi.

Puppigallo 17/12/09 17:32 - 5259 commenti

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Zombifumofilmico negli occhi dei nostalgici Romeriani, in un vano tentativo di seguire la moda dei reality con videocamera a mano. Romero si accartoccia su se stesso proponendo una pellicola priva di quell'acre odore di morte che lo contraddistingueva; e la stessa idea di dare peso a ciò che la gente comune documenta e riversa su internet, rispetto ai Media, visti sempre con sospetto, è trattata in modo così superficiale da passare quasi inosservata (non bastano i discorsetti a favore di telecamera). Qualche Romeriano sussulto c'è, ma si perde in un mare di mediocrità.
MEMORABILE: Gli zombi in piscina; Il vivo che, morsicato, si autoelimina con un colpo di falce alla testa, perforando anche il cranio dello zombi dietro di lui.

Undying 9/05/10 14:35 - 3807 commenti

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Nuovo capitolo di una nuova epopea sugli zombies, diretta da papà Romero: purtroppo, in questo caso, molto male avviato e per certi aspetti impostato sulla stessa concezione "amatoriale" di [REC]. Si stenta a credere che il regista de La notte e seguiti sia responsabile di questa deludente versione "sociologica" che tira, al solito, in ballo con semplice banalità un pò di temi scottanti (gli stessi ovviamente: guerra, ingiustizia sociale ed una incompleta analisi sui nuovi sistemi di comunicazione, tipo internet). Dialoghi volgari e insignificanti e regia anonima e sclerotica. Un brutto film.

Deadmarcio 21/02/10 10:40 - 27 commenti

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Romero è tornato con i suoi zombie! Ottimo uso delle nuove tecniche e buona scelta per le locatione sfruttate. Riscrivendo la storia tutta da capo modernizza notevolmente la pellicola mostrandoci sapientemente come sarebbero i zombi ai nostri tempi, oltretutto usa sapientemente l'espediente del falso amatoriale per analizzare la società mediatica e analizzare come sempre l'uomo nel suo intero. Alla fin fine, come sempre risulta nei vari capitoli della serie, il mostro siamo noi.
MEMORABILE: L'amish bombarolo. I goldfish zombies.

Enzus79 6/06/10 12:01 - 2874 commenti

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Fa un certo effetto vedere un maestro come Romero prendere spunto dai vari BWP, Cloverfield e [Rec], o addirittura Cannibal Holocaust. L'idea è buonissima: colpire Internet ed i suoi seguaci. Pur mancando dei ritmi che i film precedenti sugli zombi avevano, il film non mi ha deluso del tutto.

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Rickblaine 6/06/10 15:35 - 635 commenti

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Questo è uno dei migliori horror movie degli ultimi tempi, non solo per lo splatter e magari la ripetitività dei "morti vivi", ma anche per lo sfondo "satiro politico" che accompagna l'intera pellicola. È un vero e proprio assalto ai media che usano il proprio potere comunicativo in un modo distorsivo e dannoso. Inoltre ci sono riflessioni e riflessioni sui comportamenti umani in certe situazione. Non banale e quindi intelligente. Romero conferma di essere un maestro del genere.

Greymouser 9/06/10 00:18 - 1458 commenti

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Non sempre "repetita juvant"; anzi, nel caso di Romero, la sua ossessiva riscrittura dello stesso tema (qui, per la verità, ridotto a compitino modaiolo) non giova affatto. Almeno, non alla nostra sopportazione. Sì, perchè, se abbiamo ancora dato credito al regista per la Terra dei morti viventi, qui la pazienza volge al termine. I più sfegatati fans di zombi-movie potranno ancora trovare qualche motivo di giubilo, ma per il resto c'è da sperare che Romero rinsavisca.

Cotola 16/07/10 22:51 - 9012 commenti

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Spuntato e già visto sotto tanti aspetti. Narrativamente parlando non ci sono idee originali ed anche dal punto di vista "politico" non c'è molto da segnalare. Il peggio però è che latita anche dal punto di vista del divertimento: poco stuzzicante, non coinvolge granché ed anche il gore non è ai livelli che ci si aspetterebbe (ma forse questo è un aspetto "coraggioso" più da lodare che da condannare) e gli effetti speciali digitali sono davvero bruttini.

Homesick 18/09/10 10:27 - 5737 commenti

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Lanciato da Deodato nel '80 e astutamente sfruttato dal grande bluff del ‘99, il cinema in presa diretta e i falsi documentari sono diventati negli ultimi anni un vero e proprio trend al quale si è piegato anche Romero per questo nuovo capitolo dell’interminabile saga dei morti viventi. Di nuovo, in verità, c’è ben poco, visto che dietro la critica alla polverizzazione dell’informazione e alla spettacolarizzazione della violenza diffuse dai video amatoriali su internet c’è la solita formula splatter dei superstiti assediati dai famelici revenants. Narcisistico, pur con qualche guizzo d’autore.
MEMORABILE: Lo zombi colpito alla testa dall’acido; il ritorno a casa di Debra.

Hackett 1/11/10 13:20 - 1865 commenti

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Stavolta Romero pontifica sul caos mediatico cui siamo sottoposti dalla crescente tecnologia. Il problema è che lo fà con un film noioso, dai dialoghi banali e mal recitati; se a questo si aggiunge lo stile reality ormai inflazionato la delusione è completa. Il mitico regista della trilogia zombesca sta facendo la fine di Lucas, ancora dotato di talento ma imbrigliato dalle sue stesse creature ed autocondannato a raccontare la stessa storia all'infinito.

Jena 4/12/10 15:16 - 1550 commenti

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Qualcuno ha detto che un Romero minore è sempre meglio delle cavolate che invadono il mercato ogiggiorno e gli do ragione. Certo i capolavori degli anni passati sono lontani eppure... eppure si respira un po' l'atmosfera de La notte dei morti viventi con una produzione sotto costo. Le pulsioni del gruppo, questa volta in movimento più che sotto assedio, le notizie della tv... E non manca certo la ferocia (pensiamo solo al bambinozombie fratello della protagonista...). Tutto sommato i romeriani potrebbero anche apprezzare...

Silenzio 7/01/11 01:50 - 59 commenti

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Anòdino e superficiale. Quattro blande frecciatine contro i mass media (però evviva la Rete, quella non è di massa!) e moraletta in cauda (tutta da ridere: i veri mostri siamo noi) son bastate a far gridare al miracolo schiere di critici e fan: siam messi male. Non funziona punto - ed è questo il suo più macroscopico difetto - nemmeno sul piano puramente orrifico: la suspense è assente ingiustificata e i sanguinolenti effetti speciali sono di pessima fattura. Romero non ha più niente da dire e dovrebbe rendersene conto.

Gestarsh99 4/05/11 07:35 - 1395 commenti

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O Romero Romero perché non sei più tu Romero!? Il presupposto è che il demiurgo dei morti antropofagi fosse tornato in carreggiata nel 2005 solo dopo aver tastato la consistenza della zombie-mania rinfocolata da 28 giorni dopo. Con questo secondo capitoletto il nostro si riduce invece a cannibalizzare, senza un briciolo di orgoglio autoriale, l'horror mockumentaristico filo-deodatiano dei tanti Oren Peli e Balaguerò. Le stilettate contro l'eccesso globale di fonti d'informazione e l'invadenza della rete si perdono pertanto nell'impersonalità di un prodotto modaiolo e derivativo.

Myvincent 17/06/11 14:10 - 3727 commenti

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Quindo capitolo della saga degli Zombi di George A. Romero, il film, pur essendo concepito con una tecnica classica, viene alla fine realizzato con lo stile di uno pseudo-reality, per la gioia dei nostri occhi, continuamente infastiditi da questo falso caos di riprese. A questo si aggiunge totale la mancanza di tensione, con morti da "supermarket" dell'orrore, all'interno di un progetto realizzato comunque con la consueta navigata esperienza.

Ryo 26/06/11 20:14 - 2169 commenti

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George... cosa hai combinato? Il tuo punto di forza nei film di questo genere erano le sceneggiature originali e credibili con forte impatto emotivo e coinvolgimento totale! Non solo gli effetti speciali e lo splatter, che qui tornano perfetti, ma... Si rimane sconcertati davanti alla valanga di nonsense sparsi dapertutto nella trama! La tecnica della ripresa amatoriale DEVE sembrare un filmato amatoriale: c'è troppo taglio cinematografico nelle riprese! E la storia non sta in piedi per nulla! Perchè c'era un pagliaccio zombi alla festa di compleanno? Perchè uno dovrebbe preferire un arco ad una pistola come arma? Perchè...?

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Mickes2 19/04/12 11:49 - 1670 commenti

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È ufficiale: Romero non è più lo stesso. Posso capire i discorsi teorici, gli intenti e le critiche socio-burocratiche nei confronti dei media e della rete, l'informazione forsennata che diviene disinformazione, tutto sempre meritevole di attenzione... ma questa pellicola manca totalmente nella forma: sorta di mockumentary appiattito e impoverito fino all'osso, nessun guizzo, nessuna intuizione, nessuna scossa: tutto, o quasi, si perde in snodi narrativamente impalpabili con retorica invadente. Logorroico. **

Ford 27/01/12 00:01 - 582 commenti

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Grazie a questo film ho riflettuto sull'influenza dei media nelle nostre vite? No, per niente. Ho passato una divertente ora e mezza guardando un film ben girato anche se non originalissimo, intrigante nonostante sia l'ennesimo film di zombi dalla sceneggiatura telefonata? Sì. George mi spiace, questa volta non ho capito cosa volevi dirci ma sono sicuro sia colpa mia; continua a far rinascere i morti e ti seguirò ovunque. Sempre tuo, Ford.

Rebis 21/08/13 15:22 - 2332 commenti

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Partendo da condizioni produttive analoghe a quelle dell'esordio, Romero riavvia la saga con la marcia in più della consapevolezza politica maturata negli anni. Nessun luogo topico in cui inscenare l'azione: questa volta è il meccanismo finzionale e massmediatico a fare da contenitore, quasi enucleando tutto il potenziale dell'incipit di Zombi. A tratti, la densità dell'apparato teorico sopravanza una narrazione che tende a farsi episodica, decentrata su troppi personaggi, ma nel filone del POV siamo allo stato dell'arte. Mediocre il doppiaggio italiano.

Pumpkh75 28/07/15 22:46 - 1740 commenti

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Non ci fosse il mediocre Survival of the dead, sarebbe il perfetto epitaffio cinematografico di Romero: la narrazione ha perso il suo senso, la priorità diventa la rete e non la realtà, il sopravvivere è primario solo se veicolato dall’apparire. E così non c’è un vero tessuto cinematografico, solo una fredda e cinica sequenza di video, cronache di quel che è diventato il genere umano. Due momenti s’imprimono nell’immaginario: la piscina e il finale, tomba della speranza e nostra agghiacciante presa di coscienza. Formidabile.

Vito 22/03/17 02:33 - 695 commenti

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Romero azzera la sua saga degli zombi e ricomincia dal principio, dall'inizio dell'apocalisse dei morti viventi. Il mockumentary è l'evoluzione perfetta dei telegiornali della prima, mitica Notte dei morti viventi, ma anche i blog, i cellulari e perfino le telecamere di sicurezza segnano la moltiplicazione dei punti di vista e delle prospettive nella società moderna. Siamo a livelli molto, molto superiori rispetto ai mediocri Paranormal activity o Rec. Questo è metacinema allo stato puro, oltre a essere uno dei migliori film di zombi degli ultimi anni.

Rambo90 12/09/17 22:45 - 7679 commenti

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Romero cerca di aggiornarsi ai tempi e trasporta i suoi zombi nel found footage che tanto va di moda nel post Blair Witch. Il risultato è deludente, perché se lo stile della ripresa in effetti è ben fatto, a mancare stavolta sono coinvolgimento e paura, per colpa di una telecamera in movimento perenne che fatica a creare tensione. Il ritmo è svelto e qualche bell'effetto splatter ancora regge, ma la sorte dei protagonisti non fa breccia nello spettatore e per un horror di sopravvivenza è la cosa peggiore che possa succedere. Mediocre.

Minitina80 9/12/17 21:27 - 2980 commenti

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Romero questa volta si focalizza sulla società dell’informazione e della comunicazione lasciando intuire come l’abuso della tecnologia abbia portato l’essere umano a smarrirsi ancora una volta. La tecnica per catturare le immagini è una scelta precisa e non va sminuita perché è soltanto un tassello di un mosaico più ampio in cui l’ossessione per i video e internet ci rende ancora una volta cadaveri ambulanti. Siamo, infatti, sicuri che anche questa volta i cattivi siano i morti viventi? Con Romero la risposta non è mai scontata.
MEMORABILE: Meritiamo di salvarci?

Anthonyvm 17/08/19 23:19 - 5640 commenti

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Romero, con qualche difficoltà produttiva, prova a dire qualcosa di nuovo sul tema zombi e ci riesce in parte. Il messaggio di fondo, circa l'informazione, è adeguato e oggi (fra video virali, fake news e crisi dei media tradizionali) più che mai attuale, ma il mezzo - o meglio, la forma - con cui è espresso rende il film impersonale e banalotto (troppi i richiami ai vari Rec e Cloverfield). Azzeccato il finale pessimista con monologo che richiama il "Mi chiedo chi siano i veri cannibali" di deodatiana memoria. Un Romero minore, ma godibile.
MEMORABILE: L'amish sordomuto non così pacifico; Problemi a casa della ragazza; Gli zombi in piscina; La mummia-zombi; Il video virale dei sadici ammazza-zombi.

Thedude94 13/10/23 23:48 - 1089 commenti

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Il discorso che Romero fa sin dall'inizio della sua carriera sull'essere umano "zombizzato" dalla realtà che lo circonda, non cambia in questo film, ma è semplicemente aggiornato dalle tematiche che si affrontano; si passa dalla critica alla diffusione di materiale al limite della tolleranza umana nel web fino alla riflessione sul fatto che gli uomini meritino di essere salvati o di sopravvivere. Il tutto sempre messo in scena con la solita bravura del regista, qui molto al passo con i tempi e con la perfezione degli effetti visivi e del comparto tecnico. Un buon film horror puro.
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  • Discussione Greymouser • 10/05/10 00:17
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Eccolo!

    Suoi e su fino alla sua settima generazione demoniaca!!

    :)
  • Homevideo Mco • 26/06/10 14:16
    Risorse umane - 9970 interventi
    Confermo presenza di questa quinta fatica romeriana sui non morti giovedì 24 giugno 2010 (presso Blockbuster).
  • Homevideo Caesars • 5/07/10 11:53
    Scrivano - 16800 interventi
    Brutta notizia per "i puristi": nel dvd italico manca l'audio originale; c'è solo il doppiaggio in italiano. Ma possibile che ci rifilino ancora certi lavori fatti alla carlona (per usare un eufemismo)?
  • Homevideo Rebis • 5/07/10 13:05
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Già già, scelta assai discutibile... io però l'ho preso lo stesso, non ho saputo resistere alla curiosità! Hanno evidentemente puntato sui contenuti speciali (oltre due ore)... Comunque il doppiaggio pare non sia così infame...
  • Homevideo Caesars • 5/07/10 13:45
    Scrivano - 16800 interventi
    Anch'io ho preso il dvd, il film m'è piaciuto molto.Bene l'inserimento dei contenuti speciali... però la mancanza dell'audio originale (che gli costava metterlo?)mi pare una grossa mancanza.
  • Discussione Rebis • 20/08/13 18:25
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Film per il quale bisogna fare un bilancio tra pregi e difetti - il ché significa che siamo inevitabilmente ad un livello più basso rispetto ai fasti della tetralogia. E' un po' paradossale ma qui avviene esattamente il contrario di quanto rilevato finora nella discussione con Zender.
    L'aspetto politico, volto alla proliferazione di informazioni transmediatica che genera ottundimento di massa, la critica alla manipolazione verticale delle notizie per cui la verità si fa sempre più ambigua, ineffabile, di contro ad una informazione orizzontale, democratica derivata dai social network, insomma, l'apparato più concettuale del film, è condotto con molta coerenza e completezza, ma ha il sopravvento sugli aspetti che di solito Romero riesce a rendere soddisfacenti: la sceneggiatura è troppo fragile, episodica, procede ma non si capisce dove voglia andare a parare - ad un livello puramente narrativo - e i personaggi sono o troppo piatti o iperbolici senza mai sfiorare il realismo (e siamo in un POV): tipo il vecchio professore muscoloso, alcolizzato che sa usare arco e frecce, o l'oca texana che sa riparare il motore di un furgoncino. Rimane l'ironia e la capacità di Romero di essere attuale sia nei temi che nello stile (considerato anche che si è formato con la pellicola e la moviola, il passaggio al digitale non deve essere stato né facile né scontato). E poi rimane il desiderio di una seconda visione - il ché può anche essere un difetto. Ho trovato il doppiaggio italiano mediocre per alcuni personaggi, invece sono bellissime le confessioni dei protagonisti in stile "Grande fratello" escluse dal montaggio definitivo ma presenti tra gli extra: un vero peccato, perché avrebbero dato al film una marcia in più verso il realismo.

    Ah, Zender, non sono convinto del quadrato arancio assegnatogli: a rigore ce ne andrebbe uno verde perché qui la storia, il contagio ricomincia proprio da capo, e narrativamemte viene resettato tutto quello che è successo prima, tipo reboot; mentre Survival dovrebbe essere il suo sequel effettivo.
    Ultima modifica: 20/08/13 18:28 da Rebis
  • Discussione Zender • 20/08/13 20:56
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Beh, sai Rebis, il quadrato arancio segna che trattasi di opera in qualche modo collegata alle precedenti (non è così stretto il concetto di sequel, da noi), e penso sia innegabile che in qualche modo il film faccia parte della stessa serie, visto anche che ilregista è lo stesso.

    L'apparato concettuale ha sì più coerenza qui, ma ache un quintale di fascino in meno. A me è sembrato che Romero si sia divertito come troppi a giocare con le diverse fonti mediatiche dimenticando per strada tutto il resto, annullando i vantaggi che aveva su tutti i suoi imitatori (e che aveva dimostrato di avere ancora in La terra) e arrivando a porsi sullo stesso piano. Come se per la prima volta gli mancassero le idee per dare un vero senso alla continuazione del suo discorso.
  • Discussione Rebis • 21/08/13 13:35
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, sono d'accordo, è come se avesse riavviato la saga partendo da condizioni produttive similari a quelle dell'esordio ma aggiungendoci tutta la consapevolezza politica e morale maturata nei capitoli successivi: ma la consapevolezza ha tarpato le ali alla creatività e alla spontaneità. Intendiamoci, il film è denso e stimolante, concettualmente parlando, ha i suoi bei momenti ironici, ma da un punto di vista narrativo è carente, principalmente a causa dei personaggi e di una struttura "on the road" che lo rende troppo episodico, decentrato, cosa che non succedeva invece ne La notte. Il finale per esempio è provocatorio, ma non chiude la storia, non riguarda direttamente i personaggi e ciò che stanno vivendo. Il finale de La notte rimane inarrivabile.

    Aggiungo però - per spezzare una lancia - che il doppiaggio ha indebolito ulteriormente la forza del racconto: nel dvd italiano non c'è la lingua originale ma negli extra ci sono molte sequenze sottotitolate e l'impatto è decisamente un altro.


    Ieri ho visto anche Survival per chiudere il cerchio: checché se ne dica l'ho trovato più bello e divertente di Diary, meno concettoso e più nostalgico verso un idea di cinema classico, più personale e spontaneo. Certo, gli zombi sono sempre più sullo sfondo, sono l'humus, il fattore destabilizzante a partire dal quale Romero costruisce storie che con l'horror in senso stretto c'entrano sempre meno: non è la paura ciò che vuole veicolare, né il disgusto (il banchetto di Survival è più dovuto che necessario), ma appunto un'idea di cinema personalissima in cui cinema classico, gore, fumetto ed etica civile coesistono in uno strano, affascinante equilibrio. Per me comunque, il "nuovo" Romero è promosso :)
  • Discussione Zender • 22/08/13 11:39
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Sì, sono d'accordo sull'analisi di Diary. E dico anch0io che Survival è un passo avanti rispetto a Diary (anche se siamo ben lontani dalla Terra per dire). Speriamo che il prossimo recuperi in pieno il buon Romero...
  • Homevideo Buiomega71 • 27/10/23 10:24
    Consigliere - 25943 interventi
    Compreso ( in dvd, blu ray e 4k) nel cofanetto GEORGE A. ROMERO -LIVING DEAD FILM COLLECTION, per Midnight Classics  , disponibile dal 21/12/2023
    Ultima modifica: 27/10/23 20:28 da Buiomega71