I bucanieri - Film (1958)

Quanto c'è di Anthony Quinn in questo suo esordio registico? Originariamente era un lavoro con al timone DeMille che, malato, lascerà al genero. L'impegno deriva dunque da una forzatura, non da una liberissima scelta (infatti fu l'unica regia di Quinn). Si è affidato ai mostri sacri Heston e Brynner che avevano lavorato con DeMille nel kolossal biblico per eccellenza, ma non sappiamo se cast, produttore e compositore furono scelti o pre-impostati (propendo per la seconda ipotesi). Nel complesso un bel film, coerente malgrado il lavoro a quattro mani. Promosso.

La regia è firmata da Anthony Quinn ma si sente eccome, la mano di suo suocero Cecil B. deMille, che aveva impostato il film. Le scene di massa sono infatti grandiose ma un po' troppo esibite, ci sono sentimenti forti e una trama complessa ma al tempo stesso facile da seguire. Ovviamente la parte del leone la fanno le scene d'arrembaggio, in cui si esibiscono mezzi e comparse, mentre le parti sentimentali sono statiche e troppo lunghe. Woody Stroode è a inizio carriera, farà di molto meglio.