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Curiosità su Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69 - Film (1972)

CURIOSITÀ

3 post
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  • Undying • 2/01/10 15:02
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Enza Sbordone (aka Francesca Romana Davila): sul set per caso

    Enza Sbordone, qui al suo debutto cinematografico, divenne presenza fissa dei decamerotici .
    Ricorda in merito Romano Scandariato, coinvolto nel duplice ruolo di sceneggiatore ed aiuto regista per Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti:

    "Stavamo girando il secondo episodio e avevamo trovato una ragazza che a me e ad Aristide era sembrata carina, finché non si era spogliata per una scena in cui doveva, credo, lavarsi in una tinozza: aveva dei seni cascanti, la cellulite... insomma, era proprio un disastro!
    Che facciamo che non facciamo ... la scena dovevamo girarla entro la giornata e non sapevamo assolutamente che pesci pigliare.
    Caso vuole che proprio quel giorno una specie di agente, che si occupava di trovare le attrici, venisse nel posto dove giravamo insieme a una ragazza napoletana, la Sbordone, che aveva acchiappato non so dove...
    Io prendo lei in disparte, le spiego per sommi capi il ruolo, le dò il copione e le dico:
    "Hai un quarto d'ora di tempo per imparare le battute di questa scena? Se ce la fai ti diamo il ruolo..."
    Ovviamente prima ci eravamo sincerati che non avesse gli stessi problemi dell'altra... e non li aveva per niente, anzi...
    Ma la vera sorpresa fu constatare la facilità con cui aveva mandato a memoria le battute e la naturalezza con cui le recitava...
    Insomma, non solo la prendemmo immediatamente per quel film, ma la portammo avanti, facendole fare altre cose anche nel secondo decamerone (Novelle licenziose di vergini vogliose, n.d.r.) e ne Il plenilunio delle vergini, con il nome d'arte - che credo inventai io - Francesca Romana Davila."

    La Sbordone, dopo aver presenziato nei due film di Massaccesi, apparve anche in Canterbury proibito, ne I giochi proibiti de l'Aretino Pietro, e infine per Gli altri racconti di Canterbury interpreta il ruolo dell'infedele Elena, costretta dal marito ad indossare un singolare costume (cifr. la curiosità nel film in questione).

    Fonte delle dichiarazioni di Scandariato: Nocturno Cinema
  • Hal 9000 • 25/02/10 01:56
    Galoppino - 70 interventi
    Nel film appare il regista che fa la parte di un frate (la scena introduce l'episodio "fra Giovanni").

  • Mauro • 6/04/16 21:17
    Disoccupato - 12902 interventi
    Nei titoli di testa Aristide Massaccesi è segnalato come direttore della fotografia mentre come regista è segnalato tale Romano Gastaldi, pseudonimo di Romano Scandariato, che con questo nome firmò anche Fra' Tazio da Velletri, girato lo stesso anno. Intervistato da Duel nel 1996 a proposito di "Decameron nº 69" Massacesi raccontò che "il film risulta firmato da Romano Gastaldi, il mio aiuto. Siccome io facevo già il direttore della fotografia non sono voluto apparire come regista. Poi non pensavo che fosse un gran film..."

    In quanto a "Fra'Tazio" Scandariato raccontò a "Nocturno" che "fu iniziato da Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) di cui ero aiuto-regista, ma poi litigò con la produzione e se ne andò, per cui fui io a terminare il film... diciamo che è stato girato per un terzo da Massaccesi e per due terzi da me"