Discussione Rebis • 21/08/13 13:35
Compilatore d’emergenza - 4419 interventi Sì, sono d'accordo, è come se avesse riavviato la saga partendo da condizioni produttive similari a quelle dell'esordio ma aggiungendoci tutta la consapevolezza politica e morale maturata nei capitoli successivi: ma la consapevolezza ha tarpato le ali alla creatività e alla spontaneità. Intendiamoci, il film è denso e stimolante, concettualmente parlando, ha i suoi bei momenti ironici, ma da un punto di vista narrativo è carente, principalmente a causa dei personaggi e di una struttura "on the road" che lo rende troppo episodico, decentrato, cosa che non succedeva invece ne
La notte. Il finale per esempio è provocatorio, ma non chiude la storia, non riguarda direttamente i personaggi e ciò che stanno vivendo. Il finale de
La notte rimane inarrivabile.
Aggiungo però - per spezzare una lancia - che il doppiaggio ha indebolito ulteriormente la forza del racconto: nel dvd italiano non c'è la lingua originale ma negli extra ci sono molte sequenze sottotitolate e l'impatto è decisamente un altro.
Ieri ho visto anche
Survival per chiudere il cerchio: checché se ne dica l'ho trovato più bello e divertente di
Diary, meno concettoso e più nostalgico verso un idea di cinema classico, più personale e spontaneo. Certo, gli zombi sono sempre più sullo sfondo, sono l'humus, il fattore destabilizzante a partire dal quale Romero costruisce storie che con l'horror in senso stretto c'entrano sempre meno: non è la paura ciò che vuole veicolare, né il disgusto (il banchetto di
Survival è più dovuto che necessario), ma appunto un'idea di cinema personalissima in cui cinema classico, gore, fumetto ed etica civile coesistono in uno strano, affascinante equilibrio. Per me comunque, il "nuovo" Romero è promosso :)