Ritengo questo film piuttosto piacevole, nonostante sia una storiellina horror-comica piuttosto banale; quando passa in tv lo riguardo sempre volentieri. Innanzitutto la pellicola può fare conto su di un cast a dir poco eccezionale e poi comunque è ben interpretata, scorre via velocemente e soprattutto diverte molto.
Bruce Willis si toglie le vesti da macho per indossare i panni di un medico timido e sfigato. Da vedere.
Ottimi attori, eccellenti scenografie, effetti speciali (siamo in una commedia, ma assai "distorta" e dal gusto macabro) sopra alla media. Robert Zemeckis è regista raffinato e dotato di raro talento visionario (la scena con Meryl Streep a testa "rivoltata" e Goldie Hawn con buco nella pancia) e riesce a comporre un film visivamente fantastico. Il titolo allegorico (e quasi pro necrofilo) è uno dei pochi esempi di italianizzazione riuscita (in origine è Death becomes her). La sceneggiatura non è mai banale, sviluppata con dialoghi di qualità.
Feroce satira della logica dell'apparire e di tutti i mezzi (chirurgia estetica e manipolazione del proprio corpo in primis) per soddisfarla, La morte ti fa bella assume spesso i toni della farsa e della commedia grottesca. Il film è indubbiamente ben realizzato (con effetti speciali mirabolanti curati dalla società di Lucas) ma difetta nella scrittura dei personaggi che estremizzati come cartoons perdono in spessore psicologico anche se interpretati da un buon terzetto di attori. Cosicché, alla lunga, il film tende ad annoiare.
Zemeckis si avventura nel difficile territorio della fiaba dai contorni dark e sebbene il film non possa dirsi del tutto riuscito, è comunque decisamente divertente. L'ironia di fondo è evidente, ed alcune scene sono a dir poco spettacolari... anche se in certi momenti il film diventa un po' troppo cupo anche per i parametri della black comedy. È comunque interessante vedere Bruce Willis in un ruolo così diverso dai suoi soliti...
MEMORABILE: La visita del dottore (Pollack) a Meryl Streep, senza dubbio.
Davvero niente male. Molto piacevole, una divertente storia nera firmata da Zemeckis, con una strepitosa coppia di nemiche: la Streep e la Hawn, che si fanno dare dalla sexy Isabella Rossellini, qui novella strega, una sostanza che permette di rimanere giovani in eterno. Però non tutto va bene e quando cominciano gli scontri tra le due ci ritroviamo teste rovesciate, pance bucate e altre amenità. Ottimo cast, divertenti gli scontri tra le due con conseguenze devastanti per i due corpi. Divertente.
Pellicola molto originale e ben fatta, una commedia dark molto divertente che non annoia, neanche a molteplici visioni. Un cast eccezionale e molto preparato con una splendida Streep, eccezionale nella sua parte, e con un divertente Willis nei panni del marito, alcolizzato ed impotente. Effetti speciali assolutamente ben riusciti per il 1992.
MEMORABILE: La visita della Streep al pronto soccorso, dopo la caduta.
La pozione magica fa ringiovanire in eterno, ma le due amiche-nemiche diventate zombi vedono il corpo disfarsi senza mai morire. La storia è già di per sé strampalata e divertente. Zemeckis ci aggiunge un ottimo ritmo e uno sguardo che gioca con il macabro, il gotico, la commedia. Ma ovviamente a tener banco sono Streep e Hawn, impegnate in un gioco autoironico che dà una marcia in più al lavoro. Insomma, un buon film che al divertissement grottesco unisce una sapida riflessione sull'esagerazione del mito della bellezza e della giovinezza.
Nevrastenica e menopausica commedia nera. La seria tematica dell'ossessione per l'eterna giovinezza vista attraverso la lente deformante dell'umorismo grottesco, proiettata in una dimensione totalmente surreale, fumettistica. Giustamente, riesce a passare il messaggio di fondo: l'immortalità del corpo la si ottiene rinunciando a tutto il resto, in fondo rinunciando a se stessi. Divertenti effetti speciali, la Streep la Hawn giustamente eccessive, ridanciane perdenti.
Commedia nera condita da Zemeckis con molti effetti speciali (davvero ben fatti) che a tratti risulta divertente ed in certi frangenti un pò puerile. Il cast è ricco e gli attori sono in buona forma, mentre la sceneggiatura non fa appieno il suo dovere e la regia non è particolarmente ispirata. Non male.
I settantuno anni (nel film) di Isabella Rossellini, con un trucco adeguato che la rende quasi irriconoscibile, in effetti sono portati bene. Tutto merito della rosa e luminescente pozione. Pozione che anche le "amiche" protagoniste (Streep, Hawn) assumono, nonostante il caro prezzo. Ma poter avere l'eterna giovinezza non ha prezzo. Ci sono però scale malandrine sul percorso delle due e improbabili restauri. Forse sono prorio gli effetti speciali a togliere lo smalto che questa commedia avrebbe meritato. Distraggono da più ampie riflessioni.
Zemeckis truffa lo spettatore promettendogli una commedia nera e invece lo inganna con un film che è per lo più aria fritta. E dire che il cast poteva promettere bene; invece viene sfruttato che peggio non si poteva fare. Oltre al ridicolo Willis con i baffi, il film riesce a ridicolizzare persino attrici brave come la Hawn (patetiche le scene in cui è grassissima) e la Streep. La noia impera e non si vede l'ora di arrivare al finale. Poteva salvarci la Rossellini, vera delizia per gli occhi, ma sono scene rapide. Da perdere.
Piacevole passatempo che lascia il tempo che trova e che va preso per quello che è: un simpatico giocattolino che, a tutta prima, indurrà lo spettatore a osservarlo meravigliato per certe mirabilie; ma, stringi stringi, il tutto viene affidato alle capacità attoriali del trio Streep-Wills-Hawn a discapito di una sceneggiatura che avrebbe meritato maggior cura e una migliore definizione dei personaggi. Comunque un buon lavoro di Zemeckis, che dimostra anche di saper condurre con mano spensierata ma non inetta.
L'horror vacui di Zemeckis. Un punto fermo dell'essere umano è l'invecchiamento, tanto quanto lo è la volontà di rimaner giovani e gaudenti. Al posto della Bathory di sanguinaria memoria ci pensano i chirurghi a scatenare la smania di eterna bellezza. E le conseguenze possono anche essere tremebonde... Humour di quello nero come la pece ed effetti tanto divertenti quanto efficaci portano a un notevole mix di sano genere, impreziosito altresì dalle prove attoriali del trio Streep-Willis-Hawn. Sempre attualissimo.
Spinte dalla paura degli "anta", due acerrime rivali si rivolgono a una strega per acquisire l'eterna giovinezza. Il nucleo di questa grottesca commedia nera è appunto l'insaziabile vanità delle due protagoniste, che le spinge a un esilarante gioco al massacro. Eppure, anche il "perdente" interpretato da Willis ha una sua vis comica, strattonato com'è tra le due arpie. Grazie agli ottimi effetti speciali (Zemeckis è una garanzia), alcune scene fanno ancora colpo.
MEMORABILE: Al pronto soccorso dopo la caduta; Il finale sulla scalinata.
Un cult della tv mainstream (repliche a ripetizione). Film gradevolissimo, con tre star hollywoodiane e un'ospite d'onore (Isabella Rossellini che mostra generosamente le sue forme) ottimamente caratterizzati in un affresco fatto di ironia e surrealismo, a tratti volutamente caricaturale. Eccellente esempio di humour macabro e satira in punta di fioretto, contro la mania (che all'epoca iniziava a dilagare) del voler fermare il tempo per restare fisicamente giovani in eterno. Goldie Hawn al top.
Divertente commedia nera che parla del mitico siero dell'eterna giovinezza. Il punto forte sono sicuramente gli effetti speciali: memorabile la scena col "torcicollo" della Meryl Streep. Il grande livello del cast (una su tutti proprio la Streep) ha sicuramente aiutato la riuscita. Si parla di necrofilia, ma in modo simpatico, prendendo in giro la morte.
Solo discreto ma non per particolari demeriti artistici in quanto è ben realizzato e interpretato con disinvoltura. Parrebbe esprimere una critica verso chi non accetta lo scorrere del tempo, ricorrendo a qualsiasi mezzo pur di apparire più giovane; eppure non riesce a essere caustico e credibile fino in fondo, assomigliando a un qualcosa a metà tra una fiaba moderna e una commedia. Probabilmente è una scelta voluta e si può condividere la scelta di spezzare la serietà di fondo con un carisma irridente e irriverente.
Classica black comedy americana con satira annessa che qui però non incide e non lascia il segno. È un film che fondamentalmente si basa su qualche divertente effetto visivo e sulla consueta bravura di Meryl Streep (anche se va detto che Goldie Hawn non sfigura e Bruce Willis qui non è male). C'è qualche buona idea ma il tutto resta scialbo per la maggior parte della durata e in qualche momento ci si annoia anche (pecca troppo grave per una commedia di questo genere). Evitabile.
Un film che rifiuta qualsiasi connessione con il simbolismo o l’esoterismo, nonostante la storia parli di rituali decisamente luciferini. Zemeckis, per raccontare i suoi morti viventi di Beverly Hills, si appoggia esclusivamente sul grand guignol delle situazioni, sul lato grottesco dei personaggi e sul velenoso cinismo dei dialoghi. Meryl Streep, Goldie Hawn e Isabella Rossellini pioniere dell’intemperanza. Tra le migliori black comedy degli anni 90.
Per cancellare i segni del tempo, due nemiche per la pelle ricorrono a una pozione magica che si rivelerà molto efficace... Zemeckis dirige una commedia nera che parte come satira del mito dell'eterna giovinezza per virare poi nel grottesco macabro sostenuto da effetti speciali all'epoca strabilianti. Nonostante le prove simpaticamente autoironiche del trio di attori protagonisti, il risultato è curioso ma meno brillante del previsto a causa di una sceneggiatura incerta nella definizione dei personaggi e di un ritmo altalenante tra momenti di stanca e altri da comica finale.
MEMORABILE: L'aspetto dimesso di Bruce Willis, ad un certo punto definito "un grassottello spelacchiato".
È ormai un grande cult questo film, amatissimo per l’accurata regia di Zemeckis, le lugubri scenografie di Rick Carter, il cross-over tra commedia e fantastico e la magnificenza con cui Meryl Streep e Goldie Hawn abitano i loro personaggi. Eterna giovinezza e bellezza (im)mortale: un dolce mito che suona sia come una provocazione che come un oltraggio alla natura. Bellissimo.
Due donne che hanno paura di invecchiare ricorrono all'elisir di una strega. Evidentemente il film si fa molto apprezzare per la parte tecnica (stupefacenti i trucchi e gli effetti speciali) ma sotto sotto la trama non è male. Divertente, scorrevole e mai banale. Meryl Streep la migliore del cast. Piccola parte (simpatica) per Sydney Pollack. Discreta la colonna sonora.
Il culto della bellezza e l'orrore del deperimento fisico prendono la via del "grottesco mainstream" in questo difettato ma memorabile connubio di fantasy e commedia nera, i cui ottimi valori produttivi vengono inficiati da uno script poco compatto. L'uso pionieristico della CGI sembra prendere il sopravvento sulla satira, scompigliando progressivamente il plot e compromettendone gusto ed equilibrio a suon di svolte narrative poco convincenti (la transizione del ruolo di Willis da comprimario a protagonista lascia dubbiosi) ed eccessi effettistici. Resta uno show del tutto godibile.
MEMORABILE: La testa della Streep che affonda nel busto; Il buco nel ventre della Hawn; L'esclusivo raduno di non-morti celebri nella villa; Il finale in chiesa.
Apologo sull’aspirazione alla vita e alla giovinezza eterna e sulle sue indesiderate conseguenze che fonde non del tutto felicemente commedia nera e fantasy sconfinando nel cartoonesco e nel grottesco. Nonostante la tendenza di Zemeckis all’eccesso di spettacolarizzazione rischi di annacquare il messaggio della storia, questo arriva a destinazione, anche grazie ad attori (Streep, Hawn, Willis) che si cimentano con convinzione e ironia in ruoli per loro inconsueti e ben calati in una sceneggiatura zeppa di battute perfide che tengono viva l’attenzione anche nei momenti di stanca.
MEMORABILE: Il piano per eliminare Madeleine; La colluttazione sulle scale tra Ernest e Madeleine; Il dialogo tra Ernest e Lisle (“E se poi mi annoio?”).
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DiscussioneMaxx g • 22/11/13 23:26 Servizio caffè - 26 interventi
Catherine Bell sostituì la Rossellini nella scena di nudo nella piscina.
Il film inizialmente prevedeva un finale diverso rispetto a quello che fu poi fu effettivamente girato. Ecco come doveva essere (da wikipedia)
"Inizialmente il film aveva un finale completamente differente: in esso, dopo essere fuggito dalla casa di Lisle, Ernest trovava rifugio nel bar dove lavorava Toni, una ragazza con cui aveva stretto amicizia interpretata da Tracey Ullman (questo personaggio appariva anche in numerose altre scene nel corso del film). Con lei l'uomo riusciva a inscenare la sua morte e a scappare via. Il film terminava ventisette anni dopo in Europa: Madeline ed Helen, ormai ridotte a manichini grotteschi, sono in viaggio per sfuggire alla noia di quella "vita forzata"; qui vedono un'anziana coppia che si tiene per mano su una panchina, e se ne prendono gioco. Mentre se ne vanno, la telecamera zooma sulla mano dell'uomo anziano e si nota che essa è di un ragazzo molto più giovane, rivelando che si tratta proprio di Ernest.
Questo finale fu tagliato e sostituito con quello attuale, meno sdolcinato e più in tono col resto del film, dopo che la prima proiezione privata aveva fatto riscuotere commenti negativi; il personaggio di Toni e tutte le sue scene furono completamente cancellate. L'unico elemento sopravvissuto nel montaggio finale è la fotografia di Ernest davanti alla sua bara, nell'ultima scena: si tratta di un'immagine di scena dell'Ernest invecchiato. Lo script originale con tutte le scene tagliate e il finale alternativo è disponibile online."
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I Filmissimi", lunedì 27 novembre 1995) di La morte ti fa bella: