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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Da Dennis Hopper e Harvey Keitel ai Fichi d'India. Strana carriera quella di Franco Amurri, che dopo aver girato due film in America (FLASHBACK e IL MIO AMICO ZAMPALESTA) torna in Italia e si ritrova a “battezzare” due comici televisivi come Max Cavallari e Bruno Arena al loro primo e probabilmente unico film da protagonisti. I due non hanno una comicità esplosiva (se non quando si impegnano nello sketch dei venditori televisivi, il loro cavallo di battaglia cabarettistico) e Amurri cerca quindi di non bruciarli con gag urlate o volgarità assortite che ne potrebbero rivelare...Leggi tutto l’inconsistenza comica. Prova invece a cucire per loro una commedia che parte sì con travestimenti e gag piuttosto banali, ma lentamente si trasforma poi in una sorta di road-movie bucolico non del tutto disprezzabile, con i nostri ad accompagnare lo zio ricco vittima di un ictus per l'Italia sperando che riacquisti la memoria e possa beneficiarne smuovendoli dal posto di uomini-test (annusano le ascelle...) che ricoprono nella sua azienda di deodoranti. I due recitano bene - a sorpresa - e con due caratteri ben definiti (tenero e infantile l'uno, isterico ma buono l'altro) ci regalano una performance ingenua e stralunata (non per niente Benigni li chiamerà per il suo PINOCCHIO) che può risultare gradevole e a suo modo originale. A dispetto delle aspettative non è un film comico (salvo qualche debordante scena nella prima parte) quanto semmai una commedia a tratti quasi malinconica, comunque con una sceneggiatura vera da seguire. E lo zio, che inizialmente è (lui sì) spassoso nella sua irosa irrequietezza, diventa un partner fondamentale al quale il bravo Giustino Durano regala una prova “alla Matthau”.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Rambo90 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Ciavazzaro, Galbo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Stubby
Amo molto questa coppia di comici dalla comicità semplice, quasi bambinesca, però il film è veramente una sciocchezza. Nonostante vengano riproposti alcuni personaggi che in un contesto televisivo avevano anche fatto ridere, il cinema è un altra cosa. Allora lasciamo alla tv ed a particolari programmi questo tipo di cose ed utilizziamo il cinema per sperimentare qualcosa di nuovo (come hanno fatto Aldo Giovanni e Giacomo, ad esempio).
I due pupazzi in carne e ossa sono qui impegnati nel tiramolla per un’eredità di un vecchio, orrido e isterico zio da immediata fucilazione. In questa scalcinata pellicola, loro due non se la cavano male, con travestimenti che un sorriso lo strappano e qualche cervellotico ragionamento (per non parlare delle loro invenzioni, come il bimbo mocio, che gattonando pulisce i pavimenti). Ma se li si fa sguazzare in una simile sceneggiatura, il risultato non può che essere mediocre, anche se un’occhiata…
MEMORABILE: Uno dei due dementi si traveste da vecchia zia per ingannare lo zio ricco. Ma non avendo uno scialle intonato col vestito, usa il tappetino del water.
Non del tutto indigesto. Come tutti i comici diventati famosi negli ultimi anni, anche i Fichi d'India hanno avuto un film tutto per loro. Ma la pellicola è meno peggio della media di questi film e qualche risata la strappa. Più che sufficienti i protagonisti. Non è nulla di che, ma una visione la merita.
Televisivamente parlando I Fichi d'India sono tra i comici più sopravvalutati mai comparsi sul piccolo schermo, capaci solo di qualche smorfia e di un macchiettismo di second'ordine. Al cinema i due sono tuttavia capaci di strappare qualche risata, specie con i personaggi "en travesti", in un film che tuttavia tradisce una profonda mediocrità della sceneggiatura.
All'inizio sembra un filmetto comico con i soliti travestimenti e le solite gag urlate tipiche dei comici che vengono dalla tv. Poi prende ritmo, inzia un viaggio assurdo per far recuperare la memoria allo zio dei protagonisti (un grandissimo Durano) e i Fichi dimostrano di essere attori misurati e surreali. Spero continuino a fare film da protagonisti piuttosto che partecipare a quelli di Natale, perché anche senza nessuna idea particolarmente nuova questo filmetto è godibile. Buono.
Franco Amurri HA DIRETTO ANCHE...
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