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Curiosità su Gli altri racconti di Canterbury - Film (1972)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/08/07 DAL BENEMERITO UNDYING
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  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Ronax, Myvincent
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Undying, Markus, B. Legnani, Noodles
  • Gravemente insufficiente!:
    Homesick

CURIOSITÀ

5 post
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  • Undying • 12/07/09 14:56
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Il 5° episodio, con donna ospite dei frati (che la curano alimentando la sua anima, sic!) è stato riproposto in vari decamerotici, ad esempio riappare pressoché identico (con attori diversi) nel Decameron n. 3 - Le più belle donne del Boccaccio.
  • Undying • 7/09/09 11:26
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    La trilogia della vita, all'ombra di Pasolini

    Mino Guerrini è il regista che ha "doppiato" Pasolini, nel senso che lo ha seguito personalmente in una re-visione (più scanzonata e lieve, nonché priva di risvolti "alti" presenti nei modelli) parallela alla celebre "trilogia della vita".

    Inizia, infatti, con Decameron N. 2 - Le altre novelle del Boccaccio (1972) in coda al Decameron (1971);
    prosegue con questo Gli altri racconti di Canterbury (1972) che si sovrappone a I racconti di Canterbury (1972);
    finisce con Le favolose notti d'oriente (1973) arrivando - in questo caso - ad anticipare Pasolini, che solo nel 1974 porta a compimento Il fiore delle mille e una notte.
  • Undying • 11/09/09 00:42
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Una voce fuori campo, sorretta da immagini lagunari e romantiche, ci introduce seriosamente al film, con tale tono:

    "Anche se li chiamano così, questi racconti non appartengono soltanto a Canterbury, né sono opera esclusiva di Geoffrey Chaucer.
    Al contrario: sono storie che si trovano, più o meno esasperate e modificate, in gran parte della letteratura mondiale di ogni tempo.
    Andando indietro nei secoli, appare chiaro come questi racconti siano frutto dello spirito popolare, e in principio appartengano soprattutto alla tradizione orale.
    Anche se, ogni tanto, qualche scrittore come Chaucer o Boccaccio ha fissato queste cronache su carta, i veri autori sono da ricercarsi tra la gente semplice, fra quelli che, nei momenti d'ozio, sostano a raccontarsi reciprocamente queste favole da adulti..."
  • Undying • 11/09/09 01:19
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Dal primo episodio, Il sire di Brindisi.

    Per punire la moglie Elena (Enza Sbordone), che s'è congiunta "contronatura" con il despota di Brindisi, il marito Galante (Francesco D'Adda) l'accompagna ad una festa vestita in maniera originale*...
    Giunta al cospetto dell'amante interviene la servitù che pone all'attenzione del despota l'insolita entrata:

    Inserviente: "Fatela voltare sire..."
    Signore di Brindisi (Antonio De Leo): "Che diavolo dici?"
    Inserviente: "Pregate madonna Elena di voltare le spalle..."
    Signore di Brindisi: "Voltatevi prego..."

    Signore di Brindisi: "Madonna, che significazione ha questo strano vestimento?"
    Elena: "Signore mio non saccio: così è piaciuto a mio marito, la volontà del quale né so, né posso contraddire!"

    Per celare la relazione il despota propone una inattesa promozione ad ambasciatore presso la corte di Venezia a Galante.
    Più tardi assistiamo al marito che fa mangiare una strano piatto a base di verdura alla moglie traditrice, subitamente vittima di un improvviso mal di testa.

    Al chè il marito propone la cura, alla sua maniera:
    Galante: "Ambasciator non porta pena!
    Mò te faccio passar io il mal di capo...
    Su movète... togliti la veste... mò chinati...
    "


    Titoli dei sei episodi:

    1 - Il sire di Brindisi
    2 - Mino, lo scultore
    3 - Il pescatore
    4 - L'oste
    5 - Olimpia e il convento
    6 - Fariniello

    * maniera originale
    in un contesto completamente diverso, in quel di Montecatini, qualche anno dopo sarebbe toccato alla teutonica Dagmar Lassander passeggiare per il paese con il didietro esposto: nella modesta commedia erotica Atti impuri all'italiana (1976, Oscar Brazzi)
  • Undying • 23/10/09 14:27
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Come più sopra già detto, non solo Mino Guerrini figura come regista che, parallelamente a Pasolini, percorre le tre vie (poi omologate al genere "decamerotico") ma pure lo stesso autore venne da subito criticato in maniera talvolta positiva.

    Si legge, infatti, su Il messaggero, in occasione dell'uscita cinematografica de Gli altri racconti di Canterbury:

    "La regia di Mino Guerrini ha saputo vivacizzare dando giusto rilievo alle molte brillanti trovate che animano i diversi racconti."

    Vice, Il Messaggero del 10-09-1972