Novelle licenziose di vergini vogliose - Film (1973)

Novelle licenziose di vergini vogliose

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/08/07 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 4/08/07 14:40 - 3807 commenti

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Stefano Oppedisano riveste i panni del Boccaccio, guidato (citazione all'Inferno dantesco) in un viaggio nei gironi della Geenna, nel quale può ascoltare i racconti "licenziosi", circonvicini alle voglie di vergini audaci, che ispireranno i suoi scritti. Sceneggiato da Massaccesi e Diego Spataro è il secondo decamerotico girato dal regista (lo stesso anno appare a sua firma anche un Canterbury No. 2 - Nuove Storie d'Amore del '300, diretto - in realtà - da John Shadow). Si distingue per una comicità connotata dal surreale impianto onirico-infernale e per il notevole cast femminile.

Il Gobbo 30/06/08 19:27 - 3015 commenti

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Ignobile ciofeca massaccesiana di cui - nei giorni di più favorevole disposizione d'animo - si può forse salvare l'inizio (con la canzoncina "Belzebù Belzebù"... ) e l'ultimo episodio per la Lucia Modugno e una certa vena da cartoon. L'immagine-simbolo del film è tuttavia Mimmo Poli immerso in un barile di letame; analoga sorte meriterebbe un insigne critico che trova noiosi i film di Bava ma per questo parla di "sperimentalismo incompreso".

Capannelle 13/11/08 15:07 - 4398 commenti

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Storiella tipicamente boccaccesca girata con mezzi limitati. Agli attori non vien richiesto troppo impegno e lo humour appare scontato. Più vivace la seconda parte. Si salvano la raffigurazione dell'inferno tra grandiosi effetti fiammeggianti, secondini perversi e la mitica canzoncina "Belzebù". Tra gli attori da apprezzare il candore della Rose, la generosità della Giorgelli quando inizia il nipote al sesso e la perseveranza del maestro di musica alle prese con l'accoppiata madre vogliosa/figlia lentigginosa (Modugno/Melcheric).

B. Legnani 11/02/09 01:14 - 5523 commenti

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Poverissimo decamerotico, palesemente girato con pochi mezzi e con gran fretta (specialmente il primo episodio, nato per ultimo per complessi motivi). Quasi tutto in interni, è pure statico e lento. Erroracci di italiano (liquefando, mòllica...). Uniche particolarità sono i vari riferimenti all’omosessualità e la cornice infernale nella quale si muove Stefano Oppedisano (Boccaccio), forse il migliore CSC dell’epoca, non a caso ancora attivo. L’altro CSC (Dolfin) fa Petrarca! La gara di frequenza fra risate e sorrisi finisce in pareggio: uno squallido zero a zero.

Renato 11/02/09 13:05 - 1648 commenti

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Nulla di nuovo sotto il sole, per così dire: stringi stringi si tratta di un decamerone come tantissimi altri. Però la cialtroneria dell'operazione è così evidente che il film risulta simpatico, pur con le sue inquadrature folli e le luci spesso improvvisate. Vedere il grosso Mimmo Poli che si cala i calzoni e mostra il didietro davanti ad una bella figliola seminuda poi, è davvero troppo bizzarro. In ogni caso Joe D'Amato avrà modo di far meglio negli anni successivi, fortunatamente.

Homesick 13/02/09 18:30 - 5737 commenti

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Fallimentare decamerotico con il solito repertorio di donne nudissime (c’è la splendida Kiel, una delle regine del genere), mariti cornuti (e pure omosessuali), frati e scambi di coppia. Solo l’ultimo episodio possiede un minimo di verve, grazie alle distorte espressioni facciali del maestro di flauto Mariani e dell’allieva Melcherich, che in un ipotetico “Pierina la peste” sarebbe stata perfetta. Pulcrano è presente in due differenti ruoli.

Hal 9000 22/02/10 01:41 - 5 commenti

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L'avventura onirica di Boccaccio (Oppedisano) guidato da Chaucer tra i vari gironi infernali. Deludente decamerotico di Joe D'Amato che fonde Divina Commedia e Decameron. Dei cinque episodi, solo l'ultimo è degno di nota, grazie a un buffo Mariani e una lentigginosa Melcherich che creano situazioni comiche. Divertente e azzeccata la canzone “Belzebù” di Franco Salina (che, nel 1972, ha curato la musica di Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti). Considerevole il cast femminile: fra tutte spiccano la Giorgelli e la Keil.
MEMORABILE: Mimmo Poli immerso in una botte ricolma di escrementi; la canzone Belzebù; l'ambientazione infernale con fiamme e anime dannate.

Ronax 10/01/11 20:54 - 1247 commenti

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Insipidissimo decamerotico firmato svogliatamente da un D'Amato a corto di mezzi e di idee. Peccato, perché il precedente Sollazzevoli storie... faceva presagire di meglio. Le novelle, troppo esili o troppo stiracchiate, non divertono minimamente e ancor meno risultano sollecitanti sul versante erotico. Anche la fotografia, che è sempre stata uno dei punti forti di Massaccesi, è abbastanza scadente. All'attivo solo la canzoncina di Salina e qualche piacevole bella donna: la bionda Keil ma ancor più la casereccia e intrigante Enza Sbordone.

Ryo 19/10/11 15:01 - 2169 commenti

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Rivisitazione infernale dantesca incentrata sul girone degli "zozzoni" e le loro storie da vivi. È evidente che D'Amato con le commedie proprio non riesce nell'intento di far ridere. Le quattro storie potrebbero anche divertire, ma i soggetti non vengono sfruttati appieno e i dialoghi sono banali e tendenti al trash. Non bastano le simpatiche musichette e gli ottimi costumi e scenografie e il film diviene una triste parodia di se stesso.
MEMORABILE: La storiella del vaso e del fazzoletto.

Trivex 24/01/13 09:22 - 1740 commenti

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Nel giro "infernale", tra nudi e supplizi, vengono ricordati i peccati e mostrati i peccatori, quando erano ancora vivi. Originale premessa vs realizzazione povera nel corpo (evidente la realizzazione con pochi spiccioli), ma non male nello spirito (le personalità femminili e maschili sono artisticamente adeguate per il prodotto). Alcuni episodi mi sono sembrati divertenti e comunque perfettamente confacenti al tipo di film, con i nudi mostrati (ma è probabile la censura parziale in tv) e alcune volgarità, queste ultime non graditissime ma comprensibili.
MEMORABILE: Le fatiche bisex eccessive; Il doppio scambio; Il finale, tra la soave musica ed il realizzato casino.

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Daidae 12/03/13 04:01 - 3168 commenti

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Film con diversi punti bassi che non diverte per niente ed è piuttosto debole anche sul piano erotico. Alcuni episodi come quello con il musicista e sopratutto quello con Poli sono pietosi, mentre è divertente quello col fazzoletto e il vaso. Passabile la orecchiabile e simpaticissima canzone che apre e chiude il video.
MEMORABILE: Mimmo Poli condannato a stare in un barile pieno di feci.

Myvincent 4/02/22 08:45 - 3726 commenti

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Il Boccaccio scende agli inferi e fa un tour fra i viziosi d'ogni sorta, incontrando variopinti personaggi. Donne, ma anche uomini vogliosi, si susseguono nella cornice di aneddoti piccanti e sarcastici dove, però, latitano lo stile e il ritmo. Peccato, perché la fotografia c'era (a cura di Fausto Zuccoli) e le location sono abbastanza azzeccate. Dopo un po' fa capolino la "sora noia".
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  • Discussione Didda23 • 20/08/13 16:08
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Grazie Buono. Allora perché in questo tuo post hai messo 1974?
    http://forum.nocturno.it/index.php?topic=10024.0
    Non voglio essere ottuso, ma per essere certo mi piacerebbe trovare qualcosa riguardo alla prima proiezione pubblica.
  • Discussione B. Legnani • 20/08/13 16:18
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Grazie Buono. Allora perché in questo tuo post hai messo 1974?
    http://forum.nocturno.it/index.php?topic=10024.0
    Non voglio essere ottuso, ma per essere certo mi piacerebbe trovare qualcosa riguardo alla prima proiezione pubblica.


    Ciao.
    Perché ho copiato da qualche parte che riportava 1974, senza pormi il problema.
    Per la ppp sto cercando. Purtroppo anica.it non riporta più tale informazione.
    Se scopro qualcosa, lo scrivo qui.
  • Discussione Dusso • 20/08/13 17:50
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    Oltre all' archivio dell' Unità e quello di La Stampa ricordo che c'è anche quello di La Provincia di Cremona
  • Discussione Zender • 20/08/13 21:01
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Però non è detto che il film sia uscito nel 1973, Buono. Il visto censura appunto non conta necessariamente, per quelli che sono i nostri "metodi" di inserimento date; conta la prima volta in cui il film è stato visto pubblicamente, al cinema o a un festival.

    Didda, sposta il post nel film di riferimento. Qui Dimenticare Venezia non c'entra.
  • Discussione B. Legnani • 21/08/13 13:50
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Però non è detto che il film sia uscito nel 1973, Buono. Il visto censura appunto non conta necessariamente, per quelli che sono i nostri "metodi" di inserimento date; conta la prima volta in cui il film è stato visto pubblicamente, al cinema o a un festival.



    Capisco, ma è un dato importante perché se il visto censura fosse, per esempio, del gennaio 1974, sapremmo con certezza che 1973 è errato. Invece, allo stato attuale di quanto sappiamo, 1973 è probabilmente esatto.
    Ultima modifica: 21/08/13 13:55 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 21/08/13 22:31
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Prima proiezione pubblica: 19 Luglio 1973.
    Fonte: testo ANICA che è stato consultato da Stefano Raffaele, che ho già ringraziato a nome di tutti.
  • Discussione Didda23 • 21/08/13 22:41
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    La stessa data della release date di imdb, quindi. Sarei curioso di sapere dove ed in che occasione.
  • Discussione B. Legnani • 21/08/13 22:55
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    La stessa data della release date di imdb, quindi. Sarei curioso di sapere dove ed in che occasione.

    Il testo non dice il luogo, mi spiace.
    Per quanto concerne l'occasione, visto il livello del film, presumo che si sia trattata di una normale proiezione in un cinema qualunque, magari di paese.
  • Discussione Zender • 22/08/13 11:20
    Capo scrivano - 47726 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Però non è detto che il film sia uscito nel 1973, Buono. Il visto censura appunto non conta necessariamente, per quelli che sono i nostri "metodi" di inserimento date; conta la prima volta in cui il film è stato visto pubblicamente, al cinema o a un festival.



    Capisco, ma è un dato importante perché se il visto censura fosse, per esempio, del gennaio 1974, sapremmo con certezza che 1973 è errato. Invece, allo stato attuale di quanto sappiamo, 1973 è probabilmente esatto.

    Ah certo, in questo caso assolutamente.
  • Discussione B. Legnani • 8/07/14 14:56
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Nel cast andrebbe aggiunto come n.c. alla regia Franco Lo Cascio. La cosa riguarda il primo episodio. L'intera vicenda è spiegata nel GIUSTI, scheda del film. La citano anche GRATTAROLA e NAPOLI in LUCE ROSSA (scheda del regista).