Gli invasati - Film (1963)

Gli invasati
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The haunting
Anno: 1963
Genere: horror (bianco e nero)
Note: Basato sul romanzo di Shirley Jackson "The Haunting of Hill House"

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Puppigallo 2/03/07 09:05 - 5251 commenti

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Atmosfera perfetta in questo horror ambientato in un’enorme villa castello. Il bianco e nero aiuta molto e la vera colonna sonora è rappresentata dai rumori, dai cigolii. Già la storia narrata dalla voce fuori campo è piuttosto inquietante e fa capire allo spettatore a cosa andrà incontro chi varcherà la soglia. Bravi e convincenti gli attori, soprattutto la sensitiva protagonista, che più degli altri verrà precipitata in un vero e proprio incubo (“Sono come un uccellino ingoiato da un mostro”).

Almayer 8/04/07 15:37 - 169 commenti

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Wise riesce a ricreare le atmosfere del romanzo di Jackson e crea un'autentica inquietudine anche grazie alle eccellenti performance dei quattro attori principali. Rumori, porte che si chiudono, visioni fugaci intraviste con la coda dell'occhio: tutto contribuisce a creare un film veramente pauroso, in cui però non si vede mai nulla come nella miglior tradizione 60's. Wise è un maestro nel creare disagio e paura utilizzando lenti e posizioni di mdp "strambe", variando in questo modo la geometria della casa e la stessa nostra visione del film.

Blutarsky 17/07/07 16:57 - 360 commenti

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Film meravigliosamente costruito, in cui il regista riesce a creare tensione e un'atmosfera da incubo utilizzando solo l'architettura e le scenografie della casa. Magistrale il lavoro di regia di Wise e l’uso del sonoro (veramente inquietante), quasi inesistente la trama (ma d'altra parte il film non si basa su quella), ottime le prove degli attori. Unico appunto l'uso della voce off, non indispensabile nell'economia del film.

Deepred89 18/09/07 15:50 - 3701 commenti

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Molto bello ma non ai livelli di quel capolavoro che è The innocents. La regia di Wise è straordinaria, probabilmente non si è mai vista una tale capacità di inquietare solo con l'utilizzo di alcuni geniali movimenti di macchina. Inoltre gli effetti sonori sono studiatissimi e straordinariamente angoscianti, mentre la fotografia è stupenda. Buona ma non perfetta la sceneggiatura: le pause tra le scene varie scene di tensione spesso sono un po' tirate per le lunghe e il finale ambiguo non riesce a convincere del tutto. Comunque da non perdere.

Giapo 4/02/08 11:26 - 242 commenti

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Nulla si può dire sulla qualità tecnico-artistica della pellicola, in cui Wise sfoga il proprio talento registico con inquadrature vertiginose e deformanti, cui fa supporto una fotografia elegantissima e suggestiva. Non mancano nemmeno momenti da brivido, ma non mi convince la storia che troppo si dilunga tra uno spavento e l’altro e appare piuttosto debole e scontata: magari 40 anni fa poteva risultare sconcertante, ma oggi sa di stracotto con un finale oltremodo deludente.

Cotola 9/05/08 19:47 - 8998 commenti

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Straordinaria riduzione cinematografica del meraviglioso romanzo di Shirley Jackson "La casa degli invasati". A dirigere è Wise che regala allo spettatore uno dei più bei film sulle case stregate di tutti i tempi e lo fa evitando effettacci gratuiti e puerili riuscendo comunque a creare un'atmosfera morbosa e di tensione davvero notevole. Ottima la prova del cast ed efficaci, come poche volte, gli effetti sonori che contribuiscono non poco a rendere l'atmosfera davvero elettrizzante. Assolutamente da non perdere.

Capannelle 9/08/08 15:40 - 4394 commenti

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Buona la tensione espressa da Wise e dagli attori, tutti bravi anche se non superlativi. Mi aspettavo di più dalla seconda parte e il finale mi è sembrato abbastanza goffo, ma forse conviene godersi le inquadrature e i tempi dettati sapientemente dal regista inglese.

Brainiac 15/01/09 11:20 - 1083 commenti

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Pur non avendomi trasmesso particolari momenti di tensione (ma quanti film di quegli anni possono farlo?) questo è un film che mi è piaciuto. Scorre bene e non ci sono cali di tensione. Tutto è costruito intorno all'attesa che gli eventi soprannaturali si manifestino e quelle poche volte che lo fanno il regista lavora alla grande sugli effetti sonori, sulle luci ed ombre di un rigoroso bianco e nero. Il finale non convince nella resa, ma fa ben sfociare la sensazione di malessere che accompagna la protagonista "sensitiva" in tutto il film.
MEMORABILE: Il triste racconto degli eventi funesti avvenuti nella villa.

Daniela 17/01/09 07:49 - 12606 commenti

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Horror d'altra classe, uno dei migliori rappresentanti del genere "case infestate", dove l'orecchio prevale sull'occhio come veicolo di angoscia. Wise ambienta la storia in una grande casa-labirinto, all'interno della quale la tensione e la spavento sono indotti da suoni, voci e rumori, dosati con maestria. Dovrebbe essere studiato a memoria da quei tanti registi che abusano degli effetti sonori per far sobbalzare inutilmente sulla sedia. Lo splendido b/n e il cast efficace contribuiscono al bel risultato.
MEMORABILE: I colpi ripetuti contro la porta.

Rufus68 9/02/17 22:32 - 3819 commenti

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I momenti in cui la casa si fa essere vivente sono indimenticabili (quei tonfi cupissimi, i mormorii); notevole la fotografia e la sicurezza con cui Wise traspone le suggestioni delicate e inquietanti della poetica di Shirley Jackson dove l'evento sovrannaturale e l'animo dei protagonisti sono specchio l'uno dell'altro. Ciò non toglie che alcune parti siano fin troppo verbose e che la Harris (comunque brava) ecceda nella resa drammatica. Il personaggio di Tamblyn non convince.

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Undying 29/09/09 12:05 - 3807 commenti

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Antropologo affitta una casa, che si dice essere infestata, nei paraggi di Boston per poter effettuare una serie d'esperimenti in campo extrasensoriale. Accompagnato dal nipote della proprietaria e da due sensitive vedrà tramutare, a breve termine, lo scetticismo in puro e semplice terrore. Ottimo il cast anche se, buona pace per gli attori, vera protagonista della pellicola è la casa: con i suoi ambienti tetri e oscuri, i suoi arredamenti retrò, i suoi gemiti/sospiri/singhiozzi: entità dalla personalità forte e corrotta dagli eventi accaduti in un passato non troppo remoto. Rifatto più volte.

Galbo 1/10/09 06:52 - 12372 commenti

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Straordinario prototipo ed archetipo artistico dei film del genere "case infestate", Gli invasati è diretto dal versatile regista Robert Wise ed è un piccolo capolavoro di tecnica visiva cinematografica. Veri e propri virtuosismi della macchina da presa sono alla base dell'opera che punta ad inquietare (riuscendoci) lo spettatore in maniera indiretta, delineando un'ambiguità di fondo giocata fin dal titolo italiano, per una volta forse più efficace di quello originale. Ottima la prova del cast.

Rebis 17/01/11 19:11 - 2331 commenti

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Rispetto al romanzo di Shirley Jackson il film di Wise disambigua gli eventi suggerendo che in effetti "qualcosa" di vivo nella casa c'è, ma che i suoi ospiti non sono lì per caso. Qui sta l'innovazione narrativa che fa di Eleanor non una vittima del sovrannaturale ma la sua concausa. Ne farà ammenda Stephen King in Carrie, la quale condivide con la protagonista un'abitazione sfondata da una pioggia di sassi a dieci anni, una madre soffocante e ossessiva, e il sogno di una vita migliore. Wise dirige con classe altissima consegnando il brivido ai soli effetti di regia e sonoro. Ipnagogico.

Pigro 13/02/11 09:13 - 9623 commenti

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Li senti proprio quei fantasmi, senti l'angoscia della protagonista, la tensione nei 4 che sfidano la casa per scoprire il soprannaturale. Ma non vedi nulla. Wise costruisce un'opera di altissimo livello solo con l'eccellenza della sua arte, scandendo il ritmo a ondate irregolari di dialoghi acuti e percezioni terrificanti, senza mostrare l'orrore, lasciandolo intuire attraverso la paura di chi ha l'orrore dentro di sé; riempiendo lo schermo di immagini eleganti e sorprendenti in un b/n corposo e inquietante e di suoni da brividi. Magistrale.

Il Gobbo 13/04/11 08:33 - 3015 commenti

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Grande riuscita di Wise, che col suo staff tecnico dà letteralmente vita all'inospitale magione dove l'improbabile (va pure detto) compagnia di ipersensibili si installa per "esperimenti metapsichici". Visivamente splendido, bell'uso del sonoro, dialoghi un po' ampollosi che però non nuocciono gravemente all'atmosfera: un caposaldo. Fra le varie entità aleggianti c'è anche Mary Quant (suoi i vestiti indossati da Claire Bloom) un attimo prima di diventare un fenomeno mondiale della moda.

Metuant 14/04/11 13:40 - 456 commenti

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Straordinario esempio di cinema di paura vera e propria come ormai purtroppo non se ne fanno più, tutto basato su attori, scenografie e musiche, i quali creano un'atmosfera pressochè perfetta per la storia. Wise non sbaglia un colpo, regalando momenti di puro terrore psicologico senza praticamente mostrare mai nulla e affidandosi molto spesso alle sole inquadrature e movimenti della mdp e ai giochi di ombre. Ben assortito anche il cast, ottimo l'uso del bianco e nero. Un classico.
MEMORABILE: Il volto sul muro; la scala della biblioteca che oscilla ripresa dall'alto; la porta che si deforma.

Max92 6/06/11 16:40 - 104 commenti

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Uno di quei film inspiegabilmente e decisamente sopravvalutati. Poco avvincente, a tratti soporifero, recitato con eccessi intollerabili di legnosità (come nel caso di Richard Johnson, patetico nei suoi vaneggiamenti pseudo-scientifici) e di lagnose tirate filodrammatiche (alla lunga insopportabili Julie Harris e Claire Bloom). Nulla da dire sulla regia sicura di Wise e sulla location (perfetta la villa in cui è ambientata la storia), ma visto il dispiego di mezzi e la fama di "cult" di cui gode questo film, era lecito aspettarsi molto di più.

Giùan 22/06/11 17:02 - 4528 commenti

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Wise era già sulla "piazza" del thriller horrorifico da vent'anni quando girò The haunting e nel film fa pesare tutto il suo virtuosismo tecnico, la sua abilità nel montaggio. Perizia tecnica a parte comunque, il film deve la sua originalità e la propria carica di tensione ad uno script attentissimo ad accumulare piuttosto che a sciogliere le sue ambiguità, aiutato in questo anche dalle calibrate interpretazioni dei quattro protagonisti: superlative la Bloom e Julie Harris. Villa Crain diventa così poco a poco metafora compiuta della labilità di noi tutti.

Myvincent 17/10/11 07:27 - 3722 commenti

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Esemplare esempio di cinema parapsicologico dove le "presenze" sono solo avvertite, sentite, dando l'impressione allo spettatore di essere anche lui presente. Ottima intelaiatura scenografica e narrativa, un po' di verbosità nei dialoghi e soprattutto sviluppo psicologico dei personaggi coi loro fantasmi interiori, oltre a quelli "ambientali". Da non perdere.

Belfagor 4/03/13 22:22 - 2689 commenti

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Ghost story o thriller psicologico? L'elemento fondamentale di questo raffinato horror è proprio l'ambiguità che ne permea ogni fotogramma. Come le cavie dell'esperimento del dottor Markway, ci domandiamo se gli inquietanti eventi del film siano il frutto di menti tormentate o manifestazioni soprannaturali. Le scenografie barocche e il sontuoso b/n creano un'atmosfera disorientante nella quale basta suggerire per provocare i brividi (un'economia ormai trascurata). Commovente, quasi ofeliana, la prova di Julie Harris.
MEMORABILE: Nell e Theo barricate in camera durante il primo "attacco" spettrale; La ripresa vorticosa della scala a chiocciola.

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Homesick 4/04/13 17:38 - 5737 commenti

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Pochi, pochissimi film sono riusciti a trasmettere i brividi del terrore – sia esso il prodotto di squilibri psichici o di autentiche forze soprannaturali – in modo così allusivo eppure concreto: un’enorme villa solitaria dai torvi frontoni, stanze cupe ed opprimenti, arredi sinistri, lunghi corridoi e scale a chiocciola malsicure che attraggono verso l’ignoto e, soprattutto, impressionanti rumori medianici che rimbombano nei gelidi chiaroscuri della fotografia. Paura atavica tra positivismo e soggettività in uno dei massimi esempi del filone “case infestate”. Da vedere (e sentire).
MEMORABILE: I colpi sulla porta; le voci nel muro; la scritta sulla tappezzeria; la porta che si gonfia.

Jdelarge 17/07/13 12:15 - 1000 commenti

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Ottimo esempio di horror sui fantasmi girato con maestria ed eleganza da Wise, regista esperto e di gran classe. L'operazione non è certamente delle più facili: girare un intero film in una casa e far "sentire" i fantasmi allo spettatore per mezzo di inquadrature, rumori e dialoghi. Il risultato è eccezionale perché il film, anche grazie a un buon utilizzo del bianco e nero, fa davvero paura e riesce a creare un continuo senso di apprensione. Scenografia e sceneggiatura, inoltre, risultano estremamente curate.

Lucius 19/03/14 00:35 - 3015 commenti

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Di grandissima atmosfera grazie anche a una superba fotografia. Paura, in alcuni casi terrore e molta attenzione alla psicologia dei vari personaggi. Una pellicola che ha molte frecce al proprio arco e che lascerà più che soddisfatti i cultori del genere. Una sceneggiatura che è un perfetto incastro di pezzi di un puzzle che, una volta terminato, porterà alla chiave di svolta. Il castello contribuisce, con la sua maestosità, a fornire grande efficacia scenica all'intera storia.

Nicola81 11/05/14 14:18 - 2831 commenti

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Capostipite del filone "case maledette", ha i suoi punti di forza nelle splendide scenografie e nella notevole padronanza tecnica di Wise, che riesce a creare buoni momenti di tensione con mezzi limitatissimi. A latitare è purtroppo la sceneggiatura: trama debole, ritmi dilatati all'eccesso, finale non certo soddisfacente. Discreti i due protagonisti maschili, ottima la Bloom, brava ma costretta dal copione a ripetersi troppo la Harris. Non disprezzabile, per carità, ma da un film così celebrato mi aspettavo molto di più.
MEMORABILE: Il prologo; La scala a chiocciola; Il primo assalto spettrale; Le voci attraverso la parete.

Claudius 27/09/15 10:32 - 541 commenti

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Notevole esempio di gotico vecchio maniera e, allo stesso tempo, uno dei miglior film di fantasmi mai realizzato che, però, oggi appare datato. Ad ogni modo resta un buon esempio di come si possa far paura affidandosi al non detto e al non mostrato. Nel genere ghost story i miei preferiti restano comunque Changeling e Storie di fantasmi. Da evitare il remake.
MEMORABILE: I colpi alla porta; La botola.

Von Leppe 5/12/15 12:37 - 1256 commenti

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Basato soprattutto sulle scenografie neo gotiche della grande casa maledetta dall'affascinante storia passata e sull'isteria della protagonista e i suoi conflitti interiori. Ci sono ottime riprese della grande magione (specie gli esterni) che incombe oscura sugli ospiti che vi dimorano, senza mai mostrare nulla di orrorifico. Seppur ben fatto, manca comunque nel film una certa consistenza; resta solo il panico dei personaggi.
MEMORABILE: Il prologo e l'epilogo.

Minitina80 5/11/16 09:18 - 2976 commenti

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Wise possiede una tecnica davvero sopraffina e lo si può notare facilmente in ogni singola inquadratura, mai scontata e studiata nel particolare. Anche Julie Harris compie un piccolo capolavoro interpretando davvero bene una donna psicologicamente fragile che subisce e metabolizza ogni singolo sospiro di Villa Crain. Lontano dagli horror moderni che cercano il sobbalzo dalla sedia a cui sostituisce una suspense scaturita dalla crescente suggestione e paura di un orrore suggerito e mai mostrato. Il finale si compie nell’unica maniera possibile.

Rocchiola 1/03/17 10:59 - 952 commenti

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Sopravvalutato e invecchiato, il film vanifica l'ottima regia e la suggestiva ambientazione in attesa di un evento risolutore che non arriverà mai. D'accordo che si può fare del buon cinema anche per sottrazione, ma qui non succede davvero nulla, a parte qualche porta che scricchiola e qualche rumore sparso. Wise dirige ottimamente in cinemascope tra grandangoli wellesiani e un bianco/nero luiminoso, ma non si vive solo di suggestioni e il finale è deludente e posticcio. Forse è tutto un sogno delle due protagoniste femminili?
MEMORABILE: I vari particolari interni della villa; La scala a chiocciola; "Le vendo la villa per poco!!!"

Fedeerra 4/02/18 05:16 - 770 commenti

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Superbo gioco di ombre e luci, suoni e rumori, di ansie sollecitate dal buio, di paure che si fanno quasi luminose e di soluzioni registiche impagabili. Julie Harris e Claire Bloom sono straordinarie, ambigue ninfe, affascinate e tormentate da ciò che le circonda ma anche da loro stesse. Poi c'è lei: villa Crane, una delle dimore più belle e inquietanti di tutto il cinema horror. Un capolavoro.

Gabigol 3/08/19 15:08 - 569 commenti

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Indubbiamente datato nel ricercare la tensione, la trasposizione primeva di Hill House può annoverare un approccio piuttosto analitico del sovrannaturale, fondativo di tutti i cliché a noi noti; financo l'ottima caratterizzazione dei personaggi (pregio non comune) sostiene la storia con tutte le sfumature emotive che l'uomo manifesta verso l'ignoto - paura, ambiguità e molta ironia laddove lo scetticismo si fa strada. Tra i punti di forza, inoltre, si segnalano la scrittura dei dialoghi e Wise alla regia.
MEMORABILE: La porta che respira; I passi in corridoio; Il rimbombo; La danza di Eleanor; Il personaggio di Theo; La stanza dei bambini.

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Kinodrop 16/05/20 18:55 - 2909 commenti

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Un sedicente horror in cui latita proprio tutto, dalla sceneggiatura annacquata e senza evoluzione alla tensione, che non si muove dal livello zero, al cast, che fa del suo meglio ma non può sopperire al testo. L'aspetto "inquietante" si riduce alle penombre e agli scricchiolii della villa maledetta e al vaniloquio ossessivo della protagonista che annuncia continuamente cose che non avverranno mai, a vocine qua e là e a qualche folata gelida, con la pretesa di farci rabbrividire. Un ottimo b/n e qualche idea registica, ma nell'insieme tanta noia.
MEMORABILE: La scala a chiocciola pencolante.

Mco 8/06/20 23:01 - 2323 commenti

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Wise parte da una base letteraria per dar lustro a una vicenda che potrebbe far da progenitrice di molto cinema sulle infestazioni a seguire. Un bianco e nero efficace prende per mano lo spettatore lungo un percorso diegetico fatto di spaventi notturni, incubi (molto teso quello in cui si sente una persistente voce infantile) e parafernali domestici (scale pericolanti, corridoi lunghissimi e passaggi nascosti). I personaggi creano una buona empatia e la Nora di Julie Harris caratterizza al meglio lo specchio di un'anima tormentata, dall'inizio alla fine. Immarcescibile.
MEMORABILE: Tutta l'introduzione con tanto di voce narrante.

Anthonyvm 20/10/20 16:25 - 5615 commenti

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Wise dirige uno degli horror più sottili e intimisti di sempre, rinuncia a ogni tipo di spettacolarizzazione (i fantasmi, ammesso che ci siano, non si vedranno mai) e punta tutto sulla suggestionabilità del pubblico, sfruttando al meglio suoni, movimenti di macchina, grandangoli e ombre (bianco e nero magistrale). Nel complesso più angosciante che realmente spaventoso, in questo fedelissimo al romanzo della Jackson (molto più vicino al dramma psicologico che all'horror) e a tratti persino più efficace. Talvolta un po' lento, ma indimenticabile. Eccezionale la prova della Harris.
MEMORABILE: Il passato di Villa Crain; La tensione erotica fra Nora e Theo; Il muro gemente in cui si riconosce un volto che non esiste, capolavoro pareidolitico.

Ronax 19/12/20 02:02 - 1244 commenti

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Indiscutibilmente il film è quanto di meglio il genere "case infestate" abbia prodotto. Senza una goccia di sangue, senza effettaci e creature mostruose, Wise riesce a far lievitare la tensione a livelli altissimi con il solo uso dei rumori e con sinuosi movimenti di macchina, che con un cupo bianco e nero accompagnano lo spettatore nei funerei meandri della magione maledetta e in quelli, altrettanto e ancor più mortiferi, della mente sconvolta di Julie Harris, motore e vittima predestinata degli eventi nello stesso tempo. Finale ambiguo e catartico che giustamente non spiega nulla.
MEMORABILE: La porta che si gonfia spinta da una forza misteriosa.

Teddy 24/05/22 04:50 - 808 commenti

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Villa Crain, dimora dark per eccellenza, non possiede né l’ampollosità né il minimalismo, manca di qualsiasi elemento retorico o innaturale: tutto in lei è appropriato, tangibile, soavemente spaventoso. La regia di Robert Wise si serve di tutte le suggestioni sonore e rende quasi fisico il terrore che scorre sottopelle, il cast, invece, è un perfetto agglomerato di menti eccentriche e anime inquiete. Indimenticabile la Harris.
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  • Curiosità Zender • 1/12/07 09:24
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Fa parte dei cento film (realizzati tra il 1950 e il 1980) che Stephen King ritiene abbiano dato "un peculiare contributo al genere horror" (ed è anche fra i suoi preferiti).
    (Fonte: S. King, Danse Macabre, 1981)
  • Curiosità Ciavazzaro • 5/09/10 20:32
    Scrivano - 5591 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Nando Gazzolo: Richard Johnson
    Maria Pia Di Meo: Julie Harris
    Rita Savagnone: Claire Boom
    Massimo Turci: Russ Tamblyn
    Flaminia Jandolo: Diane Clare
    Renato Turi: Valentine Dyall
  • Homevideo Von Leppe • 5/12/15 13:00
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Il dvd Golem

    audio italiano, inglese
    sottotitoli italiano
    extra trailer
    durata 1:47:09

    immagine a 31:28

    Ultima modifica: 5/12/15 14:01 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 1/03/17 11:05
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Non so da quale fonte provenga il master utilizzato per questa più recente edizione Golem, ma il precedente DVD della Warner pur essendo luminoso e con un bianco/nero ben contrastato, presentava comunque diversi graffi ed imperfezioni.
    Comunque non c'è di meglio a meno di rivolgersi verso il bluray Usa o Uk sempre marchiato Warner che pare eccezionalmente restaurato.
    N.B. Il DVD Uk della Warner reperibile a poco su Amazon è dotato dell'audio italiano.
  • Homevideo Digital • 30/03/19 09:30
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd Golem disponibile dal 10/05/2019.
  • Homevideo Digital • 26/10/21 15:19
    Portaborse - 3973 interventi
    Bluray (a 2 dischi + cd) Sinister disponibile dal 10/12/2021.