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Tutti i commenti e le recensioni di This is England

TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/07/08 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 12/07/08 15:50 - 4023 commenti

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Piccoli skinhead crescono. Autobiografico racconto di formazione, con tutto l'apprendistato ideologico del caso, di un dodicenne umiliato e offeso, pronto a prestare la propria rabbia alla causa persa degli skinhead. Più vicino alle antispettacolari derive riflessive di The beliver che alle schiamazzate Fragassan-Hooliganiane, ma a parte l'appassionata prova attoriale di Stephen Graham, niente di indispensabile o di cinematograficamente eccelso. Qua e là didascalico, iper-retorico nel finale e non sempre credibile (l'erotic affaire tra Shaun e la darkettona ventenne: ma fateci il favore!)

Mickes2 14/03/11 17:10 - 1672 commenti

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Incentrato sulla figura e sulla cultura degli skinhead. Shane Meadows racconta pregevolmente con sguardo autobiografico ma con (a volte) eccessivo didascalismo la storia di un ragazzino dodicenne che cresce e si "forma" in un gruppo di skinhead con a capo un bravissimo (grande prova attoriale la sua) Stephen Graham. La regia è buona e con il giusto taglio: grezzo, freddo, claustrofobico, in cui traspare la giusta critica verso un paese che giorno dopo giorno lo delude. Finale eccessivamente retorico.

Ishiwara 14/08/11 17:53 - 214 commenti

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Il passaggio precoce dall'infanzia all'età adulta in un contesto particolare è raccontato in modo molto efficace. I personaggi hanno spessore e sebbene a tratti si perda un po' la verosimiglianza, non si prende mai la strada più facile ed ovvia. Una sceneggiatura quasi perfetta, una colonna sonora coinvolgente, una ricostruzione decisamente verosimile del periodo e delle ottime prove attoriali concorrono a fare di questo film un piccolo quasi-capolavoro. Decisamente bravo il giovanissimo protagonista, convincente Graham.
MEMORABILE: La sigla; la riunione a casa di Combo; il pestaggio.

Pigro 8/08/11 09:38 - 10113 commenti

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Ritratto dell’Inghilterra thatcheriana della guerra alle Falkland ma dalla singolare prospettiva di un gruppuscolo di skinhead. Ritratto di un 12enne perdente che trova in quel gruppuscolo una complicata nuova famiglia. Questa è l’Inghilterra, ma quale? Il cuore naziskin, le isole argentine in cui combattere e morire, i paesaggi desolati della provincia inglese, la testa rasata del ragazzino inerme? Bellissimo racconto di disperazioni e speranze, di formazione e disagio sociale, esposto con piglio ruvido, con un cast eccellente. Emozionante.

Gestarsh99 10/08/11 16:51 - 1395 commenti

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Immersa nello scenario difficile dell'Inghilterra dei primi anni '80, l'esperienza d'iniziazione di un ragazzino emarginato e timido all'interno di una piccola crew di skinhead apolitici, attraverso cui Meadows illustra e riassume quella che fu la lenta evoluzione del movimento, col graduale assorbimento delle violente rivendicazioni patriottico-sciovinistiche del National Front e delle spinte anti-immigratorie e xenofobe proprie del White Power. Il regista forza un po' i tempi e le dicotomie caratteriali ma il quadro complessivo che ne risulta è amaro, livido, dolente. Tristissimo.
MEMORABILE: Il folle pestaggio a sangue di Milky; l'improbabile storia d'amore tra Shaun e la truccatissima punk spilungona Smell.

Galbo 11/08/11 17:14 - 12648 commenti

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Il titolo è già un manifesto programmatico; si tratta quasi di una fotografia di un gruppo di inglesi skinheads nel periodo della guerra delle Falkland. Il film segue in particolare un adolescente in una fase di crescita cruciale della sua esistenza in un contesto ambientale profondamente ostile. Una buona sceneggiatura e la giusta caratterizzazione psicologica dei personaggi, tutti interpretati da ottimi attori. Veramente azzeccata la colonna sonora.

Ujd1961 29/08/11 19:59 - 32 commenti

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Il film, che rievoca pure l'oramai quasi dimenticata - ma cruentamente combattuta - Guerra delle Falklands (1982) tra l'Argentina ed il Regno Unito e le cui immagini di repertorio ne siglano retoricamente l'epilogo, rappresenta realisticamente il degradato quadro sociale di una certa minoranza provinciale inglese, triste espressione di un becero e reazionario spirito nazionalistico allora risorto grazie all'eco bellico ed all'imperialistica politica thatcheriana. Un plauso a tutti gli attori, specie all'adolescente protagonista. Da non perdere.
MEMORABILE: La love story (pur nondimeno fuori tema e del tutto inverosimile) tra il timido dodicenne Shaun e la "navigata" punk Smell.

Rullo 30/08/11 21:26 - 388 commenti

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This is England: l'Inghilterra della regina, di David Bowie, degli skinhead. Un dodicenne che entra poco convinto in un gruppo di naziskin originando una serie di situazioni surreali ma effettivamente realistiche. Registicamente inattaccabile, mantiene sempre uno stile cupo e freddo. Meadows riesce bene nell'intento di riprodurre un ambiente povero ed ignorante, se vogliamo. Ottime le musiche e grandiosi gli attori.

Didda23 2/09/11 14:22 - 2465 commenti

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Convincente affresco dell'Inghilterra Tatcheriana post Falkland, This is England si fa apprezzare per l'arguzia dei dialoghi e per la scelta del tono surreale e grottesco. L'opera non è tanto un film sugli skinhead, bensì sul disagio e sul disorientamento giovanile dovuto alla mancanza di valori e modelli di riferimento (al giovane protagonista manca la figura paterna). Le immagini di repertorio perforano la nostra anima e inducono alla riflessione. Strabiliante la colonna sonora. Peccato per il doppiaggio non all'altezza.

Digital 5/09/11 11:44 - 1267 commenti

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Notevole film incentrato sulle gesta di una banda di skinhead che ha molte frecce al proprio arco: dalla regia particolarmente ispirata di Meadows sino ad attori dalle indubbie doti recitative (l'allora quattordicenne Thomas Turgoose e Stephen Graham, su tutti). Sono molte le sequenze degne di nota (cito l'assalto al negozio del Pakistano). Ci sono voluti cinque anni prima che questo This is England approdasse in Italia, ma l'attesa è stata ben ripagata.

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Jandileida 4/09/11 16:45 - 1683 commenti

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Film di formazione sullo sfondo di una delle guerre più insensate della storia dell'uomo, quella per il possesso delle Falkland. Senza più una guida, il giovane Shaun si ritrova catapultato nel mondo skin, a sua volta alle prese con un cambiamento. Pellicola classicamente inglese con tutti i pregi (buon ritmo, interpretazioni discrete ed ottima ricostruzione ambientale) ed i difetti (tendenza al melenso/retorico ed eccesso di didascalismo) del caso, che tenta una riflessione su di un periodo della storia inglese doloroso e socialmente dirompente.
MEMORABILE: Shaun ha tutta la mia stima ma la storia d'amore poteva esserci risparmiata.

Xamini 5/09/11 02:02 - 1295 commenti

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Ricorda un po' Ken Loach per genere di ambientazione, di attori e tema e sicuramente l'autore irlandese è uno spunto in numerose circostanze (specie nel modo asciutto di raccontare), ma Meadows non raggiunge lo stesso livello poetico. Sarà perché forza la credibilità della storia in qualche momento (la relazione tra il protagonista e la dark, il buonismo di qualche personaggio, specie nei confronti del ragazzo); sarà che, semplicemente, non ha la stessa caratura.

Cotola 7/09/11 23:37 - 9530 commenti

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La guerra delle Falkland fa da sfondo alle drammatiche vicende di un ragazzino in cerca di una figura paterna sostitutiva. Si parla di skinhead e se ne segue, in modo superficiale, la loro evoluzione, ma non è un film politico. Il regista descrive con bravura uno spaccato dell'Inghilterra d'epoca e lo fa alternando il registro comico a quello drammatico (che prevale), speziando il tutto con qualche spruzzata surreale e grottesca. Ottima la prova del giovane cast e bella e coinvolgente la colonna sonora.
MEMORABILE: L'inverosimile ma tenera storia d'amore tra il dodicenne Shaun e la navigata punk Smell

Capannelle 14/09/11 08:37 - 4567 commenti

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Con disarmante semplicità e schiettezza, senza perdersi in vie laterali (patinature fuori luogo, assistenti sociali o eccessi pulp), Meadows ci parla di disagio giovanile e genesi del razzismo. Fenomenali gli interpreti per la vericidità e impatto (ma anche spessore) dei loro caratteri. Molto efficaci i passaggi emblematici legati alla figura di Combo (l'arrivo nel gruppo, il comizio, lo scoppio d'ira di fronte alla "normalità" di Milky). Varia e non invadente la colonna sonora dove brilla un pezzo del nostro Einaudi.

Redeyes 6/01/12 17:41 - 2492 commenti

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Allegoria di una certa generazione ma più ancora fotografia di un gruppo di idioti o poco più che peregrinano, agghindati alla moda del tempo, professando nazionalismo a buon mercato. Cinematograficamente parlando è perdibile. È tuttavia interessante nella ricostruzione del tempo. Al solito si girovaga fra paesaggi umidi, quartieri poveri e solitudine. Il finale volge al mieloso e qundi non ci gusta.

Cloack 77 12/05/12 12:04 - 547 commenti

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È un film "tutto" di pancia, tutto odio e rabbia nei confronti di chi sorrideva allo sparo di un cannone per il rumore assordante, ignari di quanti sono morti senza avere avuto il tempo di ascoltarlo; tutto odio e rabbia verso chi inviava a morire "sconosciuti" per una prova di forza o semplicemente per un nuovo vigore, su isole contese da governi idioti e ciechi; tutto odio e rabbia per chi assiste alla morte su di uno scoglio.

Puppigallo 7/04/13 09:23 - 5485 commenti

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L'inizio è abbastanza spiazzante, perchè si tende a pensare che il giovane protagonista possa avere a che fare con la solita banda di squinternati perdigiorno, tutto sommato innocui; e invece, quella è una fase di piacevole transizione, prima dell'arrivo del vero problema per una mente plasmabile e soprattutto influenzabile. Detto ciò, l'insieme sa un po' di approssimativo. Non si scava più di tanto, ma ci si limita a esporre una situazione resa esplosiva da uno squilibrato che usa la madrepatria per giustificare il suo immenso odio represso, riversandolo sugli immigrati. Comunque, non male.
MEMORABILE: La storia dei budini rubati da un nero; La sputolinea da attraversare; Il mentore, in preda all'erba e alla sua follia, si scatena contro tutti.

Pinhead80 10/05/13 19:16 - 5426 commenti

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La formazione di un ragazzino nell'epoca thatcheriana che vedeva l'Inghilterra vittoriosa sull'Argentina nella guerra per le Isole Falkland. Più che la banda di skinhead a farla da padrone è la desolazione dei luoghi in cui si muovono i protagonisti. Un vuoto che non riesce a essere riempito neppure dal senso di appartenenza a un gruppo che di per sé tende a ghettizzare a sua volta. A tratti riesce anche a far sorridere, nonostante alcune scene siano toste. Ben fatto.

Piero68 22/07/13 08:48 - 2996 commenti

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Titolo altamente esplicativo per questo manifesto generazionale riferito agli anni 80. Sullo sfondo la guerra delle Falkland e le turbolenze giovanili della classe proletaria inglese di quell'epoca che sostanzialmente si divideva in movimento punk o, come nel caso specifico, nel movimento skinhead. Di sinistra la prima compagine, di estrema destra la seconda. Asciutto e diretto, Meadows non usa perifrasi nell'illustrare sogni e frustrazioni di giovanissimi e meno govani. Ottima la fotgrafia e la scenografia come ottima la prova del bravo Graham.
MEMORABILE: Le immagini reali negli ultimi dieci minuti.

Nando 18/11/13 01:29 - 3904 commenti

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Uno spaccato inglese alla Loach che vede un gruppo di skinhead in azione durante la guerra delle Falkland. Buona descrizione ambientale con validi interpreti e ritmo che oscilla tra commedia e dramma. Le ideologie del gruppo sono ben delineate e il piccolo protagonista se la cava egregiamente. Finale positivo.

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Disorder 17/01/14 11:37 - 1416 commenti

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Può sembrare la banale storia di un gruppo di ragazzi alternativi, ma dentro c'è tutta l'anima controversa dell'Inghilterra anni 80. Un paese in affanno, scosso da guerre e terrorismo (Falkland e Ulster), scioperi e proteste sindacali, disoccupazione. La cosa migliore del film è quindi l'atmosfera generale, non tanto la trama (abbastanza flebile e a tratti persino sconclusionata). Corretta la scelta degli interpreti. Un buon film.

Fabbiu 27/10/14 21:11 - 2198 commenti

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Le sottoculture inglesi anni 80, dagli skinheads (perlopiù) ai rudeboy e la presenza di una dark-lady new romantic. Sapientemente la sceneggiatura non apre troppe parentesi politiche (la politica non era effettivamente troppo presente alla base di questi movimenti) indagando piuttosto i più livelli di coesione del gruppo, in cui il protagonista è un bambino emarginato. Qualche tocco di retorica (l'ira violenta in preda all'erba è davvero una delusione), una fotografia deliziosa e una interpretazione eccellente di Stephen Graham. Molto piacevole.
MEMORABILE: Il raduno xenofobo, che ricorda molto le strategie politiche di consenso, ancora attualissime nel nostro paese.

Vito 1/02/16 14:08 - 695 commenti

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Ritratto dell'Inghilterra degli anni '80. Quelli della Thatcher, degli scioperi dei sindacati, della Guerra delle Falkland. Ma soprattutto ritratto della subcultura proletaria degli Skinhead e dei Rude Boy, movimento anarchico, di sinistra e antirazzista che venne poi infiltrato o plagiato da gruppi nazisti e razzisti. Cast straordinario, grande regia, grande cura per le ambientazioni e soprattutto bellissima soundtrack. Magnifico.

Paulaster 22/12/16 10:09 - 4888 commenti

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Nelle contrapposizioni inglesi (i reali e i proletari, i soldati al fronte e gli immigrati in casa) si descrive uno spaccato degli anni ottanta sotto la Thatcher. Il nazionalismo che cresce fino a diventare estremo, tanto da diventare violenza scatenata contro chi sta vicino; unico neo l'età troppo giovane del protagonista. Le interpretazioni sono notevoli: fuoriesce l'anima orgogliosa, ironica, patriottica e beona del popolo anglosassone. Colonna sonora di black music come simbolo di integrazione. Consigliato in lingua originale.
MEMORABILE: La linea con la saliva; La madre che affronta al pub i nuovi amici.

Bubobubo 31/12/18 00:39 - 1847 commenti

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Il progenitore (e il più fortunato) di una serie di produzioni tematiche che riflettono - non senza qualche retorica - sul recentissimo e tumultuoso passato del Regno Unito a guida thatcheriana. Ottimi e quasi sempre precisi i riferimenti culturali, musicali in primis; un po' meno a fuoco le interpretazioni dei giovani protagonisti, compreso un Turgoose la cui metamorfosi identitaria viene fin troppo facilmente identificata con il bisogno di identificarsi in un surrogato della mancante figura paterna. C'è l'anima, però e questo basta.

Hackett 23/01/19 19:29 - 1871 commenti

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Seguendo la tradizione del miglior cinema indipendente e popolare inglese, la pellicola ci racconta questa piccola storia di formazione, tra commedia e tragedia, tra grandi miserie e piccole nobiltà. Uno spaccato di vita giovanile tra falsi miti, voglia di riscatto sociale e tensioni razziali. Impossibile non capire che la società odierna, discutibile com'è, si è formata proprio nelle certezze d'argilla di quegli anni. Film sincero, ben girato e recitato ottimamente.

Diamond 24/04/25 07:24 - 678 commenti

I gusti di Diamond

Iniziazione di un ragazzino dall'infanzia problematica all'interno dell'estrema destra inglese a firma di Meadows. Lo script mostra qualche forzatura (dovuta alla giovanissima età del protagonista) e una storia d'amore assurda ed evitabile, ma dialoghi perfettamente bilanciati e il mestiere di Meadows rendono l'opera profonda e riflessiva senza mai cadere troppo nei cliché del genere. Finale un pelo retorico ma funzionale, cast credibilissimo nel quale brilla un Graham letteralmente mostruoso. Ricercata la colonna sonora, peccato per qualche cover poco adatta.
MEMORABILE: Il sorriso di Milky strafatto di fronte a Combo orami fuori di testa; Graham che riesce a fare paura e pietà contemporaneamente.
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  • Discussione Pigro • 2/09/11 14:58
    Consigliere - 1707 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il tema focale dell'opera non è tanto la rappresentazione del mondo degli skinhead,bensì la raffigurazione del disorientamento e del disagio giovanile.
    Nell'età adoloscenziale si è sempre alla ricerca di modelli di riferimento e di comportamento.In certi casi si fa riferimento al mondo politico (skinhead o comunismo),in altri casi al mondo musicale (dark,punk,gabber,emo).
    Se pensate di vedere un film sugli skinhead This is England,non è il film che fa per voi.
    Questa è la mia impressione,non so cosa pensino gli altri Davinottiani...


    Concordo anch'io. Ci aggiungerei che si tratta non solo di un romanzo di formazione, per così dire, ma anche di una riflessione sull'Inghilterra di quegli anni: da una parte gli skinheads, dall'altra la guerra alle Falkland... e dunque, l'interrogativo: qual'è l'Inghilterra? Ecco, l'Inghilterra è proprio quel ragazzino col padre ucciso nelle Falkland che viene sedotto dagli skinheads, e che cerca pian piano la propria strada. Non dico che sia esattamente una metafora della storia inglese degli anni 80, ma secondo me c'è anche questo...
  • Discussione Gestarsh99 • 3/09/11 01:42
    Scrivano - 21545 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il tema focale dell'opera non è tanto la rappresentazione del mondo degli skinhead,bensì la raffigurazione del disorientamento e del disagio giovanile.
    Nell'età adoloscenziale si è sempre alla ricerca di modelli di riferimento e di comportamento.In certi casi si fa riferimento al mondo politico (skinhead o comunismo),in altri casi al mondo musicale (dark,punk,gabber,emo).
    Se pensate di vedere un film sugli skinhead This is England,non è il film che fa per voi.
    Questa è la mia impressione,non so cosa pensino gli altri Davinottiani...


    Si, la tua lettura è del tutto appropriata: Meadows procede un po' come il Pasolini di Salo' e utilizza la materia politica che intride i personaggi e la storia a titolo di esempio per affrontare un discorso molto più generale ed ampio.
    Però, come ho scritto nel mio commento, ci tiene fortemente anche ad illustrare la profonda metamorfosi ottantiana del movimento skinhead, collocandola nel suo preciso contesto storico e sociale (che non era dei più spensierati).

    Comunque, se si cerca un film più mirato e selettivo sull'argomento allora sarebbe meglio rivolgersi ad opere come American History X, Romper Stomper (cattivello ma deludente) oppure direttamente al minimalista e seminale Made in Britain.

    Anche se a mio avviso il migliore e più controverso del "settore" resta sempre il coraggiosissimo The Believer (2001).
  • Discussione Didda23 • 3/09/11 13:08
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    The Believer l'ho visto più di 5 anni fa,mi ricordo solamente il finale molto simbolico ed evocativo e la prova straordinario di Gosling (attore che stimo molto. American History X non mi aveva convinto più di tanto.Rimane l'interpretazione memorabile di Norton.
    Made in Britain spero di riuscire a recuperarlo in qualche modo.
  • Discussione Didda23 • 9/09/11 17:47
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    Abbiamo avuto lo stesso pensiero sul film Cotola!
  • Discussione Cotola • 9/09/11 17:53
    Consigliere avanzato - 3907 interventi
    Sì e ti confesso che il parere illuminante potrebbe avermi, consciamente o meno, un pò
    influenzato. :-)
  • Discussione Didda23 • 9/09/11 17:55
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    Se è stato così è solo motivo d'orgoglio...
  • Musiche Capannelle • 14/09/11 08:51
    Scrivano - 3899 interventi
    Il pezzo strumentale migliore del film:
    Dietro Casadel torinese Ludovico Einaudi
    Ultima modifica: 14/09/11 08:54 da Capannelle
  • Homevideo Digital • 23/09/11 16:55
    Portaborse - 4144 interventi
    Dvd della Sony Pictures/Officine UBU disponibile dal 15/12/2011.



    Dati Tecnici :

    Audio : Italiano-Inglese Dolby Digital 5.1
    Sottotitoli : Italiano
    Rapporto Schermo : 1.85:1 Anamorfico
  • Curiosità Redeyes • 6/01/12 17:43
    Segretario - 962 interventi
    Il film è dedicato alla memoria di Sharon Turgoose, madre del giovane protagonista, Thomas, deceduta poco prima dell'uscita del film, a causa di un cancro.
  • Discussione Redeyes • 19/03/13 10:33
    Segretario - 962 interventi
    Si segnala l'uscita nel 2010 della Serie tv "This is England '86". e Successivamente "This is England '88" La prima consta di 4 Episodi, la seconda di 3. Sceneggiato e parzialmente diretto dallo stesso Shane Meadows. Sono considerabili come veri e propri sequel del film.