Ladruncoli da quattro soldi tentano un colpo durante la notte di Capodanno, ma sul più bello il più bonaccione si innamora della cameriera. A parte il sempre piacevole Nino Manfredi, la commediola è davvero poca cosa, plot e dialoghi da recita parrocchiale nonostante la professionalità degli interpreti. Evitabile.
Garbata commedia diretta da Steno che si avvale di una buona prova di Manfredi e di quella di alcuni caratteristi del nostro cinema che sono sempre simpatici. La storia è piuttosto semplice ma qualche risata riesce a strapparla. Tuttavia è tra le pellicole meno riuscite del regista.
Steno imbastisce un elaborato piatto di furti, refurtiva, amori, equivoci e solidarietà amicale, lo cucina in un guazzetto di neorealismo rosa e lo scodella, gustoso e saporito, nella notte di Capodanno. Tra onesti sfaccendati, ladri da burletta, guardie giurate dal cuore d'oro, cameriere belle e formose, ricchi annoiati e fedifraghi, il regista ci descrive, con tocco lieve ed ironico, un'Italia ingenua e candida, minimalista e sentimentale alla vigilia del boom economico. Un piccolo film ma, rivisto dopo 55 anni, fa subito scattare l'effetto nostalgia. Discreto.
MEMORABILE: Gabriella Pallotta, nella parte dell'esuberante cameriera che viene dalla campagna, impersona splendidamente la classica ragazza onesta da sposare.
Sorta di "heist movie" ante litteram all'italiana, è una commedia di Steno che non passerà certo alla storia come una delle sue opere migliori. Ha qualche momento divertente ma la storia è esilissima e segnata da una sceneggiatura davvero modesta. In compenso il cast offre una prova dignitosa.
Girandola di equivoci ben diretta da Steno, che infonde un ritmo vivace a quella che è poco più di una storiella allegra. Ovviamente a fare la differenza sono attori di classe come Manfredi e Carotenuto, il secondo nel ruolo a lui congeniale del ladro presuntuoso ma di scarsa bravura. Cigliano ci mette la voce, la Pallotta se la cava. Divertente.
Commedia degli equivoci di Steno che non si distacca dalle tante simili girate in quel periodo. Si tratta di una storia non originale, sceneggiata però con un certo garbo, che riesce a valorizzare le capacità di un cast di buon livello, con Manfredi in ottima forma che si prende spesso la scena, affiancato dal cantante Cigliano che canta un paio di sue hit e da comprimari come Carotenuto e Salce in ruoli a loro molto congeniali. Non un capolavoro, ma sicuramente un film divertente in grado di strappare numerose risate, anche a distanza di anni. Guardabile, se vi piace il genere.
MEMORABILE: "Le hai sentite le campane?" "No" "Mi devono aver fregato il batocchio" (Dialogo Manfredi-Pallotta dopo un bacio).
Steno (Stefano Vanzina) HA DIRETTO ANCHE...
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Salve
Una curiosità, dal post di Roger: La sala giochi dove Otello (Manfredi) viene agganciato dalla banda di ladri per compiere il furto nell'appartamento si trovava in Via Bartolomeo Borghesi 73 a Roma:
Non capisco, la strada è Via Ugo Balzani, forse una volta si chiamava diversamente? tant'è che cercando su Maps, Via Bartolomeo Borghesi 73 a Roma, mi porta in via Ugo Balzani. Mistero
Saluti
DiscussioneZender • 30/06/18 07:38 Capo scrivano - 47729 interventi
Mah perché sono una di seguito all'altra. Probabilmente quel pezzo lì è ancora via Borghesi.