Liberi armati pericolosi - Film (1976)

Liberi armati pericolosi
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ancora un noir giovanil-metropolitano ispirato ai racconti di Giorgio Scerbanenco (dalla raccolta "Calibro nove"). In realtà lo sceneggiatore Fernando Di Leo ha come sempre preso giusto un paio di idee ed elaborato un soggetto personale (con una seconda parte che ricorda molto il superiore BANDITI A MILANO di Lizzani). Al centro della vicenda un gruppo di ragazzi scapestrati comandati dal carismatico "biondo" (Stefano Patrizi), che li guida a rapinare distibutori e banche senza risparmiare proiettili. La polizia (nella persona del commissario interpretato da Tomas Milian/Amendola) è fin da subito sulle loro...Leggi tutto tracce grazie alla soffiata di Lea (Eleonora Giorgi), fidanzata del più "tranquillo" del gruppo (Max Delys, un'icona del genere), ma questo non impedisce ai quattro di mettere Milano a ferro e fuoco. Tra inseguimenti sui Navigli, tensioni e commenti scemi e incessanti dello scimunito del gruppo (che non perde occasione per infilare battute alle quali ride solo lui), Romolo Guerrieri dirige il suo film mantenendo una certa tensione. La situazione si complica ancor di più quando i ragazzi raggiungono in una villa fuori porta il ricco Lucio (un esordiente Diego Abatantuono, senza baffi e doppiato in milanese!), che fornisce loro altre armi e con i suo amici partecipa a una drammatica rapina al supermercato (dove fa il palo e il "biondo" si rivelerà sempre più incontrollabile). La scia di sangue lasciata dai superstiti (cui si aggiunge, costretta, la seducente Lea) non accenna a diminuire, ed anzi ogni incontro si risolve in tragedia. Crescono le tensioni interne. Niente di nuovo, insomma, per un film risollevato solo da qualche intuizione della sceneggiatura. Milian di maniera, Abatantuono serio e irriconoscibile.

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Lattepiù 17/03/07 15:28 - 208 commenti

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Bel noir. Parte bello duro e bello tosto condensando in poco tempo un'escalation di violenza, rapine, omicidi da lasciare a bocca aperta. Poi però il registro cambia, i tempi si fanno dilatati, il tono introspettivo. I tre mostri emergono come esseri umani, con sentimenti, debolezze, conflittualità. Si definisce un senso di malessere di cui non si danno spiegazioni, ma che si fa chiaro, palpabile. E il film diventa un cammino verso l'autodistruzione straniante crepuscolare e malinconico.

Lovejoy 17/12/07 23:21 - 1823 commenti

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Ragazzi annoiati rapinano un supermercato e subito dopo una pompa di benzina. Qui però li aspetta la polizia e ci scappa il morto. I ragazzi riescono a scappare e inizia una fuga disperata. Scritta dal grande Fernando Di Leo, una pellicola emozionante, avvincente, senza alcun momento di stanca. Esordio sul grande schermo per un giovanissimo Diego Abatantuono. Ottimo il cast con un misurato Milian su tutti. Bella la regia di Guerreri.
MEMORABILE: La rapina al supermercato. L'inseguimento per le strade di Milano. Il finale.

Il Gobbo 18/12/07 09:21 - 3015 commenti

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Non del tutto riuscito, un peccato viste le premesse assicurate dai nomi di regista, sceneggiatore e interprete. Ma Di Leo è qui un po' manierista e ha dei cedimenti (l'infilata di titoli urlati da uno dei balordi durante le scorribande... ), Milian resta defilato, e Guerrieri deve fare la zuppa con gli ingredienti che ha: non eccelsi - specie i tre ragazzotti. Terribile poi il predicozzo di Tomas ai genitori. Si salvano una confezione professionale, qualche momento qua e là, l'apparizione di Abatantuono.

Homesick 23/02/08 17:56 - 5737 commenti

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Mediocre poliziesco-noir con abbozzi di critica sociale pronunciati da un ottimo Milian, serio e compito commissario-pedagogo. Tolto lui, ci troviamo di fronte ad una monotona sequela di minacce ed uccisioni messa in atto dal marcio capo carismatico Patrizi e dallo psicotico Lev, che tra una sghignazzata e l’altra cita titoli di noti polizieschi. Azione e pathos languono. Presenze cult di Abatantuono e della Piedimonte.
MEMORABILE: Milian che fa la predica ai genitori dei tre sbandati.

Cotola 12/03/08 00:28 - 8998 commenti

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Come film di genere non è affatto malvagio, specialmente nella seconda parte che presenta un ritmo piuttosto serrato e soluzioni piuttosto interessanti. Peccato però che da un punto di vista sociologico faccia sempre scelte d’accatto a causa di una sceneggiatura che, per ciò che riguarda le caratterizzazioni, fa acqua da tutte le parti. La cosa è non poco spiacevole perché a firmarla c’è anche uno bravo come Di Leo. Inoltre Guerrieri è un discreto regista, ma il suo lavoro è un po’ vanificato dal resto.
MEMORABILE: La “cazziata” di Tomas Milian ai genitori dei ragazzi. Le citazioni cinefile di uno dei banditi.

Ianrufus 21/08/08 00:10 - 139 commenti

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La magia degli anni '70 per il nostro cinema era la possibilità di realizzare film del genere (non per forza di genere) così improbabili, così superficiali da divenire 30 anni dopo quasi profetici. Tre ragazzotti che si mettono a sparare per strada senza motivo ieri era cinema, oggi cronaca (Di Leo li avrebbe mai immaginati tirare pietre dai cavalcavia?). Benjamin Lev è doppiato in maniera insopportabile (Girolami ebbe grossi problemi nel gestirlo) mentre Milian regala un'altra trasformazione aspettando Giraldi.
MEMORABILE: Diego Abatantuono in mutande ed assonnato; Milian nel ruolo di commissario di sinistra e non di ferro come altri colleghi.

Ciavazzaro 22/01/09 17:02 - 4768 commenti

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Film con tematiche molto in voga negli anni 70, più che buono. Milian è ottimo nel ruolo del commissario; c'e pure Abatantuono. Radiosa la Giorgi, pessimi i due giovinastri e c'e il carissimo Felleghy. Alterna momenti magari evitabili ad altri ben costruiti, con un finale abbastanza degno. Si può vedere.

Bruce 21/09/09 18:33 - 1007 commenti

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Ancora ispirato da Scerbanenco Di Leo scrive una sceneggiatura robusta per un bel poliziesco, veloce, d'azione, non privo di valore, anche morale, girato a Milano e per la parte della disperata fuga nel pavese. Nel delirio violento e surreale dei tre giovani rapinatori vi è qualche richiamo a Milano Nera. Milian è il commissario, in palla e perfetto anche nella dura reprimenda ai genitori sulla responsabilità di chi mette al mondo figli. Qualche eccesso caricaturale nel tratteggio dei personaggi. La Giorgi più bella che brava. Di buon livello.

Stubby 24/03/10 18:40 - 1147 commenti

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Sicuramente divertente, è una pellicola discreta che fa il suo dovere, però d'altro canto le situazioni che si vengono a creare sono tutte piuttosto inverosimili. Buona la prova di Milian anche se è usato col contagocce, il resto del cast se la cavicchia. Trattasi di un road movie con i banditi costantemente inseguiti dal commissario.

Deepred89 5/09/10 23:59 - 3701 commenti

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Discreto noir sul tema della delinquenza giovanile, tecnicamente curato e piuttosto intrigante ma fortemente penalizzato dell'eccessiva stereotipizzazione di quasi tutti i personaggi (di cui uno, il ragazzo "cinefilo", realmente fastidioso). Nulla di originale, ma il mestiere c'è e si vede e non manca neppure una buona dose di divertimento. Milian un notevole valore aggiunto ad un cast non entusiasmante. Abatantuono, quasi irriconoscibile, resta in scena per una decina di minuti. Non sarà Milano odia, ma non è affatto male.

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Nando 18/05/10 15:39 - 3806 commenti

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Ispirato dai racconti di Scerbanenco, il film narra lucidamente le gesta scellerate di tre ragazzotti che seminano il panico in città. Discreta analisi introspettiva guidata da un valido Milian, commissario generazionale, che indaga sull'operato e sul modus-operandi dei tre delinquenti. Interessante il vagare dei giovani in fuga verso il nulla.

Daidae 22/05/10 14:28 - 3163 commenti

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Tralasciando la famosa paternale di Milian (una scena davvero ridicola) direi che si tratta di un validissimo noir/poliziesco. Bene gli interpreti (in particolare la Giorgi e Milian), mentre i poco espressivi ragazzi non sfigurano troppo (sopratutto il valido Stefano Patrizi). Un film più che discreto.

TomasMilia 26/07/10 15:22 - 157 commenti

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Tre figli di papà annoiati della vita decidono di rapinare un benzinaio. La polizia venuta a sapere del piano, sorveglia il benzinaio. Purtroppo le cose non vanno come previsto e ci scappano 4 morti. È un noir alla Scerbanenco che immerge a pieno negli anni '70: le auto, i cappottini che indossano i tre assassini, i giovani annoiati figli di borghesi e la fotografia assolata.

Il Dandi 21/01/11 01:02 - 1917 commenti

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Direi unico. Il tocco personale di Di Leo ha un peso enorme in uno script che alterna soluzioni riuscite (le dinamiche "western" dell'amicizia virile) ad altre più telefonate (il commissario che ricorda il Pistilli di MC9). Rimarchevole operazione linguistica che non si limita a citare il dialetto meneghino, ma disegna uno slang giovanile profondamente influenzato dalla pubblicità e dalla tv (oggi molti riferimenti sfuggono): come i loro cugini più grandi, quelli del massacro, questi figli marci del boom sono scerbanenchiani al 100%
MEMORABILE: La Giorgi al suo ragazzo: "Ho visto come vi guardavate tu e il Biondo: il vostro è un rapporto d'amore; ma non in quel senso, sarebbe troppo facile".

Tarabas 23/01/11 00:09 - 1878 commenti

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Tre ragazzotti che si divertono a rapinare benzinai commettono un omicidio e da lì in poi iniziano una fuga costellata di assassinii senza senso, inseguiti da un commissario (insolitamente) progressista per quanto inflessibile. Su uno spunto letterario, Di Leo sceneggia un film senza grandi pretese, si diverte a citare i suoi lavori scerbanenchiani e chiude con un finale che è la cosa migliore. Il resto son luoghi comuni del genere, salvo forse la parte open air. Insopportabile il personaggio col ghigno da matto. Routinario.

Luchi78 19/09/11 11:44 - 1521 commenti

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Non male per quel che riguarda la parte più "action" del film, un po' deboluccio sul versante dei personaggi, dove nessuno risulta particolarmente incisivo. Forse la più in vista è la Giorgi, che gestisce ottimamente un personaggio difficile. Tomas Milian fa un cazziatone magistrale ai genitori dei ragazzi nelle vesti di un ispettore impegnato nel quale comunque non sfigura. Bello il finale.

B. Legnani 18/12/11 00:25 - 5519 commenti

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Non male. Ha un pregio spesso non presente in pellicole consimili del periodo. Ha una trama lineare, magari con parentesi, ma evita la sfilza di eventi messi in fila alla meno peggio. Milian funziona e, tutto sommato, anche i giovani, con l'eccazione di Lev, a ulteriore conferma che Di Leo non era un umorista. Belle le location.

Stuntman22 21/12/11 23:27 - 126 commenti

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Noir tutto sommato potabile e di buon respiro globale, nel senso che non annoia. Per il resto, abbondano le scene a credibilità zero o sottozero: i tre poliziotti che si fanno far fuori al benzinaio, per esempio, o la sequenza coi tedeschi (davvero surreale); per non dire del cane poliziotto che dovrebbe essere superaddestrato e invece azzanna senza alcuna ragione lo spiritato Joe, personaggio che tra l'altro svolge benino la funzione di infastidire lo spettatore. Tremenda la retorica sociologica d'accatto sciorinata dal bravo Milian.

Fauno 2/01/12 12:00 - 2206 commenti

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Sarebbe perfetto, solo che innervosisce il discorso socio-politico-umanistico-filosofico del commissario, quando poi si vedranno questi due individui (onore al terzo, per quello che fa alla fine!) arrivare a far crimini che punire con l'ergastolo in una cella tetra e umida sarebbe il minimo. Recupero? Reinserimento? Ma in quale società di quale galassia? Forse in quella albergata su di un asteroide in rotta di collisione...

Disorder 21/06/12 22:08 - 1416 commenti

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Noir violento, senza speranza, scerbanenchiano per davvero. Protagonisti i soliti giovinastri amorali della Milano-bene, che per vincere la noia si danno al furto e all’omicidio. La vera marcia in più è però il commissario (un ottimo Milian), dagli ideali in qualche modo “moderni” e lontano dai soliti stereotipi dei coevi poliziotteschi. Buona regia e un discreto ritmo completano l’opera. Davvero un buon film.

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Motorship 25/05/13 17:44 - 585 commenti

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Un discreto noir all'italiana con incursioni anche nel sociale. Il film tratta di tre giovani ricchi ma annoiati che si divertono a rapinare a destra e a manca. I punti forti del film sono le sequenze d'azione, gli inseguimenti e il ritmo piuttosto sostenuto, mentre sceneggiatura e dialoghi latitano. In definitiva un film ottimo dal punto di vista tecnico e solo sufficiente da quello narrativo. Insufficienti i tre giovinastri (Lev su tutti), bravi invece la Giorgi e Milian commissario di sinistra.

Giùan 22/02/14 07:04 - 4528 commenti

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Prodotto spurio in cui manca completamente l’amalgama tra la scrittura asciutto-spigolosa di Di Leo e intenti a tratti puerilmente didattici della regia di Guerrieri. Il tedioso alternarsi di punti di vista poi (quello dei tre giovinastri di una Milano bevuta e di una Pula che sta a guardare o a far concioni) non fa che allentare ritmo e tensione cinematografiche, svilendo pure i rari sussulti di cui il film è capace (la scena della villa del fascistoide Abatantuono; il finale). Inerti i tre protagonisti, tengono gli occhi della Giorgi e i baffoni di Tomas.
MEMORABILE: Il “rammendo” del commissario ai genitori dei 3 balordi (e meno male che c’è Tomas a renderlo meno insopportabile); L’insulsa rapina al distributore.

Jdelarge 24/04/14 19:27 - 1000 commenti

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Film piuttosto mediocre diretto da Romolo Girolami. L'idea del viaggio abbinata alla tematica della rapina (seppur poco originale) avrebbe potuto offrire spunti interessanti: il problema è che la sceneggiatura e la regia, salvo nel finale piuttosto avvincente, non riescono a conferire la giusta drammaticità (e dinamicità) alla vicenda, complice anche il fastidiosissimo personaggio interpretato da Benjamin Lev che per tutta la durata della pellicola non fa altro che ridere e citare titoli di film.

Gabrius79 26/10/14 23:52 - 1420 commenti

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Uno fra i più convincenti noir italiani degli anni settanta, diretto con un certo mestiere da Romolo Guerrieri e che nel cast può vantare un bravo Tomas Milian, capace di rendere credibile il commissario che interpreta. Si segnalano i giovanissimi Diego Abatantuono (che qui ha un ruolo poco parlato) e Eleonora Giorgi, piuttosto brava. Atmosfere adeguate.

Trivex 19/02/15 10:40 - 1738 commenti

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Film milanese, con il commissario che un po' ricorda il pari grado di Banditi a Milano: fa il sociologo, il poliziotto illuminato, ma la prudenza nei giudizi si trasferisce fuori, dove i banditi sono troppo liberi di agire e di ammazzare. Ben fatto e forse con pochi soldi, perché la polizia non è mai troppa nell'affrontare quei sociopatici, ottimi esempi per chi volesse far propaganda efficace per la pena di morte. A volte la tensione si fa davvero sentire e la violenza esplode potente e disturbante. Ottima l'interpretazione della Giorgi, ma bravi tutti.
MEMORABILE: L'assalto al supermercato con l'incredibile massacro.

Myvincent 22/10/15 11:26 - 3722 commenti

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Due attrazioni, una per il pubblico femminile (l'eroe dei fotoromanzi di allora, Max Delys), l'altra per quello maschile (una stupenda Eleonora Giorgi), fungono da specchietto per le allodole, richiamando un'attenzione che ben presto si consuma dietro a una trama praticamente inconsistente. Non parliamo poi degli approfondimenti socio-psicologici, roba fantasmagorica. Ci restano un fotografia accettabile e i bei volti dei protagonisti.
MEMORABILE: Un giovanissimo Diego Abatantuono, riconoscibile dalla sua tipica "camminata".

Ultimo 24/02/16 17:44 - 1652 commenti

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Poliziesco anni 70 niente male, ove il commissario Tomas Milian se la deve vedere con un gruppo di giovani rapinatori, tanto esaltati quanto inconsapevoli. Non tutto funziona, specie nei dialoghi dei ragazzi, ma il film scorre senza particolari intoppi e presenta anche scene di notevole violenza (aggressione ai due in tenda; al supermercato...). Come sempre bravo Milian, dignitoso Patrizi. Ci sono anche la Giorgi, parecchio insipida e Diego Abatantuono, per la prima volta in un lungometraggio, giovane e quasi irriconoscibile.

Faggi 2/03/16 18:03 - 1548 commenti

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Superficiale nella confezione, verboso e con inutili prediche. Contiene spunti interessanti e il soggetto (farina del sacco di Scerbanenco) è ottimo, ma il risultato non convince. La direzione degli attori è debole, non c'è gusto fotografico (tutto è piatto) e molte battute umoristiche sono detestabili. In un paio di scene sembra che alla Giorgi scappi da ridere (ma può essere stata solo una mia impressione).

Rufus68 4/10/16 22:49 - 3819 commenti

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Mezzo pallino in più glielo regalo come affronto ai critici paludati. Indimenticabile la scena del colpo al supermercato, inaspettata e brutale, col sottofondo implacabile e straniante della pubblicità: un Bignami morale che dice tutto su ciò che si stava preparando per l'Italia, altro che terrorismo... E i protagonisti? Sorgono dal nulla e rientrano nel nulla, concrezioni di un male di vivere incomprensibile. Alla lunga son bravi pure i giovani attori, gli ambigui Patrizi e Delys, la bellissima Giorgi e persino l'insopportabile Lew.

Didda23 11/10/16 11:33 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Certamente è vincente la scelta di lasciare in secondo piano i risvolti investigativi (relegati a un bravo Milian, poco in scena) per puntare tutto sulla gioventù alla sbando, che commette crimini non necessari in nome di un cinismo e di una cattiveria che pare non avere radici (nonostante il discorso di Milian ai genitori). Bellissime sia le location meneghine sia quelle sui colli pavesi. Ritmo sostenuto, sceneggiatura di Di Leo convincente in più punti e regia di Guerrieri solida ed efficace negli inseguimenti. Tutto sommato un buon film.
MEMORABILE: Il finto rapporto amoroso nel campo; La rapina al supermercato; Il debutto di Abatantuono (irriconoscibile!)

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Pessoa 28/10/16 08:27 - 2476 commenti

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Si parte da una sceneggiatura di Di Leo che secondo me avrebbe dovuto girare Di Leo e basta. Guerrieri mette in scena con rigore e mestiere, ma finisce per ingrossare la finissima grana del cineasta pugliese togliendo spessore e credibilità ai personaggi più complicati come quello di Lev. Milian naturalmente va per conto suo e s'impadronisce del suo commissario donandogli sublimi toni crepuscolari. Si spara e si insegue senza eccessi e le musiche di un esordiente Pieranunzi lasciano il segno. Brava la Giorgi, acerba e disperata al punto giusto.
MEMORABILE: Il complicato rapporto fra Eleonora Giorgi e Stefano Patrizi, costretti pure a far l'amore per finta...

Samdalmas 5/09/17 18:28 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

Se fosse stato diretto dal grande Di Leo, autore dello script, poteva essere un capolavoro, questo anomalo poliziesco. Guerrieri è un buon regista ma non lo aiuta il cast, con i tre giovani protagonisti che non lasciano tracce. Meglio la Giorgi o Abatantuono all'esordio, quasi irriconoscibile. La parte migliore è il finale nella campagna, dove il film diventa quasi un western. Musiche del jazzista Pieranunzi.
MEMORABILE: Il risveglio di Abantatuono tra due ragazze nude.

Nicola81 17/02/18 23:26 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

Su una sceneggiatura di Fernando Di Leo e Nico Ducci, ricavata da alcuni racconti di Scerbanenco, Guerrieri dirige un poliziesco/noir che risulta efficace sia nelle sequenze d'azione e di inseguimento sia nelle ambientazioni (si passa con disinvoltura dalla metropoli alle campagne). Purtroppo la caratterizzazione dei tre giovani criminali è decisamente superficiale (e nel caso di Lev anche insopportabilmente caricaturale); molto meglio il fascino acerbo della Giorgi e l'impronta progressista che Milian conferisce al suo commissario.
MEMORABILE: Oltre alle scene d'azione, sicuramente la reprimenda di Milian ai genitori dei tre protagonisti.

Victorvega 16/02/19 00:08 - 501 commenti

I gusti di Victorvega

Discreto film dalla trama e sviluppo molto semplici: noia esistenziale e il gruppo di ragazzi si scatena in furti e omicidi. Buona la parte di azione, un po' retorici e poco efficaci i dialoghi. Insopportabili Lev e la sua risata. Decorativa la Giorgi, insolito e poco riconoscibile Abatantuono. In sostanza: si può guardare e rappresenta un ulteriore documento dei tempi.

Aal 28/10/19 09:31 - 321 commenti

I gusti di Aal

Un buon poliziottesco dove non mancano tutti i tipici ingredienti del genere: azione, inseguimenti in auto, raffiche di mitra e violenze assortite, con un accenno di critica sociale (i giovani borghesi che uccidono e delinquono per noia). Bella l'ambientazione in una Milano stranamente solare con luminose scene girate nelle campagne. Convincente e serioso Milian, bellissima la Giorgi, non sempre in parte il terzetto di attori giovani, ma Patrizi meglio degli altri (irritante Lev). Piccolo ruolo per un giovanissimo Abantatuono. Convincente.

Minitina80 2/12/20 21:00 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Un noir a dir poco mediocre a cui manca la credibilità necessaria per essere apprezzato in pieno. Qui si va oltre la licenza cinematografica e sono fin troppe le cose a cui si fatica a dare una parvenza di plausibilità. Nel ruolo del commissario troviamo un Tomas Milian sempre bravo, anche se ingabbiato da un copione che gli concede poco e niente. Difficile, invece, sopportare a lungo la risata e le fastidiosissime battute del personaggio interpretato da Benjamin Lev. Il genere ha visto di molto meglio. Irriconoscibile Diego Abatantuono!

Michelino 18/08/21 16:33 - 103 commenti

I gusti di Michelino

Meriterebbe un giudizio migliore se non calasse nella seconda parte, con la traversata della campagna lombarda. Fino a quel momento il film scorre davvero bene, delineando la diversità dei tre personaggi, offrendo anche qualche momento ironico tra una brutalità e l'altra. Una dolcissima Giorgi cerca di spianare la strada al riflessivo Milian, mentre Abatantuono - poco più che ventenne - viene ''usato e gettato''; bellissime inquadrature in primo piano sui vari esemplari di pastore tedesco.
MEMORABILE: La riflessione sull' educazione dei figli; La ''generosità'' dopo la rapina in banca; Il peto sotto le lenzuola; Le unità cinofile; Il finale.
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  • Curiosità Undying • 6/08/09 07:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Abatantuono al posto dei "Gatti"
    Abatantuono dixit:
    "Facevo il tecnico delle luci dei Gatti di Vicolo Miracoli.
    Sono andato ad accompagnare loro a fare il provino ed invece il regista, Romolo Guerrieri, mi ha proposto di fare il film.
    Io ho detto subito di sì.



    E' un film nel quale facevo una piccola partecipazione.
    L'unico film dove stavo in mutande: mi sveglio in mezzo a due ragazze (la Riuzzi e la Piedimonte, precisa Legnani)... allora potevo permettermelo".
    Fonte: Stracult light / 03 agosto 2009

  • Musiche John trent • 15/05/10 21:55
    Custode notturno - 526 interventi
    Titoli di testa:

    http://www.youtube.com/watch?v=NtzzG-L4YuY
  • Discussione Zender • 3/01/12 19:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Fauno, leggevo ora il tuo commento. Scrivi:
    Sarebbe perfetto, solo che innervosisce il discorso socio-politico-umanistico-filosofico del commissario, quando poi si vedranno questi due individui (onore al "tertium non datum" per quello che fa alla fine!)

    Detto che penso tu intenda "tertium non datur" non riesco a capire cosa c'entri nella frase, visto che significa "non esiste una terza possibilità". Se mi spieghi sistemiamo insieme. Grazie.
  • Discussione Fauno • 4/01/12 15:21
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Intendevo infatti personalizzare il latino e dire TERZO NON PERVENUTO, visto che l'autista ci capita dentro suo malgrado e non raggiunge neanche di striscio quel che fanno gli altri due. Ma se il termine genere confusione semplifica pure in ONORE AL TERZO. Grazie. FAUNO.
    Ultima modifica: 4/01/12 15:41 da Fauno
  • Discussione Zender • 4/01/12 18:26
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, più chiaro. Grazie a te.
  • Homevideo Xtron • 5/05/12 10:09
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd Rarovideo è letterbox
    Durata 1h32m49s
    Vedo qui che c'è anche una versione americana:
    http://www.kultvideo.com/articles/ArticleSheet.aspx/aid13151aid-DVD-Liberi-armati-e-pericolosi?__langG=it-IT

    Ultima modifica: 5/05/12 12:41 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 15/07/14 17:09
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo:"Uomini duri", anno 1986) di Liberi armati e pericolosi

  • Musiche Rufus68 • 4/10/16 22:50
    Contatti col mondo - 218 interventi
    A chi interessa ecco la colonna sonora in CD:

    https://www.discogs.com/it/Gianfranco-Plenizio-Enrico-Pieranunzi-Liberi-Armati-Pericolosi/release/1464957
  • Homevideo Buiomega71 • 29/05/19 11:34
    Consigliere - 25896 interventi
    Dal 24/06/2019 in blu ray per la tedesca Cineploit Records (con audio italiano)

    http://www.sinart.asso.fr/liberi-armati-pericolosi-cover-b-41396
    Ultima modifica: 29/05/19 11:39 da Buiomega71
  • Discussione Gbs • 8/09/19 22:35
    Disoccupato - 1 interventi
    Buongiorno,
    Ho appena visto il film.
    Purtroppo non ho trovato in questo portale la location esatta dove è stata girata la scena nella discarica, ove i tre ragazzi dovevano ritirare i passaporti dai due gangster. Purtroppo non sono riuscito a caricare il fotogramma, è la mia prima risposta nel forum.
    Grazie.