Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nel soave scenario di un albergo termale svizzero di gran lusso, gli scampoli di quotidiano per un gruppo eterogeneo di personaggi; su di essi svettano naturalmente i due protagonisti, immense icone cinematografiche che da sole impreziosiscono la nuova opera di Paolo Sorrentino, quella cui spetta l'ingrato compito di replicare i fasti della GRANDE BELLEZZA. Al rutilante, eccessivo, ambizioso quadro di allora il regista contrappone un lavoro di estrema delicatezza, immerso tra i rilassanti e verdi paesaggi alpestri cui la strepitosa fotografia rende onore e che lo stile raffinatissimo di Sorrentino inquadra con slancio poetico e un lirismo...Leggi tutto inarrivabile anche per la gran parte dei migliori "tecnici" del campo. E' in questa cornice magnifica che ogni parola, ogni dialogo pare assumere toni quasi surreali e ogni facile considerazione acquista spessore perché inserita in un contesto magico. E' soprattutto Michael Caine, la cui sempre apprezzata vena ironica trova finalmente modo di esprimersi al meglio, a donare sfumature dolci ed estrema maturità al personaggio principale e di riflesso al film: direttore d'orchestra e compositore di successo in pensione, è sostanzialmente un apatico risvegliato dall'arrivo lì della figlia (Weisz) lasciata dal suo partner, incidentalmente figlio del grande amico di papà ospite anch'egli della spa (Keitel). Ma a rendere vivo e armonico il microcosmo portato in scena da Sorrentino sono le molte figure che dallo sfondo di tanto in tanto si spostano in primo piano o animano scene solo apparentemente slegate, al contrario funzionali all'eccentrico ritratto d'insieme: dall'attore rimasto famoso solo per aver interpretato un robot (Dano) alla provocante Miss Universo (Ghenea), dalla silenziosa "escort" dell'albergo all'escursionista che approccia la figlia parlando del proprio orologio fino ad arrivare nientemeno che a Diego Maradona (naturalmente un sosia), ingombrante presenza ripresa con simpatico piglio caricaturale. Per quanto valorizzato dall'indubitabile caratura dell'attore (Keitel) appare invece meno centrato il personaggio del regista alle prese col suo "testamento" cinematografico, sul posto insieme al suo cast per le ultime rifiniture allo script: rispetto ai dialoghi più ragionati e pesati che s'incontrano, questi si rifugiano in banalità che appesantiscono, in considerazioni di maniera. Molto meglio quelli tra padre e figlia ad esempio (eccellente la Weisz), o anche lo stesso Keitel quando interagisce con Caine o con una ritrovata Jane Fonda. Per quanto altalenante nella sua riuscita, il film si fa ricordare per alcuni momenti efficacissimi contrappuntati da scelte di colonna sonora perfette, a conferma di un'attenzione ai particolari davvero non comune. Ma su tutto si eleva lo stile di un regista che ha acquisito una consapevolezza e una tecnica sopraffine da sposare a uno straordinario senso dell'arte, a una potenza espressiva che gli permette di affrontare senza complesso alcuno anche sequenze dai risvolti involontariamente comici (la "direzione" delle mucche al pascolo), trovando proprio nella sottile traccia ironica uno dei punti di forza. A dispetto del titolo, un bel ritratto di terza età che attraverso considerazioni e passi semplici sa rendere bene la condizione di svogliatezza e impotenza che affligge molti.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/05/15 DAL BENEMERITO DIDDA23 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/05/15
Mappa Sole voti
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Myvincent 25/05/15 07:27 - 3884 commenti

I gusti di Myvincent

Ancora il solito Sorrentino, sublime narratore del vacuo, si avvale dell'estetica, nascondendo sotto al suo tappeto poco altro che polvere. Questa volta il tema è la senescenza (seppure blasonata e super-borghese), dove evidentemente i crucci sono sempre gli stessi di tutti. Tante banalità, inframmezzate da qualche dialogo brillante, confermano la bravura di un regista che costruisce su poco.

Didda23 21/05/15 08:44 - 2451 commenti

I gusti di Didda23

Un considerevole passo indietro per Sorrentino, che sembra essere più interessato alla sceneggiatura rispetto alla forma, nonostante alcune inquadrature siano davvero bellissime. Il risultato, rispetto al passato, è di esplicare rispetto al suggerire e questa scelta non permette una riflessione profonda sulle tematiche cardine (il senso della vita, l'amicizia, l'arte e il talento). Ottima la direzione degli attori, con Caine e Keitel veramente affiatati. Straordinaria la colonna sonora. Un buon film, senza dubbio, ma da Paolo mi aspetto sempre l'eccellenza.
MEMORABILE: L'incredibile grande bellezza di Madalina Diana Ghenea; Le scommesse fra Keitel e Caine; Lo sfogo di Rachel Weisz,

Lou 24/05/15 01:24 - 1132 commenti

I gusti di Lou

Difficile da inquadrare, ma senz'altro un film notevole, intenso e poetico. La strepitosa coppia Caine e Keitel, amici da una vita in vacanza in un super hotel termale sulle Alpi Svizzere, si confronta sul passato e sulla propria condizione di anziani, circondati da un campionario umano che va da Miss Universo a un attore americano in crisi e a Maradona. Bellissima la fotografia, con grande cura dei dettagli. Molte le interpretazioni possibili, prevale comunque un senso di inadeguatezza alla vita che accomuna tutti, giovani e anziani.

Galbo 24/05/15 09:32 - 12554 commenti

I gusti di Galbo

La frammentarietà diventa una delle cifre narrative di Paolo Sorrentino. Una sceneggiatura minimale abbinata ad immagini che sovente rimangono impresse nella memoria per qualità estetica e che valorizzano un'ambientazione che alterna aperture paesaggistiche (le passeggiate dei protagonisti) ad impressioni claustrofobiche (gli interni alberghieri). Il magnifico contrappunto musicale fa da sfondo alle considerazioni mai banali dei dialoghi e alla prova dei protagonisti, tra i quali spicca un Michael Caine in stato di grazia. Post felliniano.

Kinodrop 22/05/15 17:48 - 3199 commenti

I gusti di Kinodrop

Scene di ordinaria vecchiaia con due protagonisti, uno che non vuole cedere e l'altro che vuole chiudersi in sé. Due ore di compiacimento estetico in cui si alternano meccanicamente luoghi comuni e motti dei due artisti pseudo filosofi a situazioni e a personaggi inutili. Se c'è qualcosa di meno insignificante, si tratta di una citazione (Fellini in primis); qualche bella scenografia (da videoclip) e sceneggiatura imbarazzante, vacua e prevedibile. In mancanza di una vera regia, i due attori mettono avanti la propria immagine iconica. Presuntuoso.
MEMORABILE: Musica valida ma in stile videoclip; Caine che dirige... le mucche (?!); La levitazione; Il Maradona "spiaggiato"; La bellissima Ghenea.

Lucius 22/05/15 18:49 - 3029 commenti

I gusti di Lucius

Il raggelante pre-traguardo della vita: Youth si aggancia al passato per parlarci dell'anticamera della morte in maniera diretta e senza fronzoli. Un Sorrentino maturo che sa regalare emozioni con immagini vivide e inquadrature studiate. Il verde della giovinezza perduta è lo stesso della natura che circonda l'albergo sulle Alpi in cui il film è ambientato. Una pellicola pregna di riflessioni evidenziate da una colonna sonora di rara bellezza. Una Jane Fonda strepitosa in un film che sa toccare temi delicati con autenticità.

Gabrius79 23/05/15 02:04 - 1461 commenti

I gusti di Gabrius79

Dopo i fasti de La grande bellezza, Paolo Sorrentino tenta di consolidare il tutto con questo film che, nonostante un'ottima fotografia e la straordinaria bravura di Michael Caine e Harvey Keitel, annaspa un po'. Qualche momento ironico non manca, ma la noia a fasi alterne prende il sopravvento. Cameo interessante di una bravissima e un po' sboccata Jane Fonda.

Matalo! 23/05/15 13:37 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Deplorevole accozzaglia di sciocchezze passate per verità cucinate da un furbo mestierante che spalma di belletto una sceneggiatura farcita di luoghi comuni. Recitazione trombona, lungaggini e noia. Cinema formato esportazione di cui non andar fieri. La scena in cui Caine dirige le vacche è da cult dei senza vergogna. Cinema delle vanità. Caine e Keitel stanno a Hanks e la Wright di Forrest Gump. Resta la bellezza della Weisz, quella sì davvero grande.

Memento 23/05/15 10:46 - 1 commenti

I gusti di Memento

Diversamente dal film precedente, privato dell'architrave romano e di un logos retroflesso verso l'età dell'oro della parabola umana che ne costituiva l'essenza, questo film collassa. Onirismi fini a se stessi, dialoghi puerili da far rivalutare l'Argento (Dario) più confuso, un didascalismo disarmante che neanche il peggior Giordana. La contaminazione tra elementi alti e bassi, pregio della poetica di Sorrentino, non trova sintesi. Il finale metafisico ricorda drammaticamente le commedie celentanesche degli Anni Ottanta. Salvo il volto di Caine.
MEMORABILE: Il volto ebete di Paul Dano.

Macbeth55 25/05/15 00:32 - 34 commenti

I gusti di Macbeth55

Soporifero elogio della rassegnazione retorica nell'attesa della morte, frammentato e dispersivo, opulento e annacquato. Il tema è intriso di una presunta ricerca verso una catartica giustificazione alla malinconia della vita, seppur di due uomini di successo (tre se contiamo il mastodontico sosia di Maradona). Michael Caine è diretto in modo sconcertante, reso immobile e volutamente inespressivo, mentre Harvey Keitel è risucchiato suo malgrado in dialoghi di cui non rimane traccia. Bellissima la colonna sonora.

Michael Caine HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Valentino - L'ultimo imperatoreSpazio vuotoLocandina IpcressSpazio vuotoLocandina Un colpo all'italianaSpazio vuotoLocandina Swarm

Bruce 25/05/15 11:24 - 1016 commenti

I gusti di Bruce

Come affrontare e accettare il decadimento del corpo senza perdere la voglia di vivere? Cosa ci mantiene in vita? I ricordi, l'amore, l'amicizia “generosa” o forse la passione per quel che ci piace e anima davvero e che sola ci muove, in ogni età. Questo e tanto altro ancora nel film intimista di Sorrentino, nel quale per una volta la sostanza supera la forma. La scrittura è infatti notevole, i dialoghi acuti e illuminanti. Michael Caine è sublime, la sequenza di brani musicali originale e sorprendente. Da rivedere prendendo appunti.

Rebis 25/05/15 11:34 - 2431 commenti

I gusti di Rebis

Et voilà, il cinema di Sorrentino: tecnica sopraffina elevata allo stato dell'arte, qualche vagonata di trash (il concerto per mucche degno di uno spot Milka, un videoclip onirico d'insincera tamarraggine, frusti citazionismi felliniani); l'umanità nel catalogo degli stereotipi; apatie esistenziali e sconfinamenti nel miracolistico. La forma vampirizza il contenuto, l'appagamento epidermico paga lo scotto alla banalità degli assunti. E un dubbio: ma non l'aveva già fatto questo film? L'America esulta; noi credevamo che al cinema italiano spettassero sorti più veraci. Stupendi Caine e Keitel.

Rambo90 28/05/15 21:28 - 7853 commenti

I gusti di Rambo90

Sorrentino alleggerisce l'impianto rispetto ai suoi film precedenti, ma il risultato è altalenante. Il ritmo lentissimo non giova alla trama, che presenta sì momenti che muovono al sorriso o alla commozione, ma che in sostanza è troppo debole per reggere un lungometraggio. La visione vale grazie alla coppia Caine-Keitel (entrambi superbi) e alla breve partecipazione di Jane Fonda. Ma tolta la recitazione sembra solo un esercizio di stile.

Xamini 27/05/15 12:59 - 1277 commenti

I gusti di Xamini

Alla messa in scena della grande vacuità romana, Sorrentino contrappone una sceneggiatura essenziale, sì, ma incisiva. Alternandosi tra le comparse di questo racconto (lo siamo un po' tutti, secondo le parole di Keitel), si puntella su considerazioni solo apparentemente banali, arricchito da un mestiere piuttosto evidente (quando vuole è capace di emozionare). Inquadrature, fotografia, recitazione, ritmo e un'incantevole colonna sonora riportano in primo piano una forma dalle parti del sontuoso. Si direbbe un'opera di maturità.

Cotola 31/05/15 21:19 - 9350 commenti

I gusti di Cotola

Disdicevole è sprecare il proprio talento. Qui Sorrentino lo fa a piene mani, commettendo i soliti peccati. La storia quasi non c'è, ma questo è il meno: il problema principale sono i dialoghi quasi sempre banali ed imbarazzanti. Roba che fa sembrare perle di saggezza le massime dei ciocciolatini. Ed il rapporto padre-figlia? Meglio tacere. In più anche i personaggi e le situazioni non brillano ma si rivelano spesso inutili e, in qualche caso, un po' volgarotti (e gratuitamente). Ormai la tecnica non basta più: meglio trovarsi uno sceneggiatore. Ottimo Caine ma anche il talentuoso Dano.

Deepred89 3/06/15 02:04 - 3804 commenti

I gusti di Deepred89

Cinema di alto livello, che sbanda in alcuni tecnicismi gratuiti da primo della classe e in un'ironia generalmente poco efficace, ma offre un'estetica sopraffina, un cast impeccabile (tra tutti, Dano è colui che sorprende maggiormente) e scelto con grande oculatezza e soprattutto una sorprendente finezza nei dialoghi e nel tratteggio dei personaggi, elemento che fa passare in secondo piano i difetti e che rende la visione fruibile e appagante nonostante un soggetto che si potrebbe riassumere in un paio di righe.

124c 8/06/15 17:12 - 2964 commenti

I gusti di 124c

Era da molti anni che non vedevo al cinema Harvey Keitel; Paolo Sorrentino, pur non dandogli il ruolo del protagonista, mi ha accontentato. Non lo dico per scherzo, Keitel è davvero il migliore del cast, tanto che surclassa Micheal Caine, mai così vecchio e canuto. La prova dell'intero cast è buona, ma bisogna abituarsi ai ritmi lenti del regista, altrimenti si sbadiglia. Il regista di Keitel sembra un Tarantino vecchio e stanco, la sua scena con Jane Fonda è da oscar (ma solo quella). Rachel Weisz sottotono.

Saintgifts 24/06/15 15:07 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Credo che il Maradona panciuto con Marx tatuato sulla schiena sia un buon indizio per commentare il film; se poi si aggiunge la direzione del concerto montano, l'introduzione di Hitler e lo schiaffo durante la cena, forse si può capire quanti Sorrentino ci siano in un unico regista. Bravo a raggruppare notevoli cast (e a dirigerli), a scegliere le musiche, a creare immagini che rimangono impresse... cosa manca allora? Difficile esprimerlo, ma la sensazione dell'artificiosamente costruito, inserendo furbizie qua e là, fa capolino. Notevole, comunque. Finale non all'altezza.

Homesick 26/07/15 08:05 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Dopo i fasti felliniani, Sorrentino sale sulle Alpi e si appropria dell'albergo-sanatorio de "La montagna incantata" di Thomas Mann; ma anziché prenderne ad esempio le riflessioni colte e profonde, dormicchia su brandelli di dialoghi banalissimi sulla terza età (amori, rimpianti, paure e solitudine), servendosi di puerili metafore (il cannocchiale...) e vacui preziosismi d'autore (flash onirici, attimi grotteschi, vedute panoramiche e lentezze varie). Sulla bravura di Caine e Keitel non si discute, ma per accertarsene basta rivedere uno qualsiasi dei loro vecchi film.
MEMORABILE: L'incubo videoclipparo della Weisz.

Ryo 18/08/15 11:55 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Esplorazione sul tema vecchiaia, sul bagaglio di ricordi, dubbi, paure, rimpianti e rimorsi di chi arriva alla terza età. Un excursus in varie tipologie di personalità: dal regista che non ha più nulla da dire ma vuole dire lo stesso a un ex calciatore in decadenza fisica. Il film scorre bene e tratta in maniera interessante i temi proposti; talvolta la regia condisce il tutto con tocchi felliniani e indugia moltissimo su frammenti fugaci e frasi irrilevanti. Splendida e impeccabile la fotografia di Luca Bigazzi.
MEMORABILE: L'apparizione di tutti i personaggi femminili del regista; Dano vestito da Hitler e la bambina che gli riconosce un film diverso da Mr. Q.

Paolo Sorrentino HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Le conseguenze dell'amoreSpazio vuotoLocandina L'uomo in piùSpazio vuotoLocandina L'amico di famigliaSpazio vuotoLocandina Sabato, domenica e lunedì

Capannelle 1/11/15 19:01 - 4513 commenti

I gusti di Capannelle

Classico tentativo di monetizzare l'Oscar, offre dialoghi banali e due attori appiccicati con lo scotch (meglio allora Dano) nonché una Weisz incompiuta, come se Sorrentino trovasse difficoltà a gestire attori che non conosce. Qua e là si vedono sprazzi della classe del regista ma anche cadute nel trash (il sogno sulla Faith, il binocolo, la coppia nel bosco). Insomma, dice poco e appare finto o tronfio: ogni volta che Paolo diventa Paul Sorrentine mi delude.

Schramm 17/11/15 13:47 - 3782 commenti

I gusti di Schramm

Arrivato all'età sporgentesi su caliginosi orizzonti privi di speranza alcuna e di capolinea biologico come mnemonico, al Gambardella 2.0 non resta che commutare il venefico cinismo in un dimesso disincanto a prova di riscatto e grida d'ayoutho. Così il cinema del Sorre giunge a travagliate nozze con la (mimesis della) senilità, in un continuo ancorché irrisolto braccio di ferro e(ste)tico tra austerità e pacchianeria, rigore e abbruttimento televisivo (parodiato ma anche sposato), incipriato nichilismo e nauseabonda smanceria, aerea asciuttezza e imperdonabili bordate del kitsch più pecione.
MEMORABILE: Il rovescio del mare in una stanza che diventa qua inondazione panica; L'aspro confronto con la fu-vamp.

Paulaster 19/11/15 10:17 - 4706 commenti

I gusti di Paulaster

La location bucolica ed elitaria si dimostra freddina per raccontare l’amicizia e la vecchiaia dei protagonisti, tanto che all’inizio l’apatia prende il sopravvento. Meglio la seconda parte, più incentrata sui personaggi, dove Sorrentino mette da parte inquadrature forzosamente ricercate. Anche i personaggi di contorno stentano: se Maradona che palleggia si accetta, meno il buddista che lievita fino al rifiuto per un Hitler inguardabile. Dano il migliore e Caine insufficiente come movenze da direttore. Finale accettabile ma senza colpire al cuore.

Papele82 13/12/15 10:09 - 7 commenti

I gusti di Papele82

"La cosa migliore del film è la Ghenea": mi ritrovo a scrivere quello che direi de I soliti idioti. Deludente, peccato perché le potenzialità c'erano, la prima mezz'ora funziona e affascina pure a parte qualche caduta di stile e qualche momento spaccone e assurdo (le vacche, il videoclip). Ho sempre seguito e difeso il regista, però a Sorrentino va data la macchina da presa ma tolta la penna. Fresco vincitore agli EFA, già a Cannes avevo trovato superiori sia Garrone che Moretti.

Nando 5/04/16 12:35 - 3868 commenti

I gusti di Nando

Un affresco decadente sull'ineluttabilità dell'avanzare del tempo con conseguente invecchiamento psichico e fisico. Sorrentino realizza una pellicola fatta di momenti riflessivi e immagini molto ben curate; il risultato è indubbiamente positivo e i dialoghi offrono molti spunti di riflessione. Ottimo accompagnamento musicale e grande interpretazione di Caine, che spicca su Keitel.

Giùan 20/02/16 19:18 - 4794 commenti

I gusti di Giùan

Tutto ciò che ne La grande bellezza si poteva leggere (forse per partigianeria cinematografica verso l'autore) come latenza giustificata da un gusto visivo originale, qui perde ogni sostanza necessitante, avviluppandosi attorno a un centro di gravità nemmeno provvisorio. Tutto è leccatamente posticcio e il talento di Sorrentino si fa persino cialtronesco in taluni momenti di malintesa ostentazione trash (il coro delle vacche, l'obeso sosia del Pibe). Occhieggia progressivamente, quasi contro la volontà registica, un barlume d'affetto per le sue figurine.
MEMORABILE: Le scommesse di Keitel e Caine sull'anziana coppia che non spiccica una parola a tavola; Il volto di Rachel Weisz.

Piero68 9/05/16 10:21 - 2980 commenti

I gusti di Piero68

Dopo La grande bellezza Sorrentino riprova a proporre un film dove a parlare dovrebbe essere solo la bellezza delle immagini, spesso oniriche e visionarie come nella migliore tradizione di Terrence Malick. Ma se nel film che gli è valso l'Oscar c'era una base più che solida e una sceneggiatura davvero intrigante, per Youth c'è solo il nulla assoluto sia come sceneggiatura che come dialoghi. Una non-storia che letteralmente spiazza e irrita allo stesso tempo. Un'occasione davvero sprecata, visto anche l'ottimo cast a disposizione.
MEMORABILE: Dano che fa colazione vestito da Hitler tra lo stupore generale; Il rifiuto di Caine all'emissario della regina.

Neapolis 18/11/16 11:15 - 186 commenti

I gusti di Neapolis

Il decadentismo sorrentiniano avanza impetuosamente. Veramente scoraggiante lo scenario che ci propone in questo film dove tutto sembra pervaso da una sorta di malinconia e rassegnazione davanti all'ineluttabilità della morte. La fotografia è eccezionale, anche i dialoghi ma manca una vera storia che emozioni, con i due personaggi che non ricordano il passato e che si abbandonano all'apatia esistenziale.

Samuel1979 4/05/17 09:05 - 556 commenti

I gusti di Samuel1979

Dopo La grande bellezza Sorrentino con molto coraggio ci riprova e mette in scena un altro lunghissimo ed esasperante film dai tempi eccessivamente dilatati. Purtroppo l'eccessiva frammentarietà dell'azione e i dialoghi in fondo abbastanza semplici lo rendono qualitativamente ben al di sotto del precedente. Attori impalpabili.

Daniela 16/07/17 01:06 - 13011 commenti

I gusti di Daniela

Ricchi e famosi si annoiano in una casa di cura di lusso, e noi ci annoiamo insieme a loro. Niente da dire sulla capacità del regista, del resto già ampiamente dimostrata in precedenza, di impaginare immagini di grande impatto visivo. Racconta certo bene, potendosi oltretutto avvalersi di un cast di prestigio (non del tutto ben sfruttato), ma racconta banalità che non acquistano maggiore consistenza solo per il fatto di essere così elegantemente presentate, anche se non mancano furbate e cadute di stile. Rimandato a settembre con la troppa pretenziosità.
MEMORABILE: Il concerto con le mucche: umorismo non si sa quanto e se volontario

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il dolce domaniSpazio vuotoLocandina Stavisky il grande truffatoreSpazio vuotoLocandina Fratelli di sangueSpazio vuotoLocandina Cous Cous

Magi94 18/09/17 23:19 - 988 commenti

I gusti di Magi94

Notevole e imperfetto, presuntuoso ma riuscito, in ogni caso è troppo dire che Sorrentino è l'erede di Fellini? A mio parere non credo e lo dimostra in questo buon film con le sue inquadrature ricercate, con le sue scene barocche piene di personaggi improbabili e patetici. Certo ci sono dei virtuosismi un po' vuoti, talvolta qualche spezzone proprio non riuscito (non mi sono piaciuti i momenti con colonna sonora da discoteca), ma c'è anche tanta tanta bellezza che racconta dolcemente la vecchiaia e l'insormontabile incomprensione padre-figlio.
MEMORABILE: "Sa cosa l'aspetta là fuori? La giovinezza".

Bubobubo 30/08/18 19:19 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Tremendo polpettone parafilosofico che dietro la scusa dell'esistenzialismo a buon mercato erge una cattedrale estetizzante nel nulla. Prima pellicola di Sorrentino in cui la forma, già andata eutrofizzandosi da Il divo in avanti, esonda completamente, schiacciando il contenuto. Si arriva alla fine con tremenda fatica: l'ultimo impulso è quello di dimenticare. Il trend, sfortunatamente, proseguirà con i due capitoli di Loro.

Enzus79 4/09/19 22:57 - 3073 commenti

I gusti di Enzus79

Due vecchi amici, un compositore e un regista, in vacanza in un hotel sulle Alpi riflettono sulla vita, passato e futuro. Non male come film, ma come al solito con Paolo Sorrentino si tende ad amare più la cornice che il dipinto: stilisticamente quasi perfetto. La storia non è propriamente originale ma risulta comunque interessante. Mediocre la colonna sonora.
MEMORABILE: Il colloquio fra Mick e Brenda; L'ex calciatore che palleggia con la pallina da tennis.

Pigro 5/06/20 09:17 - 9955 commenti

I gusti di Pigro

L’albergo alpino dove soggiornano i due vecchi protagonisti sta nello spazio-tempo sospeso di un presente in cui si parla sempre di passato e futuro e altrove, un mondo a parte dove lentamente si depositano le ansie dell’età. Film di grande intensità proprio in questa rarefazione esistenziale e misteriosa, che tuttavia non riesce a volare a causa di un’ossessiva ricerca stilosa alla “maniera Sorrentino”, tanto preziosa quanto algida, con la sensazione della volontà di inanellare scene da antologia. Buon lavoro, tarpato dalla esibita bravura.

B. Legnani 31/01/23 23:59 - 5618 commenti

I gusti di B. Legnani

Per non giovani. Macabro in ambiente lindissimo, che richiama il sanatorio e il laboratorio autoptico, inseriti in un contesto d’alpestre bellezza. Guizzi d’umorismo colto (il divo che cita Novalis) e fine (le scommesse). Ma con alti e bassi, come in quel Maradona: mal reso il sogno della squadra, bello nel dialogo in piscina. Le troppe simmetrie richiamano Marienbad, le immagini leccatissime danno l’idea che si sia voluto fare un capolavoro d’ogni scena. Fino al 65’ marcia, indi cala e cala (pur mal fellineggiando), come squadra che poi perde male ai supplementari (dura circa 120’).
MEMORABILE: "Ora basta, con tutta questa verità".

Hart crane 13/11/24 02:43 - 32 commenti

I gusti di Hart crane

L’aria di montagna non sembra giovare molto al cinema di Sorrentino, la cui fantasia rimane ingabbiata nel busto della Mitteleuropa. Dialoghi sorprendentemente sciatti, carenza di guizzi anche se le invenzioni visive non mancano. Il confronto tra giovani e anziani si palesa per incroci sporadici, confronti sussurrati. Il film si incentra sul rapporto tra due anziani ospiti dell’albergo (Caine e Keitel) e sulle loro minzioni, anche se non mancano accenni a storie laterali. Non necessaria la presenza del personaggio di Maradona. Il miglior Sorrentino si trova ad altre latitudini.
MEMORABILE: Il coito nel bosco, sotto osservazione; Il bagno di Miss Universo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Didda23 • 22/05/15 19:15
    Compilatore d’emergenza - 5795 interventi
    Si. Sorrentino è un fan di Maradona. Colonna sonora da urlo.
  • Discussione Lucius • 22/05/15 19:25
    Scrivano - 9075 interventi
    Pe me in assenza di preaccordi, Maradona potrebbe adire per via legali.La scelta della colonna sonora si è rivelata indispensabile per alleggerire il tema trattato.La comprerò presto.
    Ultima modifica: 22/05/15 19:26 da Lucius
  • Discussione Galbo • 22/05/15 21:18
    Consigliere massimo - 4005 interventi
    Interessante la puntata di otto e mezzo su La7 dedicata al film
  • Discussione Zender • 23/05/15 08:28
    Capo scrivano - 48369 interventi
    Mi hai chiamato Ruber? Sì, ho letto che ti sei commosso, anche se non ho ben capito in che senso ti ho fatto commuovere :)
  • Discussione Ruber • 24/05/15 02:16
    Formatore stagisti - 9313 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io trovo vergognoso che la suddetta parte sia stata coperta coi credits. Se uno vuol leggerli per bene al cinema, avvicinandosi come si fa d'abitudine, ci fa pure la figura del maialone, sembra che sia lì per rimirare il ragguardevole lato B della signorina... d'accordo che la cosa può anche aiutare a trarre d'impaccio chi si avvicina proprio per quello. "Ma cosa dici cara? sto guardando chi è lo sceneggiatore, no?".

    Per questo Zender, mi commuovo dal ridere non dal piangere ci manchrebbe, il maialone poi:))
  • Discussione Galbo • 24/05/15 09:34
    Consigliere massimo - 4005 interventi
    A mio avviso uno di quei film che necessitano di più visioni per essere apprezzato pienamente.
  • Discussione Graf • 27/05/15 03:44
    Fotocopista - 902 interventi
    I film italiani, ritenuti non meritevoli di alcun premio a Cannes, si stanno ampiamente ripagando sul piano degli incassi al botteghino:il film di Sorrentino ha già incasso oltre due milioni e seicentomila euro in soli cinque giorni...
    Ma questo è il minimo.
    Youth sembra sia già stato venduto a 75 paesi stranieri...Un botto commerciale clamoroso a livello mondiale....
    Ultima modifica: 27/05/15 03:56 da Graf
  • Discussione Zender • 27/05/15 07:35
    Capo scrivano - 48369 interventi
    Spon buone notizie direi, a prescindere dal fatto che sia piaciuto o meno...
  • Discussione Capannelle • 1/11/15 01:01
    Scrivano - 3750 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Youth sembra sia già stato venduto a 75 paesi stranieri...Un botto commerciale clamoroso a livello mondiale....

    Agevole vendere dopo l'Oscar ma sarei curioso di sapere quanti sono andati a vederlo perchè a me ha profondamente deluso.

    Mi ritrovo con le recensioni di Cotola e Macbeth e ho visto più di una scena e dialoghi consegnati al trash. Pure la fotografia poco memorabile, esterni spesso sovraesposti.
    Ultima modifica: 1/11/15 18:38 da Capannelle
  • Discussione Cotola • 1/11/15 20:27
    Consigliere avanzato - 3885 interventi
    Grazie Capa. In effetti è un film che mi ha deluso molto per la sua impalpabilità e poiché come dici anche tu ho trovato più di un pizzico di trash e banalità soprattutto nei dialoghi.

    Spero che in futuro Sorrentino cambi tipologia di film e si faccia scrivere o si scriva una sceneggiatura più concreta.

    Comunque credo che visto il tipo di film sia andato bene dal punto di vista commerciale. Ormai Sorrentino è un nome e l'oscar lo ha aiutato molto in questo.