Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo - Film (2009)
Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Imaginarium of Doctor Parnassus
Anno: 2009
Genere: fantastico (colore)
Regia: Terry Gilliam
Note: Durante la lavorazione del film è venuto a mancare l'attore protagonista Heat Ledger. Il regista ha voluto terminare la pellicola in sua memoria; utilizzando un espediente narrativo azzeccato, è riuscito ad ultimare le riprese grazie all'aiuto di "amici" (così come vengono definiti nei titoli di coda): Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law.
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Di sicuro tra i film che più si avvicinano alla quintessenza del cinema di Terry Gilliam, THE IMAGINARIUM OF DOCTOR PARNASSUS ne riassume mirabilmente qualità e difetti: tra le prime un apparato visivo stupefacente, mondi interi disegnati con tecniche rivoluzionarie che fondono il cartoon alla computer grafica con risultati originali e unici (in fondo la naturale evoluzione dei singolari collage che il regista inventava fin dai tempi dei Monty Python), tra i secondi una prolissità e una disorganizzazione narrativa che rischiano di allontanare dal film anche molti ammiratori. La vicenda del vecchierello innmortale (Plummer) che attraverso uno specchio magico spedisce chi vi passa...Leggi tutto in universi fiabeschi e che deve gestire col diavolo (Waits) un patto a base di anime da conquistare, sembra solo un confuso pretesto per poter scatenare la fantasia. La morte durante le riprese di Ledger, poi, ha costretto Gilliam ad accentuare l'eccentricità dell'operazione sostituendo il defunto prima con Depp, poi con Law e infine con Farrelly, che prendono le vesti di Ledger quando questi attraversa a più riprese lo specchio. Sprazzi di genialità pura, di godimento visivo, immersi però in una farraginosa cornice che fatica a coinvolgere. Il solito Gilliam, in definitiva.
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- Grande esempio di cinema:
Redeyes, Fabbiu, Rambo90, Jena, Myvincent - Davvero notevole!:
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Manowar79, Enricottta, Enzus79, Losciamano, Domino86, Deepred89, Giùan, Ryo - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Inseminoid, Puppigallo, Rebis, Hackett, Daniela, Zutnas, Macguffin - Mediocre, ma con un suo perché:
Renato, Xamini, Capannelle, Galbo, Cloack 77
Se si pensa a Parnassus come ad una esperienza cinefila, lisergica, psichedelica, a cui ci aveva abituato Gilliam siamo fuori strada. Se invece entrando in sala, troverete bambini di dieci anni massimo, accompagnati dai genitori e vi abbandonerete all'idea di trovarvi davanti ad una forma di circo moderno, vi godrete uno spettacolo di medio-alto livello. C'è da capire se l'intento di Gilliam fosse veramente quello. E da un certo punto di vista la morte di Ledger ha accelerato questa scelta. Un circo moderno, uguale ad altri, grande Ledger!
MEMORABILE: L'inizio che ricorda il suicidio Calvi: c'è anche in Sherlock Holmes una scena simile; il cinema riscopre una coscienza politica? Anche nei blockbuster?
È stato lo stesso Gilliam a mettere le cose in chiaro: "lower your aspectative". E, guarda caso, aveva ragione. Il film non è un capolavoro, ma un divertissment duro e puro. Una girandola di bizarrie, un vortice di assurdità. Il suo marchio di fabbrica risulta evidente, nella visionarietà d'insieme. Una favola nostalgica, che può contare sulla classe di attori del calibro di Plummer, Waits e Ledger. Le tanto chiacchierate partecipazioni del trio Depp, Law, Farrell risultano essere più dei camei; l'ultimo dei tre ha una parte degna di nota.
Nonostante i difetti (una storia che qua e là sembra perdersi per strada) un film da amare, come il suo regista. Che rifiuta di piegare il proprio immaginario alle regole dominanti, con un anarchismo a volte indulgente, ma che regala momenti di magia sempre più rari da trovare, tra riferimenti pittorici e fumettistici, ottime trovate di cast (Waits, la botticelliana Lily Cole) e l'amara consapevolezza di essere sempre più fuori posto: come quel carrozzone perso in una Londra fredda e volgare.
Una pellicola decisamente altalenante. Buoni livelli immaginifici (i mondi creati da Parnassus con l’aiuto dell’ospite di turno; il carrozzone senza tempo) seguiti da banalità e qualche sciocchezza, che vorrebbe riprendere, senza più riuscirci, la comicità targata Monty Python (il balletto delle guardie). Si fa apprezzare soprattutto dal punto di vista visivo e per gli scambi Parnassus-diavolo e Parnassus-nano. Gli attori sono in parte e Ledger aveva indubbiamente talento. Nel complesso non è male, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più e qualche russo macchietta in meno.
MEMORABILE: L’escamotage per resistere a un’impiccagione (consiglio però di non sperimentarlo).
Con l'amaro in bocca, devo dire che il film non mi è piaciuto più di tanto. Ok, la prima mezzora regge anche bene, e la visionarietà di Gilliam (per quanto affiorino alcuni deja-vu) non si discute; ma la storia perde i colpi in modo inesorabile e scolora nella baracconata in modo quasi doloroso. Peccato, perché alcuni momenti sono di gran livello ed il cast è in palla. In sala, c'è gente che delle "trasformazioni" di Heath Legder nemmeno se n'è accorta, tanto per dire. Chissà, forse ad una seconda visione...
Aspettative alte per niente deluse. Onirica e divertente, la pellicola scorre per i suoi 120 minuti senza fiaccare mai, anzi a tratti ci catapulta attraverso lo specchio nella mente di Parnassus. A me sono piaciuti molto anche gli interpreti, quasi quasi anche l'odioso Farrell; Waits-diavolo dà sostanza e Plummer dà sogni. Con le dovute molle è quasi un Brazil a colori allucinati; senza dubbio è decisamente altro da TideLand ed è decisamente anche un ottimo Gilliam. Promosso.
Una sintesi visiva e concettuale della favola visionaria da Pinocchio a Big Fish. Se credete nel potere dell'immaginazione, se pensate che cose come grilli parlanti o villaggi pieni di scarpe appese ad un filo abbiano un senso compiuto, allora... welcome to the show! Una festa per gli occhi, un palcoscenico ideale per professionisti del calibro di Tom Waits, Plummer, Depp e il compianto Ledger/Jocker. Astenersi spettatori superficiali e sostenitori delle commediole idiote simil-Muccino. Delizioso.
MEMORABILE: Parnassus: "Cosa farei senza di te?" Percy: "Ti prenderesti un nano!".
Che Gilliam sia un visionario è dato oggettivo: qui in "Parnassus" la pellicola trasuda in ogni fotogramma una concezione visiva che definire onirica è dir poco; in fin dei conti è per l'immagine in sè che il film si lascia non solo apprezzare, ma proprio amare: questi mondi e questi colori sono un'esperienza nuova per ogni tipo di pubblico, sia o meno esso avvezzo alle favole e a questo tipo di "film-magia". Da un punto di vista scenico è quindi un capolavoro, per tutto il resto è più che ovvio che vada preso come un divertissment. Caos tra il cast "taglia e cuci".
D'accordo l'enorme impatto visionario che è cifra stilistica, ma a questi eccessi l'ho trovato fastidioso. Durante la prima metà i legacci della trama sembrano sciolti, a lasciare pedine e personaggi in balìa dell'immagine su schermo (immagine tante volte di gratuita esagerazione: vedasi l'ingresso al tempio). Poi le redini vengono ripescate sulla strada dell'ovvio e il bilanciamento porta un minimo di quiete. Cinema che può stupire ma va digerito. Probabilmente avevo la cena sullo stomaco.
MEMORABILE: Il baraccone ambulante e le scale di Jude Law.
Gilliam di scommesse ne sa a pacchi: troppo spesso vessato dal destino, ha fatto di necessità virtù e della sfida una condizione (sine qua non?) creativa. Parnassus è il film delle (faticose) confessioni, delle sudate carte: è, nell’apparato concettuale, potente, elaborato e ricco. Riserva, formalmente, anche cose brutte: la CGI non ammalia, personaggi e situazioni rimangono irrisolti e rattoppati (malgrado gli sforzi). L’eccesso finale - previsto - non conquista. Ma se gli ultimi film del regista (Tidelad, I Fratelli Grimm) erano imperdonabili e parziali, questo è, a suo modo, totale e urgente.
Terry Gilliam HA DIRETTO ANCHE...
Puro e semplice divertissment rocambolesco? Si, ma di gran classe, considerati anche i problemi che la produzione del film ha dovuto affrontare. Gilliam ci sa fare con l'onirico e lo dimostra mettendo in scena delle sequenze dagli effetti grandiosi, che coinvolgono e stupiscono lo spettatore, invitandolo a riflettere sulle conseguenze dei desideri e dei sogni. Ottimo il cast, con Waits/Satana che ruba la scena ai protagonisti. Piccola apparizione di Cassandra Sawtell, ancora una volta in un ruolo inquietante.
MEMORABILE: L'arrivo del Demonio al monastero.
Che Dio conservi a lungo Gilliam, artista talentuoso e visionario, ma che non mi costringa a veder tutte le sue opere! I primi 50 minuti di Parnassus, ad esempio, mi hanno fatto bramare la fine; poi, per fortuna, il racconto ha acquistato linearità e dato più spazio ai personaggi senza rinunciare al tono grottesco. La trama è sempre astrusa e caratterizzata da una favella debordante ma si lascia vedere ed ha diversi spunti intelligenti.
Stupendo film visionario, a metà strada fra il fantasy e l'horror, forse uno dei migliori di Gilliam. Le sequenze nello specchio lasciano a bocca aperta in quanto realizzate con una fantasia al di sopra del comune e colori davvero fantastici. Il cast è perfetto, con il mitico Christopher Plummer e, purtroppo, l'ultima apparizione di Ledger (sostituito degnamente da Depp e Farrell, un po' meno da Law). Alcune sequenze sono da antologia e il film intero è ammantato di una magia unica e irripetibile.
MEMORABILE: La figlia di Parnassus balla con il diavolo attorniati da specchi.
Estremo omaggio alla figura del (bravo attore)Heath Ledger e con l'illustre partecipazione di attori subentrati dopo la morte di questi, Parnassus è un film evidentemente (e visibilmente) rimaneggiato. Il risultato è una valente esperienza visiva (non solo nelle parti del sogno ma anche nella desolazione della periferia londinese) ma un chiaro pastrocchio narrativo dove per fare necessità virtù si confondono le carte della storia e la sceneggiatura compie veri e propri salti mortali.
Vola la fantasia di Gilliam e noi voliamo con lui, incantati dalle sue invenzioni visive e stilistiche. Film godibile grazie ad immagini eccellenti e una storia intrigante e leggera. Visibilmente posticcia la parte finale con Farrell protagonista; Gilliam ha saputo comunque tenere degnamente le fila di un racconto che aveva nel più bello perso il suo principale, bravo, protagonista.
Come se fossi anche io sospeso in un mondo parallelo, mi sentirei di sospendere il giudizio, ma poi in me prevale la voglia di sottolineare, di evidenziare come un film sia fatto di tanti piccoli momenti uniti da un filo conduttore. L'onda narrativa in questa "immaginosa" pellicola solca mari poco esplorati o, forse per tanti di noi, troppo "scafati". Questi territori ci hanno abbandonato ormai da quando eravamo già fanciullini. Cinema per ragazzi, con l'occhio rivolto verso gli adulti.
Bentornato amato Gilliam! Dopo tanti brutti film il nostro Terry ritorna a dare (quasi) il meglio di sè: sfrenata fantasia immaginifica che prende il meglio dei Monthy Python, scenografie surreali e grandiose stile Brazil, vena poetica finalmente controllata. Tra gli attori c'è proprio da rimpiangere Heath Ledger: sarebbe stato il perfetto Gilliam-attore; resta negli occhi anche la breve partecipazione del grande Depp. Forse qualche pausa qua e là, ma la fantasia visiva di Gilliam lascia senza fiato in innumerevoli scene...
MEMORABILE: Tutta la scena di Parnassus nel monastero, la scena dell'inseguiemnto dei russi e matrioska, la fantasia con Johnny Depp.
Nonostante abbia più difetti che pregi, questo Parnassus è un buon film. Mi ha divertito, ma anche un po' annoiato. L'immaginazione di Gilliam è illimitata e le sue invenzioni portate benissimo sullo schermo. Limitandomi a parlare di questo specifico film: Depp, Law e Farrell non valgono Ledger.
Lo stralunato Terry Gilliam ci regala un'altra opera degna di nota. La solita fantasia affascinante che si mischia a una indomabile realtà fatta di inseguimenti ed equivoci. Anche se la scomparsa di Ledger ha dovuto dar vita a una nuova sceneggiatura, questa non delude più di tanto. Anche perché gli "amici" sanno sostituirlo. Il cast è ottimo, compreso Ledger.
Terry Gilliam ritorna con una pellicola geniale e ricca di creatività, tanto da far ricordare il miglior Tim Burton. Peccato per la morte di Ledger, stava dimostrando di essere un grande attore (e si vede la differenza con i colleghi/amici Depp, Farrell e Law in questo film); ma non solo, anche la storia filava bene.... Il resto del cast è convincente.
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Una favola antica in un contesto contemporaneo, un racconto bislacco e variegato, dove i mezzi tecnologici non riescono a superare la fantasia. Vero testamento artistico di Heath Ledger, aggiunge in profondità e mistero oscuro, testimoniando sulla morte e la vita. "Tutto passa, anche la morte"...
Goethe prende a braccetto Lewis Carroll in questa favola sulla forza dell'immaginazione. Come ultimamente è lecito attendersi dal regista, immagini bellissime (il ruscello/serpente, la camminata sui trampoli, la fuga fra gli specchi infranti), ma storia sfilacciata, con personaggi mal definiti e bimensionali come i figurini di carta che si vedono nel finale, oppure troppo queruli come il vecchio Plummer. L'espediente narrativo trovato per sostituire Ledger è ingegnoso, ma non folgorante e fra uno stupore e l'altro si affaccia il dejà vu...
MEMORABILE: Il diavolo in bombetta e sigaro Tom Waits balla con Lily Cole, bambolina di porcellana.
Gilliam allestisce qui un grande baraccone di immagini strane, fantasiose e allucinanti che ci accompagnano per tutto un film che si trascina in attesa di un evento o del colpo di scena. Sì, perché la storia è (involontariamente) confusa e sembra non avere di fatto né capo né coda. Alzano comunque il livello la bella fotografia e le discrete prove degli attori di un cast di tutto rispetto.
Lo chef Gilliam è un grande ma a volte si fa prendere la mano; il pranzo è ricco e alcune portate sono deliziose, ma altre risultano confuse. Il servizio lascia un po’ a desiderare e i tempi sono lunghi. Sappiamo che in cucina c’è stato qualche problema e anche questo si riflette sul risultato finale. Mangiare qui è sempre un piacere, ma gli antichi fasti sono (forse) andati per sempre.
Forse mi aspettavo qualcosa in più da questa pellicola, ma tutto sommato posso dire che, dopo un inizio che non mi convinceva molto, il film è decollato. Il genio e la stravaganza di Terry Gilliam vengono così mostrati come anche la bravura dell'attore, ormai scomparso, Heath Ledger e quella dei suoi tre amici che hanno permesso la conclusione del film.
Pellicola imperfetta ma assolutamente degna di interesse, dalla trama un po' scombiccherata ma anche originale e fuori dagli schemi. La regia di Gilliam è ricchissima di idee e riesce a creare una dimensione parallela geniale e affascinante, per la quale si può perdonare un utilizzo eccessivo del digitale (molte sequenze sono al limite del cartoon). Produzione hollywoodiana, ma il film concede al pubblico mainstream solamente la presenza di qualche divo e un finale accomodante. Il resto è ai limiti dell'anarchia narrativa e ciò non dispiace.
I lavori di Gilliam sembran ormai destinati a posseder il crisma del maledettismo: così anche quando, è il caso di Parnassus, l'autore ci mette l'anima nell'incanalare la propria visionarietà in un progetto raziocinante e "finito", ecco il Destino in agguato dietro l'angolo con Ledger. Impossibile valutare il film al netto della sua scomparsa e dell'escamotage per sostituirlo, tuttavia non gli si può negare un certo spirito fracassone ma contenuto, un fascino fanciullesco eppure misurato. Sarebbe un complimento, se il regista non odiasse le mezze misure...
Gilliam, il mio inventore di sogni preferito, dirige un'opera nella quale la propria visionarietà raggiunge picchi elevatissimi. Purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza dell'immagine, forse per il fatto che la prematura scomparsa di Ledger ha modificato lo script. Gilliam è sempre un vulcano di idee, purtroppo non ha la dote del dosaggio e in certi frangenti predomina la confusione. Nonostante qualche incertezza, Parnassus è una pellicola notevole!
Si è mai visto un diavolo meno affascinante, meno divertente, di quello interpretato da Tom Waits? Uno dei peggiori mai visti era Gabriel Byrne in Giorni contati, oggi forse posso rivalutarlo. Dove si vede la mano di Gilliam in questo film? Cosa lo fa riconoscere e distinguere dalla media? Parnassus è una delusione infinita, completa, e purtroppo l'unico vero motivo d'interesse è proprio il cambio degli attori; il resto sono fumo e scemenze infantili.
Opera di Gilliam molto particolare. Da una parte affascinano le splendide scenografie e la meravigliosa fotografia che accompagnano tutto il film, dall'altra la trama lascia un po' delusi: sembra quasi che il film sia stato scritto durante le riprese. Ottimi gli spunti, che però non si concretizzano appieno. La caratterizzazione dei personaggi è ad ogni modo ben studiata e ottimamente interpretata, Heath Ledger su tutti.
MEMORABILE: La fuga mentre tutto si fa a pezzi...
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Ci sono diversi elementi che rendono il film piacevole e interessante al di là della storia in se stessa, apparentemente sconclusionata ma ricca di temi universali su cui riflettere. La buona combinazione tra immagini convenzionali e computerizzate che materializzano mondi dalle forme e dai colori "disneyani" evidenziano la durezza della realtà umana. Un cast molto indovinato dove attori come Lily Cole e Verne Troyer, anche per il loro aspetto, trovano una perfetta collocazione. Bello il continuo parallelo tra il mondo pensato e quello reale.
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- Proprio due minuti fa ho terminato di inserire l'apposita scheda con commento. Che caso!
- A me è piaciuto. Va preso per un puro divertissment. Come ha detto lo stesso Gilliam prima della proiezione: "lower your aspectative". Piacerà anche a te, vedrai...
Curiosità: prima della proiezione Gilliam si è finto stupito per la grandezza dello schermo della sala, ed ha ironizzato affermando: "Non va bene! Ho concepito questo film perchè lo possiate vedere sul vostro I-Phone!"Ultima modifica: 20/10/09 13:43 da Harrys - E' abbastanza curioso che si vedano in giro cartelloni del film con i quattro "divi" del film come se fossero quasi egualmente importanti. Come aveva anticipato Harrys nel commento, è curioso soprattutto che ve ne sia uno di Depp quando questi appare (Puppigallo dixit) non più di 3 minuti in tutto il film (e Jude Law non molto di più, a quanto pare)...
- Renato ebbe a dire:
Io ho trovato la bellezza di certe immagini sul grande schermo una delle poche cose buone del film, pensa...
Ma che immagini Renato!
In film non si riduce solo a questo a mio avviso. Possiede infatti una vena nostalgica da non trascurare. Il doppiaggio com'è?Ultima modifica: 25/10/09 12:55 da Harrys - Zender ebbe a dire:
Curioso soprattutto che ve ne sia uno di Depp quando questi appare (Puppigallo dixit) non più di 3 minuti in tutto il film (e Jude Law non molto di più, a quanto pare)...
Hey, l'ho detto anch'io! :-D - Si cerca di invogliare in ogni modo la gente ad
andare a vedere la pellicola. Magari qualcuno non sa della cosa e dice: "toh un film con Depp,
ora vado a vederlo". E il gioco è fatto.
In ogni caso sarei curioso di vederlo di vederlo
al cinema. Spero di riuscirci. - Harrys ebbe a dire:
Zender ebbe a dire:
Curioso soprattutto che ve ne sia uno di Depp quando questi appare (Puppigallo dixit) non più di 3 minuti in tutto il film (e Jude Law non molto di più, a quanto pare)...
Hey, l'ho detto anch'io! :-D
Verissimo Harrys, ti ho aggiunto nella curiosità, scusami, l'avevo dimenticato.
Per Cotola: sì certo, è sicuramente così, ciò non toglie che piazzare un intero cartellone per un attore che recita per tre minuti mi pare una cosa più simile a una truffa... - Ahah, grazie Zender!
- Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 10/08/2011 per Moviemax:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano NU
* Extra Introduzione di Terry Gilliam
The imaginarium of Terry Gilliam
Dietro lo specchio
Intervista esclusiva a Heath Ledger
Heath e gli amici
I costumi di Heath
Costruire il monastero
Scena eliminata
Scena multiangolo
Parnassus nel mondo
Presentazione del cast
Trailer Cinema
Trailer Originale
