Commedia alquanto scialba che vorrebbe inserirsi nel filone (reso fortunato sopratutto da Nuti prima e Pieraccioni poi) della comicità toscana. In realtà questa storia dell'odio incrollabile tra due fratelli che ereditano una fabbrica tessile appare quantomai scontata ed altamente ripetitiva (tutto il film "gira" sempre sul medesimo tono), con una regia (dello stesso Benvenuti) banale ed attori svogliati.
Noiosa commedia diretta da un Benvenuti che in passato ha fatto sicuramente di meglio. La storia è quanto di più trito e banale si sia visto e le battute e i dialoghi sono stra-abusati. Il cast poi è chiaramente fuori ruolo, a partire da un Montesano in chiara difficoltà con un personaggio molto mal disegnato. Benvenuti è insopportabile. Si salva solo il vecchio Novello Novelli, con il collaudato mestiere, ma il film rimane inguardabile.
Pessima commedia di Benvenuti, che fatica a trovare ritmo e che non ha una sola trovata originale o che perlomeno non provochi lo sbadiglio. Alcune riprese sono assurde e fanno venire il mal di testa, la coppia con Montesano non funziona mai e i dialoghi fatti di battibecchi e provocazioni non suscitano manco un sorriso. Uno di quei film che sulla carta sembra divertente ma una volta visto fa cadere le braccia.
La vecchia e cara faida familiare tra fratelli, tradimenti e rimorsi all'ordine del giorno e poca comicità. Gli elementi della malinconia di Alessandro Benvenuti, in questo caso conditi da un pizzico di surrealismo nutiano e con la presenza di un Montesano mattatore. C'è di peggio.
Commedia incentrata sulla rivalità tra due fratelli in lotta per il comando familiare. Narrazione lenta e ripetitiva con trovate poco brillanti che conducono a un finale che tende al moraleggiante. Benvenuti, che personalmente apprezzo poco, mostra il solito atteggiamento mentre Montesano appare poco sfruttato.
Pessima regia di Benvenuti che punta sulla commedia cinico-surreale senza però colpire nel segno. La lenta messa in scena e i lunghi ed estenuanti sproloqui verbali accentuano il tedio nello spettatore costretto oltremodo a dover accettare un duetto comico (Benvenuti-Montesano) tutt’altro che riuscito. Un inciampo dell’ex "giancattivo" che comunque complessivamente non mi ha mai convinto (se non come caratterista).
Commedia non riuscita di Alessandro Benvenuti a cui manca il cambio di passo nei momenti chiave. Doveva essere un rilancio, è stato un mezzo fiasco. Molto onirico, molto... da concilio degli Dei (mi riferisco agli attori che spesso fanno da commento alle vicende, come un "coro" dell'antica Grecia). La regia di Benvenuti può non piacere ma ha dei tratti interessanti. Sprecato Montesano che risulta un po' fuori posto sia nella parlata che nelle siutuazioni (Nuti sarebbe stato l'optimum). Due pallini di stima.
MEMORABILE: Montesano che, facendo finta di accettare l'offerta di pace, pesta la mano di Benvenuti con una pietra.
Tentativo malriuscito di assortire la nuova coppia Alessandro Benvenuti/Enrico Montesano in un film dagli esiti debolissimi dove si sorride appena e a fatica. Il resto del cast non aiuta di certo a migliorare la situazione e assistiamo solo a gag stantie e di scarso appeal.
Caino e Caino arranca, ahinoi, nella perenne ricerca di una sorta di ritmo, o di un cambio di passo che vada oltre le spicciole battute toscane. Personalmente credo che una buona dose di colpa vada anche cercata nell'interpretazione di un Montesano fuori luogo, dialetticamente parlando e soprattutto in fase discendente. Esce fuori un parlato fuori luogo, artefatto, che risulta ancora più assurdo del clima grottesco della storia in sé. Si vada ad aggiungere certe scelte registiche rivedibili. Dimenticabile.
Questa pellicola ha molti problemi, come la misera sceneggiatura o due attori talmente sopra le righe (soprattutto Montesano) da risultare quasi fastidiosi. Ma quello principale è che dopo una ventina di minuti la loro ostilità ha già stufato, risultando ripetitiva e sempre più fine a se stessa, persino quando potrebbe avere uno scopo. Alla fine, salvo qualche velenoso botta (o proprio botte) e risposta, il resto è decisamente dimenticabile.
MEMORABILE: "Rapimento" e sghignazzata.
Alessandro Benvenuti HA DIRETTO ANCHE...
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneRuber • 5/03/12 16:21 Contratto a progetto - 9197 interventi
Ma è veramente una ciofeca enorme questo film!
Visto ieri ccon il dvd registrato prestatomi da un mio amico, dopo 5 minuti volevo staccare il tutto.
Il soggetto non e neanche malaccio ma è diretto malissimo, Montesano doveva essere sfruttato molto meglio. Un ora e mezzo di noia assoluta, ma d'altronde tutti i film diretti da Benvenuti non e che siano gran che forse salvo solo il primo Benvenuti a casa Gori, e Belle al bar.
Se non ricordo male, in un'intervista fatta dalla fanzine CINE 70 a Montesano, alla domanda su questo film lui sviò la risposta facendo presagire un po' di risentimento. Evidentemente non fu per lui una buona occasione.
DiscussioneRuber • 5/03/12 17:58 Contratto a progetto - 9197 interventi
Markus ebbe a dire: Se non ricordo male, in un’intervista fatta dalla fanzine CINE 70 a Montesano, alla domanda su questo film lui sviò la risposta facendo presagire un po' risentimento. Evidentemente non fu per lui una buona occasione.
E beh Markus visto cio che ne è venuto fuori.
CuriositàZender • 20/12/17 15:14 Pianificazione e progetti - 46924 interventi
Curioso (lo scrive Marcel nel suo papiro dell'altro film) come la locandina di questo film sia praticamente identica a quella di Terapia d'urto (2003) di Peter Segal:
DiscussioneRuber • 8/07/19 19:54 Contratto a progetto - 9197 interventi
Ho recuperato in rete l’intervista di Montesano alla rivista di cui parlava Markus nel post sopra:
”Montesano stesso, nell'intervista su “Cine 70 e dintorni” n.10, lo liquida in poche parole: “Anche questo [come Grand Hotel Excelsior e Grandi magazzini, nda] lo feci per far contento Mario Cecchi Gori. Però, ripensandoci, potevo scontentarlo, che era meglio per me e per tutti gli altri...”