Da un racconto di Piero Chiara, la storia di un medico di Treviso che medita un colpo gobbo a danno del ricco e losco suocero: fregargli un sacco di soldi con una complicata operazione immobiliare. Discreta commedia, con una sceneggiatura funzionale (Castellano&Pipolo), un manipolo di interpreti bravi e in forma, e qualche trovata carina. Dorelli di classe come sempre, ottima la Villoresi. Niente di imperdibile, ma se capita (sembra sparito dai palinsesti) si può guardare
Da un racconto di Piero Chiara, Festa Campanile trae film molto curioso: una commedia a metà strada tra slapstick, sofisticheria e demenziale. Simpaticissimo Dorelli, funzionale Dufilho, deliziosa la Villoresi, ma anche gli altri non sono da meno (a cominciare da Robutti, finalmente in una parte più corposa del solito e Svampa). La mano degli sceneggiatori Castellano e Pipolo si sente, soprattutto nei riferimenti ai vari tipi di commedia del passato.
Un medico della provincia veneta (Treviso) si lascia coinvolgere da un'intraprendente ragazza americana in un'avventura dai risvolti gialli con finale a sorpresa. Film apprezzabile con un sempre bravo Dorelli ed una sgusciante Villoresi contornati da ottimi caratteristi; forse Dufilho sembra un po' fuori parte.
Per niente male: commedia gialla (primo tempo commedia secondo giallo con tanto di delitto e ricerca del colpevole) diretta in modo molto intelligente da Pasquale Festa Campanile, con un Dorelli sembre bravo e simpatico contornato da una Villoresi appetitosa ma anche lei molto in gamba. Si guarda con molto piacere.
Curioso mix di giallo e comicità demenziale stemperati nel classico involucro della commedia italiana e che regge soprattutto per la bravura degli attori: un irresistibile Dorelli, vero mattatore praticamente quasi sempre in scena, una giovanissima e intrigante Pamela Villoresi e un'ancora affascinante Maria Grazia Spina, più un ricco comparto di caratteristi di contorno. Festa Campanile sa dare il ritmo giusto alla vicenda che, grazie a una sceneggiatura ben oliata, arriva scoppiettando alla conclusione e regalando più di una meritata risata.
Commedia con risvolti gialli, diretta dallo specialista Festa Campanile ed interpretata da un Johnny Dorelli decisamente in forma. La vicenda non è originalissima ma la sceneggiatura e ben congegnata e il ritmo si mantiene su buoni livelli. Oltre a Dorelli, buona prova di tutto il cast.
Commedia inrtrisa di giallo con un Johnny Dorelli brillante e spassoso. Festa Campanile imbastisce un buon film, dall'ottimo ritmo e dalla parte gialla piuttosto ben riuscita. Oltre a Dorelli restano impressi: una Pamela Villoresi da mangiare con gli occhi, ma anche brava, uno spassosissimo Dufilho e un vistoso e irriverente Enzo Robutti. Ottimo anche il resto del cast. Finale inaspettato.
Film di medio livello (**) del bel tempo del cinema italiano che fu. Nulla di eccezionale, con una vicenda gialla conclusiva i cui barocchi e inverosimili movimenti ricordano addirittura quelli della complessa soluzione di Assassinio sul Nilo. Dorelli come sempre perfetto in questi ruoli, che sono un misto di astuzia e di candore. Dufilho inverosimile coma italo-americano. Carina la Villoresi, ma soccombe al grande fascino della Spina (oggi la si direbbe MILF...). Divertente Robutti. Qualche gag non è vecchia, ma addirittura stravecchia.
Discreta commedia rosa che si tinge di giallo mantenendo un profilo marcatamente leggero. Al timone il sempre bravo Dorelli, che detta i tempi al resto del cast. Suggestiva l'ambientazione veneta, che nonostante i soliti sforzati accenti sfoggiati dagli attori, dona un tocco di classe in più con l'utilizzo della splendida villa teatro della vicenda.
Sarà che il racconto è tratto dalla penna di Piero Chiara ma, indubbiamente, il film è tra le opere migliori di Festa Campanile. La pellicola, d'ambientazione veneta, è divisa tra commedia brillante e un "giallaccio" da sbrogliare (pur restando nella divertita pochade). Accanto al rassicurante Johnny Dorelli, sempre sul pezzo, a dar man forte a quel non so che di pruriginoso misto alla buffa solarità che solo la giovinezza sa trasmettere, l'allora belloccia promessa del cinema/teatro italiano Pamela Villoresi.
La seconda parte, quando la commedia si trasforma in giallo mantenendo comunque un tono brillante, è senz'altro la migliore. Il film ha una benefica scossa, e aiuta anche l'entrata in scena di Pino Caruso, commissario siciliano, naturalmente. Gli attori fanno bene la loro parte, Dorelli è una sicurezza, ma a me è rimasta impressa la Villoresi, diciannovenne da far girare la testa e dalla recitazione molto disinvolta e convincente. Ad aiutare il bravo Festa Campanile c'è Neri Parenti.
Deliziosa pellicola diretta da Festa Campanile con un Dorelli simpatico e divertente spalleggiato da una godibilissima Villoresi. Non è da meno il resto del cast in cui forse l’unico un po' spaesato rimane Dufilho. Il ritmo non scende mai nonostante si passi da una prima parte che tende alla commedia a una seconda che diventa un piacevole giallo. Finale a sorpresa.
Un bottino di tre miliardi è appetito dal nipote di un gangster. Clima iniziale da commedia, con qualche gag trita, con Dorelli tombeur de femmes e poco altro. La svolta successiva nel giallo dà struttura e ritmo al film che termina coi tempi giusti. Spigliata e divertente la Villoresi (anche con nudo gratuito) e piccolo ruolo per Svampa il quale, benché si sia a Treviso, fa sempre il milanese. Qualche porta in faccia si poteva evitare...
MEMORABILE: Il coltello sparito; Svampa davanti alla cassaforte vuota; I soldi nella bara.
Johnny Dorelli è un attore la cui grande verve comica non è stata sfruttata appieno, dal cinema italiano, e non è stata capita. Questo è infatti un esempio di come l'attore sia in grado di reggere quasi da solo un film che rischia spesso di diventare noioso. Anche il resto del cast se la cava, con uno Stefano Amato molto divertente, ma è il protagonista che rende al meglio. C'è anche una sottotrama gialla in realtà non male, considerando che la pellicola era di tutt'altro genere. Insomma, un film discreto e guardabile, ma che viene salvato principalmente dal cast.
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Salve a tutti, sono nuova del forum, volevo chiedere a qualcuno che ha il film se può farmene avere una copia o dirmi dove lo posso trovare. L'ho cercato ovunque ma non sono riuscita a trovarlo :( Cliccando su "in tv/satellite" ho visto che l'hanno fatto di recente su iris se non sbaglio, averlo saputo...
Attendo fiduciosa!
CuriositàZender • 25/07/13 19:28 Capo scrivano - 48353 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
Ciao. Quando Pamela Villoresi cerca di convincere Dorelli in merito al colpo fa riferimento alla mossa del Cuculo, ad un giallo Mondadori di cui non riesco a leggere il titolo, dopodiché viene anche letto un brano. Qualcuno sa dirmi qualcosa in merito? Grazie