Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Delicatissima ghost-story ambientata magnificamente (grazie anche alla superba fotografia di Tonino Delli Colli) nel pavese, dove un commercialista (Marcello Mastroianni) rivede una sua vecchia fiamma (Romy Schneider) che non sa essere morta da ormai tre anni in seguito a una “brutta malattia". Dino Risi, che adatta con Bernardino Zapponi l'omonimo romanzo di Mino Milani, trova nella grande recitazione di Mastroianni il supporto ideale per trasformare una storia semplice in un riuscito connubio tra i meccanismi classici del gotico e le cadenze del cinema italiano brillante. Per quanto possa sembrare di primo acchito patetico e mieloso, il film di Risi è invece solo maturo e costruito...Leggi tutto in modo intelligente, senza mai forzare la mano sul versante thriller e giocando piuttosto sul fascino delle location esterne, tra le brumose rive del Ticino e le strette strade di Pavia. Romy Schneider, che appare a Mastroianni in due età diverse (la prima, consumata dalla malattia, è impressionante nel suo verismo) è molto brava nel dare sostanza al proprio personaggio, Mastroianni lo è ancora di più nel non scomporsi mai accettando di vivere una situazione paradossale. E' naturalmente lui il centro del film, ed è attraverso i suoi occhi che viene vissuta l'intera vicenda, puntellata dalle soavi musiche di Riz Ortolani e dal clarinetto di Benny Goodman. Finale un po’ stiracchiato, qualche figura di contorno forse superflua, ma un soggetto mirabilmente coerente che la sceneggiatura e ancor più la regia sanno ben valorizzare. Clima sospeso nello stesso limbo nel quale pare vivere Mastroianni.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Markus 27/11/07 22:31 - 3682 commenti

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Una tenebrosa e silente Pavia invernale d’antan fa da cornice all'allora scommessa cinematografica di un Risi in pieno smalto che, avvalendosi dell’omonimo romanzo di Mino Milani, abbraccia noir, sentimentale e storia di fantasmi... d’amore! Per farlo attinge al “gigione” Mastroianni (magistrale come sempre) e al volto tormentato della Schneider (a un passo dalla morte). Un capolavoro allora - e forse anche oggi - non capito, che merita di essere rivalutato o scoperto.

B. Legnani 30/07/08 11:40 - 5523 commenti

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Curioso, certo non indimenticabile film di Risi, da un romanzo di fantasmi di Mino Milani, d’ambiente pavese. Porta su l’interpretazione di Mastroianni, ma porta giù la tremenda parentesi dello spretato, con tanto di gattone nero, così incredibile da far sperare che sia uno sberleffo (stonato) del regista… Tolta questa, la regìa pare non ispiratissima, a metà via fra il soffuso e lo svogliato, pur nell’àmbito di una inoppugnabile correttezza.

Skinner 9/03/09 23:13 - 592 commenti

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Ghost story autenticamente gotica nella fotografia, nelle musiche, nelle atmosfere (indovinata l'ambientazione pavese). Eccellente Mastroianni, a cui si deve gran parte della riuscita del film, con un'interpretazione sommessa e sotto le righe, sospesa tra malinconia e ricordi. Un difetto? Il titolo, che toglie mistero alla trama e conduce lo spettatore verso una soluzione che probabilmente sarebbe stata comunque prevedibile, ma non così manifesta. Il prete spretato mi ricorda molto il Robert Blake di Strade perdute.

Homesick 30/08/09 17:27 - 5737 commenti

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Dopo Anima persa, una nuova incursione nel fantastico da parte di Risi, che realizza una ghost/love-story tratta da un romanzo di Milani e calata in una Pavia sospesa e nebbiosa. La matrice letteraria è mantenuta dal ricorso all'io narrante, da un placido svolgimento e da ben modulate interpretazioni: Mastroianni uomo comune coinvolto in fatti soprannaturali, la Schneider fantasma senza requie dal duplice aspetto, lo stregonesco Kroecher come spretato occultista-psicofonista che ricorda il Magee fulciano e l'ex habitué del western all'italiana Baldassarre come amico fidato. Bel cameo di Preiss.

Capannelle 26/10/10 11:51 - 4399 commenti

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Un film strano quanto a sceneggiatura che Risi gira con risultati altalenanti. Se l'ambientazione pavese e le musiche sono particolarmente riuscite e la prova dei due protagonisti riesce a dare linfa alla storia d'amore, non si può dire lo stesso per la parte parapsicologica o thriller, alquanto goffa e forzata negli snodi e in alcuni personaggi di contorno (tipo il Don allucinato). Non male.

Lucius 10/02/11 01:21 - 3015 commenti

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Un'ossessione per il passato che non c'è più e per un presente che non è più accettabile e un Amore che è stato e che non ci ha mai lasciato in una pellicola che si dipana tra nebbie e location suggestive, specie quella della villa. Mastroianni è un po' accademico e la Schneider risulta molto calata nel suo personaggio, tutto basato su una sceneggiatura incisiva che, specie chi conosce il vero Amore, può apprezzare fino in fondo.

Zender 9/04/11 17:17 - 315 commenti

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Appropriato decadentismo affondato nelle nebbie pavesi di un autunno che si fa subito metafora. Nino fatica a riconoscere Anna, un tempo bella e amatissima, nella maschera di rughe e sofferenza che lo saluta in autobus ricordandogli l’amore che fu. E’ davvero lei? I dubbi che tormentano il protagonista sono l’essenza stessa del film, interpretabile a piacere e adulto (con le conseguenze del caso). Risi punta sulle sfumature di Mastroianni e le suggestioni della fotografia desaturata. La morte è talmente vicina che il Ticino pare quasi l’Acheronte.

Mdmaster 8/08/11 11:33 - 802 commenti

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Ovattata e tenera, l'originale ghost story di Risi si presta a diverse interpretazioni ed è portata avanti da due pezzi da novanta come la Schneider e Mastroianni. Fotografia splendida dall'esperto Delli Colli; gli unici problemi rilevanti si trovano nella parte puramente thriller, dove alcuni personaggi sembrano usciti da telefilm di bassa lega (vedi lo spiritato prete). Fortunatamente ciò non detrae granchè da una romantica storia e, soprattutto, dalla sua unicità nel panorama cinematografico italiano. Delicato.
MEMORABILE: La visione del Mario che attende sull'altra riva del fiume; la prima visita al maniero Zighi.

Neapolis 8/08/11 16:57 - 183 commenti

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Un Pavia nebbiosa come forse lo erano una volta le città padane accoglie una bella storia d'amore di fantasmi. Ma purtroppo, ahimè, il risultato di Risi è scadente: le atmosfere ci sono (le location la fanno da padrona), ma la storia è costruita male è il risultato finale lascia proprio per questo interdetti. Concordo col Mastroianni accademico (lo è quasi sempre nelle sue interpretazioni) mentre la Schneider ce la mette tutta nel dare credibilità al suo personaggio. Colonna sonora del tutto assente in alcuni passaggi del film.

Lythops 15/08/11 16:29 - 1019 commenti

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Opera dai toni sfumati come la Pavia immersa nella sua non nebbia, a tratti lacerante per chi ha vissuto un vero Amore che poi, per una ragione o per l'altra, è venuto a mancare. È sulle sensazioni che ci si deve concentrare perché, altrimenti, soprattutto guardando la recitazione di Mastroianni e la parentesi poco credibile dello spretato, qualche caduta di tono c'è. La sceneggiatura e soprattutto l'interpretazione della Schneider sono le vere colonne portanti di un film che, alla fine, lascia un retrogusto davvero importante.

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Galbo 20/08/11 07:02 - 12380 commenti

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Un regista avvezzo principalmente alla commedia come Dino Risi, si cimenta in una storia che evoca fin dal titolo atmosfere torbide e misteriose. Il risultato non è all'altezza della bravura del suo autore. Eccellente nelle atmosfere rarefatte e sospese e senza cedere quasi nulla alla facile spettacolarità, il film è limitato da una storia poco interessante a cui nemmeno la bravura degli interpreti riesce a dare sostanza.

Stefania 22/11/11 13:20 - 1599 commenti

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Psicologico e para-psicologico, fluttuante e sospeso tra enigmi ultraterreni e umanissime angosce, tra ghost-story e dramma sentimentale. Credibilissimi Mastroianni e la Schneider nel loro dare corpo alle ombre rimosse della nostalgia, del rimorso, dell'odio, del rimpianto, commovente e incantevole la quiete finale del protagonista: quel fantasma d'amore è una luce fioca ma inestinguibile, sempre accesa, per lui, nel buio e nella nebbia. Bellissima la location pavese: signorile e pacata, eppure labirintica e arcana nei cortili e nei vicoli ovattati di silenzio.
MEMORABILE: Il volto devastato della Schneider. "Ho capito che non esiste l'aldilà, siamo tutti vivi e tutti già fantasmi".

Corinne 9/12/11 23:19 - 420 commenti

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Bella ghost-story romantica, ambientata in una suggestiva Pavia autunnale, ben interpretata dai due protagonisti. Il tasso di melensaggine è alto ma in qualche modo il film riesce a non essere stucchevole, forse per la sottile ambiguità della situazione (paranormale o suggestione?). Unica nota stonata il personaggio del prete occultista.
MEMORABILE: La prima visita a villa Zighi; Il pre-finale sotto il ponte.

Rebis 26/12/11 22:10 - 2332 commenti

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Da un romanzo di Milani, la seconda incursione nel gotico per Risi - dopo il pretenzioso Anima persa – ha un approccio meno prosaico, quindi più persuasivo e pervasivo. Il soggetto non aveva forse il potenziale per supportare la durata del film, ma la perizia tecnica (fotografia di Delli Colli, musiche di Ortolani) e l'intensità degli interpreti, imprimono un'atmosfera rarefatta e arcana che seduce. Pavia, labirintica e brumosa - specchio degli incontrastabili smarrimenti del pensiero e della memoria – è infestata da fantasmi che schiudono porte su luoghi ancora (im)possibili. Finale obsoleto.

Pigro 12/05/12 10:17 - 9635 commenti

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Bella sfida quella di conciliare una cupa storia gotica di fantasmi e vendette con la tenera commedia sentimentale del maturo marito in crisi che pare rivedere la donna amata in gioventù. Risi si destreggia abbastanza bene nell’arduo compito, puntando soprattutto sulla capacità evocativa della brumosa ambientazione pavese, che avvolge tutto in una malinconica e struggente indeterminatezza. Ma l’equilibrio funziona quando l’ago della bilancia non pende troppo da una parte o dall’altra (come nel ridicolo personaggio del prete stregone).

Lamax61 2/08/12 22:49 - 30 commenti

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Film autunnale. Il Ticino, il fiume azzurro con le sue lanche ed insenature (ultimo Paradiso) per una storia struggente. L'amore che è in noi, sopito, sddormentato dalla vita quotidiana che improvvisamente si risveglia. La voglia di ricercare il passato e rendersi conto che il tempo passa e modifica tutto. Forse poteva essere tutto diverso, ma ormai è andata così. Mastroianni e Schneider bravi e credibili. Il clarinetto di Benny Goodman a sottolineare un'atmosfera impalpabile e rarefatta.
MEMORABILE: Togliti gli stivali che mi sporchi tutta la mocchette (moquette)... dice Teresa. Se non so chi era, so cos'era!!!

Tomastich 6/02/13 11:51 - 1255 commenti

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Drammatico-sentimentale-gotico con la tendenza e l'ambientazione da lacrima movie! Un "pastiche" d'alto livello per un bellissimo film firmato Dino Risi. Mastroianni e Schneider sono commoventi nella loro ricerca di verità e di amore infinito. Scene azzeccate e vincenti per un film che ha fatto della propria lentezza un punto di forza.

Chappaqua 23/01/14 15:32 - 16 commenti

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Ho rivisto il film, avendo comperato il dvd, e devo ammettere che la prima impressione che avevo avuto era quella giusta. Mi piace assai. Per un ateo come me e Dino Risi, a cui la realtà non piace molto (anche se sono ben conscio del reale), situazioni e atmosfere di questo film sono come una boccata d'ossigeno. Per un po' si dimenticano le brutture e ci si immerge in un mondo fatato, dove tutto è sospeso e affascinante. Molto bravo, come sempre, il regista e superbi i due interpreti, che non erano neppure avvezzi a questi ruoli. Grazie Dino.

Sircharles 10/01/16 17:22 - 104 commenti

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Splendido esempio di classe filmica. In un'atmosfera grigia e crepuscolare di provincia, ecco tratteggiata la deriva di un uomo ordinario (lo "straordinario" Mastroianni) dalla normalità alla follia (o presunta tale). La comparsa del fantasma di una donna amata in passato esce ben presto dalla elementare dimensione "fantasy" per trasformarsi in raffinata introspezione, viaggio nei meandri della psiche umana, che non dà risposte definitive e lascia alla fine un senso di inquietudine. Una delle ultime prove di Romy Schneider, intensa e dignitosa.

Roger 18/04/16 01:55 - 143 commenti

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Film per certi versi chiave nell'evoluzione registica di Risi. Il cantore del vitalismo alla base del boom economico, dopo averne registato in diversi film la crisi e decadenza, approda a questo "mondo alla rovescia" (espressione usata nel film) dove la morte interiore appartiene a una borghesia annoiata e immobile, mentre la vitalità appartiene ormai al mondo dei morti, alla gioventù passata. Purtroppo l'adattamento cinematografico del romanzo di Milani è appesantito da diversi personaggi poco credibili, ma il tutto risulta ancora godibile.

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Deepred89 14/11/17 10:30 - 3704 commenti

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Prodotto insolito nel panorama italiano dell'epoca, narrativamente non lontanissimo da certi fanta-melò statunitensi anni '40 (con in aggiunta un leggero tocco thriller), in grado sfruttare al massimo i due protagonisti, perfettamente a loro agio anche in un contesto tanto sotto le righe, con una gelida Pavia che sembra uscita da qualche film della Hammer. Molte sbavature a livello di sceneggiatura e un paio di attori (Baroni e lo spretato) inutilmente sopra le righe, ma il messaggio si coglie e giustifica alcuni apparenti eccessi sentimentali.

Faggi 27/09/18 14:49 - 1549 commenti

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Delusione. Non convince affatto questa esplorazione di Risi nel regno del racconto ambiguo e fantasmatico. I due divi (Mastroianni e Schneider) sono solo meramente professionali (poco magnetismo); ci sono delle cadute nel kitsch o comico involontario (il prete spretato, per esempio); qua e là (in certi snodi) si rischia di scivolare nella faciloneria. Restano la bella ambientazione diafana e livida e certi passaggi misteriosi, evocativi e astratti (rari, per quanto mi riguarda). Musica lagnosa.

Rocchiola 16/09/19 15:12 - 953 commenti

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Affermato commercialista di mezz’età è tormentato dalla presenza di una donna amata in gioventù che risulta essere deceduta anni prima. Suggestiva e malinconica ghost-story padana ambientata in una nebbiosa Pavia dalle venature quasi horror. Melodramma e thriller psicologico si mescolano in quel che resta l’episodio più insolito della vasta filmografia di Risi, nonché il suo ultimo film degno di visione prima della deriva commerciale degli anni 80. Splendide le musiche guidate dal mitico clarinetto di Benny Goodman. Sempre bravo Mastroianni.
MEMORABILE: Il telefono senza filo che continua a squillare; Il primo incontro tra Nino e Anna sull'autobus; Don Gaspare; Il monologo finale di Nino in clinica.

Anthonyvm 31/03/21 15:47 - 5640 commenti

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Splendida ghost-story con venature thrilling, crepuscolare e romantica, che trova nella tacita bruma dell'autunno padano la sua ammaliante forza espressiva. Un tardo-gotico struggente, spaventoso, a tratti persino stucchevole (i flashback non vanno per il sottile in tal senso) e caricaturale (Kroecher sembra un Dr. Pretorius de La moglie di Frankenstein votato allo spiritismo), ammantato nel suo misterioso e malinconico incanto dall'incipit alla (bellissima) conclusione. Ottima interpretazione di Romy Schneider, che, alla luce del destino tragico dell'attrice, pare anche più intensa.
MEMORABILE: L'incontro sull'autobus; La vecchia uccisa a rasoiate; L'uomo nella nebbia; L'incidente sul lago; Il soprabito che si inabissa; Il finale caligariano.

Paulaster 13/06/22 10:02 - 4391 commenti

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Commercialista incontra per caso una vecchia fiamma sul bus. Si racconta del tempo che passa e che è visto con malinconia mentre l'ambiente esterno è ormai decadente. Risi è accademico nello svolgimento e sbanda in alcune circostanze (lo spretato e il giudice). A dare spessore a una trama perlopiù visionaria è la prova convinta di Mastroianni, accorato fino ad essere patologico; la Schneider è adatta per apparire bellissima e il suo contrario. Fotografia centrata con l'ambiente pavese, nebbioso, che suggerisce lo struggimento amoroso.
MEMORABILE: La caduta dalla barca; L'infermiera; Le cento lire.

Silvia75 25/04/23 07:58 - 157 commenti

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Nella nebbiosa Pavia fine anni '70 un commercialista, con una moglie noiosa, vive ben inserito nella vita cittadina finché non rincontra il grande amore della sua vita. Ma le cose non sono così semplici perché lei è deceduta da tre anni... Marcello Mastroianni eccellente, Romy Schneider bella e brava, regia un po' piatta e affrettata, ottimi alcuni scorci e la fotografia, ridicola la scena dell'ex prete occultista. Un film discontinuo ma comunque da vedere, soprattutto per Marcello.
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  • Homevideo Zender • 20/07/11 14:10
    Capo scrivano - 47729 interventi
    No, non credo facciano riversamenti da vhs. Che spesso non siano riversamenti favolosi è un fatto, ma mi risulta partano dai master originali della Titanus, non certo dalle vhs. A livello video (Sono fotogenico versione edicola a parte) non ci si può troppo lamentare, se non per il fatto che non sono mai in anamorfico ma sempre in letterbox o che talvolta sono cut. Danni son stati fatti a livello audio, questo sì (Luna di miele in tre clamorosamente fuori sincrono negli ultimi venti minuti o Giochi d'estate con audio intubato inascoltabile), ma da vhs non mi risulterebbe... non è che ti stai confondendo con altre case, Markus?
  • Homevideo Markus • 20/07/11 14:13
    Scrivano - 4775 interventi
    Boh, la 01 di porcate ne ha fatte! Ti cito solo CARA SPOSA: non sarà riversamento da vhs, ma a livello di qualità (infima) è identico alla vecchia CREAZIONI HOME VIDEO.
  • Homevideo Markus • 20/07/11 14:15
    Scrivano - 4775 interventi
    FANTASMA D'AMORE me lo devono trattare coi guanti bianchi!
  • Homevideo Zender • 20/07/11 15:40
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ah ok. Si vede che Cara Sposa è proprio sfortunato di suo, come master :) Speriamo per Fantasma, anche se credo che useranno il master del dvd già uscito, che non era certo un granché...
  • Homevideo Markus • 21/07/11 09:07
    Scrivano - 4775 interventi
    C'è di buono che l'uscita del dvd anticiperà di poco le messa "on line" dell'approfondimento dedicato. Un bel regalo inaspettato!
  • Homevideo Markus • 5/09/11 21:45
    Scrivano - 4775 interventi
    Ho acquistato il dvd edito dalla 01 DSITRIBUTION e, com'era facilmente prevedibile, non è stato fatto alcun restauro.

    Ecco un fotogramma estrapolato:

    Ultima modifica: 13/01/18 18:04 da Zender
  • Discussione Corinne • 9/12/11 23:22
    Custode notturno - 86 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Trovo questo film una delle migliori "ghost story" mai girate.

    Concordo.
    Niente da invidiare a film simili anglosassoni, davvero bello e suggestivo.
  • Curiosità Zender • 6/03/15 14:15
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Rocchiola • 16/09/19 15:21
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Pessimo come sempre il DVD 01/Rai. Video non anamorfico da zoomare per la corretta impaginazione sui televisori in 16/9 e pieno di difetti (righe, macchie, puntinature, colori sbiaditi). Forse non hanno fatto un semplice trasferimento dal VHS, ma il master sembra quello dei passaggi televisivi.
    Ultima modifica: 16/09/19 16:22 da Zender
  • Homevideo Zender • 16/09/19 16:22
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Se non ha nemmeno l'audio italiano, il dvd francese, non serve segnalarlo.