Troppo facile sparare a zero sul seguito di un successo planetario mai molto amato dalla critica. Se già JURASSIC PARK era stato definito uno stupido giocattolo per le masse cosa mai si potrà inventare per il suo secondo capitolo? Ma Spielberg non è un regista che si possa prendere sottogamba e la sua conoscenza del mezzo cinematografico e dei difficili meccanismi che regolano la tensione sono noti fin dai tempi di DUEL e LO SQUALO. Se JURASSIC PARK rimarrà nella storia come uno dei...Leggi tutto più innovativi monster-movie di sempre, con inattese puntate nell’horror, IL MONDO PERDUTO fa quel che può: recupera l'aspetto spettacolare (ma l'indimenticabile effetto sorpresa del suo predecessore non c'è più) arricchendo la saga con sensazionali sequenze di dinosauri d'ogni specie (le animazioni sono del “mago” Stan Winston) e continua a insistere sul versante horror con squartamenti al limite dello splatter. Il tutto esaltato dalla consueta, a volte inarrivabile, capacità di Spielberg di giocare con la suspense. La scena del camion che deve precipitare dalla scogliera, ad esempio, potrebbe rientrare a pieno titolo (se accorciata) in un Hitchcock d’annata. Peccato che tanta perizia tecnica e talento vengano utilizzati all'interno di una sceneggiatura (opera di David Koepp) deludente, che alterna sprazzi disarmanti a dialoghi e gag quasi imbarazzanti per banalità. A legare insieme momenti d’alta spettacolarità c’è il vuoto, un insieme di personaggi bidimensionali perdipiù interpretati da attori stanchi e svogliati (perfino il grande Jeff Goldblum non sembra all'altezza). La presenza della figlia ginnasta di colore è posticcia, rivoltante per ingombranza e per l'esibizione che la porta a colpire in faccia un velociraptor. Le musiche di John Williams, maestose come sempre, aiutano a far salire la tensione, così come i ruggiti del tirannosauro la spezzano per trasformarla in orrore. Molto meglio la seconda parte del film, ovviamente, perché la prima è solo un'evitabile presentazione dei personaggi. Il finale, invece, oltremodo tirato per i capelli con un’invasione metropolitana del tirannosauro, è un palese omaggio a King Kong e Godzilla che ricordiamo, tanto per cambiare, solo per la verosimiglianza degli effetti speciali e il già citato senso dello spettacolo del regista. Favolosa la fotografia, che esalta i colori della foresta e riesce a riempire il buio della notte di luci inattese, senza nasconderci alcun dettaglio. Basterà?
Rispetto a Jurassic Park qui non c’è più la sorpresa dei dinosauri realizzati magnificamente, ma il film, nonostante una seconda parte in città un po’ troppo pagliaccesca (anche se il T-rex a zonzo per le vie non è niente male), quando ancora è ambientato sull’isola, regala momenti di sana tensione (gli stegosauri “un po’” alterati; l’ombra del T-rex; braccati; gli imprescindibili raptor). L’azione non manca, i personaggi sono piuttosto interessanti (su tutti il cacciatore di T-rex); e quindi il risultato non può che essere buono.
MEMORABILE: Tra la protagonista e il precipizio c'è solo una lastra di vetro, che si incrina sempre di più.
Pur assuefattisi alle incredibili riproduzioni dei dinosauri del primo capitolo, Il mondo perduto - Jurassic Park si riesce a guardare con gusto a condizione di aspettarsi un fumettone ben realizzato, condito con morale alla fast food. Ho avuto comunque una sensazione di operazione commerciale (sempre fastidiosa) a spremitura di quanto creato con Jurassic Park.
MEMORABILE: La scena finale con il t-rex che insegna al cuccioletto a cacciare...
Certamente spettacolo di alta classe ma con il (grande) limite di non godere più dell'effetto sorpresa legato alla presenza dei dinosauri. L'attenzione si sposta pertanto da un lato alle vicende umane (la presenza di Julianne Moore è un valore aggiunto) mentre dall'altro si portano i mostri in un contesto metropolitano. Tutto è comunque molto spettacolare, anche se il valore tecnico-aristico del primo film rimane lontano.
Di gran lunga superiore all'originale. Pur riproponendo diversi gravi errori di logica e montaggio, la storia avvince e diverte, soprattutto nella seconda parte ambientata in città. Il ritmo procede spedito, senza noiose pause verbali e con un cast di molto superiore al precedente. Goldblum stavolta è protagonista indiscusso e al suo fianco spicca un ottimo Postlethwaite nel ruolo del rude cacciatore. Sempre buona la colonna sonora di John Williams. Con un terzo seguito da dimenticare.
Superiore al primo capitolo: quel che manca (l'effetto sorpresa) viene abbondantemente sostituto da effetti speciali più perfezionati che rendono molto fluidi i movimenti delle creature preistoriche e soprattutto da scene ad elevatissimo tasso di spettacolarità (la caccia in jeep, il camper sospeso nel vuoto, l'attacco dei velociraptor in mezzo all'erba alta). Nella prima parte perfetto Pete Postlethwaite nella parte del cacciatore, mentre la conclusione metropolitana è movimentata ma meno avvincente.
MEMORABILE: Il prologo con la bambina sull'isoletta apparentemente deserta, il vetro del parabrezza che si incrina
Sicuramente il migliore della serie: l'attenzione è quasi completamente rivolta al versante effetti speciali, ma nonostante questo anche le caratterizzazzioni dei personaggi sono discrete e il film ha indubbiamente un buon ritmo; inoltre il clima metereologico che imperversa dà una buona atmosfera...
Il film rincara decisamente la dose di effetti speciali, anche per sopperire ad una trama debole ed abbastanza pretestuosa: c'è anche spazio per una scorrazzata in città del terribile T-Rex, tanto per gradire. Comunque non è male, ma manca tutta quella base di teoria fantascientifica che rendeva il primo capitolo qualosa di più di un semplice "contenitore di effetti speciali"...
Non male questo seguito di Jurassic Park, anche se, a mio parere, inferiore rispetto al primo film. La perdita dell'effetto sorpresa è un danno non da poco, ma il film regge bene soprattutto grazie all'istrionico Jeff Goldblum. Valori aggiunti dalla presenze di Julianne Moore e del compianto Pete Postlethwaite. Per gli amanti del genere.
MEMORABILE: Moore a Goldblum: "Caro, non preoccuparti, mi rivedrai a giorni!" Goldblum alla Moore: "No cara, ti rivedrò a pezzi!"
In questo seguito viene finalmente accantonato il logo "Jurassick Park", mentre la tecnologia cede definitivamente il passo all'uomo nella sfida con la natura. La storia però è poca cosa, oltrettutto è molto più patetica del predecessore. Lo stucchevole e l'improponibile sono dietro l'angolo e quando anche la ragazzina (rigirosamente politically correct) non resiste a un'esibizione alle parallele, la voglia di interrompere la visione si fa impellente. La Moore è sempre affascinate; sottotono Goldblum. La parte del leone spetta a Pete Postlethwaite.
Tutto fuorché originale. A differenza del primo riprende vecchi stereotipi dai classici, come Il mondo perduto e King kong (la scena con gli stegosauri mi sembra un vero e proprio omaggio a quest'ultimo). Ci sono la caccia nell'isola con gli animali fuori taglia e il dinosauro che semina il panico nella città. I predatori sono gli stessi identici del primo capitolo: il T-Rex e i raptor, con qualche buona comparsa di altri sauri meno famosi. Fotografia e scenografie molto inferiori all'originale, effetti speciali ottimi.
Se nel primo episodio "giurassico" dominava la sorpresa e la scoperta di questa specie animale estinta e riscoperta per scopi commerciali, qui il filo della tensione diviene preponderante e i dinosauri si mostrano per quel che sono, carnivori e feroci. Nonostante una sceneggiatura non all'altezza non si può fare a meno di considerare alcune scene come memorabili, per non parlare degli effetti animatronici realmente spettacolari. Inserito di diritto tra i migliori monster-movie.
Riuscito sequel di un classico del cinema spettacolare, anche perché alla regia c'è ancora Spielberg. Se possibile ci sono ancora più ritmo e tensione rispetto al capitolo precedente, con molti più attacchi dei dinosauri e un gran finale con il T-Rex che si aggira nella città di San Diego. Bravi e affiatati Goldblum e la Moore, buono il cast di contorno (fra cui Vaughn in un raro ruolo avventuroso). Meno originalità rispetto al capostipite, ma che spettacolo!
A mio avviso non bissa la riuscita del primo. Mancando la sorpresa e una certa originalità tutta la pellicola ha il sapore del già visto. Il T-Rex che scorrazza in città come può non richiamare alla mente il più famoso King Kong? Indiscutibili gli effetti speciali come il buon cast a disposizione. Peccato che non manchino però scene che rasentano il ridicolo come Stormare che si difende dai piccoli carnivori o come il boss che pretende di uccidere il T-rex con una doppietta da caccia. Nel complesso un sufficiente prodotto di intrattenimento.
MEMORABILE: L'odiosissima bambina che prima si imbarca di nascosto fregandosene dei discorsi del padre e poi frigna e trema di paura al cospetto dei predatori.
Ottimo sequel, con ancora più azione e violenza rispetto al primo film in quanto gli attacchi dei dinosauri sono veramente tanti; poi la fuga del T-rex in giro per San Diego è fantastica. Non si riesce tuttavia a raggiungere i livelli del predecessore; non tanto per sceneggiatura, recitazione o effetti speciali (che sono di altissimo livello) quanto piuttosto perché non si è riusciti a ricreare quella meraviglia e quel fascino per i dinosauri che invece il primo film riuscì a creare. Il sequel di un capolavoro non è mai facile...
Persa tutta quella fase di preparazione peculiare al primo capitolo, questo sequel spinge l'acceleratore sui maestosi effetti visivi, perfezionati e sempre più diversificati nelle varie specie animali che popolano l'isola. Il ritmo, fin dall'inizio, acquisisce una gustosa rutilanza; la buona verve di attori navigati come Postlewhite e Goldblum, oltre alle leggendarie musiche di Williams, garantiscono un'esperienza visiva dinamica e appagante. Solita confezione perfetta di uno Spielberg che sa lavorare di mestiere su un certo tipo di prodotti.
MEMORABILE: La roulotte appesa al precipizio; I velociraptor nell'erba alta.
Paradossale come in un film di fantascienza siano i dinosauri a risultare maggiormente credibili, a dispetto di un copione ridicolo e banale. Non solo le situazioni sono assurde, ma anche i personaggi sono risibili. Non manca, infatti, la dicotomia tra buoni e cattivi, tratteggiati entrambi con estrema dozzinalità. C’è anche la bambina adottata e di colore, simbolo di un moralismo banale e stucchevole. I dinosauri sono ben realizzati, ma non possono essere l’unico motivo per sorbirsi più di due ore di insulsaggini.
Da ricordarsi come il film in cui una ragazza prende a calci un dinosauro facendo ginnastica. La seconda visita di Steven Spielberg nella terra dei dinosauri non è buona come l'originale, ma ha alcune scene che passeranno alla storia del cinema. Sfortunatamente per ogni grande scena ce n'è una altrettanto sciocca. Goldblum ce la mette tutta per salvare il franchising. Vince Vaughn e Julianne Moore sono di grande supporto. Pete Postlethwaite ruba spesso la scena, perché non sia stato utilizzato di più è un mistero. Comunque meglio del numero tre.
MEMORABILE: "Se vuole lasciare il suo nome su qualcosa va bene, ma la smetta di piazzarlo sulle lapidi della gente, John!".
Lodevole l’intenzione di dare un tocco di novità al sequel di Jurassic Park sostituendo allo zoo la natura brada nella quale si muovono liberamente i dinosauri, ma... se non è zuppa è pan bagnato. L’effetto fotocopia incombe spietato, sia pure con un’ottima resa spettacolare e alcune scene che fanno tenere il fiato in sospeso. Per il resto, il film non offre alcunché di interessante. E anche il finale, scopiazzato un po’ da King Kong e un po’ da Godzilla, rivela l’assoluta mancanza di idee originali. Buono comunque per una serata popcorn.
Torna Spielberg alla regia e i risultati si mantengono su buoni livelli, anche se, sfumata la freschezza del soggetto e della tecnica effettistica, ciò che resta è poco più di una godibile avventura ad alto budget, che sin dal titolo omaggia Il mondo scomparso di Hoyt sfoggiando SFX all'avanguardia (eccellenti specialmente i dinosauri animatronici). L'impronta orrorifica del primo cede il passo all'azione, con abbondanza di spettacolari sequenze di distruzione e un finale metropolitano di sicuro impatto. Brava la Moore, Vaughn come eroe convince più di Goldblum. Un sequel di qualità.
MEMORABILE: La bambina attaccata all'inizio; I tre protagonisti nella roulotte in bilico su uno strapiombo; Il cucciolo di T-rex; Il tirannosauro a San Diego.
Questo sequel (inevitabile, visto il successo di Jurassic Park) è tra le varie, un'occasione di mostrare i progressi acquisiti dalla computer grafica in pochi anni; ciò nonostante la magia delle stesse creature si affievolisce dal momento che è molto ridimensionata la componente da film di avventura che caratterizzava il primo titolo. Nelle scene di tensione c'è ancora la maestria di una regia decisamente competente (tutta la scena dei camion in bilico sulla scarpata merita l'intera visione) e sono interessanti sia la fotografia più cupa che l'omaggio ai film di King Kong/Godzilla.
Sullo sfondo rigoglioso di una giungla immaginaria, terra ancestrale, spazio pulsante dalla vegetazione anarchica - quasi vietnamita - si nasconde il mito, la leggenda, il frutto neofito e scellerato dell’essere umano. Tutto (ri)parte da qui, per poi spostarsi nella terra dei grattacieli, dove l’uomo questa volta ha solidificato la propria etica totalitaria a sua immagine e somiglianza. Film diviso in due tronconi ma che resta ben coeso, caratterizzato da un ritmo incalzante e con un buon uso degli effetti speciali. Molto credibili i dinosauri, molto meno credibili i personaggi.
La storia di per sé non è male. I carnivori sono un pericolo costante e il senso di tensione generato dalla loro effettiva o presunta vicinanza (davvero angosciante l'assalto dei T-rex alla roulotte) è palpabile. Peccato però che questo film, a differenza del primo, stravolga sensibilmente l'originale opera di Crichton, prediligendo la spettacolarizzazione alla caratterizzazione dei personaggi... A questo scopo mutano infatti il villain (creato per l'occasione), gli scopi dei protagonisti e il finale. Era proprio necessario portare un dinosauro in città? Comunque buono.
MEMORABILE: "I carnivori cacciano su questo sentiero, volete fare un accampamento o un buffet?!"; "Mammina è molto arrabbiata..."
Sprofondato nel vigoroso Pantheon scenografico, è un sequel che tra un’inseguimento e l’altro inserisce tematiche urticanti, come il conflitto etico-morale e lo sfruttamento ai fini economici del progresso scientifico. Tecnicamente superbo, narrativamente organizzato ma molto meno magico e spontaneo. Il cast, che si impegna cercando di stare “al passo” coi veri protagonisti, sembra sia stato messo lì un po’ a caso.
Visti i risultati assai modesti dei seguiti, a conti fatti questo episodio è probabilmente il migliore dell'intera saga, con uno Spielberg in regia ancora in palla. Senza tanti preamboli, ha un ritmo molto più sostenuto del predecessore, dinosauri più numerosi e meglio integrati con il mondo reale, meno "per bambini" e con tratti che sconfinano nell'horror (quando è in azione il Rex, l'assalto dei velociraptor). Bel cast con un Goldblum pimpante, ma strepitoso è il cacciatore di Postlethwaite, cui si poteva dare più spazio. Godibile il finale in città stile King Kong o Godzilla.
MEMORABILE: La bambina nell'isola; La scena della Jeep; Il cucciolo di T Rex.
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HomevideoXtron • 6/07/12 17:58 Servizio caffè - 2147 interventi