Ispirato dal libro scritto da Bugliosi, avvocato nella vicenda Manson, questo TV movie si attiene scrupolosamente ai fatti, con tanto di dialoghi ripresi pari-pari dalle trascrizioni dei processi d'epoca. Diviso in una prima parte d'introduzione e d'indagine e una più tipicamente legal-thriller, il film può dirsi più che esauriente; ottime le prove attoriali, su tutti Railsback, la Wolfe e la Burns (di ritorno da Non aprite quella porta). La visione risulta però piuttosto pesante, data anche l'assenza di dettagli grafici e il ritmo televisivo.
Intenso true crime movie in cui la destinazione televisiva non altera gli efferati delitti commessi dalla family. Una prima parte fatta di indagini minuziose (con l'irruzione della polizia nel ranch Spahn e i rastrellamenti, dove salta fuori il Gries westerman), una seconda nell'aula di un tribunale, tra testimonianze, i dolorosi e brutali flashback del massacro in casa Tate, la follia femminea delle tre adepte mansoniane (Atkins, Van Houten e Krenwinkel) e gli scoppi d'ira di Manson. Prefinale stile Sindrome del terrore. Impressionante la performance di Railsback.
MEMORABILE: L'agghiacciante racconto della Atkins, di come uccise Sharon Tate, a una sua compagna di prigione; Il ghigno spiritato di Manson; Le tre adepte calve.
I personaggi rendono molto bene l'idea, come mimica (specie le tre seguaci indemoniate) e ancor più come elucubrazioni. Roba da matti dover credere che un album innocuo come quello bianco dei Beatles possa lanciare simili input, anche se sotto l'effetto dell'LSD; e come se non bastasse il boomerang viene lanciato da alcuni di loro nel vantarsi delle proprie imprese di bassa macelleria: non s'era mai visto un simile delirio di onnipotenza. L'arringa della pubblica accusa resta memorabile, in quanto coglie integralmente gli aspetti, o meglio le componenti, del loro fallimento totale.
MEMORABILE: I concetti della paura e del pozzo senza fondo; L'interrogazione ai giurati come verifica del non-condizionamento.
Digiuno di scene madri ma forte di un’accurata ricostruzione inquisitiva, il film di Tom Gries esplora il letame antisociale di un’epoca ambigua e in perenne conflitto con se stessa. Verboso, torpido e al contempo esplicito fino alla didascalia, ma solido documento sulla nascita e sul declino della chimera hippie e di tutti i suoi malefici focolai. Bravo Steve Railsback.
Partendo dal libro di Bugliosi e di Gentry, il regista Gries offre una versione piuttosto fedele di uno dei fatti di sangue più sconvolgenti e clamorosi del XX secolo. L'eccessiva fedeltà è forse il limite più grande dell'opera, che risulta assai didascalica e non sempre coinvolgente, anche a causa di una durata pachidermica e di un tono prettamente televisivo. Un buon lavoro è stato fatto invece sugli attori: Railsback e la Wolfe sono davvero convincenti nei rispettivi ruoli e in particolare lo sguardo magnetico del finto Manson difficilmente si dimentica.
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DiscussioneRaremirko • 28/04/19 20:48 Call center Davinotti - 3863 interventi
Ho specificato tutto in home video (da noi venne trasmesso su Canale 5 35 anni fa, e poi l'oblio-vedi curiosità -).
Credo ci sia pure un dvd americano in regione 1 (che presenta i sub in francese e spagnolo) che dovrebbe essere lo stesso master utilizzato nel dvd spagnolo che posseggo.
Per chi fu ossessionato dalla family e dal suo guru (più per carpirne la totale follia e il cieco fanatismo) è comunque da vedere (vieppiù che si attiene ai fatti scritti da Vincent Bugliosi nel suo libro)
E solo che, ogni volta, si rivanga la family e Charles Manson (quì impersonato da uno Steve Railsback di impressionante somiglianza non solo fisica) mi si riapre la ferita sulla mia amatissima Sharon Tate (e la fine che ha fatto Susan Atkins è il meglio che le poteva capitare, marcendo in galera)
Come scrivevo sopra, difatto, necessario ma doloroso.
DiscussioneRaremirko • 28/04/19 22:43 Call center Davinotti - 3863 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Ho specificato tutto in home video (da noi venne trasmesso su Canale 5 35 anni fa, e poi l'oblio-vedi curiosità -).
Credo ci sia pure un dvd americano in regione 1 (che presenta i sub in francese e spagnolo) che dovrebbe essere lo stesso master utilizzato nel dvd spagnolo che posseggo.
Per chi fu ossessionato dalla family e dal suo guru (più per carpirne la totale follia e il cieco fanatismo) è comunque da vedere (vieppiù che si attiene ai fatti scritti da Vincent Bugliosi nel suo libro)
E solo che, ogni volta, si rivanga la family e Charles Manson (quì impersonato da uno Steve Railsback di impressionante somiglianza non solo fisica) mi si riapre la ferita sulla mia amatissima Sharon Tate (e la fine che ha fatto Susan Atkins è il meglio che le poteva capitare)
Come scrivevo sopra, difatto, necessario ma doloroso.
Mi sa che il libro l'ho pure letto, minuziosissimo.
HomevideoDusso • 28/09/21 21:54 Archivista in seconda - 1931 interventi
Edizione Sinister in 2 dvd Il primo disco dvd9 (7,91 gb.) contiente il film tv della durata di 2:56:06 sia in lingua originale che in italiano. Il secondo disco dvd9 (6,14 gb.) contiene il documentario (in inglese con sottotitoli ita) "Manson il demone di Hollywood"
Un recupero lodevole. Meticolosa la ricostruzione degli eventi, che si lasciano seguire con interesse vivo. La qualità del master è più che soddisfacente, malgrado qualche graffietto e imperfezione che compare sporadicamente; purtroppo in alcune scene (nel passaggio da una scena all'altra) il video mostra segni di interlacciamento. Non da meno il documentario nel secondo disco.