Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69 - Film (1972)

Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/08/07 DAL BENEMERITO DUSSO
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Dusso 3/08/07 10:58 - 1566 commenti

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Niente affatto male questo decamerotico firmato da Aristide Massaccesi. Il film, diviso in episodi, è piuttosto spinto nelle sue nudità ma è ben fatto, ha ritmo e riesce a divertire. Molto simpatiche e adattissime ad un film di questo tipo le musiche di Franco Salina.

Giacomovie 2/09/09 23:54 - 1399 commenti

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Divertente (anche grazie alle musiche umoristiche) ma innocua riproposizione del tema boccaccesco della donna sempre vorace, tentatrice e furba che si prende gioco di uomini che fanno la figura dei fessacchiotti. È suddiviso in 3 episodi (tutti dello stesso livello, con una leggera preferenza per il primo, "Le cognate") coi quali Joe D'Amato iniziò a farsi le ossa. Egli dichiarò di aver accreditato alla regia Romano Gastaldi perché non gli era sembrato un gran film. Non mancano le belle donne e i bei nudi. Eccessivo classificarlo come "comico".

Homesick 3/08/11 10:21 - 5737 commenti

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Nel modo in cui l’esordiente regista Joe D’Amato conclude le ordinarie storie decamerotiche di mogli giovani e vogliose e mariti brutti e cornuti è già chiaro il suo cinema (s)exploitation successivo: lo dimostrano, in particolare, la partouze intuibile dall’epilogo del primo episodio e gli accenni macabri che chiudono tragicamente il secondo, ispirato a una novella del Bandello; e nel terzo, che vede di scena l’Edwige Fenech formato mignon Marzia Damon e i csc Oppedisano e Dolfin, c’è un simpatico equivoco “transgender”. La volgarità è entro i limiti del tollerabile.
MEMORABILE: Il nudo della Regoli in posa statuaria per Gianni Ucci e quello della Sbordone nella tinozza.

Ryo 21/10/11 15:31 - 2169 commenti

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Ennesimo film a episodi di stampo erotico di Joe D'amato appartenente al filone di film "decameronici". Questo è un pochino meglio di Novelle licenziose... lo stampo è più orientato all'ironia che alla comicità e il secondo episodio si conclude addirittura in maniera agghiacciante. Cade facilmente nel comico involontario più che volontario, ma per la maggior parte del tempo annoia. Trashissima la canzone principale.
MEMORABILE: Il frate biondo nudo, le sessioni di sesso con le inquadrature che girano a mo' di caleidoscopio.

Markus 23/05/14 08:52 - 3695 commenti

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L’esordio alla regia di Aristide Massaccesi (si rivelerà un prolifico mestierante del cinema popolare) avviene con uno degli innumerevoli film boccacceschi/decamerotici usciti nelle annate comprese tra il 1971 e il 1973. Nulla di nuovo sotto il profilo delle novità, si assiste quindi alle solite novelle piccanti (si fa per dire...) di mille altri “decameroni”, tuttavia bisogna dar atto che una regia svelta e un discreto ritmo narrativo danno respiro alla pellicola (che si rivela dunque tra i migliori esempi nel genere).

Ronax 22/08/18 01:53 - 1261 commenti

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Nonostante i pesanti tagli che furono imposti dalla censura, è uno dei decamerotici più audaci e una delle prime regie di Massaccesi, anche se porta la firma fasulla di Romano Gastaldi. Pur nella seriale convenzionalità di vicende e situazioni, ci mostra un Aristide multifunzione (soggettista, sceneggiatore, direttore della fotografia e regista), capace di muoversi con disinvoltura dietro la macchina da presa e di evitare allo spettatore di farsi sommergere dalla noia. Pregevole cast femminile, particolarmente generoso nel mostrasi senza veli.
MEMORABILE: La terribile canzoncina che accompagna i titoli di testa e di coda.

Rufus68 25/07/19 16:33 - 3851 commenti

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Preceduto da una canzoncina un po' allusiva e un po' guascona (e sicuramente trash) il filmino bendispone lo spettatore. Il resto non si sposta di un millimetro dai soliti decamerotici (inganni, corna e donne voraci) e però il tutto, forse favorito da un cast anonimo, mai disturba per gli eccessi rivelando, anzi, un proprio garbo. Non mancano gli apprezzabili nudi femminili, anche qui audaci ed equilibrati. Poca roba, ma gli ottanta minuti passano gradevolmente.

Trivex 3/02/20 09:30 - 1747 commenti

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Film da vedere di notte nell'intima atmosfera domestica, contemplando le immagini della "profonda" commedia (decam)erotica, oggi innocua ma un tempo contrastata e divisiva. Film fluido e spintarello, seppur dopo la "(ri)passata" in censura, che può risultare interessante per gli specialisti e curioso per gli altri. Comicità contenuta e non eccessivamente volgare nel linguaggio, rispetto ad altri suoi simili; con una omogeneità nella qualità degli episodi e con qualche partecipazione significativa anche maschile (il buon Dottesio, per esempio). Da vedere.
MEMORABILE: Lui a letto con le due scatenate e poi alimentato a forza per continuare nell'attività.

B. Legnani 5/02/20 14:34 - 5550 commenti

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Diciamo che c'è di peggio, perché che qui non manca quel minimo di decoro invece assente in prodotti consimili. Nonostante la censura, sopravvivono particolari osé (il comportamento del religioso durante la confessione su tutti). Il limite del film sta nella recitazione del cast. Sul fronte maschile il migliore è Dottesio, ma altri (Hanow) sono terribili. Sul fronte femminile (al quale, peraltro, venivano richieste qualità di tipo diverso...) è rigida la Regoli, inspiegabilmente celebrata la Sbordone (dall'età indecifrabile), meno peggio la navigata Damon, bellezza non esattamente virginale.
MEMORABILE: La citata confessione.

Pinhead80 10/03/20 18:20 - 4800 commenti

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Tre storie boccaccesche per la prima regia di Aristide Massaccesi. Una piacevolissima colonna sonora (con annessa storia di frati e suore gaudenti) introduce ogni singolo racconto tratto dal Decameron. Rispetto ad altri film del genere c'è maggiore qualità anche perché gli episodi sono ben assortiti. La donna, come sempre, si prende gioco dell'uomo in ogni modo mettendolo nel sacco e dimostrando di essere il vero sesso forte. L'episodio maggiormente riuscito è il secondo, intitolato "Frà Giovanni".
MEMORABILE: "Fate parte del glorioso 7° Benedettini!".

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Herrkinski 9/03/21 05:03 - 8147 commenti

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Esordio registico più o meno ufficiale del tuttofare Massaccesi, che si ritaglia anche un cameo ricorrente nei panni di un frate; la fotografia brillante, le location suggestive e un certo brio in regia restano le cose migliori di un decamerotico altrimenti davvero scarso, con nessun episodio degno di nota. Gineceo solo discreto, tema della ost demenziale, noia piuttosto diffusa, la solita sarabanda di volti più o meno noti del cinemabis e le classiche storie di corna e religiosi licenziosi; per completisti, gli altri potranno tranquillamente soprassedere.
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  • Discussione Undying • 4/09/09 17:45
    Risorse umane - 7574 interventi
    Giacomovie ebbe a COMMENTARE:
    (...) Eccessivo classificarlo come "comico"

    In effetti: oscilla tra l'erotico (ma mi pareva, oggi, anacronistico definirlo tale) e la commedia, con qualche trovata ironica che mi ha indotto a catalogarlo come comico.
    In effetti sta meglio nelle commedie...
  • Discussione Giacomovie • 4/09/09 18:25
    Call center Davinotti - 22 interventi
    Undying ebbe a dire:

    In effetti: oscilla tra l'erotico (ma mi pareva, oggi, anacronistico definirlo tale) e la commedia, con qualche trovata ironica che mi ha indotto a catalogarlo come comico.
    In effetti sta meglio nelle commedie...


    E' lo stesso ragionamento che ho fatto io, Undying. Capita diverse volte che i film hanno un miscuglio di contenuti che rendono incerta la classificazione. Ciao.
  • Musiche Undying • 26/10/09 17:11
    Risorse umane - 7574 interventi
    Padre Superiore
    Testo della canzone sui titoli d'apertura e chiusura del film

    Padre padre padre superiore,
    tu che ci guidi con pio fervore...

    Padre padre padre illuminato,
    i nostri cuori difendi dal peccato...
    Amen

    Fisso alla meta,
    lo sguardo da asceta,
    mostra al tuo gregge,
    la fulgida legge,
    santa e divina,
    che apre la china del cielo...

    Tu che ci sproni
    ad essere buoni,
    tu che ci esorti
    ad essere forti,
    contro il maligno
    lo scudo è innalzato della virtù...

    Padre padre padre superiore
    la penitenza è il pane del tuo cuore...

    Padre padre padre venerato
    per quel che hai fatto che tu sia beato...

    Padre padre padre superiore
    tu che ci guidi con pio fervore....

    Padre padre padre illuminato
    i nostri cuori difendi dal peccato...
    Amen

    Fisso alla meta,
    lo sguardo da asceta,
    mostra al tuo gregge,
    la fulgida legge,
    santa e divina,
    che apre la china del cielo....

    Tu che ci sproni
    ad essere buoni,
    tu che ci esorti
    ad essere forti,
    contro il maligno
    lo scudo è innalzato della virtù...

    Padre padre padre superiore
    la penitenza è il pane del tuo cuore...

    Padre padre padre venerato
    per quel che hai fatto che tu sia beato...

    Amen... amen
    Ultima modifica: 26/10/09 17:54 da Undying
  • Curiosità Undying • 2/01/10 15:02
    Risorse umane - 7574 interventi
    Enza Sbordone (aka Francesca Romana Davila): sul set per caso

    Enza Sbordone, qui al suo debutto cinematografico, divenne presenza fissa dei decamerotici .
    Ricorda in merito Romano Scandariato, coinvolto nel duplice ruolo di sceneggiatore ed aiuto regista per Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti:

    "Stavamo girando il secondo episodio e avevamo trovato una ragazza che a me e ad Aristide era sembrata carina, finché non si era spogliata per una scena in cui doveva, credo, lavarsi in una tinozza: aveva dei seni cascanti, la cellulite... insomma, era proprio un disastro!
    Che facciamo che non facciamo ... la scena dovevamo girarla entro la giornata e non sapevamo assolutamente che pesci pigliare.
    Caso vuole che proprio quel giorno una specie di agente, che si occupava di trovare le attrici, venisse nel posto dove giravamo insieme a una ragazza napoletana, la Sbordone, che aveva acchiappato non so dove...
    Io prendo lei in disparte, le spiego per sommi capi il ruolo, le dò il copione e le dico:
    "Hai un quarto d'ora di tempo per imparare le battute di questa scena? Se ce la fai ti diamo il ruolo..."
    Ovviamente prima ci eravamo sincerati che non avesse gli stessi problemi dell'altra... e non li aveva per niente, anzi...
    Ma la vera sorpresa fu constatare la facilità con cui aveva mandato a memoria le battute e la naturalezza con cui le recitava...
    Insomma, non solo la prendemmo immediatamente per quel film, ma la portammo avanti, facendole fare altre cose anche nel secondo decamerone (Novelle licenziose di vergini vogliose, n.d.r.) e ne Il plenilunio delle vergini, con il nome d'arte - che credo inventai io - Francesca Romana Davila."

    La Sbordone, dopo aver presenziato nei due film di Massaccesi, apparve anche in Canterbury proibito, ne I giochi proibiti de l'Aretino Pietro, e infine per Gli altri racconti di Canterbury interpreta il ruolo dell'infedele Elena, costretta dal marito ad indossare un singolare costume (cifr. la curiosità nel film in questione).

    Fonte delle dichiarazioni di Scandariato: Nocturno Cinema
  • Curiosità Hal 9000 • 25/02/10 01:56
    Galoppino - 70 interventi
    Nel film appare il regista che fa la parte di un frate (la scena introduce l'episodio "fra Giovanni").

  • Homevideo Ro_stoned • 15/09/10 17:40
    Disoccupato - 54 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    In dvd il 24 novembre 2009 per la Mya Communications.

    questa uscita americana ma con sonoro italiano, a titolo "The last decameron, è stata annullata (senza alcuna spiegazione) dunque rimane non disponibile su dvd. curiosamente altri due decamerotici previsti nel 2008 per la nostra perseo sono saltati....che il genere porti scalogna? ;-9

    http://myadvd.blogspot.com/2010/03/missing-in-non-action-last-decameron.html
    Ultima modifica: 15/09/10 17:43 da Ro_stoned
  • Curiosità Mauro • 6/04/16 21:17
    Disoccupato - 12025 interventi
    Nei titoli di testa Aristide Massaccesi è segnalato come direttore della fotografia mentre come regista è segnalato tale Romano Gastaldi, pseudonimo di Romano Scandariato, che con questo nome firmò anche Fra' Tazio da Velletri, girato lo stesso anno. Intervistato da Duel nel 1996 a proposito di "Decameron nº 69" Massacesi raccontò che "il film risulta firmato da Romano Gastaldi, il mio aiuto. Siccome io facevo già il direttore della fotografia non sono voluto apparire come regista. Poi non pensavo che fosse un gran film..."

    In quanto a "Fra'Tazio" Scandariato raccontò a "Nocturno" che "fu iniziato da Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) di cui ero aiuto-regista, ma poi litigò con la produzione e se ne andò, per cui fui io a terminare il film... diciamo che è stato girato per un terzo da Massaccesi e per due terzi da me"
  • Discussione B. Legnani • 5/02/20 16:44
    Pianificazione e progetti - 14971 interventi
    Messer Mariotto è interpretato da attore non accreditato. Chi è?
    Vedasi primissimo piano a 54'58''

    https://www.youtube.com/watch?v=1bpIBLVHQNQ
  • Discussione Ciavazzaro • 6/02/20 01:45
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao Buono, purtroppo questo è uno di quei generici
    che sono anni che stiamo cercando di identificare (trovi la sua pagina sul thrilling forum).